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Formula Uno, si va verso l’obbligo vaccinale: le ultime

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Le ultime sulla decisione dei vertici della Formula Uno che sono pronti a ufficializzare l’obbligo vaccinale in vista della nuova stagione

 

Formula Uno, si va verso l’obbligo vaccinale: le ultime

 

E’ una notizia che continua a giganteggiare nel paddock da diverse settimane, in attesa di un’ufficialità sempre più prossima.  Stando a quanto infatti riporta il quotidiano inglese The Times, la Formula Uno è pronta a rendere obbligatoria la vaccinazione per tutto il personale che prenderà parte ai famosi race week.

 

Niente sconti

Pugno duro da parte dunque dei vertici del Circus, che non faranno sconti per nessuno: dai piloti ai giornalisti, passando per gli steward. Tutti dovranno aver completato il ciclo di vaccinazione anti-Covid, con il piano vaccinale che è già stato programmato tra gli organi interni. Scelta era già nell’aria ma è poi aumentata sempre di più dopo il caso Djokovic in Australia(in cui la Formula Uno dopo due anni  tornerà nel weekend dal 10 al 12 aprile).

 

Arrivano conferme

Questa decisione permetterà dunque alla Formula Uno di poter diminuire il numero di tamponi, che era altissimo soprattutto l’anno scorso, e anche di poter gestire con più tranquillità il fitto calendario di ben 23 gare, escludendo i prossimi test di Barcellona il 23 febbraio e quelli in Bahrain dal 10 al 12 marzo. Siamo in attesa del comunicato ufficiale ma la strada sembra ormai esser presa come ha riportato un portavoce della Formula Uno ai microfoni della BBC: “La F1 richiederà che tutto il personale viaggiante sia completamente vaccinato e non richiederà esenzioni”.

Givova Scafati, è tracollo a Ferrara: la Kleb vince 83-81

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La prima trasferta del 2022 vale la terza sconfitta stagionale, l’Emilia-Romagna resta ancora inespugnata. I padroni di casa recuperano dal -11 negli ultimi sette minuti.

È una sconfitta dura da digerire quella che la Top Secret Ferrara rifila alla Givova Scafati, nella sfida della Bondi Arena valevole per la diciassettesima giornata del campionato di serie A2 Old Wild West (girone rosso). Con il punteggio finale di 83-81, i padroni di casa hanno avuto la meglio, grazie ad un finale di gara oculato, in cui hanno saputo buttare il cuore oltre l’ostacolo e, con una gran forza di volontà, hanno recuperato uno svantaggio importante quando tutto sembrava ormai compromesso.

Ad agevolare il compito agli uomini di coach Spiro Leka ci ha pensato la squadra gialloblu che, orfana dell’infortunato Cucci, ma con in campo Raucci dopo una lunga assenza per infortunio, non ha saputo gestire con l’opportuna calma e assennatezza gli ultimi possessi, lasciando totalmente il campo all’avversario e gettando così alle ortiche in pochi minuti un importante vantaggio, superiore alla doppia cifra.

La sconfitta lascia l’amaro in bocca per le modalità con cui è arrivata e soprattutto perché per gran parte dell’incontro la compagine dell’Agro aveva dato a più riprese l’impressione di avere le carte in regola per portare a casa i due punti in palio, nonostante le insidie di un campo e di un avversario che ha mandato a referto tutti gli uomini utilizzati.

LA PARTITA

Il settore lunghi della compagine estense comincia la sfida facendo sin da subito la voce grossa (7-2 al 4’). La risposta dei viaggianti è tutta nelle mani dei coloured Ikangi e Mobio, che firmano il sorpasso 7-9 al 6’. Filoni e Fantoni provano a scavare il solco (12-9 al 7’), ma De Laurentiis e Rossato ristabiliscono le distanze in meno di un amen, mettendo addirittura la freccia (14-18 al 10’). Negli ultimi secondi del primo periodo, prima che la sirena lo chiuda sul 16-18, si rivede in campo Raucci dopo diversi mesi di assenza per infortunio.

Con in campo un quintetto tutto italiano, la Givova Scafati, con Rossato sugli scudi, tiene botta e contiene la vivacità e l’agonismo di Vildera e soci (22-25 al 12’). Trascorrono i minuti, ma il canovaccio resta lo stesso, con i due quintetti che continuano a fronteggiarsi a viso aperto, tenendo la partita in equilibrio, grazie anche alle elevate percentuali di realizzazione nel tiro dalla lunga distanza (33-33 al 15’). È una bella partita, fatta di gioco maschio e tanto spessore tecnico ad agonistico, in cui gli attacchi hanno ragione delle rispettive difese e la rendono anche spettacolare ed avvincente (38-38 al 18’) fino all’intervallo lungo, che arriva sul 43-44.

Cambiano i canestri d’attacco ma non muta l’andazzo di una sfida che resta equilibrata ed agonisticamente valida, con i due settori dei lunghi a dominare la scena: Fantoni e Pacher tra le fila di casa e Daniel tra quelle viaggianti sono i protagonisti di questa fase di gioco. Verso la metà del periodo, i locali provano ad allungare (60-55 al 27’). Due triple di fila di Rossato e Raucci, unitamente ad un canestro di De Laurentiis da sotto, ribaltano il punteggio (60-63 al 30’) e soprattutto spostano il pallino del gioco nelle mani degli scafatesi, prima che la terza sirena fermi il punteggio sul 63-67 in favore di questi ultimi.

Il buon momento degli ospiti prosegue anche in avvio di ultima frazione, tant’è che trovano il massimo vantaggio sul + 11 (63-74 al 33’), che mette alle corde gli avversari. Il totem Pacher prova a rimettere in carreggiata i suoi compagni, ma con scarsi risultati (69-79 al 36’). Gli uomini in casacca bianca faticano a ritrovare la via del canestro con ordine e si affidano alle iniziative individuali, in particolare di Mayfield (74-79 al 38’), mentre i gialloblù provano invece a gestire ogni possesso al limite, così da far scorrere il cronometro. La scelta non si rivela azzeccata, perché la tripla di Pacher allunga il parziale in favore dei suoi e rimette in pista gli estensi (77-79 al 38’), che non si fermano e raggiungono la parità 81-81 ad un minuto dal termine con un indemoniato Petrovic, che firma poi anche il sorpasso 83-81 ad una manciata di secondi dalla fine, regalando il successo ai suoi.

LE DICHIARAZIONI DI COACH ROSSI

«Non siamo ancora pronti a capire che partite come questa, in cui hai condotto nel primo tempo ed allungato nel secondo, devono poi però essere chiuse. Non dovevamo dare a Ferrara l’opportunità di rientrare in partita. Pur non mettendoci in difficoltà dal punto di vista del gioco, c’è riuscita però con la forza della disperazione, rigirando le sorti di un match che poteva essere chiuso anzitempo dal punto di vista tecnico. Non va bene. Sono innanzitutto autocritico con me stesso, perché forse non sono riuscito a far capire alla squadra come gestire il finale. Di positivo ci portiamo a casa l’aver disputato una partita solida per larghi tratti sul campo più difficile del nostro girone, insieme a quello di Verona. Abbiamo salvaguardato la differenza canestri, ma abbiamo bisogno di fare ancora un passo in avanti che può aiutarci a diventare veramente una squadra forte».

I TABELLINI

TOP SECRET FERRARA – GIVOVA SCAFATI 83-81

TOP SECRET FERRARA: Mayfield 16, Pacher 18, Vencato 2, Fantoni 7, Fabi 4, Petrovic 12, Vildera 7, Galliera n. e., Zampini 8, Panni 4, Pianegonda n. e., Filoni 5. Allenatore: Spiro Leka. Assistenti Allenatori: Marco Carretto e Nando Maione.

GIVOVA SCAFATI: Mobio 7, Daniel 19, Parravicini, De Laurentiis 8, Ambrosin 8, Clarke 9, Rossato 19, Raucci 5, Monaldi, Ikangi 6. Allenatore: Rossi Alessandro. Assistente Allenatore: Nanni Francesco.

NOTE: Parziali: 16-18; 27-26; 20-23; 20-14. Falli: Ferrara 21; Givova Scafati 26. Usciti per cinque falli: nessuno. Espulsi: nessuno. Tiri dal campo: Ferrara 27/62 (43,5%); Givova Scafati 27/61 (44,3%). Tiri da due: Ferrara 17/42 (40,5%); Givova Scafati 19/35 (54,3%). Tiri da tre: Ferrara 10/20 (50,0%); Givova Scafati 8/26 (30,8%). Tiri liberi: Ferrara 19/21 (90,5%); Scafati 19/19 (100%). Rimbalzi: Ferrara 36 (10 off.; 26 dif.); Scafati 34 (8 off.; 26 dif.). Assist: Ferrara 15; Scafati 16. Palle perse: Ferrara 12; Scafati 13. Palle recuperate: Ferrara 6; Scafati 3. Stoppate: Ferrara 4; Scafati 2. Spettatori: 1.100 circa.

Iervolino: “Partita equilibrata. Pareggio risultato più giusto”

Simone Vicidomini– L’Ischia esce sconfitta per 1-0 al “Mazzella” nel big-match contro la capolista Puteolana. Primo tempo equilibrato, poi un black-out nei primi muniti ad inizio ripresa è costato il gol-vittoria dei flegrei. Nel finale c’è stata una clamorosa occasione da gol per i gialloblu non sfruttata al meglio. Nell’occasione anche un pizzico di sfortuna ma di sicuro poco cinismo. «Credo sia stata una partita equilibrata – dichiara Iervolino –.

La Puteolana è venuta a giocarsi la partita a viso aperto, quel che abbiamo fatto anche noi. Abbiamo avuto delle occasioni. Loro qualcuna anche con qualche tiro da lontano. Conoscevamo le loro qualità balistiche. La differenza oggi è stata quella palla che non è entrata nemmeno in area e hanno trovato il gol. Noi per pareggiare al 97’ ne abbiamo avute tre sulla linea e non siamo riusciti a metterla dentro».

