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Meteo Stabia Lunedì 25-28 Ottobre 2021: oggi nubi sparse, Martedì 26…

Meteo Stabia Lunedì 25-28 Ottobre 2021. Generali condizioni di cielo parzialmente nuvoloso, temperature 13-20°C, Martedì 26 pioggia, Mercoledì 27 nubi sparse.

Castellammare di Stabia, Lunedì 25 Ottobre: giornata caratterizzata da nuvolosità di passaggio, temperature comprese tra 13 e 20°C. Entrando nel dettaglio, avremo nubi sparse di passaggio al mattino e al pomeriggio, nuvolosità compatta alla sera. Durante la giornata di oggi si registrerà una temperatura massima di 20°C alle ore 15, mentre la minima alle ore 6 sarà di 13°C. I venti saranno forti da Est-Nord-Est sia al mattino che al pomeriggio con intensità di circa 38km/h, alla sera moderati provenienti da Est-Nord-Est con intensità di circa 22km/h. L’intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 1.6, corrispondente a 416W/mq.

Martedì 26 Ottobre: giornata prevalentemente piovosa, temperature comprese tra 15 e 17°C. Entrando nel dettaglio, avremo pioggia anche abbondante al mattino e al pomeriggio, fenomeni a carattere di pioggia debole alla sera. Durante la giornata di domani si registrerà una temperatura massima di 17°C alle ore 15, mentre la minima alle ore 7 sarà di 15°C, lo quota più bassa dello zero termico si attesterà a 2840m alle ore 23 e la quota neve minima sarà 2490m alle ore 14. I venti saranno moderati da Est-Nord-Est sia al mattino che al pomeriggio con intensità di circa 12km/h, deboli da Est-Nord-Est alla sera con intensità di circa 11km/h. L’intensità solare più alta sarà alle ore 14 con un valore UV di 0.2, corrispondente a 141W/mq.

Mercoledì 27 Ottobre: giornata caratterizzata da cielo parzialmente nuvoloso, temperatura minima 13°C, massima 20°C. Entrando nel dettaglio, avremo nuvolosità compatta al mattino, nuvolosità sparsa al pomeriggio, assenza di nubi alla sera. Durante la giornata si registrerà una temperatura massima di 20°C alle ore 15, mentre la minima alle ore 23 sarà di 13°C. I venti saranno per tutto il giorno moderati provenienti da Est-Nord-Est con intensità compresa tra 22 e 27km/h. L’intensità solare più alta sarà alle ore 14 con un valore UV di 1.3, corrispondente a 371W/mq.

Giovedì 28 Ottobre: giornata caratterizzata da nuvolosità sparsa, temperatura minima 10°C, massima 22°C. Nel dettaglio: poche nubi al mattino, qualche nube sparsa durante il resto della giornata. Durante la giornata la temperatura massima verrà registrata alle ore 15 e sarà di 22°C, la minima di 10°C alle ore 7. I venti saranno moderati da Est-Nord-Est per tutto il giorno con intensità di circa 21km/h. L’intensità solare più alta sarà alle ore 12 con un valore UV di 2.6, corrispondente a 535W/mq.

Meteo Stabia Lunedì 25-28 Ottobre 2021: oggi nubi sparse, Martedì 26… / Cristina Adriana Botis / Redazione Campania

Pagelle Inter Juventus (1-1): Dzeko ancora a segno

 

Pagelle Inter Juventus – Termina 1-1 il derby d’Italia tra Inter e Juventus. Dzeko è il migliore in campo; Dybala entra e pareggia la partita. Sciagurato Dumfries: causa il rigore.

Pagelle Inter Juventus (1-1), 9ª giornata di Serie A

È 1-1 il derby d’Italia tra Inter e Juventus. I nerazzurri giocano meglio nel primo tempo, trovando la rete del vantaggio con Dzeko. Nella ripresa, Dybala, su rigore, sigla l’1-1 finale. Nerazzurri terzi a 18 punti. Ecco le pagelle di Inter-Juventus.

Inter

Handanovic 6,5: non sempre pulito ma abbastanza decisivo nel corso del match. Non può nulla sul gol.

Skriniar 6,5: fa tutto lì in difesa: protegge, corre, va in avanti. Nel suo reparto giganteggia.

De Vrij 7: leader assoluto della difesa interista. Non lascia spazi a Morata con facilità.

Bastoni 6,5: rompe la linea spesso e volentieri, aggiungendo un uomo all’offensiva dell’Inter. Futuro.

Darmian 7: garantisce corse e senso del dovere sulla fascia destra da cui partono numerose incursioni. Partita incredibile per un ragazzo su cui tanti avevano dubbi. E invece…

Barella 7: a centrocampo domina in quantità, corre e alla fine esce stremato dopo una partita di altissimo livello. (dall’89’ Vecino SV)

Brozovic 7: il croato invece domina in qualità. Gestisce palla con una sicurezza imbarazzante. Nel primo tempo è continuo via vai di palloni. Passano tutti da lui.

Calhanoglu 6,5: costretto a giocare anche con l’infortunio a causa del forfait di Vidal. Gioca divinamente nel primo tempo, con un gran tiro da fuori che prende la traversa innescando il gol di Dzeko. (dal 61′ Gagliardini 6: ci mette l’impegno)

Perisic 7: (dal 72′ Dumfries 5: sciagurato. Causa il rigore del pareggio della Juventus.)

Lautaro 5,5: forse il peggiore dei nerazzurri fino alla sua uscita dal campo. Tocca pochissimi palloni. Poche energie. (dal 72′ Sanchez 6: ci prova, ma non offre nulla all’offensiva dell’Inter

Dzeko 7,5: sono 7 gol in 9 partite di Serie A. Un impatto totale sull’attacco dell’Inter. Giocatore assoluto.

All. Inzaghi 6,5: l’Inter vive per 80′ minuti, poi il gol gli taglia le gambe. Dumfries sbaglia tutto. Ma la prestazione c’è.

Juventus

Szczesny 6; Danilo 5,5, Bonucci 5,5, Chiellini 6, Alex Sandro 6; Bernardeschi SV (dal 18′ Bentancur 6), Locatelli 5,5 (dal 83′ Kaio Jorge SV), McKennie 6, Cuadrado 5(dal 65′ Chiesa 6,5); Kulusevski 5,5(dal 65′ Dybala 6,5), Morata 5. All. Allegri 6,5.

 

Spalletti: “Pareggio giusto, stiamo crescendo sempre di più”

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Le parole del tecnico del Napoli Luciano Spalletti dopo il pareggio contro la Roma per 0-0 all’Olimpico

 

Spalletti: “Pareggio giusto, stiamo crescendo sempre di più”

Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, è intervenuto nel post partita di Roma-Napoli. Ecco le sue dichiarazioni:

 

Sul risultato della gara

“Il fatto di saper mantenere la testa lucida e di non lasciarsi trascinare l’entusiasmo che stiamo attraversando è fatto di maturità ulteriore. E’ uno step di crescita di quello che deve essere il comportamento in determinate partite. La gara è stata combattuta. Anche i cambi sono stati fatti da me e Mourinho per portare a casa il risultato pieno”.

 

 

Gasperini oggi ha parlato di arbitri che devono dare delle spiegazioni

“Non entro nel merito di quello che dice Gasperini perché non so cosa sia successo. So cosa è successo oggi. Sono andato a salutarlo, sono andato lì per dirgli ‘Bravo’ e gli ho battuto le mani. L’ho seguito proprio per farmi sentire che gli dicevo ‘Bravo’ e gli battevo le mani, perchè lo pensavo. Ha arbitrato una grande gara, non ho protestato mai durante la gara anche se c’erano due o tre episodi su cui protestare”.

 

I fischi dei tifosi della Roma l’hanno sorpresa?

“Me lo aspettavo, io so quello che ho fatto per questa squadra. Un giorno faremo chiarezza una volta per tutte su alcune questioni, ho amato questa squadra nelle due situazioni di Roma. Ho allenato dei calciatori splendidi che poi, da un punto di vista mio, sono esperienze che mi porterò sempre dietro. Di aver allenato gente come Totti, Florenzi, Salah, Rudiger, Maicon, tutta gente di altissimo livello. Possono dire quello che gli pare, quelle emozioni sono mie e non li faccio partecipi”.

 

Sulla capacità della gara di avere una grande mentalità anche all’Olimpico

“Diversi giocatori avevano giocato anche giovedì, farsi trovare così pronti è sintomo di squadre forti. Di ragazzi che molte cose le vanno a mettere a posto da soli perchè sono calciatori professionisti a tutto tondo. La squadra forte è questa qui, che riesce anche a rigenerare la forza in poco tempo. È una squadra che gioca per fare il risultato pieno, senza mai accontentarsi. Anche gli allenatori con i cambi hanno inserito attaccanti, a dimostrazione di volerla vincere. Sono soddisfatto di questa gara”.

