Parte il treno dedicato a Enrico Caruso. In occasione della primavera della mobilità dolce, organizzata dall’associazione AMODO, orientata alla scoperta dei territori e dei paesaggi della nostra penisola, EAV e la Fondazione Monti Lattari Onlus hanno inteso progettare un viaggio tra storia, cultura e luoghi incantati.
Un viaggio esclusivo ed elegante, immerso nei colori e nei tessuti del treno storico, serie BD del 1926 e revisionato ad opera di EAV.
IL RESTAURO DEL TRENO STORICO
Durante il restauro, l’EAV ha conservato inalterati gli arredi interni e le casse così da lasciare immutato il fascino della storicità del treno.
Particolare attenzione è stata riservata all’abbigliamento del personale di bordo abbigliati con fedelissime riproduzioni delle divise all’epoca in uso.
Il treno storico di EAV, nel 2021, è stato battezzato “Treno Caruso” dedicato al ricordo del grande tenore napoletano sia in occasione del centenario della sua scomparsa che del 149esimo anniversario della nascita celebrato il 15 febbraio 2022.
L’EVENTO: il programma
Il treno partirà il 25 maggio 2022 dalla stazione di Napoli Porta Nolana alle ore 10.27 proseguirà il suo viaggio fino alla stazione di Castellammare dove ad attendere i partecipanti ci sarà una esperienza unica nel suo genere:
un viaggio con la storica Funivia che quest’anno compie 70 anni dalla sua realizzazione e che in soli 8 minuti raggiungerà la cima del Monte Faito a quota 1100 metri con una corsa in cabina tra scenari stupendi e vedute spettacolari.
Una volta giunti in quota sarà possibile l’utilizzo di bicilette elettriche per percorrere itinerari boschivi tra le vegetazioni insolite del monte Faito fino a raggiungere il santuario di S. Michele, meta di numerosi pellegrini.
Sul piazzale della funivia, per i partecipanti all’evento, sarà possibile assistere alla presentazione del volume intitolato “Enrico Caruso – il re scugnizzo della lirica”.
Il libro ripercorre la vita dello scugnizzo e delinea lo spaccato socio‐economico della Napoli a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, illustrato attraverso un patrimonio fotografico di prestigio scelto anche negli archivi Alinari.
Seguirà un momento di convivialità al termine del quale, alle ore 15.00 circa, la “panarella” ricondurrà i partecipanti alla stazione di Castellammare di Stabia per riprendere il viaggio di ritorno verso Napoli.
ORARI di partenza e ritorno
10.27 Partenza sul treno storico Caruso dalla stazione di Napoli Porta Nolana
11.30 Viaggio in funivia fino al Monte Faito
12.15 Presentazione del volume “Caruso – il re scugnizzo della lirica”
15.00 Rientro verso Napoli (stazione di Napoli Porta Nolana)
NOTA:
In considerazione del limitato numero di posti è gradita la prenotazione del viaggio in treno contattando la dott.ssa Stefania Trimarco ai seguenti recapiti: 3392969032 – s.trimarco@eavsrl.it
Torre del Greco. I carabinieri della sezione radiomobile e delle stazioni centro e capoluogo hanno arrestato per incendio Dario Izzo, classe 75 già noto alle forze dell’ordine.
La notte tra martedì e mercoledì scorsi ha incendiato 4 auto parcheggiate lungo via nazionale e via ponte della gatta. Senza un motivo apparente, ha innescato le fiamme con un accendino e alcuni cartoni lasciando questi ultimi sulle automobili scelte evidentemente a caso.
Le vetture sono andate completamente distrutte con le fiamme domate dai Vigili del fuoco locali e di Napoli.
Grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza i militari hanno seguito a ritroso il cammino percorso da Izzo.
Lo hanno identificato e in poco tempo raggiunto stringendogli le manette ai polsi.
Dario Izzo, classe 75, è ora in carcere in attesa di giudizio
Gragnano. Approfitta dell’amore di una nonna per suo nipote. 19enne arrestato dai Carabinieri
Un reato orribile ma che non passa di moda la truffa ai danni di anziani, con un elemento significativo legato all’età dei malviventi che si sta abbassando notevolmente.
Siamo a Gragnano e a farne le spese questa volta non l’anziano ma l’arrestato.
Si tratta di Pasquale Cannavo, 19enne Napoletano del rione Materdei già noto alle forze dell’ordine.
La modalità del reato è ormai nota ma il cuore di una nonna è così grande che può far venir meno la logica e il buon senso.
La vittima, classe 44, risponde al telefono di casa.
Dall’altra parte della cornetta lo pseudo-nipote che la avvisa dell’arrivo di un corriere.
Un pacco che ha ordinato sta arrivando ma c’è da pagare. “Solo 2mila euro nonna, poi i soldi te li restituisco”.
La donna corre tra le stanze del suo appartamento e rovista nei suoi cassetti.
Tra i ricordi della propria vita l’anziana riesce a mettere insieme solo 1.600 euro e attende il corriere con la speranza che bastino.
Pochi minuti e bussa alla porta.
Peccato per lui che nel palazzo abiti anche un nipote della vittima che vede quel ragazzo e chiama i Carabinieri della Stazione di Gragnano che fortunatamente sono da quelle parti.
Il 19enne consegna il pacco alla signora – poi si constaterà che all’interno ci fossero dei brick di succo di frutta – e prende il denaro.
Neanche il tempo di contarli che sul pianerottolo arrivano i Carabinieri in compagnia del nipote della 77enne.
Bloccato viene arrestato mentre il denaro viene restituito alla vittima.
Cannavo è ora in carcere in attesa di giudizio e risponderà del reato di truffa.
La piccata di pollo è un secondo piatto veloce e gustoso, una preparazione più ricca e saporita delle scaloppine di pollo con burro e limone: sarà pronta in circa mezz’ora.
Le fettine di pollo saranno passate nel Digione o, se preferite, nella farina (ma insaporita con parmigiano, sale e pepe, panatura che renderà la carne tenera).
Il tutto sarà sfumato con vino bianco, arricchito con capperi e prezzemolo e profumato con il limone: una pietanza davvero ottima nella semplicità di una salsa setosa, piccante di limone e il punch salato dei capperi che la distingue.
Ingredienti
1 limone grande
1/4 di tazza di senape di Digione, o senape marrone piccante (in alternativa: infarinare semplicemente le cotolette umide, quindi saltate se volete)
2/3 di tazza di farina per tutti gli usi (in alternativa: il pangrattato, l’amido di tapioca o la farina di ceci)
4 cotolette di petto di pollo o cosce disossate e pestate (circa 350 g. in totale) – IN ALTERNATIVA: da 4 a 6 funghi ostrica (pari peso), tagliati a fette longitudinali in pezzi spessi 3/4 di pollice
1/4 di tazza di olio d’oliva, più altro se necessario
1/2 bicchiere di vino bianco secco (se non puoi usare il vino usa più brodo o acqua)
1/4 tazza di brodo di pollo o vegetale a basso contenuto di sodio
2 cucchiai di burro non salato, tagliato a cubetti (in alternativa burro vegano o l’olio di cocco raffinato)
3 cucchiai di capperi in salamoia, scolati, tritati a piacere (in alternativa: olive verdi tritate o altro prezzemolo)
Sale fino q.b.
Pepe nero appena macinato q.b.
2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato finemente
PREPARAZIONE
Sbucciare il limone in una ciotola poco profonda e aggiungere il Digione o la senape.
Spremere il limone (dovresti avere almeno 1/4 di tazza di succo; in caso contrario, spremere un altro limone) e mettere da parte per utilizzarlo successivamente nella salsa.
Metti la farina in una ciotola poco profonda separata.
Aggiungere i pezzi di pollo o funghi nella ciotola con la miscela di senape e, usando una mano o una pinza, ricoprire i pezzi in modo uniforme con la senape.
Trasferire i pezzi nella farina e rigirare fino a quando non saranno ricoperti uniformemente.
