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Numeri e curiosità sulla finale tra Argentina e Francia

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Calcio, Mondiali 2022: finale tra Argentina e Francia. Per l’Argentina sarà la sesta finale di un Mondiale, per la Francia la quarta, e tra le due sono tre sinora i precedenti ai Mondiali.

Numeri e curiosità sulla finale tra Argentina e Francia

Da un lato, le statistiche non dicono sempre tutto sul match al quale ci si avvicina, ancor di più quando si tratta di una finale di un Mondiale di calcio che rende il tutto ancor più imprevedibile; dall’altro, molto spesso alcuni eventi sembrano già scritti, già segnati, e determinate curiosità non fanno che aumentare l’interesse per una partita.

Se, poi, le due squadre che si  affronteranno domenica 18 dicembre alle ore 16:00 (ore italiane) sono Argentina e Francia, il discorso appena fatto è a dir poco appropriato.

Partiamo dai numeri e dalle statistiche con cui le due squadre arrivano al grande appuntamento: innanzitutto, per l’Argentina sarà la sesta finale di un Mondiale, per la Francia la quarta, e tra le due sono tre sinora i precedenti ai Mondiali.

L’Albiceleste ha ottenuto due successi, ma ricorda (per così dire) con poco piacere l’ultimo scontro, peraltro l’unico tra le due durante la fase a eliminazione diretta, che risale alla scorsa edizione della Coppa del Mondo, agli ottavi di finale, dove prevalse la Francia per 4-3 (con a segno Griezmann e Mbappé che, a meno di imprevisti, saranno del match domenica, occhio anche a questi ricorsi storici).

Andando a scavare tra le statistiche, appare una voce a dir poco curiosa: la Francia, infatti, è imbattuta da ben dieci partite (6 vittorie, 4 pareggi) contro una squadra sudamericana ai Mondiali.

Ebbene, curiosamente l’ultima sconfitta arrivò nell’ormai lontano 1978, proprio contro l’Argentina (1-2). D’altro canto, la Nazionale argentina si trova davanti a un bivio se non altro scomodo.

Anche in questo caso si tratta di una statistica curiosa: se, da un lato, la Francia va a caccia del bis di titolo di Campione del Mondo (come già accaduto all’Italia, 1934-1938, e al Brasile, 1958, 1962), dall’altro l’Argentina spera ovviamente di poter alzare la coppa per la terza volta nella sua storia (dopo i successi nel 1978 e nel 1986), ma allo stesso tempo rischia di diventare la squadra con più finali perse in un Mondiale (diventerebbero quattro, alla pari della Germania).

Non può che tornare in mente un verso dell’ormai noto coro con il quale los hinchas argentinos sostengono con costanza i propri beniamini: “Las finales que perdimos cuántos años las lloré“, le finali che abbiamo perso per quanti anni le ho piante, ricordandone il dolore.

La speranza per loro è che questa serie possa interrompersi, come già accaduto al Maracanã per la finale della Copa América 2021 contro il Brasile; i transalpini invece sperano inevitabilmente nel secondo titolo e, implicitamente, di veder proseguire questa striscia non felice degli argentini. Solo il campo, però, potrà dirci la verità e sciogliere ogni dubbio su chi, per questa edizione, sia la squadra più forte al mondo.

CALCIO – CRONACA SPORTIVA / Qatar

Fonti: Oasport/Rai

Colucci: “Abitavo a 20 metri dallo stadio. Il percorso della Juve Stabia mi rende orgoglioso”

Leonardo Colucci, allenatore della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro l’Audace Cerignola in programma domani alle 20:30 e valevole per la diciannovesima giornata del campionato di Lega Pro Girone C.

Le dichiarazioni di Leonardo Colucci sul match tra Cerignola e Juve Stabia sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“È la prima volta che torno calcisticamente a Cerignola ed ovviamente per i 95 minuti di gioco sarò solo un avversario ma il legame con la mia terra è forte e non cambierà o diminuirà per le dinamiche del mio lavoro. Se sono arrivato in Serie A lo devo alle 116 presenze disputate con la maglia del Cerignola.

Abito a venti metri dallo stadio, conosco tutti e sarà un piacere tornare e disputare, speriamo, una bella partita.

Il Cerignola è una buona squadra, lo abbiamo visto anche in Coppa Italia, e a parte la sconfitta col Latina, è in salute. Sarà una gara tosta, nella quale sarà importante essere concentrati per tutti i vari momenti del match.

I ragazzi hanno lavorato bene, non hanno paura di mettersi in discussione e mi danno sempre il massimo. Cinaglia dovrebbe aggregarsi al gruppo mentre Tonucci non è ancora del tutto recuperato e valuteremo. La rifinitura ci darà le ultime indicazioni.

Sono sempre “arrabbiato” perché vorrei dare sempre qualcosa in più e migliorare, ma il percorso della Juve Stabia mi rende orgoglioso. Ciò che mi rende contento più di tutto sono le emozioni che io e i ragazzi ci stiamo vicendevolmente trasmettendo; i risultati vengono per me dopo ma vogliamo continuare a stupire ed emozionare i tifosi.

Mihajlovic l’ho conosciuto. Vivendo poi a Bologna so tante cose del suo percorso e quanto abbia lottato. È sempre stata una persona vera, schietta e sincera: perdiamo un uomo di grande spessore prima ancora che un grande allenatore. Alla sua famiglia le mie condoglianze”.

Audace Cerignola-Juve Stabia, la presentazione del match

Audace Cerignola-Juve Stabia, la presentazione del match: le Vespe alla ricerca dell’ottavo risultato utile consecutivo e per consolidare il quarto posto in classifica.

I TEMI DI CERIGNOLA-JUVE STABIA.

Partita molto importante per la classifica quella che si disputerà domani sera allo stadio “Monterisi” di Cerignola tra i pugliesi guidati da Michele Pazienza e la Juve Stabia.

Il Cerignola di mister Pazienza, ottimo centrocampista del Napoli di Walter Mazzarri dal 2008 al 2011, è stata una delle rivelazioni del Girone C di Lega Pro dopo la vittoria del campionato nel Girone H di Serie D dello scorso anno.

Squadra molto ben organizzata tatticamente con il modulo tattico 3-5-2 da sempre utilizzato da mister Pazienza, il Cerignola ha probabilmente nella difesa il suo punto forte che comunque mancherà di Blondett squalificato ma anche in attacco ci sono individualità da non trascurare.

Su tutti la rivelazione Malcore, autore di 7 reti fino a questo punto mentre hanno deluso le aspettative gli altri attaccanti, Neglia autore di 2 gol, D’Andrea 3 reti e D’Ausilio finora a secco che avevano caratterizzato l’ultima sessione di calciomercato per il Cerignola.

Di fronte ci sarà la Juve Stabia di mister Colucci che ha dei numeri stratosferici per ciò che concerne la fase difensiva e che cercherà di cogliere proprio a Cerignola l’ottavo risultato utile consecutivo prima di chiudere con la Gelbison al “Menti” l’anno solare 2022.

7 clean-sheet consecutivi che fanno nel complesso 11 su 18 gare (record assoluto per la Juve Stabia negli ultimi 20 anni); 645 minuti di imbattibilità per Barosi che attacca il record storico assoluto di Branduani che nel 2018-2019 di 914 minuti (dal gol di Partipilo al 13° di Virtus Francavilla-Juve Stabia 1-1 al gol di Pugliese al 27° di Juve Stabia-Cavese 2-2).

Sono numeri importanti che fanno della fase difensiva della Juve Stabia una delle migliori dei tre gironi di Serie C, inferiore solo al Catanzaro che di gol finora ne ha subiti solo 7 da autentica dominatrice del campionato.

La gara sarà diretta dal sig. Abdoulaye DIOP della sezione di Treviglio. Diop che è al suo secondo campionato in Serie C sarà coadiuvato da Vittorio CONSONNI della sezione di Treviglio, assistente numero uno; Michele DECORATO della sezione di Cosenza, assistente numero due; Davide DI MARCO della sezione di Ciampino, quarto ufficiale.

