Torre Annunziata, no della Soprintendenza Archeologica di Napoli, presentata la vicenda all’attenzione di Salvini

Cisterne Isecold, no della Soprintendenza Archeologica di Napoli Il caso dell’installazione delle cisterne Isecold a Torre...

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Cisterne Isecold, no della Soprintendenza Archeologica di Napoli

Il caso dell’installazione delle cisterne Isecold a Torre Annunziata che ha creato il caos e manifestazioni ( articoli correlati qui  e qui) tra i cittadini raccoglie il parere sfavorevole della Soprintendenza Archeologica di Napoli.

Il presidente della Commissione Cultura, Luigi Gallo, insieme al M5S riporta:

 “La Soprintendenza Archeologica di Napoli ha dato parere sfavorevole al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica per l’ampliamento dei depositi di idrocarburi a Torre Annunziata (Napoli). E’ un elemento molto importante che potrebbe finalmente bloccare un’opera impattante, capace di mettere a rischio la salute dei cittadini per la presenza, già accertata, di inquinamento da sostanze nocive”.

Gallo ha presentato la vicenda in parlamento, inviata all’attenzione dei ai ministri Sergio Costa, Alberto Bonisoli e Matteo Salvini per chiedere al governo una verifica sullo stato dei luoghi e della falda idrica e di prendere iniziative per evitare che la Isecold estenda i suoi impianti al porto di Torre Annunziata.

“Abbiamo prodotto delle istanze di accesso agli atti che ci hanno permesso, nonostante le resistenze delle istituzioni locali, di ottenere queste informazioni che abbiamo subito condiviso con i cittadini. Abbiamo, poi, consegnato un dossier al ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli, che da una settimana ha iniziato ad interessarsi del caso e interverrà al più presto possibile. Bonisoli condivide il nostro impianto – continua Gallo -: rispettare il documento Unesco che individua l’area portuale di Torre Annunziata come un nodo strategico della buffer zone di Pompei. Ampliare i depositi di idrocarburi significa consegnare il nostro mare e la vocazione turistica di quel territorio a un vergognoso progetto di speculazione. In questa vicenda c’è qualcuno che sta barando ma siamo riusciti a svelare le carte e a interessare direttamente il governo di questa vicenda. Dobbiamo fermare questo scempio, dando spazio a un’importante opera di riconversione e riqualificazione del sito, inserito nel distretto della Grande Bellezza nella Buffer Zone Unesco di Pompei che sarà presto sul tavolo del Mibact”.

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