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Bentivegna, un gol che fa tanto morale – Sotto La Lente

Accursio Bentivegna, classe 1996 nativo di Sciacca, è tornato al gol domenica scorsa contro il Monterosi. Un gol che non è valso la vittoria per le Vespe ma che fa tanto morale per l’esterno offensivo di piede destro della Juve Stabia impiegato negli scorsi anni nelle sue precedenti esperienze anche sulla fascia sinistra a piede invertito.

La carriera di Bentivegna prima di approdare in gialloblè.

Bentivegna ha un curriculum di tutto rispetto alle spalle pur essendo ancora giovanissimo e avendo solo 25 anni. Vanta anche qualche presenza in Serie A tra le fila del Palermo di Beppe Iachini. E’ stato anche capocannoniere del Torneo di Viareggio nel 2015.

Nato a Sciacca, in provincia di Agrigento, Bentivegna inizia a giocare a calcio nel 2006 nella Kronion. Nel 2009 si trasferisce al Palermo dove fa tutta la trafila del settore giovanile tra i rosanero.

Nel 2014 debutta in Serie A con il Palermo contro la Sampdoria il 31 agosto 2014, partita finita 1-1, subentrando a Franco Vázquez. Nel febbraio 2015 si laurea capocannoniere del Torneo di Viareggio insieme a Federico Bonazzoli. Dopo il torneo entra in pianta stabile in prima squadra, venendo impiegato dal mister Giuseppe Iachini anche nelle trasferte di Parma e Cagliari. Chiude la stagione totalizzando 3 presenze in prima squadra, più 11 goal in 19 partite nel Campionato Primavera.

Ai tempi del Palermo in Serie A, Bentivegna spesso nei ritiri pre-gara nelle poche apparizioni in prima squadra è compagno di stanza di Belotti, centravanti del Torino laureatosi nell’estate scorsa campione d’Europa con la nazionale italiana di Roberto Mancini.

Il 31 agosto 2015 Bentivegna si trasferisce a Como in prestito. Nel gennaio 2016 ritorna a Palermo con cui termina il campionato con una sola presenza in serie A. L’anno successivo è di nuovo nelle file dei rosanero fino a gennaio totalizzando tre presenze in campo.

Nel gennaio del 2017 passa in prestito all’Ascoli, scendendo di categoria in serie B. Nell’estate 2017 passa successivamente alla Carrarese in prestito annuale, che l’anno successivo lo acquista a titolo definitivo dalla compagine palermitana. Negli ultimi tre campionati prima di approdare tra le Vespe, gioca in pianta stabile tra le fila della Carrarese con 64 presenze e 7 reti siglate.

Bentivegna alla Juve Stabia.

L’anno scorso il passaggio alla Juve Stabia dove non lascia il segno. Dopo un gol divorato alla prima giornata di campionato contro il Monopoli, dopo soli tre giorni subisce un infortunio di muscolare a Pisa nella gara di Coppa Italia che lo tiene a lungo fuori. Quando rientra dall’infortunio, Padalino non lo vede quasi mai (solo 5 presenze) e resta ai margini della squadra titolare, tanto da passare a gennaio in prestito all’Imolese dove colleziona 16 presenze e due sole reti.

In estate il ritorno alla Juve Stabia di Bentivegna dove inizia molto bene la stagione realizzando anche due reti nelle prime giornate di campionato e risultando spesso tra i migliori delle Vespe. Poi dopo un buon avvio si è eclissato un pò come il resto della squadra.

Domenica scorsa contro il Monterosi un gol importante (il terzo della stagione) e di buona fattura con un tiro a volo di destro sfruttando una spizzata di Eusepi. Un gol fa tanta autostima e morale e che fa ben sperare per il resto della stagione di Bentivegna come lui stesso ha ammesso nel post-gara: “A livello mentale il gol realizzato oggi mi aiuterà molto personalmente. Se avessimo vinto sarebbe stato meglio a livello di morale ma va bene anche così e pensiamo già alla prossima sfida contro il Catanzaro. Il gol mio è nato da sei nostri passaggi consecutivi a coronamento di una bella azione nostra. L’ho vissuta così, ci ho creduto nell’occasione del gol e sono andato sulla sponda di Eusepi per metterla in rete a volo”.

 

Matteo Politano: “Dobbiamo fare bene questo mese pensando a dare il massimo gara dopo gara”

Matteo Politano, attaccante del Napoli, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli sulla stagione in corso degli azzurri e sul prossimo impegno in campionato contro l’Inter.

Matteo Politano: “Dobbiamo fare bene questo mese pensando a dare il massimo gara dopo gara”

Ecco di seguito riportate su Vivicentro.it le dichiarazioni di Matteo Politano riprese dal sito ufficiale della SSC Napoli:

La sfida contro l’Inter

“Contro l’Inter sarà una sfida importante che avvia un ciclo di battaglie fino a dicembre”

“A San Siro è sempre una partita di grande fascino. Affrontiamo una grandissima squadra consapevoli di avere dei punti di vantaggio in classifica. Il nostro obiettivo è tenere i nerazzurri a distanza”.

Il gruppo

“Siamo un gruppo unito e solito. Questo è il gruppo più compatto dove io abbia mai giocato. Ci aiutiamo gli uni con gli altri e questo è fondamentale sia in campo che fuori per ottenere grandi risultati”.

Il merito di Spalletti

“Molto merito è di Spalletti che ci guida con attenzione a ogni particolare. Ha tanta carica ed energia che ci trasmette tutti i giorni”.

La continuità

“Quest’anno stiamo cercando quella maturità che in passato ci è mancata, vogliamo dare continuità ai risultati, un aspetto che alla lunga diventa fondamentale per raggiungere gli obiettivi”.

Il tour de force

“Dobbiamo fare bene questo mese pensando a dare il massimo gara dopo gara. Ci aspetta una serie di incontri importantissimi per il nostro futuro.

“Sappiamo che ci attende un ciclo di battaglie a cominciare da domenica a San Siro. Ma il nostro biettivo è sempre quello di vincere”

Dal sogno Fashion al raggiungimento: a tu per tu con Neto Style

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Dal sogno Fashion al raggiungimento: a tu per tu con Neto Style

Neto, grande partecipante e organizzatore delle Fashion Week, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di ViViRadioWeb per la rubrica “A tu per tu” con Marco Palomba e Carlo Ametrano. Ecco le sue dichiarazioni:

 

Neto, come nasce la tua passione?

” Mi è sempre piaciuto. Ho iniziato come modello e mi sono detto: perché no? E’ comunque un bel lavoro e tentare non costa nulla. Ed è andata molto bene”.

 

Quali sono i prossimi eventi in programma?

“Ci stiamo organizzando per la Fashion a febbraio . l’abbiamo già fatta a settembre ed è stato un ottimo successo. Sono molto contento di questo.  Ora stiamo lavorando per quella del 26 di febbraio a Milano.  Abbiamo tante attività e a breve ci saranno”.

 

Ci sono ospiti?

“Non si può dire! Deve essere una sorpresa, rovinerei tutto!”

 

Te sei brasiliano, mi dici il ricordo che hai su Ayrton Senna?

“Parliamo di un personaggio incredibile. Un pilota fantastico e su quello non ci piove, ma ci terrei a rimarcare la persona di  Senna. Davvero una persona fantastica, ha aiutato davvero tante persone e soprattutto i bambini senza casa e genitori”.  

 

Il tuo sogno nel cassetto?

“Continuare a fare la Fashion Week. Questo è quello che realmente voglio e spero di continuare a vivere!”

