13.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6565

Alessandra Amoroso e il suo nuovo disco Vivere a Colori

A due anni e mezzo dall’uscita di Amore Puro, Alessandra Amoroso ritorna con un nuovo lavoro: Vivere a Colori. Un passo indietro, lontano alquanto dal precedente disco che aveva in Tiziano Ferro il perno centrale.

Nell’ultimo disco di Alessandra Amoroso, Tiziano Ferro questa volta c’è ma non si sente: come è giusto che sia. L’Amoroso che non ti aspetti riparte da zero e si mette a nudo: canta l’amore, ma fa ballare e ridere. Si affida ai fedelissimi Camba e Coro e, forse, è meglio così. La cantante ritorna alle origini, un po’ Immobile, un po’ Stupida, riabbraccia la propria big family e canta: canta e si diverte. Sì, perché la differenza dai lavori precedenti, è che questo ti dà anche la possibilità di staccare e di non pensare necessariamente ad una storia finita male. L’Amoroso, dunque, si riscopre, dandoci l’opportunità di conoscere anche una parte più leggera, con pezzi come Vivere a Colori o il Mio Stato di Felicità, emblematici della evoluzione della cantante salentina.

Vivere a Colori contiene, inoltre, numerosissime collaborazioni, tra conferme e sorprese. Oltre al già citato Ferro, autore di La vita in un anno, insieme al poco conosciuto- ma talentuso- Michael Tenisci, l’album presenta anche la firma di Elisa, in due pezzi: Vivere a Colori e Comunque andare. E qui la mano della Toffoli si sente, e parecchio. Una canzone diversa dal solito mood amorosiano, ma non per questo meno adatta alla sua voce. Comunque andare è uno di quei pezzi che devi sentire più volte e in momenti diversi della giornata: ti capita di sorridere sentendola, ma anche di versare lacrime. Perché la voce e il testo sono la vera forza della canzone che al primo ascolto si nasconde, come contenesse un segreto. Leggere tra le righe per capirne il messaggio: Elisa e l’Amoroso l’avranno pensata sicuramente così. E poi, quando meno te l’aspetti, esce uno di quei brani pesantissimi, dal gusto estremamente retrò, che riportano in mente Battisti o Mina. Nel tuo disordine è una di quelle perle rare, non facile da capire. E che forse non si capiranno mai abbastanza. Una perla dicevamo, destinata probabilmente a rimanere tale, nel disco, lontano dalle radio e dalle responsabilità di un singolo.  Da sottolineare, inoltre, anche il grande lavoro del giovane autore Daniele Magro che, con Avrò cura di tutto e Fidati di Me, aggiunge qualcosa in più al disco.

Insomma, Vivere a Colori è un album dalle mille sfumature, il cui nome non sarà stato scelto poi a caso. Alessandra Amoroso si dimostra ancora una delle cantante più forti sul panorama italiano: per la voce, per l’intensità e la verità nelle parole e nei gesti. Verità fedele che si rispecchia anche nel lavoro. Perché quando ci metti il cuore, il tutto poi scorre più fluidamente. Alessandra Amoroso rimane Alessandra Amoroso, quindi, ma va un po’ più in là, che poi è la cosa che alla lunga fa la differenza. Un disco che fa sentire capiti, un po’ meno soli, che ti scalda: adatto per questo lungo inverno, di certo non facile, ma anche per la prossima primavara, che risveglia la natura e noi stessi. Un po’ così.

Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Melfi 1 – 1

Il Romeo Menti resta tabù per la Juve Stabia, che nemmeno nel primo match del girone di ritorno riesce a centrare i tre punti nello stadio di casa.

Campionato Lega Pro, Girone C, 16/01/2016, Juve Stabia – Melfi 1 – 1

PODIO

Medaglia d’oro: a Pietro Arcidiacono, che centra il quarto gol in campionato. L’esterno siciliano si conferma fondamentale per le sorti delle Vespe, anche in un momento dove la brillantezza non è ai massimi livelli. Biccio infatti, insieme a Nicastro, con i suoi gol sta sopperendo, per quanto possibile, alla mancanza di un attaccante di livello e tenta come può di tirare fuori la Juve Stabia dalla zona pericolosa della classifica. E’ proprio il numero 7 a sbloccare il match con un bel piatto destro sotto misura che beffa Santurro e che sembra far presagire finalmente una vittoria casalinga. Purtroppo la sfortuna e le amnesie difensive si abbattono ancora una volta sulla squadra di Zavettieri, che comincia con un misero 1 a 1 un girone di ritorno che deve segnare un ritmo diverso rispetto a quello appena terminato. A prescindere dai risultati, le prestazioni di Arcidiacono sono sempre fatte di corsa, sacrificio, cuore e, sempre più spesso, assist e gol, rappresentando una delle poche certezze da cui ripartire.

Medaglia d’argento: a Luigi Carillo, autore di un ottimo esordio in campionato. Il difensore classe 1996, chiamato a sorpresa da Zavettieri a sostituire Migliorini, dimostra personalità e sicurezza nell’affiancare Polak come centrale di difesa. Raccogliere l’eredita di un predestinato come Migliorini non è certo facile, ma Carillo non accusa la pressione e si disimpegna bene tutte le volte in cui è chiamato in causa. Nonostante le lunghe leve, il giovane difensore dimostra tempismo e grinta nell’andare a chiudere più volte in scivolata i suoi avversari, scegliendo sempre il tempo giusto per l’intervento. Al contrario, Carillo sbaglia qualche lancio di troppo in fase di costruzione, ma considerando la giovane età e i margini di miglioramento, i suoi sono errori assolutamente giustificabili. Ovviamente la partenza di Migliorini impone l’arrivo di un difensore di livello, ma la partita di oggi ha dimostrato che dietro i titolari c’è un giovane centrale che potrà dire la sua e dare una grossa mano alla squadra.

