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Alvini: “A me interessa determinare negli spogliatoi ed in campo”

Alvini in Conferenza Stampa pre Como dice di arrivarci con le idee abbastanza chiare sul da farsi, su quello che vogliamo fare in campo. Consapevoli di trovare di fronte una squadra che sta bene. E consapevoli che abbiamo ancora qualche situazione da risolvere, dovuta alle partite ravvicinate. Qualche acciacco ed infortunio. Confermati non disponibili Angella e Carretta. Da valutare Lisi, Dell’Orco, Rosi, Matos e Burrai.

Massimiliano Alvini così: “Riduttivo parlare di partite sulla carta. Quando sento dire la Reggina vince a Perugia e poi dopo va a perdere, e come quando noi andiamo a vincere a Pordenone e poi il Pordenone ha pareggiato l’ultima partita con la Cremonese. Non è da chi vive questo sport fare certe considerazioni. Domani affrontiamo la più in forma del campionato, con la sua idea di gioco e con attacco fortissimo. Noi abbiamo diverse situazioni da risolvere con lo staff medico domattina. Oltre Lisi, Dell’Orco, Rosi e Burrai, anche Matos, che da arrivato più tardi degli altri sta facendo un buon lavoro. Anche lui sta facendo quello che gli stiamo chiedendo. Tutti ci stanno mettendo lavoro, sacrificio e passione. E sono contento così. Anche se sono stato molto chiaro: prima della partita con la Spal ho detto che il cammino in casa ad oggi non è sufficiente. Ma non c’è comparazione con quello esterno. Facciamo delle variazioni ma in casa con la Reggina abbiamo giocato quasi la stessa partita di Ferrara. Non vedo delle grandi differenze se non episodi. Atteggiamento, sistema e situazioni non cambiano rispetto a determinati svolgimenti delle partite. Dall’8 luglio che abbiamo iniziato questa squadra non ha mai sbagliato nelle 13 partite ufficiali l’atteggiamento. Perché l’atteggiamento è un atto mentale voluto. La prima cosa è non sbagliare mai l’atteggiamento. Poi puoi fare pressione più alta, intermedia, più bassa. Dipende dalle partite. Però mobilità ed interscambiabilità, come fatto finora, non va mai sbagliato. A me interessa determinare negli spogliatoi ed in campo”. 

 

Carmine D’Argenio, Autore a VIVICENTRO

Mignani: “Juve Stabia, squadra con giocatori vivaci davanti. In casa sono pericolosi”

Michele Mignani, allenatore del Bari, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato con la Juve Stabia in programma domani alle ore 14:30 e valevole per la 13esima giornata del campionato di Lega Pro Girone C.

Le dichiarazioni di Mignani, raccolte dai colleghi di www.tuttobari.com, sono state sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Abbiamo fatto una buona settimana di lavoro, dobbiamo entrare in campo determinati: non possiamo permetterci assolutamente di sbagliare partita. Insidie? Sono una squadra che ha giocatori vivaci davanti, hanno cambiato allenatore da poco – aggiunge Mignani – e vorranno far bene davanti al proprio pubblico

Il terreno sintetico c’è per noi e per loro, io mi auguro che non sia un fattore, o che quantomeno sia positivo per noi. Siamo coscienti del fatto che si tratta di un campo difficile, in casa sono pericolosi”.

Maita? Non ha niente di particolarmente grave, ma quando ci sono fastidi muscolari è meglio non prendersi rischi inutili, contiamo di averlo la prossima settimana. Domani dubito verrà con noi.

Le riflessioni sono molteplici, e vanno dalla condizione del giocatore al tipo di avversario. Vorrei che tutti capissero che non ci sono undici titolari, il livello è molto simile fra tutti i componenti della rosa. Quando devi fare delle scelte non guardi quello che è successo nel recente passato ma il presente, tutti sono affidabili. Comincia a star bene anche Citro, è sempre più difficile: a volte la scelta premia, come domenica scorsa con Antenucci e Simeri, a volte no. Ma in cinque minuti – continua Mignani – si può essere più determinanti di un’intera gara.

I gol subiti? Ci sono periodi durante l’anno dove, per una serie di motivi, capita di prendere gol più spesso. Cerchiamo di studiare il tutto con attenzione, a volte contano gli episodi. Io cerco di fare riflessioni più ampie – continua Mignani – e lavorare nell’ottica della prestazione: fare tanti gol ti devi aprire un po’ di più, bisogna capire se ne vale la pena o meno. L’occasione finale di Vandeputte all’ultimo minuto della sfida con il Catanzaro? Non deve capitare.

Io pungolo tutti i giocatori, dal primo all’ultimo, perché il compito dell’allenatore è quello di tenerli al massimo dell’attenzione. L’ho fatto con gli altri ma anche con D’Errico: la storia del calcio racconta di giocatori che hanno mezzi infiniti e ne hanno utilizzati la metà. Io credo che un allenatore bravo – conclude Mignani – migliori individualmente i giocatori”.

Fonte: www.tuttobari.com

Restituito il polmone verde del bosco di Camaro alla città di Messina

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Costituito prevalentemente da una Pineta, dopo diversi decenni di abbandono e vani tentativi, è stato riqualificato e dunque ripristinato e consegnato finalmente il bosco di Camaro ai cittadini messinesi.

Il bosco di “Camaro”, ubicato oltre l’abitato del villaggio di Camaro sui Peloritani, tra le “quattro strade” e Pizzo Chiarino, ricopre una superficie di circa 100 ettari di proprietà comunale rappresentando un vero e proprio polmone verde per la Città di Messina.

Gli interventi relativi alla riqualificazione ambientale del bosco, sono stati realizzati dall’impresa SicilVerde s.r.l., grazie ad un finanziamento di 1 milione e 50mila euro (con un importo a base d’asta di 776mila e 350 euro).

Il Sindaco  Cateno De Luca subito dopo il taglio del nastro invitando messinesi a rispettare questo luogo senza sporcarlo, ha dato appuntamento a domenica 28 novembre non solo alla cittadinanza, ma anche alle scolaresche e associazioni ambientaliste per  una passeggiata durante la quale sarà possibile ammirarne l’intera bellezza naturale.

Ed anche in questa occasione stupirà come è solito fare, vestendo un ruolo diverso, i partecipanti, cucinando per tutti coloro che saranno presenti.

Mariella Musso 

Promozione-Lacco Ameno, Nello De Siano è il nuovo allenatore

Nello De Siano è il nuovo allenatore del Lacco Ameno. La società rossonera nel tardo pomeriggio di ieri ha deciso la nuova guida tecnica che subentra a Gennaro D’Ambra. L’ex allenatore del Forio, con anni trascorsi alla guida delle giovanili biancoverdi e del Torrione, era tra i maggiori candidati dopo che il Lacco aveva cercato invano Gianni Di Meglio impegnato nel settore giovanile del Grosseto.

Nello De Siano oggi pomeriggio dovrebbe guidare il primo allenamento in vista della gara interna di domenica pomeriggio a Barano contro l’Oratorio Don Guanella. Da definire anche la posizione di qualche calciatore in vista del prosieguo con la nuova gestione tecnica.

Il Lacco Ameno è ultimo in classifica e le quattro retrocessioni aleggiano come uno spettro dopo sette giornate di campionato.