 

Se vuoi ascoltare l’intervista clicca sul link che segue: https://chirb.it/4NLD1P

 

Fashion Week e non solo: a tu per tu con Prasanna Weerasooriya

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Le parole di Prasanna Weerasooriya in vista del grande evento di Milano

 

Fashion Week e non solo: a tu per tu con Prasanna Weerasooriya

 

Organizzato con professionalità e competenza. Questo è quanto accaduto martedì 21 settembre durante la Fashion Week presentata da Prasanna Weerasooriya. Grande evento, ricco di ospiti e non solo. E noi, nel corso della rubrica di  ViViRadioWeb “A tu per tu” di Marco Palomba e Carlo Ametrano, con Prasanna abbiamo avuto modo di toccare l’argomento. In primis ci siamo soffermati su come sia nata la passione per la moda: “E’ da tanto tempo che ho iniziato a fare questo lavoro – ha confessato ai nostri microfoni. “Ho collaborato con un’azienda a Dubai. Ho iniziato a fare varie sfilate  e da lì è nata la mia passione”.

 

Passione che permette oggi il continuo miglioramento in ogni evento, come quello in programma a Milano:  “Parliamo della Fashion Week. E’ un evento importantissimo che avremo il 26 di febbraio.  Parliamo di un grande evento a livello internazionale. Ci saranno ospiti da tutto il mondo e sono sicuro che sarà fantastico”.

Prasanna promette dunque la grande riuscita dell’evento e non vede l’ora che possa iniziare!

Real Forio, c’è il ritorno di Vito Mannna

Il Real Forio 2014 comunica che Vito Manna è il direttore sportivo del club biancoverde Avvocato ed ex calciatore, Manna è praticamente di casa dalle parti del “Calise”. Il nuovo ds ha, infatti, ricoperto la carica di dirigente del Real Forio sin dalla nascita del club biancoverde, nel 2014, fino al 2018. È tornato a ricoprire il ruolo di Ds nella seconda parte della stagione 2018-19.

Prima di accomodarsi dietro la scrivania, Manna ha difeso, in più stagioni, la maglia biancoverde del Forio Calcio. Oggi ritorna a ricoprire l’importante ruolo di direttore sportivo con l’eleganza e l’esperienza che l’ha sempre contraddistinto.

“Sono molto contento, per me – sono le prime parole del DS Manna -è un ritorno a casa. Negli ultimi due anni, per via di impegni professionali e personali, sono stato meno coinvolto. Oggi, grazie all’entusiasmo della società, ed in particolar modo di Luigi Amato che ho avuto il piacere di conoscere nei giorni scorsi, si è creata la possibilità di riprendere la collaborazione e ne sono molto contento.

Fin qui è stato svolto un ottimo lavoro da parte di società,staff tecnico e squadra. Noi stiamo lavorando per farci trovare pronti per il mercato di dicembre. Vogliamo crescere e compiere qualche ulteriore passo in avanti nel nostro progetto che, ricordo, è triennale. Forza Real Forio”.

Adelina: Sotto ci sono le mie ali, ci sono io che ho bisogno di volare

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Alma Sejdini, Adelina, ce l’ha fatta a farsi sentire. Ha volato verso la vita eterna e si è salvata dalla grettezza umana. Ora non potranno più farle del male. Il 27 a Roma Corteo Nazionale.

Adelina venne rapita adolescente dalla mafia albanese dedita al racket della prostituzione.

Picchiata, torturata, violentata e costretta a prostituirsi, un fenomeno vergognoso, una tratta umana delle peggiori, conosciuta e tollerata da decenni. La spostarono in Italia, su un gommone, cosicché potessero violentarla anche farmacisti, ragionieri, operai, partite iva e tanta altra brava gente che popola il nostro paese.

Se non era buona abbastanza la tagliavano e le mettevano del sale nella ferita.

Si stimano circa 120.000 Adeline schiave del racket della prostituzione, un giro d’affari di 4 miliardi l’anno per la mafia albanese su creature innocenti, violentate ogni giorno, segregate, picchiate, uccise ma molto richieste sul mercato del marciapiede italiano.

Adelina chiese aiuto al nostro Paese, attraverso le forze dell’ordine.

La convinsero a denunciare. Sapevano di condannarla a morte, sapevano che non sarebbe potuta tornare in Albania, né vivere mai più tranquilla. Avrebbero potuto aiutarla semplicemente, ma qualcuno ha fatto carriera sicuramente, sulla sua pelle.

Adelina denunciò, come le venne suggerito. Vennero arrestati 40 individui appartenenti alla razza albanese ed italiana, altri 80 vennero denunciati. Si scoprirono le modalità operative del racket, poi tutto tornò alla normalità.

Adelina non venne inserita in alcun programma di protezione come avviene per i testimoni o i collaboratori di giustizia e dopo averla usata biecamente, venne abbandonata dalle istituzioni.

Apolide, richiedeva da vent’anni, almeno la cittadinanza per il suo operato, per la sua costosa collaborazione con la giustizia.

Anche la famiglia la rinnego’ all’atto delle denunce. A lei, non restò che continuare a combattere. Combatte’ anche il cancro ed anche a quello seppe tenere testa fra mille difficoltà economiche e logistiche, fra i mille diritti negati. Una vera combattente.

Invalida al 100% era riuscita ad ottenere 235 euro al mese di pensione che rischiava di perdere per affermazioni erronee riportate nella sua pratica.

Vent’anni di porte sbattute in faccia, Vent’anni di colpevole menefreghismo di stato.

Accolta in trasmissioni nazionali per fare audience e poi lasciata ancora sola sul marciapiede, finché non l’hanno buttata fuori anche da lì.

Una donna sola, malata, delusa e tradita, che era scesa a Roma in cerca di Giustizia e di ascolto da Pavia. La civile Pavia dove nelle province chi spara e uccide viene difeso dalle istituzioni, fino a rappresentare egli stesso la giustizia, nelle aule di tribunale.
Assassini tutelati e testimoni di Giustizia massacrati.

Questo siamo diventati. Questo è lo Stato nel quale ci hanno ridotto.

Una classe politica corrotta e immune a tutto, spregiudicata nell’assegnarsi privilegi ridendoci in faccia, spavaldi e sicuri che mai pagheranno per le loro bieche azioni.

Adelina ha pagato quella fiducia che aveva riposto nello stato ed ora che ha pagato per tutti, mangiate pure, offre lei.

Pensateci nel pagare i vostri conti al ristorante, dove in un solo pasto spendete più di quello che a lei doveva bastare un mese ma che era troppo e andava tolto.

Adelina si è data fuoco davanti ai palazzi del potere e l’avete lasciata sul marciapiede, sul marciapiede l’hanno rimessa dagli ospedali, dalle trasmissioni, dai convegni.

Ma sui marciapiedi non si può stare da noi, se non per battere.

Sul marciapiede Adelina disturbava la pubblica quiete, sola, col cellulare in mano, per spargere in rete la sua disperazione. I poliziotti dei migliori l’hanno fermata. Resistenza a pubblico ufficiale. Un anno di foglio di via da Roma, per proteggere il paese e la sicurezza pubblica.

È con quel foglio in mano che Adelina ha deciso di liberarsi di loro, librandosi in volo.

Come farete ora voi, a liberarvi di lei? Voi che non sapete volare…

Stefania Ascari, ha presentato un’interrogazione parlamentare alla quale risponderete con la vostra sicumera, i depistaggi e gli insabbiamenti dei quali solo, siete capaci.

Ma su quei marciapiedi, sporchi dei vostri passi, torneranno le donne a pulire, ora che avete detto che non ci possiamo stare, che siamo pericolose, che disturbiamo.

Quando una donna vola, arrivano le streghe e tremate, tremate, perché scoprirete che non se ne erano mai andate. Riaccendete pure i roghi in piazza, stiamo arrivando.

Ci riprenderemo i marciapiedi, quelli dove ora battete voi, vendendo le nostre conquiste, fra strette di mano untuose, vendendo tutto ciò che non vi appartiene.

Quei marciapiedi che frequentate per comprare corpi da violare ma sui quali non si può protestare.

“Acheronte” è il nome che avevate scelto per la brillante operazione di polizia….e Acheronte sia.