In una padella ampia a fuoco medio-alto, scalda l’olio finché non luccica.
Lavorando in lotti, se necessario, e usando le pinze, trasferisci i pezzi di pollo o funghi ricoperti nell’olio caldo, lasciando che ogni pezzo cada via da te in modo che l’olio caldo non schizzi su di te.
Friggere fino a doratura sul fondo, circa 3 minuti;
Capovolgere e friggere dall’altro lato fino a doratura profonda, circa 3 minuti. (Il pollo dovrebbe registrare 160 gradi su un termometro a lettura istantanea. I funghi sono cotti quando sono completamente dorati.)
Ridurre il fuoco a medio-basso, trasferire il pollo o i funghi cotti su un piatto e tenere in caldo .
Aggiungere il vino e il brodo nella padella e sbattere per mescolare eventuali pezzetti dorati.
Alzare il fuoco a medio-alto e portare a bollore.
Cuocere finché il composto non si riduce di circa un quarto, circa 1 1/2 minuti.
Sbattere in 1/4 di tazza del succo di limone riservato, seguito dal burro fino a formare una salsa liscia, circa 2 minuti.
Unire i capperi.
Assaggiate e aggiungete altro succo di limone, a piacere, più sale e pepe se necessario.
Togliere dal fuoco e mantecare con 1 cucchiaio di prezzemolo.
Trasferisci il pollo o i funghi nei piatti e aggiungi 2 cucchiai di salsa a 1/4 di tazza per porzione.
Giovane accoltellato in rissa a Sorrento, fermato un 21enne: è accusato di tentato omicidio (con l’aggravante dei futili motivi), rissa aggravata e porto ingiustificato di coltello
Ieri mattina a Napoli, i carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura di Torre Annunziata, hanno proceduto al fermo del 21enne, G. B, con l’accusa di aver accoltellato un ragazzo di 29 anni, provocandogli ferite gravissime, lo scorso primo maggio a Sorrento (Napoli).
LE INDAGINI
L’attività d’indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Sorrento, ha consentito di ricostruire le fasi di una violenta rissa verificatasi in pieno centro a Sorrento, all’esterno di un locale notturno, la notte del l° maggio scorso, durante la quale sono rimaste ferite tre persone, una delle quali in prognosi riservata.
Tutto sarebbe nato, secondo quanto appurato dagli inquirenti, da un alterco all’interno del locale tra due gruppi provenienti rispettivamente da Pimonte e Castellammare di Stabia, alterco poi degenerato in una violenta rissa nel corso della quale il 29enne R.C. fu colpito più volte con un coltello al petto.
In quella circostanza, i militari dell’Arma, intervenuti nell’immediatezza del fatto avevano già arrestato, in flagranza di reato, quattro soggetti coinvolti nella rissa, raccogliendo i primi elementi utili al prosieguo delle indagini e anche all’individuazione dell’autore dell’accoltellamento, resosi nel frattempo irreperibile.
Due degli arrestati, provenienti da Castellammare di Stabia, sono stati messi agli arresti domiciliari, mentre agli altri due, provenienti da Pimonte, è stata applicata la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora.
L’ESITO DELLE INDAGINI
Le indagini hanno consentito di individuare anche un altro soggetto, appartenente alla fazione di Pimonte, coinvolto nella rissa aggravata, al quale il G.i.p. del Tribunale di Torre Annunziata ha applicato la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora.
L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona e le informazioni testimoniali raccolte hanno consentito di delineare un quadro indiziario di rilevante gravità in ordine alla responsabilità penale del fermato, il quale, nel corso della colluttazione, avrebbe colpito più volte al torace, con un coltello a serramanico, la vittima, trasportata in gravi condizioni presso il locale nosocomio, con prognosi riservata.
Al fermato sono contestati i reati di tentato omicidio con l’aggravante di aver commesso il fatto per futili motivi, rissa aggravata e porto ingiustificato di coltello. L’indagato è stato associato alla casa circondariale di Secondigliano, dove lo stesso si è consegnato, dopo essersi reso irreperibile per giorni, facendo perdere sin da subito le proprie tracce e rendendo necessaria l’adozione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei suoi confronti.
Le parole del procuratore di Torre Annunziata
”Le indagini – spiega il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso – hanno consentito di individuare anche un altro soggetto, appartenente alla fazione di Pimonte, coinvolto nella rissa aggravata, al quale il gip del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta di questa Procura, ha applicato la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora. L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona, e le informazioni testimoniali raccolte, hanno consentito di delineare un quadro indiziario di rilevante gravità in ordine alla responsabilità penale del fermato, il quale, nel corso della colluttazione, avrebbe colpito più volte al torace, con un coltello a serramanico, la vittima, trasportata in gravi condizioni presso il locale nosocomio, con prognosi riservata”.
Filippo Polcino, amministratore unico della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi pomeriggio presso la sala stampa del “Romeo Menti”.
Le dichiarazioni di Filippo Polcino sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Ringrazio la proprietà dei fratelli Langella che mi ha voluto come amministratore unico della Juve Stabia. Ringrazio dirigenti e personale. In questi 4 mesi oltre a trovare una professionalità importante, ho trovato persone che mi hanno facilitato l’inserimento all’interno della struttura.
Questo non è un punto di arrivo, è un punto di partenza perchè si è azzerato il debito con l’erario ma c’è un’altra parte del debito su cui stiamo lavorando. Abbiamo bisogno della vicinanza di tutti e – continua Polcino – abbiamo bisogno di essere sostenuti per il raggiungimento dell’oasi felice perchè solo così si possono creare la condizioni per diventare ancora più importanti di ciò che rappresenta la Juve Stabia nel panorama calcistico italiano.
Vogliamo costruire un piano di crescita costante come è successo con il settore giovanile che sta ottenendo risultati straordinari. Abbiamo salito un gradino e l’anno prossimo faremo la Primavera 3. Chiunque voglia dara un suggerimento, le nostre porte sono aperte. L’importante è che sia un suggerimento costruttivo. Mi auguro – aggiunge Polcino – che ci sia una collaborazione fattiva da parte della stampa.
E’ un progetto importante ed è importante la presenza e la vicinanza del pubblico. C’è bisogno che la gente di Castellammare si unisca e si stringa alla squadra. C’è bisogno che la Juve Stabia si avvicini al territorio. Lavoreremo per avvicinare il territorio alla Juve Stabia.
Al 115esimo anno di storia della Juve Stabia abbiamo fatto la storia perchè con il concordato abbiamo avuto ragione noi. Il presidente in prima linea è venuto in Tribunale a parlare col giudice. Ancora oggi ho discusso con Co.Vi.Soc. perchè c’è una scadenza federale fra 4 giorni. Il lavoro fatto è stato immane, possiamo aver fatto qualche errore di comunicazione ma è stato fatto per ottenere il risultato che più ci premeva: iscrivere la squadra al prossimo campionato. Che dire: forza Juve Stabia!.
Faccio un plauso ai fratelli Langella. Stiamo discutendo di tutto per quelle che possono essere le scelte più giuste per la società. Nel calcio non si può progettare su 3 anni. Tutte le cose si possono fare nel breve-lungo termine. 15 giorni fa eravamo messi alla gogna per i 2 punti di penalizzazione. Rispetto ad un progetto – conclude Polcino – non si possono trarre subito le conclusioni ma bisogna avere pazienza ed aspettare”.
Vincenzo D’Elia, vice presidente della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio presso la sala stampa dello stadio “Romeo Menti”.
Le dichiarazioni di D’Elia sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViVicentro.it.
“Nell’ultimo periodo sono stato un pò lontano dalla squadra solo fisicamente ma sono stato sempre vicino ai miei amici Langella e a tutta la società. Con l’accettazione del concordato da parte del Tribunale, è riuscita a loro una grande impresa a dispetto di tutti quelli che non li ritenevano in grado di rivestire un grande ruolo manageriale. Il loro ruolo – aggiunge D’Elia – è stato determinante perchè loro oltre ad impegnare la faccia, impegnano anche i loro capitali. Loro lo hanno fatto con il retaggio e l’handicap di avere una pesante situazione pregressa.