Medaglia di bronzo: a Tommaso Cancellotti, nonostante l’espulsione del finale. Il cartellino rosso rimediato a partita ormai terminata potrebbe, ma non deve, andare ad intaccare la positiva valutazioni della prestazione del terzino, che si è ben disimpegnato sia in fase di spinta che di copertura. Nel primo tempo sono le sgroppate tambureggianti proprio di Cancellotti che mettono maggiormente in difficoltà i lucani; il numero 2 rifornisce di cross e passaggi i compagni d’area di rigore che solo per pochi centimetri non riescono a capitalizzare gli assist del terzino. Dal punto di vista difensivo Cancellotti tiene testa bene ad un cliente difficile come Soumarè e dimostra intelligenza nella visione del match. Nella prima frazione Cancellotti spende bene l’ammonizione che gli costa la squalifica contro il Lecce, fermando proprio l’esterno del Melfi lanciato a rete. Allo stesso modo, nel finale, è sempre il terzino umbro a bloccare con un fallo tattico l’ultimo contropiede degli ospiti innescato da una punizione battuta male da Arcidiacono. Nel complesso la partita di Cancellotti risulta positiva, anche al netto dell’espulsione ottenuta nell’interesse della squadra.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: alle troppe occasioni sciupate nel primo tempo. Le Vespe oggi hanno avuto forse il miglior approccio al match della stagione, schiacciando subito il Melfi nella propria area di rigore e creando tante palle gol. Dopo il vantaggio di Arcidiacono le possibilità di raddoppiare subito sono state molte, ma l’imprecisione, la sfortuna e le parate del portiere ospite, hanno impedito alla Juve Stabia di mettere la partita in discesa. Prima Contessa con un colpo di testa finito alto, poi Nicastro anticipato sul più bello e ancora Obodo e sempre Nicastro, nella seconda occasione dalla distanza, non sono riusciti a tramutare in gol le tante occasioni create. Anche nella ripresa le Vespe non hanno capitalizzato le occasioni create (una clamorosa sui piedi di Favasuli), rischiando di subire il gol beffa nel finale. Purtroppo la Juve Stabia ha creato così tanto solo oggi, proprio quando il nuovo acquisto Stefano Del Sante è stato messo K.O da una forte influenza prima del match. Probabilmente con l’attaccante ex Pavia in campo almeno una delle tante palle gol create sarebbe finita in rete.

Medaglia d’argento: alla paura che ha assalito la squadra di Zavettieri dopo il pareggio di Herrera. Subita la rete che ha portato il Melfi all’1 a 1, i ragazzi di Zavettieri hanno intravisto i fantasmi di una stagione tribolata e sfortunata, lasciandosi prendere dal panico e smettendo quasi di giocare. Uno stadio semivuoto e non più trascinatore, una classifica al di sotto delle aspettative, tanti uomini chiave fuori, hanno fatto il resto, mandando la squadra in confusione e facendole rischiare in più occasioni di passare in svantaggio. Per almeno 15 minuti il Melfi è arrivato palla al piede fin nell’area stabiese, prima di essere fermato o di concludere fuori misura. Proprio per arginare momenti e situazioni così difficili, diventa fondamentale il recupero di Maiorano che, se perfettamente ristabilito dall’infortunio che lo ha tenuto fuori a lungo, deve assolutamente trovare più spazio, già dalla prossima, difficilissima, gara contro il Lecce di Braglia.

Medaglia di bronzo: al duo Gatto – Gomez, del tutto inconsistente quando è stato chiamato in causa. Sia chiaro, la mancata vittoria non è imputabile ai due giovani attaccanti, ma il loro spezzone di gara è stato francamente, e per l’ennesima volta, deludente. Gomez ci fa dire sempre le stesse cose: la punta nativa di Vico non riesce mai a prendere posizione sull’avversario, facendosi sopraffare fisicamente ed in velocità. L’italoargentino non mostra mai una giocata che abbia malizia, grinta, corsa, restando invece fermo ad attendere il passaggio illuminante dal resto dei compagni. Considerazioni diverse ma stesse conclusioni per Gatto. La punta ex Hellas, al contrario di Gomez, gioca sì con malizia e determinazione, ma solo fini a se stesse. L’impegno viene messo più a battibeccare con avversari e arbitro che a portare avanti la squadra. L’atteggiamento errato è emblematico quando Gatto, nel tentativo di rincorrere un avversario in contropiede, rallenta e addirittura si ferma per calciare fuori un secondo pallone che era in campo, lasciando così campo libero all’avversario. Non ci saremmo certo aspettati la doppia cifra dalle giovani punte a disposizione di Zavettieri, ma almeno un maggiore senso di responsabilità in una situazione così difficile, sì.

Raffaele Izzo

Le foto di Juve Stabia 1 – Melfi 1

0

Guarda le foto realizzate dal nostro fotografo Raffaele Verdoliva, che ci racconta così il pareggio della Juve Stabia con il Melfi.

Juve Stabia Melfi 

Davanti a circa 700 spettatori presenti allo stadio “Menti” di Castellammare di Stabia la Juve Stabia non riesce a conquistare i tre punti nella prima gara tra le mure amiche del girone di ritorno. Continua quindi la sindrome del pareggio per la Juve Stabia che non va oltre l’1 a 1 nella partita disputata quest’oggi tra le mura amiche con il Melfi di Mister Ugolotti. Le Vespe in stagione hanno vinto solo una partita in casa con il Catania dell’ex Pancaro. Juve Stabia oggi ha dovuto fare a meno di Del Sante, Ripa e Celin per problemi fisici e di De Risio, Vella e Migliorini per le trattative del calciomercato.

Oltre alle azioni del match abbiamo fotografato il pubblico sugli spalti, cerca la tua foto e richiedici l’originale per e-mail:redazione.sportiva@vivicentro.it

Clicca qui per vedere le foto

V. Lanciano-Pro Vercelli 1-0: i frentani non mollano

0

Nonostante la situazione in casa frentana sia da allarme rosso (problemi societari, esodo di calciatori, tensioni nella piazza, ecc…), la squadra in campo, oggi, ha dato un segnale forte. La formazione di D’Aversa, infatti, è riuscita a battere di misura la Pro Vercelli con il risultato di 1-0, al termine di una gara tutto cuore  e grinta da parte della squadre abruzzese, che ha giocato con un uomo in più per l’espulsione di Scavone, avvenuta a fine primo tempo . Match winner dell’incontro è stato Di Francesco, che all’86’ ha regalato la gemma che ha permesso al sodalizio frentano di avvicinarsi alla zona play-out, che ora dista solo due punti. Sabato, “”drammatico” scontro salvezza in casa dell’Ascoli, che precede gli abruzzesi di appena 2 lunghezze. I marchigiani, tuttavia, dovranno disputare il proprio turno di campionato lunedì a Chiavari, contro la Virtus Entella. La sfida in terra marchigiana si prevede molto attesa e combattuta. La Virtus Lanciano è ancora viva. Gli avversari dei frentani sono avvisati.