 

Quanto è stato importante l’apporto delle Curve romaniste, cosa che manca al Maradona. Quanto può essere importante?

“È così, il calcio va giocato con lo stadio pieno e questi boati qui. Per andare a vincere le partite ed andare a creare uno spettacolo ancora più forte, bisogna saperci stare in queste situazioni. Per quelli che sono i prezzi per venire allo stadio, bisognerebbe tendere a far venire la gente allo stadio. Per quello che si è passato, per le famiglie non è facile comprare due biglietti in un mese”.

 

Che cosa non ha funzionato nell’attacco?

“Siamo entrati dentro all’inizio, abbiamo passato un quarto d’ora dove non abbiamo gestito la palla poi si è normalizzato il tutto e siamo arrivato al nostro livello di calcio. Poi è vero che in alcune situazioni si poteva fare anche meglio, delle ipotetiche situazioni potevano essere portate a compimento ma poi ci sono anche gli avversari. Per noi non è stato facile andare a proporre la stessa qualità di gioco, darei più meriti alla compattezza delle due squadre”

Inter – Juventus (1-1), a San Siro vince l’equilibrio

 

Inter Juventus – Finisce 1-1 il Derby d’Italia tra Inter e Juventus nel posticipo della 9ª giornata di Serie A. Nel primo tempo segna Dzeko, nel secondo risponde Dybala su rigore.

Inter  Juventus (1-1), 9ª giornata Serie A

E alla fine termina in pareggio la supersfida della 9ª di Serie A. Inter e Juventus non si fanno male e guadagnano un punto in classifica. I nerazzurri vanno in vantaggio al 17′ grazie al tap-in vincente di Edin Dzeko, al 7º centro in Serie A. La Vecchia Signora riesce a pareggiare solo negli ultimi minuti, con il rigore vincente di Dybala che toglie le due squadre i tre punti. La squadra di Inzaghi resta al 3º posto con 18 punti; i bianconeri a 15.

Formazioni ufficiali Inter – Juventus

Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro, Dzeko. All. Inzaghi.

Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bernardeschi (dal 18′ Bentancur), Locatelli, McKennie, Cuadrado; Kulusevski, Morata. All. Allegri.

Primo tempo

Bel primo tempo a San Siro. È dell’Inter la prima occasione del match: al 4′ Skriniar colpisce di testa da cornere, ma non trova la porta. Pochi minuti più tardi ci pensa Morata a pareggia il numero delle occasioni con un gran tiro al volo parato da Handanovic. Al 17′, cambia la partita. Darmian va da Calhanoglu che tira colpendo l’incrocio dei pali. Sulla respinta arriva Dzeko che a porta vuota non può sbagliare. 1-0 Inter.

Passano cinque minuti e Cuadrado tenta il tiro dalla distanza. Fuori. Al 42′, azione confusa nell’area nerazzurra, con la Juventus in pressing. Alla fine calcia Bonucci, ma la palla finisce in curva. Il primo tempo del Derby d’Italia finisce con l’1-0 per la squadra di Inzaghi, in vantaggio grazie al gol di Dzeko: sono 7 gol e 1 assist per il bosniaco in campionato.

Secondo tempo

Inizio secondo tempo senza squilli, nessuna delle due squadra ha crewato azioni pericolose. Al 59′ Dzeko colpisce di testa, ma il tiro termina sul fondo. Al 63′, parte il contropiede nerazzurro con Perisic che però tira male. Passano cinque minuti e ci prova Alex Sandro da fuori: il tiro però termina a lato. Su punizione, Dybala centra la porta e Handanovic para. All’87’, calcio di rigore per i bianconeri: Dumfries colpisce Alex Sandro. L’arbitro va al Var e assegna la massima punizione. Dybala sul dischetto non sbaglia. 1-1 Juventus.

 

Formula Uno, GP degli USA: Verstappen sempre più leader! Bene la Ferrari

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Formula Uno, ad Austin vince Max Verstappen che chiude davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton e al compagno Sergio Perez

 

Formula Uno, GP degli USA: Verstappen sempre più leader! Bene la Ferrari

 

Perché alla fine la Formula Uno è anche strategia. Ed è stata proprio questo il fattore determinante che ha permesso a Verstappen di vincere e chiudere davanti a Hamilton e al compagno di squadra Perez. Su una pista, teoricamente Mercedes, l’olandese vince ancora e si conferma sempre più leader del mondiale. La scelta vincente, quella fatta da Verstappen che, dopo aver perso la prima posizione,  si è voluto fermare  prima del suo rivale in entrambi i pit stop. Nonostante una piccola pressione negli ultimi giri, Hamilton non è più riuscito ad attaccare e a impedire a Verstappen di salire sul gradino più alto del podio.

 

Che battaglia

Se la lotta Hamilton-Verstappen continua ad affascinare, anche quella Ferrari-McLaren non smette di appassionare. In Ferrari Leclerc chiude quarto davanti a Sainz settimo, mentre Ricciardo quinto ha avuto più feeling del compagno Norris solamente ottavo. In una gara e su una pista in cui non ci si aspettava questa  Ferrari, il team di Maranello ormai, con questa nuova power unit, ha intrapreso la strada giusta per tornare in alto.

 

I top e i flop

Porta in alto invece il marchio AlphaTauri l’ottimo Yuki Tsunoda che chiude in nona posizione visto il ritiro del compagno di squadra Gasly. Il francese non è riuscito a concludere la gara, andando a far compagnia all’Alpine fuori sia con Ocon che con Alonso per aver rotto l’ala posteriore.

 

Termina così un bellissimo Gran Premio degli USA. Appuntamento tra due settimane con il Gran Premio del Messico!

 

IL PODIO

Max Verstappen Red Bull 25 punti
Lewis Hamilton Mercedes 18 punti
Sergio Perez Red Bull 15 punti

Ritrova la via di casa: lieto fine per Milky il cagnolino

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Il cagnolino Milky, che vagava impaurito nei pressi della Stazione Termini, è stato accudito dagli agenti della Polizia Locale che hanno rintracciato la proprietaria in poche ore. VIDEO

Roma – Due giorni fa la pattuglia della Polizia Locale del I Gruppo “ex Trevi” stava svolgendo il consueto servizio di vigilanza nei pressi della stazione Termini, quando ha ricevuto l’ allerta da parte di un cittadino della presenza di un cagnolino che vagava smarrito.

Il cagnolino prontamente soccorso

Il Jack Russel, spaventato ma in buone condizioni, è stato portato presso la sede di via della Greca, dove gli agenti del Reparto Tutela Ambiente si sono immediatamente attivati, fornendogli acqua e cibo e riempiendolo di tutto l’affetto necessario per tranquillizzarlo.

Essendo il cagnolino sprovvisto di collare con microchip, è stato necessario avviare una serie di accertamenti nel tentativo di rintracciare il proprietario.

 

Dopo ricerche approfondite è stato possibile risalire alla padrona, la quale aveva pubblicato un avviso sui canali social a seguito dello smarrimento del suo Milky, avvenuto la sera prima. La giovane, italiana di 22 anni, era a passeggio con il piccolo, quando è stata rapinata e, mentre tentava di difendersi dall’aggressore, aveva perso il suo cagnolino.

Grazie alla sensibilità e ad uno spiccato spirito d’iniziativa del personale, diretto dalla Dirigente Dott.ssa Donatella Scafati, Milky ha potuto di nuovo essere tra le braccia della sua padrona che, alla vista del piccolo, è scoppiata in lacrime di gioia, dopo il grande spavento. Enorme la gratitudine espressa con affetto nei confronti degli agenti per la premura e le attenzioni dimostrate.

E’ uno di quegli episodi che dimostra come la sinergia tra i media tecnologici e l’operosità delle autorità con il contributo della sensibilità permette di regalare un lieto fine a chi ha vissuto momenti di paura.

 

 

 

Ritrova la via di casa: storia a lieto fine per Milky il cagnolino – Redazione Campania –  Stéphanie E. Perna

Capuano: “La Juve Stabia ha vinto senza tirare in porta”

Capuano, allenatore del Messina, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del match perso al “Menti” contro la Juve Stabia per effetto del gol siglato da Stoppa al 14° del secondo tempo.

Le dichiarazioni di Capuano raccolte dai colleghi di strettoweb.com sono state sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Ho visto un grande Messina, abbiamo perso una partita onestamente che non si poteva perdere. Loro hanno vinto senza tirare in porta. Noi abbiamo subito gol mentre ancora protestavamo, è un gol che non si può prendere e che purtroppo ha deciso la partita a favore della Juve Stabia.