Sono stato amministratore della società in un momento drammatico ancorché lo ricordi come uno dei momenti più stimolanti della mia vita. Parliamo di circa 3 anni fa. Quattro anni fa il presidente è stato coinvolto prima come sponsor e poi come socio immettendo capitali nella società e dovendo gestire un campionato di Serie B – continua D’Elia – in cui c’erano risorse di Lega che venivano fagocitate dai debiti pregressi che hanno portato poi nel tempo ad avere un debito esponenziale ed oggi finalmente abbiamo ottenuto la ristrutturazione del debito che è fondamentale per la Juve Stabia.
Senza dimenticare il ruolo dei tifosi che mai hanno abbandonato la squadra. Mai la squadra si è sentita lontano dai propri tifosi.
Un ultimo passaggio in un quadro di anno zero perchè oggi celebriamo la ripartenza. La Juve Stabia gode di un amministratore unico che ha avuto un ruolo fondamentale nel portare a termine il concordato con il lieto esito di oggi.
Questa è una squadra che deve onorare il suo blasone centenario anche attraverso la presenza nei consessi che contano come in Lega. Un blasone che deve essere consolidato se non addirittura migliorato. Una squadra che ha consolidato e ristrutturato il proprio debito e che ha un settore giovanile che è una vera e propria punta di diamante. E’ una squadra che consolida la sua ripartenza per un futuro che nel medio periodo riuscirà a raggiungere i risultati che tutti auspichiamo.
Per questo – conclude D’Elia – abbiamo bisogno del supporto dei giornalisti anche nei momenti difficili. Bisogna lavorare sodo e oggi si ricomincia ma il tempo ci dirà che abbiamo avuto ragione”.
Giuseppe Langella, socio della Juve Stabia e fratello del presidente Andrea Langella, è intervenuto nel corso della conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio presso la sala stampa del “Romeo Menti”.
Le dichiarazioni di Giuseppe Langella sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Si tratta di una vittoria schiacciante per chi abbiamo lavorato notte e giorno e per cui abbiamo anche trascurato la squadra perché sapevamo che la partita più importante era da giocare in Tribunale.
Il merito va soprattutto a mio fratello, che ha avuto questa intuizione, ed ai collaboratori di cui ci siamo avvalsi per la gestione della richiesta di ristrutturazione del debito in Tribunale. Ringrazio tutti coloro che ci hanno supportato e anche chi non ha mancato di criticarci. La Juve Stabia continuerà a fare calcio, e lo farà con programmazione e ambizioni. Chiediamo ora alla città di essere vicina alla Juve Stabia, come non è stato fatto prima di oggi.
Iniziamo a pensare al futuro calcistico della Juve Stabia. Faremo delle riflessioni con il nuovo direttore sportivo che verrà. Abbiamo diversi giocatori già sotto contratto ma di sicuro la squadra verrà ritoccata in ogni reparto. Qualcosa verrà fatto, non so di che entità ma sarà importante trovare le menti pensanti calcistiche che ci dovranno consigliare su cosa fare. Oggi è un punto zero, si riparte daccapo con la mente un pò più libera cercando di fare meno errori possibili.
Per la nostra idea il nuovo ds dovrà sposare il nostro progetto. Nei colloqui che faremo con questi ds dovranno dirci come la pensano e capire che non partiamo da zero.
Quello che ho notato quest’anno è che soprattutto in trasferta è venuta a mancare la personalità della squadra. Non voglio calciatori che pensano solo al contratto. Queste cose non devono capitare. Cercheremo di chiedere gente che abbiano fame e che debbano sudare la maglia e soprattutto che credano nel nostro progetto. Vogliamo fare una squadra – conclude Langella – su cui fare ogni anno 2-3 innesti. Una squadra che deve durare in un progetto di 2 + 1 anni. E’ sempre il campo poi che da i risultati definitivi. Ma la cosa più importante sarà avere giocatori che tengano alla maglia che indossano”.
Andrea Langella, presidente della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa presso la sala stampa del “Romeo Menti”.
Le dichiarazioni di di Andrea Langella sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Un anno fa avevo parlato dei tanti obiettivi da raggiungere alla Juve Stabia. Il primo era quello di rendere il club un’oasi felice e con l’accettazione del concordato lo abbiamo raggiunto. Ci sono vittorie che arrivano in campo ed altre che invece arrivano al di fuori del campo; noi – continua Langella – oggi siamo orgogliosi di aver raggiunto un risultato epocale che per noi vale uno scudetto. Questa sentenza è un qualcosa di storico non solo per la Juve Stabia. Ci hanno chiamato dirigenti di altre squadre per chiederci come avevamo fatto ad ottenere la meglio in questo procedimento al Tribunale.
Speriamo che ciò spenga tanti malumori che abbiamo ascoltato, anche perché siamo oggi i fiori all’occhiello del calcio italiano. Siamo a tutti gli effetti una società modello; per questo la famiglia Langella merita il rispetto che in più occasioni è mancato. Del resto la Juve Stabia in più occasioni non è fallita grazie alla famiglia Langella, che con sacrifici personali sta salvando il club.
Oggi rappresentiamo la Juve Stabia e Castellammare con ancor più di dignità e programmando con più serenità e idee il futuro. Già siamo a lavoro per onorare gli adempimenti per il 16 prima ed il 22 maggio finalizzati all’iscrizione al prossimo campionato. Il concordato riguarda ovviamente solo i debiti con l’erario, mentre i fornitori privati saranno interamente pagati. Ringrazio la Curva Sud e i tifosi – conclude Langella – che in questa stagione, come anche nelle scorse, sono rimasti fedeli alla squadra; ancora ringrazio lo staff tutto, la squadra ed i due allenatori della stagione.
Ogni anno ho sempre detto ben vengano agli imprenditori che si volessero avvicinare alla Juve Stabia. Il mio sogno è la Serie A ma dobbiamo avere la bravura di lavorare passo dopo passo per arrivare a quella solidità che auspichiamo. Ben vengano nuovi imprenditori seri per velocizzare questo processo. Io sono aperto a tutti.
Da stasera in poi iniziamo a discutere con tre direttori sportivi diversi per poi passare a scegliere l’allenatore. Polcino ci chiede e noi facciamo.
I giovani sono importantissimi per la nostra progettualità. Il filone è quello: dobbiamo puntare sui giovani e se sono del territorio ancora meglio. Il nostro progetto è più giovani e meno blasonati.
Con riferimento ai giovani della Juve Stabia colgo l’occasione soprattutto per ringraziare il settore giovanile per l’egregio lavoro, soprattutto gli staff tecnici, dirigenziali e i collaboratori.
Noi vogliamo che la Juve Stabia si avvicini al territorio, stiamo progettando un’app dove sia possibile sapere tutto sulle Vespe e acquistare anche il biglietto per lo stadio. Vogliamo creare un avvicinamento con il nostro pubblico e portare più gente allo stadio.
Molti hanno detto che la debitoria è aumentata durante la nostra gestione. Queste persone che hanno detto questo o sanno le cose come stanno o non le sanno e le dicono diversamente.
Quando sono entrato in società conoscevo il monte debiti ed era di tutto rispetto. Ma siccome durante la stagione 2018-2019 siamo andati in B, un settimana dopo che eravamo andati in B è uscito un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che dilazionava la debitoria in 10 anni. Siamo venuti a conoscenza però che essendo andati in B dovevamo pagare quasi il doppio di quanto era a nostra conoscenza.
Poi c’è stata la pandemia con la cristallizzazione di tutti i debiti e dopo, finita la pandemia, è stato tutto più difficile senza pubblico allo stadio e senza incassi. La posizione debitoria era arrivata a livelli molto elevati.
