ESCLUSIVA- Ciullo: “Ho un bel ricordo di Castellammare. Le vespe stanno facendo benissimo”

Castellammare di Stabia– La nostra redazione, per commentare il girone d’andata della Juve Stabia, ha...

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Castellammare di Stabia– La nostra redazione, per commentare il girone d’andata della Juve Stabia, ha sentito l’ex tecnico delle vespe, nel 2015, Salvatore Ciullo.

Il tecnico salentino che ha guidato, tra le altre, anche il Melfi, il Martina Franca e il Taranto, ha parlato sia della sua esperienza stabiese che dell’attuale campionato delle vespe. Dicendo la sua anche sui problemi strutturali che stanno attanagliando il calcio di terza serie:

Sulla sua Juve Stabia: “L’esperienza alla Juve Stabia sicuramente la porto nel mio cuore. Castellammare è una piazza calorosa e la Juve Stabia può contare su una società composta da persone professionali. Ho un buon ricordo del dg Clemente Filippi e del presidente Franco Manniello. Che ancora oggi continua a fare sacrifici per la squadra. Ahimè l’avventura alle vespe andò male a causa di tantissime difficoltà. Avevamo una squadra costruita per la salvezza (che arrivò solo a poche giornate dalla fine, ndr). La mia colpa è stata che, in fase di mercato, ho avallato troppo le scelte societarie senza impormi più di tanto. Ricordo che avevamo quasi preso due giocatori come Bonifazi e Di Lorenzo che ora militano in Serie A. C’erano qualità in loro e sono felice di averci visto bene, anche se poi non riuscimmo a prenderli. Sono capitato nell’anno sbagliato, ci andò tutto male e anche gli infortuni ci penalizzarono. Ripa si infortunò dopo poco tempo e sono stato costretto a puntare su giovani come Carrotta, Gatto e Gomez, che erano partiti da giovani comprimari e sono diventati titolari per causa maggiore. Sfido chiunque a fare bene con quelle difficoltà.”

Sulla Juve Stabia attuale: “I gialloblu stanno facendo un campionato strepitoso, lo dicono i numeri. Hanno le carte in regola per giocarsela fino alla fine. La rosa è composta da giocatori di qualità. Sarebbe semplice indicare i vari Troest, Paponi e via dicendo. Io sono rimasto impressionato da Calò, secondo me ha una carriera luminosa davanti a sè. In più c’è Gigi Viola, che io ho allenato a Melfi nel 2010. Era giovanissimo ma già si vedeva il suo potenziale. E’ un giocatore di livello e sono certo che farà sempre più bene. A Melfi avevo una coppia di centrocampisti formata da Viola e Scarsella, due che poi hanno continuano a fare bene. Proprio Scarsella potevamo prenderlo quando sedevo sulla panchina stabiese, questo è un altro rammarico.”

Su Fabio Caserta: “Fabio sta dando continuità al lavoro della passata stagione. E’ un anno e mezzo che fa bene con la Juve Stabia. Di lui ricordo particolarmente che, durante la mia esperienza alla Juve Stabia, si era appena ritirato dal calcio giocato. Faceva parte dello staff ma, a causa della grave emergenza di infortunati che avevamo in squadra, fui costretto a farlo scendere nuovamente in campo nonostante la sua decisione di ritirarsi. La mia fu davvero un’esperienza sfortunata a Castellammare.”

Sul Girone C: “Ci sono tante squadre che stanno facendo bene. Oltre alle vespe, se la giocheranno il Catania che ha allestito una rosa di primissimo livello, e il Catanzaro. I calabresi hanno una squadra forte allestita dal ds Logiudice, con il quale ho lavorato a Castellammare. In più in panchina hanno Auteri che per la categoria, a mio avviso, fa la differenza. Sarà un campionato aperto e combattuto fino alla fine. In zona retrocessione, invece, mi viene da ridere. E’ un campionato totalmente falsato dalle penalizzazioni e dalla difficoltà societarie di alcune squadre. Le penalizzazioni possono cambiare una classifica e far salvare società che non stanno facendo bene. Sarebbe tutto da rifondare, non si può disputare un campionato falsato in cui alcune squadre non si muovono perchè c’è la possibilità di salvarsi grazie alle penalizzazioni di altre…

Sul futuro:E’ difficile trovare un’opportunità in mezzo al caos che c’è in Serie C. Sono reduce dall’esperienza al Taranto dove stavamo facendo benissimo prima di quegli incresciosi episodi che condussero la squadra fino al baratro della D. Mi auguro di trovare un progetto serio, anche se è difficile trovare qualcosa di serio in queste categorie.”

A cura di Antonino Gargiulo

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