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Il Mattino conferma la nostra esclusiva – San Paolo, il comune fa da solo

Lo aveva detto l’Assessore allo Sport del comune di Napoli, Ciro Borriello, ai microfoni di Vivicentro, in esclusiva il 21 dicembre (CLICCA QUI)

Secondo Il Mattino c’è il via libera per il restyling dello stadio San Paolo. Saranno lavori di consolidamento e messa in sicurezza da parte del comune, per una cifra che oscillerà tra i 20 e i 30 milioni. Questi non sono i lavori programmati da De Laurentiis ma servono alla città per competere ad ospitare le gare delle Olimpiadi 2024 nel caso fossero assegnate a Roma ma allo stesso tempo daranno alla Ssc Napoli un impianto che può farla competere in Champions. La prima cosa cui si metterà mano è la sicurezza: dunque il cambio dei sediolini, i bagni, gli impianti elettronici e la copertura. I lavori inizieranno nella fase di stop del campionato per non danneggiare il Napoli. Il restyling del Comune necessiterà di due anni, sempre senza interruzione dell’attività agonistica.

 

Sarri e il suo staff pagano la cena alla squadra

La grande impresa è possibile. E non lo dicono solo i numeri, ma un po’ tutto. Lo testimonia il primato rinnovato, le statistiche, ma soprattutto una cosa: l’aria magica che si respira in città, un’alchimia paricolare nonché una coesione magica di tutto l’ambiente. Tutti uniti per un solo scopo, un’unica direzione. E come riferisce l’edizione odierna del Corriere dello Sport, in casa Napoli un patto per il traguardo scudetto c’è. Una vera e propria alleanza per arrivare a riscrivere la storia. Un patto che si rinnova tacitamente (e forse non) ogni volta che la squadra, tecnico e staff si ritrovano a tavola. L’ultima volta è successo mercoledì sera, al ristorante Bobò di Pozzuoli dove a pagare è stato lo staff tecnico per una scommessa persa. Una sorta di torneo, nessuno escluso, in quel di Castel Volturno. Ma si deve a Maurizio Sarri questa grande compattezza. Da principio è stato abile a prendere tutti per il verso giusto e a toccare i tasti giusti, intervenendo sulle fondamenta e ben coadiuvati da un Pepe Reina sempre più indispensabile per l’armonia del gruppo. Ora lo spogliatoio è un corpo unico. 

Quagliarella shock: “De Laurentiis mi ha mandato via da Napoli per presunti festini con droga”

“De Laurentiis mi ha mandato via dal Napoli solo per le lettere che parlavano dei miei festini a suon di droga con la camorra. Prima mi chiamava ogni giorno. Dopo le calunnie, spedite in sede a Castelvolturno nel 2010, il presidente mi disse di andare a vivere in albergo, lasciando Castellammare per stare più tranquillo. Poi non mi ha mai più telefonato”. Così oggi Fabio Quagliarella, ascoltato per un’ora e mezza dal giudice Ernesto Anastasio del Tribunale di Torre Annunziata – come parte offesa – nel processo sul presunto stalking subito ad opera del poliziotto della Postale di Napoli Raffaele Piccolo. Quelle lettere diffamatorie, circa 20, inviate dal 2007 al 2010 pure a casa del papà del bomber e nelle sedi di Sampdoria, Udinese e Juventus – che raccontavano anche di presunti rapporti sessuali di Quagliarella con ragazzine (ipotesi priva di qualsiasi fondamento, mai contestata o al vaglio di alcuna inchiesta, ndr) – aumentarono notevolmente quando il calciatore fu acquistato dagli Azzurri nell’estate del 2009. “Sono stato malissimo. Dopo le lettere e gli sms fui costretto a lasciare la mia città. Quando andai alla Juve, nelle lettere c’era scritto che avrebbero picchiato la mia famiglia per il mio addio al Napoli” – ha aggiunto Quagliarella, rispondendo alle domande del pm Barbara Aprea della Procura di Torre Annunziata

Gli avvocati di Piccolo (il presunto poliziotto stalker, difeso dai legali Giovanni Sartore e Gabriele Di Maio) avevano richiesto al giudice di ascoltare alla prossima udienza, perchè chiamato in causa de relato, anche Aurelio De Laurentiis. Richiesta respinta. Dopo il racconto in Aula, Fabio Quagliarella ha lasciato Torre Annunziata direzione Torino. Sulle ultime polemiche calcistiche, nate dopo il rigore con tanto di scuse alla Curva e segnato da Quagliarella con la maglia dei Granata allo stadio “San Paolo” di Napoli, il centravanti stabiese è stato lapidario: “Le polemiche? Sono tranquillo. Queste voci non mi destabilizzano”.

lostrillone.tv

Il test di un nuovo farmaco finisce in tragedia: muore una persona e quattro gravi in Francia

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La sperimentazione in un laboratorio di Rennes. Il ministro: «Non era a base di cannabis»

Sperimentazione farmaciUn test clinico per un nuovo farmaco si è trasformato in tragedia a Rennes, nel’ovest della Francia: un paziente è morto e altri cinque sono stati ricoverati, quattro con sintomi gravi e uno per precauzione. 