Attendete pure Caronte, sulle sponde del fiume dei dannati dove la giustizia divina attende voi, spingendovi dall’altra parte. Persino il sommo poeta, svenne dalla paura ma noi paura non ne abbiamo perché l’inferno già lo conosciamo.

Quando ci avrete davanti, se fra voi ci sarà anche solo un uomo, si tolga il casco e reclini il capo davanti alla sacralità della vita, quella che solo le donne vi hanno dato.

Proprio a Pavia prenderà il via la settimana di mobilitazioni contro tutte le forme di violenza maschile e di genere, quelle che continuate a volerci far subire.

Adelina tornerà poi a Roma, da dove l’avete cacciata, il 27 di Novembre e stavolta non lo potrete fare, non la potrete calpestare, umiliare ed abusare, come sempre.

“Non una di meno” è la nota Associazione organizzatrice della manifestazione alla quale non parteciperanno solo nuove e vecchie femministe ma donne e uomini ai quali non potrete attaccare etichette, né porre in vendita.

Alma Sejdini si è schiantata al suolo, quello dal quale l’avevate cacciata ma Adelina volerà per sempre, sospinta dal nostro soffio, anche quando le sue ali saranno stanche.

“Ho bisogno di alleggerire le spalle, perché è da troppo tempo che sono cariche di pesi che non ho voluto e che non ho chiesto e poi sotto ci sono le mie ali, ci sono io che ho bisogno di volare.” Da Alda Merini a tutte noi.

Per chi non trovasse la scopa, “Non una di meno” sta organizzando pullman dalle maggiori città d’Italia, troverete tutte le informazioni sul loro sito. #nonunadimeno ma soprattutto… #TorniamoMarea.

Tutti a Roma dunque, il 27 di Novembre, alle 14 in piazza della Repubblica per riprenderci i marciapiedi, le piazze e quella civiltà negata, da chi non ci rappresenta.

Francesca Capretta / Redazione

12 misure cautelari: operazione di Polizia contro le scommesse illecite online

Dalle prime ore dell’alba, 150 uomini della Polizia di Stato sono impiegati nelle province di Palermo, Ragusa, Messina, Agrigento e Trapani per dare esecuzione, con l’operazione “Game Over II” all’ordinanza di applicazione di misure cautelari e reali emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Palermo, su richiesta della “Sezione Palermo” della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura palermitana, nei confronti di 12 soggetti indagati, a vario titolo,  per il  reato di associazione per delinquere semplice, di illecite scommesse on line e intestazione fittizia di beni.

In particolare per l’associazione a delinquere vi è la seguente incolpazione provvisoria: “per essersi associati tra loro allo scopo di procedere sul territorio nazionale ad un’attività organizzata volta ad accettare e raccogliere, anche per via telematica, scommesse di vario genere illecitamente su siti internet appartenenti a società maltesi prive di concessioni in Italia da parte dei Monopoli di Stato, reiterando reati di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse di cui all’art. 4 c.4 bis Legge n. 401/89”, con l’aggravante, per cinque indagati, dell’art. 416 bis 1 c.p.,  per aver commesso il fatto avvalendosi della forza di intimidazione di cosa nostra.

LA PRECEDENTE OPERAZIONE DELLA SQUADRA MOBILE DI PALERMO “GAME OVER” DEL 2018

La precedente Operazione della Squadra mobile di Palermo “Game Over” risale all’1l febbraio 2018 ed è stata la prima indagine in cui si svelarono gli affari di Cosa nostra nel settore delle scommesse irregolari. Furono eseguiti 31 arresti e scoperta una fitta rete di centri scommesse, estesa in varie regioni del Paese, al servizio della mafia, capaci di generare profitti per oltre un milione di euro al mese. Il vasto blitz della Polizia di Stato, coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, vide impegnati più di 200 agenti del Servizio centrale operativo e della Squadra mobile di Palermo. Vennero contestati i reati di associazione mafiosa, riciclaggio, auto riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di scommesse e alla truffa ai danni dello Stato, nonche’ smercio di stupefacenti.

LE CONDANNE DI QUEST’ANNO DELL’OPERAZIONE “GAME OVER” 2018

Il 26 ottobre di quest’anno la quarta sezione del Tribunale di Palermo ha condannato 15 persone, tra cui Benedetto Bacchi, il “re delle scommesse” al vertice dell’organizzazione criminale sgominata dalla Procura Antimafia con l’operazione “Game Over” del 2018, che aveva smantellato la rete di imprenditori e commercianti in affari con Cosa nostra per la gestione del business delle slot machine e delle scommesse. L’imprenditore – originario di Partinico, agli arresti domiciliari dopo essere stato a lungo in carcere – rispondeva a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni, riciclaggio, traffico di droga e concorso esterno ed è stato condannato a 18 anni, mentre i coimputati che rispondevano di reati minori hanno avuto pene comprese tra 4 anni e poco più di un anno. Gli imputati dovranno anche risarcire le parti civili. Il collegio presieduto da Riccardo Corleo ha anche sancito 9 assoluzioni. Dalle indagini era emerso il sistema con cui Benedetto Bacchi (che gestiva il bookmaker maltese B2875, con sede legale a Malta, ndr) stringeva accordi con i capi delle associazioni criminali dei quartieri di Palermo, che avrebbero imposto le loro imprese quali unici soggetti legittimati a gestire apparecchi da gioco e scommesse online. A Bacchi sono stati confiscati anche poco meno di 4 milioni che erano stati sequestrati al momento dell’arresto. Il collegio presieduto da Riccardo Corleo – entrato in camera di consiglio alle 11 di ieri mattina e uscito intorno all’una di stanotte – ha anche sancito 9 assoluzioni, accogliendo dunque parzialmente le richieste del procuratore aggiunto Salvatore De Luca e del sostituto Giovanni Antoci. All’inchiesta della squadra mobile del 2018 da cui è nato il processo “Game Over” aveva lavorato anche il sostituto Amelia Luise. Oltre ai 18 anni inflitti a Bacchi, i giudici hanno condannato Diomiro Alessi, Domenico Bacchi, Vito Alessio Di Trapani e Giuseppe Italo Pecoraro (tutti alla pena di 2 anni ciascuno), Maicol Di Trapani (2 anni e 8 mesi), Salvatore Ingrasciotta (3 anni), Antonio Pantisano Trusciglio (2 anni e 9 mesi), Alessandro Rosario Lizzoli (2 anni e 8 mesi), Francesco Lo Iacono (classe 1980, 4 anni), Maurizio Primavera (3 anni e 4 mesi), Fabio Lo Iacono (3 anni e 4 mesi, è difeso dall’avvocato Miria Rizzo), Francesco Lo Iacono (classe 1976, un anno e mezzo), Francesco Paolo Pace (3 anni e 4 mesi), Francesco Regina (un anno) e Antonio Grigoli (2 anni e 8 mesi). Gli imputati dovranno anche risarcire le parti civili, a cominciare dal Comune di Partinico (al quale è stata concessa una provvsionale di 30 mila euro) e il centro Pio La Torre (rappresentato dagli avvocati Ettore Barcellona e Francesco Cutraro), l’assocazione Antonio Caponetto, Sicindustria, Sos Impresa, Confcommercio, Confesercenti e Solidaria (7 mila euro di provvisionale ciascuno). Il tribunale ha infine scagionato da ogni accusa e dunque assolto: Agostino Chifari (difeso dall’avvocato Rocco Gullo), Maurizio Cossentino (difeso dall’avvocato Claudio Gallina Montana), Salvatore Galioto, Francesco Porzio (difeso dall’avvocato Paola Polizzi), Vincenzo Lo Curcio, Fabrizio Noto, Davide Schembri, Antonio Zicchitella e Giuseppe Grigoli.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Da Venerdì torna l’Alta Pressione, ma durerà davvero poco

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Da Venerdì torna l’Alta Pressione, ma durerà davvero Poco. Da Giovedì avanza l’alta pressione delle Azzorre, ultimi rovesci su Adriatiche centro-meridionali e al Sud peninsulare. Weekend: bel tempo prevalente, torna la NEBBIA al Nord, ma da Domenica sera nuovo guasto del tempo con rovesci e temporali. PROSSIMA SETTIMANA: tantissima pioggia su tutta Italia, poi arriva il FREDDO e la NEVE a bassa quota.

