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Juventus-Inter 2-4 d.t.s., finale Coppa Italia

JUVENTUS-INTER 2-4 – L’Inter vince la Coppa Italia 2021-2022 battendo la Juventus nella finale di Roma. A segno Barella, Alex Sandro, Vlahovic e Calhanoglu nei tempi regolamentari. Una doppietta di Perisic è decisiva nei tempi supplementari.

Juventus-Inter 2-4 d.t.s., finale Coppa Italia

Juventus-Inter 2-4. 11 anni dopo l’ultima volta, l’Inter vince la Coppa Italia contro la Juventus in rimonta. Non bastano novanta minuti. Ai tempi supplementari, la decide Perisic con una doppietta. La Juventus chiude la stagione senza nemmeno un trofeo per la prima volta dopo undici anni. Ecco la cronaca della finale di Coppa Italia, Juventus-Inter 2-4.

Primo tempo

Subito Inter avanti! Brozovic va da Barella, defilato, che si accentra e calcia con l’interno destro. Imprendibile per Perin. 1-0 Inter in finale. Si accende la Juventus al 22’, Dybala sterza e tenta il tiro sul primo palo. Attento Handanovic. Un minuto più tardi, l’argentino serve Vlahovic che calcia forte di sinistro, Handanovic compie un miracolo e salva in calcio d’angolo. Al 29’, Bernardeschi calcia, ma trova la deviazione di Brozovic in calcio d’angolo. Ora i bianconeri ci provano: colpo di testa di De Ligt, Handanovic devia in corner. Azione successiva e Dybala tenta il sinistro al volo, di poco fuori.

Secondo tempo

Questa volta è la Juventus ad approcciare meglio. Buona costruzione dei bianconeri, con la palla che resta a ridosso dell’area di rigore per il tiro di Alex Sandro, Morata devia e Handanovic non tiene. 1-1 Juventus e gara in equilibrio. Passa un minuto e la Juventus vola in contropiede. Vlahovic spara addosso ad Handanovic, poi sulla ribattuta spinge in rete. 2-1 e gara ribaltata dagli uomini di Allegri. La risposta dell’Inter arriva subito, con un tiro al volo di Darmian, Perin para. Cross di Perisic e colpo di testa di Dzeko, ancora Perin.

La Juventus torna a essere pericolosa: Dybala gira verso la porta, ma il tiro è centrale. Handanovic in due tempi. Al 77’, calcio di rigore per l’Inter! Ottima sponda di Perisic in area per Lautaro, che viene agganciato fallosamente da Bonucci. Sul dischetto va Calhanoglu, che non sbaglia. 2-2 e finale di fuoco, ora, all’Olimpico.

Tempi supplementari

La prima occasione è per l’Inter al 92’, con un bel tiro di Sanchez, che Perin blocca in due tempi. L’occasione del match è al 96’, De Vrij stoppa in area e De Ligt lo atterra. Il VAR richiama Valeri, che assegna calcio di rigore per i nerazzurri. Sul dischetto va Perisic e non sbaglia. 3-2 Inter al prio supplementare. Al 101’, contropiede Inter, palla geniale di Dimarco verso l’esterno dell’area, Perisic controlla di destro e calcia al volo di sinistro. Imprendibile per Perin e 4-2 per l’Inter all’Olimpico. Finisce così la finale di Coppa Italia. Juventus-Inter 2-4 allo Stadio Olimpico di Roma. Nerazzurri campioni dopo 11 anni.

Juve Stabia, alla scoperta dell’Under 17 di mister Sacco che tenterà l’impresa a Bolzano contro il Sudtirol

Juve Stabia, le Vespette dell’Under 17 di mister Michele Sacco, forti del 4-3 rifilato al Sudtirol all’andata, tenteranno domenica prossima a Bolzano l’impresa di superare il Sudtirol e accedere così ai quarti di finale nazionali. L’eventuale passaggio del turno avrebbe ancora più valore perchè il Sudtirol è una delle più accreditate alla vittoria finale e ha una difesa di ferro avendo subito solo 9 gol nella stagione regolare.

Si da il caso però che lo stesso Sudtirol ne abbia subite ben quattro di reti all’andata nella sfida che la Juve Stabia Under 17 ha vinto meritando un punteggio anche molto più largo in quanto i ragazzi di mister Sacco si sono visti negare due gol regolari (soprattutto il secondo di Saviano nella parte finale della gara) e il rigore che aveva portato momentaneamente in vantaggio sul 2-3 il Sudtirol trasformato da Kofler era apparso molto generoso o meglio un vero e proprio regalo da parte dell’arbitro, il sig. Di Mario di Ciampino.

Mister Michele Sacco, che è il vero e proprio valore aggiunto di questa Under 17 della Juve Stabia, sa lavorare con notevole maestria con i giovani e ne è riprova il fatto che allena da anni l’Under 17 delle Vespette e ha sempre conseguito ottimi risultati. In particolare nella stagione della promozione della prima squadra in Serie B, la sua Under 17 pervenne ad un risultato prestigiosissimo arrivando a giocarsi le Final Four nazionali.

Michele Sacco è un allenatore che, oltre ad essere un maestro di tattica, sa molto bene cosa significa insegnare calcio ai giovani e lo mette in pratica con i suoi ragazzi con risultati sempre molto evidenti che sono frutto del lavoro quotidiano che viene svolto con loro.

Non a caso i vari Mariano Guarracino, Gianmarco Todisco e Matteo Esposito, solo per citare i casi più eclatanti, che hanno fatto parte in pianta stabile della prima squadra della Juve Stabia, facevano parte proprio di quella Under 17 che sotto la guida di mister Sacco arrivò nella stagione 2018-2019 a giocarsi le Final Four nazionali.

E un plauso meritano anche Ciro Aveta, storico secondo di Michele Sacco; Filippo Latella, storico preparatore dei portieri ed ex portiere del Lecce alla fine degli anni ’80 ed il preparatore atletico, Enzo Monaco.

Il tutto nel contesto di un settore giovanile della Juve Stabia che è all’avanguardia sotto ogni punto di vista e che è sapientemente guidato dal responsabile, Saby Mainolfi, e dal direttore Roberto Amodio.

L’idea alla base del settore giovanile diretto da anni da Saby Mainolfi non è il risultato fine a se stesso, ma insegnare ai ragazzi cosa significa diventare atleta e calciatore. La settimana di allenamento, la disciplina (rispetto delle regole e delle decisioni dell’allenatore) e il saper stare in campo (ruoli, aiuto ai compagni, ecc.) sono gli insegnamenti che quotidianamente vengono impartiti ai ragazzi. Questi insegnamenti hanno permesso negli anni passati di ottenere risultati importanti per il settore giovanile della Juve Stabia in sinergia con il direttore Roberto Amodio.

I PRINCIPALI PROTAGONISTI DELLA JUVE STABIA UNDER 17 DI MISTER SACCO CHE SFIDERA’ IL SUDTIROL DOMENICA PROSSIMA PER IL RITORNO DEGLI OTTAVI DI FINALE.

Ma chi sono i protagonisti di questa Under 17 della Juve Stabia che cercherà di gettare il cuore oltre l’ostacolo anche a Bolzano domenica prossima?

Partiamo dal portiere Diglio, che è reduce da un’ottima stagione e che nella gara col Sudtirol è stato autore di due parate davvero miracolose. Poi in difesa Borrelli e Provvisiero che era terzino e poi con mister Sacco è diventato centrale difensivo, molto cresciuto fisicamente nel corso degli anni. Sia Borrelli che Provvisiero sono due centrali difensivi che garantiscono l’adeguata copertura alla fase difensiva.

I due esterni bassi sono Fravola e Schettino. Quest’ultimo insieme a Saviano l’anno scorso erano a Benevento e quest’anno sono tornati entrambi alla base. Schettino, stabiese doc, è una delle grandi scoperte di Saby Mainolfi ed è stato artefice di un’ottima stagione.

A centrocampo abbiamo Piccolo sul quale Mainolfi ha creduto dal primo minuto perchè era di piccola statura ma nel corso degli ultimi anni è cresciuto molto fisicamente ed è diventato il capitano dell’Under 17 della Juve Stabia. Poi c’è Del Mondo che faceva parte dell’Under 15 di qualche anno fa e autore anche lui di un’ottima stagione così come Noletta, attaccante che può giocare anche da mezzala di centrocampo così come Del Mondo può giocare sia da mezzala di centrocampo che da esterno basso. Infatti col Sudtirol Del Mondo è stato impiegato da mister Sacco da esterno basso.

In attacco troviamo Pimienta che ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile della Juve Stabia e Saviano che è un ragazzo da tenere sotto occhio perchè è molto forte tecnicamente e potrà rappresentare tra qualche anno magari un valido rinforzo anche in chiave prima squadra sulla scia di quanto avvenuto per esempio con Guarracino e Della Pietra. Infine Faccetti, autore di una doppietta nella gara di andata col Sudtirol, altro elemento da tenere sott’occhio in prospettiva futura.

Senza dimenticare Ceccherini, centrocampista duttile anch’egli stabiese doc; Aprea, mezza punta con spunti e strappi molto interessanti sempre di Castellammare anche lui; Celentano, difensore centrale di S. Antonio Abate che si è allenato anche con la prima squadra di mister Novellino nell’ultimo mese.

Un collettivo, quello di mister Sacco, che sicuramente darà battaglia anche a Bolzano cercando di portare a casa l’accesso ai quarti di finale contro una corazzata di questo campionato. Sperando di non trovare sulla propria strada un altro arbitraggio come quello del sig. Di Mario di Ciampino che ha impedito alla Juve Stabia di arrivare a Bolzano con un vantaggio molto più largo e rassicurante che avrebbe peraltro ampiamente meritato.

 

 

Formula Uno, Ferrari: lavori in vista di Barcellona. Pronto nuovo fondo e non solo

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Formula Uno, Ferrari: lavori in vista di Barcellona. Pronto nuovo fondo e non solo

 

E’ tempo di cambiare. La Ferrari, a seguito della gara a Miami è a lavoro per cercare di migliorare la vettura. Il distacco visto con la Red Bull, soprattutto sul lungo rettilineo, è stato abbastanza “importante”.  Una spiegazione però c’è ed è legata senza dubbio al pacchetto di aggiornamenti. Vietato dare la Ferrari per spacciata, anche perché la Red Bull è reduce da tanti aggiornamenti portato già a Imola e da una dieta dimagrante di ben 4kg.