Al netto delle occasioni avute, la differenza tra la prima della classe e l’Ischia è che forse in quelle occasioni i giocatori esperti la buttano dentro e che quindi rispecchia appieno la vera forza di questa squadra che ha dei limiti e quindi bisogna ritornare con i piedi per terra. «Sono cose palesi che sappiamo. Abbiamo parlato delle qualità balistiche della Puteolana, loro quando calciano possono metterti la palla in rete in qualsiasi momento. La differenza tra le due squadre è questa. Io credo che i ragazzi stiano facendo un ottimo lavoro, e siamo sempre aggrappati al treno dei play-off.

Nessuno mai ovviamente si aspettava di stare dieci punti sulla seconda in classifica – continua l’allenatore dell’Ischia –. C’è l’amaro in bocca per la sconfitta, questo è chiaro, perché volevamo vincerla e non perderla. Abbiamo provato ad agguantarla nei minuti finali. La squadra adesso ha una grossa identità di gioco e lo si vede perché è palese che cerca di fare gol, ma è anche vero che non ci siamo riusciti né mercoledì né oggi (ieri per chi legge, ndr). Però la squadra ha dei meccanismi visibili per le occasioni che ha durante le partite. Ripeto, la squadra cerca di essere propositiva e proattiva e non reattiva, di aspettare cosa succede all’avversario».

L’Ischia si prepara ad affrontare tre trasferte consecutive, iniziando dal recupero di domenica mattina a Ercolano. Quale sarà la cura per cercare di riprendere un morale sottoterra dopo questa sconfitta? «Non credo che oggi ci sia stato un calo sotto l’aspetto psicologico – risponde Iervolino –. Dopo la cocente uscita di mercoledì ci poteva stare, ma oggi non mi è sembrato perché altrimenti contro questa Puteolana ne prendevi sei.

Probabilmente il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Quelle che dobbiamo fare nelle prossime partite è andare in campo con la giusta grinta e cattiveria, mettere la rabbia e la delusione per cercarla di buttarla dentro il prima possibile. Possiamo poi parlare di altre cose che sono successe in campo, ad esempio che gli ospiti potevano rimanere in dieci uomini dopo la mezz’ora di gioco e la partita forse si sarebbe messa diversamente. Ma sono cose che non vale la pena dirle perché serve a ben poco».

L’Ischia sarà in grado di lottare per un posto nei play-off senza un vero attaccante? «L’abbiamo detto un po’ tutti che ci manca quel bomber di razza che arriva lì in area, raccoglie una palla sporca e te la tramuta in gol. Sappiamo che al momento, per come è il progetto del presidente, questo attaccante dobbiamo costruirlo, per il futuro dell’Ischia e dei ragazzi stessi. Al momento, per il diktat progettuale della società, sono questi secondo noi i migliori uomini che possono dare un futuro roseo alla società».

Durante il primo tempo, Iervolino ha chiesto una mano ai tifosi presenti in gradinata. Poi a fine gara abbiamo assistito ad un’altra contestazione. «I tifosi, soprattutto la frangia centrale, sono quelli che ci aiutano, ci seguono in trasferta con la pioggia e neve. E’ normale che cerchiamo l’aiuto loro – chiosa Iervolino –. E’ ovvio che vieni dall’eliminazione di mercoledì e da una sconfitta come quella di oggi contro una diretta rivale storica a prescindere dal campionato di adesso. So che i ragazzi, al di là di tutto, verranno sempre a sostenere la maglia perché, ripeto, ci stanno mettendo tutto il loro cuore».

 

Puteolana, Marra: “Abbiamo meritato la vittoria”

Simone Vicidomini– La Puteolana espugna lo stadio “Mazzella” vincendo 1-0 contro l’Ischia, con un gol nella ripresa segnato da Fontanarosa. Vittoria importante per la squadra flegrea che conferma il primato in classifica. Una prima frazione di gioco equilibrata tra le due squadre, poi nella ripresa è venuta fuori la qualità dei diavoli. Nel finale al 97’ poteva arrivare una beffa clamorosa. “La Puteolana per gioco, per dinamicità e per attenzione ha meritato la vittoria- commenta Marra al termine della partita-

Nel primo tempo l’Ischia tranne in qualche ripartenza o qualche conclusione da fuori non abbia mai creato situazioni pericolose. Noi invece abbiamo creato diverse azioni dove abbiamo colpito due legni con Gioielli. Nel secondo tempo siamo stati bravi ad entrare con lo spirito giusto di potercela fare e di non rischiare nulla. Nel finale è vero abbiamo rischiato la beffa perché pensavamo che fosse già finita e ci è andata bene”.

Nella ripresa subito dei cambi con Catinali che ha preso il posto di Marigliano, apparso un po’ nervoso anche perché era già ammonito. “Si, contro l’Ischia è sempre una partita fisica. L’ammonizione ha condizionato tanto che in una ripartenza nel primo tempo poteva essere nuovamente ammonito.

Nel secondo tempo non potevamo rischiare. Ho sempre ribadito che sono fortunato ad avere una rosa così ampia, anche se oggi avevamo diverse assenze come Grezio e Guarracino non al meglio e sono stati sostituiti egregiamente da Evacuo fin quando c’è la fatta perché anche lui è uscito per problemi fisici, così anche lo stesso Gioelli che ha fatto una grande partita. Lo spirito della Puteolana deve essere questo. Sappiamo benissimo che oggi non finisce il campionato, abbiamo visto che il girone di ritorno è sempre importante”.

Quanto ha favorito l’errore in uscita di Mazzella sul gol, che ha favorito a sbloccare la matassa dopo un primo tempo in cui le due squadre si erano data battaglia a viso aperto? “E’ normale che c’è stato un inserimento sul gol, dove noi avevamo provato quel tipo di schema.

Siamo stati bravi e fortunati, quando c’è un gol, ce sempre un errore di qualcuno. Poi dopo non abbiamo saputo gestire due-tre ripartenze dove potevamo fare meglio. E’ per assurdo sulle nostre ripartenze subivamo il contropiede. L’ingresso in campo di Petrarca è stato per dare centimetri visto che dal lato opposto era entrato De Luise. Nel finale non ci ho capito nulla nemmeno io perché è stata un’azione confusionaria. Questo ci serve da lezione per la prossima partita”.

E’ una vittoria che pesa come un macigno, anche perché venire a vincere ad Ischia non è da tutti? “Si assolutamente. L’Ischia sono due anni che l’affronto e non ho mai visto una sconfitta di questa squadra nel proprio stadio, tolta la finale contro la Mariglianese. L’Ischia del suo campo ha sempre fatto una delle armi migliori. Marra chiosa- dare una mazzata del genere venendo a vincere ad Ischia per noi è molto importante, ma allo stesso tempo ci sono altre partite e altre squadre. Sappiamo benissimo che nei minuti finali non possiamo abbassare la guardia”.

Ischia è notta fonda, la Puteolana espugna il “Mazzella”

Simone Vicidomini– Altra cocente sconfitta in casa Ischia. Doveva essere la partita del riscatto, della voglia di rialzarsi per mettersi alle spalle la delusione di coppa di mercoledì, ma così facendo si rischia di non centrare nemmeno i play-off. Le dirette concorrenti come il Savoia continuano a volare in classifica e sembrano non fermarsi più. La Puteolana fa suo il big-match al “Mazzella” grazie ad un gol ad inizio ripresa di Fontanarosa. I flegrei hanno dimostrato di essere una grande squadra con una rosa molta ampia, guidati da un signor allenatore: Sasà Marra, che finalmente è riuscito a sfatare il tabù di Fondobosso, cosa che non gli era riuscita quando era alla guida del Pianura.

Le lacune dell’Ischia si sono riviste anche nella partita di ieri, come accaduto nella semifinale di mercoledì: questa squadra ha bisogno di un vero goleador cinico sotto porta. Non a caso al 95’ i gialloblu hanno avuto l’ultima occasione per acciuffare in extremis il pareggio e non sono stati capaci di sfruttarla, con Filosa da due passi che si è fatto respingere da Maiellaro, sulla respinta De Luise ha colpito il palo con un difensore flegreo che ha salvato sulla linea sul destro (troppo debole) di Pistola.

Purtroppo questi errori sono i chiari segnali che a questa squadra mancano due pedine fondamentali un centrocampista e un’attaccante, è un vero peccato che il patron D’Abundo non voglia sapere niente di questa cosa, e voglia mantenere un brand solo ischitano, ma purtroppo sull’isola non esistono questi giocatori e andando avanti di questo passo si rischia di non disputare nemmeno i play-off.

La squadra di Marra, è venuta a giocarsi la partita a viso aperto dando un chiaro segnale di forza e di primato al campionato. I gialloblu nei primi minuti hanno saputo ribattere le sorti offensive dei diavoli, anche se hanno rischiato in due occasioni quando Gioelli ha colpito due pali. Dopo un buon primo tempo degli isolani, nella ripresa si è subito il gol da parte degli avversari ma su un errore difensivo. Il gol non a caso è arrivato su un lancio lungo di Rinaldi che ha pescato l’inserimento perfetto di Fontanarosa (bravo ad inserirsi tra Florio e Montanino) di testa ha beffato Mazzella mal posizionato tra i pali.

Un inizio di anno davvero disastroso per l’Ischia che esce a testa bassa dal campo con qualche giocatore che versa lacrime per dimostrare l’attaccamento a questa maglia, e con una parte dei tifosi che contestano la squadra mentre gli altri applaudono. La piazza ormai sembra spaccata in due.

SCHIERAMENTI – Iervolino rinuncia a Filosa, inserendo Cibelli dall’inizio. Mazzella tra i pali, Florio e Buono terzini, Chiariello e Di Costanzo al centro. In mediana Arcamone con Cibelli e Trofa, Montanino largo a destra, Sogliuzzo centrale e Castagna sull’altra fascia.

Marra risponde con Maiellaro in porta, terzini Balzano e Sica, centrali Rinaldi e Amelio. In mediana Marigliano con Fontanarosa e Grieco; Di Lorenzo a supporto di Gioielli ed Evacuo. Il tecnico flegreo deve fare a meno di Grezio e all’ultimo momento anche a Guarracino che va in panchina. Dall’inizio in campo Gioielli a supporto di Evacuo.

