A Si Gonfia La Rete, in diretta su Radio Crc è intervenuto il direttore generale del Vicenza, Andrea Gazzoli: “L’interesse del Napoli per Raicevic c’è stato, Giuntoli lo conosce bene e lo stima. Noi abbiamo problemi in entrata legati all’infortunio di Manfredini, ma può darsi che in giornata si possa concludere l’accordo col Napoli, può succedere di tutto. Raicevic sta bene da noi e noi ne abbiamo bisogno, vedremo cosa succederà da qui a stasera. E’ una prima punta moderna, dinamica. Rispetto alla scorsa stagione in Lega Pro è migliorato dal punto di vista realizzativo, ha svolto un ottimo girone d’andata. Ha fatto goal in tutte le maniere, gioca anche con la squadra, è un attaccante moderno. Vogliamo tutelare il Vicenza e il ragazzo, vediamo che succede. Siamo in ottimi rapporti con Napoli e Juventus e sono loro ad avere la priorità sul ragazzo. Il suo passaggio a Napoli è un’idea praticabile, ma noi pensiamo prima al Vicenza. Sono amico di Giuntoli, abbiamo fatto lo stesso percorso sportivo. Lui è bravo e sa fare il proprio mestiere”.
Vicenza, il d.g.: “Raicevic oggi può essere del Napoli, vi racconto…”
ISCHIA, DI COSTANZO:” PECCATO PAREGGIARE IN QUESTO MODO,MA LA SQUADRA E’ VIVA! “
L’Ischia Isolaverde si vede sfumare una vittoria importante contro il Martina Franca. Dopo un primo tempo spettacolare terminato sul risultato di 2-2, nella ripresa la formazione isolana si era portata in vantaggio per 2-3. A pochi minuti dal termine della partita, Guarino appena entrato in campo su un tiro di Baclet da posizione laterale devia in porta per il 3 a 3 finale. E’ la terza beffa consecutiva per la squadra gialloblu,dopo quella di Rieti contro la Lupa Castelli,quando l’arbitro decretò il penalty a pochi secondi dal termine,come anche la scorsa settimana contro il Messina quando non fu concesso un rigore netto su Florio,insomma punti persi in classifica che pesano abbastanza. Mister Di Costanzo al termine della partita in sala stampa commenta così:”Sono molto rammaricato, per il risultato, non fosse atro che per il modo in cui è scaturito il gol del 3-3.
Però sono contento per la reazione che ha avuto questa squadra aggiunge Di Costanzo- dopo essere andata prima in svantaggio e poi recuperare il risultato. Stiamo facendo dei progressi sotto tutti i punti di vista. Ovviamente c’è rammarico per il risultato perché,dopo i due calci di rigore a favore e un’espulsione ai danni di un nostro avversario che aveva costretto il Martina Franca all’inferiorità numerica,un pensiero alla vittoria l’avevamo fatto. Un altro gol subito da calcio piazzato? “Sono cose che possono capitare,bisogna ancora migliorare su certi aspetti”. In sala stampa a fine partita i giornalisti locali non hanno fatto altro che ribadire domande sui calci di rigore assegnati all’Ischia. “A detta dei due calci di rigore c’erano mentre l’espulsione è arrivata per doppia ammonizione. Domenica scorsa a noi purtroppo non è stato concesso un rigore netto su Florio,ora non posso sbilanciarmi perché le certezze si possono avere soltanto dopo aver visto le immagini”. C’era anche una doppia ammonizione per Gomes? Non penso che ci fosse. La prima è arrivata in netto ritardo, c’era nonostante io abbia protestato in campo. Poi c’e stata un’altra circostanza nella quale un calciatore del Martina ha un fallo identico a quello di Gomes,senza essere sanzionato.
ISCHIA CHE PECCATO! UN AUTOGOL NEL FINALE DI GUARINO ROVINA LA FESTA, FINISCE 3-3
L’Ischia lascia per strada altri punti importanti in chiave salvezza: gli isolani si fanno riacciuffare a pochi minuti dal termine da un Martina ridotto in dieci per l’espulsione dell’ex Schetter. Mister Di Costanzo schiera i suoi con un 4-4-2: linea difensiva composta da Bruno e Sirigu laterali con Filosa e Moracci centrali; in mediana Spezzani e Calamai con sugli esterni il rientrante Armeno e Florio, in avanti esordio dal primo minuto sia per Di Vicino che per Gomes. Assente per squalifica Kanoute.