PROBABILI FORMAZIONI AUDACE CERIGNOLA-JUVE STABIA.

AUDACE CERIGNOLA (3-5-2): Saracco; Gonnelli, Ligi, Capomaggio; Coccia, Tascone, Langella, Miguel Angel, Russo; Malcore, Neglia. 

Allenatore: sig. Michele Pazienza.

JUVE STABIA (4-3-3): Barosi; Maggioni, Altobelli, Caldore, Mignanelli; Scaccabarozzi, Berardocco, Ricci; Silipo, Zigoni, Pandolfi. 

Allenatore: sig. Leonardo Colucci.

 

Finale Mondiali calcio 2022 Live Argentina-Francia: Prepartita, Diretta TV

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LIVE Argentina-Francia, Finale Mondiali calcio 2022 in DIRETTA: dalle 16.00 la sfida epocale tra Messi e Mbappé. Altri dati di prepartita e il link collegamento per seguire, in video, la Diretta Live.

Finale Mondiali calcio 2022 tra Argentina e Francia: Prepartita, Diretta Live

Buongiorno e benvenuti nel Prepartita della finale dei Mondiali di calcio 2022 tra Argentina e Francia che vi condurrà, cliccando sul link che troverete a seguire alle 16:00, alla DIRETTA LIVE dell’incontro.

Al Lusail Iconic Stadium di Lusail si affronteranno due delle nazionali più attese della vigilia, con la sfida generazionale tra Lionel Messi e Kylian Mbappè che appassionerà milioni di fan sparsi in tutto il globo.

Sarà il quarto match tra le due compagini nella storia dei Mondiali, con l’Albiceleste che guida nei confronti diretti per due vittorie ad una.

La Francia di Didier Deschamps, dopo la vittoria per 2-0 contro il sorprendente Marocco, conta di riavere a disposizione Rabiot ed Upamecano.

Sembra scongiurato il pericolo influenza, che nelle scorse giornate ha stoppato anche Coman e Konatè.

Qualche dubbio per i transalpini sulle condizioni di Theo Hernandez e Tchouamenì, usciti acciaccati dalle semifinali.

Kylian Mbappé Depositphotos_619559124_LI galletti proveranno a scatenare il fuoriclasse Mbappè, a caccia del titolo di capocannoniere e soprattutto del secondo Mondiale della sua giovane carriera.
Occhi puntati su Griezmann, schierato ancora una volta nel suo nuovo ruolo di mezz’ala.

Dal canto suo Lionel Scaloni risponde con un’Argentina che con il passare dei giorni ha saputo compattarsi dopo la scioccante sconfitta patita all’esordio contro l’Arabia Saudita.

Lionel Messi Depositphotos_418621952_LIspirati da un superlativo Messi, e dal cecchino d’area di rigore che si è rivelato Julian Alvarez, i giocatori dell’Albiceleste fanno della tecnica individuale e dell’aggressività il loro credo.

Acuna dovrebbe tornare al suo posto sull’out sinistro della difesa dei sudamericani dopo aver scontato la squalifica in semifinale.

PROBABILI FORMAZIONI 

Argentina (4-3-2-1): E.Martinez; Molina, Romero, Otamendi, Acuña; de Paul, Enzo Fernandez, Paredes; Messi, Mac Allister; Alvarez. All: Lionel Scaloni

Francia (4-3-3): Lloris; Koundé, Varane, Upamecano, Theo Hernández; Griezmann, Tchouaméni, Rabiot; O.Dembélé, Giroud, Mbappé. All: Didier Deschamps.

La finalissima dei Mondiali di calcio 2022 tra Argentina e Francia inizierà alle 16.00.

Sarà possibile seguire l’evento in diretta TV su Rai1 o cliccando direttamente QUI, ed in streaming su RaiPlay. La DIRETTA LIVE scritta minuto per minuto la troverete su OA Sport.

Buon divertimento a tutti!

CALCIO – CRONACA SPORTIVA / Qatar

Fonti: Oasport/Rai

Pazienza, scopriamo chi è l’allenatore avversario delle Vespe

Michele Pazienza, allenatore del Cerignola e prossimo allenatore avversario delle Vespe, è stato un ottima centrocampista legato molto al Napoli di Walter Mazzarri.

LA CARRIERA DI CALCIATORE DI MICHELE PAZIENZA, PROSSIMO ALLENATORE AVVERSARIO DELLE VESPE.

Nato a San Severo il 5 agosto 1982, è cresciuto nel Gruppo Sportivo Apocalisse di San Severo, società calcistica giovanile gestita e allenata dallo zio Luigi Cassone.

Nel calcio professionistico si affaccia nel 1999 al Foggia, contribuendo alla promozione in Serie C1.

Poi nel 2003 passa all’Udinese dove il suo allenatore è Luciano Spalletti, attuale allenatore del Napoli. Ad Udine resta due anni prima di passare alla Fiorentina dove colleziona 44 presenze.

Nel gennaio 2008 passa al Napoli per 4,25 milioni di euro. A Napoli con la guida tecnica di Walter Mazzarri sono i suoi anni migliori in massima serie. E’ il Napoli prima di Quagliarella, poi soprattutto di Cavani, Hamsik e Lavezzi. Fa il suo esordio il 2 febbraio 2009 proprio contro la sua ex Udinese. Il primo gol in massima serie lo segna il 13 dicembre 2009 contro il Lecce siglando il 2-0.

Nell’estate del 2011 passa alla Juventus a cui arriva da svincolato. Dopo soli sei mesi Pazienza torna all’Udinese a gennaio in prestito salvo poi ritornare proprio tra i bianconeri con cui vince la Supercoppa italiana del 2012 a Pechino proprio contro il Napoli in una gara con tante polemiche per l’arbitraggio a senso unico di Mazzoleni pro-Juventus.

Gli ultimi anni di carriera da calciatore Pazienza li passa prima al Bologna e poi al Vicenza e poi in Lega Pro alla Reggiana.

Nel settembre 2016 scende in Serie D firmando con il Manfredonia, squadra in cui rimane per un’unica stagione, al termine della quale si ritira dal calcio giocato.

LA CARRIERA DI ALLENATORE DI MICHELE PAZIENZA FINO ALL’AUDACE CERIGNOLA CHE GUIDA ATTUALMENTE.

Chiusa l’attività agonistica da calciatore, Pazienza, sempre legato al modulo tattico 3-5-2, nell’estate 2017 inizia quella di allenatore passando alla guida della formazione Berretti del Pisa.

Nell’ottobre 2017 assume ad interim la guida della prima squadra del Pisa, in Serie C, in sostituzione dell’esonerato Carmine Gautieri. Sulla panchina del Pisa resterà allenatore fino al 26 marzo 2018 quando viene esonerato dopo una sconfitta nel derby con la Carrarese. Sull’esonero influiscono anche i rapporti non proprio idilliaci con la tifoseria pisana.

Nel novembre 2018 approda sulla panchina del Siracusa in Lega Pro ma i risultati non lo premiano e dopo appena un mese viene sollevato dall’incarico.

Nell’estate 2020 diventa il nuovo allenatore dell’Audace Cerignola, in Serie D. In Puglia raggiunge nella stagione 2021-2022 la vittoria del girone H e la promozione in Serie C,  categoria che non vedeva i pugliesi presenti da ben 85 anni.

Il campionato nel Girone C di Lega Pro inizia molto bene per il Cerignola che veleggia fin da subito nella parte alta della classifica. Il punto più alto sicuramente la grande vittoria storica nel derby dello “Zaccheria” contro il Foggia con tanto di accoglienza trionfale al ritorno a Cerignola.