Il buon esito del concordato deve essere la spinta per sensibilizzare tutta la città che è in un momento di crisi purtroppo. Dobbiamo partire dal nostro patrimonio che è la Juve Stabia, un patrimonio ultracentenario attorno al quale devono stringersi tutti. Oggi siamo una società seria sotto ogni punto di vista. I voli pindarici – conclude Langella – non si devono fare perchè questa situazione che si è verificata negli ultimi 4 anni non si deve più ripetere”.
Diversi siti archeologici tra Pompei e dintorni hanno aderito all’iniziativa Notte Europea dei musei ad un costo semi-gratuito
Grande occasione e grande iniziativa promotrice delle nostre bellezze storiche e archeologiche
La notizia
Sabato 14 maggio si darà inizio ad una importante iniziativa alla quale hanno aderito alcuni dei maggiori siti culturali della zona; dal Libero D’Orsi di Castellammare al Parco Archeologico di Pompei, passando per la Villa Regina di Boscoreale, questi musei emblemi del patrimonio storico del nostro territorio parteciperanno alla “Notte Europea dei musei”.
È prevista, per l’occasione, l’accesso ad un costo puramente simbolico di 1 euro, cosa che rende questi siti culturali ancora più appetibili ai turisti e a chiunque desidera cogliere l’occasione di conoscere qualcosa a proposito della storia delle nostre terre.
Opportunità da cogliere
L’evento sarà usufruibile dalle 20 alle 23, una grossa occasione da non lasciarsi scappare per niente al mondo.
Considerando che le prevendite si chiuderanno alle 22, sono attesi numeri da record di visitatori che assalteranno tutti i musei, i quali faranno meglio a farsi trovare preparati per soddisfare la sete di conoscenza di tutti i turisti che vorranno immergersi nella storia del nostro territorio.
Sarà possibile, inoltre, prenotare attraverso un sito specifico per evitare di perdere un’occasione più unica che rara.
Notte Europea dei musei; ingresso a 1 euro in diversi siti/Antonio Cascone/redazionecampania
Lucia e io : con Bartolo e Franzoni , per la regia di Bignamini è di scena fino al 15 maggio 2022
Il Manzoni raccontato da Luca Doninelli è un uomo al termine della sua vita , in procinto di compiere il suo ultimo , inevitabile viaggio . All’ altro capo della strada c’ è Lucia , il personaggio che più gli sta a cuore.
Uno di fronte all’ altra , singolari e universali , Manzoni e Lucia si confessano il reciproco momento oscuro , il loro “ sabato santo” . Quel giorno a cavallo fra la morte di Gesù e la sua risurrezione .
Il giorno in cui tutto attende il proprio riscatto . È un buco nero dell’ anima che va affrontato con coraggio .
Lucia e Manzoni troveranno quella forza rinnovando la propria fede nel ricordo condiviso , dando vita a un “ appuntamento impossibile “ ma al contempo inevitabile e struggente .
C’è tempo fino a sabato 15 maggio per non perdersi la penultima rappresentazione della stagione!
Il quotidiano di Helsinki Iltalehti , citando fonti anonime confermate poi anche dalla CNN, segnala che alcuni importanti politici finlandesi sono stati informati che la Russia potrebbe interrompere, da domani, le forniture di gas alla nazione finlandese con la quale condivide un confine di 800 miglia (1287,48 Km).
La ritorsione, se vera, in tutta evidenza, seguirebbe la dichiarazione dei leader finlandesi che, giovedì scorso, hanno annunciato che avrebbero cercato l’adesione alla NATO per la nazione nordica in risposta alla guerra della Russia contro l’Ucraina .
Annuncio favorevolmente accolto dal leader della NATO e dell’Europa e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha affermato che la sua inclusione rafforzerebbe sia il paese che l’alleanza occidentale, promettendo un processo “snello e rapido”.
Nell’immediato il ministero degli Esteri russo aveva subito detto, a voce del Ministero degli Esteri, che, se la Finlandia si unirà alla NATO, la Russia sarà “costretta a compiere passi di ritorsione”.
Queste le parole usate dal ministero degli Esteri russo:
“La dichiarazione del presidente finlandese S. Niinistö e del primo ministro finlandese S. Marin, che oggi si sono espressi a favore dell’adesione della Finlandia alla NATO, è un cambiamento radicale nella politica estera del Paese”.
“Helsinki deve essere consapevole della responsabilità e delle conseguenze di una tale mossa”.
La possibile adesione della Finlandia alla NATO causerebbe gravi danni alle relazioni bilaterali russo-finlandesi, che stanno mantenendo stabilità e sicurezza nella regione del Nord Europa, ed ha aggiunto:
“La Russia sarà costretta a intraprendere misure di ritorsione, sia di tipo tecnico-militare che di altra natura, al fine di fermare le minacce alla sua sicurezza nazionale che sorgono a questo riguardo
“L’adesione alla NATO costituirà anche una violazione diretta degli obblighi legali internazionali della Finlandia, in primo luogo il Trattato di pace di Parigi del 1947 e il Trattato del 1992 tra Russia e Finlandia sui fondamenti delle relazioni”,
ha affermato il ministero degli Esteri russo.
Intanto, poche ore fa, sembra che sia arrivato l’allarme della chiusura delle forniture lanciato dal quotidiano di Helsinki Iltalehti e confermato dalla CNN.
Ad ora si attendono altre conferme e gli sviluppi della situazione.
Segnaliamo che anche la Svezia sta considerando una mossa simile e che Washington ha detto che sosterrà fortemente entrambe .
Colpo allo spaccio di stupefacenti. Guardia di Finanza: eseguito un sequestro in materia di prevenzione antimafia di immobili del valore di 450.000 euro sul conto di un soggetto partecipe ad un sodalizio dedito allo spaccio di stupefacenti nel “bosco della droga” di Rogoredo.
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lodi hanno dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale antimafia con sequestro di beni immobili nei confronti di un soggetto individuato quale partecipe ad un gruppo criminale dedito allo smercio di sostanze stupefacenti nell’area boschiva, nota come il “bosco della droga” adiacente la stazione ferroviaria di Milano Rogoredo.
In particolare, le indagini a carattere patrimoniale, finanziario e reddituale, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano e condotte dai militari del Gruppo di Lodi, hanno fatto emergere la pericolosità sociale del soggetto in ragione del suo protratto coinvolgimento nel circuito illegale caratterizzante il “bosco della droga” di Rogoredo e del suo rilevante curriculum criminale, nonché una sproporzione di oltre 590.000 euro tra i beni nella disponibilità del predetto e del suo nucleo famigliare e i redditi dichiarati o l’attività economica svolta.
Si è così rilevata una chiara correlazione temporale tra le manifestazioni di pericolosità sociale del soggetto in questione, riferite in via prevalente all’attività di spaccio di droga nella suddetta area boschiva milanese, e gli incrementi patrimoniali fatti registrare in annualità recenti dallo stesso e dai suoi stretti famigliari, non giustificati da adeguati redditi legalmente conseguiti, così da porlo in evidenza quale persona che vive abitualmente, anche in parte, con i proventi dell’attività delittuosa posta in essere.
Per quanto precede, il Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, condividendo la ricostruzione effettuata in sede investigativa dalle Fiamme Gialle con il coordinamento della Procura della Repubblica milanese, ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione antimafia del sequestro propedeutico alla confisca di una villa ed annessa autorimessa ubicate nella Provincia lodigiana ed intestate al soggetto in parola e al suo coniuge.
In attuazione del suddetto provvedimento magistratuale, i Finanzieri del Gruppo di Lodi hanno pertanto sottoposto a vincolo le suddette unità immobiliari, di valore quantificato in 450.000 euro, immettendole in possesso dell’amministratore giudiziario nominato.