Il test, secondo le informazioni diffuse dal ministero della Sanità transalpino, era uno studio di «fase 1», quindi nel periodo iniziale di sviluppo, condotto dalla società specializzata Biotrial per conto della casa farmaceutica portoghese. Il medicinale somministrato conteneva una molecola cannabinoide sintetica (e non, come erroneamente affermato in un primo momento, della cannabis o dei suoi derivati), studiato per agire sui disturbi dell’umore e i centri recettivi del dolore. 

I pazienti coinvolti in questa fase del test, iniziata il 7 gennaio, sono otto uomini di un’età compresa tra i 28 e i 49 anni, tutti volontari sani remunerati.Due di loro hanno assunto un placebo, e non hanno quindi avuto problemi, mentre gli altri sei hanno assunto la molecola da testare «in modo ripetuto». Uno di loro, ricoverato il 10 gennaio, si trova in stato di morte clinica, altri quattro presentano problemi neurologici, che secondo i medici dell’ospedale di Rennes potrebbero avere ripercussioni permanenti, e un sesto non ha sintomi, ma resta in ospedale in osservazione. 

CENTIMETRI

La molecola era prima stata testata su scimpanzé, e dal luglio 2015 era passata ai test su umani, tutti svolti dalla Biotrial, che hanno coinvolto in totale 128 pazienti, di cui 90 hanno assunto la molecola e i restanti un placebo. Solo i sei attualmente ricoverati, però, hanno assunto il farmaco più volte: gli altri, ha precisato sempre il ministero, hanno assunto «una dose unica». Per loro è stato comunque attivato un numero di telefono di assistenza, a cui possono chiedere informazioni o segnalare eventuali problemi. 

Il ministro della Sanità, Marisol Touraine, ha chiesto l’avvio di un’ispezione sull’organizzazione dei test e il modo in cui sono stati condotti, mentre la procura di Parigi ha aperto un fascicolo per lesioni colpose. In una nota, la Biotrial si difende, sostenendo di aver proceduto «in totale applicazione dei regolamenti internazionali» e di aver seguito fedelmente tutte le procedure, in particolare per l’assistenza medica ai pazienti in cui sono emersi gli effetti collaterali.  

Diritti individuali pensiero forte dell’Occidente MASSIMO RUSSO*

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Se in Occidente il ventesimo secolo è stato il tempo dei diritti collettivi, il ventunesimo si apre all’insegna di quelli individuali. La difficoltà di incardinare questo dibattito nelle categorie classiche del Novecento disorienta, fa paura. Lo dimostrano le posizioni e le reazioni di partiti e cittadini alla discussione politica di questi giorni.  

In primo piano lo ius soli – la concessione della cittadinanza a chi nasce in Italia – le unioni civili, con l’adozione dei figli naturali del partner per le coppie omosessuali, e il fine vita, con l’inserimento dell’eutanasia nell’agenda dei provvedimenti che il Parlamento dovrà discutere a marzo. Come raccontiamo anche oggi, si tratta di questioni che tagliano trasversalmente gli schieramenti politici tradizionali, rimescolando le carte, confondendo i punti di riferimento. La difficoltà di classificare favorevoli e contrari secondo gli schemi consueti è certo dovuta al fatto che si tratta di temi che fanno appello alla coscienza, alla cultura e alle convinzioni di ognuno. Ma c’è dell’altro.  

L’introduzione di una quota sempre maggiore di diritti individuali nell’ordinamento dello Stato fa paura anche perché sembra minare alla base alcuni valori ed elementi costitutivi della nostra identità collettiva: la famiglia, le tradizioni religiose, la cittadinanza, la cultura. È la retorica un po’ lisa di chi vede l’Occidente disgregarsi, ormai vittima del pensiero debole, della società liquida. Una sorta di decadimento progressivo, al quale contrapporre invece – in una guerra di civiltà – il fanatismo di chi ha valori e religioni diverse dalle nostre, e li afferma con la violenza. Quasi che l’unico campo da gioco in cui opporsi all’integralismo assolutista fosse l’esibizione di un’identità opposta, ma altrettanto monolitica. 

È vero il contrario. Solo un rafforzamento dei diritti e delle libertà individuali ci può salvare. Quel che ci differenzia davvero dal fanatismo, di qualsiasi colore o appartenenza, è l’idea di una società come somma di liberi individui responsabili. È ciò a cui l’Occidente lavora dal Rinascimento e da Galileo in poi. Da qui, con un unico filo, discendono non solo i diritti dei gay, quelli di cittadinanza o la scelta di come morire – le cose che ci separano oggi – ma anche conquiste dalle quali per tutti noi è inconcepibile arretrare, come la liberazione della donna, che non è schiava né dell’uomo né della società.  

Libertà e responsabilità sono, al di là delle diverse convinzioni, l’unico antidoto al totalitarismo. Questa, con i doveri che porta con sé, è l’identità davvero non negoziabile, della quale chiedere con fermezza il rispetto a chi viene a vivere in Europa.  

Non è un vuoto, ma è un pieno, non pensiero debole ma forte, in continuo divenire. Lo è perché in grado di incorporare caos e diversità e trasformarli in ricchezza, vita, abbondanza, democrazia, come sanno fare gli organismi antifragili descritti dal filosofo e matematico Nassim Taleb. Con questi occhiali ogni mutamento – sia pure attraverso contraddizioni e disordine – alla fine porta nuova crescita. 

Perciò non bisogna guardare con paura alla contemporaneità e alla lacerazione che porta con sé. Ci possiamo dividere su tutto, anzi, a volte è opportuno. A patto che ciò accada all’interno di un contenitore alla cui base c’è la libertà individuale. 

