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Castellammare di Stabia

Juve Stabia: Si parla di calciatori, allenatori e dirigenti, anche il Presidente merita una menzione speciale

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n ogni grande impresa, che sia sportiva o meno, si tende a celebrare gli eroi del campo: i calciatori con le loro giocate, gli allenatori con le loro strategie e i dirigenti con le loro scelte. Ma la storia recente della Juve Stabia, un meraviglioso racconto di rinascita e ambizione, non può prescindere dalla figura del suo Presidente, Andrea Langella. È lui l’armatore della nave gialloblù che, dopo aver navigato in acque agitate, è finalmente approdata al porto tanto desiderato di Itaca, la Serie B, con lo sguardo già rivolto a nuovi orizzonti.

Una nave, quella stabiese, costruita con un progetto nato da lontano che ha dovuto però superare non poche tempeste. Le nuvole nere di una dolorosa retrocessione e di anni difficili sembravano non voler lasciare il cantiere gialloblù. L’addio dell’ex presidente Franco Manniello aveva lasciato un vuoto e la squadra faticava a ritrovare un’identità con uno stadio Romeo Menti che rifletteva la tristezza di un’intera tifoseria.

Poi, la svolta: Con passione e determinazione il Presidente Langella ha ripreso in mano il timone deciso a invertire la rotta. La mossa decisiva è arrivata con l’intuizione di affidare la direzione tecnica alla coppia composta da Matteo Lovisa e dal tecnico Guido Pagliuca. È stato l’inizio di un nuovo viaggio, la costruzione di una squadra a immagine e somiglianza del suo allenatore: tenace, organizzata, mai doma. Un percorso che ha riportato la Juve Stabia nel calcio che conta, tra i cadetti, al termine di una cavalcata trionfale nella stagione 2023-2024.

Ora, in questo 2025, la sfida si è fatta ancora più ardua. La Serie B è un campionato dove ogni partita è una battaglia e ogni punto va sudato fino all’ultimo secondo. Eppure, la strada intrapresa per la salvezza sembra quella giusta. L’obiettivo è difficile ma la compattezza della “ciurma” gialloblù e la guida sicura del suo “armatore” lasciano ben sperare che non sia impossibile da raggiungere.

Andrea Langella si è confermato in questi anni il primo tifoso della Juve Stabia, un uomo di grande passione per i colori gialloblù ma anche una personalità sempre in prima fila nelle iniziative sul territorio. Un impegno che testimonia un profondo legame e un segno importante di vicinanza non solo verso la squadra ma verso l’intera città di Castellammare.

Il 2024 ha segnato una novità assoluta e di portata storica: l’ingresso nella casa gialloblù della Brera Holding, società quotata al Nasdaq. Per la prima volta il calcio a Castellammare di Stabia assume una dimensione internazionale. Langella ha sempre posto l’accento su un dogma fondamentale: la sostenibilità. Tenere i conti in regola non è solo un’opzione, ma una necessità per garantire un futuro solido. L’operazione con Brera Holdings si inserisce perfettamente in questa visione mirando non solo a rafforzare la struttura finanziaria del club ma anche a far crescere il brand Juve Stabia a livello globale.

La Juve Stabia, sotto la presidenza Langella, non è più solo la partita del sabato. È diventata un cantiere di idee e progetti, una sfida continua dove il Presidente lavora senza sosta per assicurare un avvenire roseo ai colori che rappresenta. Se a Guido Pagliuca è stato associato il mitico viaggio verso Itaca, ad Andrea Langella va riconosciuto il merito di aver tracciato la rotta verso un’oasi felice.

In questo nuovo anno la prossima destinazione è ancora da scrivere. Ma una certezza accompagna i sogni dei tifosi: l’intera ciurma è pronta a salpare per nuovi affascinanti viaggi con la speranza di regalare alla città altre vittorie da scolpire nella storia.


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