Il sequestro effettuato si pone in linea di continuità con un analogo provvedimento di prevenzione di natura patrimoniale emesso dall’A.G. milanese ed eseguito alcune settimane fa sul conto di un altro soggetto collegato al predetto e parimenti ritenuto partecipe al sodalizio dedito allo spaccio di stupefacenti nel “bosco della droga” di Rogoredo, che aveva portato a sottoporre a sequestro un appartamento ed un’autorimessa nell’area sud-milanese, nonché disponibilità presenti su rapporti finanziari, per un valore complessivo di 250.000 euro.
L’attività di servizio delle Fiamme Gialle lodigiane si inquadra nell’alveo della costante azione del Corpo diretta all’aggressione dei patrimoni illeciti, al fine di colpire le organizzazioni criminali e chi è abitualmente dedito a vivere nell’illegalità nel cuore dei propri interessi e restituire alla collettività i beni indebitamente accumulati.
Roma, la Polizia Locale ritrova, completamente disorientato, un anziano che si era perso. Viene aiutato dagli agenti che rintracciano la famiglia.
Gli agenti del I Gruppo Prati della Polizia Locale di Roma Capitale erano in servizio di viabilità quando, verso le 14.00 di martedì scorso, hanno notato la presenza di un uomo anziano con difficoltà di deambulazione , in stato confusionale e disorientato, all’altezza di Viale Angelico.
La pattuglia si è avvicinata per chiedere se avesse bisogno di aiuto e come mai si trovasse lì e l’uomo, un cittadino norvegese di 89 anni, ha spiegato loro in lingua inglese che si era perso, allontanandosi dalla moglie e dal gruppo turistico con il quale era venuto in visita a Roma.
L’anziano non ricordava nulla: né i recapiti telefonici, nè il nome dell’albergo presso il quale alloggiava, nè il nome dell’organizzazione che gestiva il suo viaggio nella Capitale.
Gli operanti si sono subito attivati per tranquillizzare l’uomo, garantendogli adeguato ristoro e mettendolo al riparo dal caldo, dal quale era evidentemente provato.
Grazie al supporto dell’Ambasciata norvegese, con la quale si sono messi in contatto, gli agenti sono riusciti a rintracciare la moglie, di 78 anni di età, che dopo alcune ore lo ha raggiunto negli uffici del Gruppo di via del Falco.
Grazie al tempestivo intervento dei caschi bianchi e alla proficua collaborazione con l’Ambasciata norvegese, è stato possibile restituire agli affetti l’anziano signore, che ora potrà continuare la sua visita turistica in sicurezza e in compagnia dei suoi cari.
GRAGNANO: Anche un mitragliatore e 18 chili di droga nel sequestro dei Carabinieri. Tutto nascosto sotto terra tra la vegetazione dei Monti Lattari.
Un arsenale per uccidere e droga in abbondanza per assecondare la domanda commerciale di centinaia di clienti. T
utto interrato in due bidoni di plastica, all’ombra della vegetazione dei Monti Lattari.
Un luogo inospitale, quasi impossibile da individuare.
Non per i Carabinieri della stazione di Gragnano che monitorano costantemente anche quel versante della montagna.
Tutte le strade sono battute, soprattutto quelle più difficili, in una ricerca che sembrerebbe quella di un ago in un pagliaio.
Impegno ed esperienza, tuttavia, premiano e i militari hanno sottratto ancora una volta strumenti di morte dalle mani della criminalità.
Un mitragliatore con silenziatore, tre pistole cal. 9 – una con matricola punzonata e una risultata provento di un furto commesso nel 2017 in un comando di polizia municipale in provincia di Torino – e 65 di proiettili dello stesso calibro.
E ancora 18 buste al cui interno erano racchiusi circa 18 chili di marijuana già essiccata e pronta per lo smercio.
Non mancano i bilancini e materiale vario per la preparazione delle dosi.
Le armi erano confezionate in modo da resistere all’umidità e al tempo. Saranno sottoposte ad accertamenti balistici e dattiloscopici affinché possano essere abbinate a eventuali fatti di sangue.
La droga, invece, era imballata in atmosfera protetta per mantenere inalterata l’essenza della cannabis.
Nonostante l’attenzione per il consumatore finale e grazie all’intervento dei militari, l’erba non raggiungerà mai il mercato e sarà distrutta
Meteo Castellammare di Stabia per Giovedì 12 Maggio 2022. Giornata caratterizzata da foschia densa al mattino, temperatura 13-26°C, Venerdì 13 e Sabato 14 sereno.
Meteo Castellammare di Stabia Giovedì 12 Maggio
Situazione in tempo reale: La rilevazione radar più vicina delle ore 8:40 segnala precipitazioni assenti con intensità 0 su 12.
Secondo le ultime previsioni meteo, le prossime ore saranno caratterizzate da qualche nube sparsa, con una temperatura di 18°C.
Venti deboli da Sud con intensità di circa 5km/h. Si registra assenza di precipitazioni.Meteo Castellammare di Stabia 3 giorni
Giovedì 12 Maggio: giornata caratterizzata da foschia densa al mattino, temperatura minima 13°C, massima 26°C.
Entrando nel dettaglio, avremo nuvolosità innocua al mattino, cielo sereno al pomeriggio, qualche nube sparsa alla sera.
Durante la giornata di oggi la temperatura massima verrà registrata alle ore 15 e sarà di 26°C, la minima di 13°C alle ore 6.
I venti saranno al mattino deboli provenienti da Sud-Ovest con intensità di circa 8km/h, al pomeriggio moderati provenienti da Ovest-Sud-Ovest con intensità di circa 13km/h, deboli da Ovest-Sud-Ovest alla sera con intensità di circa 5km/h.
La visibilità più ridotta si avrà alle ore 7 e sarà di 900m. L’intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 9.2, corrispondente a 1008W/mq.
Venerdì 13 Maggio: giornata all’insegna del bel tempo, minima 13°C, massima 26°C.
Nel dettaglio: poche nubi al mattino, cielo sereno al pomeriggio e alla sera.
Durante la giornata di domani si registrerà una temperatura massima di 26°C alle ore 15, mentre la minima alle ore 6 sarà di 13°C.
I venti saranno deboli da Ovest-Sud-Ovest al mattino con intensità di circa 6km/h, al pomeriggio moderati provenienti da Ovest con intensità di circa 14km/h, alla sera deboli provenienti da Ovest-Sud-Ovest con intensità di circa 8km/h.
La visibilità più ridotta si avrà alle ore 7 e sarà di 4540m. L’intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 9.2, corrispondente a 1008W/mq.
Sabato 14 Maggio: giornata all’insegna del bel tempo, temperature comprese tra 13 e 26°C.
Nel dettaglio: poche nubi al mattino, cielo sereno al pomeriggio e alla sera.
Durante la giornata si registrerà una temperatura massima di 26°C alle ore 15, mentre la minima alle ore 6 sarà di 13°C.
I venti saranno al mattino deboli provenienti da Sud-Ovest con intensità di circa 7km/h, al pomeriggio moderati provenienti da Ovest-Sud-Ovest con intensità di circa 12km/h, deboli da Sud-Ovest alla sera con intensità di circa 4km/h.
La visibilità più ridotta si avrà alle ore 7 e sarà di 3570m. L’intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 9, corrispondente a 996W/mq.
Estate sull’Italia, Weekend con alcuni temporali. L’alta pressione africana conquista il Paese. Qualche rovescio sui rilievi meridionali, sole e caldo in aumento altrove; temperature fino a 30-32°C.
Weekend: anticiclone indebolito da aria fresca in quota, scoppieranno temporali pomeridiani, anche in pianura nella giornata di Sabato.
Prossima Settimana: arriva Hannibal, il primo anticiclone africano dell’Estate 2022.
Nordafrica alla conquista dell’Italia nei prossimi 10 giorni, dal punto di vista meteo. Hannibal, il cosiddetto Cammello meteorologico, come viene simpaticamente definito in meteorologia l’anticiclone africano, ingloberà il nostro Paese da Nord a Sud almeno fino al 20-22 maggio con valori termici elevati.
La prossima settimana potrebbe essere ancora più calda, con valori record al Nord-Ovest, ma ovviamente questa tendenza è da confermare.