 

Aggiornamenti pronti

Ma ora, come ha anche detto Binotto, la palla passa alla Ferrari. “Ora tocca a noi sviluppare, loro lo hanno già fatto e mi aspetto che non possano tenere questo ritmo” ha dichiarato il team principal al termine del GP  americano, in cui ha ammesso che per ora Red Bull sembra possedere due decimi in più rispetto alla Scuderia del Cavallino Rampante. Le prossime tappe però, anche analizzando il circuito e la forza della Rossa nella parte guidata, sembrano propendere senza dubbio verso la Ferrari. La Scuderia di Maranello inoltre, già settimana prossima a Barcellona, è pronta per un pacchetto di aggiornamenti: tra fondo e ala anteriore.

 

Nuovo fondo in arrivo

Lo ha confermato anche Paolo Filisetti che, sulla Gazzetta dello Sport, scrive:  “Il problema di maggior rilievo per la F1-75 nel confronto con la RB18 è stato il degrado degli pneumatici di mescola media. Un effetto del ridotto grip indotto dal carico aerodinamico generato dal fondo della vettura. La scelta di adottare ali scariche su questo tracciato ha messo in risalto quanto la Ferrari, sotto questo aspetto, sia decisamente meno efficace della Red Bull. Una debolezza che potrebbe essere risolta con il debutto del nuovo fondo previsto per Barcellona, annullando il divario di efficienza che separa le due monoposto”.

 

Horner contesta

Si aspetta dunque un nuovo fondo, che Ferrari non ha provato durante i test Pirelli svolti nei giorni scorsi, come ha ipotizzato il team principal della Red Bull Christian Horner: “Credo che la sensazione comune sul fondo della Ferrari è che certamente ne hanno utilizzato uno diverso dalla mattina rispetto al pomeriggio, che sembrava avere alcuni componenti nuovi. Il lavoro di verifica di queste cose spetta alla Federazione.  Vogliamo evitare che queste prove possano diventare occasione per testare sviluppi aerodinamici o per migliorare le prestazioni. Perché non è lo spirito di questo genere di test”.

La Ferrari dunque è pronta per un pacchetto di aggiornamenti, per iniziare ufficialmente la battaglia con Red Bull, che di gara in gara, entra sempre più nel vivo.

Criminalità? no grazie. Ospite Francesco Emilio Borrelli

Nella prima puntata di “Criminalità? No grazie?” è intervenuto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa verde.

Una nuova rubrica di Vivicentro che nasce in un contesto drammatico per Castellammare: il comune sciolto per infiltrazioni camorristiche, le scarcerazioni eccellenti, il rischio faida.

Proprio da questo contesto aumenta ulteriormente la voglia di informare e di fare chiarezza sui fatti di cronaca in compagnia di ospiti eccellenti.

Ospite di giornata è stato il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.

Il personaggio

Giornalista professionista dal Gennaio 2006. Pubblicista dall’Ottobre 1998. Ha lavorato per il quotidiano Il Riformista (di cui è stato anche responsabile marketing), Radio Tour, Radio Marte per la quale ha realizzato la striscia quotidiana universitaria e successivamente ha svolto il ruolo di inviato speciale nella trasmissione “la Radiazza” condotta da Gianni Simioli, CRC Targato Italia le trasmissioni televisive Obiettivo Sud su Telelibera che ha diretto per tre anni, Cronaca in Diretta, Unomattina e Ho bisogno dite per la Rai.

Ha collaborato con i quotidiani, Il Mattino per cui ha collaborato per due anni (dal 1993 al 1995) all’inserto “DentroNapoli”. Il Giornale di Napoli, il Roma per il quale realizzava la pagina universitaria, Cronache di Napoli per il quale ha realizzato la pagina universitaria, Il Mezzogiorno, i mensili Frigidaire, Chiara, L’Altra Voce, il Corriere dell’Università, la Voce della Campania (per la quale ha realizzato anche l’inserto Obiettivo Sud). È stato responsabile della redazione napoletana del Mensile “Mondo Università”. E’ stato responsabile delle pagine campane del quotidiano Terra dal 2009 al 2012. Ha diretto dal 2009 al 2010 la trasmissione Assud sulla Tv regionale Italia Mia.

Esponente di spicco per Europa Verde, partito in cui milita da diversi anni, è stato eletto al consiglio regionale dei verdi nel 2015 e nel 2020.

Noto al grande pubblico nazionale per la sua opera di denuncia, soprattutto attraverso i social, di fatti legati alla criminalità organizzata.

L’intervista

Sulla proposta di legge di modifica dell’articolo 143 comma 5 del Testo Unico Enti Locali……

Una norma che riguarda l’intervento del dipendete pubblico in casi in cui sia rilevata la sua responsabilità nei fatti relativi allo scioglimento del comune per cui lavora.

L’attuale normativa prevede l’intervento della sospensione del dipendente solo in casi eccezionali, ma ciò accade raramente.

Per correggere il tiro, il consigliere Borrelli, propone di ruotare l’intero personale dei comuni sciolti con l’assegnazione in altro ufficio e, ove necessario, per i casi conclamati, il trasferimento in altri enti con la possibilità di ricorrere a dipendenti di altri enti o nuove assunzioni per la loro sostituzione.

Proposta che tocca proprio il caso Castellammare, dove nella relazione della commissione d’accesso si sono evidenziate diverse anomalie di cui responsabili sono proprio i dipendenti comunali.

“Nelle relazioni dei comuni sciolti per camorra vengono riportate anche fatti dove responsabili sono i dipendenti comunali che quasi mai vengono coinvolti in procedimenti. È giusto che anche loro, se davvero responsabili, vadano a casa.”

Camorra e politica…

Viviamo in un momento di crisi per i partiti che non riescono più a rispondere alle reali esigenze del paese perdendo la loro rappresentatività nei vari contesti sociali. Ciò ha causato il progressivo allontanamento dei cittadini alla politica. Questi, per colmare questo distanziamento progressivo, si sono serviti dell’appoggio delle liste civiche che negli anni, però, si sono dimostrate un arma a doppio taglio: se da una parte colmano il vuoto dei partiti, dall’altra sono stati un mezzo usato dalla camorra per entrare più facilmente nell’amministrazione pubblica. Parliamo appunto di movimenti che nascono sotto le elezioni, senza neanche avere un collegio di garanzia interno che garantisca l’adeguatezza dei candidati.

A Castellammare, infatti, la maggior parte dei nomi dei consiglieri che sono finiti nella relazione della commissione d’accesso che ha decretato lo scioglimento del comune per infiltrazioni camorristiche per parentele con camorristi, sono per la maggior parte provenienti da liste civiche.

Su questa linea si trova Borrelli ammettendo che le liste civiche sono diventato il mezzo dei partiti per candidare persone vicine ai clan locali senza assumersene la responsabilità.

Il consigliere verde si è soffermato anche sulla questione dei Caf: “I Caf sono diventati i correttori della delinquenza. Vanno bonificati.”

Conclude: “Se non si agisce l’andazzo generale è degenerativo, i migliori giovani e la gente per bene stanno abbandonando la nostra terra, rimarranno solo i cialtroni e fetenti.”

Camorra e imprenditoria….

La situazione descritta nel dossier cerbero è chiara: gli imprenditori pagano il pizzo e in modo omertoso senza denunciare nulla alle autorità. (clicca e leggi qui l’articolo).

“La regione è da sempre vicina alle iniziative anti-racket”. “Bisogna denunciare, e avere fiducia nelle istituzioni” ancora “L’ammettere che tutti siano ladri significa non affrontare il problema”.

Per sconfiggere la camorra la politica non dovrebbe investire di più nell’istruzione?

“I fondi ci sono anche se dovrebbero aumentare. Ma i fondi che abbiamo li spendiamo bene? Oppure c’è chi non fa il proprio dovere?”

Il braccio armato dei clan sono diventati i minori. Per risolvere il problema della violenza minorile non occorre pensare ad interventi preventivi che tengano lontani i ragazzi dalla camorra?

“La prevenzione non basta. L’unico atto preventivo è quello di levare i bambini ai camorristi.”

CLICCA QUI PER VISUALIZZARE L’INTERA INTERVISTA

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Da Agnano a Fuorigrotta, i grandi edifici dello sport a Napoli

La città di Napoli è da sempre conosciuta come una delle più eclettiche ed eccentriche d’Italia e del mondo.

Multicolore a livello culturale e pervasa da sensazioni multiple dovute alle tante culture che ne hanno fatto la storia, l’urbe principale della Campania possiede anche un’importante tradizione sportiva, la quale ha, nella zona ovest, dei luoghi che ancora oggi ne ricordano l’importanza.

Parliamo dello stadio Diego Armando Maradona, ribattezzato così dopo la morte dello storico campione argentino, e dell’ippodromo di Agnano, che si trovano in due quartieri non troppo lontani l’uno dall’altro.

Ormai diventati luoghi di culto per i cittadini partenopei, questi due impianti brillano di luce propria.

L’immortale ebbrezza del galoppo ad Agnano

Sebbene sia il calcio la passione dei napoletani, l’ippica rimane comunque uno sport molto amato dai partenopei e il prestigio delle corse dei cavalli, che si disputano nello splendido e storico complesso sito ad Agnano, continua a battere forte.

Inaugurato nel 1935 dal regime fascista, che scommesse molto sullo sviluppo dell’omonimo quartiere e del vicino distretto di Fuorigrotta, l’ippodromo, che è diventato famoso per il gran premio della lotteria d’Agnano, è ancora oggi meta di tantissimi appassionati delle corse dei cavalli.

In questo impianto è possibile assistere a gare di trotto, galoppo e persino a ostacoli, dove l’abilità del cavallo e del fantino è messa ancora di più a dura prova.

I suoi oltre 16 mila posti a sedere permettono di dare a tantissimi spettatori l’opportunità di godere di uno spettacolo unico.

Non va dimenticato, infatti, che quello di Agnano è uno degli ippodromi più importanti a livello storico di tutta Italia, insieme a quello di San Siro, anch’esso costruito nello stesso quartiere dello stadio di calcio.

È stato inoltre in questo impianto di Napoli che, nel 2002, il famosissimo cavallo Varenne, uno dei più celebri della storia dell’ippica, ha stabilito un record rimasto negli annali.

Il prestigio di questo sport è confermato dall’ampia varietà di scommesse sull’ippica, per competizioni italiane e internazionali, disponibili sul web che permettono di puntare sui cavalli più in forma del momento.