* Twitter @massimo_russo  / lastampa

Appitonati. MASSIMO GRAMELLINI*

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Alan Rickman era uno di quei formidabili attori di teatro che le scene inglesi sfornano con generosità. Ma se la sua morte ha guadagnato le prime pagine è perché gli era toccato di interpretare al cinema il personaggio forse più affascinante della narrativa contemporanea: Severus Piton. Nella saga di Harry Potter il professor Piton incarna il male nella sua accezione servile. È il reggicoda di Voldemort e rattrista in ogni modo la vita dell’eroe. Solo alla fine scopriamo che era una finta. Piton faceva il doppio gioco per proteggere l’inconsapevole Harry. E lo faceva in memoria della madre, che da giovane aveva preferito a Severus un compagno di corso più disinibito, ma che lui non aveva mai smesso di amare nemmeno dopo la sua morte.

All’inizio delle riprese la vera natura di Piton la conoscevano soltanto in due: la scrittrice J.K. Rowling e l’attore con cui si era confidata, pregandolo di non rivelare il colpo di scena a nessuno. Un libro e un film dopo l’altro, Rickman ha vissuto sulla propria pelle la condizione umana di Piton: detestato e incompreso, eppure capace di resistere in silenzio per un bene superiore. Rickman se n’è andato negli stessi giorni di Bowie, a 69 anni anche lui. Mi piace immaginarli da qualche parte in abiti da scena mentre cantano «Heroes» insieme.

*lastampa

Unioni civili, emendamento “cattodem” per affido rafforzato. Contrattacco dei deputati ex Se

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Continua lo scontro sulla stepchild adoption. Il sito gay.it ha pubblicato le foto e i nomi dei senatori dem che vorrebbero stralciare la stepchild adoption dal ddl Cirinnà sulle Unioni civiliGay.it pubblica i nomi dei senatori contrari, che reagiscono: “Metodo squadrista”.

Senatori PD contro unioni civiliROMA – Stralcio o mantenimento della stepchild adoption, affido rafforzato, differenziazione tra unione civile e matrimonio e utero  in affitto. Sono questi i nodi da sciogliere per trovare l’intesa sul decreto Cirinnà ma senza lacerare il Paese. Lo scontro è in primo luogo interno al Pd e alla sinistra, tra appelli e contro-appelli di chi considera la stepchild adoption un salto nel buio e chi la ritiene imprescindibile. Una cosa però è certa: la strada dell’affido rafforzato, proposta dai cattodem, è difficilmente perseguibile.

L’ex segretario dem Pierluigi Bersani dalle pagine di Repubblica si dice sfavorevole alla cancellazione dal decreto della stepchild adoption (la possibilità da parte del partner in una coppia gay di adottare il figlio dell’altro): “No allo stralcio delle adozioni… meglio decisamente di no”. E sottolinea che però “bisogna rispettare le sensibilità di tutti, di una parte del mondo femminile che teme l’utero in affitto, e dei cattolici”. Sulla stessa linea anche Gianni Cuperlo.

Emendamento dei “Cattodem”. Alcuni senatori cattolici del Pd hanno presentato un emendamento all’articolo 5 del ddl Cirinnà che prevede “l’affidamento personale del minore alla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso quando lo stesso è figlio, anche adottivo, dell’altra parte dell’unione civile e il genitore biologico estraneo all’unione civile sia sconosciuto, deceduto o decaduto dalla responsabilità genitoriale”. In pratica l’emendamento, che potrà essere corretto o integrato prima del 22 gennaio, propone di sostituire l’affido rafforzato alla stepchild adoption. Mentre altri 37 deputati dem hanno firmato un documento che chiede lo stralcio dal testo del capitolo sulle adozioni.

Fonti: no all’affido rafforzato. Come già accennato però, all’indomani della ‘bicameralina’ del Pd fonti ben informate del partito escludono la strada dell’affido rafforzato. L’ipotesi più probabile è che venga perseguita la linea già dettata dal premier-segretario Matteo Renzi: portare in aula il testo Cirinnà così com’è (come ha poi confermato in serata anche il vicesegretario Lorenzo Guerini) e semmai arricchirlo con alcuni paletti nei passaggi più controversi, per poi lasciare “libertà di coscienza” ai parlamentari dem. In quest’ottica di mediazione continua dunque il confronto all’interno del partito e una nuova riunione della bicameralina si terrà fra 19 e 20 gennaio, a due giorni dal termine per la presentazione degli emendamenti al Senato.

Pd ex Sel: “Mantenere stepchild adoption”. In risposta alle iniziative dei cattodem, arriva poi il contro-appello per mantenere il testo così com’è (stepchild adoption compresa) dei deputati Pd ex-Sel Sergio Boccadutri, Titti Di Salvo, Luigi Lacquaniti, Fabio Lavagno, Gennaro Migliore, Martina Nardi, Ileana Piazzoni, Nazzareno Pilozzi, Alessandro Zan.”Con l’estensione dellastepchild, già prevista per le coppie eterosessuali sposate – spiegano nel documento- si regolamenterebbe finalmente una situazione di fatto, già esistente ma del tutto priva di tutela, riconoscendo al bambino nato da una coppia formata da persone dello stesso sesso il diritto alla continuità affettiva con il secondo genitore”.