VIRTUS LANCIANO: (3-5-2) Casadei, Aquilanti, Amenta, Boldor; Salviato (28′ st Di Matteo), Di Francesco, Bacinovic (1′ st Zè Eduardo), Vitale (37′ st Ferrari), Mammarella; Padovan, Marilungo. All. D’Aversa

PRO VERCELLI: (4-2-3-1) Pigliacelli; Bani, Coly, Legati, Filippini; Scavone, Castiglia, Germano, Di Roberto; Rossi (35′ st Ardizzone); Marchi (22′ Beretta). All. Foscarini

Arbitro: Marini di Roma (Tolfo di Pordenone-Rocca Di V.Valentia- Proietti di Terni)
Reti: 41′ st Federico Di Francesco
Note: Espulso: 45′ Scavone per doppia ammonizione; Ammoniti: Bacinovic,Filippini; Recupero: 1’pt

LE PAGELLE delle vespe al termine di JuveStabia-Melfi (1-1)

0

Ennesimo pareggio per la Juve Stabia, la quale al Romeo Menti non va oltre l’1-1 nel match contro il Melfi di Ugolotti, capace di pareggiare con Herrera l’iniziale vantaggio di Arcidiacono.

Ecco le nostre pagelle delle vespe:

  • POLITO 6: Non è chiamato a grandi interventi quest’oggi, sopratutto a causa della scarsa mira degli avanti lucani.
  • CANCELLOTTI 5: Partita discreta la sua, sul voto grava l’espulsione nel finale.
  • POLAK 6: Partita ordinata la sua, pochissime sbavature.
  • CARILLO 6.5: Tanta personalità per il giovanissimo difensore, all’esordio quest’oggi.
  • LIOTTI 5.5: Soffre le scorribande di Herrera e soci.
  • (GOMEZ 5.5: Ci prova a dar fastidio alla difesa avversaria, ma i risultati non sono quelli sperati.)  
  • OBODO 6: Qualche imprecisione di troppo quando si è trovato a ridosso dell’area avversaria, meno sradica palloni del solito a centrocampo.
  • FAVASULI 5: Fuori tempo in tante occasioni, ha bisogno di rifiatare.
  • CONTESSA 5.5: Nervoso sin dall’inizio, prova qualche percussione fine a se stessa, lontano dagli standard della passata stagione.
  • (GATTO 5: ABULICO!)
  • BOMBAGI 5.5: Lontano dalla condizione fisica migliore, prova qualche tiro dalla distanza ma niente di trascendentale.
  • (ROMEO: SV).
  • ARCIDIACONO 6.5: Autore del gol del vantaggio, porta brio in attacco anche se spesso s’intestardisce con il pallone.
  • NICASTRO 6: Gioca come terminale offensivo nel primo tempo e cerca il gol in varie occasioni, nella ripresa passa a destra e si eclissa. 

Melfi – Guido Ugolotti: Sono soddisfatto del match dei miei ragazzi. (VIDEO)

0

Al termine del match tra Juve Stabia e Melfi (1-1), abbiamo intervistato l’allenatore del Melfi, Ugolotti.

Ecco le parole 

Ugolotti (allenatore Melfi): Sono soddisfatto del match dei miei ragazzi.  Certo all’inizio siamo rimasti sorpresi dal modulo della Juve Stabia, ma poi abbiamo preso le misure e abbiamo anche creato non pochi problemi agli avversari. Fa piacere sia il punto portato a casa, importante per la nostra classifica, e sia per il morale, che sicuramente salirà dopo un gara così ben giocata. 
Herrera e Sumarè sono stati certamente tra i migliori in campo ma preferisco elogiare tutta la squadra perché questo risultato è frutto del lavoro di tutti noi. 
Per ciò che riguarda l’espulsione di Di Nunzio, preferisco non commentarla; dico solo che a mio avviso pochi minuti prima era avvenuto un episodio simile, ma a nostro vantaggio, non sanzionato dall’arbitro.

 

Pescara-Livorno 2-1: Oddo raggiante, Mutti si lamenta dell’arbitraggio

Raggiante a fine gara, il mister del Pescara, Massimo Oddo, che con il suo Pescara è riuscito ad acciuffare un successo all’ultimo minuto: “Si tratta di un risultato molto importante che ci permette di salire al terzo posto. Guai – ammonisce il tecnico abruzzese – adagiarsi sugli allori. Il campionato è difficile e pieno di insidie. Ci siamo messi alle spalle squadre che hanno tutti i numeri per vincere il campionato.”

Riguardo la gara odierna, continua: “La partita, dopo la nostra superiorità numerica, si era incanalata su binari difficili, dal momento che il Livorno ha chiuso tutti gli spazi. Per fortuna ho allargato il gioco, ed anche se Lapadula non ha disputata la migliore partita della sua stagione, sono saliti sugli scudi i brevilinei come i vari Mitrita, Verre, Benali e Caprari. Sono soddisfatto sia della prestazione che del risultato. Ora a Perugia ci attende una trasferta difficile. Cercheremo di prepararci al meglio.”

Bortolo Mutti, tecnico dei toscani, si presenta in sala stampa scuro in volto: “Ci siamo preparati per due settimane per giocare con questo modulo, per, poi, rimanere in dieci dopo appena 3′. Non lo so cosa dire… Gli episodi arbitrali ci penalizzano da diverse giornate. A Lanciano ci hanno dato contro un rigore incredibile, oggi l’espulsione ritengo sia molto dubbia, come il primo rigore. Sono contento della prestazione, perchè ci stavamo difendendo con ordine. La nostra situazione di classifica è difficile, ma sono convinto che ne usciremo. Oggi ho visto tante buone cose da parte della mia squadra. Mi auguro in futuro di avere arbitraggi piu equi. C’è una sorta di accanimento degli arbitri contro di noi.”

