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Sorrento ormai in vacanza: il Nardò passeggia sui rossoneri

I granata vincono 4 a 0 e schiacciano la squadra di Cioffi, che ormai non vince da più di un mese.

Continua il momento no del Sorrento, che ha staccato totalmente la spina in questo finale di stagione. Anche il Nardò fa un sol boccone dei rossoneri, trionfando con un perentorio 4 a 0 al “Giovanni Paolo II”, nel match valevole per la trentaseiesima giornata del Girone H.

Una sfida senza storia sin dai primi minuti di gioco, conclusasi con un tonfo clamoroso per la squadra allenata da Cioffi. Anche quanto si era visto di buono nel derby pareggiato contro la Casertana una settimana orsono è stato cancellato nella sfida contro i salentini, lanciati all’inseguimento della salvezza diretta.

La salvezza anticipata ha quindi definitivamente spento ogni ambizione. I costieri non vincono un match dallo scorso 3 aprile; da allora sono stati due i pareggi e ben tre le sconfitte, tutte arrivate in trasferta. Di certo non un bel modo per onorare campionato e tifosi.

Bisceglie-Sorrento 3 a 1: resta ferma la giostra rossonera

NARDÒ vs SORRENTO: la cronaca

1° TEMPO

Assente Ripa, Gargiulo e Petito portano sulle spalle la guida dell’attacco rossonero. Carrotta va in mediana, difesa sorretta dal trio Manco-Cacace-Mansi. Il Nardò scende in campo con un 3-4-a a trazione offensiva.

Al 4’ i granata mettono subito in difficoltà il Sorrento: Trinchera lascia partire un tiro insidioso, Del Sorbo si allunga e mette in angolo. Bastano comunque pochi minuti ai padroni di casa per trovare il primo gol della contesa. Puntoriere scambia con Cristaldi, da cui riceve nuovamente il pallone per battere poi con un bel mancino il portiere sorrentino. Al 10’ è 1 a 0 Nardò.

Dopo poco, lo stesso attaccante non centra di poco lo specchio, creando un’importante occasione per il raddoppio. I ragazzi di mister De Candia sono in totale controllo del campo, e Cioffi prova subito a correre ai ripari con un triplo cambio al 25’: Acampora, Selvaggio e Tedesco sostituiscono Mezavilla, Manco e Carrotta.

I rossoneri non riescono comunque ad impensierire la retroguardia salentina, provando solo con un paio di tiri dalla distanza di Tedesco, su un calcio di punizione totalmente fuori misura, e La Monica, bloccato da Lovecchio.

Il primo tempo termina con il Nardò in vantaggio di misura per 1 a 0, e con gli ospiti incapaci di reagire in maniera decisa.

2° TEMPO

Il quasi monologo dei neretini prosegue nella ripresa. Al 57’ è ancora Puntoriere a siglare il gol che permette al team granata di raddoppiare. Il numero 91 raccoglie di testa il pallone proveniente dal corner, battuto da Mancarella, e trafigge Del Sorbo.

Il Sorrento non gioca, quasi fosse assente in campo. Trinchera sfida il baby portiere costiero dalla distanza, palla bloccata a terra. Al 67’ i tempi sono maturi per il tris firmato da Cristaldi con un destro potente sotto la traversa, ben servito da Cancelli.

Non passano nemmeno dieci minuti che Mancarella corona una bella prestazione con la marcatura del definitivo 4 a 0. Cristaldi ne propizia la conclusione dal limite, bel destro che bacia il palo e gonfia la rete. Poco da commentare nel finale, sfida in ghiaccio. Brutta, brutta figura per un Sorrento che non ha mai messo piede in campo.

TABELLINO

NARDÒ-SORRENTO 4-0 (10′ e 57′ Puntoriere, 67′ Cristaldi, 74′ Mancarella)

NARDÒ (3-4-3): Lovecchio; Trinchera, Romeo (63′ Fiorentino), Masetti; De Giorgi, Cancelli (75′ Valzano), Caracciolo, Alfarano (63’ Mariano); Cristaldi (75’ Caputo), Puntoriere, Mancarella (83’ De Feo). A disp: Petrarca, Cavaliere, Dorini, Gallo. All: De Candia.

SORRENTO (3-5-2): Del Sorbo; Manco (24’ Selvaggio), Cacace, Mansi; Carrotta (24’ Tedesco), La Monica, Virgilio, Mezavilla (24’ Acampora), Rizzo; Gargiulo, Petito (80’ Ferraro). A disp: Pinto, Marciano, Di Palma, Petrazzuolo, Diop. All: Cioffi.

Arbitro: Pasculli di Como.

Ammoniti: Romeo (N), Rizzo (S).

Formula Uno, GP Miami: un sontuoso Verstappen si ripete in Florida! Ferrari battute

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Formula Uno: nel GP di Miami è un gran dominio di Max Verstappen che vince davanti alle due Ferrari di Leclerc e Sainz, rendendo la corsa al titolo sempre più bella e aperta

 

Formula Uno, GP Miami: un sontuoso Verstappen si ripete in Florida! Ferrari battute

 

Un sontuoso Max Verstappen vince di forza il Gran Premio di Miami. Consapevole della superiorità della Red Bull sui rettilinei l’olandese ha costruito una vittoria storica nel Gran Premio di Miami. Gli americani hanno avuto modo di scoprire qual è il vero talento del neo campione del mondo: partito terzo al via, l’olandese ha costretto Carlos Sainz alla prima curva ad accodarsi a Charles Leclerc, chiudendolo. Lo spagnolo, per non tamponare il compagno di squadra, ha dovuto alzare il piede, cedendo subito la posizione.

 

Il monegasco sembrava poter controllare la Red Bull fino a quando l’anteriore destra della Ferrari non ha cominciato ad accusare del graining sulla mescola medium. Charles Leclerc è stato costretto a ridurre il passo dopo un lungo e Max Verstappen lo ha infilato al giro 9, mostrando la superiorità della sua RB18. Da quel momento Verstappen ha avuto il controllo della corsa, inscenando una bellissima battaglia con Charles Leclerc per il giro più veloce: il campione del mondo si è preso il punto addizionale al giro 54 con il tempo di 1’31″361, riducendo a sole 19 lunghezze il vantaggio che il ferrarista può ancora difendere. Max Verstappen si ripete dopo lo schiaffone di Imola e colleziona il terzo successo stagionale, nella gara in Florida che sembrava andare nella direzione della Ferrari, con due rosse in prima fila. Il risultato, invece, indica che a Maranello devono accelerare lo sviluppo della F1-75 perché la Red Bull si è rivelata migliore della Ferrari non solo nelle velocità in rettilineo, ma anche nella gestione delle gomme, che, sulla carta, doveva essere il punto forte del team di Maranello. Non è stato così. La Ferrari è diventata troppo vulnerabile nei corpo a corpo: Charles Leclerc non ha sbagliato niente, ma ha dovuto arrendersi al campione olandese, pagando un paio di decimi al giro.

Il botto al giro 40 fra Lando Norris in piena velocità e Pierre Gasly con l’AlphaTauri, già “silurata” in precedenza dall’Alpine di Fernando Alonso, ha imposto una Safety Car che ha ricompattato il gruppo. Il francese dell’Alphatauri non poteva smaterializzarsi e Lando Norris si è trovato la AT02 lentissima in un punto pericoloso. La Ferrari mette due macchine sul podio, ma la Red Bull nel mondiale Costruttori è a soli sei punti dal Cavallino. Carlos Sainz con la 3ª posizione si toglie molti sassolini dalle scarpe: finalmente è riuscito a finire nuovamente una gara e lo ha fatto contrastando la rimonta di Sergio Perez che in regime di Safety Car ha montato un treno di medie nuove. Lo spagnolo sembrava destinato a soccombere e, invece, Carlos Sainz ha saputo chiudere la porta al messicano fino a quando il vantaggio di mescola si è azzerato. Il podio è meritatissimo e permette a Carlos Sainz di voltare pagina dopo tre crash negli ultimi tre weekend. La squadra del Cavallino è in lotta per i titoli, ma deve sfornare in fretta degli aggiornamenti a Barcellona perché ora la RB18 è certamente la macchina di riferimento. La battaglia degli sviluppi potrebbe essere determinante nella bellisima sfida fra i due piloti. Mentre la Mercedes si conferma terza forza con George Russell in 5ª posizione davanti a Lewis Hamilton in 6ª posizione.

 

Valtteri Bottas è settimo con l’Alfa Romeo: il finlandese è andato a baciare il muro mentre stava controllando le due Mercedes in battaglia diettro di lui e ha perso due posizioni in un colpo. E’ un peccato, ma il finnico continua a portare punti preziosi alla squadra di Hinwil. Esteban Ocon si è tolto il gusto di precedere Fernando Alonso: l’asturiano si è preso una penalità di 5 secondi per aver speronato Pierre Gasly e per aver tagliato curva 14. La zona punti è completata dalla Williams di Alexander Albon che sale in 9ª posizione, mentre chiude la Top 10 il canadese dell’Aston Martin Lance Stroll.

Vladimir Putin difende l’invasione nel Giorno della Vittoria VIDEO

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Il presidente russo Vladimir Putin, parlando dalla Piazza Rossa di Mosca nel Giorno della Vittoria, ha difeso l’azione militare del suo paese in Ucraina definendola «necessaria, tempestiva e l’unica soluzione giusta».

Il presidente russo Vladimir Putin ha cercato di giustificare la sua controversa guerra contro l’Ucraina durante un’enorme parata del Giorno della Vittoria lunedì, chiamando ancora una volta falsamente gli ucraini «nazisti» e insistendo senza prove sul fatto che Kiev stesse progettando di costruire armi nucleari.

Ma non ha usato il suo discorso per annunciare piani per intensificare la guerra contro l’Ucraina o ordinare una mobilitazione di persone per combattere come avevano temuto i funzionari ucraini.