MARTINA. Alla prima occasione, i padroni di casa passano in vantaggio con Diakite che servito da Antonazzo deposita la palla alle spalle di Iuliano con l’ausilio del palo. L’Ischia cerca di reagire all’avvio shock: al 9’ ci prova Calamai, la conclusione del centrocampista sorvola la traversa della porta difesa da Viotti. Al 19’ Antonazzo colpisce incautamente la palla con il braccio, Schirru non ha dubbi ad indicare il dischetto. Dagli undici metri, Di Vicino trova la prima marcatura con la maglia gialloblù. Gli ospiti, a causa di un terreno di gioco al limite della praticabilità cercano spesso Gomes con dei lanci lunghi. L’attaccante portoghese al 24’ viene strattonato in area da Antonazzo, il fischietto piemontese concede il secondo penalty di giornata per l’Ischia. E’ proprio Gomes ad andare sul dischetto e a beffare Viotti. La reazione del Martina è veemente. I pugliesi si rendono pericolosi con Dianda e Baclet, quest’ultimo trova sulla propria strada un Iuliano monumentale che si supera sulla conclusione dell’attaccante francese. Prima dell’intervallo, arriva il pareggio dei padroni di casa ancora Diakite che sugli sviluppi di un calcio di punizione beffa Iuliano. La ripresa si apre con l’infortunio di Ciotola che è costretto ad uscire e fare posto a Di Lauri. I ritmi del match calano notevolmente. Al 69’ ingenuità di Schetter che simula sotto gli occhi del signor Schirru che gli sventola il secondo giallo di giornata. I gialloblù approfittano immediatamente della superiorità numerica, portandosi in vantaggio con un colpo di testa di Gomes che al suo esordio sigla una doppietta. Il giocatore prelevato dal Prato avrebbe anche l’occasione del poker in contropiede con una conclusione che termina sul fondo. Negli ultimi minuti, i gialloblù si abbassano troppo e a cinque dal termine subiscono la rete del pareggio, scaturita da una sfortunata deviazione del neo entrato Guarino. Il match termina con uno spettacolare 3-3, nel dopo partita tanto nervosismo nelle fila dei padroni di casa, a farne le spese è Diakite che si fa espellere dal fischietto piemontese. Nel prossimo turno, l’Ischia affronterà il Catania ,allo stadio “Mazzella” sabato alle ore 14:00.
MARTINA FRANCA-ISCHIA ISOLAVERDE 3-3
MARTINA FRANCA: Viotti, D’Alterio, Antonazzo, Dianda, Migliaccio (18’pt Basso), Marchetti, Ciotola (5’st Di Lauri), Rajcic, Baclet, Schetter, Diakite. A disp.Gabrieli, De Lucia, Kuseta, Topo, Simone. All. Cari.
ISCHIA ISOLAVERDE: Iuliano, Bruno, Sirigu, Filosa, Moracci, Calamai, Armeno (42’st Manna), Spezzani,Gomes Aladje, Di Vicino (35’st Guarino), Florio (22’st Porcino). A disp.Modesti, Savi, Palma, Di Clemente, Pepe, Passariello, Pistola, Moreira Barbosa. All.Di Costanzo.
ARBITRO: Fabio Schirru di Nichelino (Ass. Alessandro Cipressa di Lecce e Gianluigi Di Stefano di Brindisi).
MARCATORI: 4’pt, 44’pt Diakite (MF), 20’pt rig. Di Vicino (I), 25’pt rig., 27’st Gomes Aladje (I), 38’st aut. Guarino (MF).
NOTE: Spettatori 600 circa.
Ammoniti: Schetter (MF), Antonazzo (MF), Filosa (I), Moracci (I), Gomes (I), Dianda (MF), Rajcic (MF).Espulsi: al 24’st Schetter (MF) per doppia ammonizione, Diakite (MF) al termine della partita per proteste.
Angoli 5-4 per il Martina Franca.
Recupero: 2’pt-4’st.
Cisgiordania, palestinese ucciso dopo aver tentato accoltellamento
Il giovane ha cercato di attaccare una pattuglia di soldati israeliani. L’esercito chiude gli accessi a Ramallah.
TEL AVIV – Ancora un episodio di violenza nei Territori occupati. Un giovane palestinese è stato colpito stamane dagli spari di soldati israeliani dopo aver cercato di accoltellarli durante un controllo di documenti nel villaggio cisgiordano di Salit (Tulkarem). Lo riferisce la radio militare israeliana. Fonti palestinesi aggiungono da parte loro che il palestinese, di 17 anni, è morto per le ferite.
L’esercito israeliano ha chiuso la notte scorsa ogni accesso a Ramallah, capitale amministrativa della Cisgiordania: è la prima volta che avviene dall’inizio della recente ondata di tensione. L’ingresso è permesso al momento solo per i residenti, per gli ufficiali dell’Autorità nazionale palestinese e per motivi umanitari. La mossa, secondo il portavoce militare, si basa su “ragioni operative”. Ieri un ufficiale della sicurezza palestinese ha sparato contro soldati israeliani, ferendone 3, ad un posto di controllo dell’esercito.
