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a sconfitta contro la Juve Stabia brucia in casa Salernitana, e nel post-partita è un fiume in piena il direttore sportivo granata, Marco Valentini. Intervenuto in conferenza stampa, Valentini non ha nascosto la sua frustrazione per l’andamento della gara, puntando il dito contro l’arbitro come principale responsabile del risultato negativo.
“Oggi l’arbitro non era nella sua miglior giornata”, ha esordito Valentini con tono deciso. “L’espulsione ha rovinato una partita che fino a quel momento era in perfetto equilibrio. Inoltre, ci sono stati due rigori evidenti su Cerri che non sono stati fischiati”. Il direttore sportivo ha poi proseguito analizzando l’andamento del match: “Fino all’espulsione nessuna delle due squadre stava dominando, era una partita combattuta. Ovviamente, l’inferiorità numerica ha creato uno squilibrio. Nonostante ciò, nel secondo tempo, pur giocando in dieci, la partita l’abbiamo fatta noi”.
Valentini ha poi affrontato il tema del premio salvezza, una questione che ha suscitato diverse reazioni nell’ambiente. “Il premio salvezza nasce da una volontà della società”, ha chiarito. “Nella fase iniziale della stagione non era stata costruita una squadra con l’obiettivo primario della salvezza. Tuttavia, vista l’attuale situazione di classifica, in zona retrocessione, la società ha deciso di introdurlo. Tengo a precisare che non è uno strumento per motivare il gruppo, i nostri giocatori sono professionisti e le motivazioni le hanno intrinseche. Saranno le prestazioni sul campo e la matematica a dirci se potremo salvarci. Partire ultimi il 2 gennaio e riuscire a salvarsi all’ultima giornata significherebbe comunque aver fatto un ottimo lavoro. Dobbiamo continuare a spingere perché abbiamo le possibilità di raggiungere questo obiettivo”.
Un altro aspetto toccato da Valentini è l’approccio alle partite della squadra: “Spesso non entriamo in campo con la giusta mentalità. Il primo tempo di oggi è stato equilibrato, forse loro erano meno appesantiti psicologicamente. Purtroppo, ci è capitato spesso di iniziare a giocare solo dopo aver subito gol. Però, devo dire che la squadra sta bene fisicamente, riusciamo ad arrivare anche dopo il novantesimo con la forza e la volontà di riaprire le partite”.
Nonostante la grinta mostrata nel secondo tempo, Valentini non ha nascosto la sua insoddisfazione per la situazione generale: “Non siamo soddisfatti, questo è chiaro. Le valutazioni sulla stagione devono essere approfondite e vanno fatte considerando il quadro completo. Oggi, però, l’arbitro ha sicuramente indirizzato la partita verso l’avversario”.
Il direttore sportivo ha poi ammesso le difficoltà della squadra: “La Salernitana ha sempre palesato dei limiti. Siamo in un momento difficile e abbiamo poco margine di errore. Dobbiamo conviverci e fare il massimo dei punti possibili da qui alla fine. Ad oggi abbiamo dei problemi che devono essere colmati il prima possibile. Dobbiamo affrontare le prossime partite con il miglior approccio possibile. Il nostro problema principale è stato non riuscire a dare continuità alle vittorie”.
Infine, Valentini ha spiegato alcune scelte tecniche, tra cui l’inserimento di un difensore in attacco: “La logica c’è. Adelaide non è stato convocato perché non è sembrato sufficientemente concentrato durante la settimana. Simy doveva andare via, non ha voluto farlo, ma siamo stati chiari con lui sul fatto che non rientrava nei nostri progetti. La scelta di inserire un giovane in attacco è stata dettata dalla necessità di sfruttare la sua fisicità. In quel momento della partita non si stava giocando a calcio ma a sportellate e un calciatore di circa 2 metri di altezza poteva essere determinante”.
Nonostante la sconfitta e le difficoltà, le parole di Marco Valentini trasmettono la volontà di lottare fino alla fine per la salvezza, confidando nelle capacità del gruppo e sperando in un cambio di rotta nelle prossime decisive partite.