Il Maradona, santuario della passione calcistica di Napoli

Per i napoletani l’amore più grande è senza dubbio per la loro squadra di calcio, che porta il nome della città stessa. Il Napoli, che quest’anno ha lottato per lo Scudetto durante quasi tutta la stagione e ha ottenuto la qualificazione alla prossima edizione della Uefa Champions League, la competizione più prestigiosa e ricca del calcio europeo, vive allo stadio Maradona il suo rapporto con la tifoseria.

Chiamato per decenni stadio San Paolo, per via della vicinanza con l’omonimo quartiere, questo impianto è stato costruito nell’anno 1959 nel piazzale Vincenzo Tecchio. Rinnovato per la prima volta nella primavera del 1990, in occasione dei mondiali organizzati dall’Italia, questo stadio è stato poi nuovamente messo a nuovo al suo interno per le Universiadi dell’estate del 2019, quando tutti i sediolini sono stati cambiati, offrendo uno spettacolare effetto cromatico.

Da Agnano a Fuorigrotta, l’ippodromo e lo stadio, che appartengono al comune di Napoli, sono ormai da decenni il cuore pulsante della passione di chi a Napoli ama i cavalli e il pallone.

La cena di classe: ritrovarsi dopo oltre 50 anni

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Dopo cinquantasei anni si sono ritrovati gli alunni di una classe elementare dell’ex Seminario di Castellamare 

Ritrovarsi dopo oltre mezzo secolo!

E’ quello che sono riusciti ad organizzare un gruppo di ex bambini degli anni sessanta di una scuola elementare e attualmente padri di famiglia e alcuni di essi anche nonni.

“Del tempo trascorso resteranno i ricordi dei nostri giovani visi ci rivedremo nel tempo con facce segnate dalla vita ma in un attimo torneremo con la mente ai giorni di scuola e la nostra giovane anima tornerà a vivere quel tempo” (Anonimo).

Fortemente motivato e ispirandosi a questa frase che aveva letto per caso su un post del noto social media facebook, il “capoclasse” Egidio Nasuto, s’è messo alla ricerca di quanti più “amichetti” di classe possibile.

Ormai con l’innovazione dei social media, è sempre più facile riuscire a reperire persone di cui ormai si sono perse le tracce o che magari vivono o fuori città o addirittura fuori del territorio nazionale.

A tal proposito, a questa rimpatriata degli ex scolaretti dell’ex Seminario di Castellammare di Stabia è stato invitato e risultato rigorosamente presente anche Ferdinando Vingiani che non ha voluto mancare all’appuntamento.

Vingiani, stabiese di nascita, vive da quasi quarant’anni nella città di Saint-Chamond situata nel dipartimento della Loira della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, e dopo aver lavorato come responsabile per diversi anni in una fabbrica metalmeccanica francese, da qualche mese si sta godendo la meritata pensione nella sua cittadina d’oltralpe.

Classe-ex-Seminario_prima
Classe-ex-Seminario_prima

La cena, tenutasi nella serata di lunedì in un noto ristorante di Lettere, ha visto la partecipazione di Egidio Nasuto, Antonio Mascolo, Antonio Papa, Ciro Cascone, Ferdinando D’Apice, Ferdinando Vingiani, Fernando Circiello, Luigi Raffone e Salvatore Lambiase.

E’ stato bello rivivere motti, prese in giro, ricordare le ingiustizie, ognuno si riappropria del proprio ruolo e soprattutto ricordare il maestro Tramparulo ha dichiarato il “capoclasse” Egidio, e tra i ricordi sbiaditi della mente, un pensiero è andato anche a coloro i quali purtroppo non ci sono più.

Il gruppo whatsapp continua a fare la sua parte per dove vengono a scritti ancora ricordi trascorsi che non sono stati narrati durante la cena di lunedì sera, ma raccontare le gesta di amici che non si riunivano da oltre mezzo secolo ce ne vuole; al momento l’appuntamento è solo rinviato al prossimo rientro a Stabia del “francese” Vingiani.

Giovanni MATRONE

 

 

Manzo piccante alla menta

Questa ricetta di Manzo piccante alla menta prevede un controfiletto ma, a vedere i costi attuali nel reparto carne anche dei supermercati, non ho potuto fare a meno di inarcare le sopracciglia sulla fronte.

Purtroppo il cibo è costoso di questi tempi e la carne, in particolare, lo è ancora di più per cui puoi provare questo soffritto con pollo, tofu o funghi, tagliato a fette altrettanto sottili. Sarà altrettanto mentolato e fresco, come l’aria dopo una lunga e fresca pioggia primaverile.

La particolarità di questo piatto, oltre alla piccantezza (che può essere altissima quindi, regolatevi bene) è il fatto che ci sono anche i peperoni che donano un tocco di dolcezza e di sapore unici.

OCCORRENTE
(per 4 persone)

3 cucchiai di olio vegetale o di canola (olio canadese a basso contenuto di acido) oppure olio di colza, olio di girasole

4 spicchi d’aglio, tritati o grattugiati finemente

3 piccoli peperoni serrano o peperoncini rossi tailandesi occhio d’uccello
(il serrano è uno dei peperoncini piccanti piccanti. La loro piccantezza varia tra 10,000 e 23,000 sulla scala del calore di Scoville.) (i peperoncini degli occhi di uccello sono molto più piccanti. Sulla scala Scoville, è valutato tra 50.000 e 100.000 unità Scoville.), privati ​​dei semi e affettati sottilmente

NOTA: Vuoi renderlo meno piccante? >> Salta i peperoncini o usane di meno

3 scalogni piccoli (circa 115 g.), affettati sottilmente

1 peperone rosso medio (circa 115 g.), affettato sottilmente

2 cucchiai di salsa di soia dolce
(si trova facilmente nei negozi asiatici.
La salsa di soia dolce è chiara, piuttosto fluida e presenta un gusto leggermente salato.
IN ASSENZA puoi usare 2 cucchiai di salsa di soia con 2 cucchiai di miele sbattuto dentro)

2 cucchiai di salsa di soia nera
(è piuttosto densa e dal gusto maltoso. Per dare colore e consistenza viene aggiunto dello zucchero o colorante caramello. Vale quanto segnalato per la soia dolce)

3 cucchiai di salsa di pesce (in alternativa usa ancora altra salsa di soia)

1 cucchiaio di sriracha o la tua salsa piccante preferita (Es.: Tabasco o altra)

½ Kg di controfiletto, tagliato a fette sottili
(in alternativa, anche per risparmiare, tofu sodo, funghi o pollo, tagliato a fettine sottili).

Basilico tailandese fresco: 1 tazza e 1/2  (circa 70 g.).
Se non lo trovi, usa tutta la menta o sostituisci con il basilico che trovi.

Foglie di menta fresca: 1 tazza (circa 15 g.)

Riso bianco o integrale cotto, per servire.
Se non lo hai, servi sopra delle tagliatelle o sopra un mucchio di lattuga primaverile.

PREPARAZIONE

  1. In una padella capiente a fuoco medio-alto, scaldare l’olio e farlo scaldare fino a quando non cominci a vedere le bollicine.
  2. Aggiungere l’aglio e i peperoncini e saltare in padella fino a quando non diventano fragranti, circa 30 secondi.
  3. Aggiungere lo scalogno e il peperone e saltare in padella per 1 minuto, quindi aggiungere la salsa di pesce, la salsa di soia dolce, la salsa di soia nera e lo sriracha.
  4. Ridurre il fuoco a fuoco medio e cuocere, mescolando spesso, finché le verdure non saranno tenere, per circa 2 minuti.
  5. Aumentare il fuoco a medio-alto, aggiungere la carne e cuocere, mescolando alcune volte, fino a quando non sarà ben cotta, da 5 a 7 minuti.
  6. Mentre la carne cuoce, tritare grossolanamente il basilico tailandese e le foglie di menta (insieme vanno bene).
  7.  Togliere la padella dal fuoco e aggiungere il basilico e la menta finché non saranno appena appassiti.
  8. Dividere il riso in ciotole o piatti individuali, e metteteci accanto la carne di manzo alla menta.

Servire caldo.

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Cristina Adriana Botis / Redazione

Controlli dei Carabinieri sul lavoro a Castellammare e dintorni

Sono stati svolti nella città di Castellammare e nei paesi limitrofi dei controlli dei Carabinieri in materia di sicurezza sul lavoro

Battuta a tappeto la zona di Castellammare e dintorni per indagini e valutazioni su alcune attività lavorative.

La notizia

Collaborazione messa in atto tra i Carabinieri di Castellammare e il Nucleo Ispettorato del lavoro di Napoli per svolgere controlli sull’intera zona e dare seguito alle segnalazioni di possibili irregolarità in materia di sicurezza e regolarità lavorativa.

Gli esiti

Interventi dei militari sono stati fatti a Gragnano e ad Agerola; nella prima, essi hanno denunciato a piede libero il proprietario di una pasticceria in via saletta, in quanto responsabile di alcune violazioni in materia di sicurezza lavorativa e anche per inottemperanza delle leggi sulla regolarità contrattuale nei luoghi di lavoro.
Le varie violazioni ed il provvedimento scaturito hanno portato alla sospensione dell’attività.
Ad Agerola, invece, sono stati denunciati la proprietaria di un immobile ed il titolare di una ditta di edilizia per abusivismo; attraverso le indagini è trapelato che la zona sottoposta ai lavori fosse soggetta a vincoli di natura paesaggistica.
I militari hanno, quindi, provveduto a porre sotto sequestro l’immobile.

Controlli dei Carabinieri sul lavoro a Castellammare e dintorni/Antonio Cascone/redazionecampania

Castellammare, Quadrangolare di Calcio: “Legalità e Solidarietà”

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Il giorno 15 Maggio 2022 dalle ore 10.00 lo Stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia (Na) sarà l’impianto scelto dagli organizzatori del Quadrangolare di Calcio Solidale dal titolo “Legalità e Solidarietà”. L’evento patrocinato dal Comune di Castellamare di Stabia vedrà la presenza di ospiti del mondo sportivo, artistico e sociale.

Il costo del biglietto per assistere all’evento è di 3€. Il settore disponibile ad accogliere il pubblico sarà la tribuna coperta (Tribuna Monte Faito).

A chi volesse assistere all’evento informiamo che i biglietti possono essere acquistati presso il Palazzetto del Mare che si trova in via Bonito (di fronte la gelateria K2) e che da alcuni mesi ospita la sede del Forum dei Giovani.