Gay.it pubblica lista degli anti-adozioni. Il sito “Gay.it” pubblica un articolo dal titolo “31 (o 29) senatori Pd: se passa stepchild no a unioni civili. I nomi”, in cui si riferisce di una riunione al Senato con “34 senatori contrari alla stepchild adoption, che minacciano di far saltare tutto”. Vengono anche pubblicate le foto dei presunti ‘malpancisti’ del Pd, con su la scritta: “Contatta il tuo senatore ‘malpancista’”. Un’iniziativa che non piace ai senatori dem Mauro Del Barba, Stefano Collina, Emma Fattorini e Giancarlo Sangalli, che parlano di “metodo squadrista”. Ma che viene bocciata anche dal renziano Andrea Marcucci:“Una sorta di lista di proscrizione, un’iniziativa grave, illiberale, che punta a dividere il Pd e che di fatto indebolisce il traguardo storico dell’approvazione delle unioni civili”.

Cicchitto: “Serve mediazione”. Il deputato di Ap, Fabrizio Cicchitto, ricorda: “Eravamo stati facili profeti nel sostenere l’esigenza che sulla legge per le unioni civili fosse necessario operare una mediazione rispetto al testo originale. Adesso ci troviamo di fronte allo stato a tre ipotesi: quella dello stralcio della parte sulle adozioni, quella dell’affido e quella delineata da Bersani: da qualcuna di queste tre è molto difficile prescindere”.

Salvini: “Pd vive su Marte”. Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ribadisce su Facebook la sua contrarietà alle adozioni: Ma vi pare normale che, con tutti i problemi che ci sono in Italia, il governo e il Pd stiano litigando sulle adozioni gay? Io sono e rimarrò contrario, ma questi vivono su Marte…”.

 

 
Matteo Salvini

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 · 2 h · 

Ma vi pare normale che, con tutti i problemi che ci sono in Italia, il governo e il PD stiano litigando sulle adozioni gay???
Io sono e rimarrò contrario, ma questi vivono su Marte…

 
 

Ipotesi nuovo dieselgate per Renault. L’azienda: nessuna frode, ma le azioni vanno giù (Cristofaro* e Cianflone*)

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Ipotesi nuovo dieselgate per Renault. L’azienda: nessuna frode, ma le azioni vanno giù

Crollo in Borsa per Renault dopo la notizia di perquisizioni per possibili frodi in diverse sedi della casa automobilistica. Il titolo è arrivato a perdere il 20% (nel finale ha però dimezzato le perdite), influenzando anche Peugeot, Fca (-9%), Daimler, Bmw e Volkswagen, seguite da Ferrari (-5%). L’Eurostoxx di settore è il peggiore in Europa con un calo superiore al 3 per cento. La France Presse, citando il sindacato Cgt Renault del sito di Lardy, ha scritto stamattina che gli investigatori del servizio antifrodi francese hanno sequestrato dei computer di alcune sedi Renault il 7 gennaio scorso. I settori coinvolti (”omologazione e messa a punto dei controlli motori”) fanno pensare che queste perquisizioni siano legate alle conseguenze dell’affaire “motori truccati” di Volkswagen, dicono i sindacati.

La risposta di Renault alle indiscrezioni su una possibile frode non si è fatta attendere. La società ha confermato le ispezioni della settimana scorsa e spiegato che «gli investigatori hanno deciso di effettuare controlli aggiuntivi nelle fabbriche». I test in corso, ha precisato Renault, non hanno al momento «evidenziato meccanismi falsificati sulle emissioni» e comunque l’azienda sta «pienamente cooperando con le ulteriori indagini in corso». «La Direction Générale de l’Energie et du Climat (Dgec), interlocutore pilota della Commissione tecnica indipendente per conto del ministero francese dell’Ecologia, ritiene fin d’ora che la procedura in corso non evidenzierebbe la presenza di un software truccato sui veicoli Renault», conclude il costruttore francese.

Dopo lo scandalo Volkswagen (-5,10% a Francoforte), Renault aveva annunciato in dicembre un piano di investimenti di 50 milioni di euro per ridurre lo scarto tra le emissioni delle proprie vetture in condizioni di omologazione e in condizioni reali.

Il titolo sconta inoltre il calo delle vendite di auto in Russia nel 2015 (-46%), dove il gruppo è esposto con il marchio Autovaz.

Le ispezioni delle autorità francesi antifrode pare vertano sulle centraline di gestione del motore. Il sospetto, secondo indiscrezioni, potrebbe riguardare il motore turbodiesel Energy 1.6 dCi offerto in due livelli di potenza (130 e 160 cavalli ), che equipaggia numerosi modelli del gruppo Renault-Nissan (Renault Espace, Nissan Qashqai per esempio) ma anche vetture Daimler, come la Mercedes Classe C in virtù dell’alleanza industriale in corso tra la casa franco-nipponica e la stella a tre punte. Da sottolineare che il 1.6 Dci monta centraline Bosch Edc17, della stessa famiglia di quelle usate suoi motori Volkswagen EA 189 coinvolti nel diesegate.