LA PARTITA – Al 3’ Trofa riparte alla grande, assist per Sogliuzzo che con un controllo eccezionale supera Rinaldi e conclude ma Maiellaro riesce a respingere. 5’ dopo Puteolana pericolosissima: Gioielli dalla destra si inventa un gran tiro che si stampa sul palo a Mazzella battuto; la palla viene ripresa da Sica che da fuori area lascia partire un gran destro che si spegne non lontano dal montante. Al 17’ angolo dalla destra di Cibelli, all’altezza del primo palo Castagna prova a girare di testa ma il pallone si spegne sul fondo.

Alla mezzora Cibelli pennella in area per Trofa che da posizione defilata calcia al volo mandando la sfera a lambire il palo. Sul capovolgimento di fronte Grieco lancia Cibelli che dal limite lascia partire un gran rasoterra di destro che sbatte sulla parte interna del palo e quasi colpisce l’altro montante. Al 34’ azione gialloblù sulla destra, Sogliuzzo regala un pallone d’oro a Cibelli che è solo in area ma il destro “piazzato” è debole e Maiellaro para. Ancora Ischia 2’ dopo: Castagna entra in area ma invece di calciare o servire un compagno libero tenta il dribbling di troppo e perde palla.

Nella ripresa Marra effettua un doppio cambio. Catinali prende il posto di Marigliano in cabina di regia; un claudicante Evacuo lascia spazio a Di Giorgio che va a fare il centravanti. Al 4’ flegrei in vantaggio. Traversone dalla destra di Catinali, Fontanarosa di testa scavalca Mazzella che è fuori dai pali. Al 12’ Trofa dalla sinistra serve Castagna in area che potrebbe concludere ma si fa anticipare da un difensore. Iervolino toglie Arcamone e inserisce Trani che va sulla sinistra mentre Castagna si sposta a destra. In mediana centralmente ci va Montanino.

Al 21 tiro-cross di Castagna dalla destra che fa venire un brivido a Maiellaro: pallone sull’esterno della rete non lontana dall’incrocio dei pali. Marra richiama lo stanco Gioielli e inserisce Guarracino. Al 26’ Castagna dalla destra serve Sogliuzzo che nonostante l’ostruzione di Rinaldi riesce a insaccare ma l’arbitro annulla su segnalazione dell’assistente Orazio che probabilmente sbandiera un fuorigioco di rientro dell’autore dell’assist. Cibelli lascia il posto a De Luise. Sogliuzzo arretra di qualche metro.

Al 34’ diagonale di Grieco dalla sinistra parato da Mazzella. Al 40’ ripartenza dell’Ischia: Castagna apre per Trani che mette al centro per il colpo di testa del bomber che però viene preso in controtempo e Maiellaro può controllare che la palla termini sul fondo.

Al 45’ prolungata azione dell’Ischia con conclusione di Florio da oltre venti metri: pallone fuori. La Puteolana ha almeno tre ripartenze favorevoli per chiuderla ma la difesa dell’Ischia riesce sempre ad anticipare gli avanti granata. Al 50’ clamoroso triplo errore dell’Ischia: Castagna dalla sinistra mette in area, De Luise è solo ma colpisce la traversa in seguito ad una decisiva deviazione di Maiellaro; la palla arriva a Pistola che da due passi colpisce il palo.

ISCHIA          0

PUTEOLANA           1

ISCHIA: Mazzella, Buono, Trofa, Di Costanzo, Chiariello, Arcamone (20’ st Trani), Castagna, Montanino, Florio (46’ st Pistola), Cibelli (32’ st De Luise), Sogliuzzo (43’ st Filosa). (In panchina Di Chiara, Muscariello, Pesce, Di Sapia, Conte). All. Iervolino.

PUTEOLANA: Maiellaro, Balzano, Sica, Marigliano (1’ st Catinali), Rinaldi, Amelio, Grieco (43’ st Petrarca), Fontanarosa, Evacuo (1’ st Di Giorgio), Gioielli (24’ st Guarracino), Di Lorenzo (9’ st De Simone). (In panchina Caparro, Sardo, De Rosa, Accietto). All. Marra.

ARBITRO: Cortale di Locri (ass. Vitiello di Torre Annunziata e Orazio di Frattamaggiore).

MARCATORI: nel s.t. 4’ Fontanarosa.

NOTE: angoli 3-2 per l’Ischia. Ammoniti Marigliano, Arcamone, Amelio, Trofa, Sogliuzzo, Grieco. Durata: pt 46’; st 51’. Spettatori 600 circa di cui 70 ospiti.

Truffa da 440 milioni per lucrare aiuti Covid: 78 indagati e 35 arresti in tutta Italia

I Finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini (capoluogo dell’omonima provincia in Emilia-Romagna) coordinati dalla Procura della Repubblica con il supporto di 44 reparti territorialmente competenti, nonché della componente aerea del Corpo, del supporto tecnico dello Scico e del Nucleo speciale frodi tecnologiche, per un totale di oltre 200 militari, con l’Operazione “Free Credit” hanno dato avvio, alle prime luci dell’alba di oggi (31 gennaio), ad una vasta operazione di polizia contro una maxi truffa in Emilia Romagna ed in contemporanea in Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto.

In queste ore le Fiamme gialle hanno eseguito un provvedimento del Gip del Tribunale di Rimini con cui sono state disposte 35 misure cautelari personali di cui 8 in carcere e 4 ai domiciliari nonché 23 interdittive di cui 20 all’esercizio di impresa nei confronti di altrettanti imprenditori e 3 all’esercizio della professione nei confronti di altrettanti commercialisti, in quanto ritenuti componenti di un articolato sodalizio criminale con base operativa a Rimini ma ramificato in tutto il territorio nazionale, responsabile di aver creato e commercializzato per 440 milioni di euro falsi, crediti di imposta, introdotti tra le misure di sostegno emanate dal Governo con il decreto rilancio, durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà.

PERQUISIZIONI E SEQUESTRI

80 le perquisizioni ed il sequestro dei falsi crediti, di beni e assetti societari per il reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.

Tra loro, in 9 avevano presentato domanda di reddito di cittadinanza e 3 avevano precedenti di polizia per associazione a delinquere di stampo mafioso.

L’associazione a delinquere, che secondo l’ipotesi investigativa è composta da 56 soggetti che si sono avvalsi di 22 prestanomi, ha un nucleo centrale di 12 persone, oggi sottoposti a misure cautelari custodiali, tra imprenditori e commercialisti.

L’INDAGINE

L’indagine del Nucleo di polizia economico finanziaria trae origine da un attento esame della documentazione relativa ad una presunta cessione di crediti d’imposta, effettuata da una società coinvolta in altro procedimento penale per reati fallimentari. L’analisi sull’origine dei crediti effettuata tramite l’utilizzo delle banche dati operative in uso al Corpo incrociata con le indagini sul campo e la valorizzazione delle segnalazioni per opera-zioni sospette, ha consentito di appurare che gli stessi erano inesistenti per carenza di requisiti.

Da lì è nato il nuovo filone investigativo che fin dallo scorso mese di giugno ha consentito il monitoraggio dell’organizzazione criminale fin quasi dalla sua genesi e in tutti i passaggi di sviluppo, verificando come la stessa fosse totalmente dedicata alla creazione e commercializzazione di falsi crediti di imposta, successivamente monetizzati cedendoli a ignari acquirenti estranei alla truffa, portati in compensazione con conseguente danno finale alle casse dello Stato.

Gli esiti investigativi, suffragati dagli accertamenti bancari e dai dati pervenuti dall’Agenzia delle Entrate di Rimini e dalla Sogei spa, hanno consentito di riscontrare l’esistenza del sodalizio criminale, che ha operato secondo un iter criminis comune alle tre casistiche di crediti d’imposta fittizi generati (Bonus locazioni, Sismabonus e Bonusfacciate): tramite professionisti compiacenti, reperire società attive in grave difficoltà economica o ormai decotte, utili alla creazione degli indebiti crediti d’imposta; sostituire il rappresentante di diritto di tali società con un prestanome, da cui ottenere le credenziali per poter inserire le comunicazioni di cessioni crediti nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, così da avere  uno schermo in caso di futuri accertamenti; inserire le comunicazioni dichiarando di aver pagato canoni di locazione superiori agli effettivi (persino oltre il 260.000%) o effettuato lavori edili mai iniziati, così da generare crediti di imposta non spettanti; cedere i crediti d’imposta a società compiacenti e dopo il secondo passaggio a società terze inconsapevoli, così da rendere più difficile la ricostruzione.

Neppure le recenti modifiche normative introdotte dal decreto antifrode 157/2021 hanno scoraggiato i membri dell’organizzazione criminale, che ha continuato a perpetrare la truffa.

Il profitto dei reati è stato: investito in attività sia commerciali che immobiliari (subentro nella gestione di ristoranti, acquisto di immobili e/o quote di partecipazioni societarie); veicolato, attraverso una fatturazione di comodo, verso alcune società partenopee per essere monetizzate in contanti; trasferito su carte di credito ricaricabili business, con plafond anche di 50.000 euro e prelevato in contanti presso vari bancomat; impiegato per finanziarie società a Cipro, Malta, Madeira; convertito in cripto valute; investito in metalli preziosi ed in particolare nell’acquisto di lingotti d’oro.

IMPIEGATI I “CASH DOG”

In fase di esecuzione dei sequestri, ritenendo plausibile che alcuni indagati potessero fare ricorso a botole e intercapedini in cui custodire contanti e preziosi, sono stati impiegati i “cash dog”, unità cinofile addestrate a fiutare l’odore dei soldi.

NOTA

L’operazione di servizio testimonia il ruolo fondamentale della Guardia di Finanza nella lotta agli illeciti in materia di spesa pubblica.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Resoconto attività del giorno delle forze dell’ordine

Il lavoro delle autorità non si ferma mai; ecco le attività del giorno

 

Arenella; gira con un cacciavite e una chiave inglese

 

Questa mattina, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno svolto un servizio di sorveglianza delle strade, quando si sono imbattuti in qualcosa di abbastanza singolare; passando per via Mario Fiore, i poliziotti hanno notato un uomo sospetto nei pressi accanto ad una serranda, uomo che alla vista degli agenti ha cercato di darsi alla fuga in direzione piazza Medaglie d’oro.