Parte del ricavato dell’evento verrà devoluto per sostenere i progetti dell’Impresa Sociale Onlus “LESS” https://www.lessimpresasociale.it/

Less impresa sociale onlus, attiva sul territorio di Napoli e provincia, si propone di agire contro l’esclusione e la marginalità sociale, per la promozione della cittadinanza attiva e il pieno riconoscimento delle identità migranti. Promuove e realizza attività di educazione ai diritti umani e civili ha avuto in gestione un’immobile confiscato alla camorra.

La Less ha beneficiato quindi di un’operazione per il ripristino della legalità. L’associazione attualmente in questa struttura ospita alcuni profughi ucraini che stanno scappando dalla guerra. Questa attività rientra proprio tra gli obiettivi inseriti nell’oggetto sociale della Less che pone la solidarietà al centro delle proprie iniziative sul territorio. Questo immobile quindi è diventato un rifugio per le donne vittime di violenza.

Gli organizzatori di questo evento di legalità e solidarietà sono Izzo Salvatore e Zurlo Francesco rispettivamente Presidente e Consigliere del Forum dei giovani di Castellammare di Stabia.

Interverranno durante la giornata anche gli ispettori di Polizia Caiazzo e Coppola ed il Commissario Prefettizio di Castellammare il Dott. Raffaele Cannizaro

Per la disputa del quadrangolare “Legalità e Solidarietà” sono state allestite 4 squadre che si affronteranno sul sintetico dello Stadio Romeo Menti. Le ricordiamo:

– Forum Dei Giovani di Castellamare di Stabia

– Nazionale Calcio Italia Amatori

– Nazionale Giornalisti Rai

– Nazionale Regno Delle Due Sicilie FA

La terna arbitrale sarà composta da:

  • Mario Sasso ( Arbitro Conifa World Cup Londra 2018)
  • Francesco Casillo ( Arbitro Figc Campania)
  • Esposito Pasquale ( Arbitro Conifa World Cup Londra 2018)

Durante il quadrangolare “Legalità e Solidarietà” saranno presenti anche i 4 Presidenti delle organizzazioni coinvolte:

  • Massimo Amitrano (Regno delle due Sicilie)
  • Vincenzo D’Ellena (Amatori)
  • Americo Mancini (Rai)
  • Salvatore Izzo (Forum dei Giovani di Castellammare di Stabia)

Castellammare Quadrangolare di Calcio Legalità e Solidarietà LocandinaIl programma della giornata sarà il seguente:

Alle ore 9 ci sarà il raduno pre-partita per il riconoscimento degli atleti da parte del Direttore di gara e per la preparazione alle partite. La durata delle partite sarà di 30 minuti.

Il torneo inizierà con la prima partita prevista per le 10:00 tra la squadra A e la squadra B, poi ci sarà l’incontro tra la squadra C e la squadra D ecc. ecc. Sono previste due semifinali e due finali (per il primo e il secondo posto e per il terzo e quarto posto).

Al termine del quadrangolare ci sarà il rito della premiazione con la consegna di targhe di ringraziamento a tutte le squadre partecipanti e soprattutto alla LESS ONLUS per una giornata da vivere all’insegna della legalità e della solidarietà.

La lista dei convocati della Nazionale Calcio Regno delle Due Sicilie FA All Stars sarà composta:

  • Antonio Effice
  • Antonio De Simone
  • Nicola Mora
  • Emanuele Calaiò
  • Angelo Teta
  • Vincenzo Bassi
  • Giuseppe De Luca
  • Angelo Giudice
  • Gaetano Barbarito
  • Marco Nobile
  • Ettore Antino
  • Diego Passarelli
  • Manuel Carrasco
  • Andrea Pica
  • Domenico Falco
  • Alfonso Isoldo
  • Potito Paccione
  • Samuele Amitrano

Area Tecnica:

– C.T Ludovico Lanzilli

– D.G Carlos Sanchez

– T.M Francesco Canzaniello

– Prof. Paolo Carpiniello

– Mental Coach Carlo Acanfora

Dirigenti Accompagnatori:

– Massimo Sparnelli
– Francesco LaBruna
– Angelo Iannelli
– Luca Coronella
– Luigi Rubiconti
– Edoardo Vitale

La lista dei convocati dei giornalisti RAI sarà così composta:

– Salvatore Scannavino – Radiouno

– Edoardo Silla – Radiouno

– Antonio Naselli – Gr Rai

– Americo Mancini – Gr Rai

– Lorenzo Grego – Radio Due

– Mario Sileoni – Tg2

– Franco Musilli – Radiodue

– Marco Mascia – Radiouno

– Maurizio Severino – Rai Parlamento

– Massimiliano Padula – Riprese Esterne

– Roberto Colelli – Riprese Esterne

– 4 colleghi della sede Rai di Napoli: Fulvio Fraccaroli, Angelo Arillo, Giovanni Annunziata e Mauro De Paola.

La lista dei convocati per il torneo “Legalità e Solidarietà” del Forum Dei Giovani di Castellammare di Stabia:

– Francesco Zurlo

– Simone Cesarano

– Pasquale Ruocco

– Mario Alfano

– Aurelio Dolvi

– Andrea Zenobrio

– Elio Baldassarre

– Emilio Caiazzo

– Carmine De Riso

– Antonio Bozza

– Giovanni D’Aniello

– Leopoldo Elefante

– Andrea Sorrentino

– Andrea Coppola

– Matteo Di Lieto

– Giovanni Di Norcia

– Salvatore Izzo

La lista dei convocati N.I.C.A. per il quadrangolare “Legalità e Solidarietà” comprende:

– D’Ellena Vincenzo

– Barberini Fabrizio

– Lauciello Gianluca

– Pittarello Michele

– Crispo Nello

– Di Serafino Diego

– Zoccali Andrea

– Cherubini Antonio

– D’Attis Daniele

– Pietrangeli Carlo

– Napolitano Carmine

– Iocchi Antonio

– De Vivo Bonaventura

– Fidi Walter

– Saraceni Michele

– Aglioti Alessandro

– Sorbo Gabriel

– Sito Raffaele

Speriamo che questa giornata possa rappresentare un segno positivo per la città di Castellammare di Stabia da sempre colpita da episodi di cronaca nera che ne mortificano la storia e l’immagine e che avrebbe maggiormente bisogno di eventi di legalità e solidarietà.

Anche lo scioglimento del consiglio Comunale per infiltrazione camorristica non è stata e non sarà una bella pagina da raccontare.

Scafati on point, vittoria anche in gara 2 con la Novipiù

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La Givova rispetta i pronostici e porta la serie dei quarti di finale sul 2 a 0 davanti al proprio pubblico.

Rispettando i pronostici della vigilia, la Givova Scafati bissa il risultato di gara uno, si aggiudica anche gara due per 77-55 e mette una seria ipoteca sul passaggio del turno ai danni della Novipiù Casale Monferrato.

È stata una partita maschia, dura e arcigna quella disputata in un PalaMangano gremito come non mai in questa stagione agonistica. Non è stata una semplice impresa quella compiuta dagli uomini di patron Longobardi, che hanno dovuto lavorare sodo per avere la meglio sulla compagine rossoblu, che per l’occasione ha schierato a sorpresa lo statunitense Williams, il cui tampone molecolare ha dato esito negativo, smentendo quello rapido di sabato scorso. Ancora una volta, invece, è stato assente il capitano Martinoni, il cui tampone molecolare ha dato invece il medesimo esito di quello rapido prima di gara uno.

A fare la differenza tra i due quintetti è stato ancora una volta il superiore tasso tecnico di quello di casa, più ampio e meglio assortito, che ha fatto della difesa il suo marchio di fabbrica, riuscendo a tenere l’avversario a soli 55 punti. Da incorniciare la prestazione di Daniel, autore di una doppia doppia (18 punti e 10 rimbalzi), e dell’ultimo arrivato Cournooh (13 punti), tra i migliori in campo. Tutti e dieci gli uomini utilizzati da coach Rossi sono andati a punti.

LA PARTITA: Givova Scafati vs Novipiù Casale Monferrato (gara 2)

Okeke e Williams lasciano subito intendere la vivacità di Casale Monferrato (0-4 al 1’). Ma Scafati risponde per le rime e, trascinata da Clarke, non impiega molto a ribaltare la situazione (9-6 al 3’). Le difese iniziano a prendere le giuste contromisure dei rispettivi attacchi, con la conseguenza che cala la prolificità offensiva di una sfida che si mantiene equilibrata, nonostante la rotazione degli uomini in campo adottata da ambedue i tecnici (16-15 all’8’). Qualche errore condiziona la capacità realizzativa dei gialloblu che finiscono sotto 16-20 la prima frazione.

Diego Monaldi al tiro durante gara 2 tra Givova Scafati e Novipiù Casale Monferrato

La buona vena realizzativa di Williams è l’arma in più dei viaggianti, che riescono ad ampliare il proprio vantaggio (19-24 al 12’), costringendo coach Rossi a chiamare time-out. Ci pensa capitan Rossato a rimettere la situazione in parità (24-24 al 13’), costringendo stavolta coach Valentini a fermare il cronometro. Il lavoro di Daniel è prezioso in difesa e sotto le plance, dove mette il bavaglio ad Okeke, ma anche in attacco, caricando di falli la difesa avversaria e andando a segno con continuità.

A fare la differenza, in questo frangente, è la difesa di Scafati, intensa, aggressiva e fisica, grazie alla quale arriva il vantaggio 33-24 al 17’. Mentre la Novipiù fatica a trovare la via del canestro, smarrita per circa sei minuti, la Givova riesce a mettere a segno i canestri che valgono la doppia cifra di vantaggio (37-26) un minuto prima dell’intervallo (37-28).

Riccardo Rossato in sottomano durante gara 2 tra Givova Scafati e Novipiù Casale Monferrato

Cambiano i canestri d’attacco ma non lo spirito combattivo con cui la truppa scafatese scende in campo nella ripresa: continuando a difendere forte e scegliendo con oculatezza le soluzioni di tiro, la Givova tiene in mano il pallino del gioco (43-34 al 25’). Viene fuori anche Cournooh, che in queste fasi di gioco concitate si illumina a sprazzi, regalando belle giocate e realizzazioni di qualità (50-38 al 27’). Poi però si spegne improvvisamente la luce e ne approfittano i piemontesi per rientrare in partita nei minuti che precedono la terza sirena (52-45).