La Cisgiordania occupata, insieme con Gerusalemme e Israele, sono scosse dal 1 ottobre del 2015 dalle violenze – la cosiddetta “intifada dei coltelli” – che hanno provocato finora 159 morti palestinesi e 25 israeliani, secondo un bilancio dell’agenzia France Presse. Anche un americano e un eritreo hanno perso la vita, mentre la maggior parte dei palestinesi uccisi sono autori o sospetti autori di attacchi. Ban ha comunque ribadito la condanna delle aggressioni compiute da diversi mesi dai palestinesi contro i civili israeliani. L’ultima vittima il 26 gennaio, una giovane israeliana di 23 anni accoltellata nell’insediamento di Beit Horon, a nord di Gerusalemme.
Presa Diretta, la Rai sposta l’educazione sessuale in seconda serata. Iacona: ‘Un’esagerazione’ (Anna Lupini*)
La trasmissione di Raitre ha dovuto cambiare il suo ordine di messa in onda a causa della preoccupazione che un argomento come l’educazione sessuale fosse affrontato in fascia protetta
Presa Diretta, trasmissione di approfondimento giornalistico di Riccardo Iacona, è incappata in un caso di ‘eccessiva prudenza’. Il servizio intitolato “Il Tabù del sesso”, proprio sulle difficoltà che incontra l’insegnamento dell’educazione sessuale, è stato spostato dalla Rai dalla prima fascia alle 22, per la preoccupazione che potesse turbare il pubblico della prima serata.
E’ stato Iacona stesso a comunicarlo in uno scambio ironico con Luciana Littizzetto, collegandosi a Che Tempo che Fa, e poi rivolgendosi al pubblico in apertura di trasmissione: “La Rai, per rispettare la fascia protetta, mi ha chiesto di posticipare un po’ più avanti il bellissimo racconto di Giulia Bosetti. Una decisione che non condivido perché a mio modestissimo parere questo è un reportage che andrebbe visto da tutti, genitori e figli insieme, talmente è pedagogico. E poi giudicherete voi quando lo manderemo in onda. Ma è una decisione che devo rispettare e so che avrete l’amore e la pazienza di aspettare una manciata di minuti prima di vedere questo bellissimo reportage”.
Concetto che Riccardo Iacona ci ha ribadito al telefono: “Ho trovato esagerata la preoccupazione della Rai riguardo alla messa in onda del primo blocco della trasmissione. Il servizio era stato pensato e confezionato proprio perché potesse andare in prima serata, non c’era nulla, in nessun passaggio del nostro servizio, che potesse essere giudicato inappropriato. Mentre lo vedevo andare in onda, alle 22, mi veniva da ridere, perché non c’era nessun riferimento al sesso che non fosse stato ponderato in funzione della trasmissione in quella fascia”.
Una preoccupazione, quella della Rai, osserviamo, che di fatto ha impedito ai più giovani di poterla vedere, visto che la trasmissione si è conclusa poi alle 23:30: “Penso che i ragazzi l’abbiano vista lo stesso – continua Iacona – ma io sono contrario al principio per cui è stata presa la decisione, ovvero che non si possa parlare di sesso in prima serata, neppure con un intento chiaramente pedagogico, come era quello con il quale era stato pensato e confezionato il nostro servizio”.
Dopo la messa in onda, come sempre, il dibattito sull’argomento si è spostato sui social network, dove Iacona ha postato i documenti e gli studi utilizzati per il servizio. Un’ampia documentazione che dimostra come l’educazione sessuale sia un ottimo deterrente per il bullismo e i casi di violenza sessuale.
La preoccupazione della Rai si innesta in un panorama televisivo decisamente più ‘libertino’. Basti pensare alla messa in onda lo scorso lunedì in prima serata su Canale 5 del film “50 sfumature di grigio”, vietato ai minori di 14 anni ma decisamente erotico. E mentre la Rai si preoccupava di spostare il servizio di Presa Diretta, Real Time, canale molto amato dalla fasce più giovani della platea televisiva, unico nel panorama dei broadcaster, si schierava apertamente a favore delle famiglie omosessuali mettendo in onda alle 21:10 il documentario “Di fatto, famiglie”, basato sulle storie di sei famiglie arcobaleno italiane.
