Juve Stabia, alla scoperta dell’Under 17 di mister Sacco che tenterà l’impresa a Bolzano contro il Sudtirol

Juve Stabia, le Vespette dell'Under 17 di mister Michele Sacco, forti del 4-3 rifilato al Sudtirol all'andata, tenteranno domenica prossima a Bolzano l'impresa di superare il Sudtirol e accedere così ai quarti di finale nazionali

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Juve Stabia, le Vespette dell’Under 17 di mister Michele Sacco, forti del 4-3 rifilato al Sudtirol all’andata, tenteranno domenica prossima a Bolzano l’impresa di superare il Sudtirol e accedere così ai quarti di finale nazionali. L’eventuale passaggio del turno avrebbe ancora più valore perchè il Sudtirol è una delle più accreditate alla vittoria finale e ha una difesa di ferro avendo subito solo 9 gol nella stagione regolare.

Si da il caso però che lo stesso Sudtirol ne abbia subite ben quattro di reti all’andata nella sfida che la Juve Stabia Under 17 ha vinto meritando un punteggio anche molto più largo in quanto i ragazzi di mister Sacco si sono visti negare due gol regolari (soprattutto il secondo di Saviano nella parte finale della gara) e il rigore che aveva portato momentaneamente in vantaggio sul 2-3 il Sudtirol trasformato da Kofler era apparso molto generoso o meglio un vero e proprio regalo da parte dell’arbitro, il sig. Di Mario di Ciampino.

Mister Michele Sacco, che è il vero e proprio valore aggiunto di questa Under 17 della Juve Stabia, sa lavorare con notevole maestria con i giovani e ne è riprova il fatto che allena da anni l’Under 17 delle Vespette e ha sempre conseguito ottimi risultati. In particolare nella stagione della promozione della prima squadra in Serie B, la sua Under 17 pervenne ad un risultato prestigiosissimo arrivando a giocarsi le Final Four nazionali.

Michele Sacco è un allenatore che, oltre ad essere un maestro di tattica, sa molto bene cosa significa insegnare calcio ai giovani e lo mette in pratica con i suoi ragazzi con risultati sempre molto evidenti che sono frutto del lavoro quotidiano che viene svolto con loro.

Non a caso i vari Mariano Guarracino, Gianmarco Todisco e Matteo Esposito, solo per citare i casi più eclatanti, che hanno fatto parte in pianta stabile della prima squadra della Juve Stabia, facevano parte proprio di quella Under 17 che sotto la guida di mister Sacco arrivò nella stagione 2018-2019 a giocarsi le Final Four nazionali.

E un plauso meritano anche Ciro Aveta, storico secondo di Michele Sacco; Filippo Latella, storico preparatore dei portieri ed ex portiere del Lecce alla fine degli anni ’80 ed il preparatore atletico, Enzo Monaco.

Il tutto nel contesto di un settore giovanile della Juve Stabia che è all’avanguardia sotto ogni punto di vista e che è sapientemente guidato dal responsabile, Saby Mainolfi, e dal direttore Roberto Amodio.

L’idea alla base del settore giovanile diretto da anni da Saby Mainolfi non è il risultato fine a se stesso, ma insegnare ai ragazzi cosa significa diventare atleta e calciatore. La settimana di allenamento, la disciplina (rispetto delle regole e delle decisioni dell’allenatore) e il saper stare in campo (ruoli, aiuto ai compagni, ecc.) sono gli insegnamenti che quotidianamente vengono impartiti ai ragazzi. Questi insegnamenti hanno permesso negli anni passati di ottenere risultati importanti per il settore giovanile della Juve Stabia in sinergia con il direttore Roberto Amodio.

I PRINCIPALI PROTAGONISTI DELLA JUVE STABIA UNDER 17 DI MISTER SACCO CHE SFIDERA’ IL SUDTIROL DOMENICA PROSSIMA PER IL RITORNO DEGLI OTTAVI DI FINALE.

Ma chi sono i protagonisti di questa Under 17 della Juve Stabia che cercherà di gettare il cuore oltre l’ostacolo anche a Bolzano domenica prossima?

Partiamo dal portiere Diglio, che è reduce da un’ottima stagione e che nella gara col Sudtirol è stato autore di due parate davvero miracolose. Poi in difesa Borrelli e Provvisiero che era terzino e poi con mister Sacco è diventato centrale difensivo, molto cresciuto fisicamente nel corso degli anni. Sia Borrelli che Provvisiero sono due centrali difensivi che garantiscono l’adeguata copertura alla fase difensiva.

I due esterni bassi sono Fravola e Schettino. Quest’ultimo insieme a Saviano l’anno scorso erano a Benevento e quest’anno sono tornati entrambi alla base. Schettino, stabiese doc, è una delle grandi scoperte di Saby Mainolfi ed è stato artefice di un’ottima stagione.

A centrocampo abbiamo Piccolo sul quale Mainolfi ha creduto dal primo minuto perchè era di piccola statura ma nel corso degli ultimi anni è cresciuto molto fisicamente ed è diventato il capitano dell’Under 17 della Juve Stabia. Poi c’è Del Mondo che faceva parte dell’Under 15 di qualche anno fa e autore anche lui di un’ottima stagione così come Noletta, attaccante che può giocare anche da mezzala di centrocampo così come Del Mondo può giocare sia da mezzala di centrocampo che da esterno basso. Infatti col Sudtirol Del Mondo è stato impiegato da mister Sacco da esterno basso.

In attacco troviamo Pimienta che ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile della Juve Stabia e Saviano che è un ragazzo da tenere sotto occhio perchè è molto forte tecnicamente e potrà rappresentare tra qualche anno magari un valido rinforzo anche in chiave prima squadra sulla scia di quanto avvenuto per esempio con Guarracino e Della Pietra. Infine Faccetti, autore di una doppietta nella gara di andata col Sudtirol, altro elemento da tenere sott’occhio in prospettiva futura.

Senza dimenticare Ceccherini, centrocampista duttile anch’egli stabiese doc; Aprea, mezza punta con spunti e strappi molto interessanti sempre di Castellammare anche lui; Celentano, difensore centrale di S. Antonio Abate che si è allenato anche con la prima squadra di mister Novellino nell’ultimo mese.

Un collettivo, quello di mister Sacco, che sicuramente darà battaglia anche a Bolzano cercando di portare a casa l’accesso ai quarti di finale contro una corazzata di questo campionato. Sperando di non trovare sulla propria strada un altro arbitraggio come quello del sig. Di Mario di Ciampino che ha impedito alla Juve Stabia di arrivare a Bolzano con un vantaggio molto più largo e rassicurante che avrebbe peraltro ampiamente meritato.

 

 

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