IL TEMPO VOLA, MA ADESSO E’ SPALLETTI IL PILOTA

Che maledetta circostanza, lo scorrere inesorabile delle lancette. Romano Battaglia direbbe che “Il tempo è come un fiocco di neve, scompare mentre cerchiamo di decidere che cosa farne”. C’è pure un celebre proverbio che recita: “Il tempo è denaro”. E allora tocca risparmiarlo, specialmente se è il proprio. Vuole partire direttamente con la quinta marcia Luciano Spalletti in questa sua seconda avventura romanista, perché “Bisogna trovare la strada più breve” ha detto oggi in conferenza stampa. “I giocatori non devono avere alibi, abbiamo una sola strada: vincere subito. Le persone che mi hanno salutato all’aeroporto, se così non fosse, mi prenderebbero per le orecchie e mi farebbero fare il giro della città. Certo, ho indubbiamente il vantaggio di conoscere già Roma, ma me lo farebbero fare lo stesso”. Si è presentato così il tecnico di Certaldo, quasi a dire che la pacchia è finita e toccherà lavorare sodo perché “siamo in ritardo! Le altre vanno fortissimo”. Non è cambiato per niente. Stakanovista lo abbiamo lasciato ormai quattro anni e mezzo fa, instancabile lavoratore lo ritroviamo oggi, con qualche ruga in più e la barba forse più canuta. La voglia, però, è rimasta immutata. “Quel 4-2-3-1 vecchie maniere sarà riproponibile, facemmo cose meravigliose con quel modulo, devo dire che alle volte mi sono anche eccitato a vederli andare così forte, ma ora si farà anche qualcosa di diverso. Per una squadra forte occorre un centrocampo forte ed il nostro è fantastico”. C’è spazio anche per una provocazione ai tifosi: “uno stadio con poche migliaia di persone dentro, soprattutto ripensando a quel periodo che facemmo in Champions con il po-po-po-po-po è un quadro desolante. Se non ci sarà questa componente il danno per noi sarà enorme. Visto che mi hanno mandato segnali di affetto, ora i tifosi dovranno sostenermi per questa risalita. Per me domani la Sud sarà piena”. Difficile pronosticare un richiamo della foresta tanto forte da riempire lo stadio, perciò presumibilmente domani non si andrà oltre i 30 mila spettatori ma la scossa che serviva come il pane c’è stata ed ora toccherà anche al pubblico farsi trovare presente per un “Ricominciamo” in grande stile, chè quello urlato in Roma Genoa era solo un antipasto.

Capitolo formazione: la Roma è un cantiere aperto ma possiamo pensare ad un 4-2-3-1 con Szczesny tra i pali, linea difensiva composta da Torosidis, Manolas, Castan (novità rispetto alla precedente gestione tecnica, preannunciata oggi in conferenza) e Digne, la linea di centrocampo possiamo immaginarla composta da De Rossi e Nainngolan con Pjanic alto a dare manforte a Salah e Florenzi e davanti ci sarà Dzeko unica punta (il mister ha detto espressamente che il centravanti bosniaco è adattissimo a giocare sia sul primo che sul secondo palo, in modo da poter sfruttare le cosidette palle filtranti).

Claudia Demenica

Juve Stabia – Pietro Arcidiacono: “Lavoriamo bene ma non gestiamo bene il vantaggio.” (VIDEO)

0

Al termine del match pareggiato per 1-1 tra Juve Stabia e Melfi, si è presentato il centrocampista delle vespe Biccio Arcidiacono.

Ecco le parole dell’autore del gol del momentaneo vantaggio:

“Lavoriamo tanto e bene, oggi se avessimo fatto la seconda rete probabilmente ora parleremmo di un’altra partita, purtroppo non gestiamo bene le partite e dopo passare in vantaggio ci facciamo recuperare, dobbiamo lavorare su questo. In occasione del gol ho fatto quello che mi chiede sempre il mister e ho tirato al volo segnando un gol purtroppo inutile. Andare a Lecce ora non è proprio il massimo, purtroppo dobbiamo andare lì in un ambiente difficile e dobbiamo essere uniti per fare bene. I fischi dei tifosi? Comprensibili, Castellammare è una piazza importante e qui si cresce come uomo e come calciatore, mi auguro che la prossima volta siano applausi e non fischi.”

 

Juve Stabia – Luigi Carillo: “Felice per l’esordio, i tifosi devono aiutarci.” (VIDEO)

0

Al termine del match pareggiato per 1-1 tra Juve Stabia e Melfi, si è presentato il difensore delle vespe Luigi Carillo, all’esordio stagionale.

Ecco le parole del giovane difensore ex Catania:

“Siamo rammaricati per la gara di oggi, volevamo vincere per tantissimi motivi ma non ci siamo riusciti. I tifosi non devono fischiarci ma starci vicini, la delusione è tantissima e comprensibile ma abbiamo bisogno di loro. L’esordio? Me l’aspettavo, l’ho aspettato tanto e sono felice di questo momento. Migliorini? È un campione e ho imparato tanto da lui e Polak, merita la serie B. Spero il mister mi darà altre occasioni per giocare, io sono pronto a dare una mano alla squadra già da Lecce, dove affronteremo uno squadrone che in casa fa sempre molto bene.”

 

Juve Stabia – Nunzio Zavettieri: “Partita equilibrata. Mi aspetto qualcosa dal mercato” (VIDEO)

0

Al termine del match pareggiato per 1-1 tra Juve Stabia e Melfi, si è presentato il tecnico delle vespe Nunzio Zavettieri.

Ecco le parole del tecnico:

“Siamo dispiaciuti per il risultato, nel primo tempo abbiamo giocato una discreta partita, nel secondo tempo c’è stato equilibrio e abbiamo creato poco, anche se credo che ai punti avremmo meritato la vittoria noi. Inizia il ritorno che sarà una battaglia, oggi i miei hanno dato tutto, volevamo vincere ma ancora una volta è arrivato un pareggio frutto di una partita equilibrata. Oggi c’erano tante defezioni che ci hanno frenato, ma fa parte del gioco e bisogna ripartire subito e già a Lecce vogliamo fare punti. Il mercato? Logiudice sa cosa deve fare, mi aspetto qualche innesto perché ora siamo limitati. Carillo? Ottima prova per lui, tanta personalità, può fare bene e dare una mano alla squadra. Ripa? Dovrà operarsi e probabilmente sarà out per mesi, gli faccio un grosso in bocca al lupo.”

 

Pescara-Livorno 2-1: sofferta vittoria di rigore per gli abruzzesi

Con due calci di rigore, e con l’uomo in più per tutta la partita, il Pescara riesce a battere in rimonta il Livorno per 2-1. Gara condizionata dell’espulsione di Emerson al 3′, e da alcune decisioni (leggasi il primo rigore e l’espulsione patita dai toscani), assolutamente discutibili. Quinto successo di fila per gli abruzzesi, che guadagnano la terza posizione in classifica. Il Livorno, invece, precipa sempre di più in classifica, e perde una gara condizionata dal mediocre arbitraggio.