*larepubblica
Disavventure di una lettera MARCELLO SORGI*
Le Poste italiane, ristrutturate e risanate, in questi giorni stanno offrendo al pubblico un’emissione di buoni fruttiferi il cui successo è legato anche al lavoro di ammodernamento fatto finora dai nuovi vertici dell’azienda, qualcosa che è facile percepire entrando in un qualsiasi ufficio postale e notando che finalmente molte cose sono cambiate, l’accoglienza, l’offerta di servizi, l’assistenza al pubblico, la gentilezza formale degli operatori. Uno sforzo e un cambiamento che, purtroppo, a quanto ho avuto la possibilità di constatare come normale cliente, non sono riusciti sempre a superare lo spessore della facciata.
Il 20 gennaio infatti ho spedito tramite l’ufficio postale di Piazza Bologna a Roma una busta contenente un documento e pesante soli 8 grammi a Londra. Prezzo pagato per una spedizione celere e sicura, così almeno veniva promesso, trenta euro, tempo previsto per la consegna tre-quattro giorni, in aggiunta la possibilità di monitorare tramite un numero verde via computer il percorso della lettera, dal mittente al destinatario.
Dopo quattro giorni ho provato a contattare il numero verde per verificare a che punto fosse arrivata la busta.
Inutile, effettuate una serie di manovre richieste perentoriamente da un disco registrato, sono stato lasciato in attesa. Ho atteso ancora qualche giorno, poi l’altro ieri, sabato 30 gennaio, a dieci giorni dell’invio, ho deciso di recarmi allo stesso ufficio postale con la ricevuta della spedizione in mano. L’impiegata allo sportello è stata molto attenta e professionale: preso atto delle difficoltà con il numero verde, ha provveduto a verificare tramite il proprio computer, abilitato a un controllo diretto, lo stato della spedizione. Il responso è stato subito scoraggiante: per ragioni imperscrutabili, la busta si era fermata il giorno stesso in cui era stata inviata al Portonaccio, un quartiere periferico di Roma dove si trova il primo centro di smistamento che il plico incontrava nel suo viaggio.
Primo consiglio dell’addetta allo sportello: recarsi direttamente al Portonaccio per cercare la lettera. Poi, forse resasi conto della difficoltà di trovarla, dato che al Portonaccio il sabato non si lavora, la stessa impiegata ha preferito rivolgersi al dirigente competente, prima incontrandolo per qualche minuto nel suo ufficio, poi convincendolo a venire allo sportello dietro al quale aspettavo. È toccato al dirigente, così, informarmi che l’unica cosa che mi restava da fare era una lettera di reclamo, da compilarsi su un modulo la cui compilazione presentava un approccio complesso e una lunga serie di domande a cui rispondere. Ho potuto completarlo solo grazie all’aiuto dello stesso dirigente, ed è sempre grazie a lui che ho scoperto che un eventuale risarcimento sarebbe stato più facile se fossi stato un correntista postale, ma sfortunatamente non lo sono, e in nessun caso avrebbe potuto avvenire direttamente sul mio conto in banca, tramite Iban, come oggi è normale in tutta Europa. Alla fine di questa esperienza di formazione, il dirigente, che si chiama Davide A. e per regolamento, ma non si sa per quale logica, non ha potuto fornirmi le sue generalità complete, mi ha spiegato che avrò comunque una risposta entro trenta giorni.
Tralascio le difficoltà a cui dovrò far fronte per riprodurre il documento contenuto nella busta e andato perduto per uno sfortunato incidente, che, mi rendo conto, può sempre capitare. Ma vorrei egualmente soffermarmi sulla procedura – la lettera di reclamo scritta a mano su un modulo, spedita per fax a un altro ufficio, dove verrà evasa entro certi termini – per dire che è evidentemente legata a un’epoca e a tempi diversi, forse legittimi ai tempi delle Regie Poste, quando appunto i sacchi di corrispondenza viaggiavano a cavallo, e non a un’azienda moderna, come Poste italiane adesso vorrebbe apparire, che vuol competere con i suoi concorrenti in Europa; a cominciare da quelli privati, a cui, non appena avrò riavuto copia del mio documento, mi rivolgerò per cercare di farlo arrivare prima di un mese a Londra.
*lastampa
AVVISO: primo peggioramento il 3-4 Febbraio, 7-8 nubifragi e neve copiosa sulle Alpi a 800 m
Nebbie al Nord e Umbria. Piogge in Liguria e Toscana. Clima mite sulle Alpi e al Centro-Sud e fino a 19°. ATTENZIONE: Da Mercoledì 3 e Giovedì 4 pioggia e neve a bassa quota al Nordest + Adriatiche. Dal 7-8 Febbraio ciclone GOLIA; maltempo e neve al Centro-Nord.