Szymon Marciniak: arbitro Finale Mondiali Calcio 2022. Storia e precedenti

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Szymon Marciniak è l’arbitro della Finale dei Mondiali: una scelta obbligata a causa dell’evoluzione degli eventi che hanno visto gli altri due possibili candidati all’ultimo atto, il nostro Daniele Orsato ed il messicano Cesar Ramos, designati per le due semifinali.

Szymon Marciniak: arbitro Finale Mondiali Calcio 2022. Storia e precedenti

L’ultimo atto dei Mondiali di calcio 2022 è sempre più vicino. Argentina e Francia si sfideranno domenica pomeriggio, dalle ore 16 allo Stadio Lusail di Doha; a gestire i ventidue fenomeni in campo, con occhio di riguardo sui due del Paris Saint-Germain Leo Messi e Kylian Mbappé, sarà l’arbitro polacco Szymon Marciniak.

Una scelta che pareva obbligata, a causa dell’evoluzione degli eventi. Gli altri due possibili candidati all’ultimo atto, il nostro Daniele Orsato ed il messicano Cesar Ramos, erano stati designati per le due semifinali mentre un altro arbitro che avrebbe potuto ambire alla partita, Mateu Lahoz, è stato allontanato dopo le polemiche suscitate al termine di Argentina-Olanda, gara assai nervosa caratterizzata anche da una rissa fra le due squadre.

Marciniak, 41 anni, sarà il primo fischietto polacco della storia ad arbitrare una finale dei Mondiali.

Internazionale dal 2011 e facente parte del gruppo élite Uefa dal 2015, ha un passato da calciatore; dopo un periodo non proprio brillante, è riuscito piano piano a risalire le gerarchie dei fischietti europei, tanto da ottenere nel 2019 la direzione della Supercoppa Europea tra Real ed Atletico Madrid. 

In questo Mondiale ha già diretto entrambe le finaliste, in partite abbastanza tranquille per entrambe. 

La Francia ha visto Marciniak nella partita contro la Danimarca, sfida chiusa sul 2-1 grazie alla doppietta di Mbappé. Stesso risultato anche per i sudamericani, nella sfida degli ottavi di finale contro l’Australia.

Ad assisterlo i connazionali Sokolnicki e Listkiewidz, mentre al Var ci sarà Kwiatkowski. Quarto uomo lo statunitense Elfath.

CALCIO – CRONACA SPORTIVA / Qatar

Fonti: Oasport/Rai

Napoli-Villarreal 2-3, le pagelle degli azzurri

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Napoli-Villarreal 2-3, le pagelle degli azzurri. Il 4-2-3-1 mette in difficoltà gli azzurri che spesso si vengono a trovare in inferiorità numerica a centrocampo: analizziamo le prestazioni degli azzurri.

LE PAGELLE DEL NAPOLI NELLA SCONFITTA IN AMICHEVOLE CONTRO IL VILLARREAL.

Meret 6: non può fare molto di più in occasione dei tre gol degli spagnoli del Villarreal.

Di Lorenzo 5,5: finché gioca a destra nel suo ruolo consueto si vede poco in fase di spinta e per poco su una palla velenosa fornitagli in malo modo da Elmas non manda in gol Mojica dal suo lato. Da difensore centrale (che non è il suo ruolo) si fa beffare troppo facilmente da Jackson in occasione dell’1-2. Dal 74° Zedadka 6: qualche buona iniziativa e un colpo di testa su angolo nel finale che poteva andare meglio.

Ostigard 6: legge molto bene alcuni palloni in verticale degli spagnoli e non ha grandi colpe nella sconfitta peraltro meritata.

Juan Jesus 6: stessa valutazione fatta per Ostigard. Dal 61° Zanoli 6: buona gara con qualche buona accelerazione sulla fascia destra.

Mario Rui 6,5: l’usato sicuro. Prestazione più che sufficiente sia in fase di spinta che in fase difensiva. Ancora tra i migliori in campo del Napoli. Dal 86° Marchisano: S.V.

Ndombele 6,5: tra i più in condizione al momento ed è una delle poche buone notizie che vengono fuori da questa amichevole per Spalletti. Dal 46° Gaetano 5,5: qualche licenza di troppo concessa a Capoue.

Lobotka 6: gara senza infamia e senza lode, non ancora al massimo della condizione ma mancano 20 giorni all’Inter. Dal 61° Demme 5: errore gravissimo in occasione del terzo gol del Villarreal che chiude la partita ed è decisivo.

Elmas 5,5: un errore che poteva costare caro nel primo tempo ma poi va a recuperare lui nell’area di rigore del Napoli mettendo in angolo. Dal 46° Zerbin 6: si procura il rigore che riapre il match.

Raspadori 5,5: un passo indietro rispetto alle ultime esibizioni. Brutta notizia anche per lui che il Napoli in versione 4-2-3-1 non abbia convinto stasera contro il Villarreal. Dal 74° Barba S.V.

Kvaratskhelia 6: ancora molto lontano dalla condizione migliore, si vede che è stato fermo per molto tempo. Realizza il rigore con grande classe e questo gli vale mezzo voto in più.

Osimhen 6: timbra ancora il cartellino seppure con un regalo della difesa del Villarreal ma lui c’è sempre anche se non basta stasera. Dal 61° Simeone 5,5: si vede poco forse anche perchè entra nel momento peggiore della partita del Napoli.

Spalletti 5: ripete l’esperimento di Raspadori da sotto punta alle spalle di Osimhen nel 4-2-3-1. Ma stavolta non va. E la squadra va troppo in affanno a centrocampo risentendo oltremodo della netta inferiorità in mezzo al campo. La gara di stasera forse farà capire che il 4-2-3-1 non è utilizzabile per questo Napoli dal primo minuto ma può essere solo una soluzione a gara in corsa in gare che si mettono male o per schiodare dei match complicati. C’è molto da lavorare per Spalletti. Ma all’Inter mancano ancora 20 giorni e fra poco rientreranno 8 giocatori fra gli infortunati e quelli impegnati al Mondiale.

Napoli-Villarreal 2-3, azzurri ko contro gli spagnoli in amichevole

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Napoli-Villarreal 2-3, azzurri ko contro gli spagnoli in amichevole. Per Il Napoli in gol Osimhen e Kvaratskhelia ma non basta contro gli spagnoli apparsi più avanti nella preparazione con la Coppa di Spagna che riprenderà fra pochi giorni e la Liga che riprenderà il prossimo 31 dicembre.

Spalletti manda in campo il Napoli con il modulo tattico 4-2-3-1 con Raspadori da sottopunta dietro Osimhen ed Elmas a destra e Kvaratskhelia a sinistra.

Pronti, via il Napoli subito pericoloso con Raspadori che riprende una corta respinta della difesa spagnola e sfiora la rete con un tiro dal limite.

Ben presto però vengono fuori i problemi per il Napoli con un centrocampo che soffre troppo l’inferiorità numerica nei confronti del centrocampo del Villarreal e la difesa che di conseguenza soffre molto.

Arriva quindi al 12° subito il vantaggio meritato per il Villarreal: Mojica dalla sinistra lascia partire un bel cross su cui Capoue (migliore in campo in assoluto) a rimorchio mette dentro senza problemi di sinistro.

Il Napoli trova però subito il pareggio: errore madornale di Yeremy Pino che sbaglia il retropassaggio mandando in gol proprio Osimhen che non perdona e riporta la gara sui binari dell’equilibrio.

Capoue però ispiratissimo ad un minuto della fine del primo tempo sfiora veramente per pochissimo il gol del 2-1 con una rasoiata che sembrava imparabile per Meret.

Nella seconda frazione di gioco con la girandola di sostituzioni i problemi per il Napoli aumentano in mezzo al campo. Il Villarreal, dopo aver fallito diverse occasioni, passa meritatamente ancora al 67° con Jackson che approfitta di un errore della difesa azzurra che viene presa di infilata da un taglio del centrocampo spagnolo e batte Meret dopo aver superato brillantemente Di Lorenzo in area di rigore.