LA CRONACA – Pescara e Livorno si sfidano nella gara valida per la prima giornata di andata del campionato cadetto. Abruzzesi reduci da 4 successi di fila, mentre i labronici non stanno vivendo un momento felice, e sono reduci dal ko di Lanciano, patito prima della sosta invernale. Pescara che si schiera con il modulo 4-3-1-2: Benali agirà alle spalle della coppia offensiva formata da Lapadula-Caprari. Risponde il Livorno con il modulo 5-3-2, con la coppia offensiva formata da Gianmarco Comi, ex Lanciano, e Vantaggiato, ex Pescara. Arbitra Serra di Torino, in un pomeriggio dal freddo pungente.

Al 2′ la partita si mette subito in discesa per il Pescara: Lapadula lanciato a rete viene atterrato al limite dell’area di rigore da Emerson, il quale viene espulso tra le vibranti proteste labroniche. Ne scaturisce una punizione con non sortisce effetto. Al 3′ shot dalla distanza di Zampano, Pinsoglio salva in corner. Ancora il Pescara al 5′ con Lapadula, ma si salva Pinsoglio.

Si tratta del Pescara che fa la partita, mentre il Livorno si difende abbastanza ordinatamente, dopo l’inizio abbastanza al fulmicotone degli abruzzesi. Al 28′ azione insistita del Pescara in area, ma Cocco non riesce a concludere da posizione favorevole.

il Pescara soffre l’ottima organizzazione difensiva dei toscani. Le azioni offensive degli abruzzesi, infatti, risultano essere perlopiù delle situazioni estemporanee, più che delle vere sortite d’attacco. Al 37′ cross di Crescenzi in area per Lapadula, ma l’intervento di un difensore labronico è provvidenziale.

Al 40′ Pescara vicinissimo al vantaggio: terzo tempo che sembra essere vincente di Benali, ma Pinsoglio si supera, deviando in corner la pericolosissima conclusione. Il primo tempo finisce con una punizione di Lapadula, parata sempre dall’attento Pinsoglio. 0-0 al termine di una prima frazione condizionata dall’espulsione di Emerson, e con un Pescara che non è riuscito, almeno fino ad ora, ad approfittare della superiorità numerica.

Nella seconda frazione, il leit-motiv della gara non cambia: Pescara in attacco, alla ricerca della rete del vantaggio e Livorno che si difende. Al 55′, però, Livorno inaspettatamente in vantaggio: cross di Vantaggiato per Moscati, il cui colpo di testa batte Fiorillo, forse troppo fuori dai pali nella circostanza, per il vantaggio labronico. Al 65′ il Pescara raggiunge il pari con un calcio di rigore, molto dubbio, assegnato per un fallo su Lapadula, il quale, prima di subirlo, ne aveva commesso uno a sua volta. Cocco dal dischetto pareggia i conti. Prima rete stagionale per l’attaccante di origine sarda. 

Al 70′ si vede il Livorno con una punizione dalla distanza di Vantaggiato dalla distanza, che termina completamente fuori target. La rete del pari ha dato coraggio agli abruzzesi, che sono tornato ad attaccare a testa bassa. Al 76′ guizzo in verticale di Lapadula, ma la conclusione dell’attaccante scuola Juventus, viene bloccata dal sempre attento Pinsoglio.

All’82’ shot dalla distanza di Caprari, ma senza esito alcuno. All’84’ è Mitrita a provarci dalla distanza, ma la sua conclusione è centrale, facilmente parata da Pinsoglio. All’88’ buona occasione per il Pescara con Mitrita, il cui tiro dalla distanza viene parato da Pinsoglio. Nei minuti di recupero Lambrughi atterra Caprari, e secondo calcio di rigore per il Pescara: Caprari sigla la rete del 2-1, risultato con il quale si conclude la gara.

 

 

 

 

 

PESCARA – 4-3-1-2 Fiorillo, Fornasier, Zampano, Campagnaro, Crescenzi, Verre, Benali, Caprari, Cocco (dall’82’ Cappelluzzo), Mandragora (dal 55′ Mitrita), Lapadula (dal 90′ Bruno). All. M. Oddo.

LIVORNO – 5-3-2 Pinsoglio, Ramos Borges Emerson, Regoli, Ceccherini, Vergara, Moscati, Lambrughi, Luci, Comi (dal 10′ Jelenic), Vantaggiato, Palazzi (dal 71′ Biagianti). All. B. Mutti.

ARBITRO: Serra di Torino

RETI: 55′ Moscati, 65′ Cocco (R), Caprari (R)

AMMONITI: Mandragora, Lambrughi

ESPULSI: Emerson

CHRISTIAN BARISANI

Rafael rifiuta il Carpi: la classifica inibisce il brasiliano

Non ci sarà il Carpi nel futuro di Rafael. Secondo quanto riporta TuttoNapoli, infatti, il brasiliano non sarebbe convinto della destinazione. Non per il progetto tecnico o la società, piuttosto per la posizione in classifica, che costringerebbe il portiere ad inseguire e non a rilanciarsi, nella massima tranquillità. Per questa ragione, il ragazzo e Giuntoli si starebbero guardando intorno, per una soluzione che accontenti entrambe le parti. 

Serie A in campo a Santo Stefano, Aurelio De Laurentiis contro la proposta avanzata in lega

Rivoluzione in seria A. Ieri il consiglio di lega si è riunito a Milano per decidere l’inizio e la fine del prossimo campionato e per discutere sulla nazionale, ma non solo. S’è parlato, infatti, anche della possibilità di far giocare il massimo campionato italiano il 26 dicembre, a Santo Stefano, così come la Premier League e la serie B. Molti i club favorevoli al cambio- Inter, Milan, Juventus in primis- altri contro. In particolare il Napoli, con Aurelio De Luarentiis che non vorrebbe giocare durante le vacanze natalizie onde evitare un intreccio col suo cintepanettone che, generalmente, esce nelle sale proprio in quei giorni.  

Juve Stabia – Melfi: la cronaca testuale

0

Le Vespe cominciano il girone di ritorno al Menti contro la squadra di Ugolotti. Per la squadra di Zavettieri da registrare l’assenza di Del Sante causa febbre e la scelta del baby Carillo per sostituire Migliorini, ceduto all’Avellino.