Nonostante l’aggressività degli avversari, Scafati riesce a riportarsi in doppia cifra di vantaggio (59-47 al 33’), grazie al solito buon lavoro difensivo e alla organizzazione corale dell’attacco, che strappa gli applausi dei 1500 del PalaMangano. È un buon momento per i padroni di casa, bravi a trovare i canestri del 66-47 al 35’, che costringe coach Valentini al time-out e che di fatto chiudono anzitempo la contesa. Finale: 77 Scafati – 55 Casale Monferrato.

Clicca QUI per vedere l’intervista nel post gara a coach Alessandro Rossi

I TABELLINI

GIVOVA SCAFATI – NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO 77-54

GIVOVA SCAFATI: Mobio 5, Daniel 18, Grimaldi n. e., Perrino n. e., Parravicini 2, De Laurentiis 6, Clarke 8, Rossato 9, Cournooh 13, Monaldi 6, Cucci 4, Ikangi 6. Allenatore: Rossi Alessandro. Assistente Allenatore: Nanni Francesco.

NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO: Sarto 6, Valentini F. 5, Valentini L. n. e., Formenti 1, Sirchia n. e., Williams 14, Lomele n. e., Okeke 9, Ghirlanda 4, Leggio 8, Hill-Mais 8. Allenatore: Valentini Andrea. Assistenti Allenatori: Comazzi Stefano, Piastra Giovanni.

ARBITRI: Valleriani Daniele di Ferentino (Fr), Lupelli Lorenzo di Aprilia (Lt), Ugolini Edoardo di Forlì.

NOTE: Parziali: 16-20; 21-8; 15-17; 25-10. Falli: Scafati 22; Casale Monferrato 24. Usciti per cinque falli: nessuno. Espulsi: nessuno. Tiri dal campo: Scafati 28/57 (49,1%); Casale Monferrato 21/57 (36,8%). Tiri da due: Scafati 23/37 (62,2%); Casale Monferrato 16/31 (51,6%). Tiri da tre: Scafati 5/20 (25,0%); Casale Monferrato 5/26 (19,2%). Tiri liberi: Scafati 16/23 (69,6%); Casale Monferrato 8/12 (66,7%). Rimbalzi: Scafati 38 (6 off.; 32 dif.); Casale Monferrato 33 (7 off.; 26 dif.). Assist: Scafati 16; Casale Monferrato 6. Palle perse: Scafati 18; Casale Monferrato 22. Palle recuperate: Scafati 8; Casale Monferrato 9. Stoppate: Scafati 1; Casale Monferrato 1. Spettatori: 1.500 circa.

Probabili formazioni finale Coppa Italia, Juventus-Inter

PROBABILI FORMAZIONI FINALE COPPA ITALIA – Va di scena allo stadio Olimpico di Roma la finale di Coppa Italia tra Juventus e Inter, in programma l’11 maggio alle 21.

Probabili formazioni finale Coppa Italia, Juventus-Inter

Probabili formazioni finale Coppa Italia. Coppa Italia. Ultimo atto. Allo Stadio Olimpico di Roma va in scena la finalissima del torneo nazionale tra Juventus e Inter. Un Derby d’Italia che vale un trofeo, come nella Supercoppa giocata a gennaio. In quell’occasione a spuntarla fu la squadra di Inzaghi. Ma adesso è una Vecchia Signora diversa, con Vlahovic al centro dell’attacco. Ma come scenderanno in campo le due squadre? Ecco le probabili formazioni finale Coppa Italia.

Juventus

L’obiettivo stagionale è uno: portare a casa almeno un trofeo. Altrimenti sarebbe la prima volta dal 2011 che la Juventus resta a secco a fine stagione. Quattro volte vincitore della competizione, Allegri schiererà la migliore formazione per cercare di fermare l’Inter, che quest’anno non è ancora riuscita a sconfiggere.

In porta Perin, come da prassi in Coppa Italia, mentre in difesa dovrebbero scendere in campo Danilo, Chiellini, De Ligt e Alex Sandro. Centrocampo a tre, probabilmente composto da Zakaria, Rabiot e Cuadrado. In attacco, Dybala verso la conferma, affiancato da Morata e Vlahovic al centro dell’attacco.

JUVENTUS (4-3-3): Perin; Danilo, Chiellini, De Ligt; Alex Sandro, Zakaria, Rabiot, Cuadrado; Dybala, Vlahovic, Morata. All. Allegri.

Inter

In lotta su più fronti, con lo Scudetto che si allontana ma che resta alla portata, l’Inter di Inzaghi vuole portare a casa il secondo trofeo stagionale, dopo la Supercoppa, vinta proprio contro i bianconeri. Importante è il recupero di Bastoni che dovrebbe tornare titolare dopo l’assenza nelle ultime due gare.

Al suo fianco in difesa ci saranno Skriniar e De Vrij. Per il resto, piovono conferme dopo la vittoria contro l’Empoli. Dumfries e Perisic sulle fasce, con Brozovic, Barella e Calhanoglu a centrocampo. Lautaro e Dzeko i più papabili per l’attacco.

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic, Lautaro Martinez, Dzeko. All. Inzaghi

Juve Stabia, accettata dal Tribunale la richiesta di ristrutturazione del debito

Juve Stabia, giorno importantissimo per la società stabiese e per i tifosi delle Vespe: il Tribunale infatti ha espresso parere positivo sulla richiesta di ristrutturazione del debito presentata dalla società nei mesi scorsi.

E’ una notizia davvero importante sia per la Juve Stabia che per i tifosi gialloblè. La società, liberatasi in gran parte della massa debitoria, potrà ripartire da nuove basi solide e programmare il futuro allestendo una squadra che si spera possa competere per il vertice, perchè no, già dal prossimo campionato.

IL GRANDE LAVORO DEI LANGELLA E DELL’AMMINISTRATORE UNICO POLCINO PONE LE BASI PER UN GRANDE FUTURO DELLA JUVE STABIA.

Egregio il lavoro svolto dalla società e dai suoi legali che hanno preparato la richiesta di ristrutturazione del debito con parere positivo espresso oggi dal Tribunale. Una notizia che si attendeva da molto tempo con tante speranze positive che oggi hanno trovato il lieto esito finale. L’accettazione del concordato può davvero significare l’inizio di una nuova era per la Juve Stabia.

E un plauso ovviamente va di diritto alla famiglia Langella che nel corso degli ultimi anni ha fatto tanti sacrifici anche a livello personale per sostenere la gestione della società in un periodo assolutamente non facile come quello che ci stiamo da poco mettendo alle spalle caratterizzato dalla pandemia e quindi dall’assenza del pubblico allo stadio con zero introiti dal botteghino e con gli sponsor che scappavano via per il periodo di crisi economica generalizzata.

Ma il vero deus ex machina di tutta la gestione del concordato è stato senza alcun dubbio l’amministratore unico, Filippo Polcino, ottimista fin da subito sul risultato finale e il cui ruolo è stato a dir poco fondamentale per il buon esito di tutta l’operazione. Il grande lavoro fatto dall’amministratore unico della Juve Stabia può essere considerato davvero il suo primo capolavoro, visto che è a Castellammare da pochi mesi, che pone le basi per una grande Juve Stabia del futuro.

JUVE STABIA Andrea Langella e Giuseppe Langella

Il decreto di omologa con parere positivo verso la richiesta di ristrutturazione del debito è stato deposito stamane presso il Tribunale di Torre Annunziata e nei prossimi giorni sarà pubblicato alla Camera di Commercio.

Con l’accettazione del concordato si riduce di gran lunga la massa debitoria della Juve Stabia verso l’Erario e nei prossimi mesi verranno saldati tutti i debiti pregressi verso i fornitori con i Langella ancora una volta in primo piano a sostenere tanti sacrifici solo ed esclusivamente per il bene della Juve Stabia.

Il 10 maggio 2022 insomma ha tutte le caratteristiche per essere ricordata come una data importantissima per il futuro prossimo della Juve Stabia che finalmente può tornare a pensare in grande e far sognare i propri tifosi.

Scuola e legalità: il Procuratore Cafiero De Raho e Don Tonino Palmese in visita in 2 scuole stabiesi

Il 9 Maggio il già procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho e Don Tonino Palmese, Vicario Episcopale per il settore carità e giustizia dell’Arcidiocesi di Napoli, sono stati ospiti per una conferenza in 2 istituti superiori stabiesi.

Il comune sciolto per infiltrazioni mafiose, le scarcerazioni eccellenti dei boss, il pericolo faida incombente: è forse il momento più buio della storia recente della “città delle acquee”. Ma un bagliore luminoso di speranza splende costantemente grazie all’impegno degli insegnanti e del personale scolastico che ogni giorno nelle loro aule sconfiggono la camorra attraverso le loro proposte didattiche.

Grazie all’evento di oggi quel bagliore ha brillato più forte arrivando ad accecare quei personaggi oscuri che divorano Castellammare.

“In memoria delle vittime innocenti delle mafie e del terrorismo”, questo il titolo dell’incontro interscolastico svoltosi alla presenza di insegnati e studenti nell’ “Istituto Tecnico Industriale Renato Elia” e nel liceo Severi.

All’iniziativa hanno partecipato due pezzi da 90 della lotta contro le mafie: il già Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho  e Don Tonino Palmese, Vicario Episcopale per il settore carità e giustizia dell’Arcidiocesi di Napoli.

2 conferenze commoventi e a tratti da brividi che raggiungono la carica massima emotiva al momento della lettura dal palco dei nomi delle vittime innocenti delle mafie: ogni volta che una veniva nominata lo studente che aveva il cartellone con il nome chiamato si alzava in piedi urlando presente. Il tutto si è svolto in un silenzio solenne in rispetto alla memoria di coloro che hanno dato la vita nella lotta alle mafie. Non a caso l’evento si è svolto il 9 maggio, lo stesso giorno in cui si ricorda l’omicidio di Peppino Impastato, attivista massacrato a Cinisi dalla mafia nel’78.

La lotta alla mafia è un impegno costante: lo ricordano più volte le presidi dei 2 istituti stabiesi.

La scuola ogni giorno si impegna in questa guerra combattendola a colpi di cultura mostrando la bellezza, conoscenza che rappresenta l’unica via per far apprendere ai ragazzi la capacità di discernimento tra il bene e il male. Cosi la preside del Renato Elia, Giovanna Giordano:

Quanto è importante, anche in merito al tragico periodo che sta vivendo Castellammare, organizzare questi eventi per sensibilizzare gli studenti?