Gli spagnoli triplicano al 70° con Gerard Moreno che approfitta di un errore grossolano a centrocampo di Demme che in pratica lancia in porta gli attaccanti del Villarreal favorendo l’1-3.

Nel finale il rigore realizzato da Kvaratskhelia per fallo su Zerbin rende meno amara la sconfitta degli azzurri. Ma restano i problemi su cui Spalletti dovrà lavorare prima della ripartenza del campionato tra giusto 20 giorni al “Meazza” contro l’Inter.

Migliori in campo per il Napoli Ndombele e Mario Rui con Kvaratskheli apparso ancora molto lontano dalla migliore condizione. Mercoledì si replica contro il Lille al “Maradona” e sarà l’ultima amichevole prima della ripresa del campionato.

IL TABELLINO DEL MATCH AMICHEVOLE TRA NAPOLI E VILLARREAL TERMINATO CON LA VITTORIA DEGLI SPAGNOLI PER 2-3.

MARCATORI: 12′ Capoue (V), 14′ Osimhen (N), 67′ Jackson (V), 70′ Gerard Moreno (V), 79′ Kvaratskhelia (N)

NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo (74′ Zedadka), Ostigard, Juan Jesus (61′ Zanoli), Mario Rui (86′ Marchisano); Ndombele (46′ Gaetano), Lobotka (61′ Demme); Elmas (46′ Zerbin), Raspadori (74′ Barba), Kvaratskhelia; Osimhen (61′ Simeone). All. Spalletti.

VILLARREAL (4-3-3): Reina; Kiko Femenia, Albiol, Pau Torres, Mojica; Capoue, Morlanes, Baena; Collado, Jackson, Yeremy Pino. All. Setien.

Arbitro: Dionisi

Ammoniti: nessuno

Espulsi: nessuno

Mondiale calcio 2022; analisi Marocco-Croazia

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Mondiale calcio 2022 la Croazia si aggiudica l’ultimo posto del podio della competizione sconfiggendo il Marocco per 2 a 1

Mondiale calcio 2022; analisi della finalina

La nazionale di Dalic parte forte nelle prime fasi di gara e passa in vantaggio al settimo minuto con Gvardiol; il centrale croato, distintosi per l’ottimo mondiale, sfrutta un bellissimo assist di Perisic e concretizza un elaborato schema su calcio piazzato.

Il Marocco non sembra intenzionato ad arrendersi e pareggia i conti dopo due minuti con Dari; calcio di punizione di Ziyech, errore di marcatura da parte dei giocatori croati che lasciano il difensore libero di mettere in rete a due passi.

La partita inizia nel migliore dei modi per i tifosi, con entrambe le squadre che sbagliano molto e corrono tanto.

Nel momento di maggiore controllo del match da parte della Croazia, il Marocco si divora il gol del vantaggio con En-Nesyri, che spreca una palla gol dopo una buona combinazione sulla destra da parte di Hakimi e Ziyech.

Prima dello scadere del primo tempo, la Croazia si riporta in vantaggio con una bellissima conclusione di Orsic a giro, avvenuta dopo una buona palla giocata da Livaja sulla sinistra.

Durante il secondo tempo, la Croazia continua a spingere per cercare di aumentare il vantaggio, rendendosi ancora pericolosa ancora con Orsic, molto ispirato durante questa serata.

Il Marocco non molla e continua a spingere, rendendosi pericolosa soprattutto con la sua fascia destra; occasione clamorosa per En-Nesyri che manca di nuovo il gol dopo un brutto errore di Gvardiol.

Kovacic manca una buona occasione per il terzo gol dopo essersi ben liberato per la conclusione.

Il Marocco spreca in pieno recupero con En-Nesyri la terza palla gol ricevuta; cross perfetto di Attia-Allah con la punta che colpisce di testa e mette alto il pallone.

L’esito finale

La Croazia batte il Marocco 2 a 1, classificandosi terza nell’edizione 2022 del Mondiale ed imponendosi su un Marocco che si è comunque fatto valere in questo torneo e che ha dimostrato a tifosi e addetti ai lavori che il ranking è solo un numero e che nulla può competere con impegno, spirito di sacrificio e voglia di vincere.

Juve Stabia: Mister Leonardo Colucci torna a Cerignola da avversario

Mister Leonardo Colucci per la prima volta tornerà nella sua città di origine, Cerignola, da avversario della sua prima squadra da calciatore.

Lunedì 19 dicembre, difatti, alle ore 20:30 presso lo stadio Monterisi si disputerà il match Audace Cerignola – Juve Stabia.

Si dice che il primo amore, ed anche la prima volta, non si scorda mai.

Il destino vuole che il tecnico stabiese affronterà da allenatore la sua prima squadra calcistica.

Per dirla alla “Colucciana” nuovi ingredienti a cui far passare la fame di punti, ma in una cucina che il mister conosce bene.

Ricordiamo che il tecnico delle vespe ha, difatti, iniziato la sua carriera calcistica proprio nella polverosa serie D, indossando la maglia gialloblù cerignolese.

Dal 1990 al 1993 ha rivestito il ruolo di centrocampista con 89 presenze e 12 goal.

Colucci è molto orgoglioso di essere cerignolano.

Un grande motivatore in campo, soprattutto mentale, dalla grande umanità, non dimentica mai le sue origini.

E’ profondo il legame che lo lega alla sua terra e non si risparmia mai di rievocare aneddoti ed usanze.

Lunedì si ritroverà a gestire la sua amata Juve Stabia in quel campo che ha inaugurato la sua importante carriera agonistica rivestendo anche le maglie della Serie A, come Lazio, Bologna, Verona.

Per l’emotività che lo contraddistingue, seppure mascherata bene dal ruolo che ricopre, sarà dura gestire gli avversari.

Il destino di Colucci ha voluto che non ci fosse l’Audace Cerignola ad accompagnarlo in questa nuova stagione calcistica. Ci sono  comunque i colori gialloblù. In ogni caso le strade dell’Audace e di Colucci erano comunque decretate ad incrociarsi visto che la Juve Stabia gioca in serie C nello stesso girone del Cerignola.

Mister Leonardo Colucci: mente o cuore

E’ impercettibile il passo da mente a cuore. Lo è ancor di più  nel voler analizzare la personalità di Mister Leonardo Colucci.

Ma c’è sempre una prima volta per tutto, e la stagione 2022/23 per l’Audace Cerignola ne rappresenta tante.

Dopo la prima volta in Coppa Italia di Serie C in cui le Vespe hanno eliminato gli ofantini, lunedì ci sarà la prima volta in Serie C tra le due squadre (campionato) considerata l’assenza per 85 anni dei pugliesi dai professionisti, ma sarà anche la prima volta contro Leonardo Colucci.

Per il tecnico delle vespe, che ha girato l’Italia passando dalle panchine di Pordenone, Picerno, Ravenna, Vis Pesaro e Reggiana, sarà una storica volta da avversario.

Mai, sin qui, aveva affrontato la squadra della sua città.

Mister Leonardo Colucci da calciatore con l’Audace Cerignola non solo ci ha giocato ma è stato un ponte per la sua carriera.

L’ex centrocampista vanta, infatti, di essere stato allenato da profili come Guidolin, Zeman o Ancelotti, e di giocare con calciatori del calibro di Signori, Apolloni, Oddo, Mutu, Nesta, Gascoigne o Boksic.

A Castellammare, tra le tanti canzoni melodiche che può capitare di ascoltare come sottofondo in un bar piuttosto che in una pizzeria, c’è Mentecuore, che recita: Nun è overo ca è fernuta tu stai cca’,Dint’arraggia e chi nun sape cchiu’ allucca’Comme cagnano ‘e ghiurnate Quanno tu nu vuo’ cagnà”

Chissà se mai cambierà il rapporto viscerale che Colucci prova per la sua terra.

Ma soprattutto chissà quali emozioni proverà, e se quel grande e caldo cuore di uomo del Sud lascerà spazio per respirare in campo i ricordi di un ragazzotto di diciassette anni.