A causa della resistenza dell’alta pressione, l’ingresso dell’aria fredda appare meno incisivo e diretto rispetto ai precedenti aggiornamenti: un primo nucleo di aria relativamente fredda interesserà l’Italia tra il 3 e il 4 febbraio, portando un primo peggioramento al Nordest e regioni Adriatiche con formazione di nebbie o foschie dense in Pianura Padana e con occasionale pioviggine sparsa. Piogge deboli tra Liguria e Toscana. Sole sulle Alpi e al Centro-Sud con clima mite per il periodo. Temperature sopra la norma del periodo con assenza di gelate in pianura..
IN BREVE
APPROFONDIMENTO anche per singole Regioni e Città su:
Sarri: “Contento per la reazione, non abbiamo sentito nessuna pressione” (Pasquale Ammora)
Dopo la bella vittoria contro l’ Empoli, Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di sky sport.
Queste le sue dichiarazioni:
“contento per ciò che la squadra è riuscita ad esprimere, siamo venuti fuori da una brutta situazione. Nessuna pressione per il risultato della Juventus che ha un fatturato il triplo del nostro e obbiettivi prestabiliti; siamo vicini in campionato perché hanno avuto un inizio stentato. E’ giusto sognare, ma bisogna guardare alla realtà; abbiamo tanta voglia ma nessun obbligo.
Bisogna pensare solo a fare bene nella prossima partita. Dobbiamo cercare di essere più solidi a livello difensivo anche se oggi abbiamo preso un gol casuale concedendo molto poco. Insigne è uno dei migliori giovani talenti in Italia, oltre alla fase offensiva si sacrifica molto per la squadra. Io come Sacchi? Paragone esagerato ma non può che lusingarmi. Mi ha fatto veramente piacere rivedere persone che mi hanno dato e insegnato tanto”.
Kenneth Obodo: Siamo delusi perché volevamo vincere (VIDEO)
Al termine del match finito 1-1 al Menti tra Juve Stabia e Catanzaro, per effetto delle reti di Patti e Diop, si è presentato in sala stampa il centrocampista delle vespe Kenneth Obodo, ecco le sue dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione:
” Dopo tanti pareggi è normale che i tifosi non siano felici, noi siamo delusi perché vogliamo vincere. A Pagani andremo a testa alta per vincere a tutti i costi e per dedicare una vittoria ai tifosi che ci sostengono sempre. Sono arrivato qui per aiutare i tanti giovani, sapevamo sarebbe stato un campionato di sofferenza e che la squadra doveva salvarsi, quindi dobbiamo salvarci a tutti i costi e festeggiare a fine stagione insieme ai nostri tifosi, che fanno tantissimi sacrifici per noi.”
Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Catanzaro 1 – 1
La Juve Stabia stecca ancora in casa. Al Menti arriva l’ennesimo pareggio casalingo per le Vespe. Col Catanzaro è solo 1 – 1
Campionato Lega Pro, girone C, 31/01/16, Juve Stabia – Catanzaro 1 – 1
PODIO
Medaglia d’oro: ad Abou Diop, che comincia la sua seconda avventura in gialloblù come aveva fatti con la prima, con un gol sotto la Sud. La punta senegalese mostra subito di essere l’attaccante ideale per la squadra stabiese; velocità, buone doti tecniche, tempismo, fame (e per questo c’è da ringraziare Braglia, che a Lecce lo ha tenuto fuori per due mesi), determinazione, sacrificio sono solo alcune delle qualità messe in campo da Diop, che ripaga subito la fiducia accordatagli da Zavettieri. Più di ogni altra qualità, Diop, però, ha il pregio di saper mettere la palla dentro, cosa che al momento risulta complicatissimo per le altre punte Stabiesi. La pantera nera riabbraccia i tifosi (pochi) stabiesi con un gol bellissimo, simile all’unico gol della sua prima esperienza alla Juve Stabia: Diop impatta di esterno destro, con un movimento volante, il cross di Liotti, trafiggendo il Catanzaro così come due anni fa trafisse lo Spezia. Unico neo della prestazione della punta è l’occasionissima sprecata poco dopo, quando forse la voglia di spaccare la porta ha offuscato la mira dell’attaccante. Poco male, finalmente la Juve Stabia ha, ora, una punta affidabile.
