Juve Stabia, l’ex Cazzola: la scelta che mi ha cambiato la vita…che ricordi!

La Juve Stabia è tornata nei ricordi di Riccardo Cazzola. L’ex centrocampista stabiese ha raccontato...

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La Juve Stabia è tornata nei ricordi di Riccardo Cazzola. L’ex centrocampista stabiese ha raccontato la sua esperienza a Castellammare in una diretta Instagram con i colleghi di TuttoC

Queste le parole dedicate alla Juve Stabia da Cazzola:

La Juve Stabia è stata la scelta che mi ha cambiato la carriera. Venivo dall’esperienza al Pergocrema, con cui avevo un altro anno di contratto. La società fu però rilevata da una nuova proprietà che aveva programmi ridimensionati e che mi invitò a cercarmi una sistemazione. Da lì, grazie a Piero Braglia che mi aveva visto giocare non so come, sono iniziati i dialoghi con le Vespe: ricordo la decisione anche di Manniello, Giglio e Di Somma nel voler chiudere la trattativa. All’inizio non ero convinto di dire sì, perchè dopo tanti anni lontano da casa (Olbia, Vasto), avrei preferito restare più vicino a Verona, però poi mi sono convinto a scendere a Castellammare.

Non potrò mai dimenticare l’impresa con i gialloblu, tra l’altro costruiti per una tranquilla salvezza in Serie C dopo la promozione dalla Serie C2. E’ stata un’annata magica, dove tutte le situazioni si sono incastrate alla perfezione: tanti giovani sono esplosi sotto la guida di esperti come Corona e Molinari, leader del gruppo, condotto magistralmente da Braglia. Tra i ricordi più belli, che ho da poco postato sui social, resta la vittoria di Nocera, quando rovinammo la festa promozione della Nocerina, vincendo in casa loro, centrando matematicamente i playoff e venendo accolti come eroi dai tifosi di Castellammare. Il nostro bus venne scortato dal raccordo autostradale fino allo stadio, dove trovammo la curva piena per salutarci.

La promozione in Serie B riuscì ad essere rivalsa per tutta la città, in difficoltà anche a causa della situazione Fincantieri. Tramite le nostre gare, i cantieri ebbero visibilità necessaria a non soffrire ulteriormente. Accedemmo ai playoff da quinta in classifica, con tutti gli sfavori del pronostico ma ribaltando ogni sfida a nostro favore. Dopo l’1-0 della prima gara col Benevento, iniziammo a crederci davvero…fino poi alla gara perfetta del Flaminio.

Quando arrivai alla Juve Stabia, ebbi la sensazione di una squadra in costruzione ed in parte incompleta. Ricordo che il primo giorno chiesi al massaggiatore un accappatoio e lui in modo ironico mi rispose “Come lo vuoi? Bianco, giallo, azzurro?” – facendomi capire che non sarebbe stato facile reperirlo. Da lì partì la scalata della squadra, da cui mi salutai il 31 gennaio 2012. C’erano tante squadre interessate a me ed io pensavo di chiudere la stagione alle Vespe per poi trasferirmi a giugno, invece le cose cambiarono l’ultimo giorno di mercato. Sembrava che il Cesena fosse in vantaggio, ma poi l’Atalanta chiuse l’affare: ero a Brescia con la Juve Stabia per giocare lì e mi trovai a salutare i compagni, andando in tribuna la sera e poi spostandomi a Bergamo la mattina dopo, indossando ancora la tuta delle Vespe.

Fonte: Diretta Instagram TuttoC_Offical

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