Gli aneddoti su di lui

Rosario Mastroserio, “vecchia gloria” del Cerignola degli anni ’80, intervistato dai colleghi di Antenna Sud ha raccontato gli albori di una delle storie calcistiche più celebri del territorio:

“Di lui ricordo sempre con dolcezza quando saltava il muretto del Monterisi per venire a palleggiare. Sarà molto emozionato lunedì perché dalla sua panchina vedrà il quartiere di casa sua da ragazzo, forse non lo farà vedere, ma conoscendolo, il suo pensiero andrà alle tante esperienze vissute dentro e fuori al Monterisi.

Lui ha fatto tre campionati in serie D, uno più bello dell’altro. Si è formato qui calcisticamente e già si vedeva che aveva un impianto tecnico e caratteriale.

Un grande centrocampista e anche da allenatore si dimostra tosto, senza lasciare nulla al caso.

Si impegna fino alla morte”.

Finale Mondiali calcio 2022: precedenti, statistiche, curiosità

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Ormai ci siamo: dopo quasi un mese di divertimento ed emozioni, domani alle ore 16:00 si svolgerà la finale Mondiali 2022 calcio. A contendersi il titolo ci saranno Francia e Argentina. L’Albiceleste vuole vendicare la sconfitta del 2018.

Finale Mondiali calcio 2022: L’Albiceleste vuole vendicare la sconfitta del 2018

Ormai ci siamo: dopo quasi un mese di divertimento ed emozioni, domani alle ore 16:00 si svolgerà la finale dei Mondiali 2022 di calcio. A contendersi il titolo ci saranno Francia e Argentina, che si sfideranno al Lusail Iconic Stadium di Lusail (Qatar) in un match che sembra davvero aperto a tanti possibili risultati.

Guardando ai precedenti tra queste due squadre, l’Albiceleste è avanti con 6 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte in dodici scontri (2v e 1s nelle partite dei Mondiali), ma l’ultima partita tra queste due compagini ha sorriso decisamente ai transalpini, vista l’importantissima vittoria per 4-3 negli ottavi di finale dei Mondiali del 2018 (quest’ultimo è stato anche l’unico precedente tra queste due squadre in una fase a eliminazione diretta).

È importante sottolineare poi che la squadra europea non perde da ben 10 partite in questo torneo contro nazionali sudamericane (sei vittorie e quattro pareggi) e, curiosamente, l’ultima sconfitta risale dunque al lontano 1978, quando i francesi si dovettero arrendere fatalità all’Argentina per 2-1 nella fase a gironi.

Proseguendo con le statistiche, per l’Argentina si tratta della sesta finale in una rassegna iridata (finora due successi e tre sconfitte), mentre per Francia sarà la quarta (due trionfi e una caduta, ovvero quella contro l’Italia nel 2006).

Tra l’altro, come ben noto, i transalpini sono reduci dal trionfo di quattro anni fa in Russia e andranno dunque a caccia della seconda vittoria consecutiva, impresa compiuta soltanto dall’Italia nel 1934-1938 e dal Brasile nel 1958-1962.

La partita tra Argentina e Francia sarà anche una sfida tra i due attuali capocannonieri del torneo, ossia Lionel Messi e Kylian Mbappé, entrambi attualmente con cinque goal a referto.

Da evidenziare che la Pulce ha aperto le marcature in quattro partite in questa rassegna iridata (contro Arabia Saudita, Messico, Australia e Croazia), mentre l’attaccante del PSG ha segnato il primo goal soltanto per una volta (contro la Danimarca nella seconda giornata della fase a gironi).

Inoltre, va sottolineato che finora Messi ha realizzato 11 reti ai Mondiali; Mbappé invece nove all’eta di 23 anni.

In conclusione, possiamo sicuramente affermare che le premesse per una grandissima finale ci sono davvero tutte. Ora non ci resta che aspettare il fischio d’inizio per poterci poi godere lo spettacolo finale di questa rassegna iridata. 

CALCIO – CRONACA SPORTIVA / Qatar

Fonti: Oasport/Rai

Calcio, Mondiali 2022. Abdulrahman Al Jassim arbitrerà Croazia-Marocco

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Per la finale per il terzo e quarto posto tra Croazia e Marocco, Pierluigi Collina ha optato per il qatariota Abdulrahman Al Jassim, alla seconda direzione in questo Campionato del Mondo dopo la partita della prima giornata del Girone B tra Stati Uniti e Galles.

Calcio, Mondiali 2022. Abdulrahman Al Jassim arbitrerà Croazia-Marocco

Già decise le squadre arbitrali che arbitreranno le due finali. Se Argentina-Francia, finale per la Coppa del Mondo, sarà diretta dal polacco Szymon Marciniak.

Per la finale per il terzo e quarto posto tra Croazia e Marocco, Pierluigi Collina ha optato per il qatariota Abdulrahman Al Jassim, alla seconda direzione in questo Campionato del Mondo dopo la partita della prima giornata del Girone B tra Stati Uniti e Galles.

Al Jassim sarà coadiuvato da una squadra di guardalinee qatarioti: Taleb Al Marri e Sooud Ahmed Almaqaleh mentre il quarto ufficiale di gara sarà il brasiliano Raphael Claus.

Al VAR ci sarà Julio Bascunan (Cile) coadiuvato da Pol Van Boekel (Olanda) con Bruno Pires al fuorigioco mentre il supporto VAR sarà Armando Villarreal.

Il direttore di gara ha esperienza internazionale nel continente asiatico: ha diretto 32 gare di Champions League asiatica, 4 in Coppa d’Asia e una ai Mondiali per club.

CALCIO – CRONACA SPORTIVA / Qatar

Fonti: Oasport/Rai

Argentina-Francia, Finale Mondiali calcio 2022: probabili formazioni

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Argentina-Francia, Finale Mondiali calcio 2022: probabili formazioni, a che ora inizia, dove vederla in tv e streaming: Lionel Messi, a caccia della Coppa al suo ultimo Mondiale

Argentina-Francia, Finale Mondiali calcio 2022

Si avvicina sempre di più il momento della finale dei Mondiali di calcio 2022 in Qatar, in programma domenica 18 dicembre, e che vedrà affrontarsi da un lato l’Argentina e dall’altro la Francia; era lo scontro che ci si attendeva, viste le semifinali stabilite dal tabellone, e così è stato, la partita che tutti attendono.

Solo una tra le due potrà laurearsi Campione del Mondo: sarà l’Argentina trascinata da Lionel Messi, a caccia della Coppa al suo ultimo Mondiale, o la Francia che cerca il bis dopo la vittoria in Russia nel 2018? Solo il campo potrà dircelo, e dovremo attendere domenica alle ore 16:00 (ore italiane).

Andiamo a scoprire, di seguito, tutti i dettagli su come poter seguire in diretta televisiva e streaming la finale dei Mondiali di calcio 2022 in Qatar tra Argentina e Francia.

FINALE MONDIALI CALCIO 2022, ARGENTINA-FRANCIA: IL PROGRAMMA E COME SEGUIRLA IN TV E STREAMING


Domenica 18 dicembre

Calcio d’inizio: ore 16:00
Diretta tv: Rai1 visibile anche cliccando QUI alle ore 16:00
Diretta streaming: RaiPlay

CALCIO – CRONACA SPORTIVA / Qatar

Fonti: Oasport/Rai

Ghirelli si dimette dalla carica di presidente della Lega Pro

Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, si è dimesso dalla sua carica dopo la bocciatura del progetto di riforma del format del torneo di Serie C.

Di seguito la lettera di commiato di Francesco Ghirelli dopo le sue due dimissioni a tutti i presidenti e alle squadre di Lega Pro pubblicata sul sito ufficiale della Serie C.

“Carissime, carissimi,

ho aspettato di consegnare le dimissioni da Presidente di Lega Pro, esse saranno operative da domani. Avevo la cena degli auguri con voi, donne e uomini della Lega Pro, con voi che siete la forza della Lega Pro e volevo partecipare.