C’è grande amarezza perché ho visto una crescita nella qualità di gioco e nella struttura dei cambi. E’ stato un ottimo Messina. Non abbiamo raccolto quanto dovevamo in queste partite. Abbiamo perso troppe seconde palle, c’è stata comunque la personalità che abbiamo mostrato per larghi tratti della partita.

Damian? L’ho tolto perché ci raddoppiavano, ci colpivano alle spalle. Nel primo tempo – conclude Capuano – abbiamo avuto comunque la migliore palla gol con Vukusic, non abbiamo concesso nulla. Io penso all’occasione sprecata da Adorante, ma anche l’ occasione di Balde fa recriminare.”

Fonte: www.strettoweb.com

Auto e Moto d’Epoca 2021 | La fotogallery di ViViCentro

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Auto e Moto d’Epoca 2021 si conferma l’evento di punta e riferimento a livello mondiale. 4 giorni, 115.000 mq, 11 padiglioni, 1600 espositori, 4 mostre e più di 5.000 macchine. Un pubblico proveniente da tutto il mondo che ha letteralmente preso d’assalto gli spazi interni ed esterni della Fiera.

Guarda la nostra fotogallery!

Il salone padovano si riconferma un evento di grande rilievo per Padova e per l’Italia, anche grazie all’indotto che genera.

Pubblico entusiasta e indiscussa la soddisfazione degli espositori che hanno ritrovato una fiera vivace, ricchissima e di alta qualità.

Questa è la più bella fiera degli ultimi dieci anni”, ha commentato Mario Carlo Baccaglini, organizzatore di Auto e Moto D’Epoca 2021.

La passione ha vinto su tutto. Oggi davvero possiamo dire che Auto e Moto d’Epoca è il punto di riferimento internazionale per tutti i settori dell’auto d’epoca, per gli espositori, i commercianti, per i collezionisti e gli appassionati in Italia e nel mondo. Un ringraziamento speciale alla squadra che per mesi ha lavorato perché tutto questo fosse possibile e ai tanti partner che ci hanno accompagnato in questo percorso”. 

Una fiera, secondo gli espositori, preparata con tenacia e determinazione, che è stata capace negli anni di aggiornarsi e rinnovarsi per seguire i trend e le aspettative di un pubblico sempre più vario.

Già prima della pandemia era in atto un cambio generazionale nel comparto dell’automobilismo storico, che il Covid ha accelerato”, ha commentato Daniele Turrisi, espositore di classiche e sportive.

Il ringiovanimento di un settore che ha inevitabilmente condizionato anche la selezione di auto esposte e poi vendute.

Il bello di Auto e Moto d’Epoca è la varietà di esemplari in mostra: qui si trova di tutto, esposto in modo ben studiato per creare abbinamenti indovinati”.

Auto da corsa accanto alle classiche, le youngtimer e le contemporanee, per una fiera reattiva che ha saputo anticipare i gusti di una nuova generazione di appassionati. 

Enorme successo a livello commerciale, con centinaia di esemplari, al di sopra di ogni previsione di operatori e professionisti del settore.

Un comparto che ha manifestato in questi giorni la forte volontà di ripartire, con passione, fervore e partecipazione. Tanti i professionisti nei giorni di giovedì e venerdì, tantissimi gli stranieri, e notevoli gli affari conclusi. “Tra gli appassionati è tornata la voglia di comprare, scambiare, permutare. Il successo delle vendite ha riconfermato il trend che già stavamo registrando nel primo post Covid-19, di fermento e dinamismo”, ha affermato Patrizio Zaccarelli, Marketing Manager di Ruote da sogno, il prestigioso dealer internazionale del mondo classic. 

Un aspetto, quello commerciale, che però non è l’unico trainante a Padova.

Nei giorni di Auto e Moto d’Epoca succede qualcosa che nelle altre fiere di settore non accade”, è il commento di Iris Stippler per Scartapatti. “Oltre ai professionisti e collezionisti, a Padova entrano in fiera i più giovani, chi si avvicina a questo mondo e persino le famiglie coi bambini. È un successo che va oltre la vendita di esemplari prestigiosi. Il nostro interesse è anche quello di portare avanti una tradizione e una cultura, di trasmettere il valore del bello, dello storico. Questo appuntamento permette a tutti di entrare in contatto con vere e proprie opere d’arte, toccando con mano la realtà”.

Le youngtimer, auto prodotte tra il 1980 e il 2000, continuano ad appassionare anche giovani e giovanissimi, animando un mercato diverso da quello tradizionale dell’automobilismo storico.

Una su tutte la Delta Integrale, presente al salone in numerosi esemplari, andata a ruba, con quotazioni moltiplicate rispetto al valore di qualche anno fa.

Un via vai di pubblico per tutti i giorni di fiera negli spazi dedicati alle 4 mostre tematiche, a partire dall’esposizione L’Italia che vince le corse dedicata ai marchi italiani che hanno segnato la storia delle competizioni.

“La mostra ha ottenuto enorme successo, vista anche l’elevata affluenza al salone di visitatori italiani e stranieri. Credo che il pubblico abbia apprezzato il messaggio che abbiamo voluto portare in un momento ancora difficile dopo la pandemia, quello di un’Italia capace di superare le crisi con creatività, ingegno, capacità, e determinazione a vincere” ha commentato Mariella Mengozzi, Direttore del MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile, Torino.  

Anche quest’anno a Padova ha vinto la passione.

 

GUARDA LA NOSTRA FOTOGALLERY (foto di Antonio Toscano)

Juve Stabia – Messina 1 – 0. Il Podio Gialloblu

La Juve Stabia ritrova il successo alla prima di Stefano Sottili sulla panchina stabiese. Col Messina è decisiva la rete del giovane Matteo Stoppa.

PODIO

Medaglia d’oro: ad Edoardo Sarri, che mette i guantoni sulla vittoria della Juve Stabia. Prima vera gara convincente del giovane portiere stabiese che, almeno per oggi, dimentica le insicurezze del passato e diventa il custode ideale per i pali campani. Sarri dice di no a Balde Balde e a Carillo dopo che Cinaglia ne testa involontariamente i riflessi, indirizzandogli un rinvio sbilenco. La sua prestazione è determinante quanto quella di Stoppa.

Medaglia d’argento: a Matteo Stoppa, finalmente pungente come una vespa. Sottili lo conosce benissimo, avendolo allenato a Pistoia e certamente sa come tirarne fuori il massimo potenziale. Le premesse per vedere un nuovo numero 7 ci sono tutte, tanto che Stoppa firma la prima vittoria in casa con una traiettoria chirurgica quanto beffarda. Per lui può essere iniziato un nuovo campionato.

Medaglia di bronzo: a Davide Cinaglia, pilastro della difesa stabiese. L’ex Novara non sbaglia un anticipo risultando insieme a Rizzo il migliore del pacchetto difensivo della Juve Stabia. Il 21 mette subito nel dimenticatoio il mezzo errore in disimpegno di cui sopra e sfodera una gara gagliarda quanto pulita.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: ad Accursio Bentivegna, che prosegue nel suo momento no. Altra prestazione opaca, se non buia, del numero 10 stabiese, cui manca lucidità prima ancora nella scelta della giocata e poi nella realizzazione della stessa.

Medaglia d’argento: a Daniele Altobelli, che si vede poco anche quando c’è da usare la sciabola. I muscoli ci sono ma non riescono a sostenere la Juve Stabia che sopra maledettamente la vivacità del Messina. Sul finale di primo tempo regala una punizione pericolosa ai siciliani e si becca il giallo che gli farà saltare il derby di Torre del Greco.

Medaglia di bronzo: a Francesco Donati, che non sfonda mai sulla fascia destra. Il giovane terzino spesso non si capisce con Bentivegna e, più in generale, resta quasi sempre bloccato sulla linea dei centrali.

Stoppa: “Vittoria sofferta ma importante nella settimana del derby”

Stoppa, attaccante della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza al termine del match vinto dalle Vespe per 1-0 contro il Messina.

Le dichiarazioni di Stoppa sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Sono davvero contento, è stata un’emozione incredibile il gol e lo dedico alla mia famiglia e alla squadra e sono contento per la vittoria. Il mister lo conoscevo già a Pistoia lo scorso anno e non ha bisogno di presentazioni.

Partita importante molto difficile e ci tenevamo tanto a vincere soprattutto per i tifosi. Sono andato subito sotto la curva per festeggiare con loro.

Il mister mi ha utilizzato sotto punta ma anche esterno e sono disponibile a tutto pur di dare il mio contributo. Alla fine abbiamo sofferto ma abbiamo ottenuto una vittoria importantissima.

Sicuramente ringrazio il mister per le parole. Sono contento per il gol e la vittoria ma il campionato è lungo e dobbiamo prepararci a tante battaglie.