La sua silhouette è apparsa notevolmente ingrossata, il che ha sollevato “la speculazione” sul fatto che indossasse un giubbotto antiproiettile

In un discorso di 10 minuti, Putin ha incoraggiato gli 11.000 membri del personale di servizio riuniti per celebrare il ruolo dell’Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale nella sconfitta della Germania nazista che le forze russe sono entrate in Ucraina come una «risposta preventiva» alle azioni della NATO, che ha descritto come aggressione e alimentando false storie di guerre precedenti e quindi come  «respingimento preventivo» a quello che ha affermato, senza prove, erano piani occidentali per effettuare attacchi contro l’Ucraina orientale.

VIDEO DISCORSO INTEGRALE VLADIMIR PUTIN, PARATA 9 MAGGIO

Non ha offerto dettagli su nessuna delle sue affermazioni, ma ha inveito contro gli Stati Uniti e i paesi europei per i loro ruoli prima e durante la guerra con l’Ucraina.

Putin ha detto che la Russia ha cercato di avere un dialogo onesto sulla sicurezza europea, ma «i paesi della NATO non volevano ascoltarci, il che significa che, in realtà, avevano piani completamente diversi. »

Ha accusato l’alleanza NATO di preparare una «operazione punitiva» per invadere le «terre storiche» della Russia, inclusa la Crimea, che la Russia ha annesso nel 2014 .

« Tutto diceva che uno scontro con i neonazisti» sostenuti dagli Stati Uniti e dai loro compagni minori «sarebbe stato inevitabile», ha detto Putin, aggiungendo che la NATO stava inviando armi e consiglieri militari in Ucraina.

Putin ha aggiunto che la NATO ha fatto parte di uno sforzo occidentale per minare la fede, i valori tradizionali e il rispetto per tutte le persone e le culture.

«Tale degrado morale è diventato la base per ciniche falsificazioni della storia della seconda guerra mondiale, fomentando la russofobia, elogiando i traditori, deridendo la memoria delle loro vittime, cancellando il coraggio di coloro che hanno ottenuto e sofferto la vittoria»,

ha affermato.

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 Redazione

Playoff A2 – Givova Scafati basket tenta l’allungo su Casale Monferrato

Playoff A2 – Givova Scafati basket tenta l’allungo su Casale Monferrato

Alle 20.45 di questa sera al Palamangano di Scafati, la Givova proverà il bis contro casale Monferrato. Dopo il netto successo in gara 1 di sabato sera, terminata 76 – 51 per i campani, un’eventuale seconda vittoria per la squadra di coach Rossi vorrebbe dire indirizzare chiaramente l’esito della serie playoff con i piemontesi. Si punta tutto su un collettivo che nell’arco di tutta la stagione ha mostrato maturità tale da poter puntare ad essere protagonista nel percorso verso la A1 ma, in particolare, su Daniel Edward, Diego Monaldi e Valerio Cucci, tutti dalla mano calda nella prima sfida playoff di sabato sera.

Ancora una volta ad essere determinante sarà il supporto della tifoseria scafatese, infiammata per tutti i 40 minuti di gara uno e pronta a ruggire per spingere la Givova Scafati a chiudere la serie giovedì sera in terra piemontese.

“Sarà importante partire con il giusto spirito fin dall’inizio ed apportare cambiamenti per tamponare quelle piccole imperfezioni viste in gara uno, come del resto faranno dal canto loro i nostri avversari, ma abbiamo voglia di sfruttare ancora il fattore campo” – ammette coach Alessandro Rossi. A lui fa eco Valerio Cucci: “Dovremo partire meglio rispetto alla prima gara e tenere alta la concentrazione per tutto il match” – la disamina dell’ala grande.

Meteo Castellammare di Stabia 9/05/2022: oggi pioggia e schiarite

Meteo Castellammare di Stabia per Lunedì 9 Maggio 2022. Giornata caratterizzata da rovesci piovosi e schiarite, temperatura 14- 23°C, Martedì 10 nubi sparse, Mercoledì 11 sereno.

Lunedì 9 Maggio: Situazione in tempo reale
La rilevazione radar più vicina delle ore 7:50 segnala precipitazioni assenti con intensità 0 su 12.Secondo le ultime previsioni meteo, le prossime ore saranno caratterizzate da piovaschi e schiarite, con una temperatura di 16°C.
Venti moderati provenienti da Est-Nord-Est con intensità tra 14km/h e 16km/h.
Si verificano precipitazioni a carattere di pioggia debole.Meteo Castellammare di Stabia 3 giorni
Lunedì 9 Maggio: giornata caratterizzata da variabilità con pioggia intermittente e schiarite, min 14°C, max 23°C.
Nel dettaglio: piovaschi intermittenti al mattino e al pomeriggio, assenza di nubi alla sera.
Durante la giornata di oggi la temperatura massima verrà registrata alle ore 15 e sarà di 23°C, la minima di 14°C alle ore 6, lo quota più bassa dello zero termico si attesterà a 2480m alle ore 6 e la quota neve minima sarà 2330m alle ore 6.
I venti saranno moderati da Est-Nord-Est al mattino con intensità di circa 13km/h, al pomeriggio deboli provenienti da Est-Nord-Est con intensità di circa 13km/h, alla sera moderati da Nord-Est con intensità tra 10km/h e 18km/h.
L’intensità solare più alta sarà alle ore 12 con un valore UV di 2.7, corrispondente a 543W/mq.
Martedì 10 Maggio: generali condizioni di cielo parzialmente nuvoloso, temperatura minima 13°C, massima 28°C.
Nel dettaglio: cielo sereno al mattino, cielo poco nuvoloso al pomeriggio, bel tempo alla sera. Durante la giornata di domani si registrerà una temperatura massima di 28°C alle ore 15, mentre la minima alle ore 6 sarà di 13°C.
I venti saranno al mattino deboli provenienti da Nord-Est con intensità di circa 8km/h, moderati da Ovest-Nord-Ovest al pomeriggio con intensità tra 14km/h e 19km/h, deboli da Nord-Ovest alla sera con intensità di circa 11km/h.
L’intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 9.1, corrispondente a 1001W/mq.
Mercoledì 11 Maggio: giornata caratterizzata da soleggiamento diffuso.
Nel dettaglio: Durante la giornata la temperatura massima verrà registrata alle ore 14 e sarà di 27°C, la minima di 14°C alle ore 6.
I venti saranno al mattino deboli provenienti da Sud-Sud-Ovest con intensità di circa 7km/h, moderati da Ovest-Sud-Ovest al pomeriggio con intensità di circa 14km/h, alla sera deboli provenienti da Sud-Ovest con intensità di circa 6km/h.
L’intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 9.2, corrispondente a 1005W/mq.
Giorno Tempo T min T max Precip. Vento (km/h) Pressione Quota 0°C
9 Maggio pioggia e schiarite 14 °C 23 °C
63%
ENE 11 18
moderato
n/d n/d
10 Maggio nubi sparse 13 °C 28 °C
50%
NW 9 16
debole
n/d n/d
11 Maggio sereno 14 °C 27 °C
10%
WSW 14
moderato
n/d n/d

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Meteo / Cristina Adriana Botis / Redazione Campania

Asparagi freschi con fagioli bianchi e cheddar croccante

Asparagi freschi con fagioli bianchi e cheddar croccante. Questa semplice ricetta utilizza anche fagioli cannellini e cheddar frico (in assenza, sostituire con l’edamer).

Quando gli asparagi sono freschi e di stagione, non hanno bisogno di essere cotti. Basta tagliarlo sottile o raderlo e la sua consistenza incredibilmente succosa e croccante è perfetta per le insalate primaverili.

OCCORRENTE

(per 2 – 3 persone)

  • 1 tazza (circa 155 g.) di formaggio cheddar piccante grattugiato grossolanamente (può essere sostituito con pezzi di formaggio cheddar vegano più 2 cucchiai di olio d’oliva o vegetale)
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, più altro se necessario
  • 1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata finemente
  • 2 cucchiai di succo di limone fresco
  • 1 cucchiaino di miele o nettare d’agave, più altro a piacere
  • 1/2 cucchiaino di sale fino, più altro a piacere
  • 300/350 g di asparagi, tagliati e affettati sottilmente in diagonale
  • Una lattina (400 g.) di cannellini senza sale o altri fagioli bianchi, scolati e sciacquati, o 1 1/2 tazze cotte
  • 1 tazza (40 g circa) di rametti di crescione o rucola
  • Pepe nero appena macinato q.b.

PREPARAZIONE

  • Scaldare una padella antiaderente media a fuoco medio.
  • Cospargere il formaggio in modo uniforme su tutta la superficie e condire con qualche pizzico di pepe nero. Lascia che il formaggio si sciolga e poi fai bollire mentre il burro si separa dai solidi e il formaggio si scurisce leggermente fino a diventare marrone chiaro, da 4 a 6 minuti.
  • Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare il formaggio per qualche minuto fino a quando non sarà croccante. Utilizzando una spatola sottile, separarlo dallo stampo, trasferirlo su un piatto e farlo raffreddare completamente. Quando sarà freddo, sminuzzarlo in tanti pezzi piccoli.
  • In una ciotolina, sbatti insieme l’olio, la scorza e il succo di limone, il miele o l’agave e il sale. Assaggiate e aggiungete altro sale e/o miele secondo necessità.
  • Prova gli asparagi: se stai lavorando con asparagi meno freschi che non ti piacciono crudi, scalda 1 cucchiaio di olio in una padella larga a fuoco medio fino a quando non luccicano. Aggiungere gli asparagi e cuocere le fette fino a renderle morbide, da 1 a 2 minuti.
  • In una ciotola capiente, unire gli asparagi, i fagioli e il crescione o la rucola. Mescolare con il condimento per ricoprire. Decorate il vostro fricò poco prima di servire.

NOTA.