Che avessi deciso di dimettermi un secondo dopo l’esito della votazione in Assemblea è contenuto nel comunicato stampa: “Va preso atto del voto, senza se e senza ma, la proposta è stata respinta. Nessun commento da parte mia come è doveroso nel gioco democratico”.

D’altra parte ognuno di noi ha una sua tracciabilità, me ne andai da un giorno all’altro da Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria, dal Consiglio Regionale e dalla politica.

Ero giovanissimo, anche allora pronunciai la frase di Eduardo De Filippo, “Adda passà ‘a nuttata”. Allora la pronunciai nel significato che nel tempo aveva assunto e cioè quello di chi non voglia cambiare. Purtroppo avevo ragione e la crisi della politica lo dimostrò, ahimè, ampiamente.

Nel dibattito in Assemblea di Lega Pro, l’ho pronunciata con il significato originario che c’è in “Napoli milionaria”, la celebre commedia del maestro Eduardo De Filippo.

Siamo all’anno 1945 e l’Italia è da poco uscita dall’incubo della Seconda Guerra Mondiale. Nel terzo atto della commedia, dopo interminabili ricerche hanno trovato il farmaco che potrebbe salvare la vita di Rituccia, la figlia di Amalia e di Gennaro..

Il medico esclama “ Mo ha da passà ‘a nuttata. Deve superare la crisi”.

Gennaro, poi, le pronuncerà quelle parole, andiamo al testo originale: “Le offre una tazzina di caffè. Amalia accetta volentieri e guarda il marito con occhi interrogativi nei quali si legge una domanda angosciosa : -Come ci risaneremo ? Come potremo ritornare quelli di una volta ? Quando? – Gennaro intuisce ( la moglie è angosciata dalla salute della figlia ma ancor di più dalle ferite che la guerra ha lasciato su tutti loro) e risponde con grande saggezza: -S’ha da aspetta’, Amà. Ha da passà a nuttata-“.

È un monito di ottimismo.

Gennaro ha fiducia nel futuro più luminoso rispetto ad un recente passato drammatico.

Non è un caso che io questa frase l’abbia pronunciata durante la relazione in assemblea di Lega Pro. L’ho fatto dopo aver ricordato il Rapporto 2022, pubblicato dal CENSIS, sull’Italia.

Il Rapporto sulla situazione sociale definisce”L’Italia malinconica”, il 90% vive nella tristezza e la voglia di restare passivi, sa di subire ingiustizie e non reagisce. Sono gli effetti delle quattro crisi: COVID-19, la Pandemia; l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la guerra al confine di casa; l’impennata e l’alta inflazione; la crisi energetica.

Ho spinto a dare, con il fare la riforma del format, anche un segnale al Paese, in senso diametralmente opposto alla negatività, ad investire per cambiare trend, per passare da una situazione certa, negativa ad una sfida per tornare a sorridere e produrre risorse.

La Serie C è un campionato bellissimo, pieno di storia, emozione. Ha un urgenza a cui dover dare una risposta , indicare un progetto forte di sostenibilità economica e di ripresa di contatto con i giovani. Se non lo fa, sarà esposta ad incursioni, ad essere rinsecchita come una riserva indiana.

Ricordo la mia infanzia a Gubbio, è stata segnata in modo indelebile da nonna Peppina.

Mia dolce e cara nonna, mi hai sempre guidato perché rispettassi le Convenzioni e non temessi, nello stesso tempo, di superarle attraversando la frontiera del già visto.

Ricordo le sue parole, me le ripeteva sempre “Non aver paura se vuoi cambiare la tua condizione. E, caro nipotino, quando dovessi decidere di attraversare la frontiera devi sapere che dovrai mettere nel conto la sconfitta”.

Ricordo la mia infanzia a Gubbio, segnata dal ricordo di un manifesto “appiccicato “ sulle mura della Città. Annunciava una prossima manifestazione politica e c’era impressa una frase “Veniamo da lontano………andiamo lontano”. Camminando lungo le strade medioevali scoprii che su ogni manifesto, una mano ignota, aveva scritto con la matita “Buon viaggio”. Incuriosito e sorpreso mi interrogai sul perché di quella frase scritta a matita e ripetutamente.

Conclusi che quel manifesto non descriveva che fare per l’oggi, non c’era raccontata la condizione degli uomini e delle donne, dei ragazzi e delle ragazze della mia età.

C’era il passato, si indicava il futuro ma come questi due condizioni di vita importanti si potessero congiungere con la vita di ogni giorno non c’era e quindi, ironicamente, “BUON VIAGGIO”, non ci interessa, non riguarda noi.

La mia vita è stata segnata dalla domanda “quando dobbiamo attraversare la frontiera” e, contemporaneamente, dal congiungere sempre storia/radici e futuro/sogno con progetti che indicassero concretamente come costruire “ la fabbrica dei sogni” per quelle nuove generazioni, in particolare, a cui, inevitabilmente, devi passare il testimone, e lo devi fare come mi ha scritto nella dedica al suo nuovo libro Gian Luca Comandini “ ….con la speranza che l’essersi incontrati sulla stessa strada possa portarci a costruire nuove strade per tutti”.

Vi auguro il meglio, ho lavorato bene con voi, anzi sono stato bene.

Porto con me gioia, sorriso e speranza perché mi auguro nel cuore che la vostra generazione (ho detto la stessa cosa alla mia cara nipotina Arianna, ieri sera, che voleva sapere come fosse andata)possa riuscire dove qualcuno ci ha provato e non ce l’ha fatta.

Ho la serenità di dire: “ Io sono fatto così, non cambio, non posso cambiarmi”.

A chi ha lavorato con me, in questi giorni duri, ho sempre ricordato Spartacus e la sua uccisione. Gli ho detto che mai era riuscita l’operazione di far diventare governo, leadership chi parte dalla condizione ultima perché sa andare contro, sa lamentarsi e ha terribilmente paura del salto nell’assumere il ruolo di leadership, di governare il processo in prima persona.

Lasciate da parte le meschinerie, ci sono sempre e sempre ci saranno, ma se guardassi in quella direzione non capirei l’eccezionale portata della partita che ho giocato e in negativo avrei un unico risultato, sarebbe quello di aumentare la tristezza nel constatare la miseria di uomini “minuscoli”, poveracci.

Abbiate speranza, abbiate visione, siate un poco “matti” (Non proprio come me ! Non esagerate !).

Lavorate e state in una lega eccezionale, unica, a contatto con un pallone che rotolando sul prato verde scatena emozioni.

Siete brave, siete bravi, professionalmente.

Buon Natale a tutti voi, alle vostre famiglie, ai vostri cari.

Io, in ultimo, vi dico una sola parola: Grazie !”. 

Lega Pro, date e orari per la Juve Stabia dalla 2° alla 14° di ritorno

Lega Pro, ufficializzate date e orari dalla seconda alla quattordicesima di ritorno per il Girone C. Turris-Juve Stabia si giocherà sabato 7 gennaio alle 20:30.

Tra le varie gare in programma, da evidenziare il posticipo Monopoli-Juve Stabia (che sarà trasmesso su Rai Sport) lunedì 23 gennaio alle 20:30. La Lega Pro inoltre ha disposto due gare al sabato che per le Vespe saranno quella col Catanzaro al “Menti” sabato 25 febbraio alle 17:30 e quella a Pescara sabato 4 marzo alle 17:30.

IL CALENDARIO FISSATO DALLA LEGA PRO PER LA JUVE STABIA DALLA SECONDA ALLA 14ESIMA DI RITORNO.