Gli agenti sono riusciti a raggiungerlo e a bloccarlo, trovandolo in possesso di un cacciavite e di una chiave inglese, motivazione per cui p scattata la denuncia nei confronti del 36enne napoletano.

 

Soccavo; scoperti a bordo di uno scooter rubato

 

Ieri pomeriggio, le unità delle UOPI del Reparto Prevenzione Crimine Campania hanno svolto servizio di controllo del territorio; durante le operazione, gli agenti hanno controllato due uomini a bordo di due veicoli a due ruote in piazza Ettore Vitale, scoprendo che in uno dei due veicoli era stato inserito un cacciavite nel nottolino di avviamento.

Dopo qualche controllo è risultato che il veicolo era stato rubato lo scorso venerdì in via Iannelli; i due, un 21enne e un 41enne napoletani con precedenti, sono stati denunciati per ricettazione, mentre lo scooter è stato restituito al legittimo proprietario.

 

Resoconto attività del giorno delle forze dell’ordine/Antonio Cascone/redazionecampania

Presidente Commissione siciliana antimafia: dalle Istituzioni abbandono dei beni confiscati alla mafia

Mercoledì 2 febbraio alle ore 10,00 in via Giorgio De Chirico nel comune di San Gregorio di Catania, zona Cerza, presso le ville confiscate al boss mafioso Nitto Santapaola si terrà una conferenza stampa promossa dalle associazioni Arci Catania e I Siciliani giovani con la partecipazione del Presidente della Commissione Regionale Antimafia, On. Claudio Fava.

Alla conferenza stampa parteciperà una delegazione della FILLEA CGIL e sono invitate a partecipare istituzioni, associazioni, sindacati e cittadini.

Abbiamo denunciato in questi anni l’abbandono da parte delle istituzioni dei beni confiscati alla mafia e la necessità di investimenti per il loro recupero. Il Bando PNRR in scadenza il 28 febbraio prossimo stanzia 300 milioni di euro per ristrutturare i beni confiscati. Un’occasione straordinaria di sviluppo e di lotta concreta al potere mafioso. Un’occasione che però rischia di andare sprecatasi legge nel comunicato della indetta conferenza.

La conferenza stampa si tiene in un luogo altamente simbolico. Le ville dalle quali comandava il boss Nitto Santapaola, confiscate definitivamente nel 1999 ma mai riutilizzate. Il Comune di San Gregorio e il Consorzio Etneo Legalità e Sviluppo, che saranno presenti alla conferenza stampa, hanno intenzione di accedere ai fondi PNRR per ristrutturarle e avviare progetti sociali.

Nell’immagine di copertina, la Via Giorgio De Chirico nel comune di San Gregorio di Catania.

Adduso Sebastiano

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28.01.2022, notizie dalla Presidenza della Regione Siciliana

28.01.2022, notizie dalla Presidenza della Regione Siciliana

AEROPORTI, UN UNICO GESTORE PER CATANIA E COMISO

Una sola società gestirà gli aeroporti di Catania e di Comiso, grazie alla «fusione per incorporazione di Soaco e Sac. Inizia a prendere corpo il progetto che il governo Musumeci auspicava già quattro anni fa: creare solo due realtà (una in Sicilia orientale e l’altra in quella occidentale) per la gestione dei sei scali dell’Isola: Palermo, Catania, Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa. Il presidente Musumeci parla di «atto di grande responsabilità», perché c’è bisogno di fare rete, nella navigazione aerea e sul piano logistico, così come nella «razionalizzazione gestionale». Intanto, dallo scalo Vincenzo Florio di Trapani Ryanair annuncia il raddoppio delle rotte per la stagione estiva. Per il governatore della Sicilia «il vertice della compagna mantiene gli impegni anticipati nell’incontro avuto due mesi fa».

I MEDICI DI FAMIGLIA IN CAMPO CON LA REGIONE PER POTENZIARE USCA E GUARDIE MEDICHE

I medici di famiglia potranno coprire turni straordinari per garantire l’assistenza delle Usca e delle Guardie mediche. Una buona notizia per i pazienti affetti da Covid e per chi si rivolge ai servizi di assistenza continua sul territorio, che trovano così una maggiore copertura. Tutto grazie al protocollo firmato dalla Regione Siciliana con le organizzazioni di categoria dei medici di base, Fimmg, Snami e Smi. Per l’assessore alla Salute Ruggero Razza «si tratta di una misura innovativa che ha pochi precedenti in Italia».

ECCO LA RETE PER MONITORARE LA QUALITÀ DELL’ARIA: L’EUROPA ARCHIVIA LA PROCEDURA DI INFRAZIONE

La pesante procedura di infrazione Eu Pilot non c’è più. È stata archiviata dalla Commissione europea dopo la realizzazione e il completamento della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria da parte di Arpa Sicilia. La rete, attiva da luglio 2021, conta 56 stazioni di rilevamento distribuite su tutto il territorio regionale ed è in grado di fornire un’informazione completa e dettagliata sui livelli di inquinamento. Per l’assessore al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro, «è stato conseguito un grande obiettivo, Regione al passo con l’Europa».

LA REGIONE INCONTRA I VERTICI DI ANAS «LA PEDEMONTANA DI PALERMO È UNA PRIORITÀ»

Il progetto, in realtà, non è nuovo alle cronache, ma è rimasto in soffitta per anni. Adesso, con l’incontro tra il presidente Musumeci e il nuovo amministratore delegato dell’Anas, Aldo Isi, potrebbe esserci la svolta decisiva per la realizzazione del collegamento tra le autostrade Palermo-Catania e Palermo-Mazara del Vallo, la cosiddetta “pedemontana” o tangenziale di Palermo. L’opera è inserita come prioritaria nella Programmazione della viabilità siciliana ed è stata già inviata al ministro delle Infrastrutture Giovannini la richiesta della copertura finanziaria, che dovrà essere trovata all’interno della prossima Programmazione Anas.

NOVITÀ IN ARRIVO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE LAGALLA: «ENTI AUTORIZZATI ALLA CESSIONE DEL CREDITO»

Gli Enti di formazione professionale avranno accesso alla “cessione del credito”, concesso da istituti bancari o soggetti economici, e potranno così garantire la continuità dell’attività anche nel caso in cui non riuscissero a incassare tempestivamente le anticipazioni delle risorse dalla Regione. Come spiega l’assessore all’Istruzione e formazione professionale Lagalla, in questo modo si è riusciti «a volgere in positivo una situazione pesantemente in stallo, che aveva messo a dura prova i lavoratori dell’intero comparto».

COVID, CONTAGI DECISAMENTE IN DISCESA ANCHE IN SICILIA NELL’ULTIMA SETTIMANA

La buona notizia è che i contagi sono scesi nettamente nell’ultima settimana. Dal 17 al 23 gennaio, infatti, sono stati registrati complessivamente 48.685 casi di nuovi positivi, contro gli oltre 69mila dei sette giorni precedenti. Lo dice il Bollettino settimanale del Dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’assessorato alla Salute. I dati dicono anche che nella settimana dal 20 al 26 gennaio c’è stato un trend negativo per le prime dosi di vaccino, calate del 37,89% rispetto alla settimana precedente. Bene invece il trend delle dosi “booster”, già somministrate a quasi due milioni di siciliani.

CENTRI PER L’IMPIEGO E RICAMBIO GENERAZIONALE: PROROGATA AL 25 FEBBRAIO LA SCADENZA DEI CONCORSI

Prorogati al 25 febbraio 2022 i termini per la presentazione delle candidature (la scadenza era stata fissata in primo momento al 28 gennaio) ai bandi di concorso per 1.024 unità di personale nei Centri per l’impiego della Sicilia (537 di categoria D e 487 di categoria C) e per i 100 posti destinati al ricambio generazionale (categoria D) dell’Amministrazione regionale. Le modifiche al bando hanno riguardato anche l’eliminazione della riserva per il personale interno.

ITALIA-TUNISIA, L’ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA: SELEZIONA DUE ESPERTI PER IL PROGETTO LATHEM

È aperta la selezione, per titoli e colloquio, per due incarichi di collaborazione professionale e assistenza nell’ambito del progetto “Lathem – Labels de qualité et Tourisme thématique: actions pour la structuration et la croissance de réseaux de PMEs transfrontaliers”, nell’ambito del programma Italia-Tunisia. Capofila del progetto è l’assessorato regionale all’Agricoltura. L’avviso pubblico si rivolge a laureati da almeno 10 anni e con esperienza di programmi di cooperazione transnazionale in lingua francese e prevede due profili: un esperto a sostegno di coordinamento tecnico-scientifico e comunicazione e un altro nella rendicontazione e nel monitoraggio finanziario.

DALLA REGIONE 120 MILIONI PER FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI A IMPRESE E LIBERI PROFESSIONISTI

Due anni di pandemia hanno messo a dura prova la tenuta del tessuto economico siciliano. Alle imprese siciliane viene incontro l’Irfis, la finanziaria regionale, con un Avviso che consente alle aziende con sede nell’Isola di ottenere un finanziamento a tasso zero fino a 100 mila euro. La dotazione ammonta a 50 milioni, frutto della riprogrammazione dei fondi Fsc 2014-2020. Le istanze vanno presentate online, entro il 31 marzo,  su sportelloincentivi.irfis.it. Dal 31 gennaio, inoltre, imprese e liberi professionisti potranno presentare istanza a un altro Avviso della Regione, gestito sempre dall’Irfis, per chiedere finanziamenti a tasso zero e un contributo a fondo perduto, complessivamente fino a 25 mila euro. La dotazione è di 73 milioni.