Nelle scorse settimane test effettuati da una organizzazione ecologista tedesca avevano messo in dubbio la regolarità dei valori di emissione del turbodiesel 1600 cc che equipaggia fra l’altro la nuova Renault Espace, ma non solo. Il test è stato, tuttavia, contestato dalla Casa francese in quanto condotto con procedure diverse da quelle previste in sede di omologazione.

di Chiara Di Cristofaro e Mario Cianflone / ilsole24ore

 

 

 

 

 

 

TEATRO SANTA CHIARA, BRESCIA: RIVELAZIONE SETTE MEDITAZIONI INTORNO A GIORGIONE

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TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri

Contrada S.Chiara 50/a – Brescia

RASSEGNA

BRESCIA CONTEMPORANEA

Prima Rassegna di Teatro Contemporaneo

VENERDI’ 15 GENNAIO 2016 ore 20.30

Anagoor

presenta

RIVELAZIONE

RIVELAZIONE Emanuela GiuranoSETTE MEDITAZIONI INTORNO A GIORGIONE

drammaturgia di Laura Curino, Simone Derai, Maria Grazia Tonon

regia di Simone Derai

Video Simone Derai, Moreno Callegari

Con Paola Dallan e Marco Menegoni

Durata dello spettacolo: 70 min. (senza intervallo)

Primo spettacolo della rassegna teatrale BRESCIA CONTEMPORANEA promossa dal Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con il Festival delle Colline Torinesi.

La rassegna è articolata in quattro spettacoli che saranno ospiti la Teatro Santa Chiara dal 15 gennaio al 4 marzo 2016.

Con Rivelazione. Sette meditazioni intorno a Giorgione siamo di fronte ad una messa in scena che ricorda tanto una lezione di “storia dell’arte”, unendo diversi aspetti che interagiscono perfettamente, un percorso verso la conoscenza di un artista quanto mai misterioso ed inquieto.

Lo spettacolo nasce dalla collaborazione tra la Compagnia Anagoor, una tra le più preziose ed importanti realtà teatrali d’avanguardia nazionale e Laura Curino, grande maestra dell’arte e della narrazione storica. Un lavoro imperdibile, didattico e travolgente, immediato, ma non banale con cui la compagnia Anagoor offre un’altra lezione di teatro, di etica e pratica teatrali.

Paola Dallan e Marco Menegoni , due narratori, di fronte a due grandi schermi, ci racconteranno per mezzo di parole, documenti, versi poetici ed immagini le opere del pittore di Castelfranco, il suo tempo, il respiro delle opere, il clima che le pervade.

VENDITA BIGLIETTI

Ingresso spettacoli singoli: Intero € 15,00 · Ridotto € 12,00

TEATRO SOCIALE

I biglietti sono in prevendita alla biglietteria del Teatro Sociale in orario della stessa.

Via Felice Cavallotti, 20 – 25121 Brescia – Biglietteria tel. 030 2808600 ·

sociale.biglietteria@ctbteatrostabile.it

SEDE PIAZZA LOGGIA

È possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli di tutta la stagione al nuovo punto vendita nella sede del CTB in Piazza Loggia, 6 da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 – Tel. 030 2928609

ON-LINE in tutti i punti vendita del circuito Vivaticket.it

LIBRERIA SERRA TARANTOLA – Via F.lli Porcellaga, 4 – Brescia · Tel. 030290171 -Orari: 9.15 – 12.15 /15.30 – 19.00 (lunedì mattina e domenica chiuso)

TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri possibile acquistare i biglietti per lo spettacolo la sera stessa alla biglietteria del Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri, mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Contrada Santa Chiara, 20 – 25122 Brescia – Biglietteria tel. 030 3772134

INFO:

CTB Centro Teatrale Bresciano

Piazza della Loggia, 6 – 25121 Brescia – tel. 030 2928611/617 – fax 030 2928619

(dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 17.30)

e-mail: organizzazione@ctbteatrostabile.it – ctbteatrostabile.it

“CAROL”. (Critica con trailer) Francesco Ciccio Capozzi

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New York, Natale 1952. Therese, giovane di belle speranze intellettuali, confusa sulle sue scelte di vita, sentimentali e non, ora precaria in un grande magazzino, incontra la bella, matura, infelice e distinta Carol. E’ travolgente amore a prima vista.