Medaglia d’argento: a Luigi Carillo, sempre più sicuro al centro della difesa. Il giovane difensore continua nella sua ascesa quale nuovo difensore titolare delle Vespe e sfodera un’altra prestazione di spessore. E’ proprio Carillo l’autore delle chiusure più importanti ai danni degli avanti del Catanzaro, sempre pronti ad approfittare degli spazi concessi loro per fare male. In particolare un intervento del difensore stabiese in scivolata in area di rigore su Agodirin lanciato in rete, è provvidenziale e toglie le Vespe dai guai. Come da noi auspicato pochi giorni fa ) Carillo mette in luci non solo doti tecniche importanti ma, soprattutto, una maturità che solo raramente risulta essere nel bagaglio di un ragazzo di 20 anni. Il vanto per le prestazioni del baby difensore aumenta se si pensa che questi è un prodotto d.o.c. del settore giovanile della Juve Stabia, il cui grande lavoro è troppo spesso dimenticato.
Medaglia di bronzo: a Tommaso Cancellotti, moto perpetuo sulla fascia destra. Il terzino torna dopo il turno di squalifica scontato a Lecce e dimostra, con una ottima prestazione, quanto la sua assenza sia stata pesante la scorsa settimana. Sia nel primo che nel secondo tempo è dalla zona di competenza del numero due che partono i principali rifornimenti per gli attaccanti; Cancellotti sforna cross a ripetizione da cui nascono le principali palle gol della Juve Stabia. Da sottolineare, oltre alla solita massiccia dose di cross, è il coraggio con cui il terzino si avventura più volte in dribbling e serpentine tra gli avversari senza temere il corpo a corpo ed uscendone spesso vincitore. Infine, Cancellotti dimostra ottimo tempismo e lucidità nel chiudere gli attaccanti del Catanzaro da ultimo uomo, sugli sviluppi delle tante ripartenze dei calabresi.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: al neo acquisto Francesco Lisi. Nella partita dell’esterno romano non sono mancate corsa e grinta ma dal punto di vista tattico il numero sette è stato, per lunghi tratti della partita, un po’ indisciplinato. Troppo spesso durante il match Lisi si è accentrato, lasciando la propria zona di campo senza che questa variante fosse frutto di una scelta di Zavettieri. Conseguenza di ciò sono stati i pochi cross per gli attaccanti fatti partire dal giocatore. Sono inoltre da sottolineare due ottime palle gol non capitalizzate dall’esterno, più affascinato dalla soluzione acrobatica o volante ma difficilissima che dalla conclusione semplice ma, con tutta probabilità, più efficace.
Medaglia d’argento: dispiace davvero ma ancora una volta a Guido Gomez. I 55 minuti di partita di Gomez hanno fatto registrare davvero poco, nonostante la punta avesse accanto un attaccante di movimento ed in grado di assisterlo con decisione come Diop. Speriamo che l’arrivo della punta senegalese possa, a questo punto, fungere da sprone per Gomez a dare di più. Da prendere come esempio sono la grinta, “l’elettricità”, la voglia di spaccare il mondo messe in campo da Diop ed a cui Gomez dovrebbe guardare per migliorare e per diventare un giocatore davvero importante per la Juve Stabia.
Medaglia di bronzo: a Francesco Favasuli, che sembra aver bisogno di rifiatare. Il Capitano, al solito, mette l’anima in campo ma gli straordinari fatti negli ultimi mesi, complici le assenze prolungate dei suoi colleghi di reparto, hanno penalizzato quest’oggi il centrocampista stabiese. Anche alla luce dell’ottimo ingresso in campo di Nicolas Izzillo, sembra che finalmente le Vespe abbiano un’alternativa di livello a Favasuli, che possa dare man forte, proprio al Capitano, nella gestione della palla in casa Juve Stabia.
Raffaele Izzo
Abou Diop: Sono tornato e sento la fiducia di tutti, peccato per l’errore sotto porta (VIDEO)
Al termine dell’ennesimo pareggio interno della Juve Stabia, che ha impattato 1-1 contro il Catanzaro per effetto delle reti di Patti e Diop, si è presentato in sala stampa il bomber delle vespe, autore del gol odierno, Abou Diop.
Ecco le sue dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione:
“Peccato per l’occasione che ho sbagliato, ho peccato di presunzione e ho sbagliato a calciare così. Nel primo tempo abbiamo giocato con sufficienza, nel secondo tempo abbiamo dato tutto e meritavamo la vittoria. Sono felice per il gol di oggi, volevamo vincere e da oggi in poi lavoreremo tantissimo per vincere. Sono tornato e sento la fiducia di tutti, devo tornare presto in condizione per dare una mano alla Juve Stabia, credo che dopo la terza partita di fila sarò al 100% oggi avevo i crampi dovuti ai mesi passati in panchina al Lecce con Braglia, che dopo avermi rovinato mentalmente alle vespe in B, ha fatto lo stesso a Lecce. Sono sicuro che con una vittoria ci sbloccheremo. Sento la responsabilità, siamo una squadra giovane ma siamo una squadra di livello, dobbiamo fare bene sotto porta.”