FORZE DELL’ORDINE GRATIS SUI MEZZI PUBBLICI

Anche nel 2022 i militari, gli appartenenti alle forze dell’ordine e i vigili del fuoco continueranno a viaggiare gratuitamente in Sicilia sui trasporti pubblici su gomma. L’esenzione è stata confermata per il terzo anno consecutivo, dopo che per circa 15 anni era stata abolita ogni tipo di agevolazione. Un «segno di gratitudine della Regione Siciliana verso i lavoratori in divisa», spiega l’assessore alle Infrastrutture Falcone. Si lavora adesso per estendere l’agevolazione al trasporto ferroviario.

I CANTIERI DELLA REGIONE

A Salemi (Tp) grazie alla Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico si pone fine al rischio di smottamenti nel versante sud-est della città. In un’altra zona, invece, questo pericolo è diventato realtà: a Raffadali (Ag) un tratto della Statale 118 è stato interrotto da una frana. In pochi giorni, la Regione con il Genio civile, è riuscita a riaprire parzialmente la strada e si lavora per renderla, di nuovo, del tutto transitabile. Infine ad Aidone (En) è stato completato il primo parco giochi inclusivo grazie ai finanziamenti regionali per favorire la diffusione di queste aree senza barriere.

Adduso Sebastiano

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Formula Uno, anche la Mercedes non supera il crash test

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Formula Uno, piccoli problemi anche per il team tedesco Mercedes, campione in carica nei costruttori, che non ha superato il crash test laterale

 

Formula Uno, anche la Mercedes non supera il crash test

 

Ci sono notizie non buone anche in casa Mercedes. La scuderia di Brackley, campione in carica nei costruttori al seguito di una lunga battaglia con Red Bull, è alle prese con la nascita della nuova vettura a effetto suolo in vista della stagione 2022. Per il momento si conosce la data di presentazione della freccia d’argento, che dovrebbe ritornare proprio di questo colore dopo due anni con il nero. La W13 infatti verrà resa nota a tutti sabato 18 febbraio, esattamente 24 ore dopo la presentazione della Scuderia Ferrari.

 

Problema crash test laterale

La novità però riguarda un piccolo problema sorto in questi giorni per il CTO James Allison e il D.T Mike Elliott. Entrambi hanno cercato di ottenere una vettura molto estrema, un po’ come ha provato la Red Bull, e infatti il risultato finale è stato lo stesso ottenuto dal team austriaco, ovvero la bocciatura. Stando infatti a quanto riportato da Motorsport.com, anche la Mercedes non ha superato il crash test laterale sulla nuova vettura.

 

Si passa al piano B

Niente panico però: il team assicura di aver già il piano B pronto per ottenere l’omologazione da parte della FIA, per poi scendere perfettamente in pista il 23 febbraio per i test a Barcellona. Per Mercedes sarà un anno importante, soprattutto per Hamilton, alla caccia del riscatto dopo la perdita del titolo mondiale lo scorso anno, ma occhio anche al suo nuovo compagno di squadra Russell che non sarà lì solo a guardare.

 

 

Sottili: “L’atteggiamento del secondo tempo di Campobasso dovremmo averlo sempre”

Stefano Sottili, allenatore della Juve Stabia, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni ufficiali alla vigilia del match di campionato con il Foggia.

Le dichiarazioni di Stefano Sottili sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Sarà il primo match interno del 2022 quello contro il Foggia, in un periodo con tante gare ravvicinate a febbraio. Abbiamo preparato bene la gara. Ho quasi tutti disponibili i ragazzi – aggiunge Sottili – e quindi la competizione per il posto sicuramente incide sulla qualità e intensità degli allenamenti ma dovremo sempre dimostrarlo sul campo. 

Un pò di rammarico c’è per il pari di Campobasso ma più c’è rammarico di aver perso un temp0o per cercare di vincere la gara. Il primo tempo è stato troppo guardingo  e troppo in attesa da parte nostra. Diverso il secondo tempo – continua Sottili – dove abbiamo anche qualcosa rischiato nel finale con qualche parata salva-risultato di Danilo Russo ma l’atteggiamento della squadra è stato diverso alla ricerca della vittoria. E l’atteggiamento del secondo tempo è quello che dovremo avere in ogni gara cercando di andare su ogni campo per cercare di vincere le gare ovunque andremo. 

Da parte nostra vorremmo sempre regalare soddisfazioni ai ragazzi della Curva Sud. Sono sempre presenti anche agli allenamenti, ci sostengono tantissimo anche durante la settimana ed è una tifoseria che è cresciuta e maturata molto. Sono consapevoli che anche quando vanno in trasferta portano alto il nome di Castellammare con comportamenti sempre improntati alla massima correttezza. E’ un tifoseria sempre al nostro fianco – conclude Sottili – che ci sprona ad ottenere sempre più vittorie e a cercare di scalare la classifica e a fare sempre meglio”. 

Juve Stabia-Foggia, la presentazione del match

Juve Stabia-Foggia è un match importante per ambedue le formazioni. Alle Vespe la vittoria in casa manca dalla metà di dicembre quando fu sconfitto abbastanza nettamente il Potenza per 3-0. Per il Foggia un’affermazione al “Romeo Menti” significherebbe dare un colpo di spugna anche a quanto avvenuto in settimana con l’esonero di Pavone poi rientrato e il rinnovo di contratto per lui e per Zeman fino al 2023.

Quella tra Vespe e satanelli è una sfida che ha anche rivolti storici. E’ una gara che non è mai stata banale e che nel lontano 17 giugno 1951 costituì addirittura uno spareggio per la cadetteria disputato a Firenze che vide lo Stabia battere per 2-0 i pugliesi e approdare in Serie B.

I TEMI DI JUVE STABIA-FOGGIA.

Per Sottili la gara con il Foggia potrebbe rappresentare anche un’occasione importante per vedere o rivedere all’opera gli ultimi acquisti arrivati dal mercato che si chiuderà proprio domani sera alle 20. In settimana sono arrivati anche Andrea Dini, ex portiere Fidelis Andria e Trapani, Ciro Panico dal Cosenza e Michele Peluso dalla Mariglianese che potrebbero trovare spazio nel corso della gara. Mentre sono andati via con risoluzione del contratto sia Lazzari che Lipari che hanno esaurito la loro esperienza con le Vespe.

Riconfermatissimo il modulo tattico 4-2-3-1 che ormai sembra essere un dogma dal quale non si può prescindere per mister Sottili, anche se i risultati non sempre stanno arrivando come dimostra il cammino fuori casa dove nelle ultime 7 gare sono stati racimolati solo 2 punti.

Dal canto suo il Foggia di mister Zdenek Zeman ha avuto non pochi problemi in settimana in fase di preparazione della gara. A ieri il tecnico boemo poteva contare solo su 15 elementi convocabili anche se si spera in qualche recupero last-minute per rendere più copiosa la rosa da opporre alla Juve Stabia.

Dovrebbero mancare tra le fila dei pugliesi in quanto indisponibili l’ex Garattoni, Sciacca e Markic che sono infortunati, Rocca è squalificato come Peterman che sconta la seconda giornata mentre lo stesso Peterman, Dalmasso, Maselli, Vigolo, Ferrante hanno avuto problemi col Covid o lo hanno appena terminato.

La gara sarà diretta dal sig. Nicolò MARINI della sezione di Trieste. L’assistente numero uno sarà: Riccardo VITALI della sezione di Brescia; l’assistente numero due: Federico PRAGLIOLA della sezione di Terni; quarto ufficiale: Gioele IACOBELLIS della sezione di Pisa.

PROBABILI FORMAZIONI JUVE STABIA-FOGGIA.

JUVE STABIA (4-2-3-1): Dini; Donati, Troest, Caldore, Panico; Davì, Altobelli; Stoppa, Schiavi, Ceccarelli; Eusepi. 

Allenatore: sig. Stefano Sottili.

FOGGIA (4-3-3): Alastra; Martino, Girasole, Di Pasquale, Rizzo; Garofalo, Gallo, Di Paolantonio; Curcio, Di Grazia, Turchetta. 

Allenatore: sig. Zdenek Zeman.

 

 

 

 

Sorrento-Mariglianese 3 a 1: Ripa trascina i rossoneri

Il Sorrento centra la prima vittoria del nuovo anno e stacca in classifica proprio i biancoazzurri. Rimonta al gol di Esposito nel segno di “Spider” Ripa e Petito.

In un momento delicato, nel giro di boa della stagione, il Sorrento risponde presente. La ventesima giornata del campionato di Serie D, girone H, regala tre punti e qualche certezza in più al team costiero. A soccombere per 3 a 1 sul sintetico dello stadio “Italia” è stata la Mariglianese, già battuta a domicilio dai rossoneri nella prima uscita della stagione (0 a 2 il risultato all’andata).

Nonostante la lunga sosta (l’ultima partita giocata dalla Mariglianese risaliva al 22 dicembre scorso) gli ospiti sono partiti in quarta, andando subito a segno grazie a capitan Esposito. Il secondo tempo è stato però tutt’altra cosa: la doppietta di un ritrovato Ripa e il gol nel finale di Petito firmano una grande rimonta. Forte l’emozione soprattutto per “Spider Man”, che dopo quindici anni torna al gol in maglia rossonera.

Vittoria “due in uno” per il Sorrento, se così possiamo dire. Non si parla solo del primo trionfo del 2022, ma anche di un successo che permette ai ragazzi di Cioffi di fermare una diretta concorrente per la salvezza.

SORRENTO vs MARIGLIANESE: la cronaca

1° TEMPO

Rispetto alla partita contro il Cerignola, Cioffi opera qualche accorgimento. Volzone torna tra i pali, in difesa si rivede Acampora. In attacco Cassata riparte titolare dopo aver scontato la squalifica, in coppia con Ripa. Nella Mariglianese spicca il nome dell’ex Langella, a guidare l’attacco sono Aracri ed Esposito.

I rossoneri si fanno sorprendere e dopo cinque giri di lancette la squadra ospite passa avanti grazie alla rete di capitan Esposito. Alla prima occasione l’esperto attaccante napoletano raccoglie di testa il cross dalla destra di Palumbo e porta in vantaggio la Mariglianese. Il primo quarto d’ora di gara è appannaggio degli uomini di Sanchez.