“La scuola lo fa ogni giorno. Questi eventi servono a sugellare un percorso, a lasciare un segno nella memoria dei ragazzi. La scuola è un luogo di vita e di formazione. Non si forma bene la persona se non la si forma al senso del bene e del giusto. Non c’è giustizia vera senza accoglienza, non c’è bene vero se non c’è la capacità di discernere quel bene. La capacità di discernimento nasce dalla conoscenza e dall’incontro reciproco, dalla contaminazione delle culture e dai diversi modi di vedere. I giovani devono essere aiutati a crescere, devono essere coltivati”

GLI INTERVENTI

Gli ospiti sono stati accolti in entrambi gli istituti da uno spettacolo musicale degli studenti coordinato per il Renato Elia dal Prof Mario Blasio e per il Severi dal maestro Alfredo.

L’Orchestra del Severi ha eseguito tre brani in collegamento ai temi della giornata: “l’Inno di Mameli”, “l’Inno alla Gioia” e “Now we are free”: ora siamo liberi, ossia non più viventi e perciò liberi dalla materia, in una canzone per la vita intesa come combattimento ad oltranza.

 FEDERICO CAFIERO DE RAHO

“Dovete credere in voi stessi”.

Così il magistrato italiano.  Un invito ad affrontare i propri limiti e a vincere le difficoltà: “se volete e vi impegnate potete raggiungere ogni obiettivo”.

Un insegnamento e un monito che Cafiero De Raho accompagna attraverso il racconto della sua gioventù: “A scuola non ero uno studente eccellente, raggiungevo la sufficienza senza mai eccellere.”

Narra di aver frequentato diversi sport. Ciò gli ha fatto apprendere il valore del gioco di squadra, il rispetto per se stesso, dell’avversario e per le regole. Insegnamenti che hanno influito sulla scelta di iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza con l’obiettivo prefissato di diventare Magistrato: “tutti mi dicevano che non ce l’avrei fatta ma dentro di me c’era una voce che mi diceva che avrei raggiunto il mio obiettivo” e ancora “se ce l’ho fatta io potete anche voi”.

Cafiero De Raho ha ribadito l’importanza della denuncia dei crimini, e dell’indispensabilità della presenza dello stato nei luoghi più critici del Paese: “Quando vinsi il concorso fui l’unico a scegliere come sede Milano. La scelsi per via dell’omicidio di Alessandrini. Tutti rifiutarono quella sede, non io, poiché sono convinto che dove accadano questi delitti si debbano presentare 10,100, 1000 magistrati.”

Per il Magistrato il mezzo per sconfiggere la camorra è la cultura e il lavoro degli insegnanti: “la camorra è ignoranza, un modo errato e contrario di concepire la realtà contro le regole. Un camorrista si allontana vicino a persone di cultura perché l’unico modo che ha di comunicare è la violenza.”

DON TONINO PALMESE

“Quando salutavo mia madre le davo due baci: uno sulla fronte e uno sul ventre che è stata la mia prima casa che mi ha insegnato a discernere il bene dal male”

Per Don Tonino Palmese determinate scelte di vita sono frutto di contesti familiari e sociali compromessi. Infatti la maggior parte dei minori che hanno commesso un reato “non hanno avuto una casa che li aiutasse a distinguere il bene dal male” ritrovando il primo intervento educativo della loro vita nel carcere.

Il Don ha ricordato di quando, in compagnia di alcuni parenti di vittime di mafia, è andato in visita al carcere minorile di Nisida: “Dobbiamo creare un ponte e far attraversare e abbattere quel muro che divide noi, che conosciamo la bellezza, e coloro che hanno sbagliato. Il perdono non c’entra nulla, questo ponte deve servirgli per farli venire dalla nostra parte, anche così sconfiggeremo la mafia.”

“I più grandi insegnamenti di lotta alla mafia provengono dal basso”. A tal proposito Don Palmese ha ricordato la storia di Peppino Impastato.

Inoltre anche Palmese ha ribadito, sulla stessa linea di Cafiero De Raho, l’importanza della cultura come mezzo per sconfiggere la camorra citando la creazione della biblioteca intitolata ad Annalisa Durante: un polo di cultura in un quartiere devastato dalla camorra.

la domanda dello studente. Come fate a non avere paura?

“Non avere paura è impossibile, la paura fa parte dell’uomo. Bisogna avere il coraggio di non adeguarsi.”

Il dono degli studenti del “Renato Elia”….

Alla fine degli interventi gli studenti del Renato Elia hanno consegnato ai 2 ospiti eccellenti 2 targhe commemorative, fatte in pietra lavica, disegnate e incise dagli studenti dell’istituto.

IL PASSAGGIO DELL’AGENDA ROSSA

L’agenda rossa è una riproduzione dell’agenda di Paolo Borsellino. Un simbolo della lotta alla mafia.

Paolo Borsellino al suo interno riportò una serie di appunti che riguardavano i probabili intrecci tra stato e politica.

Questa è diventata l’icona dell’iniziativa: i presidi degli istituti coinvolti, alcuni insegnati e alunni hanno apposto la loro firma sull’agenda simboleggiando, attraverso il passaggio di consegna, la voglia di giustizia e la volontà comune di conoscere la verità, sancendo così una rete interscolastica, un’unione ricca di cultura e vogliosa di combattere e sconfiggere la camorra.

L’agenda è stata inizialmente timbrata e firmata dalla preside del Liceo Classico e Linguistico e Scienze Umane Publio Virgilio Marone di Meta poi passata e firmata al Renato Elia di Castellammare ed infine al Severi.

L’agenda verrà consegnata a Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, in ricordo di questa giornata.

LE INTERVISTE

CAFIERO DE RAHO

Le scarcerazioni dei boss, il comune sciolto per camorra. In questo contesto quanto è importante parlare con i giovani?

“Parlare con i ragazzi oggi è fondamentale. La scuola svolge un ruolo di formazione importante. I ragazzi devono comprendere i valori della Costituzione, perché attraverso la consapevolezza dei nostri diritti è pensabile che la società si possa evolvere nel senso più pieno della legalità e soprattutto che in ciascun ragazzo ci sia la consapevolezza che la vera ricchezza sia rappresentato da una ricchezza culturale e dalla capacità di autodeterminarsi senza paura.”

Cosa deve fare la politica in questo contesto per riacquisire la fiducia dei cittadini?

“Una severa selezione dei candidati che andranno ad investire cariche pubbliche. Non occorre limitarsi a coloro che sono sottoposti a condanna o a procedimento penale ma guardare all’etica che contraddistingue ciascuna persona e quindi escludere anche coloro che lontanamente si sospetta siano vicino alla camorra. Chi ha rapporti con la camorra non può ricoprire cariche pubbliche. Oggi la politica deve essere molto severa nell’ambito dell’individuazione di soggetti che vanno a rappresentarli soprattutto in territori di camorra come quello di Castellammare di Stabia.”

Uno degli allarmi della DIA è l’aumento della violenza minorile e del coinvolgimento di minori in fatti di camorra. Una certa politica, per sopprimere il fenomeno, sta pensando ad una riforma del processo minorile puntando su pene più severe e all’abbassamento dell’età imputabile. Non sarebbe giusto che invece la politica pensasse ad interventi preventivi che mirino ad allontanare i ragazzi da contesti criminali?

“Ciò a cui si sta mirando è la creazione di percorsi che possano seguire i giovani non solo nel loro andamento scolastico ma anche nel corso della giornata attraverso la partecipazione ad attività sportive e di intrattenimento con una prosecuzione anche del servizio scolastico attraverso progetti che possano continuare a far mantenere i rapporti tra i ragazzi e la scuola, gli insegnanti e gli educatori.

In fondo il più grande disagio che vivono i ragazzi è quello dell’emarginazione, il fatto di vivere in ambienti degradati li porta poi a trovare altrove soddisfazione. Il senso di frustrazione può essere superato solo attraverso la solidarietà e l’aiuto in un momento successivo alla scuola, proprio a quei servizi di intrattenimento e di rieducazione che sono indispensabili per impedire la formazione di baby gang e l’evoluzione del senso di frustrazione che provano questi minori.”

DON TONINO PALMESE

Quali possono essere gli interventi educativi preventivi che mirino ad allontanare i ragazzi dai contesti di criminalità organizzata?

Gli interventi educativi sono quelli in natura e quelli già scritti nella nostra Costituzione. Ci sono tante realtà che hanno una valenza educativa per poter incoraggiare un ragazzo a scegliere il bene rispetto al male. Il tema è che queste realtà non sono messe a sistema, ed è chiaro che quando non sono messe a sistema i ragazzi scelgano la via più semplice come l’apparire, quelle dell’avere e del prevaricare.”

Eppure dalla politica il settore delle politiche sociali viene considerato l’ultima ruota del carro, non bisognerebbe cambiare rotta?

“Bisogna partire dagli ultimi, questo è il criterio che ci può permettere davvero di orientare la nostra esistenza alla giustizia. Fino a quando non metteremo a sistema la possibilità di partire dagli ultimi saranno sempre una cenerentola le politiche sociali.”

La guerra con la Camorra è aperta. Le scuole pubbliche non hanno mai indietreggiato istruendo migliaia di ragazzi al senso più puro di giustizia e alla bellezza, il tutto però, e va detto, senza l’aiuto della politica che ogni anno taglia i fondi all’istruzione.

Il messaggio dell’iniziativa fa rumore ed è chiaro: l’istruzione e la cultura sono l’arma più potente per sconfiggere la criminalità organizzata.

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Recupero crediti della criminalità: in carcere 2 esattori del clan Cesarano

Recupero crediti della criminalità: 2 esattori del clan Cesarano hanno costretto i titolari di una società di raccolta rifiuti di Sant’Antonio Abate (Napoli) a restituire debito di 100.000 euro circa contratto nei confronti di un altro imprenditore. Arrestati

Questa notte, a Sant’Antonio Abate (Na) e Pompei (Na), i militari della Compagnia Carabinieri di Castellammare di Stabia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 2 indagati.

I due sono collegati al clan Cesarano, operante a Castellammare di Stabia ed in aree limitrofe, e sono gravemente indiziati del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo e dalla finalità camorristica.

L’attività investigativa è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellammare di Stabia e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

L’attività ha consentito di accertare che gli odierni indagati, con minaccia concretatasi nella valenza intimidatoria derivante dalla nota riconducibilità di entrambi al clan Cesarano, avrebbero posto in essere atti diretti a costringere i titolari di un’importante società di raccolta rifiuti di Sant’Antonio Abate a restituire il debito di 100.000,00 euro circa contratto nei confronti di altro imprenditore.