  • Se stai usando il formaggio vegano, dopo aver aggiunto il pepe, unisci 2 cucchiai di olio sopra e intorno al formaggio.
  • Potrebbero volerci un minuto o due in più rispetto al formaggio al latte, a seconda della marca.
  • Cuocere fino a quando non diventa marrone scuro, quindi scolare l’olio in eccesso prima di lasciarla raffreddare.

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Cristina Adriana Botis / Redazione

Ricetta adattata da Snacks for Dinner di Lukas Folger (Harper Wave, 2022).

Scafati inizia al meglio i playoff: Casale battuta 76-51

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La Givova vince agevolmente l’esordio nei quarti di finale contro una JB con assenze importanti. Replica lunedì sera per gara 2.

Battesimo di fuoco dei playoff per la Givova Scafati, che in gara uno dei quarti di finale playoff si è imposta per 76-51 ai danni della Novipiù Casale Monferrato, in un PalaMangano incandescente.

Brava e fortunata la compagine dell’Agro che ha avuto il merito di imporsi con personalità e carattere al cospetto di una formazione, quella avversaria, scesa in campo con due assenze importanti, quelle del capitano Martinoni e della guardia Williams, trovati positivi al covid-19 al consueto tampone pre-gara e quindi inutilizzati, anzi già rientrati a casa propria in isolamento.

Ha avuto la meglio la squadra dotata di un organico più ampio e qualitativamente meglio assortito, ma onore al merito della Novipiù che, nonostante le defezioni importanti dell’ultim’ora, ha onorato l’impegno a testa alta e fino alla fine.

Givova Scafati, parte Ambrosin. Coach Rossi ancora gialloblu

LA PARTITA: Givova Scafati vs Novipiù Casale Monferrato (gara 1)

Qualche errore in fase di possesso dei locali permette a Sarto di portare i suoi avanti 0-4 al 2’. La sfida stenta a decollare, il punteggio resta basso, anche per l’aggressività e l’intensità difensiva sciorinata in campo da ambedue i quintetti, in particolare quello ospite, bravo a tenere il naso avanti fino a metà frazione (3-6 al 5’). Scaldano la mano Clarke e Monaldi dalla lunga distanza, così l’ago della bilancia si sposta dalla parte dei padroni di casa (9-8 al 6’), nonostante un ottimo Okeke, che svetta sotto le plance. Coach Rossi cambia quintetto, ma la situazione resta pressoché immutata, nonostante il passaggio difensivo a zona della formazione piemontese. Il primo quarto si chiude infatti con i locali avanti 16-12.

La Novipiù insiste con la difesa a zona, a cui Rossato e soci riescono pian piano a trovare le giuste contromisure (26-17 al 14’), limitando il potenziale offensivo rossoblu con una difesa accorta e lucida. Hill-Mais e Leggio sotto i tabelloni fanno la voce grossa (28-21 al 15’), ma ci pensa Cournooh a regalare ai gialloblu il vantaggio da doppia cifra (31-21 al 16’). Utilizzando dieci dodicesimi degli uomini a sua disposizione, coach Rossi tiene tutti sulla corda. I suoi atleti raggiungono gli spogliatoi all’intervallo in vantaggio 37-30.

Le triple di Valentini e Sarto in avvio di ripresa rimettono in partita i viaggianti (39-36 al 23’), che si giocano tutte le proprie carte per cercare di impensierire i padroni di casa, i quali però non si lasciano intimorire, trovano in Monaldi il proprio leader e volano nuovamente in doppia cifra di vantaggio 48-36 al 25’. La sfida sembra aver trovato finalmente un padrone: ci pensa Clarke, infatti, a firmare i centri che valgono il 57-38 al 28’. Coach Valentini si gioca quindi nuovamente la carta della difesa a zona, che gli permette di rosicchiare qualcosa prima del suono della terza sirena (57-43).

È Mobio il mattatore dei primi minuti dell’ultima frazione, che vede Scafati sempre più padrona del campo (66-45 al 34’). Il risultato permette agli atleti di casa di dare anche spettacolo e divertire il caloroso pubblico del PalaMangano. Con largo anticipo, rispetto alla sirena conclusiva, la Givova mette in ghiaccio il risultato. C’è spazio anche per gli under Perrino e Grimaldi nell’ultimo minuto e mezzo di una sfida che non regala particolari emozioni fino alla sirena conclusiva, che arriva sul 76-51.

ROSSI: “Emozionati, ma abbiamo controllato subito la partita”

«Abbiamo sofferto l’emozione da playoff ad inizio contesa, sicuramente pregiudicata dalle importanti assenze di Williams e Martinoni tra le fila di Casale Monferrato. Siamo riusciti a prendere in mano la partita molto presto e controllarla con una gestione delle rotazioni, che ci ha permesso di distribuire equamente il minutaggio tra i giocatori. Questo ci ha consentito poi di avere un livello di intensità sul campo sempre molto alto, a prescindere da chi è stato utilizzato. Okeke? È un giocatore di altro livello, destinato ad un futuro che va ben oltre la serie A2. Abbiamo sofferto le situazioni spalle a canestro con i nostri piccoli, alle quali ci siamo riusciti ad adeguare, sporcando il loro gioco».

I TABELLINI

GIVOVA SCAFATI – NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO 76-51

GIVOVA SCAFATI: Mobio 11, Daniel 11, Grimaldi, Perrino, Parravicini, De Laurentiis 9, Clarke 11, Rossato 10, Cournooh 7, Monaldi 9, Cucci 7, Ikangi 1. Allenatore: Rossi Alessandro. Assistente Allenatore: Nanni Francesco.

NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO: Sarto 7, Valentini F. 3, Valentini L. n. e., Formenti 2, Sirchia 2, Lomele, Okeke 17, Ghirlanda 5, Leggio 9, Hill-Mais 6. Allenatore: Valentini Andrea. Assistenti Allenatori: Comazzi Stefano, Piastra Giovanni.

ARBITRI: Caforio Angelo di Brindisi, Chersicla Andrea Agostino di Oggiono (Lc), Grazia Lorenzo di Bergamo.

NOTE: Parziali: 16-12; 21-18; 20-13; 19-8. Falli: Scafati 19; Casale Monferrato 17. Usciti per cinque falli: nessuno. Espulsi: nessuno. Tiri dal campo: Scafati 26/63 (44,4%); Casale Monferrato 19/56 (33,9%). Tiri da due: Scafati 20/38 (52,6%); Casale Monferrato 16/35 (45,7%). Tiri da tre: Scafati 8/25 (32%); Casale Monferrato 3/21 (14,3%). Tiri liberi: Scafati 12/19 (63,2%); Casale Monferrato 10/11 (90,9%). Rimbalzi: Scafati 40 (14 off.; 26 dif.); Casale Monferrato 34 (11 off.; 23 dif.). Assist: Scafati 20; Casale Monferrato 4. Palle perse: Scafati 15; Casale Monferrato 24. Palle recuperate: Scafati 16; Casale Monferrato 11. Stoppate: Scafati 2; Casale Monferrato 3. Spettatori: 1.500 circa.

Controlli sulla movida Napoletana da parte delle forze dell’ordine

Consueto servizio della polizia e della guardia di finanza di Napoli con dei controlli sulla movida napoletana nelle zone più attive

Sorveglianza sulla popolazione nelle zone della movida

La notizia

Operazione congiunta della polizia, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e degli agenti di polizia locale di Napoli che hanno sorvegliato nei luoghi di maggiore affluenza del capoluogo campano.

Gli esiti

Gli agenti si sono sparsi in zone tra cui Piazza San Domenico Maggiore e Bellini e centro storico, laddove hanno identificato 25 persone e controllato 4 esercizi commerciali, sanzionandone 2 per aver diffuso musica oltre l’orario imposto dalle norme comunali.
Ci si sposta verso i quartieri spagnoli, dove sono state identificate 59 persone e controllati 9 locali; sono inoltre state contestate ben 40 violazioni del Codice Stradale per sosta vietata.

Juve Stabia, Under 17 vittoriosa contro il Sudtirol nei playoff. Under 15 eliminata dal Cesena

Juve Stabia, continuano gli ottimi risultati del settore giovanile con la vittoria per 4-3 contro il Sudtirol dell’Under 17 di mister Sacco nella gara d’andata degli ottavi di finale dei playoff nazionali. Eliminata invece dal Cesena l’Under 15 di mister Riccio.

Gara con fortissime emozioni quella della Juve Stabia Under 17 di mister Michele Sacco contro il Sudtirol. Aprono le danze gli ospiti con il gol iniziale di Rottensteiner. Le Vespette rimontano e ribaltano la gara con Faccetti e Saviano prima della doppietta di Kofler, il secondo su dubbio calcio di rigore. Pimienta porta il punteggio per la Juve Stabia sul 3-3 prima della fine del primo tempo. Nel secondo tempo è ancora Faccetti per la Juve Stabia a fissare il punteggio sul 4-3 definitivo.

Molto dubbio il rigore accordato dal sig. Di Mario di Ciampino al Sudtirol che ha portato gli ospiti in vantaggio momentaneamente sul 3-2. Due gol annullati alle Vespette con in particolare quello di Saviano allo scadere che appariva regolarissimo. Un arbitraggio che ha macchiato una gara perfetta delle Vespette e che penalizza la Juve Stabia che avrebbe potuto ipotecare già oggi la qualificazione con un risultato molto più largo di quello ottenuto.

La gara di ritorno si disputerà domenica prossima 15 maggio allo stadio “Maso Ronco” ad Appiano Sulla Strada Del Vino in provincia di Bolzano.

Di seguito il tabellino del match della Juve Stabia Under 17 impegnata nella gara d’andata degli ottavi di finale dei playoff nazionali contro il Sudtirol.

Juve Stabia – Diglio, Fravola, Schettino (20’ Noletta),Ceccarini, Provvisiero (85’ Celentano), Borrelli, Del Mondo, Piccolo, Pimienta (75’ Caropreso), Faccetti, Saviano. A disp. Accardo, Di Lauro, Granatello, Troiano, Aprea, Genovese. All. Sacco.