Analisi: dal punto di vista sinottico l’alta pressione sul Mediterraneo presenta attualmente un asse direzione Sud-Ovest Nord-Est esteso dal Marocco alla Toscana, mentre un’area depressionaria staziona ancora tra Libia ed Egitto portando forti temporali nel Sahara.
Questa configurazione causa in Italia massime più calde di 5-7°C al Nord rispetto al Sud, ancora localmente sotto media climatica.
Da domani l’alta pressione si espanderà anche verso le regioni meridionali, lasciando un po’ più scoperto il settore alpino a deboli infiltrazioni fresche atlantiche.
Nel weekend non escludiamo un temporaneo aumento dell’instabilità con temporali al settentrione; si dovrebbe trattare di instabilità pomeridiana in un contesto soleggiato, con qualche acquazzone dapprima in montagna e poi localmente in discesa verso la Pianura Padana.
La prossima settimana invece il discorso sarà ben diverso, se confermato, con il ritorno, come anticipato poche righe sopra, di una nostra vecchia conoscenza,
Quasi per una una strana coincidenza, era infatti il maggio 2012 quando lo annunciammo per la prima volta, arriva Hannibal, il temibile (in termini di caldo) anticiclone africano proveniente direttamente dal territorio algerino-libico.
Si prevedono anche 12°C oltre la media dalla Francia alle Repubbliche Baltiche, ovviamente anche in Italia il termometro salirebbe a sfiorare i 35°C!
Ricordiamo come esempio, che il record di Maggio a Milano risale al 2009 ed è pari a 35,2°C.
Una proiezione da monitorare, anche dal punto di vista biometeorologico: le prime ondate di calore sono le più pericolose, soprattutto per la popolazione più fragile.
Confermiamo dunque il sole da Nord a Sud nelle prossime ore, con solo qualche piovasco pomeridiano sui rilievi del meridione e sulle Alpi orientali.
Da domani invece aumenterà un po’ l’instabilità al Nord con acquazzoni pomeridiani attesi a macchia di leopardo sulle montagne del Triveneto.
Come detto, poi durante il weekend avremo ancora un po’ di spifferi freschi atlantici al Nord che potranno causare qualche temporale in un contesto comunque soleggiato.
Prepariamoci dunque all’Estate di Maggio che, data l’inclinazione dell’asse terrestre è identica all’Estate di fine Luglio come radiazione solare.
Prudenza massima, immaginiamo di essere al 25 luglio, usciamo con crema solare, ombrellone, cappellino, tanta acqua ed evitiamo le ore più calde della giornata.
Il tormentone ‘evitiamo le ore più calde’ inizia ufficialmente, ben in anticipo, e ci porterà fino alla fine di Settembre.
Il cambiamento climatico ha creato anche questi ‘tormentoni’ estivi, oltre alle canzoni dell’Estate abbiamo anche i consigli meteo dell’Estate, a volte un po’ ripetitivi ma molto utili.
Evitare di uscire nelle ore più calde della giornata, bere almeno 2 litri d’acqua al giorno’, d’altronde il Cammello per resistere al caldo arriva a bere 100 litri d’acqua in 10 minuti, la prudenza non è mai troppa!
NEL DETTAGLIO
Giovedì 12. Al Nord: sole e caldo estivo. Al Centro: bel tempo, caldo. Al Sud: sereno o cielo poco nuvoloso, temperature in ulteriore leggero aumento.
Venerdì 13. Al Nord: sole e caldo estivo, ma con temporali sulle Alpi del Triveneto. Al Centro: bel tempo, caldo. Al Sud: sereno o cielo poco nuvoloso.
Sabato 14. Al Nord: sole e caldo estivo, ma con temporali dalle Alpi verso le pianure adiacenti. Al Centro: bel tempo, caldo. Al Sud: bel tempo, caldo.
Tendenza. Possibili locali temporali al Nord e sull’Appennino domenica, seconda ondata di caldo in arrivo da Lunedì, sempre dal Nordafrica e probabilmente più intensa.
Avete mai fatto la Poke Cake alle Fragole? E’ un dolce semplicissimo con tanta crema alle fragole all’interno. Fresco e perfetto in qualsiasi occasione.
Questa è una torta americana e quello che la caratterizza è il modo in cui viene farcita.
Infatti vengono praticati dei buchi sulla superficie della torta cotta e poi riempiti con una sorta di salsa alle fragole. Il tutto poi ricoperto da panna montata e frutta fresca.
Ingredienti per una teglia da 30 cm
Per la purea di fragole
420 grammi di fragole fresche o congelate, più una manciata di fragole fresche per decorare, se lo si desidera
180 millilitri d’acqua
100 grammi di zucchero semolato
1 cucchiaio di amido di mais
1/8 cucchiaino di sale fino
2 cucchiaini di succo di limone fresco
Per la torta alla vaniglia
Spray da cucina o burro ammorbidito, per ungere la teglia
330 grammi di zucchero semolato
120 millilitri di olio vegetale
110 grammi di burro non salato, sciolto e leggermente raffreddato
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
2 uova grandi, a temperatura ambiente
1 tuorlo d’uovo grande, a temperatura ambiente
420 millilitri di latticello, a temperatura ambiente
2 cucchiaini di lievito in polvere
3/4 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino di sale fino
300 grammi di farina per dolci
Per la panna montata
480 millilitri di panna
3 cucchiai di zucchero a velo
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
PREPARAZIONE
Passo 1
Preparare la purea di fragole
In una casseruola a fuoco alto, mescolare le fragole, l’acqua, lo zucchero, l’amido di mais e il sale.
Portare a bollore e cuocere, mescolando di tanto in tanto, per circa 5 minuti.
Ridurre il fuoco a medio-alto e cuocere a fuoco lento fino a quando la purea non si addensa, circa 15 minuti, regolando il fuoco secondo necessità per mantenere una leggera ebollizione.
Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare per circa 5 minuti.
Trasferire la purea in un frullatore e frullare a velocità medio-alta fino a ottenere una crema densa e versabile.
Versare la purea in un misurino di vetro liquido da 2 tazze con un beccuccio, se ne avete uno, o una brocca con beccuccio, e aggiungere il succo di limone.
Mettere da parte da 3 a 4 cucchiai di purea in una ciotolina.
Passo 2
Preparare la torta:
posizionare la griglia al centro del forno e preriscaldare a 350 gradi.
Ungete una teglia da 30 cm con spray da cucina o burro.
Foderate la teglia con un foglio di carta da forno con una generosa sporgenza.
Passaggio 3
In una ciotola capiente, sbatti insieme lo zucchero, l’olio, il burro e la vaniglia fino a ottenere un composto denso, lucido e ben amalgamato, per circa 30 secondi.
Sbattere le uova e il tuorlo, uno alla volta, facendo attenzione che ciascuno sia incorporato prima di aggiungere il successivo.
Unire il latticello, seguito dal lievito, il bicarbonato e il sale, uno alla volta, sbattendo energicamente dopo ogni aggiunta.
Usando un setaccio o un colino a maglie fini, setacciare la farina sulla ciotola e sbattere fino a ottenere un composto quasi liscio; qualche piccolo grumo va bene.
Raschiare la pastella nella padella preparata e far cadere leggermente la padella sul bancone alcune volte per far scoppiare eventuali bolle d’aria.
Cuocere per 30 minuti, ruotando la teglia a metà, fino a quando un tester per torte esce con una o due briciole umide, la torta rimbalza quando viene leggermente premuta con il dito e sta appena iniziando a staccarsi dai lati della teglia.
Passaggio 4
Trasferite la tortiera su una griglia e iniziate subito a infilzare la torta con l’estremità di un cucchiaio di legno (o silicone).
I fori dovrebbero essere a circa 2,5 cm di distanza e dovrebbero coprire uniformemente l’intera parte superiore della torta.
