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Castellammare di Stabia

Juve Stabia – Palermo (1-3), editoriale: Le Vespe mettono il cuore in campo ma non basta per guadagnare punti

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Ancora una volta, la Juve Stabia ci ha regalato una prestazione da applausi, ma il risultato finale è stato crudele. Una sconfitta che brucia, che lascia un amaro in bocca e che fa infuriare i cuori stabiesi. Abbiamo assistito ad una partita dominata, con un possesso palla che ha soffocato gli avversari e con occasioni da gol sprecate in grande quantità.

Le Vespe hanno dominato il match, tenendo il pallino del gioco e creando un numero impressionante di occasioni da gol. Rocchetti e Mussolini, colpendo rispettivamente traversa e palo, hanno incarnato la serata stregata dei padroni di casa. Le parate miracolose del portiere rosanero su Mussoloni e Candellone hanno poi sventato altre pericolose incursioni, tenendo a galla gli ospiti.

La dea bendata sembra abbia voltato le spalle alle Vespe. Eppure, i ragazzi di Guido Pagliuca hanno lottato su ogni pallone, hanno corso come forsennati, hanno dimostrato un cuore grande quanto una casa. Ma nel calcio, purtroppo, non sempre vince chi merita.

La rete di Adorante aveva acceso una flebile speranza di rimonta, ma l’ingenuità di Piscopo ha vanificato gli sforzi della squadra regalando al Palermo un rigore su cui Thiam, pur intuendo l’angolo del tiro (lo scorso campionato è stata impeccabile nei primi cinque rigori n.d.a.), non è riuscito a deviare la conclusione di Brunori, sigillando di fatto il risultato.

Un episodio che ha gelato lo stadio e che ha lasciato tutti senza parole. Ma la Juve Stabia non si arrende mai. I calciatori hanno comunque dimostrato di essere una squadra unita, solida e con grandi ambizioni.

Le statistiche

Le statistiche in favore delle Vespe sono impietose: 69% di possesso palla, 14 tiri contro 8 e 6 corner a 2. Numeri che evidenziano la superiorità territoriale della Juve Stabia, incapace però di concretizzare il proprio predominio.

Numeri che raccontano di una partita dominata e di una superiorità territoriale netta. Ma nel calcio, come sappiamo bene, i numeri non bastano. Serve anche un pizzico di fortuna, quella fortuna che ieri è mancata alla Vespe, unita ad una massima concentrazione per tutti i 90 minuti abbinata ad una freddezza sotto porta.

Il Palermo, squadra esperta e blasonata, ha saputo approfittare delle disattenzioni della Juve Stabia. Ma non dimentichiamo che le Vespe hanno giocato alla pari con una delle favorite per la promozione, dimostrando ancora una volta di poter competere con chiunque.

Questa sconfitta lascia in tutti i tifosi l’amaro in bocca, ma dà anche la consapevolezza di avere una squadra forte e competitiva.

Una lezione amara

La Serie B è un campionato difficile e imprevedibile, dove anche una minima disattenzione può costare cara. Il Palermo, squadra ricca di esperienza e qualità, ne è la prova. I rosanero si sono permessi il lusso di giocare inizialmente senza campioni come Brunori e Le Douaron e hanno saputo sfruttare al meglio le poche occasioni concesse dagli avversari.

La Juve Stabia, nonostante le assenze e la difesa rimaneggiata (mancavano Andreoni per infortunio, Folino per squalifica e Varnier era in panchina solo per onore di firma n.d.a.), ha dimostrato di poter reggere il confronto con una squadra di vertice. Tuttavia, è necessario migliorare sotto porta e limitare gli errori individuali.

Obiettivo possibile

L’obiettivo rimane quello di consolidare la propria posizione in classifica e di lottare per conquistare la salvezza evitando i playout. La strada è ancora lunga, ma le premesse ci sono tutte per affrontare il campionato con entusiasmo e determinazione.

A tutti i tifosi stabiesi

Non abbattetevi! E’ stato bello vedere il Menti pienissimo.

Continuate a sostenere i calciatori con la stessa passione di sempre. La strada è ancora lunga e siamo sicuri che altre gioie arriveranno presto.

Forza Juve Stabia!


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