Arriva finalmente qualche buona notizia sul fronte meteorologico. Dopo gli ultimi rovesci di pioggia attesi per giovedì 18, ci sarà una sorpresa, anche se potrebbe rivelarsi a doppio taglio, specie per alcune zone d’Italia.

Sicuramente le buone novelle riguardano la forte fase di maltempo che tuttora interessa gran parte del nostro Paese, ma che è destinata a perdere sempre più energia sotto l’incalzare di un’area di alta pressione ormai decisa a invadere il nostro Paese.

Tuttavia, se da un lato torneremo a vivere una situazione tranquilla e soleggiata, dall’altra tornerà l’incubo delle nebbie che potranno avvolgere molte zone di pianura. D’altronde, si tratta di conseguenze tipiche delle fasi di alta pressione invernale, con il sole che non regna ovunque.

Ma andiamo con ordine e vediamo cosa ci propongono gli ultimi aggiornamenti elaborati proprio ora dalla APP Ufficiale di Meteo.it.

L’ennesima e forte fase di maltempo attesa in quel di mercoledì 17 su alcuni angoli del Paese lascerà spazio a un graduale miglioramento nel corso della giornata di giovedì 18 anche se il tempo non riuscirà ancora a ritrovare ancora una totale quiete. Sotto osservazione saranno nuovamente le regioni del Sud e alcune di quelle centrali adriatiche. Piogge e temporali potranno dunque soprattutto la Campania meridionale e l’area ionica tra Basilicata e Puglia, mentre andrà nettamente migliorando il contesto meteo sulla Sicilia.
A

ltre piogge saranno possibili poi su Molise, Abruzzo e Marche mentre sul comparto tirrenico e al Nord tornerà a fare capolino un po’ di sole, fatta eccezione per il Sud della Romagna dove in mattinata insisterà ancora qualche nota di instabilità.
Attenzione poi ai primi banchi di nebbia in formazione sulle pianure piemontesi e lombarde.

Arriviamo così alla vigilia del weekend quando l’alta pressione farà un ulteriore passo in avanti: già dalle prime luci di venerdì 19 tutto il Paese tornerà in un contesto asciutto con ampie zone di sereno, ma anche con nebbie più diffuse sulle pianure del Nord e nelle aree più interne del Centro.

Sui comparti pianeggianti piemontesi e lombardi, la nebbia in sollevamento potrebbe anche persistere per gran parte della giornata, contribuendo così a mantenere cieli grigi e un contesto uggioso e più rigido rispetto al resto del Paese, dove invece un generoso soleggiamento contribuirà a regalare un clima tutto sommato gradevole nelle ore diurne.

Sarà questo il preludio ad un fine settimana gradevolmente soleggiato? Seguiteci e lo saprete qui.

Meteo / Cristina Adriana Botis / Redazione

Cessate il fuoco nel Tigray. La situazione in Somalia

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Il Governo Somalo, in questa fase di difficile gestione della guerra con i ribelli del Tigray, propone le condizioni per possibili colloqui per l’interruzione degli atti di guerra.

Conflitto intenso e duraturo con i ribelli del Tigray

Dopo settimane di intense trattative internazionali si potrebbero aprire le porte per colloqui sul cessate il fuoco con il riconoscimento da parte dei ribelli tigrini (TPLF) del Governo Somalo, la liberazione delle città di Afar e Amhara e l’interruzione degli attacchi alle forze armate somale.

Dopo un anno di conflitto i ribelli tigrini si sono pericolosamente avvicinati alla Capitale Addis Abeba, minacciandone la conquista.

Conseguentemente, dal portavoce del Ministro degli Esteri Dina Mufti è arrivata notizia che un ritiro del TPLF ai confini del Tigray è condizione per l’avvio di un tavolo di trattativa tra le parti.

Dalla viva voce del Ministro degli Esteri, pur rimarcando che nessuna decisione è stata presa dal Governo Somalo in materia, si apprende che è necessaria la volontà di entrambe le parti per poter arrivare a colloqui di pacificazione. Nonostante la brutalità del conflitto, esistono siti sul quale scommettere sulla conclusione della guerriglia come scritto in questa valutazione.

Affermando la loro posizione di forza, suffragata anche dalla recente conquista di Chemise, circa a 300 km dalla Capitale, attraverso il loro portavoce Getachew Reda, i ribelli ritengono inaccettabile la proposta di ritiro condizionale all’avvio del dialogo.

Di contro, da parte loro, la richiesta di annullamento del blocco degli aiuti umanitari alla popolazione che sta creando gravissimi disagi a quanti coinvolti nel conflitto, attanagliati da una pesante carestia.

Cessate il fuoco nel Tigray2

Le condizioni a terra e le informazioni dell’ONU

L’ONU conferma che una colonna di aiuti umanitari è bloccata da tempo ad Addis Abeba.

Sempre da fonti ONU apprendiamo che il blocco delle forniture ha interrotto l’attività sanitaria nella maggior parte delle strutture dove la carenza di farmaci supera l’80% del fabbisogno.

Nella Capitale del Tigray, Mekelle, il più importante ospedale, l’Aider Referral, ha interrotto le cure a più di 500 malati di cancro.

Lo stato di emergenza recentemente imposto dal Governo Somalo e la conseguente catena di arresti, tra cui quello del cooperante italiano Alberto Livoni e di altri 22 appartenenti allo staff dell’‘ONU, ha ulteriormente aggravato la situazione.

La scure si è abbattuta anche su oltre 70 autisti ingaggiati per il trasporto degli aiuti umanitari ad Afar. Dal Governo Somalo viene rivendicata la legittimità di questi arresti nella strategia di contrasto verso i ribelli del Tigray.

Dai vertici della Commissione Etiope per i Diritti Umani si esprime preoccupazione per l’accaduto, conferma delle frequenti e gravi violazioni dei diritti umani a causa del conflitto.

Daniel Bekele afferma, pur se smentito dal Governo Somalo, che è in atto una pulizia etnica verso i tigrini con perquisizioni domiciliari e arresti di massa, spesso motivati solo da presunzioni e sospetti. Per rispondere all’aggravarsi della crisi militare il Governo Somalo ha provveduto ad arruolare oltre 25.000 giovani nelle file dell’esercito.

Da parte della comunità internazionale e degli inviati sul posto, tra cui Jeffrey Feltman, inviato USA, si sono intensificati gli sforzi per portare le parti in conflitto ad un tavolo di trattativa.

Si è unito agli sforzi anche l’ex Presidente Nigeriano Olusegun Obasanjo, in veste di inviato speciale dell’UA, con incontri sia a Mekelle con i leaders del TPLF, sia ad Addis Abeba con il Premier e Premio Nobel per la Pace Abiy.

A lui è giunto anche il supporto del Segretario di Stato Americano Antony Blinken, auspicante la speranza dell’apertura di una finestra sul futuro.

Cessate il fuoco nel Tigray

Ad oggi il conflitto in questa terra martoriata ha portato alla morte di migliaia di persone ed alla migrazione in cerca di salvezza di non meno di due milioni di abitanti coinvolti nella guerra “civile”.

Torre del Greco proseguono i lavori per il collettamento dei reflui al depuratore

Proseguono a ritmo spedito i lavori per il collettamento dei reflui di Torre del Greco all’impianto di depurazione di Foce Sarno: un’opera di cui Gori è soggetto attuatore, finanziata dalla Regione Campania per 35 milioni di euro, che garantirà il definitivo superamento di alcune problematiche igienico-sanitarie e contribuirà in maniera significativa al disinquinamento dell’intero golfo di Napoli.

