La Bastonatura di ViViCentro.it – Inzaghi e le sue troppe certezze

La Bastonatura di ViViCentro.it – Inzaghi e le sue certezze nel post-gara: dal gol “fortuito”...

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La Bastonatura di ViViCentro.it – Inzaghi e le sue certezze nel post-gara: dal gol “fortuito” di Calò fino alla leggenda del “Menti” troppo piccolo

La Bastonatura di ViViCentro.it – Inzaghi e le sue troppe certezze

Per la rubrica settimanale “La Bastonatura di ViViCentro.it” analizziamo le dichiarazioni molto particolari rese alla stampa dal tecnico del Benevento, Filippo Inzaghi, nel post-gara di Juve Stabia-Benevento terminato col risultato di parità 1-1. Il Super Pippo nazionale sarà stato anche un campione del mondo con la nazionale italiana in Germania nel 2006 e sicuramente è passato alla storia del calcio mondiale come uno dei bomber più prolifici di sempre, ma sabato sera ha rilasciato delle dichiarazioni, prima ai colleghi di Ottochannel e poi in conferenza stampa assolutamente prive di un qualsiasi fondamento di sportività.

Inzaghi ha iniziato parlando del “Romeo Menti”, definito un campo molto ristretto e piccolo di dimensioni in cui si gioca un tipo di calcio particolare di “guerra” (proprio questo il termine utilizzato da Super Pippo ai microfoni di Ottochannel), quasi come se a Castellammare le squadre anziché venire a giocare una partita di calcio, come in un qualsiasi altro stadio di Serie B, venissero in trincea a fare una battaglia contro avversari di ogni tipo. Ma la sciocchezza colossale di Inzaghi è soprattutto quella sulle dimensioni del terreno di gioco del “Romeo Menti”. Inzaghi forse non sa o molto più probabilmente finge di non sapere che il terreno di gioco di Benevento, il famoso stadio “Ciro Vigorito” ha le seguenti dimensioni: 105 per 65 metri. Più piccolo quindi del terreno di gioco del “Romeo Menti” che è 110 per 65 metri. Per la serie “il bue chiama cornuto l’asino“. Quanto poi alle puerili dichiarazioni sulla natura del sintetico del “Menti”, Inzaghi ignora che il tipo di terreno artificiale su cui gioca la Juve Stabia è assolutamente omologato e non è un qualcosa che si usa solo a Castellammare.

Il tecnico del Benevento si lancia poi in altre sconcertanti dichiarazioni quando passa all’analisi della partita. In primis definisce “assolutamente fortuito” lo stupendo gol di Giacomo Calò dai trenta metri sugli sviluppi di una punizione. Probabilmente Super Pippo lo scorso anno era troppo in altre faccende affaccendato quando Calò impallinava i portieri di turno con un gol “alla Palanca” direttamente da calcio d’angolo contro il Rende oppure quando segnava un gol, molto simile a quello di sabato scorso, contro la Paganese più o meno dalla stessa distanza siderale. Per citare solo alcune delle prodezze dell’ex Primavera della Sampdoria che il prossimo anno giocherà tra le fila del Genoa presumibilmente in Serie A. Ma il fatto più grave è che probabilmente Inzaghi non studia neanche a fondo i suoi avversari attuali perchè probabilmente gli è sfuggita solo una settimana fa l’ennesima prodezza di Giacomo Calò a Livorno ancora una volta direttamente da calcio d’angolo con la palla che stavolta ha beffato il malcapitato portiere di turno sul primo palo.

Poi Inzaghi non trova di meglio che lanciarsi in una vera e propria filippica contro l’arbitro, il sig. Illuzzi di Molfetta, che a suo dire avrebbe condizionato la partita con l’espulsione di Caldirola: “L’espulsione era inesistente. Calderoli ha fatto un fallo e ha preso due gialli. Paradossalmente la migliore azione l’abbiamo avuta noi con Insigne nel finale. Montipo’ non ha fatto parate e poi ci sono state anche le occasioni di Sau e Insigne. A causa dell’espulsione non ho potuto fare i cambi voluti. Peccato perchè meritavamo ampiamente di vincere la partita. Il fallo di mani di Antei? Non ho visto il fallo. Avrei preferito restare in 11 e subire il rigore“. Peccato per Inzaghi che l’espulsione di Caldirola, seppure fiscale da parte dell’arbitro che però ha applicato il regolamento nei due falli commessi dal giocatore del Benevento, ci fosse tutta. Forse il tecnico del Benevento ha ragione su una sola cosa: Montipò, portiere dei sanniti, non ha fatto parate. E’ vero ma solo perchè, in occasione dell’eurogol di Calò, Montipò non ha parato e poi soprattutto perchè l’unica parata decisiva l’ha fatta il difensore Antei che quasi sulla linea di porta ha commesso un evidente fallo di mani sul tiro di Calvano a botta sicura su cui l’arbitro ha colpevolmente sorvolato: poteva essere il 2-1 per la Juve Stabia ma di questo Inzaghi non parla perchè non gli conviene parlarne.

La Bastonatura della settimana va quindi di diritto a Super Pippo Inzaghi. Anzi facciamo anche di più e gli diamo un amorevole consiglio: lui che ha avuto la fortuna di avere una rosa di prim’ordine, un vero e proprio bolide di Formula 1 messogli a diposizione dal presidente Vigorito con cui sicuramente vincerà il campionato e approderà in Serie A, ostenti però meno certezze in sala stampa nei post-gara perchè un altro tecnico (Bucchi) che alla prima giornata di campionato ostentava certezze e diceva di aver dominato, dopo aver vinto con il suo Empoli contro la Juve Stabia solo grazie ad un rigore inesistente concessogli dall’arbitro sig. Massimi di Termoli a 7 minuti dalla fine, proprio oggi ha conosciuto l’onta dell’esonero. Meditate gente, meditate….

 

a cura di Natale Giusti 

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