Juve Stabia (4-2-3-1): Polito, Cancellotti, Liotti, Obodo, Polak, Carillo, Arcidiacono, Favasuli, Nicastro, Bombagi, Contessa. A disposizione di Mister Zavettieri: Russo, Romeo, Maiorano, Carrotta, Del Prete, Gatto, Gomez, Caserta, Ripa, Mascolo.

Melfi (4-3-3): Santurro, Annoni, Amelio, Maimone, Colella, Di Nunzio, Soumarè, Finazzi, Masini, Herrera, Londo. A disposizione di Mister Ugolotti: Gagliardini, Scognamiglio, De Montis, Zane, Prezioso, Annese, Tortolano, Canotto.

Ammoniti: Cancellotti (JS), Carillo (JS), Favasuli (JS), Nicastro (JS)

Espulsi: Di Nunzio (M), Cancellotti (JS)

Spettatori: 697

PRIMO TEMPO

Minuto 1: Striscione di saluto della Curva Sud per lo storico tifoso delle Vespe Lelar, scomparso nelle scorse settimane.

Minuto 4: Piatto destro di Obodo su sponda di Arcidiacono; parata senza affanni per Santurro.

Minuto 9: GOOOOOL JUVE STABIA!!! Cross velenoso di Contessa dall’out mancino, indecisione di Santurro e tap-in sotto misura di Biccio Arcidiacono che porta in vantaggio le Vespe.

Minuto 12: Occasione per il raddoppio delle Vespe. Stavolta il cross e di Cancellotti per l’incornata di Contesa che finisce di poco sopra la traversa.

Minuto 14: Ancora Juve Stabia tambureggiante. Grande azione di Cancellotti che va la cross basso ma Nicastro è anticipato sul più bello da Di Nunzio.

Minuto 18: Melfi pericoloso. Su corner degli ospiti l’ex Di Nunzio stacca di testa, palla di poco a lato.

Minuto 19: Gran sinistro dai 25 metri di Nicastro e grande intervento di Santurro.

Minuto 30: GOL MELFI. Pareggio dei lucani con Herrera che beffa Polito con un rasoterra velenoso e deviato da Carillo.

Minuto 40: Bel destro a giro di Bombagi che costringe Santurro alla deviazione in corner.

Minuto 42: Palla sanguinosa persa da Bomagi che innesca il contropiede di Herrera; il destro dell’attaccante del Melfi fa la barba al palo alla sinistra di Polito.

SECONDO TEMPO

Minuto 6: Destro dal limite dell’area di Bombagi; palla che sfiora il palo alla sinistra di Santurro.

Minuto 8: Occasione per Favasuli che fallisce un vero e proprio rigore in movimento facendosi ribattere la conclusione da un difensore del Melfi.

Minuto 11: Zavettieri spinge per arrivare al gol inserendo la punta Gomez per Liotti.

Minuto 25: Pressing delle Vespe. Palla di Arcidiacono per Bombagi che viene agganciato in area mentre carica il tiro. Per l’arbitro è solo corner.

Minuto 27: Proprio Bombagi esce per far posto a Gatto.

Minuto 32: Contropiede pericolo del Melfi vanificato da Herrera che tenta la soluzione personale anziché

servire il compagno libero.

Minuto 37: Ci prova Polak di testa su corner di Arcidiaco, palla oltre la traversa.

Minuto 48: Espulsione per Di Nunzio, reo di aver rifilato una gomitata a Gomez

Minuto 49: Punizione da horror battuta da Arcidiacono che innesca il contropiede del Melfi, Cancellotti costretto al fallo da ultimo uomo ed alla seconda ammonizione per fermare la ripartenza ospite.

Finisce 1 a 1 tra Juve Stabia e Melfi. Le Vespe non rompono il tabù della vittoria al menti, arrivata solo una volta in stagione.

 

Dall’Olanda- Napoli, forte su Bazoer: l’agente invitato al San Paolo

Nuovo nome per il centrocampo azzurro. Secondo quanto riporta il Telegraaf, il Napoli sarebbe sulle tracce di Riechedly Bazoer, centrocampista dell’Ajax, che tanto sta facendo bene in Eredivise. La valutazione del ragazzo si aggirerebbe intorno ai 25 milioni euro: tanti, forse troppi, per Giuntoli&Co. Intanto, però, la società partenopea avrebbe invitato l’agente del calciatore questa sera al San Paolo. ADL ne approfitterà per stringere ancor di più i rapporti con l’entourage e il calciatore, in vista, poi, del prossimo giugno. 

Allegri: “Napoli favorito per lo scudetto. Higuain? Fenomeno”

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, nella consueta conferenza stampa pre-partita, in vista del match contro l’Udinese, s’è lasciato andare anche ad alcuni commenti relativi al Napoli: “La Juventus ha una rosa importante, di ottimo valore, con margine di crescita. Il Napoli ha un giocatore con una media gol impressionante, Higuain può fare 36 gol e farli in Italia è molto difficile, però anche loro non hanno 11 giocatori, hanno una rosa con una panchina importante. Ha una rosa valida per lottare per il campionato: sono loro i favoriti. Se il campionato finisse domani, avrebbero vinto”.

Cannabis, il divieto vada in fumo MATTIA FELTRI*

0

«Non c’è stata alcuna depenalizzazione della cannabis», ha detto ieri il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Non soltanto non c’è stata alcuna depenalizzazione, ma nemmeno gli frullava per la testa.  

Non era neanche qualcosa che somigliasse a un’ipotesi, è stato soltanto un colossale fraintendimento: il Consiglio dei ministri si è limitato a stabilire le sanzioni per gli istituti di ricerca che, autorizzati a produrre cannabis terapeutica, sforino i quantitativi stabiliti: si passa al penale soltanto alla seconda infrazione. È bastato questo aggiustamento normativo perché montasse la solita rabbiosa polemica fra proibizionisti e no. Gli argomenti e i toni hanno onorato la tradizione, alla lettera, senza però suscitare nuove riflessioni, se non una: quanto è distante il dibattito dalle abitudini quotidiane? Secondo il report delle Nazioni unite sul consumo di droghe leggere, quasi il quindici per cento degli italiani fa uso, non necessariamente assiduo, di hashish e marijuana. Cioè milioni di persone che vien difficile catalogare alla voce «drogati», come si faceva sbrigativamente una volta. Il punto è ancora un altro: qualsiasi giudizio si abbia delle droghe leggere e degli effetti sul fisico, sarebbe bene ragionare su un comportamento diffuso, socialmente accettato, che unisce genitori e figli, poiché il report parla del quindici per cento di italiani compresi fra i quindici e i sessantaquattro anni. Ci sono padri e madri che fumano con i loro ragazzi proprio per togliergli il fascino del proibito, per esercitare una forma non autoritaria di controllo, e dunque per sperimentare una via familiare della riduzione del danno: quella cui si appellano le medesime Nazioni unite quando propongono la depenalizzazione che in Italia è sacrilegio. 