Premi il manico del cucchiaio sulla torta finché non sembra che tu abbia toccato il fondo della teglia. A seconda del tuo utensile per forare, potrebbe essere necessario pulire l’estremità con un panno umido dopo aver creato ogni buco, poiché le briciole di torta potrebbero attaccarsi.
Se alcuni dei fori (o tutti) sembrano essersi chiusi un po’ dopo che hai colpito, ripassali delicatamente.
Mettete la purea dentro una sac a poche e riempite i fori. La torta assorbe rapidamente la purea, quindi riempi i buchi con la purea fino a quando non si esaurisce, o fino a quando la torta sembra riempita adeguatamente.
Mettere in frigo la torta, ancora nella sua teglia e sulla gratella, per circa 2 ore, o fino a quando il fondo della teglia sarà freddo al tatto. Oppure, se ti senti impaziente, congela per 30-45 minuti.
Passaggio 5
Preparare la panna montata:
Al momento di servire, nella ciotola di una planetaria munita di frusta — o, se si utilizza una frusta a mano, in una ciotola capiente — unire la panna, lo zucchero e la vaniglia e sbattere a fuoco medio-alto – a alta velocità fino a quando non si formano picchi da medi a rigidi, circa 5 minuti.
Passaggio 6
Passare un coltello da burro attorno alle estremità della teglia e, tenendo la sporgenza di pergamena, sollevare la torta fuori dalla teglia.
Passaggio 7
Disporre la torta su un piatto da portata tondo o un tagliere.
Per tagliare la torta attraverso le file di buchi, per un’esposizione ottimale della purea di fragole, fare dei segni con un coltello da cucina prima di glassare generosamente la parte superiore della torta con la panna montata, lasciando il lati nudi.
Versare un po’ della purea tenuta da parte sulla panna montata e trascinare il cucchiaio su di essa per creare delle strisce. Il tuo obiettivo è una panna montata bianca con vortici di rosso
Cospargere la torta con qualche fragola, se lo si desidera, affettare lungo le file di buchi e servire.
PAGELLE FINALE DI COPPA ITALIA – L’Inter vince la finale di Coppa Italia contro la Juventus ai tempi supplementari. Perisic è il migliore in campo: la sua doppietta decide la finale di Coppa Italia.
Pagelle Juventus-Inter 2-4 d.t.s.
Pagelle Juventus-Inter 2-4. La Coppa Italia 2021/2022 va all’Inter di Simone Inzaghi, che si aggiudica il secondo trofeo stagionale. Diamo i voti alle due squadre. Ecco le pagelle Juventus-Inter 2-4.
Juventus
Le pagelle finale di Coppa Italia, Juventus-Inter 2-4. Le pagelle della Juventus.
Perin 6: i gol dell’Inter sono tutti imprendibili. Per il resto, gestione corretta dei palloni.
Danilo 5,5: Si perde Barella in occasione dell’1-0 nerazzurro. Esce per infortunio. (dal 41’ Morata: anima la rimonta bianconera con grande verve. È l’uomo in più nell’attacco bianconero).
De Ligt 5: causa due rigori abbastanza ingenui. Se il primo è molto dubbio, il secondo è netto e l’intervento assolutamente evitabile.
Chiellini 8: finché è in campo l’Inter non passa quasi mai. Una roccia difensivamente, che argina uno spento Dzeko. (dal 84’ Arthur 5,5: impreciso e ingabbiato dal centrocampo nerazzurro, non entra bene in gara).
Alex Sandro 6,5: è suo il gol che regala il pareggio alla Juventus. Tiene bene su Darmian, meno Dumfries sulla destra. (dal 90’ Pellegrini 6: qualche buona giocata).
Cuadrado 5,5: come quarto di centrocampo è tra i migliori in campo per la Juventus, ma quando viene spostato in difesa, Perisic domina dal suo lato. Partita dai due volti per il colombiano.
Rabiot 6,5: preciso e aggressivo, ma in modo pulito. Recupera tanti palloni sulla sua trequarti. Partita importante per il centrocampista francese.
Zakaria 6: regge bene la sfida a centrocampo con le incursioni di Barella. (dal 66’ Locatelli 6: entra bene in gara, ma non è decisivo in alcun modo.)
Bernardeschi 6,5: gioca con qualità e maturità. Buona gara per l’esterno italiano, che mette zizzania nella difesa dell’Inter più di una volta. (dal 66’ Bonucci 5,5: co-responsabile insieme a De Ligt per il rigore su Lautaro. Non esce su Perisic in occasione del 4-2)
Dybala 6,5: il ragazzo ha qualità. È sua la prima occasione bianconera del match. Inventa per Vlahovic in occasione del momentaneo 2-1 bianconero. (dal 97’ Kean 4,5: impalpabile, non entra mai in partita).
Vlahovic 6: nel primo tempo è ingabbiato da un ottimo De Vrij. Ha il merito di portare momentaneamente in vantaggio la Juventus nel secondo tempo. Poi scompare dal campo.
All. Allegri 5,5: la stagione del ritorno è deludente. La sua squadra è viva, gioca bene, ma cade nel finale, stanca e con qualche ingresso discutibile (vedi Kean). Erano 11 anni che la Juventus chiude senza un trofeo. Ripartirà.
Inter
Le pagelle finale di Coppa Italia, Juventus-Inter 2-4. Le pagelle dell’Inter.
Handanovic 6,5: un miracolo incredibile su Vlahovic nel primo tempo. Non può nulla sui due gol della Juventus. In quello di Alex Sandro è decisivo il tocco di Morata.
D’Ambrosio 6: in difficoltà soprattutto contro Morata. La spinta è buona e in difesa non commette errori particolari. (dal 63’ Dimarco 6,5: entra in campo e spacca la partita. Ottimo il suo assist per Perisic che vale la vittoria finale.) (dal 116’ Bastoni SV)
De Vrij 7: dominio totale su Vlahovic. Gli concede solo un’occasione, che però il serbo sfrutta. Per il resto è un gladiatore.
Skriniar 6,5: cambia da centrodestra a centrosinistra senza problemi. Un leader, ormai, nella difesa nerazzurra.
Darmian 5,5: non dà quella spinta importante che all’Inter servirebbe da quel lato. (dal 63’ Dumfries 6,5: meglio del collega. A centrocampo spinge forsennatamente sulla destra, non lasciando respiro agli avversari.)
Barella 7: un gol monumentale dopo soli sei minuti. Poi la solita partita di sostanza in mezzo al campo. Terzo trofeo con la maglia dell’Inter. Imprescindibile.
Brozovic 7,5: domina lì a centrocampo, nonostante la marcatura asfissiante di Dybala. Fa sempre la scelta giusta e sbaglia pochissimo. Anche lui, come Barella, è imprescindibile per questa squadra.
Calhanoglu 7: rigore perfetto per il turco, che è ancora decisivo dal dischetto contro la Juventus. Stagione più che sufficiente per l’ex Milan. (dal 90’ Vidal 6: dà la giusta aggressività per la spinta dei supplementari)
Perisic 8,5: sulla fascia sinistra è imprendibile. Punta e salta l’uomo, creando superiorità in attacco. Nei supplementari si traveste da supereroe e, con una doppietta, regala la Coppa all’Inter.
Lautaro 6: buona partita nel complesso per l’attaccante argentino. Gioca bene con i compagni di squadra e si procura un rigore gigantesco a dieci minuti dalla fine. (dal 90’ Sanchez 6: dà il suo apporto alla squadra nel finale).
Dzeko 5,5: un po’ meno rispetto agli altri. Soffre tantissimo la marcatura di Chiellini in una sfida eccezionale tra giocatori di grande esperienza. Manca un po’ il suo apporto lì davanti. (dal 63’ Correa 6,5: entra bene in campo. Chiede palla, gioca con i compagni, punta l’uomo e si procura diversi falli.)
All. Inzaghi 7,5: due trofei alla prima stagione in nerazzurro. La sua Inter la vince con carattere: va in vantaggio, poi c’è la rimonta bianconera. Infine, la contro-rimonta che vale il trionfo in finale di Coppa Italia. Ora le ultime due di campionato, dove è il Milan in vantaggio.