Sudtirol – Harrsser, Balde, Tschigg, Sinn, Rottensteiner, Konci (55’ Celia), Loncini, Kofler, Messner (79’ Mutschlechner), Padovani (78’ Rabanser), Buzi. A disp. Dregan, Manfredi, Arman, Guarnaccia, Giacomin, Prosch. All. Hilmi.

GOL – 18’ Rottensteiner (S), 27’ Faccetti (J), 29’ Saviano (J), 33’ Kofler (S), 41’ Kofler (S), 42’ Pimienta (J), 65’ Faccetti (J).

Ammonizioni – Ceccarini (J), Provvisiero (J), Borrelli (J), Sinn (S), Konci (S)

Espulsioni – /

Amara invece la trasferta a Cesena per l’Under 15 di mister Riccio. Eliminazione che non offusca però una stagione molto positiva e fatta di grandi risultati per l’Under 15 delle Vespette come nel solco dei risultati degli ultimi anni. Fatale alla Juve Stabia un rigore fallito sul risultato di 0-0.

Di seguito il tabellino del match della Juve Stabia Under 15 di mister Riccio impegnata fuori casa a Cesena.

Cesena – Bagli , Omokaro (73’ Teleku), Zaffaloni, Antoniacci (52’ Berti), Dragoi, Greco, Mingarini (63’ Sanaj), Zamagni, Okolo, Bertaccini (52’ Biguzzi), Lantignotti. A disp. Magnani, Brisku, Baietta, Liverani, Magnani.

Juve Stabia – Piccolo, Buonfiglio, Malafronte, Esposito (73’ Di Maiolo), Avolio, Trotta, Di Pasquale (73’ Catapano), Capasso (52’ Sarappo), Mauro, De Martino (59’ Capasso), Vaccaro (73’ Morra). A disp. Vaccaro, Avino, Esposito, Iovino. All. Riccio.

GOL – 70’ Okolo (C), 80’ Sanaj (Rig) (C).

Ammonizioni – /

Espulsioni – /

 

NAPOLI. Emessi 8 provvedimenti di Divieto di accesso alle Aree Urbane (DACUR)

Il Questore di Napoli ha emesso 8 provvedimenti di Divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento nei confronti di altrettante persone tra i 18 e i 51 anni.

In particolare, si tratta di 6 provvedimenti ex art. 13bis del D.L. 14/2017, come recentemente modificato dal D.L. 30/2020, che prevedono il divieto di accedere ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento nonché di stazionare nelle loro immediate vicinanze.

4 di questi, della durata di due anni, sono stati emessi nei confronti di altrettanti cittadini srilankesi, di età compresa tra i 22 e i 32 anni, che, lo scorso aprile, in seguito ad una lite avvenuta in via Foria nei pressi di un alcuni locali commerciali, erano stati arrestati per rissa, lesioni personali, resistenza a Pubblico Ufficiale e uno di essi era stato altresì denunciato per porto abusivo di armi poiché trovato in possesso di un coltello con la lama della lunghezza di 7 cm.

Per i quattro, il divieto di accesso ai pubblici locali riguarda la città e l’intera provincia di Napoli.

Un altro provvedimento della stessa natura, ma della durata di un anno, è stato emesso nei confronti di un 51enne napoletano che, nello scorso mese di ottobre, era stato arrestato per rissa, lesioni personali aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale poiché, all’esterno di un bar a Portici, aveva preso parte ad una rissa durante la quale aveva aggredito i militari della locale Stazione dei Carabinieri.

Infine, un altro provvedimento ha colpito un 49enne di Taranto che, lo scorso febbraio, in un locale in via San Sebastiano a Napoli, in seguito ad una lite avvenuta per futili motivi, aveva colpito con una testata una dipendente del ristorante e pertanto era stato denunciato per lesioni personali; nel suo caso il provvedimento è della durata di 2 anni ed interessa la zona del centro storico e dell’area universitaria.

Ancora, 2 provvedimenti ex art. 13 del D.L. 14/2017, come recentemente modificato dal D.L. 130/2020, che prevedono il divieto di accedere ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento ubicati nelle zone degli avvenimenti e nelle strade adiacenti nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi e dei locali delle aree interessate.

Il primo dei 2 provvedimenti sono stati emessi nei confronti di un 18enne napoletano che lo scorso  febbraio in via Flotard de Lauzieres de Themines a Portici, nei pressi di un parcheggio pubblico adiacente ad un parco giochi e ad una scuola, si era reso responsabile di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (in questo caso il provvedimento è della durata di un anno)

Il secondo è nei confronti di un 22enne gambiano che, lo scorso gennaio, in via De Marinis a Napoli, all’esterno di un bar nel cuore del centro storico e nelle immediate vicinanze di esercizi pubblici e istituti universitari, si era reso responsabile della rapina di un cellulare ai danni di una ragazza e, nel tentativo di guadagnare la fuga, aveva aggredito la vittima e i poliziotti intervenuti i quali lo avevano bloccato e trovato in possesso di sostanza stupefacente; in quest’ultimo caso il provvedimento è della durata di 2 anni.

Tutti i provvedimenti sono stati istruiti e predisposti dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura.

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Cristina Adriana Botis / Redazione Campania

Castellammare: torna stasera, 8 maggio, la processione di San Catello

Castellammare di Stabia. Stasera, Domenica 8 maggio,  ci sarà la processione del patrono San Catello che tornerà, dopo due anni di Covid, ad attraversare le strade cittadine (e speriamo che sia un ritorno della sola processione *).

Dopo le Sante messe tenutasi in mattinata (ore 8:30, 10:30) e quella delle 12:00 con anche la supplica alla Madonna di Pompei, questa sera, ore 18:30, ci sarà il ritorno della Solenne processione con la partecipazione delle autorità religiose, civili e militari.

La processione “dovrebbe”* seguire il seguente percorso:

Castellammare, Cattedrale, Chiesa_di_Maria_Santissima_AssuntaVia Sarnelli, P.zza Principe Umberto, Via Santa Maria dell’Orto, Via C. Fusco, Via Roma, P.zza Spartaco, Via Rispoli, C.so V. Emanuele, P.zza P. Umberto, Via Mazzini, Cattedrale.

Al rientro in Cattedrale ci sarà la concelebrazione presieduta dal nostro Arcivescovo Mons. Francesco Alfano con la partecipazione dei Parroci e dei Sacerdoti della Città.

Per l’evento abbiamo raccolto le parole di Mons. Francesco Alfano che vi riportiamo a seguire:

«La processione di San Catello rappresenta uno dei momenti più sentiti e attesi nella città di Castellammare.

Quest’anno in modo speciale si avverte la gioia della tradizione che si ripresenta, dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia.

Tanti motivi ci spingono a riprendere il cammino, in un clima di fiducia e speranza.

Abbiamo imparato in questi anni duri e sconvolgenti, che non si può vivere da soli, chiusi dentro e con la paura addosso: solo il sostegno e la vicinanza fraterna ci consentono di affrontare i problemi senza perderci d’animo.

Non possiamo inoltre ignorare le sofferenze del popolo ucraino che, come purtroppo tanti altri paesi del mondo, vive un conflitto assurdo e violento, minaccia grave per gli equilibri mondiali e per il futuro dell’umanità.

Pertanto la nostra preghiera si fa più intensa e accorata, perché alla violenza e all’odio si sostituisca la ricerca di una pace stabile e duratura, nel nostro vecchio continente e nel mondo intero.

A San Catello, patrono della città che tanto amiamo, chiederemo infine che tutti i suoi abitanti ritrovino un forte senso di responsabilità.

Solo uniti infatti potremo affrontare la grave crisi del momento presente e privare a costruire una città più giusta e accogliente, che sappia valorizzare le straordinarie bellezze che custodisce e le eccezionali risorse umane di cui è ricca.

A una sola precisa condizione: dire un deciso “no” a ogni forma di corruzione e di degrado e un forte “sì” alla ricerca del bene comune, privilegiando i più deboli ed emarginati.

Un vero e proprio cambio di mentalità, assai impegnativo ma non impossibile!».

  • NOTA: sulla scia dell’ultimo pensiero di Mons. Francesco Alfano, vescovo dell’Arcidiocesi Sorrento-Castellammare di Stabia, preciso che ho su usato il termine “dovrebbe” perché memore di poco edificabili deviazioni, o soste, o inchini al palazzo di qualche “padrino” che si sono avuti in anni passati e che, a suo tempo fu esecrato ed espressamente vietato proprio, e per l’appunto, dall’allora neo Vescovo di Castellammare Franco Alfano (ed il plurale precisa che non si è trattato di un episodio solitario ed imprevisto)

Meteo Castellammare di Stabia: oggi pioggia e schiarite, Lunedì 9…

Previsioni Meteo Castellammare di Stabia per il 8/05/2022. Giornata caratterizzata da piovaschi intermittenti, temperatura 13-23°C, Lunedì 9 temporali e schiarite, Martedì 10 nubi sparse.