Previsioni quarta ondata; nuovi picchi di contagi in Europa

Continuano le speculazioni sui prossimi mesi di pandemia; tra nuove sperimentazioni e nuovi picchi si prevede un inverno complicato

 

Dati preoccupanti

 

Di recente, contagi e decessi stanno iniziando a risalire in diverse zone d’Europa; in molti ritengono che ciò sia legato principalmente alla ancora massiccia presenza di cittadini non vaccinati, i quali mettono a repentaglio la loro vita e anche quella di coloro che gli stanno accanto.

L’ipotesi è avvalorata dal fatto che questi picchi di contagi si stiano verificando in paesi in cui il tasso di vaccinazione è minore rispetto ad altri; in Italia, al momento, la situazione è ancora sotto controllo, ma i capi del governo intendono ugualmente correre ai ripari per evitare di tornare punto e accapo.

I paesi con i picchi più significativi di contagi segnalati sono la Russia, la Bulgaria e la Romania, in cui sono aumentati a dismisura non soltanto i contagi, ma anche i decessi ed i posti occupati in terapia intensiva.

 

Le possibili contromosse

 

Mentre si riflette su delle potenziali nuove chiusure, si cercano alternative meno drastiche per contenere questi nuovi picchi ed evitare una nuova ondata, la quale secondo le previsioni potrebbe fare ancora molte vittime; si studiano modifiche alle attuali restrizioni, si effettuano sperimentazioni su terapie contro l’infezione e si valuta l’opzione relativa alla terza dose.

il Ministro Speranza ritiene la terza dose una valida arma di difesa contro il Covid per la gestione dei prossimi mesi, che potrebbero risultare difficili; egli ha affermato che per superare l’inverno nelle migliori condizioni possibili bisogna insistere sull’accortezza da mantenere e sul non abbassare la guardia nemmeno per un istante.

Alcune aziende hanno avviato la sperimentazione di alcuni farmaci che, in attesa di nuovi sviluppi, si pensa che possano curare l’infezione da Covid-19; si tratterebbe di un altro grande risultato per la scienza, i cui esperti però precisano che vada accompagnato al ciclo vaccinale e non sostituito ad esso.

La speranza che noi tutti abbiamo è che tutte queste previsioni siano in realtà frutto di dati raccolti solo ultimamente e che nel frattempo le cose vadano a migliorare da qui alle prossime settimane; nessuno vuole tornare rinchiuso tra le mura di casa, e nessuno vuole riprendere a vivere con la paura di girare l’angolo e imbattersi in un ignaro positivo e contagiarsi.

Tutto il mondo ha vissuto un momento davvero cupo, probabilmente uno dei più bui della storia dell’uomo (e forse non è nemmeno finita qui) ma sono questi i momenti in cui l’umanità deve imbracciare le armi che ha a disposizione e cooperare per debellare il virus, un livellatore senza scrupoli ne discriminazione che porta scompiglio ovunque arrivi.

 

Previsioni quarta ondata; nuovi picchi di contagi in Europa/Antonio Cascone/redazione

4 novembre: Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Castellammare di Stabia, 4 Novembre: inaugurata presso il Monumento ai Caduti una targa per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto.

Il 4 novembre, in tutta Italia si celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, istituita nel 1919 per ricordare la vittoria della nostra nazione nella prima guerra mondiale e il completamento dell’unità nazionale, con l’annessione di Trieste e Trento.
Con l’Armistizio di Villa Giusti, firmato presso Padova tra l’Italia e l’Austria-Ungheria il 3 novembre del 1918, ed entrato in vigore dal 4 novembre, finiva la grande guerra e dall’anno successivo si celebrava la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate.
Nel 1921, in occasione di questa solenne celebrazione, il Milite Ignoto venne sepolto nell’”Altare della Patria” a Roma, per ricordare il sacrificio di tutti i valorosi militari italiani morti per la libertà.
Anche quest’anno le massime cariche dello Stato hanno reso omaggio al Milite Ignoto con solenni celebrazioni e in tutt’Italia sono state poste corone d’alloro sui monumenti ai Caduti.

alunni e docenti dell'Istituto Superiore MP Vitruvio di Castellammare
Alunni e docenti dell’Istituto Superiore MP Vitruvio di Castellammare

A Castellammare, come ogni anno in occasione di questa significativa ricorrenza, la cittadinanza ha voluto onorare non solo il ricordo dei 542 Stabiesi morti durante la prima guerra mondiale ma di quello dei Caduti di tutte le guerre.
Organizzata dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Associazione Marinai d’Italia e alla presenza di autorità militari, religiose e civili, la commemorazione è iniziata con la Santa Messa celebrata nella mistica Chiesa del Gesù, in un clima di intensa e commossa partecipazione, che ha unito i presenti in un sentimento di profonda gratitudine per i nostri martiri, che non sono periti invano se il loro ricordo è ancora vivo in noi.
La celebrazione è culminata con la benedizione delle corone d’alloro, poi deposte sul “Monumento Stabia al Marinaio” in Villa Comunale e sul “Monumento ai Caduti” in Piazza Principe Umberto, tra i luoghi più iconici e rappresentativi della nostra città.
In occasione del centenario della sepoltura nell’”Altare della Patria” a Roma, è stata inoltre inaugurata la targa per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, una delle figure più sacre della nostra Patria, che rappresenta simbolicamente tutti i caduti, momento che ha reso ancora più suggestiva questa bella manifestazione.
Una corona è stata infine deposta sul Sacrario nella Basilica di Pozzano, dove riposano altri eroici militari stabiesi.
“La ricorrenza nazionale più importante dell’anno è arrivata e a Castellammare di Stabia, l’abbiamo affrontata nel migliore dei modi e con gli onori più alti.” – ha dichiarato il Consigliere Comunale Ernesto Sica, sottolineando il valore del ricordo delle eroiche azioni compiute, che esprime la riconoscenza e l’affetto dei cittadini.
“Grazie a tutte le Forze dell’ordine che hanno permesso che questo momento assumesse una elevata solennità – ha continuato – e grazie anche alla rappresentanza delle scuole intervenute perché è fondamentale trasmettere alle nuove generazioni l’importanza del 4 novembre e di quei soldati che si sacrificarono, molti giovanissimi nemmeno maggiorenni, per la Patria.”
Il 4 novembre, inoltre, non è solo una commemorazione nata per ricordare la Vittoria dell’Italia durante la prima guerra mondiale e per onorare il ricordo dei Caduti, ma vuole esprimere anche tutta la vicinanza e la stima per le Forze Armate, che continuano a sacrificarsi per la Patria e sono garanzia di pace, sicurezza e democrazia per tutti gli Italiani.

4 novembre: Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate / Adelaide Cesarano – Redazione Campania

Rizziconi o “Frittole”? L’Italia del Medioevo oggi

Comuni sciolti dalla mafia, per infiltrazioni di stampo legale ed altre storie.

Ricorderete lo sgomento di Benigni e Troisi, nel ritrovarsi catapultati a Frittole, nell’Italia medioevale durante un giro in auto. Geniale parodia di ciò che può accadere ad ognuno di noi, ancora oggi, nel Paese del G20.

A Rizziconi, ad esempio, la cosca Crea imperversa da decenni sul territorio, imponendo leggi medioevali e sanguinarie. Il suo boss Teodoro Crea, porta tre simpatici soprannomi che spaziano da “U murcu”,” U toro” a “Dio onnipotente”.

I primi due si capiscono ad occhio, il terzo immagino, sia guadagnato sul campo. Lì non è solo lo Stato a sciogliere il comune per infiltrazioni mafiose ma la mafia stessa a scioglierlo per saltuarie infiltrazioni non richieste, di persone oneste.