VIDEO in elaborazione
Nunzio Zavettieri: Il pareggio di oggi ci sta strettissimo, ottima la reazione allo svantaggio (VIDEO)
Al termine dell’ennesimo pareggio interno della Juve Stabia, che ha impattato 1-1 contro il Catanzaro per effetto delle reti di Patti e Diop, si è presentato in sala stampa il tecnico delle vespe Nunzio Zavettieri.
Ecco le sue parole:
“Il pareggio di oggi ci sta strettissimo, abbiamo disputato un secondo tempo ad altissimi livelli, abbiamo creato almeno 8 occasioni da gol e purtroppo abbiamo segnato una sola rete. Mi fa ben sperare per il futuro la reazione di oggi, abbiamo cercato in ogni modo la vittoria ma purtroppo non siamo riusciti a raccogliere i tre punti, Diop e Lisi hanno disputato una grandissima gara e sono felice della loro prestazione. Del Sante purtroppo è frenato moltissimo dagli infortuni e non possiamo averlo al completo, è questo il mio rammarico. Domani si chiuderà il mercato e da martedì avrò a disposizione la squadra al completo e come la vorrò io, quindi credo inizierà un nuovo campionato per noi, lavoreremo sodo per tornare alla vittoria, la classifica è cortissima e con qualche vittoria si può tornare in alto.”
Matteo Patti: Avremmo potuto portare a casa i tre punti (VIDEO)
Abbiamo ascoltato il difensore del Catanzaro Matteo Patti, autore del gol degli ospiti:
Ho segnato alla Juve Stabia sia con la maglia dell’Ischia che oggi con il Catanzaro, in effetti questo campo mi porta bene.
Sinceramente c’è un pó di rammarico; con un pizzico di attenzione in più avremmo potuto portare a casa i tre punti, anche alla luce dei contropiede sprecati. Peccato perché abbiamo fatto una grande prestazione.
La Juve Stabia resta sempre una squadra temibile e difficile da affrontare quindi il punto è sicuramente importante; ora pensiamo a fare bene e a stare lontani dalle zone calde della classifica.
Raffaele Izzo
Mister Erra: Credo che il pareggio sia il risultato più giusto (VIDEO)
Abbiamo ascoltato l’allenatore del Catanzaro Alessandro Erra al termine del pareggio tra i calabresi e la Juve Stabia
Ecco le sue parole:
Credo che il pareggio sia il risultato più giusto. Alla fine abbiamo accarezzato l’idea di portare a casa i tre punti ma l’uno a uno finale è giusto. Siamo venuti qui con le tre punte per giocarcela a viso aperto, come facciamo contro tutti gli avversari; il secondo tempo ha dimostrato quanto sia difficile giocare al Menti, nonostante il trend in casa della Juve Stabia non sia certo positivo. Era una partita che poteva vincere chiunque, ma penso sia corretto il pareggio finale. Siamo soddisfatti per il punto guadagnato e per aver tenuto dietro in classifica un avversario forte come le Vespe. Questo risultato deve darci morale.
Raffaele Izzo
VIDEO ViViCentro – Jorginho: “Con questa mentalità ci toglieremo grandi soddisfazioni”
Il Napoli supera l?Empoli con un bel 5-1 che non lascia spazio a repliche. Dopo la gara, in mixed zone, si è presentato Jorginho ai microfoni di Vivicentro.it: “Non so dove possiamo arrivare ma noi dobbiamo avere la mentalità vincente, giusta, di sacrificio e umiltà che sicuramente possiamo toglierci delle grandi soddisfazioni, il cammino è ancora lungo.
Sappiamo cosa fare e abbiamo acquisito delle sicurezze, quindi se andiamo in svantaggio cerchiamo ad imporre il nostro gioco se andiamo in vantaggio invece cerchiamo di tenere il gioco. Lazio? Gara difficile, ci sarà un po’ di stanchezza ma dobbiamo andare oltre a questo e sono sicuro che faremo una grande partita. Non temiamo nessuno, pensiamo solo a noi. Le assenze? Chi entrerà darà una grande mano. Sono soddisfatto, voglio crescere sempre”.
dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino
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Juve Stabia – Catanzaro 1 – 1. Cronaca testuale (Raffaele Izzo)
Imperativo categorico per la Juve Stabia è tornare alla vittoria al Menti; in casa i gialloblù non centrano i tre punti dal primo novembre, quando arrivò la prestigiosa vittoria contro il Catania. All’andata, in Calabria, le Vespe conquistarono l’unica vittoria in campionato della gestione Ciullo.
JUVE STABIA (4-4-2): Polito, Cancellotti, Liotti, Obodo, Polak, Carillo, Lisi, Favasuli, Gomez, Nicastro, Diop.