Il gol arriva al momento giusto. Non ho mai avuto fretta o preoccupazione perchè il gol non arrivava. Spero sia solo l’inizio per me – continua Stoppa – e di farne tanti altri nel corso della stagione. 

La vittoria di oggi ci ha dato una grande scossa emotiva in un momento difficile alla viglia di un derby sentitissimo come quello con la Turris di sabato prossimo”.

Juve Stabia – Messina (1-0). I voti ai calciatori gialloblè

FinalMenti(e), la Juve Stabia si sblocca in casa e conquista la prima vittoria stagionale tra le mura amiche contro il Messina allenato da Capuano. Le Vespe sono ancora “malate” e non hanno espresso un buon calcio, ma oggi contava solamente vincere e con un pizzico di fortuna, che non gusta mai ci riescono.

Vittoria firmata da Stoppa e blindata da Sarri che impedisce al Messina di pervenire al pari.

Al termine della gara grande soddisfazione per Sottili all’esordio sulla panchina delle Vespe e per il pubblico di casa. I tifosi però sono proiettati al prossimo turno che vedrà le Vespe giocare con la Turris un derby molto sentito da entrambe le piazze.

Questi i voti ai calciatori stabiesi al termine di Juve Stabia – ACR Messina:

SARRI 7: Gara senza sbavatura e con più di un intervento decisivo: il migliore dei suoi.

DONATI 5,5: Cerca di dare il suo contributo sulla destra a volte anche nel vivo del gioco ma non in maniera incisiva si rifà nella ripresa.

TONUCCI 6: Tiene a bada gli avanti peloritani e combatte su tutti i palloni.

CINAGLIA 5,5: Molto insicuro e protagonista di una topica nella propria area che per un nulla non beffa Sarri. Alla distanza si riprende e contribuisce a bloccare gli avanti peloritani.

RIZZO 6: Primo tempo di tanto fumo e poco arrosto, anche lui cresce nella ripresa e si nota.

SCACCABAROZZI 6: Messo lì in una posizione non consona al suo gioco fatica, ma al pari dei compagni prende quota nel secondo tempo.

SQUIZZATO 5: La sua gara dura 35 minuti nei quali più indecisioni che altro esce per infortunio ma sente molto la gara.

ALTOBELLI 5,5: Prova nervosa del centrocampista che si segnala anche per l’ammonizione che lo squalifica per la gara di Torre del Greco.

BENTIVEGNA 5,5: Una prima frazione di gioco un po’ confusionaria poi riprende un po’ di ritmo e dà il suo apporto.

EUSEPI 6: Lavoro oscuro anche oggi pochi palloni giocabili e in attacco si vede solo a tratti ma rimane sempre un’insidia per gli avversari.

PANICO 6: Un voto che si concretizza nella ripresa quando dà il meglio di sé rispetto ad un primo tempo un po’ anonimo.

DAVI (dal 35 pt) 5: Ricorderemo la sua gara come una delle più fuori dal gioco, l’ammonizione e un errore che poteva costare la vittoria sono i punti negativi.

STOPPA (dal 9 st) 6,5: Mette il segno alla gara con un bellissimo gol entrando bene nella contesa e dando buoni indicazioni a Sottili.

DELLA PIETRA (dal 37 st) sv

CALDORE (dal 37 st) sv

Mr. SOTTILI 6: Solo due giorni per lui nel preparare questa delicata gara, sceglie un 4-2-3-1 che approccia bene ma che dura poco. Ottiene il massimo da questa gara ma sa che c’è da lavorare e non poco per arrivare a dare un’identità al gruppo.

La Juve Stabia soffre nel finale forse anche complice una sua mancata sistemazione in attacco di un’altra punta che poteva creare più profondità e allontanare gli avversari dagli ultimi 16 metri.

A cura di Giovanni Donnarumma

Sottili: “Ho visto una Juve Stabia convalescente. Nel finale troppi errori”

Sottili, allenatore della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa al termine del match vinto dalle Vespe contro il Messina per 1-0.

Le dichiarazioni di Sottili sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Ho visto una squadra convalescente partita col piglio giusto con voglia di far bene e provare il tiro. Nel momento in cui siamo andati in vantaggio – aggiunge Sottili – sono tornati gli spettri del recente dato. Con una gestione della palla che non era complicatissima.

Avevamo il timore di non portarla in fondo ma c’è l’abbiamo fatta. Ho dato solo delle indicazioni perché abbiamo avuto solo due allenamenti a disposizione. Alla fine – continua Sottili – il premio più grande è stata la vittoria.

Berardocco veniva da un problema muscolare e non me la sono sentita di buttarlo dentro a gara in corso per non bruciare uno slot. Squizzato – continua Sottili – ha queste caratteristiche in assenza di Berardocco. La scelta di mettere Stoppa e abbassare Scaccabarozzi era quella di alzare la qualità dei centrocampisti.

Oggi l’atteggiamento è stato estremamente positivo da parte di tutti a partire da quelli in panchina. Non c’è stato un giocatore che si sia fermato. Su quelle poche nozioni che ho potuto dare.

L’aspettò che mi è piaciuto di più è la loro disponibilità al sacrificio, alla corsa e al compagno che sbagliava. Noi però dobbiamo migliorare lo sviluppo della fase offensiva e dobbiamo migliorare anche la fase difensiva. Mi sembrava – continua Sottili – una squadra che fosse alla prima che facevano tutti insieme. Dobbiamo servire meglio gli attaccanti per farli segnare.

Sono ragazzi che conosco quasi tutti. Stoppa l’ho avuto anche lo sborso anno. Io non ho vincoli sui giovani. La società non mi ha detto di giocare coi giovani. Sono libero – continua Sottili – di scegliere quelli che in quel momento mi possono dare più punti possibili. Se sono bravi giocano, ma ci sono momenti in cui uno può stare meglio di altri.

Per utilizzare i giocatori con più qualità credo che un 4-2-3-1 o 4-3-3 saranno i moduli su cui lavoreremo di più anche se alla fine abbiamo giocato a 5 in difesa per portare a casa i 3 punti.

Sappiamo quanto i tifosi ci tangano al derby con la Turris. Ci teniamo anche noi e avvertiamo la vicinanza dei tifosi. Qui vivi di calcio e c’è un grandissimo ambiente.

Dobbiamo essere bravi a meritarcelo. Da domani – conclude Sottili – si lavora meglio e vediamo se nella prossima gara si metterà un po’ di qualità in più”.

Rubino: “Stracontento dei giovani della Juve Stabia. Sarri e Stoppa decisivi”

Rubino, direttore sportivo della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa al termine del match vinto dalle Vespe con il Messina per 1-0 per effetto del gol di Stoppa.

Le dichiarazioni di Rubino sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViVicentro.it.

“Non posso che essere contento dei giovani Sarri e Stoppa che sono stati artefici di questa vittoria. I nostri giovani sono spensierati e di valore. Mi dispiace per Squizzato a cui si è girata la caviglia. Matteo aveva ancora dentro il rammarico per il gol fallito col Palermo ma sono contento per il gol di oggi.

Schiavi ha avuto un piccolo problema al quadricipite e non è disponibile. Così come Berardocco aveva qualche problemino prima della gara.

Il timore per la gara col Messina oggi c’era ma è un risultato che serviva e non possiamo pretendere di essere belli e vincenti. Le gare si possono vincere anche soffrendo e oggi è avvenuto questo.

L’abbraccio finale della squadra significa che c’è un gruppo compatto e speriamo sia avvenuto nel momento più opportuno alla vigilia di un derby. Dobbiamo iniziare a viaggiare in maniera giusta.

Penso che a fine anno quando tracceremo la linea delle scelte tecniche, anche il portiere deve dare punti alla squadra. Sono contento per la grande prestazione di Sarri. Il titolare oggi era lui. Oggi era giusto dare al mister grande possibilità di scelta. Abbiamo visto anche Della Pietra ed è giusto così.

Credo siano pochi i giocatori che hanno una posizione contrattuale da valutare. Avranno modo di dimostrarlo e farò le giuste valutazione. Non è il momento però di fare queste considerazioni.

Continuo a ripetere, sono stracontento dei giovani che abbiamo qui. Sono giovani di qualità. Se sono giovani bravi ben vengano. Non solo Sarri e Stoppa ma anche Donati che avrà saltato forse una sola partita. Devono crescere e lavorare tanto – conclude Rubino -. E i nostri sono bravi in tutto”.

ROMA-NAPOLI (9^ giornata di campionato, RILEGGI LIVE)

ROMA-NAPOLI TERMINA SUL RISULTATO DI 0-0

Il Napoli pareggia il Big Match dell’Olimpico e raggiunge nuovamente il Milan in testa alla classifica. Match molto equilibrato.

SEGNALATI 5′ MINUTI DI RECUPERO

88’min. Victor Osimhen realizza di testa la rete del vantaggio, ma l’arbitro ravvisa posizione di fuorigioco.