Sta diventando complicato accettare i presupposti delle conseguenze penali per chi fuma spinelli, e ne detiene una scorta, se dopo non si mette al volante né gira per le vie con armi da taglio. E non più per amore di liberalismo – non c’è corrispondenza: ci si rassegni – ma proprio per l’estensione del fenomeno, tale che generalmente non è percepito come reato, né da chi lo commette né da chi si astiene. È nei fatti, come sono nei fatti le coppie omosessuali, i diritti che richiedono e i doveri che accettano, il loro inserimento nelle più ovvie relazioni sociali, i loro figli che, coi sistemi più vari, sono nati all’estero e vivono in Italia: bambini amati dai genitori, dai parenti, dai vicini di casa, dai compagni di scuola. Che senso ha scannarsi su principi essenziali, che poi sono mille sfumature semi-ideologiche di partitini con difficoltà alla vista e all’udito, quando già il mondo è da un’altra parte, e vive in un altro modo? Lo stesso discorso vale per l’eutanasia, a cui si ricorre spesso, e in silenzio, in regime di obbligatoria ipocrisia per evitare guai ai sopravvissuti.  

Ci si rende conto della delicatezza delle questioni, specialmente dell’ultima (le prime due non sono più nemmeno tante delicate). Ma quando si dice che gli italiani sono più avanti dei legislatori non si fa esercizio di retorica: ne abbiamo avuta la prova quando sono stati votati i referendum sull’aborto e sul divorzio, le due partite storiche dei radicali di Marco Pannella. Forse l’indissolubilità della famiglia ci era rassicurante, e il ricorso all’aborto è senz’altro una tragedia, lo è sempre, ma gli aborti calano di anno in anno, e le famiglie ci sono ancora, eterosessuali e omosessuali. Se per festeggiare lo scampato pericolo qualcuno ci volesse fumare sopra una canna, non sarebbe una tragedia. 

 

*lastampa

Oggi irruzione di forti venti di Tramonta, maltempo al Sud, poi GELO e NEVE sulle Adriatiche fino alle coste

0

Sabato irrompono forti venti di Tramontana e Grecale, maltempo su Adriatiche e al Sud. Domenica e Lunedì neve sulle Adriatiche fin sulle coste, Martedì NEVE a Firenze, debole al Nordovest ed Emilia fino in pianura. Mercoledì ancora instabile. Poi GELO fino al 23 Gennaio

 

Situazione ed evoluzione generale
Ondata di gelo e neve sull’Italia. Sabato, irruzione di venti impetuosi di Tramontana. Peggiora sulle regioni adriatiche e al Sud con precipitazioni via via più diffuse, nevose inizialmente dai 400/700 metri, ma in forte calo in nottata. Domenica temporali diffusi su Palermitano, Messinese e Reggino. Piogge su coste tirreniche della Calabria. Neve al Sud sopra i 300 metri. Neve fin sulle coste di Marche, Abruzzo, Molise e regione Garganica, mista a pioggia sul Barese e provincia di Barletta-Andria-Trani. Lunedì ultime deboli nevicate fino in pianura su Abruzzo e Molise, qualche piovasco ancora su Sicilia e Calabria tirreniche.Temperature in graduale , ma sensibile calo.
 
Sabato 16 Gennaio 2016
Ondata di freddo. Venti fortissimi di Tramontana. Maltempo su regioni adriatiche, dalle Marche alla Puglia con piogge diffuse. Piogge moderate o forti sul resto del Sud, anche con temporali, esclusa la Campania. Bel tempo al Nord. Piovaschi in Sardegna. Neve al Centro-Sud a quote via via più basse e fino in pianura e sulle coste di Abruzzo, Molise e Ascolano nel corso della notte. 

NORD

Bel tempo soleggiato. Neve sui confini alpini. Venti di Tramontana.

Temperature

In diminuzione.

CENTRO e SARDEGNA

Peggiora su Marche, Abruzzo e Molise con precipitazioni diffuse, nevose sopra i 400 metri, ma possibili fin sulle coste in nottata. Locali precipitazioni anche in Sardegna con nevicate a bassa quota. Sole altrove.

Temperature

In diminuzione.

SUD e SICILIA

Maltempo sulla Sicilia tutta, poi solo su coste settentrionali con piogge e neve sopra i 400 metri. Piogge in Calabria, Basilicata e Puglia con neve dapprima a 500/700 metri, in calo la notte fin sopra i 300 metri, mista a pioggia sul Gargano, poi neve. Campania più asciutta.

Temperature

In diminuzione.

Domenica 17 Gennaio 2016
Venti gelidi di Tramontana e Grecale, neve su Marche, Abruzzo e Molise fin sulle coste, in Puglia a bassissima quota o fino al piano, tutt’al più mista. Rovesci con temporali sul Nord Sicilia e Reggino con neve a 400 m, localmente fin sulle coste del Messinese e Reggino nei rovesci più intensi. Neve debole in Irpinia fino in pianura. Sole e Gelo al Nord e Tirreniche. 

NORD

Soleggiato ma freddo ovunque. Neve sui confini alpini.

Temperature

In diminuzione.

CENTRO e SARDEGNA

Neve fin sulle coste o tutt’al più mista su Marche meridionali, Abruzzo e Molise. Bel tempo altrove.

Temperature

In diminuzione.

SUD e SICILIA

Neve sul Gargano, mista a pioggia sulla Puglia centrale o localmente fin sulla costa. Temporali su Messinese, Palermitano e Reggino con neve sopra i 300/400 metri, localmente mista a pioggia fin sulle coste. Neve debole in Irpinia e occasionale in Basilicata.

Temperature

In diminuzione.

Lunedì 18 Gennaio 2016
Venti gelidi di Grecale, deboli nevicate fino in spiaggia su Abruzzo e Molise. Sporadiche precipitazioni sul Messinese e Palermitano tirrenico, nevose a bassa quota. Occasionali precipitazioni anche in Puglia, nevose fino al piano o miste a pioggia, specie su Barese e Tarantino.

NORD

Gran sole ovunque. Nubi in aumento sul Piemonte occidentale.