Virgilio allontana il pallone (Sorrento vs Mariglianese)

Il Sorrento muove i primi passi intorno al 14’, Mezavilla avanza sull’out di sinistra e serve Cassata, il numero 10 muove verso la linea di fondo ma il tiro viene murato. Poco dopo Ripa riesce a propiziare la conclusione di La Monica dal limite, il pallone finisce alto. Episodio dubbio al 22’, Cassata si insinua in area di rigore prima di essere atterrato da Aracri, il fallo appare abbastanza netto ma non viene assegnato il calcio di rigore.

I biancoazzurri tornano pericolosi al 26’, la punizione battuta da Aracri viene intercettata dall’incornata di De Giorgi, Volzone è attento e manda in angolo. Qualche errore di troppo continua a penalizzare il Sorrento, lento nella costruzione dell’azione. Alla mezz’ora arriva comunque una ghiotta occasione per i costieri con il rasoterra di Cassata per La Monica, respinto a due passi da Maione.

Il primo tempo si conclude con la squadra vesuviana in vantaggio, i rossoneri creano poco senza finalizzare.

2° TEMPO

Come già successo nella sfida contro la capolista, Cioffi cambia le carte in campo ad inizio secondo tempo, passando al 4-2-3-1. Gargiulo, Petito e Tedesco vanno a formare il tridente a supporto di “Spider Man”. Una mossa che ripagherà il Sorrento.

Al 53’ infatti Ripa pareggia i conti su un calcio d’angolo scaturito da una bella azione dei padroni di casa. L’attaccante colpisce al volo il pallone proveniente dalla bandierina e batte Maione. Primo gol della nuova avventura in costiera per il numero 9 e gara riaperta.

I giocatori rossoneri festeggiano il momentaneo pareggio contro la Mariglianese

La gioia dei tifosi sorrentini rischia di durare poco. Sull’asse Aracri-Esposito i biancoazzurri provano a sotterrare l’entusiasmo degli avversari, Volzone allontana in tuffo. Sul ribaltamento di fronte Petito entra in are, scegliendo di calciare invece di servire i meglio posizionati Gargiulo e Ripa, il debole mancino termina nelle mani di Maione.

È chiaro però che i rossoneri cerchino con insistenza il gol del sorpasso, che arriva puntuale al 73’. Ripa scambia al limite con un illuminato Gargiulo per poi ricevere in area un cross al bacio. Con uno stacco poderoso il bomber trentaseienne fa doppietta e ribalta il risultato.

La Mariglianese non ci sta, e per due volte sfiora il pareggio. Prima Palumbo fallisce il tap-in a tu per tu con Volzone, poi tocca ad Esposito mandare alto di testa dal centro dell’area, completamente solo. Il tutto accade in due minuti; si salva il Sorrento.

All’86’ Petito chiude i giochi. Gargiulo indossa nuovamente le vesti di assistman, trova l’imbucata per l’ex Gladiator che finta e poi si gira sul sinistro, pallone sul secondo palo e 3 a 1 Sorrento. Il giovane attaccante corona così un ottimo secondo tempo.

A nulla vale l’ennesima occasione capitata ad Esposito, che al 88’ supera due difensori per poi farsi ipnotizzare da Volzone. I costieri portano a casa tre punti d’oro e aprono col botto il girone di ritorno.

TABELLINO

SORRENTO-MARIGLIANESE 3-1 (5’ Esposito (M), 53’ e 73’ Ripa, 86’ Petito)

SORRENTO (3-5-2): Volzone; Manco, Mansi (84’ Diop), Acampora (46’ Gargiulo); Rizzo, La Monica, Virgilio (46’ Petito), Mezavilla, Romano; Cassata (46’ Tedesco), Ripa. A disposizione: Del Sorbo, Ferraro, Marciano, Di Palma, Selvaggio. All: Cioffi

 MARIGLIANESE (4-4-2): Maione; De Giorgi (76’ Ragosta), Pantano, Varchetta, De Angelis; De Martino, Palumbo, Langella, Massaro; Aracri, Esposito (81’ Tagliamonte). A disposizione: Cafariello, Tommasini, D’Onofrio, Strazzullo, Prevete, Rimoli, Faiello. All: Sanchez

Arbitro: Thomas Bonci di Pesaro

Assistenti: Gianmarco Spagnolo di Lecce e Francesco Festa di Barletta

Ammoniti: Tedesco (S) – De Martino, Pantano (M)

Note: giornata soleggiata ma ventosa, spettatori 400 circa.

Recuperi: 1’ p.t. – 3’ s.t.

Ischia è l’ora del riscatto. Al “Mazzella” arriva la Puteolana

Simone VicidominiL’Ischia dopo la cocente delusione di mercoledì in Coppa Italia, oggi pomeriggio alle ore 14:30 ospiterà al “Mazzella” la capolista Puteolana, in un derby flegreo e molto sentito dalla due tifoserie. A fondobosso infatti oggi arriverà una discreta rappresentanza di tifosi flegrei. Diciamo che in tutte le partite fino ora giocate dai gialloblu in campionato sarà la prima volta che vedremo dei tifosi nel settore ospiti. La Puteolana è chiaro che ora viaggia a ritmi elevati verso la conquista della Serie D. Tutto questo grazie anche alla famiglia Di Costanzo che ha traslocato da Pianura spostandosi a Pozzuoli e facendo riaccendere l’entusiasmo di una piazza dopo le delusioni vissute negli ultimi anni.

La Puteolana arriva sull’isola verde dopo ben quaranta giorni di stop, tra Covid e partite che dovrà recuperare, ma con ulteriori innesti fatti nel mercato di riparazione con Grieco e Catinali strappati ad una diretta concorrente come la Frattese. Sasà Marra è alla ricerca dell’impresa di sfatare il tabù “Mazzella” visto che da quando allenava il Pianura non è mai riuscito a portare a casa i tre punti.

Nella gara di andata l’Ischia sfiorò il colpaccio esterno, poi sappiamo tutti come andò a finire la gara che vide trionfare i diavoli con una vittoria, ma con scelte arbitrali davvero assurde. L’Ischia oggi deve riscattare la delusione di mercoledì contro una signora squadra, cercando di limitare il più possibile le sorti offensive dei diavoli e sfruttare gli spazi concessi con le giuste ripartenze affidandosi a Castagna sulla fascia.

LA CARICA DI IERVOLINO- Il tecnico gialloblu ha analizzato il momento della sua squadra con la voglia di riscattarsi subito contro un avversario di grande spessore.  “Domenica ritorniamo in campo nel nostro stadio, dinanzi ai nostri tifosi, ci attende una gara difficile dopo la cocente delusione di mercoledì in Coppa. – ha esordito il tecnico degli isolani –

Probabilmente, dopo un’amarezza così grande, la Puteolana è l’avversaria più giusta da cui ripartire perchè è una corazzata e la favorita numero uno per la promozione in Serie D. Un impegno così duro ci permette sicuramente di spostare subito l’attenzione sul presente, in questi giorni abbiamo lavorato su noi stessi e sugli aspetti da migliorare rispetto a quanto si è visto in coppa. Domenica dovremo dare il 101% sotto tutti i punti di vista, tra l’altro stiamo provando a recuperare qualche ragazzo acciaccato che mercoledì ha giocato sotto antidolorifici, finora la squadra ha dato tutto per la maglia andando anche oltre i problemi fisici e personali e credo che continuerà a farlo”.

ARBITRO – Ischia-Puteolana (ore 14.30) sarà diretta dal signor Gabriele Cortale della sezione di Locri (ass. Vitiello di Torre Annunziata e Orazio di Frattamaggiore).

I CONVOCATI

Portieri: Di Chiara, Mazzella.

Difensori: Chiariello, Buono, Di Costanzo, Muscariello, Florio, Pistola.

Centrocampisti:Sogliuzzo, Trofa, Cibelli, Arcamone G.G., Conte, Montanino, Di Sapia, Iacono, Pesce, Arcamone M.

Attaccanti: Castagna, De Luise, Filosa, D’Antonio, Trani.

 

Mattarella vince, l’Italia vince, ma la politica perde

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Nella laboriosa partita per il Quirinale Mattarella vince, l’Italia vince, ma la politica dei partiti perde credibilità in malo modo. E lascia lacerazioni che sarà arduo ricomporre.

Dopo una settimana di tattiche e schermaglie, dopo sette fumate nere, finalmente all’ottava votazione l’Italia ha un Presidente della Repubblica che si chiama Sergio Mattarella.

Un gentiluomo di 80 anni suonati che da tempo andava dichiarando di volersi finalmente riposare e dedicarsi alla sua vita ed alla sua famiglia. Alla sua età se ne avrebbe diritto. Soprattutto dopo un settennato che lo ha visto protagonista discreto, ma sempre presente ed attivo a svolgere il suo ruolo di arbitro della vita politica e di volto empatico delle Istituzioni. Che ha incarnato con sobrietà ed indiscussa umanità.

Ebbene la politica partitica, sebbene sapesse da mesi che bisognava eleggere il successore, ha continuato nel suo negligente trantran. Tranne, nell’ultimo mese, il reclamare tracotante della destra di una supposta legittimità ad indicare ed eleggere una personalità proveniente dalla sua area culturale. E per tale alto incarico si ostinava ad indicare la figura divisiva di Silvio Berlusconi, che non è stato proprio un esempio da imitare, almeno per una metà dell’elettorato italiano. La nostra Costituzione, art. 87, recita che il Presidente “rappresenta l’unità nazionale”. Non ci sembra che il satrapo di Arcore potesse incarnare questa alta rappresentanza. Tutto aveva solo il sapore di una rivincita sull’area della sinistra.

Ma intanto su queste schermaglie trascorre un mese. Senza che un vero dibattito tra le forze politiche venga avviato, ed un serrato confronto intavolato. Un fine costituzionalista come Sabino Cassese in questi giorni ha dichiarato che un incarico pubblico “non si cerca e non si rifiuta”. Ma Berlusconi ha ben altra sensibilità istituzionale ed ha cominciato una ambiziosa campagna acquisti tra i grandi elettori, in cerca dei fatidici 505 voti necessari. Aiutato in questa erculea opera dal solerte telefonista Vittorio Sgarbi. Anche lui esempio di sobrietà e discrezione.