86’min. Fuori Abraham e dentro Shomurodov.

81’min. Fuori Insigne e dentro Mertens.

80’min. Mourinho espulso per proteste plateali.

71’min. Fuori Zielinski e Politano per Elmas e Lozano.

67’min. Fuori Mkhitaryan e dentro El Shaarawy.

66’min. Lorenzo Pellegrini prova la conclusione al volo in estirada, palla che termina alta sopra la traversa.

63’min. Dagli sviluppi del calcio d’angolo Victor Osimhen colpisce il palo su colpo di testa.

60’min. Super opportunità per gli azzurri di portarsi in vantaggio da pochissimi passi con Victor James Osimhen. Il tutto inizia con un’invenzione di Fabian Ruiz che con un passaggio rasoterra sorprende la difesa giallorossa e pesca Matteo Politano con i giri giusti in area di rigore, l’esterno offensivo poi serve la palla ad Osimhen che prova il tap-in vincente prontamente deviato sul palo da Mancini con un intervento miracoloso.

46’min. Lorenzo Insigne con un cross perfetto pesca Matteo Politano sul secondo palo, ma purtroppo il colpo di testa del calciatore romano termina fuori di poco.

46’min. Le squadre rientrano in campo. Si riparte dal punteggio di 0-0.

TERMINA IL PRIMO TEMPO
ROMA-NAPOLI 0-0
Prima frazione di gioco che termina sul risultato di 0-0. Partita fin ad ora con poche occasioni.

SEGNALATI 3′ MINUTI DI RECUPERO

45’min. Scontro aereo tra Mancini e Osimhen con conseguente calcetto di reazione del nigeriano sotto l’esame del VAR. L’arbitro alla fine del controllo al VAR decide di non prendere provvedimenti.

42’min. Il capitano Lorenzo Insigne ci prova dal limite dell’area con il classico tiro a rientrare. La traiettoria del tiro però termina fuori dal campo.

32’min. Tentativo di Zielinski dalla lunga distanza che esce fuori di molto.

27’min. Clamorosa opportunità di passare in vantaggio gettata alle ortiche dai padroni di casa. Dopo una sanguinosa palla persa da Piotr Zielinski in mezzo al campo, Tammy Abraham è stato messo in condizioni di realizzare la rete del momentaneo vantaggio ma non ha sfruttato l’occasione.

19’min. Calcio di punizione dal limite dell’area di rigore per il Napoli procurato da Matteo Politano e cartellino giallo a Josè Mourinho per proteste. Lo stesso Politano ha poi tentato la conclusione diretta a rientrare sul secondo palo, ma purtroppo per lui la palla si è spenta fuori dal rettangolo di gioco.

7’min. Prima occasione del match per la Roma con Niccolò Zaniolo da calcio d’angolo. Palla di poco a lato.

1’min. Le squadre sono in campo. L’arbitro fischia l’inizio di Roma-Napoli. Buon match a tutti.

Signore e signori, lettori di Vivicentro.it, benvenuti alla live testuale della sfida Roma-Napoli, valevole per la 9^ giornata di Serie A Tim 2021/22. Tutto pronto allo stadio “Olimpico” di Roma per il calcio di inizio fissato alle ore 18:00. Segui la partita insieme a noi.

https://twitter.com/en_sscnapoli/status/1452293111095365644

https://twitter.com/OfficialASRoma/status/1452288789058052099

 

Perugia Femminile Serie C: è già derby, ed è Ternana!

Perugia Femminile Serie C 3′ Giornata Girone A è già derby umbro a Narni con la Ternana

Ternana – Perugia 3 – 1   (10′ Pagiarino (T), 18′ Esposito (T), 20′ Gwjazdowska (P), 72′ Colella (T))

Il Perugia Femminile si ritrova di fronte il temibile attacco rossoverde. Esposito, Cianci e Coletta non danno punti di riferimento, scambiandosi spesso posizione. La difesa perugina risponde presente, soprattutto per via centrale con Mascia. Al 10′ però è l’altro difensore centrale, la Pagiarino, ad andare direttamente in gol su calcio d’angolo: suo il piatto che buca la Antonelli tra i pali. Passano 8 minuti e la Esposito ben lanciata dalla Vaccari puntualmente raddoppia di esterno sinistro. Ma al 20′ la riapre la Gwjazdowska anch’essa imbeccata sul corridoio giusto dalla Franciosa. Sul filo del fuorigioco si defila leggermente per poi chiudere in rete. Bel derby, con la Ternana a dettar le danze ma il Perugia che resta sempre in partita. La strada per la B è percorribile in via diretta dalle prime dei tre gironi. Cammino tortuoso e difficile, che passa anche attraverso le prove come quella di oggi al “Moreno Gubiotti”. L’età media delle biancorosse (19 anni) denota il progetto giovane, con le ragazze allenate da Verducci che cercano di fare dello slancio giovanile il loro punto di forza, anche in questa gara contro le più esperte rivali umbre. In recupero di primo tempo capitan Piselli si avvicina al pareggio. “Il Perugia ha preso coraggio quando abbiamo allentato la presa. Pecchiamo sempre un pò in cattiveria. Sembra che le altre squadre vanno un pò più cattive di noi”. Così a fine tempo capitan Colella per la Ternana. La ripresa inizia subito al 47′ con pallonetto da quasi gol di Esposito, dopo che Timo aveva sradicato gran palla a centrocampo quasi da tergo ed aveva suggerito poi il bel lob della Esposito sulla parte alta della rete. Le Grifoncelle dal canto loro cercano la pressione, guadagnando corner. E man mano cerca di prender possesso del match. Ma al 72′ ancora Vaccari al lancio lungo, preciso per la capitano Colella, che con tocco sotto palla la mette in rete. 3 a 1, con destro d’anticipo ed istinto vincente.

 

Carmine D’Argenio, Autore a VIVICENTRO

Amministrative italiane: la grande mistificazione democratica

Si sono da poco concluse le elezioni amministrative. Ha vinto ancora la trasversale mistificazione politica; hanno ancora perso tutti i cittadini

Si sono da poco concluse le tornate elettorali amministrative di ottobre 2021 e gli eventuali ballottaggi. Si sono svolte il 3 e il 4 ottobre con eventuale turno di ballottaggio il 17 e il 18 ottobre. L’elezione ha coinvolto 20 comuni capoluogo, 6 di regione e 14 di provincia: Benevento, Bologna, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Milano, Napoli, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Savona, Torino, Trieste e Varese. In Calabria in concomitanza con le elezioni amministrative si sono tenute pure quelle regionali.

L’affluenza di circa il 52 per cento alle urne ha significato che complessivamente nella Nazione un elettore su due non è andato a votare.  Rispetto al precedente voto amministrativo, il calo è stato di quasi 7 punti percentuali, con un crollo nelle grandi città. La media del 43,94% di affluenza ai ballottaggi fa addirittura segnare un crollo di circa 9 punti rispetto al 52,67%, già fortemente in calo del primo turno. Per le comunali, generalmente più sentite per ovvi motivi, è un record negativo. Ancora peggio della media è andata a Torino (42,13%, al primo turno 48,08%), a Trieste (42,18%, al primo turno 46,28) a Roma (addirittura 40,68%, al primo turno 48,54%).

Passate le prime ore – nelle quali la decennale magniloquenza di esperti si domanda e disquisisce in modo etereo sul perché i cittadini vanno sempre meno a votare – nessuno più ormai approfondisce tale aspetto che, invece, denota di tutta evidenza la lenta agonia della Democrazia e l’affermarsi a fronte di una sorta di totalitarismo (un mega carrozzone) costituzionalizzatosi nel quale, grazie a manipolate leggi e interpretazioni giuridiche di convenienza, la trasversale politica, le istituzioni, la burocrazia, le corporazioni, gli ordine professionali, le associazioni di categoria, la cosiddetta società civile, lo Stato, le Regioni, le Città metropolitane, i Comuni, gli Enti, le Partecipate, ecc. sostanzialmente hanno come dissimulato scopo la spartizione del debito pubblico nonché le tasse e le imposte della gente ancora produttiva, lavoratrice, proprietaria e operosa.

Tutto questo accade poiché risaputamente quando velato (neanche tanto), le norme in Italia sono come volutamente “studiate” “affastellate, “estensibili” e “confusionarie” in modo ingannevole già alla loro “origine”. L’amministrazione dei Comuni non può quindi fare la differenza, poiché le leggi consentono anche negli Enti di fare come e quando si vuole, senza neanche la possibilità di un legittimo controllo del cittadino, quasi l’Ente fosse un sottosistema “assoggettante” legalizzato. Il tutto in spregio ad ogni principio civile, progressista, moderno e sociale, aspetti questi ultimi che, di fatto, sono in modo lampante divenuti unicamente propagande e retoriche a convenienza di: destra, sinistra, centro e movimento; a seconda dell’occasione, evento, manifestazione, corteo, congresso, intervista, ecc.