Questo avvenne a Nino Bartuccio, eroe dei tempi nostri che in altri luoghi sarebbe considerato assolutamente normale, mentre da noi si contende il titolo con Superman e l’uomo ragno insieme, uscendone vincitore alla grande.

Un sindaco che in seguito a minacce ed intimidazioni mafiose si rivolse al maresciallo e non a ‘U Murcu’ e che da allora vive sotto scorta con tutta la sua famiglia…

Ma a Rizziconi sono 16 le persone che vivono costantemente sotto scorta, oltre a 6 nuclei familiari costretti a vivere lontani “sotto protezione”, ovvero i parenti di Biagio Girolamo Bruzzese, unico collaboratore di Giustizia ad aver spezzato l’omerta’ del clan.

Niente male per una cittadina di poco più di 7000 abitanti.

In questi paesi, che sono molti, vi verrà richiesto “un fiorino” per qualsiasi attività vogliate svolgere, in aggiunta naturalmente ai balzelli richiesti dallo Stato e proprio come avveniva nel film, non sarà possibile alcuna interlocuzione, solo il pagamento.

Se avete bisogno di una visita specialistica, un ricovero, una concessione edilizia o qualsiasi altra cosa, rivolgetevi con fiducia a qualche scagnozzo dell’ “onnipotente”.

In verità, l’onnipotente toro, con i suoi figli, si trova ospite delle patrie galere, dalle quali però continua il controllo sul territorio, perché non si sentano abbandonati.

Investigatori, forze dell’Ordine e magistrati, hanno svolto un ottimo lavoro a Rizziconi, del quale c’è davvero di che andare fieri ma evidentemente non basta.

Lo scorso Ottobre, sono stati arrestati anche i sicari del boss che a Pesaro, il giorno di Natale del 2018, uccisero Marcello Bruzzese, fratello del Collaboratore da punire.

A quanto pare, però, non sazi, i killer stavano puntando altre vittime innocenti, così dopo aver ucciso Marcello nella casa dello Stato,  stavano progettando un attentato a quelli sotto scorta, con bazooka ed esplosivi, come prossimo regalo di natale ai boss.
Il tutto concertato da quel 41bis, tanto contestato, che dovrebbe impedire loro di intrattenere rapporti con l’esterno, giudicato ultimamente poco rispettoso verso i diritti umani dei carnefici e che, insieme all’ergastolo ostativo, altrettanto “incivile” anche secondo la nostra Consulta, saranno al centro, entro breve, di dibattiti parlamentari e nuove leggi al riguardo.

Nel dopo riforma Cartabia, roba da rabbrividire al solo pensiero.

L’attuale Presidente del Consiglio, nel lungo discorso d’insediamento, scordo’ del tutto di nominare la massomafia che imperversa nel nostro paese, della quale supponiamo sia a conoscenza visti i “comuni” campi d’azione, quali banche, imprese, appalti, ecc.

Non solo, grazie ai mitici Tescaroli e Pinotti, autori del bel libro “Colletti sporchi” subito colpito da puntuale querela, oggi possiamo scrivere, quel che si sa da tempo, ovvero che la Fininvest, finanzio’ “Cosa nostra”, notizia quasi da niente se pensiamo che oggi,  Berlusconi, condannato per frode fiscale e appropriazione indebita, attualmente indagato per concorso in strage, insieme al fedele Dell’Utri già condannato per mafia, sia ritenuto un ottimo candidato per la Presidenza della Repubblica e che se ne parli ovunque in TV, con assoluta nonchalance, dopo che ce lo ritrovammo al governo, quasi per magia, accolto dal migliore dei migliori, con tutti gli onori e grandi sorrisi compiaciuti.

E pensare che di mafia, oggi si parla persino a Rizziconi, nel regno dell’onnipotente…

Pochi giorni fa infatti, si è svolto un interessante convegno, presente anche Don Ciotti, il quale fra le tante cose, ha ricordato che il compito che la vita affida a chi è libero, è quello di liberare, chi libero non è. Il convegno trattava un tema scottante, ovvero la necessità di stare a fianco di chi ha rotto il silenzio contro la ‘ndrangheta…

Eh si, sarebbe fondamentale far sentire agli eroi dei giorni nostri, tale vicinanza, anzi, sarebbe il minimo sindacale ma non è affatto scontato. In questo caso, troviamo coinvolti testimoni di Giustizia, collaboratori e giornalisti, un po’ come ovunque del resto.

“U murcu”, soleva affermare che non importava chi avrebbero eletto come sindaco, tanto avrebbe comunque dovuto fare quello che voleva lui e sulle proprietà dei Bruzzese rimaste in loco, sentenzio’ che “gli spini” avrebbero dovuto crescere fino a coprirle, mettendo il veto per chiunque, di poterle acquistare o anche solo affittare.

Un ragazzo che tento’ di abitare una di quelle case, è miracolosamente sfuggito ad un puntuale attentato. Mentre tutto va in malora come comandato, al punto che in una di queste proprietà è sorta da anni una vergognosa baraccopoli, dove centinaia di extracomunitari vivono in condizioni miserabili, vittime a loro volta della cosiddetta Agromafia. Ma Spirli gli ha portato a luglio dei pacchi alimentari, quindi, tutto a posto.

In compenso lo Stato, ben consapevole che queste persone non possono esercitare il diritto di proprietà sui loro beni, per ovvi motivi, non solo non tutela i beni in questione ma gli chiede anche le tasse di proprietà mentre il Comune, li esorta a tagliare “gli spini”, voluti dal boss. Tanto per fargli sentire la loro vicinanza…

Paesi dove non si muove foglia, che il boss non voglia.

Un’ Italia piena di “Frittole” se consideriamo che i Comuni sciolti per mafia dal 1991 sono ben 268, alcuni per due o tre volte, come la vicina Taurianova che dette il nome alla legge in vigore, dove si decise di intervenire quando in piazza, di mattina, i sicari si esercitarono al piattello con la testa mozzata delle loro vittime davanti ad una cittadinanza attonita, sempre più sottomessa, terrorizzata, tutt’altro che libera.

Tre scioglimenti, neppure un avviso di garanzia e tutto riprende, come sempre.

Anche Roma capitale fra le 268 “Frittole” italiane ma proprio in quei palazzi, di mafia si parla giusto quel che serve per proporre nuovi decreti legge a favore della sua diffusione, che sembrano pensati per sfasciare, anziché potenziare, quanto previsto sia da Falcone e Borsellino che dalla legge Rognoni-La Torre, coniando stavolta il concetto sublime di “agevolazione occasionale della mafia”, come se fosse possibile essere mafiosi occasionalmente. Praticamente bomba libero tutti.

Ma fra poco di mafia dovranno parlare per forza, i nostri politici, visto che anche l’ergastolo ostativo viene ritenuto poco rispettoso verso i diritti umani dei boss stragisti e sanguinari e si dovranno prendere decisioni al riguardo. Certo, per non scontare l’ergastolo, basterebbe a lor signori, collaborare con la giustizia ma dal “papello” di Toto’ Riina, restava questa cambiale da mandare all’incasso, insieme al 41bis, per chiudere la famosa “Trattativa stato-mafia” che oggi con sollievo sappiamo, non costituire reato…

La politica stabilisce le priorità, gli interventi.