Il film (USA, 15) è tratto da un romanzo, del 52, della nota scrittrice americana Patricia Highsmith (1921-1995); costei ha avuto grande fortuna nel cinema. E’ più famosa per i suoi gialli che, come i report di “un’entomologa”, osservano “come dall’alto e con distacco” le ombre di cattiveria e di distruttività individuale e sociale, che si agitano nelle pieghe nascoste del sentire della cosiddetta “gente comune”. Però ha scritto anche opere come questa, in cui il mistery è solo di ricerca psicologica interiore: non c’è alcun elemento che non sia legato alle riflessioni sulle motivazioni delle due; e sulle loro implicazioni familiari, essendo Carol malmaritata e con una figlia, che anzi è minacciata di perdere. Da notare che il libro, fu pubblicato in quell’anno con un altro titolo, ma con lo pseudonimo di Claire Mogan. E’ evidente che gli editori posero problemi alla da poco affermata scrittrice di gialli per la pruderie della tematica dell’amore saffico. Ma il novel, molto ben scritto, continua ancor oggi ad avere successo, e la scrittrice lo ripubblicò col suo nome. Per la riuscita di questo film, è stato molto importante il lavoro della sceneggiatrice Phyllis Nagy, che, pur avendo all’attivo solo questo lavoro nel cinema, è nota per essere da tempo e con successo inserita e quotata nell’ambito tv. Il testo letterario , oltremodo introspettivo, è stato abilmente sceverato nei suoi nessi portanti. E’ stato essenzializzato sugli atti che portano in avanti la storia d’amore. In questo ha rispettato profondamente la sostanza narrativa del libro. Già i dialoghi letterari erano relativamente pochi: abbondavano invece quelle descrizioni “laterali” di contesto psicologico che, soprattutto a partire dalla sensibilità della giovane, davano il senso delle scelte di tutte due le donne; accompagnando il processo di “mise en abime”, ovvero dell’entrare nel profondo della passione. Il cui punto più alto è quel trafiggersi reciproco dello sguardo, pieno di passione, ma anche tenerezza e di completo e fiducioso abbandono nel darsi reciproco, nel corso della loro “prima notte di quiete”, quando portano a compimento totale il loro amore. Il regista, colto e ormai autore Todd Haynes, ha accompagnato questo percorso con una delicatezza espositiva straordinaria. Ha potuto svolgere un finissimo lavoro di analisi comportamentale, grazie anche al contributo fondamentale delle due attrici protagoniste: la esile, fresca, dubbiosa di sé, ma combattiva Rooney Mara e la esperta e consapevole di mondo e di vita, affascinante, generosa Cate Blanchett: la prima è un’attrice completa, premiata a Cannes 15; ma che ci ha già colpito nei panni “selvaggi” di Lisbeth di “Millennium” (ed. USA, 11) e altri film in camaleontiche sembianze. La Blanchett, australiana, è ormai una star di rilievo internazionale, candidata al Golden Globe 16. Ma la qualità della regia è anche nell’aver ricostruito una New York anni 50 di ineccepibile verità: che però è “falsa”, perché gli esterni sono tutti on location a Cincinnati. In questa scenografia, essenziale, ma che ha l’esattezza calviniana di un panorama dell’anima, ha avuto la collaborazione tecnico-artistica di una grande scenografa, Judy Beckler; e perfino i costumi hanno la concisa espressività dell’essere dei personaggi, curati da Sandy Powell. Che ha fatto ricorso con risparmiosa efficacia creativa, alla verità di abiti vintage. Un altro importante collaboratore, anzi il più importante, è il direttore della foto Edward Lachman. Questi è uno dei più apprezzabili e sperimentali fotografi americani: ha lavorato anche col cinema europeo e W. Wenders in particolare. Ha dispiegato una luce che da una parte “accarezzava” le attrici; ma dall’altra ha creato quella sorta di umbratilità polverosa che immaginiamo nelle foto di quegli anni. Ha ricreato una vera e propria atmosfera storica. Su questo compiuto scenario il regista ha messo in essere una versione moderna e originale del cinema di Douglas Sirk (il grande regista di mélò anni 50 e 60), come ha spesso dichiarato. Non è un copiare: ma mettere in scena una cifra originale di ricerca e approfondimenti sulle motivazioni profonde dei sentimenti, utilizzando un sentire che comunica aldilà del tempo.

LEONARDO SASSO: ”L’ISCHIA TORNA A CASA”

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Carissimi tifosi ed appassionati della maglia gialloblu. Possiamo dirlo ufficialmente, la società diramerà in serata un comunicato in tal proposito, l’Ischia torna ad Ischia. Ma non solo. Con la società oggi rappresentata in tutte le sue cariche sono state gettate le basi per far si che L’Ischia non viva altri momenti simili. La nostra delegazione composta da un generosissimo Aldo Marena, un grande tifoso gialloblu quale  Enrico Scotti ed il sottoscritto ha avuto modo di toccare tutti i temi del recente passato, e non solo recente grazie alla memoria storica di Enrico, e del prossimo futuro. 

In questo giorno in cui otteniamo di rivivere la nostra maglia il ringraziamento va a tutti gli ischitani che si sono adoperati in tal senso, al presidente Luigi Rapullino che si è dimostrato ancora una volta un gran signore rispettoso dei sentimenti degli isolani. Mi va però di spendere una parola positiva per Vicky Di Bello, per il dott. Senese che ci ha ospitati coadiuvati, e per tutti coloro che hanno partecipato in questa giornata. A parte gli impegni presi, e che saranno esplicitati nelle prossime ore, voglio rimarcare la richiesta avuta dal presidente Rapullino.

ENTUSIASMO DA PARTE NOSTRA ISOLANA.

Ci saranno importanti comunicazioni sulle prossime iniziative societarie per ridare spazio e vita al nostro tifo. La palla ora passa decisamente a noi ischitani. C’é una categoria prestigiosa da difendere ed un futuro da pianificare. Basta con i personalismi e con le prese di posizione, oggi come oggi, sterili ed infruttuose. Tutti allo stadio e nelle piazze per rinverdire e difendere i nostri colori senza steccati, senza riserve e con il massimo entusiasmo per supportare quei ragazzi che oggi difendono la maglia gialloblu.

I TIFOSI HANNO VINTO: ”L’ISCHIA TORNA AD ISCHIA”

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Dopo cinque mesi di lunga attesa, i tifosi hanno vinto e dalla settimana prossima la squadra tornerà ad allenarsi sull’isola.

Dopo i tanti incontri fatti con la società,si è arrivato finalmente alla stretta decisiva. La squadra ritornerà sul proprio territorio,e già dalla prossima partita in casa contro il Messina,magari potrà contare su un pubblico più caloroso.