Il cittadino infatti non ha forzosamente alcun peso nelle azioni politiche e burocratiche del proprio Comune, altrettanto i consiglieri di Minoranza, tanto che di solito, dopo ogni elezione, molti di questi passano con la Maggioranza e spesso lo fanno dietro le quinte o in parallele consorterie, logge, confraternite, partecipando in modo nascosto alla generalizzata spartizione della Cosa pubblica locale.

Sicché non possono mancare poi le amare soprese, quali dissesti, disservizi, costi, ecc. L’ultimo caso quello scoperto dalla Guardia di Finanza “23 ottobre 2021 Bilanci comunali falsi, indagato anche il sindaco”.

Eppure basterebbe già in parte rivedere il Titolo V della Costituzione (il decentramento, ovverosia la grande parcellizzata manciugghia legalizzata) – maldestramente modificato nel 2001 dal centrosinistra e poi ratificato nello stesso anno dal centrodestra con un referendum votato dagli italiani –  così da  ripristinare almeno il Co.Re.Co. (Comitato regionale di controllo con rispettive Commissione Provinciale di controllo) chiaramente in una forma più attuale, con dentro a rotazione un Magistrato e tre Ufficiali rispettivamente della Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia.

Sui altri possibili interventi per porre fine a questa “babilonia” (di tutta evidenza voluta) nei nostri Enti, rimandiamo ad un nostro, si ritiene, dovizioso articolo che elenca in modo riassuntivo alcune eventuali soluzioni “31 Luglio 2021 I comuni siciliani in gravi difficoltà finanziarie ma un report denota inadatte gestioni”.

Ma d’altra parte, per trovare la “babele” basta anche solo entrare in molti siti istituzionali dei nostri Comuni, Enti, ecc. per comprendere che un cittadino è deliberatamente posto nelle condizioni di non potere capire quasi alcunché: dalla cronologia, ai vari rimandi, contenuti, ecc. Salvo di non seguire quotidianamente le pubblicazioni avendo quindi tanta attenzione e volontà come pure ore disponibili e strumenti informatici adeguati nonché esperienza di ricerca giurisprudenziale, amministrativa e una grande pazienza. Insomma pressoché impossibile.

Ad esempio sulla cronologia e quindi la tempistica di pubblicazione degli atti, la Sicilia (Regione della quale ci si occupa principalmente da questa redazione), ha una legge, la n. 11 26 giugno 2015, la quale all’art. 18  (Obbligo di pubblicazione di atti nel sito internet) recita “Fermi restando gli obblighi di pubblicita’ e trasparenza previsti dalla disciplina statale, e’ fatto obbligo alle amministrazioni comunali, ai liberi Consorzi comunali nonche’ alle unioni di comuni, fatte salve le disposizioni a tutela della privacy, di pubblicare per estratto nei rispettivi siti internet, entro sette giorni dalla loro emanazione, tutti gli atti deliberativi adottati dalla giunta e dal consiglio e le determinazioni sindacali e dirigenziali nonche’ le ordinanze, ai fini di pubblicita’ notizia. Le delibere della giunta e del consiglio comunale rese immediatamente esecutive sono pubblicate entro tre giorni dall’approvazione. In caso di mancato rispetto dei suddetti termini l’atto e’ nullo”.

Quindi il cittadino si trova già a dovere conoscere giuridicamente la differenza tra “emanazione” e “approvazione”. La prima si rileverebbe dalla sottoscrizione da parte del segretario comunale e del presidente del consiglio; dalla numerazione dell’atto; e dalla data della sua pubblicazione. Ma dove dovrebbe avere appreso tali conoscenze di Diritto amministrativo il cittadino (ma come anche penale, civile, tributario e poi scientifiche, economiche, ecc.) se da generazioni abbiamo una scuola dell’obbligo che quando si esce sembra di venire dal passato e che tra l’altro istruisce ancora propinando materie come fossero compartimenti stagni, mentre ormai la conoscenza nel 2000 necessità assolutamente di essere interdisciplinare ?

Sul punto dei “sette giorni“ è intervenuta a febbraio 2018 una circolare dell’Assessorato regionale siciliano delle Autonomie Locali «… si pone l’esigenza di chiarire la decorrenza del termine di sette giorni, previsto dalla norma per la pubblicazione per estratto degli atti ivi indicati, considerato che il legislatore ha previsto il decorso dalla emanazione degli atti medesimi, senza specificare il senso di tale espressione. Sul punto, tenuto conto che l’obbligo di pubblicazione, risponde ad una esigenza di trasparenza dell’amministrazione e di pubblicità notizia, si ritiene che tale trasparenza e pubblicità notizia debba fare riferimento ad atti formati e che producano effetti, per cui il termine dei sette giorni deve decorrere dal momento in cui, appunto, i diversi atti amministrativi oggetto della norma di che trattasi, iniziano a produrre i loro effetti. Al riguardo, proprio in considerazione della gravità della sanzione prevista, è stato chiarito dall’Ufficio Legislativo e legale (Parere prot. n. 12623 del 10.06.2016) cosa debba intendersi con certezza per “emanazione” e cosa per “approvazione” degli atti indicati dalla norma. In particolare, si rileva che il verbo “emanare” è riferito, in genere, agli atti di natura normativa e che nell’uso tecnico è riservato ai decreti del Governo e, comunque, ad una fase diversa da quella deliberativa, e ad essa successiva. In maniera atecnica il termine viene, invece, utilizzato per designare l’emissione da parte di un’autorità di una decisione o di un disposto. Sembrerebbe, pertanto, ragionevole ritenere che il legislatore regionale non abbia inteso fare riferimento, per la decorrenza del termine di sette giorni, alla mera adozione del fatto (sottoscrizione e numerazione) da parte dell’organo competente, ma ad un momento successivo che è quello in cui l’atto ha una sua connotazione definitiva. Tale momento successivo va individuato in quello della pubblicazione integrale dell’atto all’albo pretorio on line, in quanto l’articolo in esame andrebbe letto in stretta correlazione con la previsione di cui all’art. 12, comma 3, della L. r. n. 5/2011, che così recita: “Tutti gli atti della pubblica amministrazione sono pubblici ed assumono valore legale dal momento del loro inserimento nei siti telematici degli enti, a tal fine opportunamente pubblicizzati” … Pertanto, costituendo tale prescrizione specifico adempimento integrativo dell’efficacia dell’atto amministrativo pubblico adottato, il momento temporale dell’emanazione dell’atto non può che essere quello della sua pubblicazione nel sito telematico dell’ente; dal che appare ragionevole ritenere che tutti gli atti deliberativi delle Amministrazioni comunali, dei liberi consorzi comunali e delle unioni di comuni andranno pubblicati nel sito istituzionale dello stesso ente entro sette giorni dalla loro pubblicazione integrale».

In conclusione, anche per la pubblicazione degli atti si potrebbe “manierare”.

Si è di fatto come rimosso lo spirito della norma sulla trasparenza della Pubblica amministrazione, seppure tale legge e solo propositiva (cioè non prevede sanzioni o pene per i responsabili), il quale imporrebbe semplificazione e chiarezza.

Povero cittadino, sempre e solo beffato dalla trasversale politica e istituzioni, raggirato dalle leggi e interpretazioni, infine spolpato da tasse e imposte, tutto ciò da generazioni per mantenere gli innumerevoli apparati e rispettivi codazzi. Fino a che dura.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Juve Stabia-ACR Messina – Rileggi LIVE 1-0 (14° s.t. Stoppa)

Juve Stabia-Messina è sicuramente una gara crocevia soprattutto per le Vespe che sono chiamate al riscatto dopo le tre sconfitte inanellate consecutivamente che hanno portato nel giro di 5 giorni prima all’esonero di Walter Novellino e successivamente del suo vice Eduardo Imbimbo che aveva preso il suo posto.

Sottili, dopo soli due allenamenti con le Vespe, esordisce in panchina con l’obiettivo dichiarato di riportare la navicella gialloblè in zona playoff (obiettivo minimo) e abbandonando probabilmente la questione minutaggio che non gli è stata chiesta dalla società a differenza del suo predecessore illustre.

Dal canto suo Capuano, tecnico del Messina, che ha rilevato una squadra con seri problemi in difesa (peggiore difesa del torneo con 17 gol subiti nella gestione Sullo e solo due con lui nella gara di Potenza) ha dato una bella registrata alla retroguardia con la conseguenza che il Messina ora con il suo 5-3-2 non ha subito gol nel match interno con la Vibonese ma ha manifestato il problema di creare poche occasioni in zona gol.