Si riporta il programma gare della Juve Stabia dalla 2ᵃ alla 14ᵃ giornata di ritorno:

2ᵃ GIORNATA DI RITORNO: TURRIS – JUVE STABIA – sabato 7 gennaio 2023 – ore 20.30
3ᵃ GIORNATA DI RITORNO: JUVE STABIA – MONTEROSI TUSCIA – domenica 15 gennaio 2023 – ore 17:30
4ᵃ GIORNATA DI RITORNO: MONOPOLI – JUVE STABIA – lunedì 23 gennaio 2023 – ore 20:30
5ᵃ GIORNATA DI RITORNO: VITERBESE – JUVE STABIA – domenica 29 gennaio 2023 – ore 17:30.

6ᵃ GIORNATA DI RITORNO: JUVE STABIA – CROTONE – mercoledì 1 febbraio 2023 – ore 21:00
7ᵃ GIORNATA DI RITORNO: PICERNO – JUVE STABIA – domenica 5 febbraio 2023 – ore 17:30
8ᵃ GIORNATA DI RITORNO: JUVE STABIA – TARANTO – domenica 12 febbraio 2023 – 14:30
9ᵃ GIORNATA DI RITORNO: FOGGIA – JUVE STABIA – domenica 19 febbraio 2023 – ore 14:30
10ᵃ GIORNATA DI RITORNO: JUVE STABIA – CATANZARO – sabato 25 febbraio 2023 – ore 17:30.

11ᵃ GIORNATA DI RITORNO: PESCARA – JUVE STABIA – sabato 4 marzo 2023 – ore 17:30
12ᵃ GIORNATA DI RITORNO: JUVE STABIA – GIUGLIANO – domenica 12 marzo 2023 – ore 17:30
13ᵃ GIORNATA DI RITORNO: VIRTUS FRANCAVILLA – JUVE STABIA – mercoledì 15 marzo 2023 – ore 21:00
14ᵃ GIORNATA DI RITORNO: JUVE STABIA – LATINA – domenica 19 marzo 2023 – ore 14:30.

 

Mondiale calcio 2022 MaroccovsCroazia si giocano il podio

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Mondiale calcio 2022 la finale per il terzo ed il quarto posto vede opposto il Marocco dei miracoli e la Croazia di Modric e compagni

Mondiale calcio 2022; analisi pre

La competizione si avvia alla sua conclusione, con la finale che si giocherà domenica e vedrà opposte l’Argentina e la Francia; nel frattempo, Marocco e Croazia si contendono l’ultimo posto sul podio nella finale terzo e quarto posto che si terrà oggi alle 16.

La nazionale africana ha scritto una pagina importante della propria storia, arrivando fino in semifinale e cadendo solo contro una delle finaliste del torneo; comunque vada a finire, il Marocco resta una delle quattro nazionali migliori del mondiale.

La Croazia ha subito una sonora sconfitta contro l’Argentina di Leo Messi, interrompendo una striscia di risultati favorevoli che, pur passando per l’extra time, le ha permesso di farsi valere nelle ultime uscite.

Ora le due squadre si ritrovano contro nella finale terzo e quarto posto e si contenderanno il podio in una gara che entrambe vorranno sfruttare per salutare al meglio la competizione.

Le ultime dai campi

Il Ct della Croazia Dalic potrebbe dover rinunciare a qualcuna delle sue pedine più importanti dal primo minuto; Brozovic non è al meglio della condizione, quindi potrebbe partire dalla panchina.

Per il resto, la formazione titolare dovrebbe essere la stessa.

Il Marocco dovrà fare a meno di entrambi i centrali di difesa; giocheranno El Yamiq e Dari al centro della difesa marocchina, mentre il resto dell’11 comprende Hakimi e Mazraoui che agiranno sulle fasce ed il solito Amrabat a centrocampo.

Probabili formazioni:

Croazia (4-3-2-1); Livakovic; Juranovic, Lovren, Gvardiol, Sosa; Modric, Brozovic, Kovacic; Vlasic, Perisic; Kramaric. Ct Dalic.

 

Marocco (4-3-3); Bounou; Hakimi, El Yamiq, Dari, Mazraoui; Ounahi, S. Amrabat, Amallah; Ziyech, En-Nesyri, Boufal. Ct Regragui.

 

Clicca qui per accedere all’analisi della partita

Specchio: “La difesa è il reparto più forte del Cerignola”

Antonio Specchio, giornalista di Antenna Sud, in occasione del match Cerignola-Juve Stabia di lunedì 19 dicembre alle ore 20:30 è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show” che va in onda ogni giovedì dalle ore 21:00 sul canale 94 ddt e sui canali social ViViCentro.

Le dichiarazioni di Antonio Specchio sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

Antonio Specchio, ospite della nona puntata di questa stagione di Juve Stabia Live Talk Show, dichiara: “L’ambiente in casa Cerignola è tranquillo. Ci sarà un’iniziativa natalizia da parte della Società che invoglia le persone ad andare allo Stadio. Il Cerignola sta giocando molto bene. Sta esprimendo un buon calcio, anche se fatica a trovare il goal. E questo ha penalizzato la squadra di Pazienza contro Potenza, Crotone e Latina al punto che è arrivata una sconfitta assurda, contraddittoria. Il Cerignola, dunque, vorrà tornare a segnare”.

Specchio conclude: “Avendo di fronte una squadra forte, non sarà facile. Tutte le squadre hanno periodi bui e più felici. Il Cerignola gioca bene, ha personalità in campo. E’ solo una difficoltà derivata dalla poca cattiveria sotto porta. La squadra non segna. Credo il problema sia questo. Non deve diventare un blocco psicologico. Sanno segnare, fare goal, quindi non deve diventare un tabù.

Manca un poco di cinismo. Deve recuperare. Il nostro reparto offensivo deve sollecitare i giovani arrivati nel mercato estivo. Hanno segnato troppo poco. D’Ausilio sta deludendo. Io non credo che il reparto più forte sia l’attacco ma la difesa. Pazienza fa riferimento alla prestazione contro il Latina. E’ calata nella categoria con 24 punti al giro di boa. Contro il Latina sono stati leggeri, anche nelle scelte offensive”. 

Farriciello: “Nessuno avrebbe pensato alla Juve Stabia al 4° posto”

Romano Farriciello, giornalista e tifoso della Juve Stabia, è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show” che va in onda ogni giovedì dalle ore 21:00 sul canale 94 ddt e sui canali social ViViCentro.

Le dichiarazioni di Romano Farriciello sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

Romano Farriciello, giornalista e tifoso della Juve Stabia, da oltre trent’anni, ospite della nona puntata di questa stagione di Juve Stabia Live Talk Show, dichiara: “Bisogna ricordare che le voci programmazione ed investimenti, avevano ben predetto che questo sarebbe stato un anno di transazione per porre le basi. Mister Colucci ha ottimizzato nel miglior modo possibile investimento e sacrificio, investimento e successi. Nessuno di noi avrebbe pensato ad una Juve Stabia nei primi quattro posti in classifica. Il suo giusto posizionamento sarebbe al quinto, sesto posto.”

Farriciello prosegue: “A valore ufficiale in un campionato livellato verso il basso in cui solo il Catanzaro ed il Crotone sono pronte a categorie superiori, la Juve Stabia sta ottimizzando. L’organico delle vespe non è completo. Ma credo che la squadra abbia una identità di gioco. Atteggiamenti un po’ soporiferi, a volte, preferendo non verticalizzare. Il gioco ripetitivo in casa significa perdere di reattività. Se verticalizzasse qualche partita in più magari con un doppio attaccante saremmo addirittura con 7/8 punti in più.

Ci sono partite in cui abbiamo perso punti per strada. Non calciare in porta, significa un atteggiamento anomalo più emozionale che tattico. Ma Mr Colucci merita tutta la stima di questo caso. E’ un umo spogliatoio, un operaio del lavoro, da identità alla squadra. Ha paura del blasone della piazza. C’è ansia prestazionale nell’osare. Basta qualche ritocco per divertirci ancora tanto”. 

Farriciello: non solo la Juve Stabia, ma lo sport fa emozionare.