I passi in avanti compiuti da Gori nella realizzazione di questo grande intervento sono stati oggetto di un sopralluogo a cui hanno preso parte, tra gli altri, l’Amministratore Delegato di Gori, Vittorio Cuciniello, i consiglieri regionali Loredana Raia e Mario Casillo, e il dirigente dell’UOD Impianti e Reti del ciclo integrato delle acque della Regione Campania, Rosario Manzi.

Nel pieno rispetto dei vincoli imposti dal territorio, Gori ha elaborato una soluzione progettuale sicura e innovativa che garantisce la riduzione dei tempi di realizzazione dell’opera e degli impatti ambientali e sociali connessi. Essa prevede la realizzazione di due condotte sottomarine che collegano l’impianto di San Giuseppe alle Paludi all’impianto di Villa Inglese, e la realizzazione di un collettore di collegamento tra Villa Inglese e la galleria consortile di Torre Annunziata, con recapito finale al depuratore di Foce Sarno. È prevista, inoltre, la riconversione degli attuali impianti di depurazione di San Giuseppe alle Paludi e Villa Inglese in stazione di sollevamento.

Torre Del Greco Gori Reflui Depuratori (2)Questo intervento, che sarà ultimato nel 2023, è frutto di una virtuosa collaborazione istituzionale con la Regione Campania, l’Ente Idrico Campano e le Amministrazioni Comunali di Torre del Greco e Torre Annunziata sottolinea il Vicepresidente di Gori, Luigi MennellaIl nostro obiettivo è contribuire, attraverso un operato congiunto, al recupero della risorsa mare. A tal fine stiamo portando avanti anche un articolato programma di opere che, attraverso il potenziamento del servizio fognario in numerosi comuni serviti, consentiranno il progressivo risanamento del bacino idrografico del fiume Sarno”.

“Un intervento importante, che contribuirà ad un’autentica riqualificazione del territorio cittadino – le parole del Sindaco di Torre del Greco, Giovanni PalombaIl collettamento dei reflui all’impianto di Foce Sarno, infatti, consentirà una migliore qualità delle nostre acque territoriali. Contestualmente, immaginiamo una totale rivalutazione delle precedenti aree dove avevano sede gli impianti di depurazione, alla quale lavoreremo attraverso progetti utili per la collettività. Per questo motivo ringraziamo l’intera dirigenza di Gori, i tecnici e quanti sono al lavoro per la realizzazione di questa imponente opera”.

Torre Del Greco Gori Reflui Depuratori (2)“Stiamo seguendo con grande attenzione lo sviluppo di questi lavori, che interessano anche alcune aree del comune di Torre Annunziata e che ci auguriamo proseguano sempre nel rispetto delle esigenze del nostro territorio e dei nostri concittadini – dichiara il Sindaco, Vincenzo Ascione – Siamo consapevoli che si tratta di interventi molto attesi e speriamo di poter godere presto dei benefici che questa grande opera porterà all’intero golfo di Napoli”.

Oggi è una giornata significativa per l’Ente Idrico Campano e non solo per il sopralluogo effettuato sul fronte dei lavori per il collettamento dei reflui di Torre del Greco. Questo pomeriggio, infatti, il Comitato Esecutivo dell’EIC ratificherà i progetti definitivi per il miglioramento ed il completamento del sistema fognario-depurativo in 13 comuni del distretto Sarnese Vesuviano. La sinergia tra Ente Idrico, Regione Campania e Gori funziona e sta continuando a produrre risultati concreti per il risanamento ambientale della nostra regioneconclude il Presidente dell’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo. 

Un italiano arrestato e sequestrato il natante e 1,5 tonnellate di tabacchi dal nord-Africa

Militari del Comando Provinciale di Palermo, unitamente al Reparto Operativo Aeronavale di Palermo e al Gruppo Aeronavale di Cagliari, nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti via mare e all’immigrazione clandestina, hanno proceduto all’arresto di un cittadino italiano e al sequestro di 1,5 tonnellate di tabacchi lavorati esteri, nonché del natante utilizzato per il trasporto.

L’intervento ha interessato il tratto di mare prospiciente le coste del trapanese, in particolare il litorale di Marsala (TP).

Nei giorni scorsi, pattuglie dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziario di Palermo in servizio di perlustrazione sul territorio notavano la partenza di un’imbarcazione da diporto dalle acque marsalesi, in un giorno caratterizzato da condizioni meteorologiche molto sfavorevoli alla navigazione.

Venivano pertanto attivati i Reparti aeronavali della Guardia di finanza schierati nell’area che, poche ore più tardi, individuavano la medesima imbarcazione mentre, nonostante il mare molto mosso, si dirigeva a forte velocità verso la costa, con una rotta compatibile con quella segnalata dagli specialisti del GICO del Nucleo di polizia economico-finanziario di Palermo.

Si procedeva così a sottoporre a controllo il natante condotto da un cittadino italiano, al cui interno venivano rinvenute 1,5 tonnellate di sigarette di contrabbando, di marca “Pine Blue” e “Royals”, che, da precedenti esperienze investigative, sono oggetto di illecita importazione dal Nord Africa.

Il conducente del natante si rivelava essere un militare della guardia costiera, Bartolomeo Bertuglia, conosciuto come Lillo, 53enne, di Campobello di Mazara, in servizio a Palermo. Operava mentre era fuori dal servizio, in veste dunque esclusivamente privata.

La merce illecita, destinata a rifornire il mercato siciliano, avrebbe fruttato introiti per oltre 150.000 euro.

L’uomo, tratto in arresto, è a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, competente per territorio in considerazione dell’area in cui si sono svolte le operazioni di servizio. Il fermo è stato convalidato dal Gip.

NOTA

Il Mare Mediterraneo si conferma uno dei bacini mondiali maggiormente interessati dai traffici illeciti. In questo scenario, la Guardia di Finanza svolge il suo ruolo esclusivo di “polizia del mare”, potendo sfruttare le potenzialità di un dispositivo integrato tra la componente investigativa territoriale e quella aeronavale, costiera e di altura, tanto per il controllo delle frontiere esterne, quanto per la difesa degli interessi economico-finanziari del Paese e dell’Unione Europea.

Adduso Sebastiano

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Rintracciati un 28enne e un 31enne autori di un’aggressione

La Polizia di Stato di Palermo ha rintracciato ed indagato in stato di libertà due palermitani di 28 e 31 anni, entrambi con precedenti di polizia, ritenuti responsabili del reato di lesioni aggravate in concorso.

I fatti: la vittima, in sede di denuncia, ha riferito che la notte del 19 ottobre u.s., intorno alle ore 1.30, dopo essere uscita da un locale di via calderai, facendo rientro appiedata presso la propria abitazione, si era imbattuta in un gruppo di giovani che, senza un apparente motivo, la avevano aggredito causandogli delle contusioni.

La vittima in un primo momento era riuscita a divincolarsi dall’attacco dei suoi aggressori, ed era fuggita in direzione di via Roma, ma era stata subito raggiunta dal gruppo di giovani e, grazie al fondamentale intervento di alcuni astanti e del proprietario di un pub della zona, l’aggressione perpetrata ai suoi danni non è sfociata in conseguenze più gravi.

 Gli agenti della Sezione investigativa del Commissariato di P.S. “Oreto – Stazione” hanno subito avviato le indagini ed ai fini dell’individuazione dei malviventi, è stato determinante il particolare riferito dalla vittima in sede di denuncia, secondo cui i giovani, subito dopo l’aggressione si erano allontanati da via Calderai in direzione di via Maqueda, a bordo di una vettura di colore scuro.

Gli agenti, grazie al loro spiccato intuito investigativo, esaminando le immagini del sistema di video sorveglianza presente in zona, sono riusciti ad individuare una vettura, Opel Corsa, che per orario, direzione di marcia e numero di occupanti, poteva essere quella indicata dalla vittima.