Capuano per caratteristiche del proprio tipo di gioco ha spesso la capacità di far giocare male gli avversari ed è un problema da non sottovalutare per la Juve Stabia che ha palesato in più occasioni la sua poca concretezza in zona gol.

La gara in programma al “Romeo Menti” alle 14:30 è diretta dal sig. Stefano NICOLINI della sezione di Brescia. L’assistente numero uno sarà: Glauco ZANELLATI della sezione di Seregno. L’assistente numero due Michele PIATTI della sezione di Como. Quarto ufficiale: Enrico GIGLIOTTI della sezione di Cosenza.

FORMAZIONI UFFICIALI JUVE STABIA-ACR MESSINA.

JUVE STABIA (4-2-3-1): Sarri; Donati, Tonucci, Cinaglia , Rizzo; Altobelli (Stoppa dal 9° s.t.), Squizzato (Davì dal 36°); Bentivegna (Caldore dal 37 s.t.), Scaccabarozzi, Panico; Eusepi (Della Pietra dal 37° s.t.).

A disposizione: Russo, Todisco, Berardocco, Guarracino, Lipari, Troest, Esposito, Evacuo.

Allenatore: sig. Stefano Sottili.

MESSINA (5-3-2): Lewandowski; Morelli (Da Silva dal 21° s.t.), Carillo, Fazzi, Mikulic, Sarzi Puttini (Russo dal 28° s.t.); Catania (Konate dal 9° s.t.), Damian (Fofana dal 1° s.t.), Simonetti (Balde dal 21° s.t.); Adorante, Vukusic.

A disposizione: Fusco, Fantoni, Di Stefano, Busatto, Celic, Rondinella, Marginean.

Allenatore: sig. Eziolino Capuano.

Angoli 3-2.

Ammoniti: 31° Fazzi (M), 34° Squizzato (J), 47° Altobelli (J), 6° s.t. Davì (J), 12° Konate (M)

Espulsi: –

Marcatori: 14° s.t. Stoppa.

Spettatori: 1.500 circa.

PRIMO TEMPO JUVE STABIA-ACR MESSINA.

1° Scaccabarozzi va al tiro subito e fa buona guardia Lewandowski. Juve Stabia inizialmente in campo con un 4-2-3-1 con proprio Scaccabarozzi a fungere da sotto punta nella batteria di trequartisti con Bentivegna e Panico.

21° va al tiro Rizzo dopo una bella combinazione con Bentivegna, palla però fuori.

24° Messina molto pericoloso, a due passi da Sarri è Vukusic a sfiorare il gol del vantaggio per i peloritani.

28° cross dalla destra di Morelli per il Messina, Cinaglia svirgola e per poco non realizza il più beffardo degli autogol.

31° ammonito Fazzi per il Messina per fallo su Panico.

34° ammonito Squizzato per la Juve Stabia che nell’occasione si fa male alla caviglia ed entra Davì al suo posto.

46° bella discesa di Donati sulla corsia di destra e palla per Scaccabarozzi che tenta la conclusione dal limite ma la palla termina alta sulla traversa.

47° ammonito Altobelli. Sarà squalificato per il derby con la Turris di sabato prossimo. Il primo tempo termina sullo 0-0, risultato sostanzialmente giusto con le due squadre che si sono equivalse. Poche le occasioni da rete da entrambi i fronti.

SECONDO TEMPO JUVE STABIA-ACR MESSINA

6° ammonito Davì per la Juve Stabia.

12° ammonito Konate per il Messina.

13° Tonucci perde banalmente palla, ne approfitta per penetrare in area Adorante e andare al tiro con Sarri che para a terra.

14° GGGGOOOLLLLLL DELLA JUVE STABIA: Stoppa approfitta di una palla persa dalla difesa peloritana e si presenta tutto solo davanti a Lewandowski e lo trafigge sul suo palo di sinistra. 

27° Su punizione battuta dalla destra per il Messina, colpo di testa di sarzi Puttini e grande parata di Sarri. Sulla ribattuta Adorante si divora un gol già fatto sparando a lato a porta quasi vuota. Occasionissima per il Messina.

32° Balde trova la grande respinta di pugni di Sarri che tira sotto misura.

39° errore di Davì a centrocampo che libera Balde che si presenta in area e va al tiro ben parato a terra di Sarri.

50° Juve Stabia alla prima vittoria interna firmata da Stoppa al 14° della ripresa. Le Vespe apparse più quadrate in campo hanno meritato l’intera posta in palio anche se la squadra peloritana di mister Capuano ha il rammarico di non aver sfruttato una super occasione di Adorante nel corso del secondo tempo dopo una grande parata di Sarri. Sabato prossimo derby al “Liguori” contro la Turris.

 

a cura di Natale Giusti. 

 

Primavera 4, netta vittoria in esterna per le Vespette col Picerno per 1-3

Primavera 4, ancora vincente la Juve Stabia di mister De Martino contro i pari età del Picerno in trasferta per 1-3.

Al centro sportivo Ferdinando Pacella – contrada Santa Caterina, Balvano (Pz), si è giocata la gara del campionato Primavera 4 tra Picerno e Juve Stabia. Le Vespette si sono imposte grazie alle reti siglate da Aruta su calcio di rigore, Romilli e Balzano dopo l’iniziale vantaggio per i lucani siglato da Orsi su rigore al 19° del primo tempo.

Nel Girone D con 8 punti in classifica la Juve Stabia sta contendendo al Taranto la leadership del campionato, a conferma dell’ottimo lavoro svolto dal responsabile del settore giovanile Saby Mainolfi e dal direttore Roberto Amodio, che proprio ieri festeggiava il compleanno e a cui vanno gli auguri da parte di tutta la redazione di ViViCentro.it.

Di seguito il tabellino del match vinto dalle Vespette nel campionato di Primavera 4 contro il Picerno.

PICERNO – Summa, Sabia (85′ Turturiello), Ferramosca, Santoro, Ciaramella, Scavone, Ristallo, Cappellano (68′ Vallone), Grimolizzi, Orsi, Gruosso. A disp. Cerroni, Boccia, Vigorito, Guarino, Suozzo. All. Bardi.

JUVE STABIA – Maresca, Picardi, Cacciuottolo (46′ Balzano), Nemolato, Puolo, Sigismondo, Romilli (88′ Mele), Musto (67′ Esposito), Maglione (46′ Minasi), Aruta (75′ Marzuillo), Damiano. A disp. Martoriello, Mottola, El Ayache, Esposito, D’Auria, Tassiero. All. De Martino.

GOL – 19′ Orsi Rig (P), 24′ Aruta Rig (J), 67′ Romilli (J), 89′ Balzano (J).

AMMONIZIONI – Cacciutottolo (J), Sigismondo (J), Ferramosca (P), Scavone (P), Orsi (P).

ESPULSIONI – /.

 

a cura di Natale Giusti. 

Juve Stabia, con il Pescara vittoria per l’Under 15 e sconfitta per l’Under 17

Juve Stabia, weekend in agrodolce per le squadre Under 15 e Under 17 nei rispettivi campionati. Under 15 vittoriosa a Pescara 0-2 mentre l’Under 17 perde 4-0.

Di seguito il tabellino del match vinto dall’Under 15 di mister Riccio a Pescara con le reti di Avolio ed Esposito.

Pescara – Barbacani, Bucco, D’Antonio, Cipollono, Santuccione, Sowmouhamed, Aizio, Fabi (67’ Firmani), Cardilli, Soccio (46’ D’Arcangelo, Trave (69’ Labarba). A disp. Profeta, Esposito, Labarba, Quaranta, Marucci, Marcantonio. All. D’Ulisse.

Juve Stabia – Piccolo, Buonfiglio, Malafronte, Esposito, Trotta, Di Pasquale (69’ Villani), Capasso, Mauro, De Martino (67’ Somma), Morra. A disp. Imperato, Avino, Villani, Nambuletto, Romano, Sarappo, Cesario. All: Riccio.

GOL – 10’ Avolio (J), 15’ Esposito (J).

Arbitro – Luca di Monteodorisio.

Assistenti – Nicola Giancristofaro – Niko Ricci.

AMMONIZIONI – /

ESPULSIONI – /

Netta sconfitta invece per l’Under 17 di mister Sacco.

Di seguito il tabellino del match dell’Under 17 delle Vespette contro il Pescara.

PESCARA – Barretta, Braccia, Cappello, Casciano, Isufi, Reale, Faiella, Di Francesco, Craga, Marcucci, Bodje. A disp. Antonelli, Moro, Calista, Croce, Comignani, Rastelli, Memmo, Crimaldi, Pierdomenico. All. Mancini.