Salvini ci ha ben spiegato che la mafia non costituisce un’emergenza come in passato e che i testimoni di Giustizia sono ormai inutili grazie alle intercettazioni…almeno lui si espone e non lascia adito a dubbi…ma tutti gli altri? Quali sono le nostre priorità? Omofobia a parte, naturalmente.

53 militari morti e 9 miliardi spesi per “salvare” l’Afghanistan? Vent’anni di missione per liberare dei territori oppressi altrui, mentre nei nostri territori oppressi, mandiamo dei Commissari prefettizi per qualche mese e via andare, poi tutto a posto?

Abbiamo intere regioni in mano alla mafia, le più belle del Paese, fra l’altro, almeno 268 Comuni dove i cittadini sono prigionieri delle cosche nella loro quotidianità e per contro una spesa militare per il Paese che si attesta intorno ai 25 miliardi di euro.

Oltre 200 cappellani militari mantenuti a 5000 euro il mese, mentre togliamo i crocifissi dalle aule, perché il nostro è uno Stato laico ma soprattutto coerente.

Un esercito che si compone per il 54% di ufficiali e sottufficiali mentre la truppa non costituisce neppure metà dell’organico. Una presenza di basi USA nel nostro territorio che tra spese di stazionamento e quelle per proteggere i loro maledetti ordigni nucleari, ci costa oltre 550 milioni, per non parlare delle missioni all’estero.

Non ci è dato sapere quando guadagni il generale Figliuolo, impegnato al posto di Arcuri, fra vaccini, mascherine e tamponi ma i capi di Stato Maggiore dell’esercito, percepiscono mediamente stipendi di oltre 480.000 euro annui, Possibile che questi uomini, tanto preziosi, queste menti sopraffine, possano essere impiegati solo per costose esercitazioni, o missioni volte a salvare altri popoli da oppressori ai quali, i nostri vari boss, come “U murcu” non hanno davvero niente da invidiare?

Chi libererà i nostri di territori?

Chi libererà i nostri di cittadini, domati da decenni di violenza, sopraffazione e usura?

Presidiare i nostri di territori, lasciati in mano alle mafie da tempo immemore, non rappresenta una priorità per nessuno? Se così fosse, c’è qualcosa che non va.

Nel frattempo a noi, governati dai “migliori”…non resta che piangere e pagare il fiorino, oppure, imparare qualcosa dai no-vax. Se giudichiamo stupidi coloro che lottano per una causa sbagliata, che dire di quelli intelligenti che non lottano per quella giusta?

Nelle piazze deserte di questi giorni, riservate a potenti e commemorazioni, quell’inno dell’Italia che si è desta, suona sempre più obsoleto, quasi ironico…

La mafia esiste ed è una montagna di merda, sulla quale stiamo edificando il paese.

Rizziconi o “Frittole”? L’Italia del Medioevo oggi / Francesca Capretta / Redazione

Andrisani: “Ingiusto criticare i Langella. Fanno sacrifici come li faceva Fiore a suo tempo”

Michele Andrisani, ex centrocampista della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Juve Stabia Live”.

Le dichiarazioni di Andrisani sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Ho sentito di critiche alla famiglia Langella. Ma loro fanno tanti sacrifici come li faceva Fiore a suo tempo per mantenere un calcio importante a Castellammare. Credo che il ds Rubino abbia allestito una buona rosa con calciatori come Schiavi, Panico, Eusepi che possono dare una mano importante al gruppo.

E’ un periodo un po’ complicato per la Juve Stabia anche con i cambi alla guida tecnica che ci sono stati. Ma la Juve Stabia – continua Andrisani – anche grazie al Menti verrà fuori da questo periodo buio.
Il Bari, anche per rimediare agli errori fatti la stagione scorsa, ha affidato il mercato a Ciro Polito che insieme a Mignani sono il valore aggiunto di questo Bari.

Polito ha portato giocatori forti da un punto di vista caratteriale. Polito ha portato veri leader in questo Bari che lo scorso anno non aveva. Il Bari sta facendo un gran calcio, ha giocatori di qualità in ogni reparto e soprattutto nel reparto avanzato. Oltre Antenucci e Simeri, il Bari – continua Andrisani – ha un grande trequartista come Botta che sta dando un grande contribuito. Punti deboli? Forse solo a Francavilla il Bari ha avuto un passaggio a vuoto. Credo però che il Bari non avrà vita facile a Castellammare contro una Juve Stabia che sarà spinta dal pubblico.

Polito ha portato dei veri leader al Bari. Sa quello che gli possono dare sia in campo che nello spogliatoio. La possibile rivale? All’inizio le due squadre che potevano dar filo da torcere al Bari erano Catanzaro e Avellino. La Juve Stabia – aggiunge Andrisani – la vedo ancora la mina vagante come il Foggia di Zeman. La rivale più forte in questo momento è il Catanzaro. Ho visto la sfida Bari-Catanzaro e sono rimasto impressionato del gioco dei calabresi.

A Castellammare si vive di calcio, c’è la giusta pressione e ti senti calciatore a tutto tondo. Alla mia epoca c’era il presidente Fiore che ogni anno faceva una squadra in grado di poter competere per la promozione.

Lo scorso anno sono venuto al Menti e fuori allo stadio c’era un club e mi hanno omaggiato di una sciarpa che conservo gelosamente. Ho ricordato i tempi in cui il Menti era una bomboniera. Ricordo i tempi in cui la Curva era una discoteca volante. Per noi erano il 12esimo e il 13esimo uomo. Nel 98-99 prendemmo – aggiunge Andrisani – solo 13 gol ed avevamo gente come Fontana, Menolascina, Amodio, Di Meglio e tanti altri. Abbiamo un gruppo whatsapp in cui ci sentiamo ancora spesso tutt’oggi.

Il modulo tattico dipende dalle idee che ha l’allenatore. Purtroppo c’è stata questa sconfitta nel derby con la Turris e so quanto ci tengono. Più che il modulo è importante quanto ci tengono i giocatori che devono entrare sempre con la giusta cattiveria.

Ho allenato il settore giovanile del Bari per 5 anni. Ora abbiamo una scuola calcio a Bari con Antonio Di Gennaro. Faccio il secondo di Massimo Donati. Eravamo a San Benedetto poi ci sono state delle problematiche, non c’è stata l’iscrizione. Poi la società è stata ammessa in Serie D. Donati è stato richiamato e abbiamo iniziato il campionato con grandissimo ritardo. Siamo andati lì, abbiamo avuto problemi, siamo incappati in una sconfitta e la società ha deciso di cambiare. Al momento faccio il secondo di Donati e sono contento e orgoglioso di poterlo seguire.

Mi auguro che sabato sia una grande partita. Sono di Bari – conclude Andrisani – ed è la mia squadra del cuore e spero che la Juve Stabia possa fare un grande campionato. Mi auguro possa arrivare ai playoff. E che possa al più presto ritornare in Serie B”.

Spalletti: “Questa vittoria è stata fantastica. Siamo una squadra”

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Le parole del tecnico del Napoli Spalletti al termine del successo della sua squadra contro il Legia Varsavia

 

Spalletti: “Questa vittoria è stata fantastica. Siamo una squadra”

Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine della super vittoria in Europa League dei suoi azzurri contro il Legia Varsavia per 4-1. Ecco le sue dichiarazioni:

 

“La squadra stasera ha fatto una grande prestazione, ha dimostrato di non saper giocare solo sul velluto. Ci siamo complicati la vita però li ho sempre sentiti determinati a mettere a posto le cose, poi un episodio ci è andato bene. Però insomma quello che voi chiamate turnover ha funzionato”.

 

Chi è entrato ha fatto bene.Era un campo pesante, c’era da dare la svolta. Ma hanno fatto bene anche quelli partiti titolari, la partita l’abbiamo condotta e abbiamo fatto anche un po’ di fatica, sono entrati tutti molto bene, vogliosi. Anche ieri prima della trasferta, gruppo fantastico”.

 

Quali dei 4 gol le ha procurato un’emozione speciale?

“Il rigore battuto come lo ha battuto Mertens non sono facili. Vedere Ounas che riesce in quello che per lui è normale è un messaggio importante. Politano poi è entrato bene. Ho visto una squadra matura, da bosco e da riviera”.

 

Il segreto di questo avvio di stagione è la gestione?

“Stasera volevamo far recuperare uno tra Rrhamani e Juan Jesus ma non sempre è possibile. Ci saranno tossine da smaltire ma sarà più semplice dopo una prestazione come quella di stasera”.

La Guardia Costiera ha salvato surfista in difficolta

Nel pomeriggio del 2 ottobre un uomo si è avventurato con il suo Kite surf al largo dell’Isola dei Porri, rischiando di naufragare a causa della repentina variazione delle condizioni metereologiche.

Il surfista era uscito nel primo pomeriggio con le condizioni del mare, ma soprattutto del vento, ottimali per una escursione in kite surf, quando l’improvviso ed imprevisto variare dei fenomeni atmosferici lo ha lasciato senza il vento necessario per gonfiare la vela, lasciandolo così in balia delle onde, che nel frattempo si sono alzate fino ad 1 metro e mezzo, rendendo difficoltoso anche il rientro in spiaggia.

Un amico, uscito con lui, non vedendolo rientrare ha contattato al numero blu 1530 la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Pozzallo, che immediatamente disponeva l’uscita della motovedetta S.A.R. CP 325 e chiedendo all’ 11° Centro Secondario di Soccorso Marittimo di Catania di voler inviare in zona di ricerca un elicottero dalla Base Aeromobili della Guardia Costiera dall’aeroporto di Fontanarossa.

Alle ore 22:15, dopo 5 ore di ricerche, il malcapitato surfista veniva intercettato dall’elicottero al largo di baia Granelli, in evidente stato di difficolta ed aggrappato al surf, e grazie alla presenza a bordo dell’aerosoccoritore lanciatosi dal velivolo è stato possibile recuperarlo per trasferirlo a bordo della motovedetta CP2113, che nel frattempo era giunta sul punto, per il successivo trasferimento presso il porto di Pozzallo

L’uomo visibilmente stanco ed in leggero stato di ipotermia, è stato affidato alle cure del personale sanitario del 118 intervenuto sul posto.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Sequestro preventivo del “Teatro Greco” di Eraclea Minoa di Cattolica Eraclea (AG)

I Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo e il Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento hanno eseguito il sequestro preventivo del “Teatro Greco” di Eraclea Minoa*.

L’attività d’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento e scaturisce da una delega finalizzata a verificare le condizioni di conservazione del Teatro Greco e, in generale, del sito archeologico di Eraclea Minoa, ubicato nel territorio del comune agrigentino di Cattolica Eraclea.

Il teatro si può assegnare al IV-III secolo a.C. ed è ubicato nella cavità della collinetta a Nord dell’abitato, costruito in conci di marna arenacea per la maggior parte degli ordini dei sedili mentre la parte sottostante è situata nella roccia.

La marna è un materiale che, se esposto agli agenti atmosferici per lunghi periodi, è soggetto a deterioramento e, per tale motivo, la Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Agrigento aveva affidato, negli anni Sessanta, a un importante architetto dell’epoca l’incarico di studiare l’isolamento del monumento dall’offesa degli agenti atmosferici, coprendo integralmente la cavea con una vetrina incolore e trasparente.

L’architetto progettò e fece realizzare una copertura in plexiglass che, alla lunga, anziché proteggere il teatro ne stava provocando la distruzione e, quindi, venne rimossa e sostituita, negli anni Novanta, in ‘via provvisoria’, con la struttura ancora oggi montata a copertura del teatro, costituita da pannelli in materiale plastico, sorretti da una struttura di tubi ‘innocenti’.

Gli accertamenti svolti dai Carabinieri del Nucleo TPC di Palermo e dal Comando Provinciale di Agrigento, in collaborazione con i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Agrigento e i consulenti tecnici incaricati dall’Autorità Giudiziaria, hanno fatto emergere che – in realtà – la copertura in tubi e lamiera zincata del Teatro Greco costituisce un pericolo per la pubblica incolumità, poiché la sua integrità non è sufficientemente garantita in presenza di vento e di agenti atmosferici avversi, così come accertato nei diversi sopralluoghi effettuati, nel tempo, dagli organi competenti.

Da qui, il Procuratore Capo della Repubblica di Agrigento, dott. Luigi Patronaggio, ha disposto il sequestro preventivo del Teatro Greco di Eraclea Minoa e della relativa area antistante, con installazione di idonea segnaletica per interdire l’accesso al pubblico.

Le indagini sono in corso ipotizzando i reati di “omessa collocazione o rimozione di segnali o ripari” e “omissione di lavori in edifici o costruzione che minacciano rovina”.

La struttura in sequestro è stata affidata in giudiziale custodia alla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, fino alla esecuzione dei necessari lavori di messa in sicurezza.

* Il teatro di Heraclea Minoa è un teatro greco dell’antica città di Eraclea Minoa sito nell’area archeologica di Cattolica Eraclea, comune italiano della provincia di Agrigento in Sicilia. Il diametro della cavea misura 50,6 metri.

Adduso Sebastiano

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Arrestato 25enne per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo hanno tratto in arresto un 25enne per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

I militari, intervenuti su segnalazione dei cittadini in via Anna Nicolosi Grasso – zona Oreto, hanno notato il giovane che, dopo aver infranto il vetro posteriore di un’autovettura lì parcheggiata ed essersi introdotto nel mezzo, stava rovistando al suo interno.

Alla vista della pattuglia, il 25enne ha tentato di darsi alla fuga salendo sul tetto di vicino istituto scolastico. È stato però subito raggiunto e bloccato dai Carabinieri che avevano, nel frattempo, cinturato l’edificio. Il giovane, tratto in arresto, ha poi dato in escandescenze durante l’accompagnamento in caserma e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dinanzi al G.I.P. di Palermo.

Dalle indagini, immediatamente poste in essere, è emerso che altre tre autovetture erano state danneggiate, a poca distanza dalla prima, e dal loro interno era stata asportata refurtiva varia per un valore di circa 10.000 euro. Sul posto è intervenuta anche la Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo che ha effettuato i rilievi dattiloscopici volti ad accertare la riconducibilità dei diversi furti al medesimo autore.

La refurtiva rinvenuta è stata successivamente riconsegnata ai proprietari.

Adduso Sebastiano

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Arresti domiciliari per violazione avvicinamento; controlli; allontanamento; sanzioni

In data 03 novembre 2021, personale del Commissariato di Canicattì ha tratto in arresto A.D.C.P. classe 2001 ivi, per il reato di violazione del divieto di avvicinamento ad una distanza di 500 metri dai luoghi frequentati dalle persone offese ovvero madre, padre e nonno, come da ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Agrigento nel 2021. In particolare, nella circostanza, il soggetto veniva trovato sotto casa della madre. Lo stesso veniva sottoposto agli Arresti Domiciliari come disposto dal P.M. di turno.

Terminata con un bilancio di 41 violazioni al Codice della Strada accertate su un totale di 103 veicoli controllati la campagna della Polizia di Stato di Agrigento finalizzata a verificare il rispetto del corretto utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta da parte di conducenti e occupanti di veicoli a motore.

Durata 4 giorni, la campagna ha visto impegnate le pattuglie della Sezione Polizia Stradale di Agrigento in tutta la Provincia, lungo le principali direttrici di traffico.

L’obiettivo prefisso è stato non solo quello di sanzionare un illecito amministrativo che mette in pericolo la sicurezza delle persone sui veicoli a motore, ma anche quello di esercitare una forte azione di prevenzione. Si ricorda, infatti, che l’uso delle cinture di sicurezza è obbligatorio per tutti gli occupanti del veicolo, anche per quelli dei sedili posteriori e che i bambini non vanno assolutamente tenuti in braccio da parte degli adulti, ma vanno sistemati negli appositi sistemi di ritenuta (seggiolini e adattatori).

Nella del 31 ottobre 2021, personale della Polizia di Stato, in Canicattì, interveniva presso la Piazza IV novembre ove era stata segnalata una persona ubriaca che arrecava fastidio.

Gli Agenti della Sezione Volanti in servizio di controllo del territorio del locale Commissariato di Polizia, prendevano contatti con il titolare di un bar, il quale asseriva che poco prima un soggetto ubriaco dava fastidio agli avventori del locale.

Gli operatori, poco distante dal bar, individuavano la persona segnalata che veniva riconosciuta per M. F., persona nota agli Agenti per i numerosi precedenti penali di cui è gravato.

Lo stesso veniva accompagnato nei locali del Commissariato ove gli veniva contestata la violazione amministrativa ai sensi dell’art. 688 c.p. e l’ordine di allontanamento dal luogo dei fatti.

Nella serata di venerdì 29 ottobre, personale della Polizia di Stato di Sciacca, nell’ambito di servizi di controllo del territorio, ha effettuato dei controlli nel centro abitato di Sciacca protesi a verificare il rispetto delle norme anti Covid-19.

Sono stati controllati n.5 esercizi pubblici (bar, pub e ristoranti) ed identificati numerosi avventori. Nel corso dei controlli sono state elevate n.9 contestazioni amministrative a carico di soggetti presenti all’interno degli esercizi pubblici per la mancanza della mascherina e del green pass.  Le violazioni accertate hanno comportato la chiusura di n.2 esercizi pubblici per 3 e 5 giorni.

Adduso Sebastiano

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Smantellato un sistema di truffe alle società di noleggio. Sequestrati auto e 820 mila euro

Nella mattinata odierna i Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e di sequestro preventivo emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto palermitano ritenuto responsabile di truffa, appropriazione indebita, autoriciclaggio e falso in atto pubblico.

In particolare, dalle investigazioni è emerso che l’indagato, attraverso alcune società di mediazione a lui intestate, era solito noleggiare auto da società site presso i principali aeroporti dell’isola, ovvero situate in grandi città come Palermo, Catania, Napoli, Roma e Torino.

Le auto, una volta noleggiate, attraverso una serie di atti di vendita falsi, venivano reimmatricolate a suo nome o a nome delle due società a lui riconducibili, e poi rivendute a concessionarie gestite da soggetti terzi.

In questo modo, l’organizzatore della truffa incamerava cospicui guadagni illeciti derivanti dalla rilevante differenza tra il costo del noleggio (pagava solo le prime rate) e il ricavo della successiva rivendita dell’auto a prezzo di mercato del seminuovo.

L’attività svolta dai Finanzieri della Compagnia di Bagheria ha permesso di ricostruire, attraverso la complessa analisi della documentazione afferente ai fittizi passaggi di proprietà, ben 52 episodi di appropriazione indebita di auto di grossa cilindrata.

Per tale motivo il soggetto è stato deferito alla Procura della Repubblica di Palermo per i reati di truffa, appropriazione indebita, autoriciclaggio e falso in atto pubblico.

Per i profili contestati, il GIP del Tribunale di Palermo ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’organizzatore del sistema truffaldino mentre, per i profili connessi al profitto del reato di autoriciclaggio, quantificato in oltre 820.000 euro, è stato disposto il sequestro finalizzato alla confisca dei beni e delle disponibilità finanziarie fino alla concorrenza del valore del profitto illecito.

Inoltre, è stato disposto il sequestro impeditivo della società intestata all’indagato e utilizzata per compiere i falsi passaggi di proprietà nonché il sequestro preventivo dei 52 veicoli, tra cui una Maserati Levante e diverse Audi, rivenduti presso i concessionari acquirenti in buona fede a cui sono stati lasciati in giudiziale custodia.

NOTA

L’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza, in stretto coordinamento con la Procura di Palermo, si inserisce nel quadro delle linee strategiche dell’azione del Corpo volte a rafforzare l’azione di contrasto ai contesti di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità e a garantire il perseguimento degli obiettivi di aggressione dei patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose, al fine di assicurare l’effettivo recupero delle somme provento delle condotte illecite e tutelare le imprese che operano nel rispetto della legge.

Adduso Sebastiano

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Colpisce connazionale con un machete: arrestato srilankese

Operatori delle Volanti della Questura di Messina hanno proceduto ieri, intorno alle 20.30, all’arresto di un trentaduenne originario dello Sri Lanka, resosi responsabile del reato di lesioni personali aggravate perpetrato ai danni di un connazionale.

I poliziotti, intervenuti su segnalazione della Sala Operativa, hanno ricostruito la vicenda appurando che l’aggressione ha avuto luogo in strada, nei pressi del viale Giostra, dove la vittima risiede.

Avvicinata al rientro a casa, intorno alle 19.30 la vittima l’ha colpita  al braccio con un machete: un primo fendente l’ha raggiunta ancora in sella alla bici, un secondo quando era a terra. Soccorsa e trasferita presso l’ospedale Piemonte, ha riportato ferite giudicate guaribili in sette giorni.

Risaliti all’identità dell’aggressore, i poliziotti lo hanno raggiunto l’aggressore presso la sua abitazione.

L’uomo presentava evidenti tracce di sangue sulle mani, al capo, sugli indumenti. Interrogato su quanto accaduto, ammetteva l’aggressione con il machete rinvenuto in un cassetto della cucina, sulla cui lama, lunga 27,5 centimetri, erano ancora presenti tracce ematiche.

Ancora da chiarire le effettive motivazioni dell’insano gesto, che sembrerebbero legate ad un diverbio sorto durante una partita di cricket, giocata dai due nel pomeriggio insieme ad altri connazionali.

Il trentaduenne, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato pertanto trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma Calipari, in attesa di rito direttissimo previsto per la data odierna.

Adduso Sebastiano

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Rileggi live: Legia Varsavia-Napoli 1-4(10′ Emreli, 51′ Zielinsk(R), 75′ Mertens(R), 78′ Lozano. 89′ Ouans)

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Una vittoria fondamentale per il Napoli di Splletti che alla Pepsi Arena battono 4-1 il Legia Varsavia.  Rileggi il live della sfida

 

Rileggi live: Legia Varsavia-Napoli 1-4(10′ Emreli, 51′ Zielinski(R), 75′ Mertens(R), 78′ Lozano)

Finisce qui a Varsavia! Vince il Napoli 4-1.

Concessi cinque minuti di recupero.

89′ GOOL DEL NAPOLI! E che gol, da parte di Ounas che in area, d’esterno destro, batte Miszta e trova la rete del 4-1!

82′ Doppio cambio per Spalletti: Zanoli e Ounas entrano in campo per Petagna e Lozano.

79′ Altro cambio per il Legia: Rafael Lopes prende il posto di Emreli.

78′ GOOL DEL NAPOLI! Splendida azione degli azzurri con Petagna che, entra in area, mette la palla rasoterra per Lozano che a porta vuota chiude il match: 3-1!

75′ GOOL DEL NAPOLI! Cucchiaio di Mertens che realizza il gol del vantaggio per il Napoli: 2-1!

74′ Steso Politano in area e nuovo calcio di rigore per il Napoli! Si va di nuovo dal dischetto.

72′ Nuova mossa dalla panchina per il Napoli: esce Zielinski, entra Mertens.

70′ Sostituzione per i padroni di casa: Slisz esce per lasciare campo a Martins.

65′ Doppio cambio per Spalletti: sono Lobotka e Politano a prendere il posto di Demme ed Elmas.

51′ GOOL DEL NAPOLI! Perfetta l’esecuzione di Zielinski: 1-1!

49′ Calcio di rigore per il Napoli! Non ha dubbi l’arbitro che indica il dischetto.

Si riparte, inizia il secondo tempo di Legia-Napoli.

Finisce il primo tempo alla Pepsi Arena: 1-0 Legia.

Concessi due minuti di recupero

24′ Ancora Napoli con Elmas che riceve in area da Petagna, calcia col sinistro ma trova la risposta di Miszta in angolo.

15′ Prova a rispondere il Napoli con Lozano che mette in mezzo per Zielinski, il destro del polacco centra la traversa. Si resta 1-0.

10′ Primo squillo del Legia, primo gol! Mladenovic mette da sinistra il pallone basso per Emreli che a porta vuota fa 1-0!

1′ Iniziata Legia Varsavia-Napoli!

 

Signore e signori, lettori di Vivicentro.it, benvenuti alla live testuale della sfida Legia Varsavia-Napoli, valevole per la quarta giornata di Uefa Europa League 2021/22. Tutto pronto allo stadio “Pepsi Arena” di Varsavia per il calcio di inizio fissato alle ore 18:45. Segui la partita insieme a noi.

FORMAZIONI UFFIICIALI

https://twitter.com/sscnapoli/status/1456300810833379328

 

Legia Varsavia-Napoli, formazioni ufficiali (4^ giornata Girone C di Uefa Europa League)

Manca sempre meno al fischio d’inizio di Legia Varsavia-Napoli, gara valevole per la 4^ giornata del Girone C di Uefa Europa League e che risulta fondamentale ai fini della qualificazione al turno successivo della competizione.

Legia Varsavia-Napoli, formazioni ufficiali

Il match di questa sera della “Pepsi Arena” di Varsavia vedrà come protagoniste due squadre che hanno voglia di vincere e di mettere un piede già nella fase ad eliminazione diretta.

Di seguito un’analisi dell’ultimo periodo delle squadre e le formazioni ufficiali della partita:

Il Napoli

Gli azzurri vengono da una vittoria importante in campionato in quel di Salerno e non sembrano per niente intenzionati ad interrompere la striscia di risultati utili consecutivi.

Quella delle 18.45, dunque, è una partita fondamentale per il Napoli per il proseguimento del suo cammino europeo.

Gli uomini di Mr. Spalletti, che attualmente si trovano in seconda posizione nel Girone C alle spalle dei polacchi di soli due punti , scenderanno sul terreno di gioco con un solo obiettivo in mente: La Vittoria.

Infatti l’eventuale trionfo proietterebbe i partenopei in testa alla classifica parziale del Girone C in attesa poi di sapere l’esito dell’altra partita del girone, vale a dire quella tra Leicester City e Spartak Mosca delle 21.00.

Per quanto riguarda, invece, l’undici titolare la squadra azzurra dovrà fare a meno di molti protagonisti fuori per varie vicissitudini, a partire dal Capitano Lorenzo Insigne, Victor Osimhen e Fabian Ruiz non convocati a causa di problemi muscolari per finire con Mario Rui fuori per l’espulsione rimediata contro lo Spartak.

Luciano Spalletti, dunque, schiera il consueto 4-2-3-1 con Juan Jesus adattato sulla fascia sinistra, Diego Demme in mezzo al campo insieme ad Anguissa ed infine con Elmas e Petagna che vanno a sostituire rispettivamente Insigne e Osimhen.

Il Legia Varsavia

I polacchi non stanno certamente vivendo un bel momento in campionato, infatti sono relegati alla terzultima posizione della “Ekstraklasa”, e vengono da una cocente sconfitta per 0-2 contro il Pogon Szczecin.

Il Legia Varsavia, però, è al momento la capolista del Girone C di Uefa Europa League e venderà cara la pelle con l’obiettivo di mantenere quella posizione in classifica, soprattutto dopo la sconfitta subita per 3-0 al “Maradona”.

I “Legionari” si presume giocheranno alla loro maniera, vale a dire una gara tutti arroccati in difesa in attesa di occasioni sanguinose in contropiede.

Tirando le somme, la partita di questa sera Legia Varsavia-Napoli molto probabilmente sarà una partita intensa in cui entrambe le compagini daranno il tutto per tutto.

FORMAZIONI UFFICIALI LEGIA VARSAVIA-NAPOLI

Legia Varsavia (3-4-3): Miszta; Johansson, Wieteska, Jedrzejczyk; Ribeiro, Josué, Slisz, Mladenovic; Kastrati, Emreli, Luquinhas. Allenatore: Marek Gołębiewski.

Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Juan Jesus; Anguissa, Demme; Lozano, Zielinski, Elmas; Petagna. Allenatore: Luciano Spalletti.

Gladiator avanti in Coppa Italia, Sorrento battuto ai rigori

Rossoneri eliminati dalla competizione al secondo turno. Dopo lo 0 a 0 dei tempi regolamentari i nerazzurri espugnano lo stadio “Italia” dal dischetto. Decisivo l’errore di Diop.

Termina ai trentaduesimi di finale l’avventura del Sorrento nella Coppa Italia Serie D. Dopo il primo turno superato grazie alla vittoria sulla Nocerina, i costieri fermano la propria corsa in casa contro il Gladiator. Una sfida all’insegna dell’equilibrio, terminata senza reti e decisa soltanto ai calci di rigore. I sammaritani, impeccabili dal dischetto, accedono ai sedicesimi.

SORRENTO vs GLADIATOR: la cronaca

1° TEMPO

Le squadre scendono in campo sfruttando il turn-over per questa sfida infrasettimanale. Cioffi ripropone Mezavilla a centrocampo affiancato dall’ultimo arrivato Sannino. Il Gladiator punta invece sui giovani, schierando ben nove under tra i titolari.

Sotto la pioggia sorrentina Mezavilla prova a sbloccare il risultato al 13’, sinistro da fuori area che termina di poco a lato. Al 17’ Casillo è chiamato al primo intervento del match, bloccando un colpo di testa poco deciso di Iadaresta.