12 MAGGIO 1974 – Il “no” che cambiò l’Italia. Era il 12 maggio 1974 quando gli italiani furono chiamati alle urne per il primo referendum abrogativo della storia della Repubblica.
Si votò anche il 13 maggio. Vincono i NO con il 59,3%; la legge Fortuna-Baslini resta in vigore.
12 Maggio 1974: storia divorzio e referendum abrogativo
La legge che introdusse il divorzio in Italia fu approvata definitivamente dalla Camera il primo dicembre del 1970 con 319 voti favorevoli e 286 contrari (605 i votanti e presenti in Aula), al termine di una seduta conclusasi alle 5,40 del mattino con votazioni iniziate alle 10 del giorno precedente.
Modifica alla legge che introdusse il divorzio
Nel 1987 fu approvata una modifica che ridusse da cinque a tre gli anni di separazione richiesti prima di poter accedere al divorzio, grazie alla determinazione dell’allora presidente della Camera, Nilde Iotti, che riuscì a ottenere l’accordo unanime di tutti i Gruppi per un’approvazione in commissione in sede legislativa:
“Per quanto siano forti i sentimenti che uniscono un uomo e una donna – in ogni tempo, ma soprattutto direi, nel mondo di oggi – essi possono anche mutare; e quando non esistono più i sentimenti, non esiste neppure più il fondamento morale su cui si basa la vita familiare. Abbiamo dunque bisogno di ammettere la possibilità della separazione e dello scioglimento del matrimonio”.
Vincitori e vinti
Il grande sconfitto fu il segretario della Democrazia cristiana Amintore Fanfani che aveva fortemente voluto il referendum.
Non a caso Avvenire titolò:“Hanno prevalso i no” (ricordando nell’occhiello che “milioni di italiani avevano votato contro il divorzio”).
“Grande vittoria della libertà”, rispose L’Unità, riprendendo le parole del segretario del Pci Enrico Berlinguer: “È una grande vittoria della libertà, della ragione e del diritto, una vittoria dell’Italia che è cambiata e che vuole e può andare avanti”.
Il matrimonio non è “un modo per sistemarsi”.
Su questa convinzione si è basata la Cassazione per ribaltare con la sentenza di mercoledì 10 maggio 2017 i criteri in base ai quali viene determinato l’assegno di mantenimento in caso di divorzio.
Fino ad allora, con 30 anni di indirizzo costante nel diritto di famiglia, i giudici avevano stabilito che la sua entità fosse collegata al parametro del “tenore di vita matrimoniale”, garantendo che fossero mantenute le abitudini precedenti alla separazione.
Ora invece la discriminante sarà il “parametro di spettanza” basato sulla valutazione dell’indipendenza o dell’autosufficienza economica della parte che lo richiede.
Una vera e propria rivoluzione che ricorda quella del referendum sul divorzio, negli stessi giorni di maggio di 48 anni fa.
Era il 12 maggio del 1974 quando gli italiani furono chiamati alle urne per il primo referendum abrogativo della storia della Repubblica. Si votò anche il 13 maggio.
REFERENDUM SUL DIVORZIO: 12 e 13 maggio 1974.
Il referendum abrogativo in Italia del 1974 si tenne il 12 e 13 maggio ed ebbe come oggetto la disciplina normativa con cui era stato introdotto l’istituto del divorzio, previsto dalla «legge 1º dicembre 1970
Il referendum del 1974 fu il primo referendum abrogativo della storia dell’Italia repubblicana. Venne indetto per abrogare la legge che nel 1970 aveva introdotto il divorzio, causando controversie e opposizioni.
Alle urne si recarono 33 milioni e 23mila 179 elettori (37 milioni 646 mila 322 erano gli aventi diritto), pari all’87,72 per cento.
I “no” che confermarono il divorzio furono quasi il 60% (19 milioni 138mila 300), i “sì”, quindi i contrari all’istituto che ne chiedevano la cancellazione, furono il 40,74%, (13 milioni 157mila 558).
33.023.179 elettori si recarono alle urne, 19.138.300 elettori (59,26%) votarono contro l’abrogazione della legge. I voti favorevoli furono 13.157.558 (40,74%).
Il referendum abrogativo è previsto dalla Costituzione.
L’articolo 75 dispone che si procede allo svolgimento del referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente forza di legge, quando lo richiedano cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Lo stesso articolo specifica le categorie di leggi che non possono essere sottoposte a referendum: leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e indulto e di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali.
Il dettato costituzionale pone, infine, due condizioni all’approvazione della proposta soggetta a referendum: la partecipazione alla votazione della maggioranza degli aventi diritto (cioè degli elettori della Camera dei deputati) e il raggiungimento della maggioranza dei voti validamente espressi.
Le modalità di attuazione del referendum sono riservate alla legge ordinaria, la legge 25 maggio 1970, n. 352, che è stata approvata dal Parlamento dopo molti anni dall’entrata in vigore della Costituzione.
L’ultima variazione: Il divorzio breve. Cos’è?
Il divorzio cosiddetto ‘breve’ è un istituto giuridico, introdotto con la legge 55/2015 approvata in Parlamento il 22 aprile 2015, che permette di ottenere lo scioglimento del matrimonio civile o di quello concordatario dopo che siano trascorsi 6 mesi dalla dichiarazione di separazione consensuale oppure un anno da quello giudiziale.
La riforma del 2015 ha ridotto le tempistiche per il divorzio, con l’introduzione del divorzio breve. In passato le tempistiche per il divorzio, decorrenti dal momento della separazione, erano di almeno tre anni. Adesso basta aspettare un anno, se la separazione è giudiziale, e 6 mesi, se la separazione è consensuale.
Il divorzio prevede lo scioglimento del matrimonio e la cessazione dei suoi effetti civili. Infatti il coniuge non avrà diritto a nessuna ereditarietà, in caso di morte dell’altro coniuge. Inoltre non ci sarà più l’obbligo di versare l’assegno di mantenimento, nei confronti del coniuge con il reddito più basso.
Invece ci sarà l’obbligo di pagamento dell’assegno di divorzio, se quest’ultimo non trova un lavoro e non riesce ad avere un’indipendenza economica.
Divorzio giudiziale e divorzio congiunto
Si può ottenere in divorzio seguendo due possibilità:
chiedendo il divorzio giudiziale in Tribunale e facendo causa all’altro coniuge, poiché vi è disaccordo con quest’ultimo. In questo caso le tempistiche per il divorzio diventeranno molto lunghe, e sarà molto complicato fare delle previsioni;
trovando un’intesa con l’altro coniuge e facendo richiesta di divorzio congiunto. I coniugi potranno procedere con il divorzio consensuale attraverso tre opzioni: fare istanza al Tribunale, negoziazione assistita da avvocato divorzista o manifestazione di separate dichiarazioni davanti al Sindaco.
Tempistiche per il divorzio breve
Le tempistiche per il divorzio dopo la riforma del 2015 sono di:
1 anno in caso di la separazione giudiziale;
6 mesi in caso di separazione consensuale.
In caso di riconciliazione dei coniugi durante o dopo la separazione, le tempistiche per il divorzio vengono sospese. Si presume che la riconciliazione avvenga, quando vi sono delle condotte che dimostrino la volontà di riunione, come la convivenza in modo stabile.
Ci sono alcuni casi in cui si può chiedere il divorzio, anche senza aver ottenuto la separazione:
matrimonio non consumato;
annullamento o scioglimento di matrimonio celebrato all’estero;
condanne per reati particolarmente gravi in ambito familiare (maltrattamenti, violenze, incesto, omicidio ecc.);
cambiamento di sesso.
Conclusioni
Con la riforma del 2015, le tempistiche per il divorzio si sono decisamente ridotte. Infatti il termine precedente era di 3 anni, adesso invece varia in relazione al tipo di separazione effettuata: