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Torre Annunziata: arrestati per resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale

Torre Annunziata: nel pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato nel corso di controlli hanno condotto in arresto una coppia per violenza.

Torre Annunziata: arrestati per resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale



Torre Annunziata (Na)- Una coppia dimostratasi insofferente ai controlli di routine da parte degli agenti del Commissariato, sono stati arrestati per violenza, minaccia, resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

Ieri pomeriggio infatti, gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata, nel corso di operazioni di controllo del territorio in corso Umberto I° all’angolo con via Giovanni Avallone, hanno individuato una coppia a bordo di un motociclo accertando che il conducente era privo del casco protettivo, di patente di guida perché mai conseguita e di copertura assicurativa.


I due si sono dimostrati insofferenti al controllo, inveendo contro i poliziotti, minacciandoli e aggredendoli fisicamente fino a quando, non senza difficoltà, sono stati bloccati.


Tabit Mejri e Gerardina Di Giovanni, salernitani di 29 e 18 anni con precedenti di polizia, sono stati pertanto arrestati per violenza, minaccia, resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale; inoltre, l’uomo è stato sanzionato per le violazioni del Codice della Strada e lo scooter è stato sottoposto a sequestro.

La mancanza di rispetto dell’autorevolezza e autorità delle Forze dell’Ordine è indice di una debolezza della società: dimenticando che chi indossa una divisa rappresenta lo Stato, manca di rispetto al proprio Stato; allo stesso modo chi indossando la divisa non difende l’autorevolezza dello Stato esercitando al meglio il proprio ruolo, indebolisce lo Stato e infanga il valore della divisa.

Redazione Campania

Curva Sud, il grande cuore dei tifosi nella spesa solidale

Curva Sud, il grande cuore dei tifosi nella spesa solidale. Onore ai tifosi della Curva Sud che ancora una volta hanno dimostrato il loro grande cuore

Curva Sud, il grande cuore dei tifosi nella spesa solidale

Ancora una volta i tifosi della Curva Sud mostrano il loro gran cuore e si dimostrano davvero encomiabili nell’organizzare una raccolta di fondi per aiutare le famiglie più bisognose di Castellammare. In un periodo peraltro molto complicato come quello attuale caratterizzato dalla pandemia da Coronavirus.

Il cuore pulsante della tifoseria gialloblè non ha fatto venire meno il proprio supporto alle famiglie stabiesi più bisognose. Organizzata in pochi giorni una raccolta fondi a cui tutti hanno potuto contribuire e che si è concretizzata poi in una spesa solidale a favore dei meno abbienti.

Raccolti in pochi giorni ben 1.400 euro con i quali sono stati acquistati oltre ai beni di prima necessità per gli adulti, anche prodotti alimentari per i bambini. Biscotti, omogeneizzati e pannolini per i più piccoli in un periodo in cui in molte famiglie stabiesi diventa difficile anche mettere un piatto a tavola.

Un’iniziativa che, come afferma Emanuele Tremante leader storico della Curva Sud, parte dal cuore degli Ultras che amano la città, la rappresentano e la difendono in ogni circostanza. Come in questo periodo molto critico caratterizzato dall’emergenza sanitaria. La Curva Sud è sempre presente e non abbandona mai la città e lo ha ampiamente dimostrato anche in questa occasione.

Il contenuto della spesa solidale è stato oggi consegnato al Comune di Castellammare di Stabia. Attraverso la Protezione Civile la spesa sarà consegnata ad una settantina di famiglie stabiesi. Un regalo significativo per tante famiglie nei giorni che precedono la Pasqua. Inoltre i tifosi della Curva Sud hanno anche omaggiato con una Colomba pasquale, simbolo di pace, tutti i medici e gli infermieri dell’Ospedale San Leonardo.

a cura di Natale Giusti

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Cesena – Juve Stabia: La diretta testuale

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Benvenuti alla diretta testuale di Cesena-Juve Stabia! La cornice è quella delle grandi occasioni: l’Orogel Stadium – Dino Manuzzi si prepara a ospitare una sfida d’alta quota che mette in palio punti pesantissimi per la zona playoff della Serie BKT 2025-2026.

Il momento delle squadre

Il Cesena di Michele Mignani attraversa un momento di forma smagliante. Reduci da una striscia di risultati positivi che li ha proiettati al 3° posto in classifica con 30 punti, i bianconeri hanno trasformato il “Manuzzi” in un vero fortino. Oggi l’obiettivo è chiaro: conquistare la quinta vittoria consecutiva in casa, un record che consoliderebbe le ambizioni di promozione diretta del Cavalluccio.

Dall’altra parte, la Juve Stabia di Ignazio Abate cerca riscatto. Nonostante un ottimo avvio di stagione che la vede stabilmente all’8° posto (22 punti), la squadra campana sta faticando lontano dalle mura amiche. Le “Vespe” arrivano in Romagna con la missione di invertire il trend negativo in trasferta e dimostrare di poter competere con le big del campionato anche fuori dal “Menti”.

Il tabellino provvisorio

Cesena (3-5-2): Klinsmann; Guidi, Zaro, Mangraviti; Adamo, Francesconi, Castagnetti, Berti, Ciervo; Blesa, Shpendi.

A disposizione: Siano, Ferretti, Arrigoni, Bastoni, Ciofi, Amoran, Magni, Bisoli, Piacentini, Diao, Olivieri

All. Mignani

Juve Stabia (3-5-2): Confente; Bellich, Varnier, Giorgini; Carissoni, Pierobon, Leone, Mosti, Cacciamani; Maistro; Candellone

A disposizione: Signorini, Boer, Ruggero, Burnete, Piscopo, Baldi, Ciammaglichella, Stabile, Duca, De Pieri, Zuccon, Mannini

All. Abate

Direttore di gara: Sig. Niccolo TURRINI della sezione AIA di Firenze

Primo Assistente: sig. Fabiano PRETI della sezione AIA di Mantova

Secondo Assistente: sig. Paolo BITONTI della sezione AIA di Bologna

IV° ufficiale: sig. Mario PERRI della sezione AIA di Roma 1

VAR: sig. Marco SERRA della sezione AIA di Torino

AVAR: sig. Matteo GUALTIERI della sezione AIA di Asti

Marcatori: –

Angoli: –

Ammoniti: –

Espulsi: –

Recupero: –

Note: Terreno in erba mista naturale e artificiale. Temperatura tipicamente invernale. Premiato Ciofi nel Cesena come il calciatore con più presenze con la maglia del cavalluccio.

 

Castellammare di Stabia, un tesoro sotto i piedi: Villa San Marco e Villa Arianna

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Castellammare di Stabia – Vi è mai capitato di passeggiare sulla collina di Varano e pensare che, proprio sotto le scarpe, si nasconde un tassello d’oro dell’antica Roma? Mentre i turisti di tutto il mondo affollano Pompei, a Castellammare o cittadini hanno un privilegio unico a due passi da casa: le Ville d’Otium. Non erano semplici case, ma vere e proprie regge dedicate al relax, al lusso, alla bellezza e allo studio.

Villa San Marco: Una casa vacanze di duemila anni fa.

Con i suoi 11.000 metri quadrati, dei quali “solo” 6.000 riportati alla luce, Villa San Marco è una delle residenze romane più grandi mai scoperte. Immaginate i nobili dell’epoca che venivano qui per sfuggire al caos della capitale.

Il pezzo forte è sicuramente il quartiere termale: avevano tutto, dal “calidarium” (il bagno caldo) alla piscina lunga 30 metri circondata da platani e che, all’ epoca, era piena di tasselli in vetro di colore azzurro e verde che ricordavano il mare.

Una curiosità: Sulle pareti delle cucine gli archeologi hanno trovato dei graffiti lasciati dagli schiavi. Non sono poi così diversi dai messaggi che scriviamo noi sui banchi, solo che i loro hanno resistito per duemila anni! Si pensa inoltre che Villa San Marco sia appartenuta ad un amico o addirittura a un parente dell’imperatore Augusto! Dato che all’ interno della sala da pranzo sono stati ritrovati degli affreschi che raffigurano dei componenti della famiglia di Augusto.

Villa Arianna: Una villa con vista mozzafiato

Se Villa San Marco stupisce per la grandezza, Villa Arianna vince per l’eleganza e la posizione. Affacciata direttamente sul golfo, deve il suo nome a uno splendido affresco, presente nel salone di rappresentanza, che raffigura Arianna abbandonata da Teseo.

Questa villa aveva una scalinata privata che portava direttamente alla spiaggia: un vero resort di lusso dell’antichità. Qui si trovano pitture famosissime come la “Flora”, una figura femminile che cammina leggera raccogliendo fiori, diventata uno dei simboli della bellezza stabiese nel mondo.

Camminare tra queste stanze non è solo un viaggio nella storia, ma un modo per riconnettersi con l’anima del nostro territorio. Stabiae non è un’ombra del passato, ma una luce che continua a brillare nel cuore di Castellammare.

Villa San Marco e Villa Arianna non sono solo pietre e affreschi: sono il racconto di chi siamo stati e la prova che la bellezza, quella vera, non teme il passare dei secoli. La prossima volta che vi troverete a Castellammare di Stabia non dimenticate di dirigervi a  Varano e fermatevi un istante. Ascoltate il silenzio di queste mura e ricordate che il vero tesoro non è lontano; è proprio sotto i vostri piedi e aspetta solo di essere guardato con occhi nuovi. Il miglior modo per proteggerlo è, prima di tutto, imparare ad amarlo.

A cura di Serena Vollono e Elena Romeo

Gigi Pavarese: “Ho un legame viscerale con lo Stabia. Estrema cautela nel mercato di Gennaio”

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Gigi Pavarese, ex direttore sportivo della Juve Stabia, è intervenuto ai microfoni di Juve Stabia Live Talk Show per condividere la sua analisi sul momento attuale delle Vespe, riflettendo sul proprio passato in gialloblù e sulla solidità del progetto tecnico guidato da Ignazio Abate.
Un Legame Indissolubile con la Piazza
Nonostante la sua permanenza a Castellammare di Stabia sia durata una sola stagione, Pavarese ha dichiarato di aver stretto un legame viscerale con l’ambiente e, in particolare, con la curva. Nelle fonti, il direttore ha ammesso di seguire con grande passione le vicende della squadra, sottolineando che, dopo il Napoli (sua fede calcistica principale), la Juve Stabia occupa un posto d’onore nel suo cuore, superando persino l’attaccamento alla squadra della sua città natale, l’Avellino. Egli vede Castellammare come una realtà che vive di un’affinità profonda con il capoluogo, quasi come se fossero i “fratelli piccolini” del Napoli.
La Sfida di Abate e la Lungimiranza di Lovisa
Pavarese ha espresso grande stima per il lavoro di Mister Abate, sottolineando come non fosse affatto semplice sedersi su una panchina che, dopo il biennio di Pagliuca, era diventata una “poltrona scomoda”. Secondo l’ex direttore, la scelta di Abate è stata un segno di saggezza e competenza da parte del direttore sportivo Lovisa, il quale ha saputo vedere oltre la giovane età del tecnico, premiandone le qualità.
Un aspetto fondamentale evidenziato da Pavarese è come l’ambiente stabiese agevoli la crescita dei giovani, fornendo il supporto necessario affinché l’organico possa sorprendere e “tenere egregiamente” la categoria in un campionato difficile come la Serie B.
Filosofia Societaria e Mercato di Riparazione
Interpellato sulla necessità di rinforzi, specialmente in attacco, Pavarese ha preferito non dare consigli tecnici, ribadendo la sua piena fiducia nell’operato di Lovisa. Ha tuttavia ammonito sulla complessità del mercato di gennaio, spiegando che:
• Non bisogna guardare solo l’aspetto tecnico, ma anche quello caratteriale e umano.
• Inserire nuovi elementi in un gruppo coeso e solido come quello della Juve Stabia richiede estrema cautela per non alterare gli equilibri interni.
Pavarese concorda pienamente con la politica dei “piccoli passi” adottata dalla società. Nelle fonti emerge la sua convinzione che sia più importante assestarsi stabilmente in Serie B attraverso un progetto sostenibile piuttosto che inseguire obiettivi sproporzionati. Per il direttore, la Juve Stabia è oggi un modello a cui molti club blasonati potrebbero guardare, grazie alla sinergia tra una proprietà che crede nel progetto, una stampa vicina alla squadra e una tifoseria unica.
Esperienza nei Passaggi di Proprietà
Forte della sua esperienza a Torino e Napoli, Pavarese ha ricordato quanto sia cruciale il ruolo del direttore sportivo durante le transizioni societarie. Il compito principale è quello di isolare il gruppo squadra da condizionamenti esterni, un lavoro che, a suo avviso, lo staff tecnico della Juve Stabia sta svolgendo in maniera eccellente.
In conclusione, Pavarese vede nel presente gialloblù non solo una sorpresa, ma la conferma di un lavoro ben pianificato, definendo la Serie B un “patrimonio da tutelare” con grinta e unità.

Precedenti: Cesena-Juve Stabia sono 4 in campionato in Romagna

Dopo nove mesi le vespe tornano a sfidare il Cesena all’Orogel Stadium

I precedenti tra Juve Stabia e Cesena sono quattro in campionato disputati a Cesena, tre in serie cadetta ed uno nella super coppa di serie C.

Due le vittorie per i romagnoli, un pari ed una vittoria per le vespe.

Questi i dettagli dei quattro precedenti

– 2012 / 2013 – Campionato Nazionale di Serie Bwin

4 maggio 2013 – 19° giornata di ritorno: CESENA – JUVE STABIA 3 – 1 (arbitro Diego Roca di Foggia) Succi (C), Luca MARTINELLI (JS), Meza Colli (C) e Succi (C).

– 2013 / 2014 – Campionato Nazionale di Serie B EUROBET

22 marzo 2014 – 9° giornata di ritorno: CESENA – JUVE STABIA 1 – 0 (arbitro Gianluca Manganiello di Pinerolo) Cascione su calcio di rigore.

– 2023 / 2024 – Campionato Nazionale di Serie C Supercoppa

19 maggio 2024 – 3° giornata: CESENA – JUVE STABIA 2 – 2 (arbitro Luca De Angeli di Milano) Nicola MOSTI (JS), Andrea ADORANTE (JS), Kargbo (C) e Ogunseye (C).

– 2024 / 2025 – Campionato Nazionale di Serie BkT

30 marzo 2025 – 12° giornata di ritorno: CESENA – JUVE STABIA 1 – 2 (arbitro Matteo Marcenario di Genova) autorete di Mangraviti (JS), Andrea ADORANTE (JS) e Shpendi (C).

ITS Sturzo di Castellammare, il ricordo che educa: La testimonianza di Filomena De Mare madre di Santo Romano

Un silenzio carico di rispetto e commozione ha avvolto ieri l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Statale “Luigi Sturzo”. In occasione della Settimana della Cultura, la comunità scolastica si è fermata per ascoltare una voce che parla di dolore, ma soprattutto di amore e giustizia: quella di Filomena De Mare, madre di Santo Romano.

Il diciannovenne è rimasto vittima di una violenza cieca e assurda nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2024 a San Sebastiano al Vesuvio, ucciso per un motivo tragicamente futile: un paio di scarpe sporcate.

Un incontro nato dal cuore degli studenti

L’evento non è stato solo un appuntamento formale, ma il frutto di una volontà precisa dei Rappresentanti d’Istituto e di tutti gli studenti, che hanno sentito il bisogno di confrontarsi con una realtà così cruda e vicina. Una proposta accolta con estremo favore dalla Dirigente Scolastica, Cinzia Toricco, che ha coordinato l’incontro insieme alla professoressa Mariella De Simone, sottolineando il ruolo della scuola come presidio di legalità e umanità.

Filomena de MareIl racconto di una vita spezzata

Durante la mattinata, la signora De Mare ha condiviso con i ragazzi ricordi intimi e riflessioni profonde, restituendo dignità alla figura di Santo. Non solo una vittima della cronaca, ma un giovane con sogni, valori e un percorso umano profondo. Con estrema forza e dignità, Filomena ha ripercorso la crescita di suo figlio e le sue aspirazioni, fino a quel tragico istante in cui la sua vita è stata brutalmente interrotta. Le parole della famiglia hanno trasformato il racconto in una testimonianza viva, toccando le corde più profonde dell’anima di ogni studente presente.

Un monito per le nuove generazioni

L’incontro ha lasciato un segno indelebile. Gli studenti dello Sturzo non hanno solo assistito a una narrazione, ma sono stati invitati a una riflessione collettiva sul valore inestimabile della vita e sulla necessità di un impegno civile quotidiano per contrastare la cultura della violenza.

In un’epoca in cui la rabbia sembra esplodere per nulla, la testimonianza di Filomena De Mare ha ricordato a tutti che la memoria è un dovere e che la gentilezza è la forma più alta di resistenza.

Juve Stabia, Christmas Party: Auriemma si fa portavoce della nuova proprietà per gli auguri di buone feste

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Luci soffuse, eleganza e, soprattutto, un forte senso di appartenenza: Sono stati questi gli ingredienti principali che hanno condito il tradizionale Christmas Party della Juve Stabia, andato in scena mercoledì 17 dicembre nella splendida cornice dell’Hotel Stabia.

Non una semplice cena di auguri, ma una serata voluta fortemente dalla società per “fare spogliatoio” anche fuori dal campo. L’obiettivo era chiaro: cementare il gruppo in vista del delicato giro di boa del campionato e condividere un momento di serenità con tutte le componenti che rendono grande il club: dallo staff tecnico all’area sanitaria, passando per i dirigenti fino a una nutrita rappresentanza della stampa cittadina, da sempre vicina alle sorti delle Vespe.

Il messaggio della società: consolidamento e ambizione

Tra i volti dirigenziali spiccava la presenza di Raffaele Auriemma, che ha colto l’occasione per farsi portavoce del pensiero della nuova proprietà. In un clima di festa, ma con lo sguardo ben puntato verso il futuro, Auriemma ha voluto indirizzare un messaggio chiaro alla piazza, alla squadra e a tutto l’universo gialloblè.

Ecco le parole riportate dal dirigente, che tracciano la rotta per l’anno che verrà:

“La proprietà rivolge i più sentiti auguri di un sereno Natale alla famiglia Juve Stabia, allo staff tecnico e agli amministratori. L’auspicio è che il 2026 possa essere un anno di consolidamento e che consenta alla Juve Stabia di tagliare traguardi ancor più ambiziosi e prestigiosi. Mi associo a questo pensiero e saluto tutti.”

Un patto per il futuro

Le parole di Auriemma non sono state solo un formale scambio di auguri, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti. Parlare di “traguardi ambiziosi e prestigiosi” per il 2026 significa alzare l’asticella e infondere fiducia in un ambiente che, serata dopo serata, dimostra di essere sempre più compatto.

Tra brindisi e sorrisi, la Juve Stabia si prepara a scartare il regalo più bello: la consapevolezza di essere una famiglia unita, pronta a lottare su ogni pallone anche nel nuovo anno.

L’AZZURRO PENSIERO. Napoli d’autore in Arabia. Milan KO e pass per la finale di Supercoppa

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Il Napoli di Antonio Conte non smette di stupire e conquista con autorità il pass per la finalissima di Supercoppa Italiana. Al termine di una sfida tatticamente perfetta, i Campioni d’Italia in carica superano il Milan con un secco 2-0, trascinati da una prestazione sontuosa della coppia d’attacco Hojlund-Neres.


La Partita: Hojlund versione assist-man e bomber

Il match si sblocca poco prima dell’intervallo, dopo una fase di studio intensa. Al 44′, Rasmus Hojlund semina il panico nell’area rossonera: il danese vince un duello fisico e mette al centro un cross radente chirurgico. David Neres è il più lesto di tutti e, con un inserimento perfetto, batte l’estremo difensore milanista per l’1-0.

Nella ripresa, il Milan prova ad alzare il baricentro, ma la difesa azzurra non concede spazi. Al minuto 65, il Napoli mette il sigillo definitivo sulla qualificazione: ancora protagonista Hojlund, che questa volta si mette in proprio e, con uno splendido diagonale da posizione defilata, trafigge la porta rossonera fissando il risultato sul 2-0.


Le voci dal campo

Il plauso di Antonio Conte A fine gara, il tecnico leccese ha espresso tutto il suo orgoglio per la tenuta mentale della squadra:

“Devo veramente fare un plauso a questi ragazzi che si trovano a giocare ogni tre giorni e cercano sempre di dare il massimo. Stasera ho visto una squadra che ha dimostrato di voler fare una partita seria e onorare lo scudetto. Abbiamo battuto un Milan che è in grande forma e lo abbiamo fatto con merito. Adesso vogliamo giocarci la finale e onorare al meglio questo trofeo”.

L’analisi di Matteo Politano Sulla stessa lunghezza d’onda l’esterno azzurro, tra i migliori per sacrificio e applicazione:

“È stata una bella prestazione da parte nostra, grande interpretazione giocando uno contro uno e abbiamo conquistato una vittoria meritata. Siamo stati impeccabili in ogni aspetto tattico della partita, abbiamo dimostrato di stare bene fisicamente e mentalmente e vogliamo proseguire su questa strada”.

Il Made in Italy parte dai banchi: al Liceo Plinio Seniore di Castellammare nasce il ponte scuola – impresa

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Creare un ecosistema virtuoso in cui istruzione, realtà imprenditoriali e istituzioni collaborino attivamente per disegnare il futuro economico della Campania. È questa la missione emersa con forza durante “Il Futuro è Made in Italy”, l’evento organizzato dal Liceo Classico Statale “Plinio Seniore”. La manifestazione, ospitata nella prestigiosa cornice dello Yacht Club Marina di Stabia, ha visto una straordinaria adesione, trasformandosi in una vetrina fondamentale per il nuovo indirizzo di studi “Liceo del Made in Italy”, un percorso didattico che fonde la solidità della cultura classica con le esigenze dell’innovazione e del marketing territoriale.

Un parterre d’eccezione

Sotto la moderazione del giornalista Tiziano Valle, la giornata si è aperta con i saluti istituzionali che hanno sancito la rilevanza del progetto. A fare gli onori di casa la Dirigente Scolastica, Dott.ssa Fortunella Santaniello, affiancata dal Sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, e dall’Avv. Salvatore La Mura, AD dello Yacht Club. La loro presenza congiunta ha simboleggiato visivamente l’unità d’intenti necessaria per trasformare la scuola in un vero motore di sviluppo locale.

Il dibattito si è poi allargato grazie al contributo di figure chiave del panorama economico e accademico. Hanno preso la parola delegati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, esponenti della Rete Nazionale dei Licei dedicati, oltre ai vertici di Confindustria, Confesercenti e dell’Unione Industriali di Napoli. Le testimonianze hanno toccato i nervi vitali dell’economia regionale: dalla moda all’aerospazio, dall’automotive al turismo, fino alla manifattura 4.0, ribadendo il ruolo della Campania come capofila nelle produzioni d’eccellenza.

Tra gli interventi più attesi e applauditi, quello di Patrizia Gucci. La celebre designer e scrittrice ha offerto una prospettiva unica, intrecciando la storia della sua dinastia familiare con una riflessione sul marchio “Italia” come patrimonio culturale e identitario, capace di fare la differenza sui mercati globali.

L’Agorà delle Eccellenze

Cuore pulsante dell’evento è stata l’area espositiva, concepita come un vero e proprio laboratorio di incontro. Qui, brand storici e rappresentativi del territorio — tra cui La Torrente, Pastificio Di Martino, i Consorzi di Tutela del Provolone del Monaco DOP e della Mozzarella di Bufala Campana DOP, oltre a Coralli & Cammei — hanno mostrato il volto tangibile del “saper fare” campano.

Non si è trattato di una semplice esposizione, ma di un momento di confronto operativo: famiglie e studenti hanno potuto dialogare direttamente con gli imprenditori, toccando con mano cosa significhi internazionalizzare un’azienda e quali competenze siano oggi indispensabili per competere all’estero. È emersa chiara la necessità di una formazione liceale che non sia solo teorica, ma che agisca come leva strategica per l’innovazione.

Protagonisti: gli studenti

Al centro della scena, naturalmente, i giovani. La prima classe del nuovo Liceo del Made in Italy del “Plinio Seniore” ha partecipato attivamente, affiancata da numerosi alunni delle scuole medie del circondario, per i quali l’evento ha costituito una preziosa occasione di orientamento. Gli studenti del Plinio hanno stupito i presenti svelando una gigantografia artistica da loro ideata: un viaggio visivo attraverso la storia del genio italiano che ha raccolto consensi unanimi. A completare l’atmosfera di festa e cultura, l’intermezzo musicale curato dall’orchestra dell’IC Bonito-Cosenza, che ha allietato la platea con grande professionalità.

La visione per il futuro

A chiusura dei lavori, la Dott.ssa Fortunella Santaniello non ha nascosto l’entusiasmo per i risultati raggiunti: “Il riscontro ottenuto oggi è la prova che siamo sulla strada giusta. La partecipazione di tante eccellenze conferma la centralità del nostro progetto educativo. Non stiamo solo inaugurando un indirizzo scolastico, ma costruendo una partnership duratura con il mondo del lavoro per garantire ai nostri ragazzi un futuro da protagonisti.”

La Dirigente ha poi concluso con una riflessione di ampio respiro: “‘Il Futuro è Made in Italy’ è una promessa: quella di formare i nuovi ambasciatori del nostro saper fare. Vogliamo che il nostro territorio non sia solo custode di storia, ma un palcoscenico dinamico per gli innovatori di domani. Da questi banchi di scuola parte la sfida per rendere l’economia campana sempre più competitiva nel mondo”.

Al Teatro Bellini di Napoli Alberto Angela ha presentato il suo libro “Cesare. La conquista dell’eternità”

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Tutto esaurito al Teatro Bellini di Napoli lunedì scorso per la presentazione del nuovo libro di Alberto Angela “Cesare. La conquista dell’eternità”.

Folla straripante e lunghe code all’esterno del teatro per assistere alla lectio magistralis del noto paleontologo, divulgatore scientifico, conduttore televisivo, giornalista e scrittore italiano, Alberto Angela.

Una lectio affascinante, che per due ore ha catalizzato l’attenzione dei presenti, facendo rivivere sul palco Giulio Cesare e l’epoca in cui è vissuto, un periodo denso di contraddizioni, ma fondamentale per la nascita della civiltà europea.

Alberto Angela descrive il condottiero non solo come un genio militare, ma come un politico abilissimo nel gestire il consenso, un innovatore capace di riforme radicali, ma anche un uomo che ha saputo controllare l’ostilità del Senato utilizzando il carisma e la parola.

L’autore sottolinea la straordinaria capacità di Cesare nel gestire il consenso. Fu uno dei primi a comprendere l’importanza della propaganda, utilizzando le sue cronache di guerra (De Bello Gallico) come veri e propri strumenti di marketing politico per parlare direttamente al popolo di Roma.

Cesare è un personaggio dalla doppia personalità: da una parte l’uomo colto, l’amante raffinato e il saggista; dall’altra il generale spietato e l’uomo di potere che, per salvare la Repubblica, finisce per abbatterla.

Un mix di spietatezza militare e raffinata cultura: da un lato il generale che non esita a sterminare intere popolazioni galliche, dall’altro l’intellettuale che riforma il calendario e progetta biblioteche pubbliche.

In una narrazione coinvolgente e attuale, che ricostruisce le fondamenta della civiltà europea, Angela ci restituisce un ritratto inedito del grande statista: non si limita a raccontarne le imprese militari, ma ne indaga il lato umano e politico, le passioni e gli intrighi, rendendo la figura storica viva e attuale.

Il ritratto di Giulio Cesare delineato da Alberto Angela è lontano dalla tradizionale immagine del condottiero, ma è quella di un uomo moderno, estremamente complesso e calato nel suo tempo.

Durante l’incontro al Teatro Bellini di Napoli, curato dalla Feltrinelli, l’autore ha sottolineato come la storia debba servire da “maestra” per l’unità dell’Europa moderna, concludendo la sua lunga e coinvolgente lectio con queste parole: “È guardando al passato che si riesce a capire il futuro”.

Le decisioni politiche di Giulio Cesare e le sue riforme avranno un impatto che andrà ben oltre le conquiste militari, creando un’unità che l’Impero Romano consoliderà nei secoli successivi.

Nel libro “Cesare. La conquista dell’eternità” (Mondadori, novembre 2025), Angela riesce a rendere la storia accessibile e vicina al lettore, collegando il passato al presente.

Il testo, un’avventura storico-archeologica nel mondo del De Bello Gallico, usa l’intelligenza artificiale per far rivivere l’epoca con immagini e video interattivi.

La copertina include un QR code che attiva video animati, mostrando volti e scene di battaglie, in un’esperienza immersiva per il lettore.

Angela ricostruisce i luoghi e i dettagli quotidiani – entriamo nelle suburae romane, percepiamo i rumori del Foro e gli intrighi dietro le quinte del Senato – così le contraddizioni dell’epoca (lusso estremo e povertà degradante) diventano tangibili.

Dalla penna del noto giornalista televisivo emerge non un Cesare “segreto”, ma la sua visione a lungo termine di legislatore e urbanista che ha plasmato le fondamenta amministrative, legali e culturali dell’Europa, che erediterà il suo modello di stato centralizzato e di integrazione culturale.

“Cesare. La conquista dell’eternità” non è solo un libro di storia, ma una riflessione sull’attualità, sul valore della pace e sulle radici dell’Europa.

Renatissimo omaggio a Renato Carosone a Brescia al teatro Borsoni Dale 16 al 21 dicembre

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Reinatissimo non è soltanto uno spettacolo teatrale: è un atto d’amore, un omaggio vibrante e appassionato a Renato Carosone, genio musicale napoletano capace di conquistare il mondo, dall’Italia all’America. La prima, andata in scena martedì 16 dicembre al Teatro Borsone di Brescia, ha registrato un grande successo di pubblico, scandito da applausi a scena aperta e da un entusiasmo palpabile in sala.

Protagonista assoluto è Decaro, artista poliedrico e magnetico, che si muove sul palco con una naturalezza disarmante, dando vita a uno spettacolo multiforme e avvolgente. In Reinatissimo assistiamo a un Decaro narratore elegante, capace di cesellare aneddoti e racconti con ironia, precisione e calore; a un Decaro musicista sensibile, che dialoga con il pianoforte con rispetto e complicità; e a un Decaro cantante energico e raffinato, che restituisce le canzoni di Carosone con voce, ritmo e anima.

La scena è scandita da un uso sapiente dello spazio: il celebre sgabello diventa simbolo e strumento narrativo. Di volta in volta Decaro si siede davanti al pianoforte, per evocare il Carosone compositore; poi si sposta nella postazione del canto, dove la voce prende il sopravvento; infine si allinea in fila con i quattro musicisti, fondendosi con loro in un affiatamento autentico e pulsante. È un continuo passaggio di ruoli che non spezza mai il ritmo, ma anzi lo rafforza, rendendo lo spettacolo dinamico, fluido, sorprendente.

  • La Musica: Gli Ànema (con violino, chitarra, contrabbasso e percussioni) rivisitano in chiave strumentale i successi di Carosone come “Tu vuò fa l’americano”, “Caravan Petrol” e “Maruzzella“.

I quattro musicisti, impeccabili e trascinanti, non sono semplici accompagnatori ma veri coprotagonisti: insieme a Decaro costruiscono un tessuto sonoro ricco, swingante, ironico, capace di restituire tutta la modernità e l’internazionalità della musica di Carosone.

Tra racconti gustosi, aneddoti biografici e momenti musicali di grande intensità, lo spettacolo celebra il talento di un artista che seppe reinventare la canzone napoletana, mescolando jazz, swing e tradizione, fino a conquistare anche il pubblico americano. La narrazione non è mai didascalica: è viva, brillante, punteggiata di sorrisi e nostalgia, ma anche di orgoglio culturale.

Reinatissimo si conferma così uno spettacolo coinvolgente, colto e popolare al tempo stesso, capace di emozionare e divertire, di far riflettere e di far battere il tempo con il piede. Al Teatro Borsone di Brescia, la prima ha lasciato il segno, consacrando una serata di teatro e musica di altissimo livello, accolta da un pubblico caloroso che ha riconosciuto, con lunghi applausi, il valore di un omaggio sentito e splendidamente riuscito.

Juve Stabia, Confente: “Serie B? Non ho subito il salto di categoria. Ringrazio Lovisa e Petrazzuolo”

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Tra un brindisi e l’altro, durante la scintillante serata del Christmas Party 2025 all’Hotel Stabia, c’è spazio anche per le riflessioni di chi ha il compito di proteggere la porta delle Vespe. Alessandro Confente, portiere della Juve Stabia, ha approfittato della festa di mercoledì 17 dicembre per analizzare con lucidità il suo impatto con la cadetteria e il momento della squadra.

Circondato dall’affetto di compagni, staff e dirigenza, il numero uno gialloblù si è mostrato sereno e determinato, confermando come la scelta di sposare il progetto stabiese si stia rivelando vincente.

L’intuizione di Lovisa e l’impatto con la B

Arrivare in una squadra reduce da un campionato trionfale non è mai semplice, ma Confente ha saputo inserirsi in punta di piedi per poi diventare una certezza.

“Il bilancio dei miei primi mesi qui è positivo” – ha esordito il portiere. “Arrivavo in una squadra che aveva fatto benissimo e c’era la paura magari di non ripetere subito il campionato scorso, ma credo si possa dire che stiamo facendo bene”.

Un ringraziamento speciale è andato all’uomo mercato delle Vespe, che ha fortemente creduto in lui: “Ringrazio il direttore Lovisa perché ha insistito tanto per avermi”. Nonostante sia all’esordio in Serie B, Confente non ha mostrato timori reverenziali: “È il mio primo anno in serie B ma vengo da una buona scuola di portieri e con l’aiuto dello staff non sto accusando molto il salto di categoria”.

Il lavoro dietro le quinte: l’elogio a Petrazzuolo

Se le parate della domenica sono sotto gli occhi di tutti, il segreto risiede nel lavoro settimanale. Confente ha voluto dedicare parole al miele per il preparatore dei portieri, figura chiave nella sua evoluzione tecnica:

“Amedeo Petrazzuolo mi sta dando una grande mano e sta contribuendo tanto alla mia crescita”.

Il “tabù” trasferta e l’ambizione personale

Come sottolineato anche dal capitano, il rendimento lontano dal “Romeo Menti” è il vero nodo da sciogliere per il 2026. Confente non cerca alibi, ma offre una lettura psicologica del problema: “Ci sono tanti fattori che non ci stanno consentendo di fare benissimo in trasferta, magari anche quello mentale, ma stiamo facendo il massimo per non fare più brutte figure fuori casa”.

L’obiettivo per il nuovo anno è duplice: aiutare la squadra a maturare e blindare il proprio futuro professionale. “L’obiettivo mio è ora consolidarmi in Serie B dopo tanti anni di Serie C”, ha ammesso con onestà.

L’augurio ai tifosi

In chiusura, un pensiero rivolto al popolo gialloblù, con la speranza di vederli sempre più numerosi anche lontano dalle mura amiche: “Saluti ed auguri ai tifosi, li aspettiamo anche in trasferta sperando possano tornare presto”. Un messaggio che suona come una chiamata alle armi per la seconda parte di stagione: per volare alto, le Vespe avranno bisogno di tutto il loro sciame, in casa e fuori.

Juve Stabia, Candellone al Christmas Party: “Orgoglioso di questa fascia, ora cresciamo in trasferta”

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Luci soffuse, eleganza e, soprattutto, un forte senso di appartenenza. È andato in scena mercoledì 17 dicembre, presso l’Hotel Stabia, il tradizionale Christmas Party della Juve Stabia. Una serata voluta fortemente dalla società per cementare il gruppo in vista del giro di boa del campionato e per scambiarsi gli auguri con staff tecnico, area sanitaria, dirigenti e una nutrita rappresentanza della stampa cittadina.

Tra un brindisi e l’altro, a prendere la parola è stato l’uomo simbolo, il capitano e attaccante delle Vespe. Il suo intervento non è stato solo un messaggio di auguri, ma una disamina lucida e matura del momento vissuto dalla squadra in questo campionato di Serie B 2025/2026.

“Remiamo tutti nella stessa direzione”

Il leader dello spogliatoio ha voluto innanzitutto sottolineare l’armonia interna, vero motore della stagione gialloblù:

“Stiamo facendo il nostro percorso, remando tutti nella stessa direzione con unità di intenti.”

Una dichiarazione che conferma la solidità del legame tra squadra e guida tecnica, fondamentale per affrontare le insidie della cadetteria.

Il tabù trasferta: questione di “malizia”

Non è mancata, però, l’autocritica costruttiva. Se al “Romeo Menti” la Juve Stabia ha costruito le sue certezze, il rendimento esterno richiede un cambio di passo. Il capitano ha individuato nella gioventù della rosa il fattore su cui lavorare:

“Stiamo facendo bene ma sicuramente dobbiamo migliorare fuori casa perché siamo diversi quando non giochiamo in casa”, ha ammesso l’attaccante. “Siamo una squadra giovane, quindi forse ci mancano malizia ed esperienza, ma stiamo facendo il massimo per migliorare”.

La diagnosi è chiara: per strappare punti sui campi difficili della B serve quel pizzico di cinismo in più. “Non è mai facile giocare fuori casa in Serie B” – ha concluso sul punto tecnico – “ma migliorando il rendimento ci potremo togliere altre soddisfazioni”.

Tre anni di amore gialloblù

Il momento più toccante è arrivato quando il bomber ha parlato del suo legame personale con la piazza stabiese. Arrivato tre anni fa, il numero 9 si sente ormai parte integrante della città:

“La fascia di capitano è un orgoglio. Sono qui da tre anni, ho vissuto tante emozioni e sento di appartenere a questi colori.”

Parole che sanno di promessa e fedeltà, accolte con applausi dai presenti. In chiusura, il pensiero rivolto al cuore pulsante della Juve Stabia, i suoi sostenitori:

“A tutti i tifosi auguro felice Natale e buon anno nuovo”.

La serata si è conclusa con il taglio della torta e la consapevolezza che, con questa unità di intenti, il 2026 potrà regalare ancora grandi emozioni al popolo delle Vespe.

Salerno, 16enne stuprata in spiaggia a Ferragosto: in manette due 17enni

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A 16 anni stuprata in spiaggia da due ragazzi: in manette due 17enni in provincia di Salerno. La Squadra Mobile di Salerno ha eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal gip presso il Tribunale per i minorenni di Salerno, su richiesta della competente Procura, nei confronti di due 17enni, indagati per il reato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una 16enne.

Secondo la ricostruzione, i fatti si sarebbero verificati nella notte tra il 15 e il 16 agosto scorso, in occasione dei festeggiamenti del Ferragosto. I due minori, abusando delle condizioni di inferiorità psico fisica della minore, dovute all’assunzione di alcolici e stupefacenti, l’avrebbero condotta in un parcheggio nei pressi della spiaggia dove si stava svolgendo un falò, costringendola a subire atti sessuali e umiliandola con diversi insulti.

Le indagini, avviate nell’immediatezza dalla Squadra Mobile, si sono basate a riscontro delle dichiarazioni della vittima, oltre che con l’analisi delle celle del traffico telefonico, anche con le testimonianze di altre persone informate sui fatti e con immagini di videosorveglianza, che hanno immortalato le fasi precedenti e successive alla consumazione del reato.

Fonte AdnKronos

Juve Stabia, Abate suona la carica verso Cesena: “Personalità e orgoglio, non ci snatureremo”

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Alla vigilia della 17ª giornata di Serie BKT, la Juve Stabia si prepara a una delle trasferte più insidiose della stagione. Sabato alle ore 15:00, le Vespe scenderanno in campo al “Manuzzi – Orogel” contro un Cesena d’alta classifica.

Mister Ignazio Abate, intervenuto in conferenza stampa, ha analizzato il momento della squadra dopo l’importante vittoria contro l’Empoli, tracciando la rotta per superare il “mal di trasferta” che ha condizionato gli ultimi risultati esterni.

Il punto sull’infermeria: recuperi e assenze

Il tecnico ha rassicurato sulle condizioni generali del gruppo, nonostante qualche piccolo intoppo stagionale. Recuperi: Alcuni elementi della rosa hanno accusato sintomi influenzali in settimana, ma Abate conta di averli tutti a disposizione per la partenza. L’assente: L’unica nota dolente resta l’assenza di Gabrielloni. Il Mister ha sottolineato l’importanza dell’attaccante: “È un giocatore che ti porta status ed esperienza. È un peccato non averlo avuto a pieno regime per questo infortunio complicato, può essere il nostro vero acquisto di gennaio”.

Il tabù trasferta: il peso dei gol subiti

Analizzando i numeri, Abate ha messo a fuoco la differenza tra le prestazioni interne ed esterne. Se l’attacco produce quasi allo stesso modo (9 gol in casa, 8 fuori), è la difesa a preoccupare lontano dal Menti.

“La vera differenza è tra i gol subiti: 3 in casa e 16 fuori. Dobbiamo migliorare nella lettura dei momenti della partita e restare concentrati fino alla fine. Spesso nell’ultimo quarto d’ora abbiamo rovinato prestazioni che erano state comunque positive.”

La sfida al Cesena: “Venderemo cara la pelle”

Il Cesena è reduce da quattro vittorie consecutive tra le mura amiche e occupa le zone nobili della classifica. Per Abate, però, questo deve essere uno stimolo e non un limite: ” Hanno il quarto miglior attacco del torneo e squadra solida che concede poco. Andremo lì a caccia dei tre punti, come facciamo in ogni stadio. Non ci snatureremo. Rispettiamo il Cesena, ma abbiamo un’identità precisa e calciatori forti”. Il tecnico chiede umiltà e capacità di soffrire: “Le partite cambiano per un episodio, dobbiamo essere bravi a portare l’inerzia dalla nostra parte”.

La crescita del gruppo e le scelte tattiche

Abate ha glissato sulle scelte definitive di formazione, prendendosi ancora del tempo per valutare l’ultimo allenamento, ma si è detto estremamente soddisfatto della competitività interna.

“Non devo dare ‘pizzicotti’ a nessuno”, ha risposto scherzando a chi chiedeva delle esclusioni eccellenti dell’ultimo turno. “Faccio le scelte in base a quello che vedo in settimana. Se tutti i 22-23 della rosa mi mettono in difficoltà, il livello generale si alza. I giovani stanno crescendo e devono trovare continuità, ma la rabbia nel voler diventare protagonisti deve partire da loro”.

La Juve Stabia si presenta dunque al Manuzzi con la consapevolezza di chi ha appena battuto una big (l’Empoli) e la voglia di dimostrare che il gap tra casa e trasferta è solo un ricordo da cancellare sul campo.

calciatore arrestato dopo aver svaligiato casa del dirigente rivale

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Furto in casa di un dirigente sportivo a Forio d’Ischia (Napoli), denunciato 21enne tesserato con la squadra dilettantistica avversaria. Il particolare derby fuori dal campo si è sviluppato interamente sull’isola d’Ischia.

I carabinieri della stazione locale hanno raccolto la denuncia di furto in abitazione presentata dirigente sportivo dell’a.s.d. Real Forio, formazione che milita nel campionato di Eccellenza. Da casa erano stati sottratti 2mila euro in contanti. Dalle telecamere di videosorveglianza, gli investigatori hanno riconosciuto il possibile autore del furto e lo hanno raggiunto. Si tratta di un 21enne calciatore della squadra del Lacco Ameno.

Il giovane è stato bloccato dai carabinieri in località Chiaia di Forio d’Ischia. Il ragazzo indossava ancora gli indumenti utilizzati durante il furto e con sé aveva una busta con all’interno alcuni capi di abbigliamento appena acquistati. Nelle tasche del giovane calciatore 1.400 euro in contanti. Il 21enne è stato denunciato a piede libero, mentre il denaro sarà restituito al legittimo proprietario.

Fonte AdnKronos

Maxi blitz anticamorra ra Nola, Cicciano e Casamarciano: 44 arresti

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Una vasta operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 44 persone — 34 in carcere e 10 ai domiciliari — emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli indagati sarebbero coinvolti, a vario titolo, in associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, gestione abusiva di giochi e scommesse, oltre a reati aggravati dal metodo mafioso e dalla presunta finalità di agevolare i clan di riferimento. Contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso.

Il ruolo del clan Russo: affari nel settore immobiliare e presunti pagamenti imposti

Nel corso delle indagini tra il 2022 e il 2024, sarebbe emerso che il clan Russo, attivo nel territorio di Nola e comuni limitrofi soprattutto nel ramo immobiliare, avrebbe preteso il pagamento di somme di denaro sulle compravendite immobiliari, sulle procedure di progettazione e sull’iter delle relative pratiche al Comune per le opere da realizzarsi, per alimentare la cassa del clan. Ricostruiti diverso episodi di estorsione ai danni di tecnici comunali, progettisti, imprenditori, committenti di lavori, per acquisire immobili o per consentirne a l’acquisto o la costruzione.

Scommesse illegali e siti clandestini: l’intesa tra clan Russo e clan Licciardi

Tra le attività illegali, è emerso anche un sistema finalizzato all’esercizio illegale di attività di gioco e scommesse, che sarebbe stato realizzato, d’intesa con esponenti del clan Licciardi, dal clan Russo con agenzie e sub-agenzie nel Nolano, mediante la raccolta clandestina delle scommesse e la gestione di giochi on-line in denaro, attraverso la creazione e gestione di siti clandestini, con il racket imposto ai titolari dei centri scommesse.

Elezioni comunali condizionate: indagini su Cicciano e Casamarciano

Uno degli aspetti più rilevanti dell’inchiesta riguarda il presunto tentativo di condizionare le elezioni amministrative:nel Comune di Cicciano, nel maggio 2023, e a Casamarciano, nel giugno 2022. Secondo gli investigatori, alcuni indagati avrebbero fatto ricorso all’intermediazione di terze persone per influenzare il voto e favorire determinati candidati.

Fonte AdnKronos

Scoperti nuovi affreschi nella Villa di Poppea a Oplontis

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È in corso a Oplontis-Torre Annunziata (Napoli) un cantiere di scavo e restauro della Villa di Poppea, che sta interessando in particolar modo il celebre salone della Maschera e del Pavone, uno degli ambienti più raffinati della villa, decorato in II stile. Dallo scavo, di recente avviato, affiorano primi nuovi scorci di raffinati affreschi, tra cui vivaci figure di pavoni e maschere.

L’intervento, dettato da necessità di chiarire aspetti relativi allo sviluppo del settore ovest della villa che costeggia il tratto urbano di via dei sepolcri e risolvere criticità conservative, si configura anche come occasione importante di valorizzazione del contesto archeologico e urbano. Lo scavo in corso consentirà di fatto di creare una connessione con il confinante Spolettificio Borbonico dove, nei prossimi anni, saranno realizzati spazi museali espositivi, depositi e servizi aggiuntivi. I primi risultati delle indagini, tra cui il completamento dello scavo del salone, sono illustrati in un articolo dell’E-journal degli scavi di Pompei.

“Nonostante le tracce presenti e gli sforzi interpretativi fatti al tempo dei primi scavi, il reale andamento di questo ambiente e di quelli vicini fino ad oggi conservava molte incertezze che l’attuale intervento di scavo potrà chiarire – spiega il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – oltre a mettere in luce nuove porzioni decorate con straordinari dettagli e colori, di cui già ne possiamo ammirare qualche anteprima”.

Tra le scoperte di particolare rilievo sono emersi una figura integra di una pavonessa, speculare all’esemplare maschio rinvenuto sulla porzione meridionale della stessa parete, e alcuni frammenti con la raffigurazione di una maschera scenica riconducibile a un personaggio della Commedia Atellana, a differenza di altri presenti nell’ambiente e attribuibili alla Tragedia. Si tratta di Pappus, un vecchio rimbambito che tenta di fare il giovane ma che finisce regolarmente per essere beffato e deriso. Di notevole interesse anche il rinvenimento di alcuni frammenti di affresco raffiguranti parte di un tripode dorato, inscritto in un oculus (cerchio), allo stesso modo della raffigurazione al centro di un’altra parete, dove invece è rappresentato un tripode in bronzo.

Grazie alla tecnica dei calchi, lo scavo ha anche restituito le impronte di alberi che ornavano il giardino, in posizione originale e inseriti in un preciso schema ornamentale, che raddoppiava il colonnato del porticato meridionale, richiamando schemi documentati nelle domus pompeiane e nello stesso sito di Oplontis. È possibile che le specie arboree presenti in questo ambiente fossero affini a quelle individuate dalle analisi archeobotaniche effettuate in passato negli ambienti adiacenti come ad esempio l’olivo.

Lo scavo ha, inoltre, determinato l’individuazione di quattro nuovi ambienti che si aggiungono ai 99 già noti, tra cui un vano absidato che fa verosimilmente parte del settore termale. Interessante è il rilevamento di un paleoalveo, antico tratto di alveo di un torrente a carattere stagionale, che scorreva proprio in corrispondenza del tracciato di via dei Sepolcri, formatosi probabilmente dopo l’eruzione del 1631, che ha eroso parte dei depositi dell’eruzione del 79 d.C., offrendo una comprensione più chiara del paesaggio circostante.

“Questi primi risultati offrono nuove e promettenti prospettive di ricerca per la conoscenza della planimetria della villa – aggiunge Zuchtriegel – e per lo studio delle interazioni tra insediamento umano e ambiente naturale nel lungo periodo”. In contemporanea all’intervento di scavo è in corso anche un cantiere di restauro degli apparati decorativi di due piccoli e preziosi ambienti, in origine destinati ad area di riposo, detti cubicola, che affacciano nell’area sud occidentale della Villa, proprio in prossimità dell’area dell’altro cantiere. Colpisce la loro ricca decorazione, costituita da stucchi, pareti affrescate, volte dipinte e mosaici pavimentali di straordinaria bellezza, che rivela, al pari degli altri ambienti della Villa, una capacità tecnica da parte degli esecutori dell’epoca molto alta, ed una palette di pigmenti varia, costituita anche dal blu egizio.

L’obiettivo dell’intervento è quello di recuperare la piena leggibilità della decorazione dipinta e dei mosaici, perduta nel tempo a causa dei processi di degrado dei materiali originali e dell’alterazione dei materiali utilizzati nei precedenti interventi di restauro. Il primo ambiente è decorato da affreschi in II stile che rappresentano finti marmi ed architetture fantastiche e che permettono di allargare illusivamente lo spazio; in alto, le volte sono decorate con un motivo a cassettoni, mentre le lunette rappresentano dei paesaggi. La pavimentazione a mosaico è conservata solo in parte, con tessere bianche e nere con motivi geometrici. Da uno stretto passaggio ci si immette in un secondo ambiente, apparentemente più semplice, decorato in III stile con fondi monocromi e motivi floreali; originariamente doveva essere presente una controsoffittatura a volta, di cui restano poche tracce. Questo secondo ambiente, nel quale si riconoscono più fasi di realizzazione, alcune non terminate, doveva essere probabilmente in ristrutturazione al momento dell’eruzione. Inoltre, sono presenti i calchi delle imposte delle porte e delle finestre che furono realizzati in gesso al momento della scoperta degli ambienti, secondo la tecnica che deriva da quella messa a punto da Fiorelli e che conservano ancora tracce originali in legno.

L’intervento di restauro che sta volgendo al termine, dopo quasi un anno di lavoro, ha restituito finora risultati ottimali, riportando gli affreschi e le pavimentazioni al loro splendore originario, rivelando cromie e dettagli precedentemente non visibile. Il completamento dell’intervento di pulitura ed asportazione dei materiali alterati prevede un intervento di ritocco pittorico che restituirà una piena leggibilità e valorizzazione a queste bellissime decorazioni. (di Paolo Martini)

Fonte AdnKronos

Juve Stabia, il Presidente Polcino al Christmas Party: Un 2025 da 30 e lode. Ora puntiamo su stadio e futuro

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In un clima di grande entusiasmo e rinnovata ambizione, il Presidente del CdA della Juve Stabia, Filippo Polcino, ha preso la parola durante il Christmas Party tenutosi nella splendida cornice dell’Hotel Stabia. Un evento nato per brindare ai successi del 2025 e tracciare la rotta per un 2026 che si preannuncia carico di sfide e speranze per tutta la città.

Legalità e Rinascita: “Siamo Tranquilli”

L’intervento di Polcino è iniziato con una riflessione profonda sul percorso societario, segnato da momenti di transizione gestiti con fermezza: “La Juve Stabia continua a crescere. Quando si cade occorre immediatamente rialzarsi ed è quello che abbiamo fatto”, ha esordito il Presidente.

Un passaggio chiave è stato dedicato alla gestione attuale e al valore della trasparenza: “Questa nuova esperienza ci sta dando modo di portare la legalità a Castellammare; siamo tranquilli. È un’opportunità per tutto il territorio. Attualmente la mia fortuna è essere affiancato dagli amministratori giudiziari, che sono fantastici”.

Un ringraziamento al passato e alla “squadra invisibile”

Polcino non ha dimenticato le radici del suo percorso, rinnovando la stima per chi gli ha dato fiducia all’inizio dell’avventura: “Non ho nessun rimpianto, anzi sono felicissimo dell’opportunità che mi diedero anni fa i fratelli Langella”.

Oltre ai vertici, il Presidente ha voluto dedicare un pensiero speciale a chi lavora dietro le quinte: “Ringrazio tutti, ma in particolare la ‘squadra invisibile’, quella che ci consente di lavorare ogni giorno con serenità senza farci mancare nulla”. Poi, un pizzico di scaramanzia: “Ne ho vissute di tutti i colori, mi manca ancora qualcosa da raggiungere ma, per scaramanzia, non dico cosa”.

Obiettivo Serie A e il nodo Stadio

Il futuro della Juve Stabia passa per la visione internazionale di Solmate e per il potenziamento delle infrastrutture. Polcino ha confermato le grandi ambizioni della nuova proprietà: “Hanno dichiarato di voler tentare la promozione in Serie A in tre anni. Ci vuole il tempo necessario, ma la direzione è chiara”.

La priorità assoluta per il nuovo anno sarà però il “Romeo Menti”: “Da gennaio la priorità deve essere lo stadio, passo imprescindibile per il futuro. Il Comune ha stanziato 600 mila euro per la sostituzione del manto erboso e stiamo continuando a lavorare in questa direzione”.

Un anno da incorniciare

In chiusura, alla richiesta di dare un voto all’anno che sta per concludersi, Polcino non ha avuto esitazioni: “Voto al 2025? 30 e lode per quanto fatto sul campo e per la crescita costante fuori dal rettangolo verde”.

Un messaggio di orgoglio che si trasforma in un augurio per tutta Castellammare, con la speranza che il 2026 possa consolidare il sogno gialloblù e regalare alla piazza le gioie che merita.

Juve Stabia: Gli amministratori giudiziari Scarpa e Ferrara blindano la stabilità del club

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Nel corso del suggestivo Christmas Party all’Hotel Stabia, l’atmosfera di festa è stata l’occasione per fare il punto su un momento cruciale della storia recente della Juve Stabia. A catturare l’attenzione della platea sono stati gli interventi dei due amministratori giudiziari, Salvatore Scarpa e Mario Ferrara, figure chiave che da circa 50 giorni stanno traghettando il club verso una stabilità e una legalità duratura.

Un impegno tra cuore e professionalità

Insediati per coadiuvare la società in questo delicato percorso, Scarpa e Ferrara hanno sottolineato il costante supporto del Tribunale di Napoli. Un compito affrontato con rigore tecnico, ma anche con una passione inaspettata:

“Abbiamo intrapreso questa avventura con grande entusiasmo e uno spirito quasi ‘da bambini’ – hanno dichiarato – ma sentiamo tutta la responsabilità di ciò che la Juve Stabia rappresenta per Castellammare”.

Per Salvatore Scarpa, l’impegno ha un sapore ancora più profondo: “Sono nativo proprio di Castellammare, e questo rende il mio lavoro un atto d’amore verso le mie radici”.

La sinergia con la proprietà americana e la ricapitalizzazione

Uno dei passaggi più importanti degli interventi ha riguardato il rapporto con la proprietà americana. Il dialogo costante e il lavoro di trasparenza svolto dall’amministrazione giudiziaria sono stati determinanti per infondere la fiducia necessaria a procedere con la ricapitalizzazione del club.

“Credo che il nostro operato sia stato fondamentale per consegnare alla proprietà le garanzie necessarie per investire ulteriormente”, ha spiegato Scarpa. “In un altro contesto non so se sarebbe stato possibile, ma questo percorso lascerà un futuro sereno alla società”. Ad oggi, la somministrazione dei servizi è stata riaffidata e le premesse per il 2026 sono estremamente incoraggianti.

Riconoscimento istituzionale e visione del calcio moderno

Il lavoro svolto non è passato inosservato ai piani alti del calcio italiano. Durante l’assemblea di Lega Serie B, il presidente Bedin ha espresso apprezzamento per la gestione del club stabiese.

Tuttavia, Ferrara e Scarpa non si sono limitati alla cronaca locale, offrendo una riflessione di ampio respiro: “Il calcio ha bisogno di profonde riforme strutturali per diventare sostenibile e stabile. Solo così si può garantire lo spettacolo che i tifosi meritano”.

Stadio e Appello alla Città: “La Serie B non è scontata”

In merito alle infrastrutture, gli amministratori hanno chiarito che, sebbene lo stadio sia di proprietà comunale, la società resta aperta a ogni iniziativa che possa migliorare l’impianto. Ma il messaggio più forte è stato rivolto direttamente ai cittadini:

“Invitiamo gli stabiesi a dare maggiore sostegno alla Juve Stabia. La Serie B non è un traguardo scontato per una piazza come la nostra, va difesa e sostenuta con orgoglio”.

La serata si è conclusa con l’augurio di un sereno Natale a tutta la comunità, con la promessa di continuare a lavorare con “forza e volontà” per completare il rilancio definitivo delle Vespe.

L’intervento di Scarpa e Ferrara conferma come la Juve Stabia stia vivendo una fase di profonda trasformazione positiva, dove la legalità e la pianificazione economica si fondono con la passione sportiva, garantendo ai tifosi quella serenità necessaria per sognare in grande anche nel 2026.

Juve Stabia, Lovisa: “Nuova linfa con la nuova proprietà, ma piedi per terra: l’obiettivo resta la salvezza”

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In un’atmosfera di festa e condivisione presso l’Hotel Stabia, il Direttore Sportivo Matteo Lovisa ha tracciato la rotta per il futuro della Juve Stabia durante il tradizionale brindisi natalizio. Tra un bilancio dell’anno che si chiude e le prospettive per il 2026, il DS ha inviato messaggi chiari: pragmatismo, rispetto per il gruppo e fiducia nella nuova stabilità societaria.

Nuova proprietà e mercato: “Serenità ritrovata”

Il primo pensiero di Lovisa è andato al recente cambio di marcia societario. L’arrivo della nuova proprietà ha portato quella stabilità necessaria per lavorare con lungimiranza:

“La nuova proprietà ha ricapitalizzato e dato nuova serenità a tutto l’ambiente”, ha esordito il DS. “Il progetto ha nuove risorse, ma ci incontreremo con calma nelle prossime settimane per capire il da farsi. Il mercato vero è quello estivo, ma cercheremo di migliorare la rosa dove possibile.”

Sul fronte cessioni, la linea è di estrema tutela verso il gruppo attuale: “A gennaio, se non ci saranno richieste esplicite dei calciatori di uscire, non ci saranno cessioni. Bisogna portare rispetto ai ragazzi che fin qui hanno fatto bene. La Juve Stabia oggi non ha bisogno di vendere.”

Obiettivo 46 punti e il “Modello Giovani”

Nonostante l’entusiasmo, Lovisa tiene i piedi ben saldi a terra, fissando il traguardo necessario per la permanenza in categoria: “Il campionato è la solita Serie B, difficile e fatta di alti e bassi. Noi dobbiamo andare avanti con la nostra politica e fare presto almeno 46 punti, perché il nostro obiettivo primario è quello.”

Un bilancio che finora sorride alle Vespe, specialmente per quanto riguarda l’impiego dei giovani: “Si stanno comportando bene in una categoria complessa e in una piazza ambiziosa come Castellammare. Il merito va anche al mister, al suo staff e ad Alberto Gerbo, che contribuiscono a dare unità di intenti e serenità a tutto il gruppo.”

Arbitraggi e sfortuna: “Dato oggettivo”

Non è mancata una stoccata, seppur diplomatica, sulla gestione arbitrale dell’ultimo periodo: “A livello di arbitraggi non siamo fortunati, è un dato oggettivo. Credo che gli amministratori abbiano fatto valere le nostre ragioni nelle sedi competenti; per il futuro speriamo in una sorte migliore sia per i direttori di gara che per gli infortuni.”

Verso Cesena con il cuore alla città

In chiusura, Lovisa ha rivolto un pensiero speciale alla piazza, con la testa già al prossimo impegno di campionato: “Auguro a tutta Castellammare un sereno Natale, sperando di arrivarci con qualche punto in più fatto nella trasferta di Cesena.”

Un messaggio di ambizione e concretezza: la Juve Stabia saluta il 2025 consapevole della propria forza e con una visione societaria più solida che mai.