A disposizione di Mister Zavettieri: Russo, Rosania, Mileto, Elefante, Maiorano, Izzillo, Carrotta, Caserta, Gatto, Del Sante, Mascolo.
CATANZARO (4-4-3): Grandi, Calvarese, Patti, Olivera, Ricci, Moi, Agnello, Maita, Razziti, Mancuso, Agodirin.
A disposizione di Mister Erra: Scuffia, Orchi, Caselli, Giampà, Foresta, Barillari, Garufi, Caruso, Firenze.
Ammoniti: Liotti (JS), Diop (JS), Moi ( C ), Del Sante (JS),
Spettatori: 718
Primo tempo
Minuto 2: Subito Vespe pericolose con Nicastro, il cui colpo di testa su corner impegna Grandi.
Minuto 10: Conclusione mancina dalla distanza di Gomez; la palla è troppo debole per impensierire il portiere ospite.
Minuto 16: Contropiede pericoloso del Catanzaro con Mancuso ma è provvidenziale la chiusura di Polak.
Minuto 23: Ospiti ancora in pressione sulla Juve Stabia, questa volta è ottima l’intervento di Carillo che spazza l’area stabiese.
Minuto 31: Strepitoso intervento difensivo ancora di Carillo che ferma Agodirin lanciato a rete.
Minuto 34: Serpentina sull’out destro di Cancellotti chiuso in extremis in corner.
Minuto 37: Cross di Gomez sfiorato da Lisi; palla che fa la barba al palo.
Minuto 40: GOL CATANZARO. Sinistro violento e preciso di Patti su calcio di punizione dai 25 metri. Polito non abbozza nemmeno l’intervento.
Minuto 42: Subito occasione per il pareggio delle Vespe. Stop di petto e girata di Diop da distanza ravvicinata, palla sull’esterno della rete.
Secondo tempo
Minuto 2: GOOOOL JUVE STABIA!!! Pareggio della Juve Stabia grazie alla zampata di Diop che si avventa su un cross preciso dalla sinistra di Liotti.
Minuto 5: Mancuso spaventa le Vespe con un destro dall’altezza del dischetto. Palla centrale e bloccata da Polito.
Minuto 10: Zavettieri sostituisce Gomez con Del Sante; più peso all’attacco gialloblù.
Minuto 11: Subito buono spunto per Del Sante che salta l’avversario e spara il sinistro dalla distanza. Palla oltre la traversa.
Minuto 25: Vespe più spregiudicate; esce Favasuli ed entra Izzillo.
Minuto 27: Clamoroso batti e ribatti sulla linea di porta del Catanzaro sugli sviluppi di un corner. Il portiere Grandi blocca la palla quando ormai sembrava aver oltrepassato la linea ma l’arbitro non concedere la rete alle Vespe.
Minuto 37: Incredibile occasione sprecata da Diop che da pochi metri spara altissimo dopo la sponda di petto di Lisi.
Minuto 38: Uscita bassa provvidenziale di Polito su Mancuso lanciato a rete. Intervento perfetto del portiere gialloblù.
Minuto 43: Ancora palla gol sprecata dalla Juve Stabia. Liotti tenta da distanza ravvicinata la girata al volo che finisce altissima.
Dopo un contropiede pericolosissimo ben disinnescato da Polito, finisce 1 a 1 il match.
Ancora una volta delusione casalinga per la Juve Stabia.
Raffaele Izzo
Higuain: “ dobbiamo pensare solo a noi stessi per continuare vincere” (Pasquale Ammora)
Gonzalo Higuain inarrestabile, 22esimo gol in 22 partite.
Queste le sue parole a fine gara ai microfoni di sky:
“ Vittoria importante come tutte le altre, siamo andati in svantaggio ma abbiamo avuto un’ ottima reazione e siamo riusciti a portare a casa il risultato.
Dobbiamo continuare su questa strada: lavorare partita dopo partita; questa è la mentalità che ci porta a fare buoni risultati.
Siamo felici in questo momento ma dobbiamo continuare a lavorare. Ho subito solo una botta, sto bene.”
Palazzo della Gran Guardia, Verona : Anteprima AMARONE 2012 (Francesco Cecoro)
Solo una semplice scritta sulle pareti degli stand asettici con colore monocromatico ci indirizzavano con la mente al produttore. La preparazione di chi ci raccontava la storia dell’azienda e con cura ci descriveva le caratteristiche organolettiche dell’Amarone, il metodo di produzione, le varie gradazioni, riempiva di sapere anche i pochi non intenditori, colmando la curiosità degli edonisti amanti dell’Amarone.