JUVE STABIA – Belardo, Caropreso, Provvisiero, Genovese, Borrelli, Del Mondo, Fravola, Piccolo, Perna, Saviano, Noletta. A disp. De Luca, Secondulfo, Granatello, Ceccarini, Faccetti, Dello Iacono, Aprea, Marcuccio, Chiantese. All. Sacco

GOL –34′ pt Craga (P), 36′ pt Faiella (P), 16′ st Casciano (P), 39′ st Craga (P)

AMMONIZIONI – Casciano (P), Borrelli (J)

ESPULSIONI – /

 

a cura di Natale Giusti. 

Foto: ssjuvestabia.it

 

 

 

Setter inglese: standard, caratteristiche, comportamento, mantenimento

Il setter inglese è una razza canina originaria dell’Inghilterra. È un cane molto dolce e mite, adatto alla compagnia ed eccellente per la caccia (sia da riporto che da ferma). Infatti, il nome stesso deriva dal verbo inglese to set, cioè puntare (la preda) o guardare fissamente.

Il setter inglese unisce alla potenza, senza pesantezza, l’eleganza delle forme; il suo aspetto denota grande facilità di movimenti, muscoli lunghi, ossatura non troppo forte. Il setter ha un aspetto particolarmente gradevole. Lo sguardo è sempre dolce, attento, vivace. Il colore del manto ha spesso una serie di sfumature che contribuiscono ad esaltarne l’estetica, e può essere molto variabile: bianco e nero tendente al blu (blue belton); bianco e arancio (orange belton); bianco e marrone (liver belton); tricolore (bianco a macchie scure e focature).

La velocità è una delle prerogative del setter che si dimostra un soggetto particolarmente versatile; infatti, durante la caccia, si muove con galoppo morbido e leggiadro, senza esprimere potenza (come il cugino pointer inglese): ciò gli permette di esplorare in breve tempo gran parte del territorio disponibile, grazie anche ad un’elevata resistenza alla fatica.

Può essere di taglia piccola, media o grande.

Ma vediamo ora di conoscerlo nei particolari.

Lo standard Standard ENCI/FCI di razza evidenzia:

Gruppo 7: Cani da ferma, Sez. 2A
Altezza da 61 a 68 cm
Longevità da 10 a 14 anni

Aspetto e attributi

Lo Standard di razza descrive il Setter Inglese come un cane di media taglia. La coda è inserita quasi sulla linea del dorso, di media lunghezza, tale da non sorpassare il garretto, non è né arrotolata né nodosa. Molto frangiata. Tutto il corpo è ben compatto e fornito di un’agile muscolatura. Il torace è piuttosto ampio tra le scapole e segue una linea orizzontale. Il tutto in armonia con il cranio grazie ad un collo ben proporzionato. I colori di mantello sono molto particolari: bianco e nero (blue belton), bianco e arancio (orange belton), bianco e limone (lemon belton), bianco e fegato (liver belton) o tricolore, cioè blue belton focato, o liver belton focato, questi senza pesanti chiazze di colore sul corpo; la moschettatura (belton) su tutto il corpo è preferita.

Caratteristiche fisiche ammesse dallo standard:

Colori: rosso, bianco, nero, blu, fegato, limone, arancio
Pelo: serico, lungo
Mantello: marcature, bicolore, tricolore, uniforme, punteggiato

Le 5 caratteristiche migliori:

Carattere e temperamento

Tolleranza alle temperature fredde
Affettuosità verso la famiglia
Amichevole con i bambini
Rapporto con gli sconosciuti

Le 5 caratteristiche più problematiche:

Bisogno di esercizio
Adattabilità alla vita in appartamento
Tolleranza a stare da solo
Adatto come primo cane

PREZZI E MANTENIMENTO

Il prezzo di un cucciolo di Setter Inglese si attesta nella fascia media e parte dai 400 euro, ma sono tanti i fattori da prendere in considerazione: il setter inglese può essere destinato ad un’esposizione canina, alla caccia o semplicemente a cane da compagnia. Da questo dipende ovviamente il suo costo che, di fatto, mediamente può essere compreso tra gli 800 e i 1.800 euro per un cane di razza senza parentele troppo illustri.

Si consiglia di acquistare un cucciolo solo presso seri allevatori di comprovata esperienza che testino i loro riproduttori per le displasie e per le patologie oculari e che, unitamente ad un libretto sanitario completo di tutte le vaccinazioni previste, ne garantiscano il pedigree.

Diffidate da prezzi troppo bassi o da annunci poco chiari.

ASSOLUTAMENTE da evitare, come già detto sin dall’inizio di questa serie dedicata agli animali da compagnia e/o da difesa, acquisti via internet.

Il mantenimento di un Setter Inglese si attesta anch’esso nella media poiché non ha necessità di un professionista per la toelettatura e, solitamente, gode di buona salute. L’alimentazione sarà il costo principale e dovrà essere di eccellente qualità.

Accessori

Gli oggetti indispensabili alla cura del cane (collare e guinzaglio, ciotole, cuccia, spazzola, giochi, ecc.) devono essere presi in considerazione. È vero che non si comprano tutti i giorni, ma alcuni dovranno essere sostituiti più volte nel corso della sua vita. Inoltre il costo di ciascuno di essi può variare molto in base alla dimensione e quindi alla taglia del cane, alla qualità dei materiali usati, al modello economico o extra-lusso.

Per il corredo di base da far trovare in casa all’arrivo del cane si può stimare una spesa di 100-120 euro se non si esagera.

Alimentazione del cane

È la voce di spesa più legata alla taglia del cane. La quantità di cibo che un cane deve mangiare dipende infatti dalla sua dimensione passando dai 60-80 g di cibo al giorno per un cane di piccola taglia, ai 200 g circa per quelli di taglia media, ai 330 g delle razze grandi più smilze o tendenti ad ingrassare (dalmata, labrador, levrieri, ecc.) ai 600-800 delle razze più massicce e muscolose (alani, terranova, mastini, cani di San Bernardo).

Tradotto in euro significa una differenza tra i 40 euro al mese scarsi per nutrire un cane piccolo ai circa 120-150 euro al mese per un cane maxi.

La spesa effettiva dipende però anche dal tipo di alimento scelto (secco/umido) e dalla marca.

Toelettatura del cane

Alcune razze di cani richiedono l’intervento di un esperto per il lavaggio e il taglio del pelo, anche più volte l’anno. È un aspetto di cui tener conto poiché ogni trattamento può costare da poche decine di euro per i cani più piccoli e semplici da toelettare a diverse centinaia per quelli più grandi e complicati o che richiedono parecchie toelettature nel corso dell’anno.

Se la razza che abbiamo scelto non richiede il taglio del pelo possiamo ridurre i costi lavando e spazzolando noi il nostro cane. Ma ci vuole costanza

Salute del cane: le spese veterinarie

Allevare un cane significa provvedere anche al suo benessere fisico. Alle varie spese di mantenimento bisogna aggiungere quindi tutte quelle che si devono fare per prevenire problemi, malattie e complicanze:

visite di controllo due volte l’anno
pulizia dei denti e rimozione del tartaro,
vaccinazioni (prima iniezione e richiami periodici successivi): 3-4 l’anno al costo di 38-45 euro l’una a cui aggiungere almeno un esame delle feci (20-25 euro)
farmaci per la prevenzione di Leishmaniosi e filariosi (25-35 euro)
antiparassitari esterni: 8 euro al mese per il trattamento di un mese con un prodotto di buona qualità moltiplicati per i mesi di maggior rischio (tutta la bella stagione, da primavera a fine estate). Totale: circa 35 euro
sterilizzazione: oltre a evitare gravidanze indesiderate e il problema di dove sistemare i cuccioli, previene diversi tipi di malattie (es tumori) e di problemi comportamentali. L’intervento in un maschio può costare tra i 220 e i 300 euro, in una femmina tra i 320 ai 430 euro.

Spese impreviste

Oltre a tutte queste spese basilari ciascun proprietario deve mettere in conto anche tutti gli imprevisti (malattie, incidenti) e le varie voci di spesa che si possono sommare nel corso della vita del cane (viaggi e vacanze, soggiorni in pensione, corsi di addestramento, attività sportive, assicurazioni, ecc.). Ma queste sono difficili da quantificare al momento dell’acquisto/adozione anche dagli stessi proprietari.

In conclusione, pertanto, facendo un po’ di somme, si può assumere che, mediamente, bisogna mettere in conto una spesa compresa tra gli 800 e i 1.800 euro annui per un cane di razza senza parentele troppo illustri il che, considerandone una vita media di 13 anni, vuol dire destinare al mantenimento del nostro cane circa 23.500 euro.

RAZZE SIMILI
Basset Hound, Beagle, Golden Retriever, Segugio Italiano, Dalmata

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Setter inglese: standard, caratteristiche, comportamento, mantenimento / Cristina Adriana Botis / Redazione