Situazione in tempo reale:
La rilevazione radar più vicina delle ore 12:50 segnala precipitazioni assenti con intensità 0 su 12.
Secondo le ultime previsioni meteo, le prossime ore saranno caratterizzate da piovaschi e schiarite, con una temperatura di 23°C.
Venti moderati provenienti da Est-Nord-Est con intensità tra 15km/h e 17km/h. Si verificano precipitazioni a carattere di pioggia debole.Meteo Castellammare di Stabia 3 giorni
Domenica 8 Maggio: giornata all’insegna di piovaschi alternati e schiarite, temperatura minima 13°C, massima 23°C.
Entrando nel dettaglio, avremo cielo sereno al mattino, pioggia alternata a schiarite al pomeriggio, nuvolosità innocua alla sera.
Durante la giornata di oggi la temperatura massima verrà registrata alle ore 12 e sarà di 23°C, la minima di 13°C alle ore 6, lo quota più bassa dello zero termico si attesterà a 2430m alle ore 6 e la quota neve minima sarà 2120m alle ore 15.
I venti saranno per tutto il giorno moderati provenienti da Est-Nord-Est con intensità di circa 20km/h.
L’intensità solare più alta sarà alle ore 11 con un valore UV di 6.6, corrispondente a 852W/mq.
Lunedì 9 Maggio: giornata caratterizzata da temporali e schiarite, temperatura minima 14°C, massima 23°C.
In particolare avremo cielo coperto al mattino, previsti rovesci o temporali al pomeriggio, poche nubi alla sera.
Durante la giornata di domani la temperatura massima verrà registrata alle ore 15 e sarà di 23°C, la minima di 14°C alle ore 6, lo quota più bassa dello zero termico si attesterà a 2500m alle ore 4 e la quota neve minima sarà 2340m alle ore 17.
I venti saranno al mattino moderati provenienti da Est-Nord-Est con intensità di circa 13km/h, deboli da Est-Nord-Est al pomeriggio con intensità di circa 13km/h, alla sera moderati da Nord-Est con intensità tra 11km/h e 18km/h.
L’intensità solare più alta sarà alle ore 14 con un valore UV di 2.2, corrispondente a 486W/mq.
Martedì 10 Maggio: giornata caratterizzata da nuvolosità di passaggio, temperatura minima 12°C, massima 28°C.
In particolare avremo cielo poco nuvoloso o velato al mattino, nuvolosità innocua al pomeriggio, cielo sereno alla sera.
Durante la giornata la temperatura massima verrà registrata alle ore 15 e sarà di 28°C, la minima di 12°C alle ore 6.
I venti saranno deboli da Nord-Est al mattino con intensità di circa 8km/h, al pomeriggio moderati da Ovest-Nord-Ovest con intensità tra 13km/h e 18km/h, deboli da Nord-Nord-Ovest alla sera con intensità tra 6km/h e 13km/h.
L’intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 8.6, corrispondente a 973W/mq.
Giorno Tempo T min T max Precip. Vento (km/h) Pressione Quota 0°C
8 Maggio pioggia e schiarite 13 °C 23 °C
74%
13 24
moderato
n/d n/d
9 Maggio temporale e schiarite 14 °C 23 °C
76%
ENE 11 19
moderato
n/d n/d
10 Maggio nubi sparse 12 °C 28 °C
50%
WNW 8 16
debole
n/d n/d

 

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Meteo / Cristina Adriana Botis / Redazione Campania

Forti venti di guerra, spazzano via la libertà di stampa?

Travolta da forti venti di guerra l’Italia sembra precipitare ancora verso il basso con la Stampa che appare monotematica e con Assange ed altri, sempre più silenziati.

Ed è così che (forse) l’Italia ha perso altre 17 posizioni nella classifica mondiale per libertà di stampa precipitando dal già poco glorioso 41°, al 58° piazzamento.

Siamo in caduta libera?

I dati non possono certo essere aggiornati ad oggi, mentre nelle prime settimane di guerra, registriamo notevoli peggioramenti, a causa dei quali, si richiede un po’ di chiarezza.

Ricapitoliamo…

Julian Assange, il giornalista d’inchiesta più potente del mondo, viene torturato da 11 anni ininterrottamente.

Al momento marcisce nel carcere di massima sicurezza della democratica Inghilterra, che è in procinto di estradarlo negli Stati Uniti, dove lo attende una condanna fino a 175 anni, per spionaggio.

In effetti, lui ha spiato, come tutti i giornalisti d’inchiesta… ha trovato delle fonti, le ha verificate e poi, insieme a grosse testate internazionali, ha pubblicato documenti e immagini, che dimostrano, oltre ogni ragionevole dubbio, i crimini contro l’umanità commessi dall’esercito statunitense in occasione di missioni di pace e non solo.

Tutte cose vere e terrificanti, delle quali però, nessun paese democratico, ha chiesto ragione ai democratici e civili alleati americani.

Potremmo dedurre che in guerra, come in pace, sia tutto permesso. Invece no!

Putin è uno sporco assassino e tutti trovano estremamente disdicevole che in un regime, si vieti ai giornalisti di essere obiettivi, pubblicando verità scottanti. E questo è inappuntabile.

Però, guardando altro e altrove mi si cominciano a confondere le idee.

Abbiamo sempre ritenuto che fossero i paesi democratici ad ergersi a guardiani della libertà di stampa, mentre sui regimi, non facevamo affidamento.

Tutto sbagliato?

Forse sì visto che si lamenta che i dittatori non ci garantiscono l’anelata trasparenza, tanto più che non hanno nessuna reputazione da perdere.

Un po’ contorto ma ancora “digeribile” ma poi ecco che noti un discorso diverso se simuli una democrazia.

In questo caso spalmi sul crimine il segreto di stato e violarlo diventa reato.

E questo è! Ma noi adesso abbiamo altro a cui pensare.

Dobbiamo difendere un altro paese democratico e sovrano e in quei casi non badiamo a spese.

Ci giunge però notizia che sia stato arrestato di recente, anche Anatoly Shariy, l’Assange Ucraino, praticamente.

Giornalista e blogger molto riconosciuto e premiato all’estero per aver fatto conoscere il livello di povertà e la corruzione dilagante nel paese.

Da anni perseguitato dalle solite querele temerarie e minacciato di morte, oggi Zelensky lo accusa di aver attentato alla sicurezza nazionale, aver fomentato odio ed aver collaborato con servizi di forze straniere.

Shariy, che aveva ottenuto asilo politico dall’Unione europea, viveva in Olanda ma è in Spagna che è stato arrestato, dove attende l’estradizione.

Del resto, sempre Zelensky, persegue anche coloro che postano sui social, contenuti e riflessioni a favore della Russia.

L’arresto può arrivare a trenta giorni, senza necessitare neppure di un mandato, e se l’accusa spazia nel terrorismo, sempre a loro insindacabile giudizio, neppure il legale del malcapitato, potrà avere accesso agli atti.

Del resto, tutte le agenzie pubblicitarie che sono al lavoro per promuovere il “brand” del paese coraggioso, che si ribella all’invasore, stanno organizzando campagne complesse in ben 15 Paesi ed è importante dargli una mano, magari acquistando una candela votiva con la faccia del presidente ucraino con tanto di aureola.

Andranno fortissimo, ne siamo certi, anche per rischiarare le lunghe notti dei battaglioni Azov, che siccome Zelensky ha origini ebree, non sono certamente neonazisti.

Così come, tutti quelli che raccontano di essere stati utilizzati come scudi umani dai soldati ucraini, sono sicuramente terroristi.

Nel frattempo è morta di stenti al 238° giorno di digiuno, l’avvocata per i diritti umani turca, Ebru Timtik.

Arrestata insieme ad altri 18 avvocati e condannata a 13 anni di carcere, sempre ovviamente accusata di terrorismo.

Digiunava per difendere il suo diritto ad un regolare processo.

Altri 3 sono già morti come lei, colpiti dallo stesso procedimento, combattendo con il loro corpo, fino alla fine.

Erdogan, altro noto democratico europeo e parte integrante della diplomazia in atto tra Russia e Ucraina, ha condannato all’ergastolo anche il filantropo Kavala, reo di aver sostenuto le proteste di Gezi Park.

Ma essendo nella Nato, anche questo non conta.

Meno male che qui le cose vanno molto meglio e i pochi giornalisti rimasti, degni di questo nome, sono ancora vivi.

Molti sotto scorta o seppelliti dalle denunce temerarie ma ancora vivi, che per un paese che ne conta 28 uccisi dal dopoguerra, non è male.

Intanto Feltri, rischiando al massimo degli insulti, si reca ai convegni di partito per vantare le origini milanesi del fascismo e ricordarci che anche Berlusconi, mica è nato a Sorrento.

Infatti.

A noi però preoccupa che un finanziatore di Cosa Nostra https://archiviodpc.dirittopenaleuomo.org/d/3216-la-corte-di-cassazione-scrive-la-parola-fine-sul-processo-dell-utri, tesserato alla P2, possa aver piazzato a riformare la giustizia, un suo sottosegretario.

Sicuramente si tratta di insensate paranoie dettate da eccesso di informazioni.

Le stesse che ci dicono che invieremo degli esperti in Ucraina a verificare i crimini di guerra, compiuti dai Russi.

Praticamente, gli unici che potremo definire, da ora in avanti, con questo nome.

I politici europei di spicco, celebrano da mesi ormai, le libertà occidentali, contrapposte ai crimini di regime; ma stranamente, nessuno ha convocato una seduta straordinaria a Bruxelles per richiedere la liberazione di Assange.

Preso atto del nostro incredibile grado di disinformazione, molti neppure sanno chi sia Assange, qui di seguito, vi proponiamo la visione di uno spezzone estratto dalla trasmissione “ Presa diretta” che mostra uno dei tanti video pubblicati dal giornalista sulle missioni di pace Americane, commentato in italiano, tanto perchè possiate farvi un’idea…

Benché possa far sorridere, tra i tanti drammi, pare che anche Bianca Berlinguer, sia stata colpita per le sue ospitate a opinionisti filo russi.

Cartabianca silurata quindi per la prossima stagione televisiva, mentre si riconferma immutata la validità di Porta a Porta.

Ancor più grave, la chiusura di TeleJato, storica emittente televisiva siciliana, da 33 anni in lotta contro la mafia.

Il suo eroico staff, capitanato da Pino Maniaci, negli anni aveva resistito a tutto: attentati, auto in fiamme, cani uccisi,botte, minacce di morte, attacchi della magistratura, per poi finire, vittima dello Stato con le sue costose graduatorie, stabilite per il digitale terrestre, che escludono le piccole emittenti libere.

Che dire?

Noi siamo sempre quelli che pensano che il caso di Assange, sia di una gravità mostruosa e che ribalti ogni nostra convinzione pregressa circa la democrazia.