Nello specifico i due arrestati, Giovanni Cafiero , nato a Castellammare di Stabia (Na) il 29.03.1979 e Gennaro Spronello, nato a Vico Equense (Na) il 02.07.1981, entrambi considerati collegati al clan Cesarano e assolutamente estranei alla compagine sociale dell’azienda creditrice, tra i mesi di novembre e di dicembre del 2020 si sarebbero adoperati per recuperare il corrispettivo economico di alcune forniture risalenti al 2017 ed al 2018, imponendo, parallelamente alla riscossione del debito, anche la restituzione della merce giacente.

Al termine delle formalità di rito, i due indagati saranno associati al carcere.

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Cristina Adriana Botis / Redazione Campania

Guida ai formati di pasta e come abbinarli a piatti e sughi

Guida ai formati di pasta. Se ti è capitato di abbinare una salsa ad una pasta e poi hai pensato che la combinazione non fosse del tutto giusta, potrebbe esserci un motivo: non tutte le paste sono ideali per tutti i piatti.

Ci sono ben più di 300 formati di pasta là fuori, per cui, non azzeccare subito il tipo di pasta per un tuo piatto è altamente perdonabile, epperò….

Epperò, devi sempre riflettere su quali formati di pasta usare per i diversi piatti che andrai a preparare.

Per darti una mano, eccoti una carrellata di alcune categorie principali, nonché esempi e suggerimenti su come utilizzarle. Tieni presente che le forme possono essere classificate in diversi modi.

Iniziamo con la Pasta Lunga:

  • Pasta lungaLinguine.
  • Vermicelli.
  • Fettuccine.
  • Reginette o Mafaldine.
  • Ziti.
  • Bucatini.
  • Penne.
  • Rigatoni e tortiglioni.

“Le paste lunghe e piatte, come spaghetti, linguine e fettuccine, portano particolarmente bene burro e salse omogeneizzate come vongole, pomodoro o salsa di aglio e olio”.

Spaghetti, linguine, reginette e bucatini stanno benissimo con tutti i sughi veloci della tradizione.

Sono perfetti con la salsa di pomodoro ma anche con:

  • del semplice burro fuso e del formaggio grattugiato;
  • del classicissimo aglio e olio;
  • del pesto;

e poi, che dire di:

  • carbonara,
  • gricia,
  • cacio e pepe?

PASTA CORTA:

  • pasta_cortaPenne lisce.
  • Mezze Penne rigate.
  • Penne rigate.
  • Pennoni rigati.
  • Pennette rigate.
  • Pennettine.
  • Penne Mezzanine.
  • Conchiglie rigate.

Ideale con i sughi a pezzettini  e pezzettoni: di carne, di pesce o verdura indistintamente. Con le cime di rapa, le patate e la salsiccia.

Preferisci conchiglie, farfalle, penne e fusilli anche per le paste al forno, le minestre come per le insalate di pasta e la pasta fredda.

PASTA RIGATA

  • Pasta rigataRigatoni,
  • tortiglioni,
  • rotini,
  • cavatappi,
  • cascatelli,
  • conchiglie

Una pasta pensata per catturare al meglio il condimento che esprime il suo massimo con un sugo al pomodoro, semplice semplice, oppure arricchito da tanti sfiziosi ingredienti. Come per esempio un ottimo e corposo ragù.

PASTA LISCIA

  • PASTA LISCIALinguine.
  • Vermicelli.
  • Fettuccine.
  • Reginette o Mafaldine.
  • Ziti.
  • Bucatini.
  • Penne.
  • Rigatoni e tortiglioni.

La pasta liscia è più buona* e trattiene il condimento più della rigata se trafilata al bronzo ed essiccata lentamente. La maggior parte degli italiani consuma pasta industriale a essiccazione rapida e dunque è chiaro che in questo caso la penna rigata trattiene meglio i sughi.

      • Perché è meglio la pasta liscia? La consistenza della pasta liscia è uniforme. Il diametro è omogeneo per cui avrà una cottura altrettanto omogenea. Il rigo invece è una sorta di sovrastruttura della pasta.

Portala in tavola quando hai preparato un condimento denso e cremoso, che non “scivoli” facilmente via.

La perfezione? Tutte le salse a base di panna, latte e formaggi.

E passiamo ora al come cuocere la nostra pasta. Sembra una cosa semplice, e in effetti lo è, ma anche no!

Le regole per la perfetta cottura al dente

Ora che hai presente i tipi di pasta più famosi e come abbinarli vediamo le regole per una perfetta cottura al dente.

  • Che pentola adoperare?
  • Quanta acqua portare a ebollizione?
  • Quando aggiungere il sale e come dosarlo?

Sono domande che possono sembrare banali, eppure sono fondamentali per chi si appresta a cuocere la pasta per la prima volta.

Bene, per prima cosa scegli una casseruola capiente a bordi alti, la pasta deve poter galleggiare nel liquido in piena libertà.

Tieni a portata di mano anche un mestolo di legno o silicone, uno scolapasta, e una grossa ciotola o un piatto da portata.

Quanta pasta, quanta acqua e quanto sale utilizzare? 

La regola aurea, che ovviamente si può e si deve adattare alle abitudini e alle esigenze di tutti i commensali, vuole una proporzione di 10:100:1000.

Cioè: 10 grammi di sale (1 cucchiaio) ogni 100 grammi di pasta in 1000 grammi di acqua (1 litro).

Utilizza solo sale grosso e aggiungilo all’acqua solo quando il bollore è già evidente, poi aspetta un paio di minuti, giusto il tempo che si sciolga completamente, prima di gettare la pasta.

Tutto è in pentola?

Mescola subito, mantenedo la fiamma alta perché il bollore non “cali”, altrimenti rischi che la pasta si incolli (un trucchetto che alcune usano è aggiungere un po’ di olio all’acqua di cottura).

Abbassa la fiamma e continua la cottura a ebollizione dolce e rigorosamente senza coperchio.

tempi da rispettare sono quelli indicati dalla confezione.

Prepara lo scolapasta nel lavandino in modo da non perdere secondi preziosi e non aver paura di assicurarti del giusto grado di cottura con uno o più assaggi.

Se il condimento è molto denso o molto asciutto è buona norma non eliminare completamente l’acqua.

Come? Puoi tenere da parte qualche cucchiaiata del liquido di cottura oppure puntare tutto sulla tua velocità.

Come comprendere e rimediare agli errori

Hai seguito tutte queste regole ma non c’è stato nulla da fare?

Preparare una perfetta pasta al dente sembra un gioco da ragazzi ma non è sempre così!

Ecco come capire il problema alla base del cattivo risultato e, se possibile, i rimedi pratici per “salvare” il piatto.

 È COLLOSA – Ammettilo… Ti sei dimenticata di mescolare la pasta in cottura!

Una seconda possibilità è che tu abbia scelto una pentola troppo piccola oppure che, sebbene di dimensioni corrette, tu l’abbia riempita con troppo poca acqua.

 È MOLLICCIA E GONFIA – La spiegazione in questo caso è una sola: hai lasciato la pasta troppo a mollo.

Succede se metti a cuocere la pasta prima che l’acqua sia in completa ebollizione oppure se tieni la fiamma troppo bassa facendo aumentare di conseguenza i tempi di cottura.

 È ACQUOSA – Con tutta probabilità hai scolato la pasta troppo poco e il sugo si è di conseguenza annacquato.

Prova a far saltare il piatto in padella per qualche minuto, attenzione però a non esagerare: altrimenti rischi di scuocerlo.

Quanto e come si conserva la pasta secca

C’è chi pensa che la pasta secca cruda sia eterna e se la dimentica tra gli scaffali della cucina per anni.

In realtà, pur essendo un prodotto a lunga scadenza, di base, in confezione chiusa, si conserva al massimo 30 mesi.

Una volta aperta, meglio spostarla subito in un vaso in vetro asciutto e pulito richiudibile con un tappo.

Meglio poi consumarla entro un paio di mesi, o si rischia un’infestazione di piccoli ma fastidiosissimi insetti in tutti i farinacei della dispensa.

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Cristina Adriana Botis / Redazione

Cioffi esonerato, il Sorrento punta su Giulio Russo

Il rapporto tra il tecnico e la società rossonera si interrompe nel finale. Al suo posto l’attuale allenatore della Juniores dei costieri.

Renato Cioffi non sarà più l’allenatore del Sorrento. È quanto emerge dai profili social della società costiera, all’indomani della brutta sconfitta subita dai rossoneri in casa del Nardò. Il tecnico originario di Cervinara, ritornato tra l’entusiasmo della tifoseria ad inizio stagione visti i suoi trascorsi in Costiera, viene allontanato dalla panchina di Via Califano a sole due giornate dal termine del campionato.

Una scelta che a molti è parsa difficile da comprendere, dato l’obiettivo “salvezza tranquilla” raggiunto dal Sorrento con largo anticipo. Aldilà dell’andamento negativo che la squadra ha fatto registrare in trasferta nell’ultimo mese, resta da valutare in maniera più che positiva la restante parte della stagione, in cui Cioffi ha indubbiamente rispettato il compito a lui assegnato.

Al suo posto, per concludere un campionato ormai finito, siederà Giulio Russo. L’ex bomber sorrentino, miglior marcatore della storia rossonera, ha guidato quest’anno la formazione Juniores dei costieri alla vittoria del girone M del campionato di categoria, da imbattuti. La sensazione è che l’allenatore di origini metesi possa essere più di un semplice traghettatore: alla guida tecnica del Sorrento nella stagione 2022/23 potrebbe esserci proprio lui.

Giulio Russo, nuovo allenatore Sorrento Calcio
Giulio Russo sarà il nuovo allenatore del Sorrento (fonte: https://www.facebook.com/sorrentocalcio/photos/a.2732719247000871/3178982729041185/)

Cioffi esonerato: il comunicato del Sorrento Calcio

Il Sorrento Calcio rende noto di aver sollevato dall’incarico il tecnico Renato Cioffi. Il club rossonero ringrazia l’allenatore esonerato per l’impegno profuso alla guida della squadra e gli augura le migliori fortune per il suo futuro professionale. Nel contempo, il Sorrento Calcio rende noto che da domani – alla ripresa degli allenamenti – la conduzione tecnica sarà affidata a Giulio Russo, attuale allenatore della Juniores.

