Flavio Leo: “Il 40% di cose buone ma il 60% sono da rivedere”

Il Real Forio bagna il suo esordio nel nuovo campionato di Eccellenza con una sconfitta

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ECCELLENZA- L’allenatore dei foriani si aspettava una reazione diversa dopo il gol dello svantaggio

Il Real Forio ha bagnato il suo esordio nel nuovo campionato di Eccellenza con una sconfitta. I foriani sono stati travolti dal Napoli United guidata da Fasano con un netto 3-0.

Mister Leo dovrà lavorare durante la settimana cercando di migliorare la condizione atletica ma anche l’atteggiamento visto in campo, cercando di commettere meno errori difensivi che sono costati cari nel risultato finale.

Dopo lo svantaggio iniziale i padroni di casa hanno comunque gettato il cuore oltre l’ostacolo cercando di creare quale pericolo alla difesa napoletana. Davvero poche le palle gol da annotare come i vari tentativi di Cantelli- De Luise Massimo e qualche tentativo dalla distanza di DI Spigna e Sorrentino.

Nella ripresa dopo appena due giri di lancette ai padroni di casa non viene fischiato un calcio di rigore netto ai danni di Fiorentino (neo entrato) ove sul capovolgimento di fronte è arrivato il raddoppio del Napoli United.

Sono abbastanza contento del lavoro che hanno fatto i ragazzi perché comunque partiamo sempre dal presupposto che siamo una squadra giovane che sta lavorando in prospettiva – attacca Flavio Leo al 91’ –. Il nostro obiettivo è quello di fare bella figura, sicuramente l’abbiamo fatta a tratti, però sicuramente abbiamo commesso tanti errori. Sono contento della linea difensiva ma alla fine abbiamo subito tre gol su errori nostri, non chiudendo delle diagonali facilissime sulle quali stiamo lavorando. E’ l’atteggiamento che non mi piace. La mia squadra purtroppo di fronte alle prime difficoltà si tira indietro. Invece mi aspetto una squadra che comunque sia un po’ più combattiva e determinata, più aggressiva». Insomma, mister Leo si aspetta un Forio che «cominci ad alzare l’asticella».

Merito anche agli avversari. «Abbiamo affrontato una squadra forte fisicamente, attenta. Tuttavia i miei ragazzi hanno giocato come se avessero la neve in tasca, troppo vogliosi. Con maggiore calma, quando abbiamo messo palla a terra, alcune belle giocate si sono viste. Il risultato pesante? Penso anch’io che sia po’ troppo pesante. Però gli avversari hanno sfruttato tutte le occasioni che gli abbiamo concesso e fondamentalmente nel momento in cui giochi contro giocatori di questo calibro è chiaro che al primo errore ti puniscono. Il rigore reclamato da Fiorentino sull’1-0? E’ un episodio che in questo caso penalizza noi; dal prosieguo di quell’azione poi è arrivato il 2-0 che ha chiuso i conti. Un eventuale pareggio avrebbe cambiato la storia della partita. Noi dobbiamo stare sempre sul pezzo, non dovevamo mollare».

Flavio Leo rivela che «ai ragazzi nello spogliatoio ho detto che il risultato deve interessarci relativamente perché mi piacerebbe vedere una crescita sostanziale di una squadra che mantiene un certo cammino sia per questo torneo (faremo di tutto per onorarlo) e chiaramente per la prossima stagione».

Gli errori possono essere stati dettati dalla mancanza di partite o della condizione atletica? «Potrebbe essere anche questo aspetto a penalizzarci, non giochiamo una partita da ottobre, quelle che giochiamo tra di noi in settimana non possono avere la stessa intensità. Alla lunga un po’ di stanchezza si è fatta sentire. I ragazzi hanno corso, un po’ di rammarico c’è. Sulla bilancia metto un 40% di cose buone e un 60% di non buone».

“Pulce” Cantelli tra i migliori in campo. In Promozione c’erano tanti calciatori  sprecati per la categoria… «Ho visto il derby tra Barano e Ischia. I ragazzi che provengono dal Lacco Ameno non meritano assolutamente la categoria inferiore. E’ uno “spreco”, permettetemi questo termine, però sicuramente il Lacco Ameno secondo me aveva una signora squadra. Sono contento per Cantelli, sulla catena di sinistra nel secondo tempo ha fatto delle cose egregie, è andato tre volte sul fondo – chiude Leo – ma non abbiamo trovato la zampata vincente per accorciare le distanze e giocarcela fino alla fine».

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