Pensiamo che gli Stati Uniti, non solo abbiano commesso reiterati crimini contro l’umanità ma che intendano continuare a farlo, visto che nessuno dei responsabili è stato punito al contrario di chi i crimini li ha mostrati.

Crediamo che la libertà di stampa esista solo fino a quando non disturba i piani alti del potere, da noi anche quelli bassi.

Crediamo infine che il caso di Assange dimostri che nessun paese è escluso, visto che nessuno ha ritenuto di difenderlo.

Crediamo quindi oggi, che le democrazie siano solo illusioni create ad arte per manovrarci meglio e che denaro e brama di potere, siano gli unici, veri, propulsori di ogni guerra. A seguire, il delirio di onnipotenza…

Accettare il fatto, che dire la verità sia un crimine, non ci trova pronti, malgrado tutto.

Passi che siamo obbligati a partecipare ad un conflitto che non ci riguarda e che non dovrebbe riguardare neppure la Nato.

Passino le sanzioni destinate ai russi che, al momento, stanno massacrando solo noi.

Passi che l’Ucraina compri il gas russo e noi pure, finanziando di fatto il conflitto.

Passi che i Russi siano diventati i nostri nemici, dopo aver contribuito attivamente alla liberazione dell’Europa dal nazismo.

Passi l’invio di armi da destinare alla guerra, in aperta contraddizione con la nostra Costituzione.

Insomma, passiamo tutto, anche i golpe all’italiana e i Presidenti del Consiglio che si consigliano da soli.

Ma per noi, parole come democrazia, civiltà e libertà, hanno ancora un senso, che non si applica a tutto questo.

Liberate Assange!  State insultando ogni forma di vita intelligente, con la vostra ipocrisia.

Come potete impartire lezioni di democrazia da quel pulpito? Come potete pensare di poter essere credibili?

Il caso di Assange è una spietata conferma del reale stato in cui versa la democrazia in Occidente.

Le torture inflitte ad Assange, l’interminabile elenco di soprusi, ingiustizie e vergognosi intrallazzi internazionali per metterlo a tacere, urlano una sola verità, dalla quale purtroppo, nessuno stato democratico, può dirsi escluso.

Non si può bluffare in eterno. Quando si tirano giù le carte, il gioco finisce. Sappiatelo.

#Assange, #Guerra, #Aver, #Libertà, #Nostra, #Paese, #Democrazia, #Crimini #ventidiguerra

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RedazioneFrancesca Capretta

Napoli – Editoriale: la vittoria al “Grande Torino” blinda il terzo posto. Ma quanti rimpianti…

Napoli, la vittoria allo stadio “Grande Torino” significa terzo posto per gli azzurri: basteranno infatti due punti in due gare per la certezza matematica del podio. Ma quanti rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato.

Il terzo posto rispetto al quarto posto significa per il Napoli un introito superiore di 5 milioni e centomila euro tra diritti tv relativi al campionato e quelli relativi alla Champions e si sa che di questi tempi non sono dettagli trascurabili.

Ma prevalgono i rimpianti per ciò che poteva rappresentare questa stagione per il Napoli e che purtroppo non ha rappresentato. 40 punti per gli azzurri ottenuti fuori casa significano quasi sempre scudetto a fine stagione ma il Napoli ha dilapidato questo tesoretto molto importante nelle partite giocate tra le mura amiche al “Maradona” con sconfitte assolutamente evitabili come quelle contro Empoli e Spezia ma anche contro la Fiorentina, avversario sopravvalutato che dopo l’impresa al “Maradona” sta terminando nettamente in calando la sua stagione.

LA VITTORIA DEL NAPOLI AL “GRANDE TORINO”: LE SCELTE DI SPALLETTI.

Spalletti e il Napoli (ancora 4-2-3-1 con Mertens dietro Osimhen) si rendono conto subito nella sfida del “Grande Torino” di avere di fronte un avversario arcigno come il Torino di Juric che gioca come al solito uomo su uomo in ogni zona del campo con un grande pressing e decidono di cancellare subito quella costruzione dal basso.

Dopo averla scampata bella dopo dieci minuti sul colpo di testa ravvicinato di Belotti su cui si supera Ospina (quando ci si deciderà di allungare il contratto al colombiano e di puntare decisamente su di lui non sarà mai troppo tardi), Spalletti delega subito ad Ospina il compito di fungere da vero e proprio regista e di lanciare palla lunga ad Osimhen nella speranza che si crei qualcosa in avanti.

Niente costruzione dal basso per larghi tratti della gara (perchè non pensarci anche ad Empoli qualche settimana prima evitando il gravissimo errore di Meret?) ma il Napoli del primo tempo fa una gran fatica a costruire qualcosa di decente in attacco. Si segnala solo un tiro dal limite di esterno destro di Anguissa che sfiora il palo e una punizione di Mertens che va vicino al gol.

Nel secondo tempo la musica non cambia di molto ma almeno in campo c’è un Napoli più corto e che cerca di affondare di più a destra dove Singo inizia a barcollare. La gara inizia a svoltare sull’episodio del rigore fallito da Insigne e procurato da Mertens atterrato da Izzo dopo un sontuoso tacco di Osimehn. Ma Insigne da il peggio di sé qualche minuto dopo su un contropiede innescato da Mertens che mette in porta il capitano del Napoli che però invece di servire Lozano tutto solo a porta vuota sulla destra si intestardisce in un tiro che non poteva avere pretese.

Al resto pensa Fabian Ruiz che risulterà il migliore in campo per gli azzurri insieme ad Ospina, Koulibaly, Anguissa e Mertens. Un’azione da manuale che inizia rubando palla ad un ingenuo Pobega a centrocampo e termina da par suo con un sinistro che da dentro l’area di rigore non lascia scampo a Berisha.

E Spalletti? Oltre alla rinuncia alla costruzione dal basso di cui abbiamo già parlato in precedenza e che forse, davanti ad avversari che pressano tanto poteva essere fatta anche con qualche giornata di anticipo (vedi Empoli quando i buoi non erano ancora scappati…), nel finale ancora una volta toglie in pratica tutti gli attaccanti titolari tranne Osimhen (Mertens addirittura sostituito a 23 minuti dalla fine e non la prende benissimo) ma stavolta gli va bene contro il Torino e il terzo posto è praticamente blindato.

Ma la vittoria di Torino non fa dimenticare i rimpianti per una stagione che poteva essere storica per il Napoli e che alla fine non lo sarà. E Spalletti di sicuro sarà ricordato non per aver conquistato la qualificazione Champions ma per l’allenatore che ha perso uno scudetto gettando alle ortiche un titolo che poteva essere vinto (con tutti i limiti che ha il Napoli in rosa) contro avversari come Inter e Milan che assolutamente non erano superiori tecnicamente al Napoli.

Oggi la Chiesa festeggia la Madonna del Rosario di Pompei

L’invocazione della Madonna del Rosario di Pompei o, più semplicemente, della Madonna di Pompei, è tornata, con tanti fedeli, alla presenza dopo due anni.

La celebrazione della Messa e la recita delle preghiere alle ore 10:30 sarà presieduta dal Cardinale Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

L’evento si tiene due volte l’anno: il 7 ottobre (Madonna del Rosario)  e l’8 maggio (San Michele Arcangelo) ed è trasmesso in diretta televisiva.

Invocazione della Madonna di Pompei in diretta tv: palinsesto e streaming

Per chi volesse seguire l’evento in diretta tv basta seguire le frequenze del canale 21 a partire dalle ore 10:30 di oggi domenica 8/5.

L’evento sarà anche trasmesso in diretta streaming su www.canale21.it, il sito ufficiale del canale televisivo napoletano.

In onda anche in diretta su Tv2000, l’emittente della Conferenza episcopale italiana.

LA TRADIZIONE

Il Pellegrinaggio del Pignataro Maggiore è iniziato venerdì sera tardi, una passeggiata di 90 km che li separa dalla Terra Santa di Pompei, dove poi parteciperanno alla Messa e leggeranno le Scritture.

La petizione

Dal 1945 giungono nella città di Maria come pellegrini del passato, nella fatica del viaggio e con semplici zaini in spalla per adempiere agli antichi voti.

L’Italia è stata coinvolta nella grande tragedia della seconda guerra mondiale.

Anche gli uomini di Pignataro furono chiamati a combattere.

Promisero alla Madonna che, se fossero tornati a casa sani e salvi, sarebbero andati a piedi a Pompei ogni anno.

Le loro preghiere sono state accettate e quindi il rituale è stato ripetuto ogni anno da allora.

La storia della pittura e del culto della Madonna del Rosario di Pompei

Madonna del Rosario di PompeiIl culto della Vergine Maria del Rosario di Pompei, o più semplicemente della Madonna di Pompei, nasce alla fine del 1800 da Bartolo Longo, l’attuale Beato Bartolo Longo, che si dice fosse, mentre era nei campi. , sentì la Madonna dirgli:

“Se predichi il Rosario, sarai salvo”.

Il giovane Bartolo Longo fu così commosso da questo messaggio della Madonna, che abbandonò i circoli satanici che frequentava, e iniziò l’opera di diffondere la sua preghiera del rosario.

Tuttavia i primi tentativi di diffondere il Rosario non furono molto fruttuosi, e per questo si recò a Napoli, comprando un quadro affinché i pompeiani potessero facilmente convertirsi alla preghiera, questo di più.

Il destino ha voluto, una volta a Napoli, Bartolo Longo incontrò il suo confessore, che gli suggerì di contattare la suora Maria Concetta del convento di Porta Medina, che conservava un dipinto della Madonna del Rosario, che lo stesso confessore gli aveva affidato molti anni fa.

Il dipinto era in pessime condizioni, danneggiato dalle tarme e scolorito in tutta la parte, tanto che Bartolo Longo non volle accettarlo.

Ma su insistenza della suora, non poté rifiutare il dono, e con questo si recò a Pompei, su un carro solitamente utilizzato per il trasporto del letame.