Nella mattinata di ieri c’è stato il summit decisivo,tra la società e una delegazione di alcuni tifosi,allo studio del commercialista Senese. A rappresentare l’Ischia c’erano il presidente Luigi Rapullino,l’amministratore Vicky Di Bello,Lucio Pellone in qualità di socio e il direttore generale Mario Aiello. A rappresentare l’isola erano presenti tifosi storici come Aldo Marena,Leonardo Sasso e l’ex dirigente Enrico Scotti. Come si evince dal comunicato emesso dalla società:”L’incontro è stato assai proficuo,tendente a ricreare quell’entusiasmo che la società, la squadra e la piazza meritano. Si è discusso del ritorno della prima squadra sull’isola anche per gli allenamenti,oltre ad iniziative tendenti a supportare la società. L’incontro è stato aggiornato a domani pomeriggio (oggi). Insomma questa è una della prime vittorie non solo per i tifosi, ma per l’intera isola per raggiungere la salvezza e mantenere la categoria.

Marco Bocci dalla tv alla moda

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Dopo aver confermato la sua presenza all’89° edizione di Pitti Immagine Uomo a Firenze, con uno stand appositamente progettato per la nuova collezione A/I 2016-17, Patrizia Pepe annuncia Marco Bocci quale testimonial d’eccezione della sua linea maschile.

Questa preziosa partnership rappresenta un ulteriore e importante segnale” di quanto l’azienda “creda e investa con rinnovata energia nella sua linea uomo, scegliendo uno dei volti più noti e apprezzati del cinema italiano quale interprete ideale dello stile e dell’eleganza urbana che da sempre la valorizzano e contraddistinguono.

Il carisma, la versatilità, l’autenticità e la fisicità di Marco Bocci rispecchiano infatti i codici contemporanei del guardaroba Patrizia Pepe, dove l’incontro inedito tra spirito rock e classe formale si svela nella ricercatezza dei ricami metal, nelle ingannevoli sovrapposizioni e nel gioco delle micro-fantasie. Una proposta completa e versatile, dal giorno alla sera, che alterna i capispalla raffinati ai completi spezzati, rivisitando il total look maschile con il tocco inaspettato, distintivo e fortemente riconoscibile di Patrizia Pepe.

Tutte le fan di Marco Bocci saranno liete di sapere che sarà proprio lui il protagonista dello shooting fotografico che si terrà nei dintorni di Prato nei prossimi mesi. In questo modo, Patrizia Pepe intende riconfermare ancora una volta il profondo legame con la sua terra di appartenenza, la Toscana.

L’attore sarà ritratto dall’obiettivo di Adam Katz Sinding, giovane talento super seguito e accreditato, che partendo da Los Angeles in breve tempo ha saputo conquistare il panorama internazionale della fotografia fashion & street-style.

Marco Bocci e Adam Kats Sinding, una sinergia “straordinaria” tra l’Italian Style di Patrizia Pepe e la sua vocazione cosmopolita. Due nomi che si allineano perfettamente alla grande attenzione e passione dell’azienda per la dimensione digitale e per l’universo sempre più strategico dei social network.

Catia Schettini

 

ISCHIA, CHE TERREMOTO, DOPO LE DIMISSIONI DI MISTER BITETTO VICINO ALL’ADDIO ANCHE PATTI, MANCINO, FALL E ORLANDO

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Dopo le dimissioni di Mister Bitetto, che da quanto è emerso pare che non sia più contento della gestione societaria (soprattutto in questo periodo dove la rosa necessita di essere rinforzata in determinati reparti per puntare ad una salvezza diretta), la società ha deciso di attuare un ridimensionamento dei costi affidando la squadra al tecnico Antonio Porta, attualmente allenatore della Berretti

Sarà Porta, pertanto, a sedere sabato in panchina nella trasferta di Rieti contro la Lupa Castelli Romani.

Certo sembra anche l’addio di Nicola Mancino, al quale si aggiunge Patti che dovrebbe essere inserito in uno scambio con Sirigu dal Catanzaro.

In uscita proprio nelle ultime ore si registrano anche gli attaccanti Luca Orlando e Ameth Fall. Se da una parte si è vinta una lotta con la squadra che torna sull’isola ad allenarsi, sull’altra sponda c’è l’incubo della retrocessione.

E’ il terzo anno di fila che l’Ischia nel mese di gennaio si ritrova a lottare con queste problematiche. 

Il gol di Frosinone ha ridato entusiasmo a Gabbiadini

La Gazzetta dello Sport scrive su Manolo Gabbiadini: “Un’ulteriore spinta arriva dalla panchina, dove oltre a Mertens, siede anche Manolo Gabbiadini. Il gol di Frosinone gli ha restituito l’entusiasmo e, soprattutto, ha convinto Aurelio De Laurentiis a respingere le offerte che stanno pervenendo in società. «Gabbiadini non si muoverà da Napoli, non abbiamo nemmeno preso in considerazione la possibilità di cederlo», ha ribadito il presidente domenica sera. L’idea è quella di non squilibrare l’attuale organico, l’attacco è una garanzia e la continuità sotto rete è una delle certezze dell’allenatore. Almeno fino a giugno, dunque, nulla cambierà nel settore avanzato, mentre si attende l’alternativa a Hamsik, a centrocampo. Le ultime settimane lo hanno riproposto a grandi livelli, la mezzala slovacca ha ritrovato le motivazioni giuste per ritornare protagonista. Nelle ultime tre partite ha realizzato altrettante reti che hanno contribuito al primo posto”.