Quando il pallottoliere ha decretato che la conta non arrivava alla fatidica cifra dei 505, il Cavaliere si è ritirato, lasciando finalmente  sgombro il campo del centro destra. Ma ormai la situazione aveva preso la piega della prova di forza muscolare. Con l’argomentazione che la destra ha i numeri in Parlamento e che, stando ai sondaggi, sarebbe maggioranza anche nel Paese.

Però il Presidente si elegge con i numeri che si hanno in Parlamento. Ed in Parlamento ci sono tre raggruppamenti eterogenei che non riescono ad esprimere maggioranze omogenee. Prova ne sono i tentativi di governo che abbiamo visto avvicendarsi nel corso di questa travagliata legislatura, con svarioni verso destra prima e viraggio a sinistra poi. Con i 5 stelle che hanno adottato la “politica dei due forni”, di andreottiana memoria. E con la conseguenza che il Presidente Mattarella ha dovuto imporre un governo di unità nazionale capeggiato dall’ottimo Mario Draghi, visto il fallimento dei partiti nel saper trovare un accordo equilibrato tra loro.

Stesso spettacolo è andato in scena in questa settimana elettorale quirinalizia. A sinistra si preconizzava una soluzione concordata tra tutti i partiti, visto che nessuno possiede una maggioranza numerica capace di dare autonomia nelle scelte. La destra, invece, si era lanciata nel reclamare il diritto dovere di proporre i candidati di area. Il capitano Salvini, si è autonominato kingmaker, con la prerogativa di dare le carte.  Ed i risultati si sono visti:  si è andati a sbattere. E si è dovuti andare a ricorrere ancora alla saggezza ed alla pazienza del solito arbitro Mattarella, che sperava di godersi il meritato riposo. A lui formuliamo il nostro grazie per lo spirito di servizio dimostrato e gli auguriamo buon lavoro per il prossimo settennato. Che speriamo sia sereno e proficuo.

Tutto bene quindi? Niente affatto. L’Italia ha un presidente di prestigio e di valore. Ma la politica non è stata capace di operare il ricambio. Perché significa rinnovamento, che è il sale della democrazia. Invece nell’ultimo anno non si è stati capaci né di formare un Governo né di eleggere un nuovo Presidente. La politica si è incartata e le Istituzioni risultano inceppate.

Quando i partiti si decideranno a proporre e concordare una riforma istituzionale che consenta alle Istituzioni di funzionare ed alla democrazia di essere esercitata efficacemente?

Dopo una simile figuraccia, non è ancora giunto il momento? Se non ora, quando?

 

Mattarella vince, l’Italia vince, ma la politica perde // Carmelo TOSCANO/ Redazione Lombardia

Primavera 4, Juve Stabia a valanga sul Picerno e aggancio in testa alla classifica

Primavera 4, la Juve Stabia batte nettamente l’AZ Picerno con  6-0 tennistico e, complice la sconfitta della Fidelis Andria a Torre del Greco, guadagna il primo posto in condominio con i pugliesi a tre giornate dalla fine del campionato del Girone D.

Prima dello svolgimento del match al “Romeo Menti” è stato osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Gennaro Novellino, padre del responsabile della comunicazione della S.S. Juve Stabia, Ciro Novellino.

La gara è stata praticamente a senso unico con le reti per per le Vespette siglate da Maglione (doppietta), Tassiero, Minasi (doppietta) e Aruta.

Di seguito il tabellino del match vinto dalle Vespette per 6-0 contro il Picerno nel Girone D di Primavera 4.

JUVE STABIA – Maresca (79’ Belardo), Picardi, Cacciuottolo (67’ Minasi), Esposito, Sigismondo, Tassiero, Musto (57’ Aruta), Maglione (67’ Romilli), Damiano, Balzano (57’ Nemolato). A disp. Mottola, Barbarello, Mele, Elayache, Chiantese, Leone, Di Nardo. All. De Martino

AZ PICERNO – Realdini, Sabia, Ferramosca, Mecca, Gruosso (81’ Vigorito), Laurita (84’ Troglia), Martinelli, Ciaramella (65’ Turturiello), Grimolizzi (81’ Suozzo), Orsi, Scaringi. A disp. Martiriggiano, Scavone. All. Bardi

GOL – 37’ Maglione (JS), 50’ Tassiero (JS), 56’ Maglione (JS), 79’ Minasi (JS), 85’ Aruta (JS), 94’ Minasi (JS)

AMMONIZIONI – Musto (JS), Laurita (P), Martinelli (P), Ciaramella (P), Orsi (P)

ESPULSIONI – /.

Questi gli altri risultati dell’undicesima giornata del Girone D di Primavera 4.

Taranto-ACR Messina 2-1

Turris-Fidelis Andria 3-1. 

In classifica nel Girone D in testa la Juve Stabia e la Fidelis Andria con 18 punti, segue la Turris con 16, Taranto 15, Vibonese 12, ACR Messina 11 e fanalino di coda l’AZ Picerno con un solo punto.

Nel prossimo turno (12esima giornata) che si disputerà sabato 5 febbraio alle ore 14:30 questi saranno gli incontri da disputarsi.

ACR Messina-Juve Stabia

AZ Picerno-Turris

Fidelis Andria-Vibonese. 

 

Foto: ssjuvestabia.it

 

 

Barano, Di Meglio: “Atteggiamento da vera squadra”

Simone Vicidomini-Il Barano impatta nel derby al “Calise” sul risultato di 1-1 contro il Real Forio. Dopo la debacle della scorsa settimana contro il Savoia, ci si era lamentati sia della mancanza dei punti conquistati ma soprattutto dell’atteggiamento della squadra. Sotto questo aspetto però è arrivata una risposta più che positiva contro il Real Forio.

“Sapevamo dell’importanza della partita l’avevamo preparata in questo modo- commenta Isidoro Di Meglio al termine della gara- La sconfitta contro il Savoia sulla carta c’è tutta, però a me quello che è dispiaciuto di più è il modo in cui è arrivata la sconfitta. Il rammarico è stato quello di avergli regalato la partita e di non essere stati cattivi sotto porta. Oggi invece questo aspetto lo visto per l’intero arco della gara”.

Il talento di sfruttare l’episodio favorevole e di impedire che di episodi arrivassero al Real Forio. “Era questo il tipo di partita che avevamo preparato lo ribadisco ancora. Sull’1-0 abbiamo avuto l’opportunità di segnare il secondo gol con Diabake, purtroppo il ragazzo non ha fatto gol, altrimenti la partita poteva essere chiusa in quel momento.

Questo è quello che dobbiamo fare, anche se nel finale ci stavamo mettendo il solito errore che stava per complicare un’intera gara giocata ma per fortuna Errichiello è stato bravo a salvare. Facciamo tesoro delle situazioni che abbiamo vissuto, degli errori commessi, di recuperare energie mentali perché tra due settimane ci aspetta una gara da dentro o fuori per il prosieguo del campionato”.

Da registrare la prestazione più che positiva di Trani al centro della difesa al posto di Mocerino. “Il discorso e che oggi io amnesie difensive ne ho viste poche. Il Real Forio ci ha tirato in porta pochissime volte. L’atteggiamento dei ragazzi in campo era giusto. Ora non è che vogliamo gettare la croce addosso a Mocerino, anche perché è un ragazzo del 2002 e sarebbe da vigliacchi in questo momento.

Lui fa parte di una rosa dove ci sono tanti elementi che si equivalgono, devono avere il tempo di crescere perché non si può pretendere tutto da loro e subito. Mi aspetto che da Mocerino, Petrone e tutti quelli che non hanno giocato oggi da lunedì impegno massimo in allenamento per dimostrarmi che le scelte che ho fatto oggi (ieri) sono scelte sbagliate, e quando poi saranno chiamati in causa spero che mi dimostrino le cose con i fatti”.

Un Barano poco cinico porta. “Questo fa parte del gioco. Se io in De Stefano riuscirei a tirare novanti minuti di partita come ha giocato il primo tempo vuol dire che lui potrebbe diventare un giocatore di due categorie superiori. Non abbiamo quel tipo di giocatore che serve per chiudere le partite in quel determinato frangente della partita. Siamo una squadra giovane. Un Barano che dal punto di vista dei punti non riesce a raccogliere punti, da quanto avrebbe voluto.

Si guarda al prossimo impegno come un’altra finale? “Assolutamente si. Eravamo coscienti che dal Savoia in poi per noi cominciava un nuovo campionato e c’era necessità di incominciare a fare punti. Spero di recuperare al più presto Rubino che può darci una grossa mano. Isidoro Di Meglio aggiunge- Dobbiamo dare continuità per quello che ho visto oggi in campo, perché è l’unico atteggiamento che ci può permettere di fare un mezzo miracolo”.

Castagliuolo: “Primo tempo contratti, meglio nella ripresa”

Simone Vicidomini– Finisce sul risultato di 1-1 il derby tra Real Forio e Barano. La squadra biancoverde ha chiuso il primo tempo in svantaggio. Nella ripresa i foriani grazie alla pulce Cantelli hanno trovato il gol del pareggio. Da lì in poi si è vista tutta un’altra squadra. C’è da rivedere l’approccio alla gara nella prima frazione di gioco?

“L’andamento delle gare lo puoi prevedere o pensare che succeda- commenta il vice Michele Castagliuolo a fine partita- poi capita un episodio tipo il gol che abbiamo subito dal Barano e cambia un po’ tutto. Il Barano è stato bravo a sfruttare quel calcio piazzato. Da lì in poi hanno fatto la loro partita, cercando di difendere il gol del vantaggio. Noi eravamo preparati per giocarla in un certo modo, poi quell’episodio ha cambiato l’andamento della partita. Siamo stati un po’ contratti. Nell’intervallo quando siamo entrati negli spogliatoi abbiamo poi cambiato la disposizione in mezzo al campo. Siamo riusciti a pareggiare.

Michele aggiunge- i derby sono sempre partite particolari e ci sono mille motivazioni in ballo, alle quali i giocatori fanno riferimento, per cui è una partita particolare, ce la possibilità di vincerla al 50% tutte e due le squadre, però mi sento di dire che è stata una bella partita”.