Il dipinto, così com’è, sia per lo stato di degrado in cui versa che per l’errore nel dipinto, che raffigura Santa Rosa invece di Santa Caterina da Siena, è a rischio di interruzione.

Santuario Madonna del Rosario di PompeiCosì Bartolo Longo decise di affidare il dipinto nelle mani di un restauratore, e contemporaneamente iniziò a costruire una nuova chiesa per esporre il dipinto.

Lla costruzione di questa chiesa sarebbe stata affidata alla contessa Marianna De Fusco, futura moglie dello stesso Bartolo Longo, che fece cospicue donazioni, e successive donazioni dei fedeli fecero sì che la chiesa venisse trasformata nell’attuale Basilica Papale Madre del Rosario.

Il dipinto Nostra Signora di Pompei, o Madonna del Rosario di Pompei, è stato venerato sin dalla sua prima esposizione pubblica.

Il 13 febbraio 1876, quando il dipinto fu esposto e venne presentato per la prima volta, avvenne il primo miracolo che fu la guarigione, a Napoli, di una ragazza affetta da epilessia incurabile.

In brevissimo tempo migliaia di fedeli cominciarono a venire a Pompei, chiedendo ciascuno un favore alla Madonna, tanto che oggi si stima che oltre 4 milioni di persone compiano il pellegrinaggio ogni anno, facendo così, di Pompei, una dei santuari mariani più visitati al mondo.

L’importanza della Basilica di Pompei per il mondo cattolico è testimoniata anche dal fatto che è stata visitata 4 volte da un Papa: in particolare, sia Papa Giovanni Paolo II, sia Papa Benedetto XVI e Papa Francesco hanno entrambi visitato il santuario.

Supplica alla Madonna di Pompei, il testo

O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.

Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, sul mondo.

Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.

O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori.

Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore.

Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.

Ave Maria

È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.

Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.

Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!

O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliolo.

Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!

Ave Maria

Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie.

Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli.

Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette.

Tu sei l’onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci.

Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci.

Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti, il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi.

E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.

Ave Maria

Chiediamo la benedizione a Maria

Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci in questo giorno solennissimo.

Concedi a tutti noi l’amore tuo costante ed in modo speciale la materna benedizione.

Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti.

Benedici, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice.

Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla Società umana.

Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del tuo Santuario.

Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario.

O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo d’amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più.

Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra ed in cielo.

Amen.

Salve Regina.

#Pompei, #Madonna, #Rosario, #Longo, #Bartolo, #Diretta, #Fedeli, #Papa, #Vergine #Madonna di Pompei, #MadonnadelRosario

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Cristina Adriana Botis / Redazione Campania

Panini con Pollo Fritto, o Funghi, con Miele Caldo e insalata

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I Panini con Pollo Fritto, o Funghi, con Miele Caldo e insalata sono un allettante mix di consistenze e sapori – miele speziato, panatura scoppiettante, insalata rinfrescante – e offre una variazione vegana incorporata con funghi portobello, maitake o ostrica e insalata di cavolo cappuccio crudo.

Ingredienti

  • 1 tazza di latticello, diviso
  • 2 cucchiai di salsa piccante o pasta di peperoncino, qualsiasi tipo
  • 1 1/2 cucchiaini di sale marino o da tavola fino, diviso
  • 4 cosce di pollo disossate e senza pelle (1 libbra in totale), tagliate e dimezzate se molto grandi o 6 cappucci portobello o rami di funghi di ostrica o maitake (da 8 a 10 once in totale), attaccati all’estremità del gambo (vedi NOTA)
  • 3/4 di tazza di farina per tutti gli usi o amido di tapioca, più altro se necessario
  • 1 o 2 cucchiai di pepe di Caienna o un altro peperoncino piccante macinato, a seconda della tolleranza al calore
  • 1/4 di cavolo cappuccio (9 once in totale), qualsiasi tipo, finemente sminuzzato
  • 1/4 di cipolla rossa piccola (1 oncia), affettata sottilmente
  • Scorza e succo di 1 lime grande
  • 5 rametti di coriandolo fresco, foglie e steli, tritati (facoltativo)
  • Olio di semi d’uva o di arachidi, per friggere
  • 1/3 tazza di miele
  • 1/2 cucchiaino di peperoncino tritato
  • 4 panini rotondi, tostati se lo si desidera

PREPARAZIONE

Passaggio 1

In un piatto grande e poco profondo, sbatti insieme 3/4 di tazza di latticello, la salsa piccante e 1 cucchiaino di sale.

Aggiungere il pollo o i funghi, girando per ricoprire e immergendo se possibile.

Lascia a marinare mentre, in un piatto grande e poco profondo, sbatti insieme la farina o l’amido di tapioca, il pepe di Cayenna e 1/4 di cucchiaino di sale.

Passaggio 2

Per preparare l’insalata, in una ciotola capiente, unire il cavolo cappuccio, la cipolla rossa, il restante 1/4 di cucchiaino di sale, la scorza di lime e il succo.

Usando una forchetta, aggiungi i restanti 1/4 di tazza di latticello e il coriandolo, se lo usi.

Passaggio 3

Per friggere il pollo o i funghi, posiziona una griglia sopra una grande teglia bordata (o foderala con un sacchetto di carta pulito).

Passaggio 4

Usando una pinza, rimuovi ogni pezzo di pollo o fungo dalla marinata di latticello, scrollando via l’eccesso e immergilo nella miscela di farina.

Mescolare fino a quando ogni pezzo è ricoperto uniformemente tutt’intorno e in ogni fessura e fessura.

Passaggio 5

In una padella in ghisa da 12 pollici a fuoco alto, aggiungi l’olio fino a quando non è profondo circa 1 1/2 pollici e scalda fino a quando non registra 350 gradi su un termometro a lettura istantanea.

(In assenza di un termometro, versare un pizzico della miscela di farina umida nell’olio bollente. Se l’olio bolle vigorosamente, dovrebbe essere abbastanza caldo.)

 Adagiare delicatamente il pollo o i funghi nell’olio, lasciandoli cadere per ridurre al minimo gli schizzi.

L’olio scenderà rapidamente di temperatura una volta aggiunta la carne o i funghi, ma salirà di nuovo.

Regolare il fuoco per mantenere una temperatura costante di 325 gradi e friggere per 3-5 minuti su ciascun lato, girando e ruotando i pezzi per verificare che non brucino.

Il pollo è cotto quando un termometro a lettura istantanea inserito nella parte più spessa della coscia raggiunge i 165 gradi.

I funghi sono cotti quando l’esterno è dorato scuro.

Passaggio 6

Togliere il pollo o i funghi dall’olio e trasferirli sulla griglia preparata (o un sacchetto di carta) a scolare.

Passaggio 7

Per fare il miele caldo, in una piccola padella scaldare il miele e i fiocchi di peperoncino fino a quando non compaiono delle bollicine sui bordi della padella, circa 3 minuti.

Togliere dal fuoco.

Immergere ogni pezzo di pollo o fungo nel miele caldo prima di servire sui panini, con un cucchiaio di insalata all’interno di ogni sandwich e un extra sul lato.

maitake-3NOTA: se usi i funghi, cerca i funghi ostrica o maitake che abbiano all’incirca le dimensioni del tuo palmo, e possono essere fritti in un unico pezzo.

Auguri alle Mamme di tutto il mondo con una parola, GRAZIE, e 3 poesie

Auguri alle Mamme per una Festa introdotta tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento su iniziativa della pacifista americana Ann Reeves Jarvis e di sua figlia Anna, e poi di Julia Ward Howe autrice tra l’altro del testo della celebre canzone “Battle Hymn of the Republic”, by Bill and Gloria Gaither, che qui vi riproponiamo.

Ed ora eccovi le poesie per gli Auguri alle Mamme che, con l’amico Luciano Somma che ne è l’autore, dedichiamo a tutte voi con un affettuoso pensiero ed un grazie per tutto l’amore che sempre avete offerto ed offrite ai vostri figli e alle vostre famiglie.

Ancora grazie di esserci!

ORA NEL VENTO 

Nell’oceano
Dei tuoi desideri repressi
Navigava il tuo credo di madre
Per istinto felina e protettiva.“ Donna partorirai con gran dolore “
e lo sapevi quando , per vocazione ,
sentivi dentro al tuo ventre
ad ogni parto
i palpiti e gli spasmi
e tu stringevi i denti
senza un lamento piena d’emozione.

Poi ad uno ad uno , col passar  degli anni ,
ti lasciarono sola per andare
in una terra dove il pane è duro
a fare i vu’ cumprà o gli accattoni
ma tu non lo sapevi.

Nell’ultimo sospiro li chiamasti
come un appello antico , una preghiera,
e in quel momento
non tutti li vedesti al capezzale.

Ora madre senza confini , senza più desideri
tu certamente ascolti
echi dei vu’ cumprà , di quei tuoi figli,
nel vento, nell’azzurro, nella pace
dei tuoi incomunicabili silenzi

 LUCIANO SOMMA

Now in the wind (versione in inglese)

In the sea
of your repressed desires
your mother’s credo navigates
by instinct feline and protective.

“Woman you shall give birth with immense labor “ and you knew it when, for vocation,
You felt inside your womb
With each labor pain
The heartbeats and spasms
And you clenched your teeth
Without complaint, filled with emotion.

Then, one by one, with the passing of time,
They left you alone to go
In a land where the bread is hard
To pitch the “will you buy” or become beggars
But you didn’t know.

In the last breath you called to them
Like an ancient plea, a prayer,
And in that moment
You saw none of them at your bedside.

Now, mother without boundaries, without further desires,
You certainly listen to
Echoes of “will you buy”, of your children,
In the wind, in the heavens, in the peace
Of your incommunicable silences.