La scrupolosa attività di indagine, condotta anche attraverso l’esame incrociato di dati, ha consentito ai poliziotti di risalire al nome dell’intestatario del veicolo e di identificare un secondo soggetto con cui il proprietario del mezzo è solito accompagnarsi.

L’individuazione fotografica ed il riconoscimento da parte della vittima dei due aggressori, hanno inchiodato i responsabili dell’aggressione alle loro responsabilità.

Alla luce di quanto emerso i due palermitani di 28 e 31 anni sono stati indagati in stato di libertà perché ritenuti responsabili del reato di lesioni aggravate in concorso. Sono in atto ulteriori indagini per risalire all’identità degli altri complici.

NOTA

Giova precisare che gli odierni indagati sono, allo stato, indiziati in merito al reato contestato e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

Adduso Sebastiano

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I CC della Compagnia di Noto (SR) in soccorso di automobilisti in difficoltà per il maltempo

I Carabinieri dei comuni montani della Compagnia di Noto comune della provincia di Siracusa, sono stati impegnati sin dalle prime ore della mattinata a soccorrere gli automobilisti rimasti in panne a causa delle impreviste e abbondanti precipitazioni.

Fiumi di fango e ghiaccio hanno inondato la SP23 e la SS124 nel territorio del comune di Palazzolo Acreide dove numerose sono state le autovetture che si sono fermate sulle strade ed i cui conducenti hanno chiamato il 112 per chiedere soccorso.

Tra i primi ad intervenire i Carabinieri di Cassaro e Buscemi che hanno soccorso, tra gli altri, un medico che doveva recarsi con urgenza nel capoluogo aretuseo.

Adduso Sebastiano

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Unarma: lo stipendio dei poliziotti o militari delle Forze dell’Ordine diminuito di circa il 2,90%

Che un poliziotto o un militare delle Forze dell’Ordine italiane dopo 20 anni di servizio guadagni meno di un collega francese o tedesco appena entrato in polizia è semplicemente non è tollerabile“. Scrive in una nota Antonio Nicolosi, Segretario Generale del Sindacato dei Carabinieri Unarma.

Ci aspettavamo dal governo all’interno della Legge di Bilancio gli opportuni correttivi agli stipendi delle Forze dell’Ordine che si attendevano da decenni e che da decenni puntualmente vengono disattesi, denigrando così la funzione pubblica di chi ogni giorno compie sacrifici e vive sulla propria pelle i pericoli della difesa della sicurezza nazionaleaggiunge il rappresentante sindacale Unarma.

L’Italiaspiega Nicolosi – è l’unico paese in Europa in cui, dal 1990, gli stipendi medi dei lavoratori sono diminuiti di circa il 2,90%, mentre nel resto del continente si adottavano politiche redistributive con aumenti in busta paga, tanto che in alcuni paesi (Estonia, Lettonia e Lituania) i salari sono triplicati, mentre in altri (Ungheria, Slovacchia) raddoppiavano”.

Carabinieri, Poliziotti, Vigili del fuoco, Forze armate: la sicurezza in Italia rischia – conclude il segretario dei Carabinieri Unarmadi essere per l’ennesima volta sacrificata sull’altare dei numeri a discapito delle persone, storie e famiglie, che potrebbero registrare una ulteriore diminuzione dei salari reali a causa degli aumenti dei prezzi e dell’incombente pressione fiscale. Chiediamo” conclude Nicolosi “interventi celeri ed efficaci per permettere a tutti i cittadini di poter affrontare le sfide economiche quotidiane legate a questa particolare congiuntura storica e agli effetti della pandemia, con i giusti e dignitosi mezzi conferiti anche all’estero”.

Adduso Sebastiano

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La Guardia costiera italiana riceve le congratulazioni in Grecia

Il 15 novembre 2021 Nave Gregoretti della Guardia Costiera italiana ha effettuato una sosta operativa a Heraklion, in Grecia, nell’ambito della missione IUU – Illegal, Unreported and Unregulated fishing – in contrasto della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, vera e propria minaccia per gli ecosistemi marini.

L’attività, che l’Unione Europa sostiene attraverso l’Agenzia EFCA (European Fisheries Control Agency), prevede operazioni congiunte di pattugliamento e di controllo nel Mar Mediterraneo e nelle altre zone marittime di interesse dell’Unione, allo scopo di sostenere gli sforzi nazionali e regionali volti a garantire la sostenibilità ambientale e a preservare la biodiversità marina.

Durante la sosta, Nave Gregoretti ha ricevuto la visita dell’Ambasciatrice d’Italia in Atene, Patrizia Falcinelli.

Accolta dal Contrammiraglio Giuseppe Aulicino, Capo del Reparto “Piani e Operazioni” del Comando Generale del Corpo, e dal Tenente di Vascello Salvatore Malaponti, Comandante della Nave – l’Ambasciatrice, nel suo indirizzo di saluto, ha ringraziato la Guardia Costiera per il contributo fornito nella missione europea in contrasto alla pesca illegale denominata IUU, esprimendo vivo apprezzamento per le attività operative svolte anche dalla componente aerea, che ha potuto apprezzare durante il volo da Atene a Heraklion a bordo del velivolo ATR42 in assetto maritime patrol.

Nel suo intervento ha, altresì, enfatizzato come le funzioni della Guardia Costiera siano caratterizzate da “una serie di attività complesse e variegate, che testimoniano la fiducia che la Repubblica affida a questo Corpo d’eccellenza, sicura di porre in buone mani compiti importanti, quali la sicurezza dell’uso del mare, la tutela dell’ambiente marino, il controllo della regolarità della pesca, la sicurezza della navigazione e il contrasto ai traffici illeciti. Compiti a cui si è aggiunto, negli ultimi anni in particolare, il salvataggio nel Mediterraneo”.

Tra gli illustri ospiti presenti a bordo, anche il Viceministro allo sport presso il Ministero della Cultura – Eleftherios Avgenakis – diversi parlamentari nazionali, il Governatore di Creta, il Comandante del 7° Comando Regionale della Guardia Costiera greca di Heraklion e il presidente della Port Authority.

Adduso Sebastiano

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Formula Uno, gli appuntamenti del Gran Premio del Qatar

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La Formula Uno si prepara all’ultima tripletta stagionale. Dopo Messico, Brasile si vola alla scoperta del Qatar

 

Formula Uno, gli appuntamenti del Gran Premio del Qatar

 

 

Le ultime tre. Ora più che mai è vietato sbagliare. Ogni colpo può essere decisivo, non si parla più del solo pilota che può fare la differenza, ma di tutta la Scuderia: strategia, pit stop e diverbi politici. Sì, perché la lotta al titolo tra Hamilton e Verstappen è anche questa: infuocata più che mai pronta a raggiungere il Qatar, una pista nuova, ricca di fascino e sorprese.

 

Situazione infuocata

Facciamo dunque il punto della situazione.  Dopo due Gran Premi come Messico e Brasile, che ha visto una vittoria di Red Bull e una di Mercedes, la battaglia tra Verstappen e Hamilton si spinge anche fuori pista. Fa discutere, e anche tanto infatti, il contatto che è nato in curva 4 in Brasile, in cui secondo Mercedes, Verstappen abbia accompagnato Hamilton fuori pista. Proprio per questo, una volta condiviso un video in cui si vede la traiettoria che Verstappen compie col volante al momento dell’arrivo di Hamilton, Mercedes non si è fatta pregare due volte  e ha chiesto la revisione dell’evento che non è stato investigato dai commissari. Un altro evento invece che ha suscitato dubbi, e non pochi, è stata la potenza del nuovo motore Mercedes. Horner si è detto sbalordito di fronte alla forza di Lewis in Brasile e non ha escluso che possa esser fatta una ricontrollata; non si è fatta attendere ovviamente la risposta di Wolff che ha focalizzato l’attenzione su alcune macchine, secondo lui, nel circus irregolari.