Ventura blocca la cessione di Maksimovic

Come riporta Tuttosport, Ventura ha bloccato la cessione di Maksimovic. Solo nel caso in cui Petrachi riuscisse a trovare un sostituto del serbo, allora le cose potrebbero davvero cambiare. Il Napoli è arrivato a mettere sul piatto una cifra di 21 milioni ed ha fatto sapere che la parte legata ai bonus potrebbe ancora aumentare, ma al momento è tutto in stand-by.

Sarri è un po’ Mazzarri come cultura del lavoro: ecco perchè

Il Corriere del Mezzogiorno scrive: “Sarri aveva incrociato gli emiliani terribili alla prima di campionato e aveva esordito con una sconfitta. […] Eppure c’è un allenatore che quando era sulla panchina di una «grande», ha avuto ragione del Sassuolo, rifilandogli in due partite (andata e ritorno) ben 14 gol. Walter Mazzarri sa come si ferma questa squadra, lo ha fatto tre volte alla guida dell’Inter, poco più di un anno fa. Sarri è un po’ Mazzarri come cultura del lavoro. E la gara di sabato può certificarlo”.

Frena la produzione industriale: a novembre contraccolpo dello 0,5%

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La variazione annua è positiva di 0,9 punti percentuali, trainata ancora dai mezzi di trasporto. Nella media dei primi undici mesi dell’anno la produzione è cresciuta dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

MILANO – Frena la produzione industriale nel finale dell’anno, tornando ad alimentare i dubbi sulla performance dell’economia italiana nel trimestre conclusivo del 2015. Secondo i dati dell’Istat, a novembre l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,5% rispetto a ottobre, dopo i rialzi dello 0,2 e dello 0,5 per cento nei due mesi precedenti. Nella media del trimestre settembre-novembre 2015 la produzione è cresciuta dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Lo rendo noto l’Istat, aggiungendo che corretta per gli effetti di calendario, la variazione annua è di un aumento in termini tendenziali dello 0,9% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di novembre 2014). Nella media dei primi undici mesi dell’anno la produzione è cresciuta dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’indice destagionalizzato, informa l’Istituto di statistica, presenta variazioni congiunturali mensili negative diffuse a tutti i principali comparti. Diminuiscono i beni di consumo (-1,3%), i beni strumentali (-0,8%), l’energia (-0,7%) e i beni intermedi (-0,4%). Se si guarda invece alla variazione annua, procedono in recupero i beni strumentali (+3,6%), dell’energia (+2,1%) e dei beni intermedi (+0,7%). L’unico tra i principali raggruppamenti d’industrie a registrare una variazione negativa è quello dei beni di consumo (-1,8%).

I comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,6%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+10,5%) e della fabbricazione di prodotti chimici (+5,2%). Le diminuzioni maggiori si rilevano nei settori delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-5,1%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-4,9%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (-3,6%).

E’ Barba l’alternativa a Maksimovic. Blitz per Kramer…

La Gazzetta dello Sport scrive sul mercato in entrata del Napoli: “Così, aspettando che il Torino torni sui propri passi nella trattativa per il difensore serbo, si monitora anche Barba dell’Empoli. Il difensore è la priorità, il centrocampista un tassello per completare il mosaico. In nottata si è chiusa la tournée del Bayer Leverkusen negli States e ora che i tedeschi faranno ritorno in Europa si vedranno recapitare ufficialmente l’offerta per Kramer. Anzi sarebbe pronto un blitz di Giuntoli: 15 milioni sono stati stanziati, bisognerà capire se basteranno.  Quindi ecco che iniziano a spuntare tutti gli altri candidati. Pedro Obiang, ex Samp ora al West Ham, piace: giovane, di valore e già conoscitore del nostro campionato. Non costa tantissimo (gli inglesi lo hanno prelevato in estate per circa 6 milioni). Il problema è che ora gli Hammers lo stanno impiegando con continuità e portarlo via è diventato più difficile. Una storia simile a quella di Andrè Gomes del Valencia, promosso titolare proprio quando il Napoli lo aveva messo nel mirino”.

Milano, violenza sessuale come ritorsione verso il fidanzato: arrestato latinos della gang Ms13

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La ragazza è stata minacciata con una pistola. Lo stupro per punire il suo ragazzo che avrebbe venduto bicarbonato anziché cocaina.

L’ha minacciata con una pistola e l’ha violentata. I carabinieri l’hanno arrestato a Pero (Milano): è un salvadoregno di 24 anni con precedenti che fa parte della gang latina ‘Ms13’. La vittima è una 29enne milanese che sarebbe stata violentata come ritorsione per essere stato truffato dal fidanzato della ragazza, un piccolo spacciatore che gli avrebbe venduto bicarbonato al posto di cocaina.

Il 24enne – ricostruiscono le indagini – ha convocato il pusher per un chiarimento. Quando questi si è presentato all’appuntamento in auto con la sua  fidanzata, è stato costretto a guardare, mentre il salvadoregno si allontanava con la sua ragazza che è stata, appunto, costretta a un rapporto sessuale. La vittima, alcune ore dopo la violenza, si è presentata ai carabinieri per denunciare tutto: la violenza e la rapina del cellulare e di altri effetti personali.