(Traduzione)  Pamela Allegretto Franz

GRAZIE DI ESISTERE

Come sei bella mammina
nel tuo sorriso c’è il sole
vorrei trovare parole
per dirti quanto ti amo!
Come sei dolce la sera
quando carezzi il mio viso
io sfioro sai il Paradiso
e mi addormento felice.
Quanto sei cara al risveglio
quando mi baci la fronte
si apre un nuovo orizzonte
davanti agli occhi col giorno.
Grazie di esistere mamma
restami sempre vicino
guidami lungo il cammino
tu la mia luce sei vita.
LUCIANO SOMMA

IMMAGINI

Mi sei apparsa vestita di sole
Con addosso il tuo nudo integrale
Un ricordo fantasma d’estate
Che ritorna superbo e io sto male .
Mi riporta lontano nel tempo
Con la bocca attaccata a quel seno
Che succhiavo ingoiando il mio latte
Mi vegliava uno sguardo sereno.
Era amore l’amore di madre
Proteggeva il suo cucciolo ed io
Ero là coi miei occhi di bimbo
Che stringevo quel mondo era mio.
Sulla sabbia infuocata d’agosto
Non mi brucia soltanto la pelle
Ma memorie oggi cenere al vento
Foglie morte frammenti di stelle
Che comunque tra ortensie e le calle
Il pensiero riporta alla mente
Quanti brividi caldi d’aurore
Le mie lacrime piante per niente .
Muore il giorno compare il tramonto
Eri solo una statua di cera
Sei confusa tra i grani di sabbia
Dio in un lampo già è scesa la sera.
Luciano Somma

Auguri alle Mamme con una sola parola: GRAZIE!

Formula Uno, GP Miami: è tornata la Rossa! Pole position di Leclerc. La griglia di partenza

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Formula Uno: sul tracciato di Miami è pole position di Charles Leclerc che si qualifica davanti a Carlos Sainz e Max Verstappen. E’ prima fila tutta Rossa che si prepara al meglio alla gara di domani. Non bene invece la Mercedes che, dopo ieri, delude le aspettative. Da non perdere il GP in programma alle ore 21.30

 

Formula Uno, GP Miami: è tornata la Rossa! Pole position di Leclerc. La griglia di partenza

Nella pazza America è pole position per la Ferrari di Charles Leclerc che chiude davanti a Carlos Sainz e Max Verstappen. La Ferrari, dopo il weekend di Imola, è tornata! La Scuderia di Maranello si è infatti dimostrata molto forte nella parte guidata e i due piloti lo hanno certificato piazzandosi in prima fila in vista del  GP di domani.

 

Bene ma non benissimo

In casa Red Bull invece hanno provato senza dubbio a rialzare la testa, a seguito dell’inizio poco incoraggiante, Max Verstappen e Sergio Perez. “Dobbiamo smettere di complicarci la vita” ha affermato nel post qualifiche Verstappen che ha mancato l’ultimo giro a seguito di un suo errore nelle prime curve del tracciato. Per lui, così come per Perez quarto, è tempo di focalizzarsi su domani. Il team austriaco sa di essere più forte della Ferrari sui rettilinei, ma non così tanto da permettere che solo questo fattore possa fare la differenza.

 

Aspettative non confermate

Ci si aspettava  un’ottima Mercedes… e invece. Il sabato di qualifiche, il primo evento della verità, non ha confermato le aspettative del venerdì. Hamilton, primo dei Mercedes, chiude in sesta posizione, dietro all’eccezionale ed ex compagno di squadra Bottas su Alfa Romeo. C’è ancora da lavorare dunque sulla W13, che sembra esser tornata ad avere problemi di porpoising più evidenti. Da dimenticare anche la qualifica di George Russell. Il pilota inglese, a seguito della prima posizione nelle libere di ieri, delude molto le aspettative con la dodicesima piazza. Problemi sulla sua vettura o di strategia in casa Mercedes? Unica certezza per ora: domani sarà una gara in salita.

 

McLaren c’è…a metà

In casa McLaren invece è ancora Norris a portare in alto il marchio del team britannico. Il pilota inglese conclude all’ottavo posto, davanti al compagno di squadra Ricciardo solo quattordicesimo, alle spalle dell’Aston Martin di Sebastian Vettel.  Ma è proprio l’Aston Martin un altro team che prova a rialzare la testa e, sostanzialmente, ci riesce grazie alla decima posizione di Stroll a seguito della qualificazione al Q3.

 

Chi delude

Delusione in casa Alpine che, a seguito dei problemi avuti sulla vettura di Esteban Ocon, ha sperato in un’ottima prestazione di Alonso, ipotizzabile anche in base a quanto visto nelle libere di venerdì. Lo spagnolo invece non convince e manca l’accesso al Q3. Domani infatti partirà dall’undicesima piazza, con accanto la Mercedes di Russell. Se questa poteva essere una pista a favore di Alpine, vista la grande forza di motore richiesta, per il team francese bisognerà ancora lavorare un bel po’ per portare a casa ottimi risultati domani.  Non sorprende anche la Haas, con Schumacher e Magnussen che non vanno oltre la quindicesima e la sedicesima piazza. Per il team padrone di casa non è stata una qualifica stratosferica.

 

Chiude la Williams

Nelle retrovie continua a deludere la Williams, con Albon e Latifi in diciottesima e diciannovesima posizione, davanti all’Alpine di Esteban Ocon che, a seguito dell’incidente a muro nelle FP3, non è potuto scendere in pista per la sessione di qualifica.

Si archivia dunque così il sabato di qualifica. Non resta che attendere domani, con il momento della verità chiamata gara che scatterà alle ore 21.30!

La griglia di partenza

1 Charles Leclerc

2 Carlos Sainz

3 Max Verstappen

4 Sergio Perez

5 Valtteri  Bottas

6 Lewis Hamilton

7 Pierre Gasly

8 Lando Norris

9 Yuki Tsunoda

10 Lance Stroll

11 Fernando Alonso

12 George Russell

13 Sebastian Vettel

14 Daniel Ricciardo

15 Mick Schumacher

16 Kevin Magnussen

17 Guanyu Zhou

18 Alexander Albon

19 Nicholas Latifi

20 Esteban Ocon

Napoli Spalletti: Ci state mettendo già pressione per l’anno prossimo!

Dopo la vittoria di misura maturata dal Napoli ai danni del Torino per 0-1, Luciano Spalletti è tornato a parlare.

Nel pre gara aveva lasciato spazio al proprio staff tecnico mentre nel post partita si è concesso alle domande dei presenti.

Le sue parole sono state raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione sportiva:

Spalletti oggi il suo Napoli ha fatto un gol in stile Torino?

“Abbiamo fatto un bel recupero palla e mi fa piacere sottolineare la tripla pressione di Insigne che è partito da sinistra è arrivato fino a destra e ha costretto a giocare in condizioni non facili l’avversario, poi siamo stati bravi a riconquistare palla, poi Fabian ha la mazza da golf quando calcia; riesce a piazzarla, a volte sembra che le gambe vadano più piano ma con il pensiero è 3 volte avanti”

La non conferenza stampa di ieri?

“E’ una scelta mia, voglio dare merito ad un’estensione mia; vorrei dare merito a quelli che fanno molto lavoro sul campo e fuori dal campo, io parlo per 1 loro parlano per 7 sono molti di più ed attraverso quella che è una presenza; attraverso quello che è il voler far vedere che hanno un valore andare in campo e scaldarli ora che mancano 2 partite alla fine speciali e questo è importante piuttosto di pensare a vincere il prossimo campionato”

Il futuro a Napoli?

“Il futuro per noi calciatori quando siamo dentro questo lavoro è il prossimo allenamento e noi anche in questo caso perché si gioca di domenica ci si allena di martedì, come anche la settimana precedente prima di andare a Torino quello che è importante è vedere che abbiamo giocato, e siccome si gioca di sabato si parte di lunedì e non si dà il giorno di recupero. Quelle sono cose importanti dove i giocatori accettano di venire ad allenarsi in maniera seria nel giorno di recupero perché giochi di sabato”

Napoli - Fiorentina Calcio Serie A 2021-2022 (39) INSIGNECome lo vede Insigne?

“lui si è preso le responsabilità che altri magari non si sarebbero presi per la difficoltà che gli dà questo momento qui, poi lui deve vivere serenamente; ha fatto questa scelta qui ed è stata accettata da parte di tutti. Per noi non è facile perché si perde un calciatore del suo livello però poi lui ha già dimostrato tutto il suo talento e il suo valore di calciatore e di uomo e in conseguenza a questo lui può girare sempre a testa alta in campo perché è stato un calciatore leale e qualitativo e tutti ne abbiamo goduto”

A cura di Luigi Matrone

Torino, Juric: Oggi non abbiamo fatto male ma neanche benissimo

Dopo la sconfitta incassata con il Napoli grazie alla rete di Fabian Ruiz, Ivan Juric, mister del Torino ha parlato nel post partita commentando le prestazione dei suoi uomini.

Le sue parole sono state raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione sportiva:

Un Torino coraggioso ma senza cattiveria?

“Oggi non male ma neanche bene, è stata una partita media e certe cose le abbiamo fatte bene; altre mi aspettavo di più, abbiamo concesso troppo al Napoli. Abbiamo avuto delle occasioni dove dovevamo fare gol”

Ricci, come lo colloca Mister Juric per il futuro?

“Deve alzare il livello se vuole giocare, lui si è messo in discussione e ci lavora, c’è grande applicazione deve rubare meglio la palla e deve giocare meglio tecnicamente, deve crescere ancora tanto”

Come si alzano le ambizioni del toro?

“Deve decidere la società, quest’anno è stato molto positivo in tante cose, è stata costruita una squadra giusta; tosa, potevamo fare più punti però non è stato facile ribaltare perché i problemi ci sono stati. Decide la società, è chiaro se vuoi alzare l’asticella devi prendere giocatori forti, molti li perderemo; bisognerà fare un gran lavoro. La mia sensazione è che Torino ti chiede questa cosa qua, non puoi galleggiare verso il basso ci devi provare”

A cura di Luigi Matrone