Le due squadre si studiano, il Sorrento sembra maggiormente in controllo. Gli ospiti però controbattono in velocità al 26’. Dommarco avanza agilemente, il suo cross è intercettato da Strianese, la sponda favorisce Giovanni Esposito che calcia a botta sicura ma becca il palo. Sfortunato in questa occasione il Galdiator. I nerazzurri iniziano così ad affacciarsi verso la porta difesa da Del Sorbo.

Alla mezz’ora i padroni di casa confezionano però una clamorosa palla gol. Con una giocata di grande qualità Procida libera Diop e manda il centrocampista a tu per tu con Casillo. Il giocatore senegalese sbaglia totalmente il tiro, debole e neutralizzato con facilità dal portiere nerazzurro.

Lo stesso Diop confeziona insieme a Iadaresta l’ennesima chance, annullata dalla difesa avversaria. Il primo tempo si conclude così a reti inviolate.

2° TEMPO

Il secondo tempo si apre con un triplo cambio su entrambe le panchine. Cioffi lancia Cassata, Manco e il ritrovato Calabrese nella mischia. Rimescolate, le squadre in campo tornano alla caccia del gol che sblocchi la sfida.

Al 52’ prima chance ospite. Esposito scodella in area, palla respinta da Rizzo che carambola sui piedi del neo entrato Barone, poco lucido nella conclusione che non centra lo specchio.

Il Sorrento si rende temibile in attacco solo al 72’, quando Gargiulo calcia di poco fuori sugli sviluppi di un corner. Il Gladiator da parte sua sfiora ancora il vantaggio con Perrino, da due passi il numero 4 non riesce a colpire la sfera servita dalla sponda di Barone.

Ultimi tentativi in casa rossonera sono quelli di Mezavilla e Gargiulo, entrambi infruttuosi. Il risultato fermo sullo 0 a 0 obbliga le due squadre ad andare sul dischetto.

La lotteria dei rigori premia il Gladiator. Gli ospiti non ne sbagliano una, mandando cinque uomini in gol. Per il Sorrento è fatale l’errore di Diop, che centra la traversa. Con il risultato finale di 3 a 5 i nerazzurri passano ai sedicesimi.

TABELLINO

SORRENTO-GLADIATOR 0-0 (3-5 d.c.r.)

SORRENTO (3-5-2): Del Sorbo; Rizzo, Cacace, Acampora (69’ Gargiulo); Cesarano (46’ Manco), Diop, Mezavilla, Sannino, Romano (46’ Calabrese); Procida (46’ Cassata), Iadaresta (74’ Esposito L.). A disposizione: Strino, Ferraro, Marciano, Selvaggio. All: Cioffi

GLADIATOR (5-3-2): Casillo; Esposito G. (62’ Fischetti), Esposito C., Manes, Passaro (46’ Tomi), Arrivoli; Dommarco, Marzano (46’ Vitiello), Perrino; Strianese (46’ Barone), Petito. A disposizione: Merola, Ciampi, Garzia, Megaro, Di Vico. All: Martino

Arbitro: Claudio Allegretta di Molfetta

Assistenti: Gianpiero Salvemini e Fabio Cantatore di Molfetta

Sequenza rigori: Barone (G) gol, Cacace (S) gol, Vitiello (G) gol, Gargiulo (S) gol, Tomi (G) gol, Diop (S) traversa, Manes (G), Cassata (S) gol, Petito (G) gol.

Ammoniti: Procida, Iadaresta (S), Petito (G)

Note: giornata di pioggia e vento, spettatori 250 circa.

Recuperi: 1’ p.t., 4’ s.t.

Donati, la freccia a destra – Sotto La Lente

Francesco Donati, classe 2001, è sicuramente una delle note più liete e vera e propria rivelazione della Juve Stabia targata prima mister Novellino e poi, dopo un breve interregno di Imbimbo durato una sola gara, di mister Stefano Sottili.

Donati arriva a Castellammare in estate, fresco della vittoria dello scudetto con la Primavera dell’Empoli. Si mette in evidenza nel campionato Primavera a suon di grandi prestazioni e attira l’attenzione della Juve Stabia che decide di prelevarlo in prestito dalla società toscana.

Esterno basso di destra, Donati si è ben disimpegnato nell’Empoli Primavera di cui era il capitano e con cui ha vinto lo scudetto nella scorsa stagione sotto la guida tecnica di Antonio Buscè, ex calciatore dell’Empoli in Serie A.

Prospetto quindi molto interessante nell’ambito del progetto incentrato sui giovani più volte sbandierato dalla società gialloblè e confermato anche già in estate nella conferenza stampa di presentazione del ds Raffaele Rubino.

E Donati ha confermato con la maglia gialloblè in questo scorcio iniziale di campionato tutto ciò che di buono si diceva sul suo conto. Giocatore che usa prevalentemente il destro, alto 1,85 m., ha molta gamba nelle sue progressioni sulla fascia destra oltre ad essere dotato di un’ottima tecnica di base.

A conferma della bontà del suo arrivo in gialloblè, occorre sottolineare come Donati nelle prime dodici giornate di campionato sia stato sempre presente tranne che nella vittoriosa trasferta di Latina. Si è ritagliato un ruolo da protagonista sia con Novellino che con Sottili nelle prime due uscite con il neo tecnico della Juve Stabia.

E il suo rendimento è stato sempre notevole, sia quando impiegato nella linea difensiva a quattro come esterno basso di destra, sia quando è stato impiegato nel 3-5-2 come quinto di centrocampo a destra. Assicurando alla propria squadra sia una buona copertura difensiva ma anche una grande spinta nella fase attiva sulla fascia destra.

Il suo inserimento in squadra è stato di quelli ottimali nonostante sia molto spesso il più giovane della squadra titolare che va in campo. Come confermato dal giovane difensore delle Vespe nel post-gara del match con il Campobasso: “Mi sono trovato benissimo con tutti i compagni perchè tutti ti danno una mano se c’è bisogno, sia i più giovani che i più anziani. Quando scendiamo in campo è un piacere giocare con loro. Quest’ anno possiamo toglierci tante soddisfazione perchè siamo una squadra molto unita e anche forte”.

 

 

 

Verso Maddalonese-Ischia, infermeria piena per Iervolino

L’infermeria dell’Ischia resta piena con Florio, Pistola e Trani ancora k.o. Non si conosce ancora l’entità dell’infortunio di domenica scorsa a Ugo Invernini che nemmeno dopo due minuti è stato costretto a lasciare il campo. L’attaccante ha ancora il ginocchio gonfio per avere un riscontro attendibile, bisognerà attendere ancora qualche altro giorno.

Gigio Trani ne avrà ancora per una decina di giorni, per via di un edema associato a dolore. Nella giornata di lunedì, sia il giovane attaccante che Pistola (lesione al bicipite femorale rimediata nella trasferta a Pozzuoli) effettueranno un’ulteriore ecografia di controllo. Si aggiunge anche Florio che dovrà riposare per altre due settimane. La lesione muscolare purtroppo non si è ancora cicatrizzata.

Stesso discorso anche per Nicola Di Meglio, vittima di una ricaduta dell’infortunio muscolare che lo ha tormentato all’inizio della stagione. Per Angelo Arcamone e Andrea Impagliazzo si parla di un rientro nelle prime gare del girone di ritorno. L’attaccante De Luise per il momento si allena a parte e non in gruppo. Iervolino quindi è alle prese con una bella gatta da pelare viste le tante assenze in determinati reparti.