Spalletti e il solito rapporto contrastato con la stampa: un rito che si ripete anche a Napoli

Spalletti, un rapporto sempre contrastato con la stampa e un rito che si ripete anche a Napoli: dalla conferenza stampa disertata per far parlare il suo staff alla malafede presunta dei giornalisti napoletani che parlerebbero più dello scudetto mancato che della qualificazione Champions.

IL RAPPORTO SEMPRE CONFLITTUALE SPALLETTI-STAMPA.

Che Luciano Spalletti sia un ottimo tecnico è risaputo e in questo senso parla da solo il curriculum del tecnico toscano. Ma allo stesso modo è indubbio che in tutte le piazze in cui si è trovato a lavorare, si è sempre venuto a determinare un rapporto conflittuale con la stampa.

E’ accaduto a Milano ma anche a Roma dove è diventata celebre una frase di Spalletti quando diceva : “Ci mandano i cecchini…” per riferirsi al collega Massimo Cecchini che lo pungolava spesso su alcuni temi che non andavano particolarmente a genio al tecnico di Certaldo.

A Napoli il primo episodio particolare si è verificato venerdì scorso quando, alla vigilia della gara con il Torino, non si è presentato in sala stampa lasciando parlare tutto il suo staff tecnico ufficialmente per darne risalto per il gran lavoro svolto. Peccato che Spalletti abbia dimenticato nell’occasione che i giornalisti erano stati ufficialmente convocati per parlare con lui e non con il suo staff.

Una mancanza di rispetto assoluta da parte del tecnico di Certaldo nei confronti della stampa. Anche perchè i giornalisti erano stati convocati a Castel Volturno per parlare con Spalletti e magari avevano preparato domande appropriate per lui. E di sicuro non erano lì per parlare con dei perfetti sconosciuti.

L’apice della conflittualità con la stampa si era però raggiunto già nel post-gara del match col Sassuolo, vinto con punteggio tennistico dagli Azzurri, quando Spalletti aveva apertamente parlato di malafede da parte dei giornalisti napoletani che con i loro commenti stavano offuscando l’ottima qualificazione Champions appena raggiunta con 3 giornate di anticipo evidenziando, a suo dire, di più lo scudetto perso dal Napoli.

Luciano Spalletti
foto – Official SSC Napoli twitter

Peccato che Spalletti non si renda conto, o meglio finga di non rendersi conto, che in questa stagione il Napoli abbia buttato alle ortiche un’occasione irripetibile che probabilmente non capiterà più per moltissimi anni. Un campionato mediocre nel quale è molto bassa sia la quota salvezza che la quota scudetto e, a dispetto di ciò che lo stesso Spalletti disse qualche settimana fa, molto più livellato verso il basso rispetto al trend degli ultimi anni.

Un torneo mediocre nel quale il Napoli aveva l’obbligo di giocarsi tutte le proprie fiches almeno fino all’ultima giornata di campionato. E Spalletti con le sue scelte opinabili, prima fra tutte quella di non utilizzare Mertens dal primo minuto né con la Fiorentina né con la Roma quando veramente ci si doveva giocare il tutto per tutto, ha contribuito senza alcun dubbio al naufragio del possibile scudetto.

Una cosa è certa: a prescindere dalle colpe dei calciatori e della società che ci sono e sono anche abbastanza evidenti, Spalletti in questo suo primo anno di permanenza a Napoli sarà ricordato a giusta ragione più per lo scudetto mancato che per la conquista della qualificazione Champions, tanto cara (e non poteva essere diversamente per ovvi motivi) al presidente De Laurentiis.

 

 

GORI, Nocera Inf: Chiuso scarico via Spera (torrente Cavaiola)

Il risanamento del bacino idrografico del fiume Sarno continua ad essere uno degli obiettivi fondamentali per Gori che per il comune di Nocera Inferiore procede a ritmo spedito.

Il progetto Energie per il Sarno, messo in campo grazie alla sinergia con Regione Campania ed Ente Idrico Campano, prevede la realizzazione di un fitto piano di interventi volti a restituire al corso d’acqua la sua originaria bellezza, attraverso l’eliminazione degli scarichi in ambiente e il potenziamento delle reti fognarie.

In tale ambito si inseriscono anche le opere per il completamento della rete fognaria nel comune di Nocera Inferiore, che vanno avanti a ritmo spedito nel rispetto del cronoprogramma e in diverse zone della città.

Gori, aggiornamenti dei lavori per il comune di Nocera Inferiore:

Dopo la chiusura degli scarichi di via Atzori/via Pentapoli, via Fucilari e via Riccio, sono state ultimate le operazioni che hanno eliminato anche gli scarichi di via Spera nel torrente Cavaiola, portando a depurazione i reflui di ulteriori 300 abitanti.

L’intervento si inserisce nel progetto complessivo finanziato dalla Regione Campania per 3 milioni di euro, che vede Gori come soggetto attuatore e consentirà, una volta ultimato, un significativo miglioramento della qualità delle acque del fiume, attraverso l’eliminazione di 9 scarichi in ambiente e il collettamento dei reflui di circa 15.000 abitanti all’impianto di depurazione di Angri.

Nocera Inferiore - Via Spera DOPOIl completamento di questo primo stralcio di interventi a Nocera Inferiore prevede ancora la posa di circa 1,5 km di nuova condotta in via Solimena, via Castaldo, via Lucarelli, via Pucci e relative traverse, per eliminare definitivamente gli scarichi di via Pucci e via Castaldo nel torrente Solofrana.

Questi ultimi interventi, inoltre, consentiranno di portare a depurazione i reflui di circa 8000 abitanti, migliorando ulteriormente le condizioni del fiume Sarno. Conclusi, invece, i lavori in via Atzori, via Fucilari e via Matteotti, con il rifacimento del manto stradale e il ripristino della piena viabilità.

Obiettivo

L’obiettivo, condiviso anche con le amministrazioni comunali, è quello di contribuire al superamento dell’emergenza ambientale che affligge il nostro corso d’acqua.

Portale per essere aggiornati in merito ai lavori

Un impegno che coinvolge anche le associazioni e i cittadini, che possono monitorare i passi in avanti compiuti visitando il portale energieperilsarno.it e partecipando al cambiamento con proposte e segnalazioni.

Formula Uno, GP di Miami 2022: le pagelle di Carlo Ametrano

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Formula Uno, le classiche pagelle dello scrittore stabiese Carlo Ametrano intervenuto in esclusiva al termine del GP USA 2022 di Miami vinto da Max Verstappen che ha battuto le due Ferrari di Leclerc e Sainz.

Oggi abbiamo ascoltato per la nostra rubrica “Un voto per la Formula Uno” lo scrittore stabiese Carlo Ametrano, autore del libro “Ayrton… per sempre nel cuore” e grande appassionato di Formula Uno.

Le dichiarazioni di Carlo Ametrano sul GP di Formula Uno di Miami sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“E’ stato un Gran Premio particolare quello di Miami con un grande spettacolo che ha predominato su tutto. E’ stato più un evento di spettacolarità che una gara di Formula Uno. E’ stato un weekend comunque molto spettacolare. 

Verstappen sta andando forte davvero e la Red Bull quest’anno ha una grande affidabilità ed è una macchina su cui sono state sistemate alcune cose. Verstappen ha meritato ampiamente la vittoria. Merita un 7 pieno in pagella.

Mi aspettavo qualcosa di più da Leclerc però ovviamente quest’anno lotterà anche lui per il titolo e la lotta in Formula Uno sarà molto lunga per il primato. Sainz sta facendo un’annata un pò particolare. Vuole ambire al successo e ha delle potenzialità. Ovviamente deve migliorare perchè la Ferrari quest’anno è una bella macchina. Merita anche lui come Leclerc un bel 7 nella nostra pagella. 

Perez è un buon scudiero di Verstappen, non ha speranze di vincere il titolo. E’ un buon scudiero ma non puà ambire al titolo. Può però arrivare a qualche vittoria di qualche Gran Premio. Voto 7 anche per lui. 

Russel ha fatto una gran bella gara e gli diamo un bel 7 anche a lui. Ad Hamilton diamo la sufficienza piena. Le Mercedes quest’anno è una macchina che fa veramente ridere e non può avere velleità di titolo. A Barcellona o si riprende oppure dovranno pensare al 2023. La scuderia ha molte colpe. 

Bottas? Ha fatto un errore nel finale di gara altrimenti poteva chiudere quinto. L’Alfa Romeo è una macchina da 6,5. Di Esteban Ocon sentiremo parlare in futuro in Formula Uno. 

Albon sulla Williams sta andando a punti, va bene e gli diamo 6,5. Anche a Lance Stroll diamo 6. Deve migliorare ma un punto conquistato in gara è sempre importante. 

Giovedì alle 20:30 su Odeon TV commenteremo il GP di Miami di Formula Uno. E’ stata un’emozione indescrivibile il Senna day con tante partecipazioni e tanto pubblico presente. E’ stata una serata magnifica e ricca di emozione, indimenticabile per tutti gli appassionati dei motori. L’anno prossimo faremo una nuova edizione del Senna Day, aspettando il trentennale della morte di Ayrton che sarà nel 2024″. 

e vuoi riascoltare tutta l’intervista telefonica di Carlo Ametrano, è possibile farlo semplicemente cliccando play sul lettore multimediale che segue: https://chirb.it/wp/I3vKq7

 

Procida all’Eurovision con un omaggio grazie al drone Leo

Omaggio della capitale italiana della cultura 2022 Procida all’Eurovision Song Contest in un collegamento diretto con la Danimarca

La musica come forma di celebrazione di un prestigioso primato

La notizia

L’Eurovision Song Contest, una delle più importanti vetrine della musica continentale, offrirà a tutti gli interessati un omaggio in formato multimediale della nuova capitale italiana della cultura, l’isola di Procida.
La celebrazione avverrà durante gli appuntamenti del 10,12 e 14 maggio e vedrà la comparsa tramite foto e video dei luoghi più belli e caratteristici dell’isola.
Da Marina di Corricella al porto della Chiaiolella, un drone di nome Leo offrirà riprese uniche del nuovo centro della cultura del nostro paese.

La musica che celebra l’arte

Nell’occasione nascerà un vero e proprio collegamento con la Danimarca, con alcuni artisti locali che si esibiranno nel Pala Olimpico di Torino in una serata all’insegna della musica e del sano intrattenimento, con un occhio puntato ad una stagione turistica ricca di ottime premesse per i cittadini procidani.

Procida all’Eurovision con un omaggio grazie al drone Leo/Antonio Cascone/redazionecampania