Sono valori che forse possono essere falsati per l’importanza della partita? “Penso che nel primo tempo il Real Forio è stato un po’ contratto dove abbiamo preso gol subito. Nel secondo tempo abbiamo iniziato a giocare, ed infatti ci sono state delle buone trame di gioco. Il Barano sul fronte opposto rispondeva con le sue contromosse. E’ stata una partita equilibrata. Peccato perché ci sono state un paio di buone azioni come quella di Arezzo dove potevamo anche vincerla ma sembra su episodio”.

Una partita basata sugli episodi che però bisognava cercare di portare verso i propri interessi. “Si è chiaro che tu fai di tutto per portare i tuoi interessi. Ribadisco e sottolineo che nel secondo tempo, il Real Forio mi è piaciuto molto. L’importante per noi allenatori e staff tecnico che alla domenica, una piccola parte di ciò che viene provata in settimana viene messo in atto e questa la grande soddisfazione, poi puoi vincerla o perderla o pareggiarla”. Un Real Forio che continua ad essere dalle due facce, era successo la partita scorsa ed è accaduto anche quest’oggi (ieri per chi legge).

Forse è dipeso dal fattore psicologico? “Si effettivamente in queste due gare è successo questo. Però ad esempio contro il Savoia non è stato così, perché avevamo iniziato bene ma poi abbiamo perso nel finale. Ha evidenziato una situazione che abbiamo capito anche noi e cercheremo di lavorarci su per migliorare. Le analisi delle gare servono a questo, vedere dove hai delle problematiche e dei difetti, per andare poi a correggere gli errori. Castagliuolo chiosa- Sarebbe bello avere una bacchetta magica e dall’oggi all’indomani riuscire a risolvere e saremo tutti grandi allenatori di categorie superiori.

Eccellenza-Real Forio-Barano: un derby da horror

Simone Vicidomini– Il derby isolano tra Real Forio e Barano finisce in parità. Un risultato che non serve molto in casa foriana visto che lottano per una salvezza diretta, invece per gli aquilotti rappresenta un buon trampolino di lancio e fiducia che serve quando tra due settimane si giocheranno il tutto per tutto al “Don Luigi Di Iorio” contro il Sant’Antonio Abate.

Il Barano interrompe la serie di sconfitte, il Real Forio fa un leggero passo indietro rispetto alla partita scorsa. Ad evitare la sconfitta ai foriani c’è voluto un guizzo vincente della “Pulce” Cantelli. Un derby di certo che non ha regalato grosse emozioni, privo di azioni e di contenuti tecnici ma d’altronde ha rispecchiato due squadre che coinvolte nei bassi fondi della classifica.

Ancora una volta un brutto primo tempo del Real Forio, con Leo che nella ripresa cambia gli uomini in campo ma di vere occasioni ghiotte non ne arrivano, tranne quando Errichiello recupera in extremis su Arezzo che dopo aver bruciato Mennella in uscita ritarda troppo il tiro. Poi soltanto un paio di proteste per contatti avvenuti in area con i difensori baranesi.

SCHIERAMENTI – Flavio Leo modifica l’undici vittorioso con il S.Antonio Abate. Di Spigna parte titolare con al suo fianco Granato e Capone. In avanti Roghi alle spalle del duo Cirelli-Castaldi. In difesa confermato il “blocco” Mangiapia-Saurino con Sirabella e Accurso sulle corsie. In porta Quiriti. Isidoro Di Meglio inserisce dal 1’ il centravanti Diabaka che fa reparto con De Stefano e il rientrante Matarese. In mediana Alcazar con Ferri e Cerase. In difesa la novità Trani (uno degli ex più freschi) con Monti, i terzini Errichiello e Bocchetti. Tra i pali Mennella.

LA PARTITA – Il Real Forio inizia in avanti alla ricerca dello spiraglio per andare alla conclusione. Baricentro basso da parte del Barano. All’11’ traversone dalla sinistra di Matarese me il colpo di testa di De Stefano è fuori misura. Al 14’ Barano in vantaggio. Saurino commette fallo su Matarese poco fuori l’area di rigore, sulla sinistra. Sul pallone Ferri che lascia partire una saetta di destro che si insacca a mezza altezza alla sinistra del sorpreso Quiriti.

Al 37’ Roghi da fuori area cerca la soluzione a sorpresa ma Mennella para sotto la traversa. Al 42’ ripartenza del Barano, Diabaka scambia con De Stefano, entra in area e conclude tutto solo davanti a Quiriti ma Sirabella ribatte in angolo. Al 44’ altra occasione per il Barano: De Stefano viene innescato da Diabaka, supera in velocità Accurso e conclude ma Quiriti riesce a respingere.

Leo all’inizio della ripresa sostituisce Castaldi con Arezzo. Al 6’ Diabaka in area ha un’ottima occasione per raddoppiare ma si fa contrare il tiro da Saurino. Cantelli entra al posto di Di Spigna. Arezzo va a destra e il neo entrato agisce a sinistra con Roghi appena alle spalle di Cirelli. All’11’ Roghi mette palla in area, contatto in area tra Arezzo e Trani. L’attaccante cade ma l’arbitro fa segno che si può proseguire. Al 16’ calcio piazzato di Roghi dai 25 metri: pallone diretto all’incrocio ma Mennella c’è e respinge in angolo. Sul seguente corner, palla a ritroso per l’inserimento di Cantelli che con un gran tiro pareggia i conti.

Il derby si accende. Il Real Forio ci crede. Al 20’ Cantelli per Roghi che carica il sinistro ma il tiro è centrale e Mennella para. Al 28’ Cirelli va via sulla sinistra, supera Monti e calcia ma Mennella è bravo a bloccare proprio accanto al palo. Al 33’ Monti perde palla sulla trequarti, Cirelli entra in area e crossa ma provvidenziale è l’intervento di Trani. Desi entra al posto di Matarese. Al 39’ ripartenza baranese, DeStefano scucchiaia da posizione defilata ma Quiriti respinge in angolo. A

l 39’ rimpallo sulla trequarti, Mennella viene tradito dalla traiettoria mentre esce dai pali, si inserisce Arezzo ma al momento del tiro a porta vuota arriva l’eccezionale recupero di Errichiello che tocca in angolo. Al 43’ gioco fermo in seguito ad un infortunio occorso a Sirabella. Il terzino cade male, non riesce a respirare e i lamenti di odiano distintamente dalla tribuna. Attimi di tensione mista e preoccupazione.

Finalmente l’ambulanza riesce ad entrare in campo. Sirabella viene trasportato in ospedale tra gli applausi del pubblico del “Calise” La gara riprende ma il forcing finale del Real Forio produce poco, anzi pochissimo. Il Barano esce dal campo a testa alta, rinvigorito dai rientri di Errichiello, Matarese e Trani. Il Real Forio no: non è così che si potranno evitare gli spareggi.

REAL FORIO 1

BARANO      1

REAL FORIO: Quiriti, Mangiapia, Capone, Accurso, Granato, Di Spigna (6’ st Cantelli), Sirabella (49’ st Lubrano), Saurino, Roghi, Cirelli (42’ st Jelicanin), Castaldi (1’ st Arezzo). (In panchina D’Errico, Iacono, De Luise, Di Meglio, Vaiano). All. Leo.

BARANO: Mennella, Errichiello, Bocchetti, Ferri, Trani, Monti, Cerase, Alcazar, Diabaka (59’ st Oratore), Matarese (32’ st Desi), De Stefano. (In panchina Castaldi, Mattera F., Tumolillo, Esposito, Mocerino, Petrone, Scritturale). All. Di Meglio.

ARBITRO: Alfieri di Nola (ass. Cafisi di Nocera Inferiore e Guerra di Nola).

MARCATORI: nel p.t. 14’ Ferri; nel s.t. 16’ Cantelli.

NOTE: angoli 11-4 per il Real Forio. Ammoniti Trani, Roghi, Errichiello, Castaldi, Capone, Monti, Mangiapia, Alcazar, Mennella, Desi, Ferri. Durata: p.t. 46’, s.t.

Omicidio alla vigilia di Natale: la presunta responsabile arrestata in carcere

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Castelvetrano (TP), hanno dato esecuzione, nel pomeriggio di venerdì, all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della giovane ventitreenne, ritenuta responsabile della morte di Antonio Calandrino.

L’uomo, era deceduto presso l’ospedale Villa Sofia di Palermo nei primi giorni di gennaio, a seguito delle gravissime lesioni che la donna gli avrebbe causato facendolo cadere da un’altezza di circa tre metri durante una lite per futili motivi occorsa la sera della vigilia di Natale.

Il 62enne la notte di Natale durante la lite sarebbe stato spinto dalla giovane verso un parapetto, precipitando e riportando gravissime lesioni. L’uomo era uscito di casa attirato dalle urla della ragazza che stava discutendo col fidanzato e dopo l’invito ad allontanarsi sarebbe stato spinto dalla giovane cadendo per circa tre metri.  Trasportato con un’ambulanza del 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Castelvetrano, gli furono riscontrati politraumi e la lesione dell’aorta con fratture alle costole e vertebrali. Trasferito in elisoccorso presso il trauma center di Villa Sofia a Palermo, era stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico nella stessa notte. Ma poi le sue condizioni sono peggiorate a causa dei gravi traumi.

Il provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Marsala trova fondamento nelle complesse indagini svolte dai Carabinieri sotto la costante direzione della locale Procura della Repubblica, che hanno permesso di ricostruire minuziosamente i concitati momenti di quella sera e di acclarare, anche a seguito di esame autoptico, il nesso causale tra la spinta che la giovane donna avrebbe inferto alla vittima e la morte dell’uomo, verificatasi nei giorni successivi, nonché i motivi abbietti che avrebbero causato la tragedia.

Il G.I.P., concordando pienamente con le risultanze investigative e deduzione degli inquirenti, ha pertanto disposto che la giovane donna, gravata da plurimi precedenti per altri atti violenti, venisse ristretta in carcere per evitare ulteriori condotte delittuose.

Adduso Sebastiano

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