Temperature

In diminuzione.

CENTRO e SARDEGNA

Deboli nevicate su Abruzzo e Molise, anche fin sulle coste. Sole altrove.

Temperature

In diminuzione.

SUD e SICILIA

Precipitazioni sparse in Puglia, anche nevose o mista a pioggia fin sulle coste, specie adriatiche e del Tarantino. Ultime precipitazioni anche in Sicilia.

Temperature

In diminuzione.

Martedì 19 Gennaio 2016
Debole perturbazione. Peggiora al Nordovest, Toscana e Sardegna. Pioggia in Liguria con neve sopra i 200 m. Deboli nevicate in pianura tra Piemonte e Lombardia, occasionali in Emilia Romagna. Al mattino neve sulle zone interne della Toscana, anche a Firenze, poi quote in rialzo. Pioggia e neve sopra i 900 m in Sardegna.
Mercoledì 20 Gennaio 2016
Venti più miti meridionali e occidentali. Nubi al Nordest, qualche nevicate in Appennino. Piovaschi in Toscana, Lazio e Marche. Peggiora in Campania con piogge diffuse e neve a 1000 metri. Temporali sul Trapanese, piogge in arrivo su Calabria tirrenica.

Giovedì 21 Gennaio 2016
Qualche pioggia sul Sud peninsulare. Dapprima buono al Centro-Nord, nel pomeriggio peggiora su Liguria, basso Piemonte, Emilia occidentale e Pavese con piogge sparse e neve sopra i 500/600 metri, al mattino dai 200 m. Peggiora in Sardegna con piogge e neve sopra i 1600 m.

Venerdì 22 Gennaio 2016
Piogge più probabili sulle due isole maggiori, con temporali in Sardegna e regioni adriatiche con neve dai 400 ai 1000 metri, ma in netto calo in nottata. Piovaschi in Liguria e tempo più soleggiato altrove.

TEATRO SOCIALE BRESCIA, IL FU MATTIA PASCAL, dal 20 al 24 gennaio 2016

0

TEATRO SOCIALE

Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia

Da mercoledì 20 a sabato 23 gennaio 2016 (ore 20.30)

Domenica 24 gennaio (ore 15.30)

TTR IL TEATRO DI TATO RUSSO

presenta

Versione teatrale di Tato Russo dal romanzo di Luigi Pirandello

scene Tony De Rienzo – costumi Giusi Giustino – musiche Alessio Vlad

TATO RUSSO in

Tato Russo

IL FU MATTIA PASCAL

Regia di TATO RUSSO

luci Roger La Fontaine

con Katia Terlizzi

e con (in o.a.)

Renato De Rienzo, Salvatore Esposito, Marina Lorenzi, Peppe Mastrocinque

Carmen Pommella, Francesco Ruotolo, Caterina Scalaprice, Massimo Sorrentino

Lorenzo Venturini

Durata dello spettacolo: 2.10 (compreso intervallo)

Da mercoledì 20 a sabato 23 gennaio 2016 alle ore 20.30 e domenica 24 gennaio alle ore 15.30 al teatro Sociale di Brescia sarà in scena la commedia IL FU MATTIA PASCAL, tratta dal romanzo di Luigi Pirandello, nella versione teatrale proposta da Tato Russo, prodotto dalla compagnia T.T.R. il Teatro di Tato Russo.

katia TatoLa pièce reinterpreta in chiave originale e di grande effetto scenico e registico le vicende narrate nel capolavoro del grande scrittore e drammaturgo agrigentino, dato alle stampa nel 1904: incastrato in un’esistenza grigia e priva di sentimenti, vessato dalla suocera e accanto ad una moglie che non ama, Mattia Pascal approfitta di un “colpo di fortuna” per troncare con la sua vita precedente e assumere una nuova identità nei panni di Adriano Meis. Prende vita così la storia di un uomo alla continua ricerca dell’altra parte di sé e della sua vera identità, perennemente insoddisfatto della propria esistenza e alimentato da un’incessante voglia di riscatto fino al punto di perdere i suoi obiettivi personali.

Tato Russo, che dello spettacolo è regista e interprete principale, porta alla ribalta nel suo Mattia Pascal tutti i temi topici della produzione pirandelliana – la visione pessimistica del mondo, l’immagine dell’uomo contemporaneo in bilico tra l’essere e apparire – reinterprentadoli con il talento che lo hanno reso protagonista della scena italiana contemporanea.

Sul palcoscenico, a comporre un cast compatto accanto al “mattatore” Tato Russo si alternano Renato De Rienzo, Salvatore Esposito, Marina Lorenzi, Peppe Mastrocinque, Adriana Ortolani, Carmen Pommella, Francesco Ruotolo, Caterina Scalaprice, Massimo Sorrentino, Lorenzo Venturini. Il tutto incorniciato dalle scene di Tony Di Ronza, impreziosito dai costumi di Giusi Giustino e valorizzato dalle musiche di Alessio Vlad e le luci di Roger La Fontaine. 

Vendita biglietti:

  • TEATRO SOCIALE. I biglietti sono in prevendita alla biglietteria del Teatro Sociale in orario della stessa.  Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia Biglietteria tel. 030 2808600 sociale.biglietteria@ctbteatrostabile.it
  • SEDE PIAZZA LOGGIA. È possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli di tutta la stagione al nuovo punto vendita nella sede del CTB in Piazza Loggia, 6 – da martedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 (esclusi i sabato e festivi) Tel. 030 2928609
  • ON-LINE in tutti i punti vendita del circuito Vivaticket.it
  • LIBRERIA SERRA TARANTOLA Via F.lli Porcellaga, 4 – Brescia · Tel. 030290171 Orari: 9.15 – 12.15 /15.30 – 19.00 (lunedì mattina e domenica chiuso)

Prezzo dei biglietti singoli:

  • Platea Intero € 26,00 – Ridotto gruppi 23,00 – Ridotto speciale 18,00
  • Galleria centrale Intero € 18,00 – Ridotto gruppi 16,00 – Ridotto speciale € 13,00
  • Galleria laterale Intero € 12,00 – Ridotto Gruppi € 11,00 – Ridotto speciale € 10,00

INFO: CTB Centro Teatrale Bresciano Piazza della Loggia, 6 – 25121 Brescia – tel. 030 2928611/617 – fax 030 2928619 (dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 17.30) e-mail: organizzazione@ctbteatrostabile.it ctbteatrostabile.it