 

Non solo politica

Ma alla fine, come sempre, a comandare è la pista. E domenica si corre su un tracciato nuovo per i piloti di Formula Uno. Una novità per tutti nel paddock, sarà dunque difficile capire chi tra Hamilton e Verstappen parta favorito. Una cosa è certa: Lewis non può permettersi passi falsi perché insegue, mentre non è escluso che in casa Red Bull possano pensare anche al cambio di motore per Verstappen. Per ora non si è superati i sei Gran Premi con un motore e Verstappen, se non lo sostituisse, arriverebbe a otto gare concludendo poi la stagione.

 

Consacrazione

Power unit invece diversa, e super efficace, per la Ferrari. La Scuderia di Maranello, con una testa già alla prossima stagione, lavora però e pensa alla lotta per il terzo posto nei costruttori. In Brasile, nonostante la gara non abbia comunque entusiasmato, la Rossa è stata migliore di una McLaren in netta difficoltà e in fase ascendente. I punti di distacco adesso sono trentuno, le gare al termine tre, bisogna difendere e tenere duro, ma ovviamente dopo domenica, il terzo posto sembra essere molto più fattibile per la Ferrari.

 

Gli appuntamenti

Tutto pronto dunque per chiudere l’ultima tripletta dell’anno. Si torna agli orari europei che proponiamo di seguito:

Venerdì 19

Ore 11.30 Prove Libere 1

Ore 15.00 Prove Libere 2

 

Sabato 20

Ore 12.00 Prove Libere 3

Ore 15.00 Qualifiche

 

Domenica 21

Ore 15.00 Gara

 

Falle Nei Sistemi D’Irrigazione Sul Reddito Di Cittadinanza

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Quando si elargiscono soldi pubblici, i controlli da parte degli Uffici competenti dovrebbero essere certosini, quelli sul Reddito di Cittadinanza, hanno presentato “nel corso dei lavori, grosse falle nei sistemi d’irrigazione”.

Se per tante famiglie il reddito di cittadinanza continua a rappresentare l’unico sostegno per sopravvivere, per altri soggetti e complementi oggetto, è solo un’entrata illecita e complementare.

Dal momento in cui in Italia è stato varato il Reddito di Cittadinanza (780 euro) in “busta paga”, milioni di persone ne hanno fatto richiesta, fra queste, alcune migliaia, pur non avendone alcun diritto, sono riuscite ad ottenerlo.

Guardie e Ladri :

Se si pensa alle tante persone sia civili che militari che vengono quotidianamente impiegate per stanare i furbacchioni, si sarebbero potute impiegare per altri scopi; bastava che fossero state fatte alla “fonte” le dovute verifiche…. nei tempi e nei modi giusti.

Chi è abituato a delinquere, questo piccolo peccato di “gola”, non intaccherà la propria caratura delinquenziale, ne tantomeno il curriculum vitae.

Per andare a fare una “villeggiatura” nelle patrie galere ci vogliono reati più gravi, non certo per aver lucrato sul Reddito di Cittadinanza. Qualche giorno ai domiciliari e poi si ritorna a delinquere.

I tanti soldi che sono stati dati come pioggia battente, sono giunti nelle condotte sbagliate, tanto per fare un esempio, li hanno avuti delinquenti ai domiciliari, carcerati, soggetti in attesa di giudizio, mafiosi, imprenditori benestanti.

Come maccheroni sul cacio e torta sulle candeline, lo hanno ottenuto anche proprietari di ville, terreni e auto da corsa, mancano solo i milionari, poi questo quadretto di Rembrandt potrebbe essere finito.

Non vi è dubbio che a quasi 2 anni dal varo della Legge, i controlli, sono stati all’acqua di rosa, come si usa dire in dialetto siciliano, lo hanno avuto “cani, porci e iatti mammuni”.

Cronaca :

Ad un catanese nella giornata di ieri sono state sequestrate 12 carte di pagamento elettroniche rilasciate da Poste Italiane per la fruizione del RdC.

“Fortunatamente” non appartenevano alla stessa persona, se cosi’ fosse stato saremmo stati spettatori di 2 nuovi miracoli, quello della “moltiplicazione delle carte” e della loro “lievitazione naturale”.

La Storia insegna :

A “tavula cunzata” (a tavola imbandita), sono sempre gli sciacalli quelli che occupano i primi posti.

Mauro Lo Piano / Redazione Sicilia

Sorrento, a vincere è il gruppo: battuto 2 a 1 il Fasano

Con una partita quasi perfetta il Sorrento archivia la pratica Fasano. Succede tutto nel primo tempo. Anche in dieci, i rossoneri resistono e salgono a quota sedici punti.

Quando le prestazioni sono incoraggianti, l’unica cosa che manca è il risultato. Nella sfida casalinga dell’undicesima giornata contro i biancazzurri del Fasano, il Sorrento è riuscito a coniugare entrambe le cose. Allo stadio “Italia” i rossoneri confezionano la miglior partita (finora) della stagione e superano per 2 a 1 i pugliesi.

Contro un arduo avversario, il team guidato da mister Cioffi ha letto egregiamente la gara, passando immediatamente in vantaggio grazie a La Monica e trovando il raddoppio nel momento di maggiore difficoltà, in seguito all’espulsione di Gargiulo, con Iadaresta. Battista accorcia le distanze da calcio di punizione, ma non è bastato a recuperare il risultato di fronte al muro costiero. Vittoria meritata per il Sorrento che supera in classifica proprio il Faso.

SORRENTO vs FASANO: la cronaca

Mezavilla e Bernardini al lancio della monetina iniziale (Sorrento-Fasano)
fonte: pagina Facebook Sorrento Calcio 1945, ph: Lorenza Ambrosio
1° TEMPO

Nuovo esordio dal primo minuto per un calciatore rossonero: si tratta del centrocampista Sannino. Indisponibili Cacace e Acampora, nelle retrovie torna Manco. Gargiulo viene invece schierato a sorpresa da Cioffi come ala. Cassata parte in posizione avanzata insieme a bomber Iadaresta.

Nemmeno il tempo di studiarsi che il Sorrento passa immediatamente in vantaggio. Al 3’ la splendida azione tutta in verticale sull’asse IadarestaCassataGargiulo propizia l’assist col contagiri per La Monica, bravo a colpire al volo e a battere Suma.

Il centrocampista è in fiducia, per poco non serve il pallone del raddoppio a Iadaresta, e al 10’ prova la conclusione dalla distanza respinta in angolo dal portiere biancoazzurro. Il Fasano tenta la reazione a partire dal quarto d’ora, spostando la gara sul piano fisico, i padroni di casa mantengono bene il campo, ma schiacciati nella propria metà campo danno spazio al controllo palla dei pugliesi. Tuttavia gli ospiti non riescono ad impensierire Volzone.

Al 38’ Gargiulo ha spazio per calciare da posizione defilata, il tiro centrale è neutralizzato con qualche difficoltà da Suma. Dopo soli tre minuti lo stesso Gargiulo viene però espulso per proteste verso l’arbitro Carsenzuola, autore di una direzione di gara non impeccabile. Il Sorrento resta in dieci, e Cioffi manda in campo Romano a sostituirlo sulla fascia.

I rossoneri in inferiorità numerica rischiano di subire la rappresaglia del Fasano. Ma nel momento di maggiore difficoltà si illumina Cassata. Palla recuperata nella propria metà campo, corsa a perdifiato a superare il capitano biancoazzurro Bernardini e cross a cercare Iadaresta, infallibile di testa. Al 43′ é 2 a 0 Sorrento.