Farriciello prosegue: “Nell’ottica di un campionato livellato nel medio rango di qualità, con una difesa così arcigna, probabilmente manca un realizzatore sotto porta. Bisogna concretizzare le poche azioni durante le partite. Per vincere le partite bisogna avere un attaccante che risolva i match anche uno a zero. Credo che il Presidente, nel mercato di gennaio, ritoccherà la squadra. E’ un dato oggettivo integrare qualcuno. Auguriamoci che i nostri calciatori restino con noi. Non vogliamo fare più favori ad altre società. Rimettere in sesto i calciatori e farli crescere con noi.”

Romano, da uomo di sport, è padre di Gaia Farriciello, campionessa del mondo per ben sei volte contemporaneamente nell’ultimo campionato mondiale svoltosi a Paestum a cui hanno partecipato ben 41 nazioni. La nostra redazione ha mandato in onda alcune immagini della sua ultima gara.

Romano ha commentato, con grande emozione : “Ha vinto ben 5 discipline da assola e tutti e cinque i balli contemporaneamente. Ringrazio la maestra Tonia Di Somma, che è riuscita a far emergere il bello della competizione nonostante i sacrifici. Gaia ha vinto già un altro campionato mondiale in Inghilterra, è stata dieci volte di seguito campionessa italiana. E’ il suo primo anno di disciplina. Noi genitori lavoriamo tanto, siamo contenti, ma è il buon Dio che le ha dato questa dote.

La sua famiglia ha solo il compito di sostenerla gestendo al meglio gli sforzi ed i sacrifici. Gaia sarà impegnata prossimamente in una nuova sfida. Abituiamo i nostri figli a distoglierli dalla negatività. Abituiamoli al senso del dovere!”. Gaia è l’esempio che bisogna lottare per raggiungere i propri sogni. Poco importa quale siano i risultati, ma gli sforzi ed il sacrificio ripagano sempre!

Max Caputo, la Juve Stabia la vera sorpresa di questo campionato

Max Caputo, ex attaccante della Juve Stabia, è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show” che va in onda ogni giovedì dalle ore 21:00 sul canale 94 ddt e sui canali social ViViCentro.

Le dichiarazioni di Max Caputo sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it:

“Avete fatto la domanda se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Io credo che il bicchiere sia mezzo pieno.

La Juve Stabia è una rivelazione fino ad adesso. Soprattutto per come era partita.

Ricordiamo che è una squadra nuova giovane. Ci sono formazioni che hanno un’altra organizzazione, avendo speso altre cifre.

Secondo me giocare nella Juve Stabia, con una piazza così importante, è difficile.

Ora la squadra ha trovato un giusto equilibrio. Sicuramente Catanzaro E Crotone faranno un campionato a parte.

Ma chi sarà più bravo a fare e non subire goal, vincerà.

Il pubblico è diminuito.

Spero in un ritorno allo stadio per incitare i ragazzi che se lo meritano.”

Il ricordo di Max Caputo alla Juve Stabia

“La partita con la San Benedettese, la ricordo benissimo. Fu un match molto particolare. Loro erano già salvi e ci fecero guerra in campo. Noi sbagliammo l’approccio. Potevamo sicuramente fare di più. Quell’anno però alla fine fu un campionato strepitoso. Ai nastri di partenza ci davano già retrocessi. La forza di quell’anno era il gruppo, anche un pò matto nel senso buono. Alla fine facemmo bene. Mi ricordo che alla seconda in casa perdemmo con la Ternana ma poi facemmo diciassette risultati utili consecutivi perdendo con la Cavese in trasferta.

Quell’anno ci fu tanto seguito da parte dei tifosi, anche durante gli allenamenti.

Poi  tutti ricorderanno il Mister Capuano show. Fu l’anno dei social e molti di noi lo inserimmo sul web. Durante gli allenamenti era uno spettacolo puro. Mister Capuano tatticamente è bravo e lo sta dimostrando anche quest’anno con una squadra molto scarsa come il Taranto.

I miei primi goal li ricordo bene, feci una tripletta contro il Martina Franca dopo essere rimasto all’asciutto per i primi 6 turni di campionato.”

Le sue conclusioni sul campionato

In questo campionato il Taranto di Capuano è sicuramente la rivelazione anche se è indietro in classifica senza il mister sarebbe ancora più indietro. La Juve Stabia la inserisco anch’essa tra le rivelazioni del campionato è quarta e se lo merita ampiamente.”

I gadget personalizzati utilizzati nel marketing aziendale

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I gadget personalizzati possono essere utilizzati dalle aziende per diffondere il proprio nome e il logo aziendale.

Essi rappresentano, quindi, una delle strategie di marketing più efficaci.

Questi articoli promozionali, contrariamente a quanto si possa pensare, hanno una lunga storia alle loro spalle.

L’origine della parola Gadget

La nascita della parola “gadget” risale addirittura alla fine dell’800.

Gadget era il nome del commerciante francese della “Gadget, Gauthier & Cie” che, in occasione del dono della Statua della Libertà agli Stati Uniti, ne ha realizzato delle copie in miniatura da regalare ai turisti e ai newyorkesi.

In realtà, il primo gadget mai realizzato risale però al 1789 in occasione delle elezioni per la presidenza. Si trattava di medagliette raffiguranti George Washington, ma a determinare il vero successo degli oggetti promozionali furono proprio quei modellini della Statua della Libertà.

Anche se queste versioni sono le più diffuse, l’origine della parola è piuttosto incerta.

Altre fonti si rifanno alla tradizione marinara francese o scozzese.

Il significato estrapolato dalla Treccani

La parola gadget dal vocabolario della Treccani indica un oggetto spesso offerto in omaggio dalle aziende durante feste private o pubbliche per essere ricordate.

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Due grandi categorie di gadget personalizzati

Quando si parla di gadget aziendali per “uso interno” spesso ci si riferisce ad oggetti utili per l’ufficio, come penne, block notes, ecc.

Si può trattare di prodotti a basso costo, da diffondere in grande quantità all’interno dell’azienda, oppure omaggi di valore più elevato per dipendenti particolarmente meritevoli.

Gadget Personalizzati Portachiavi Personalizzati Depositphotos_75276865_S.jpgGadget aziendali ad “uso esterno” sono invece quei prodotti che un imprenditore omaggia a determinati clienti, come ad esempio i portachiavi personalizzati con il logo dell’azienda.

Anche in questo caso si può trattare di omaggi low cost che il cliente può portare facilmente con sé e con i quali si punta a diffondere l’immagine dell’azienda all’esterno; oppure possono essere veri e propri regali per “premiare” un cliente, in particolare in un periodo di feste come quello natalizio.

I gadget personalizzati pubblicità a basso costo per le aziende

Rappresentano quindi un modo di farsi pubblicità in modo discreto e non invasivo che può generare per l’azienda numerosi vantaggi: il gadget amplia la lista dei contatti ma può anche fidelizzare i clienti che si possono sentire riconosciuti e apprezzati.

Tra i meriti dei gadget personalizzati c’è anche quello di migliorare il prestigio, la reputazione e l’immagine delle aziende. È chiaro, infatti, che tutte le caratteristiche che vengono attribuite agli accessori sono destinate a rispecchiarsi sulle aziende che li propongono.

Nel caso in cui si decida di distribuire delle borse riciclabili, per esempio, con tutta probabilità, ci si guadagnerà la nomea di azienda sensibile all’ecologia e alle tematiche ambientali; fornendo delle chiavette USB, invece, si apparirà come all’avanguardia dal punto di vista tecnologico; e così via.

E’ una pubblicità autofinanziata, in che senso? I clienti oltre a sentirsi valorizzati dall’azienda non esiteranno a mostrare il regalo ad altri facendo così un efficace passaparola.

Un ultimo vantaggio che vogliamo evidenziare è rappresentato dal costo: sono economici e quindi rappresentano il modo più simpatico e a basso costo per promuoversi senza gravare più di tanto sul bilancio aziendale.