La squadra di casa non riesce però a preservare il doppio vantaggio. Nel primo dei quattro minuti di recupero assegnati Battista accorcia il divario siglando la rete del 2 a 1 con una chirurgica punizione di mancino

L'esultanza di la Monica (Sorrento) dopo il gol segnato al Fasano
fonte: pagina Facebook Sorrento Calcio 1945, ph: Lorenza Ambrosio
2° TEMPO

Sorrento in emergenza con Mansi e Manco ammoniti e l’uomo in meno. Il Fasano prova a svoltare la gara con gli ingressi di Mucedero e Calemme, crescendo in aggressività. Al 55’ Bernardini conclude alto da fuori area. Poco dopo i rossoneri controbattono con Rizzo e sfiorano il gol, il suo destro sfila vicino al palo. Taddeo è provvidenziale nell’anticipare Mansi, solo davanti allo specchio, sul tiro al volo di Mezavilla.

Dal 68’ il Sorrento deve fare a meno anche di Cassata, che esce dal campo in barella: entra al suo posto Procida. Nonostante la garra fasanese i costieri non si tirano indietro, l’inferiorità numerica è appena percettibile. Ottimo il lavoro della difesa. In contropiede gli uomini di Cioffi tentano di trovare la terza rete, al 70’ Rizzo è lanciato solo, indulge troppo nel tiro, la palla viene persa da Procida.  

Se non si segna bisogna resistere. L’intervento strepitoso di Volzone sul tiro improvviso all’incrocio di Taddeo salva i suoi. Sul conseguente corner l’incornata di Gorzelewsky termina di poco a lato. Al 81’ l’espulsione per doppia ammonizione di Del Col ristabilisce la parità numerica e tarpa le ali ai pugliesi.

Nel finale torna a rivestire la maglia sorrentina Camara, di rientro dopo l’esperienza di inizio stagione al Molfetta. La gara è agli sgoccioli e per gli ospiti c’è poco da fare, Volzone neutralizza la conclusione di Battista ed è attento sull’ultimo tentativo di testa di Pardo. Il Sorrento può così festeggiare la meritatissima vittoria.

 

TABELLINO

SORRENTO-FASANO 2-1 (La Monica (S) 3’, Iadaresta (S) 43’, Battista (F) 54’+1)

SORRENTO (3-5-2): Volzone; Manco, Mezavilla, Mansi; Rizzo, Sannino (41’ p.t. Romano), Virgilio, La Monica, Gargiulo; Cassata (dal 23’ s.t. Procida), Iadaresta (dal 41’ s.t. Camara S.). A disposizione: Del Sorbo, Ferraro, Esposito, Molinini, Caracciolo, Diop). All: Cioffi

FASANO (4-3-3): Suma; Assoulani (46’ Mucedero), Camara P., Gorzelewsky, Taddeo (80’ Losavio); Richella (46’ Calemme), Bernardini, De Col; Battista, Pardo, Sosa (64’ Calabria). A disposizione: Ceka, Magaletti, Callegari, Calabria, D’Addabbo, Corvino. All: Mosca

Arbitro: Carsenzuola di Legnano (Leonardi-Brizzi)

Ammoniti: Cassata, Mansi, Manco (S), Del Col, Taddeo, Assoulani, Sosa (F)

Espulsi: Gargiulo (S) per proteste al 41’, Del Col (F) per doppia ammonizione al 82’

Note: giornata autunnale, temperatura gradevole. Spettatori 450 circa.

Recuperi: 4’ p.t. e 5’ s.t.

Real Forio-Ischia: derby limitato con 75 spettatori

Real Forio-Ischia sarà un derby riservato soltanto a pochi tifosi. Sono appena 75 i spettatori che potranno assistere alla partita al “Salvatore Calise”.

La società del Real Forio, con il dirigente Giuseppe Di Maio, spiega i motivi della disponibilità di posti, davvero ridotta, dello stadio in vista del derby tanto atteso con l’Ischia. “Purtroppo la nostra capienza ufficiale -afferma Di Maio- è di soli 100 posti. E vista la normativa anti-covid possiamo utilizzare solo il 75 per cento della capienza massima. Quindi non per nostra volontà, ma per rispettare le normative abbiamo deciso di assegnare 50 posti ai tifosi del Real Forio e 25 posti ai tifosi dell’Ischia. Avremmo voluto far diventare il derby con l’Ischia una grande festa. Il nostro sogno era vedere lo stadio stracolmo di gente e di bandiere. Ma, purtroppo, non è stato possibile”.

Giuseppe Di Maio poi chiarisce: “E questa, è una situazione che si sta ripetendo domenica dopo domenica, da inizio anno sportivo. La ridotta capienza, inoltre, ha alimentato non poche incomprensioni con le altre società ospitate. Anche noi non siamo affatto contenti di queste limitazioni che riducono molto gli incassi e rendono lo stadio spoglio di colori e di cori. Senza tifosi il nostro calcio perde tanto e lo sappiamo”.

“Ci auguriamo -conclude Di Maio- che presto il Salvatore Calise possa essere omologato in tutta la sua interezza. Lo merita Forio, e lo meritano anche le tutte le piazze, Ischia “in primis”, che partecipano a questo importante campionato di Eccellenza”.

«È notizia di pochi minuti fa che per il derby Real Forio-Ischia Calcio sono stati concessi 25 ingressi ai tifosi dell’Ischia nella curva del “Salvatore Calise” – si legge sulla pagina dei tifosi, condivisa anche da “Y.B.L.” –. Noi siamo senza parole attendiamo una comunicazione del Real Forio che spieghi come una curva così grande anche con il 75% di capienza abbia concesso un numero così misero di biglietti».

Visto che il Real Forio non potrà spostarsi in altra sede (dovrebbe chiedere la disputa delle proprie gare casalinghe a Fondobosso, non ci sono altre soluzioni), la situazione difficilmente cambierà da qui alla fine del campionato. La delusione dei tifosi dell’Ischia è comprensibile. Anche loro nella scorsa stagione hanno rischiato di rimanere fuori dai cancelli perché, come si suol dire, non c’erano le carte a posto.

Il Real Forio ha ripreso gli allenamenti ieri pomeriggio, ed ha comunicato al centrocampista Capozzi che non può essere tesserato per un intoppo di carattere burocratico.

 

Valerio Maranesi della sezione di Ciampino arbitrerà Catanzaro – Juve Stabia

Valerio MARANESI della sezione di Ciampino è l’arbitro designato per la direzione di gara tra Catanzaro e Juve Stabia valevole per la quindicesima giornata d’andata del campionato di Serie C girone C che si disputerà a Catanzaro domenica 21 novembre ore 14 e 30 allo stadio Nicola Ceravolo.

Maranesi è al suo quinto campionato in serie C, ha due precedenti con i calabresi e uno solo con le vespe.

2 sono i precedenti con il Catanzaro:

– 2018 / 2019 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

23 dicembre 2018 – 18° giornata d’andata: CATANZARO – SIRACUSA 3 – 1.

– 2019 / 2020 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

12 gennaio 2020 – 2° giornata di ritorno: CATANZARO – BISCEGLIE 2 – 1.

1 precedente con la Juve Stabia:

– 2020 / 2021 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

19 ottobre 2020 – 5° giornata di ritorno: AVELLINO – JUVE STABIA 0 – 0.

L’assistente numero uno sarà: Maicol FERRARI della sezione di Rovereto;

l’assistente numero due Luca DICOSTA della sezione di Novara;

quarto ufficiale: Giuseppe MUCERA della sezione di Palermo.

Giovanni MATRONE

Di seguito le designazioni arbitrali delle altre gare del girone C di serie C:

AVELLINO – PICERNO                            Matteo Centi di Terni

CAMPOBASSO – FOGGIA                        Claudio Panettella di Gallarate

FIDELIS ANDRIA – BARI                          Federico Fontani di Siena

LATINA – MESSINA                                  Mario Cascone di Nocera Inferiore

PALERMO – PAGANESE                          Francesco Luciani di Roma 1

POTENZA – MONOPOLI                          Michele Di Cairano di Ariano Irpino

TARANTO – CATANIA                              Federico Longo di Paola

VIBONESE – MONTEROSI TUSCIA       Sajmir Kumara di Verona

VIRTUS FRANCAVILLA – TURRIS        Luca Angelucci di Foligno