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Terna risponde a Wwf Terre del Tirreno, Sorrento

A commento, e risposta, a quanto segnalato dal Sig. Claudio d’Esposito, Presidente del Wwf  Terre del Tirreno, per conto di Terna ci è giunto quanto segue con la richiesta di darne nota e noi, in nome di una informazione libera e completa siamo ben lieti di pubblicare:

Gentile direttore,

per conto di Terna, le invio la posizione della società della rete elettrica in merito all’articolo pubblicato con il titolo: Sorrento, ennesimo scempio di alberi: la denuncia del Wwf  sperando possa inserire nell’articolo questi chiarimenti:

“Da Terna fanno sapere che il progetto della stazione elettrica e del nuovo collegamento in cavo con l’isola di Capri è stato ampiamente condiviso con le istituzioni e di recente anche con i cittadini durante una giornata di confronto e dialogo in cui i tecnici della Società hanno illustrato il progetto. 
Come spiegato anche in quell’occasione,  nella realizzazione dell’opera verrà posta particolare attenzione al suo inserimento paesaggistico attraverso l’adozione di interventi di mascheramento, la piantumazione di nuovi alberi,  la realizzazione di un giardino sul tetto dell’edificio e l’adozione di soluzioni tecnologiche di bassissimo impatto che consentiranno la riduzione al minimo dell’occupazione del territorio . Terna ricorda che l’opera, costituita dalla stazione elettrica e da un cavo terrestre e marino che collegherà l’isola di Capri alla terraferma, è strategica per la sicurezza della rete elettrica della penisola sorrentina, risalente agli anni ’60. L’intervento, una volta ultimato, consentirà di demolire oltre 3 km di linee aeree ad alta tensione e 10 vecchi tralicci in un’area di particolare pregio della città, oltre a 2 km di linee già demolite.”

Grazie e buon lavoro

Milan-Napoli, i convocati di Ancelotti: torna Allan, restano fuori Hysaj e Albiol

Convocato anche il giovane della Primavera Gaetano

Il Napoli torna in campo di nuovo: sempre a San Siro, sempre contro il Milan, ma in Coppa Italia. Il tecnico Carlo Ancelotti ha diramato la lista dei convocati per la sfida, in gara secca, che si terrà domani alle ore 20:45; si rivede Allan, escluso nel match di Serie A, ma restano fuori gli indisponibili Hysaj e Albiol. In lista confermata la presenza di Gaetano, attaccante della Primavera azzurra guidata da Baronio.

Ecco la lista dei convocati:
Portieri: Meret, Ospina, Karnezis;
Difensori: Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, Luperto, Ghoulam, Mario Rui;
Centrocampisti: Diawara, Hamsik, Fabian Ruiz, Allan, Zielinski;
Attaccanti: Ounas, Mertens, Insigne, Milik, Callejon, Gaetano.

Elasticità e visione per i professionisti della comunicazione

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I professionisti della comunicazione lavorano in un settore che richiede grande elasticità e capacità di guardare al di là per anticipare il cambiamento.

Grazie ad un’attenta osservazione del mercato, è possibile individuare le tendenze e le figure professionali, in ambito di comunicazione e creativo, che saranno particolarmente ricercate nel 2019.  Per questo, richiederanno un sostanziale aggiornamento professionale.

Un grande classico, e in quanto tale in continua evoluzione, è la figura dell’Art-Director. Per essere bravi e competitivi, è necessario un costante aggiornamento ai fluttuanti meccanismi dei canali social e tradizionali e approfondite conoscenze delle tecniche esecutive.

Parlando di visione, c’è la figura del Big Data Specialist. Proprio i dati sono, di fatto, una fonte inesauribile di informazioni sui quali poter costuire un successo commerciale e di comunicazione. Sul mercato non ci sono ancora figure preparate e numerose a sufficienza per rispondere alla copiosa domanda delle aziende.

A seguire impazzano gli Influencer e micro-influencer. Si prevede che nel 2019, gli investimenti nell’influencer marketing verranno incrementati del 40% rispetto al 2018. Digital strategy e  influencer strategy, per sviluppare, fra creatività dati e relazioni, le competenze necessarie per la promozione dei grandi brand.

In questo scenario di modernità e complessità, anche la luce diventa uno strumento espressivo di grande impatto che stende il tappeto rosso ai Lighting Designer. Creatività e competenze tecniche specifiche dei professionisti della luce aiutano anche i più affermati architetti e designer a definire il ruolo della luce nelle loro opere.

Curiosi sono da considerarsi i Vintage System Specialist, personaggi in grado di re-interpretare atmosfere e stili retrò che, però, non sono ancora riconosciuti come vere e proprie figure professionali. L’esperto “in toto” del vintage può rappresentare una sfumatura dell’evoluzione della creatività a servizio della professione.

Va da sé che gli aggiornamenti a cui dovranno sottoporsi tutti coloro i quali operano in questi innovativi e simpatici settori, dovranno essere necessariamente mirati e puntuali per gestire, con grande elasticità e sguardo al futuro, il continuo mutamento del mercato ed essere sempre sulla cresta dell’onda che avanza.

Lettera minatoria per il giornalista siciliano Paolo Borrometi

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Recapitata alla redazione di TV2000 una lettera minatoria  indirizzata al giornalista Paolo Borrometi contenente minacce di morte, tre chiodi e la scritta “picca nai”ovvero “ti manca poco”

Paolo Borrometi non è nuovo alle minacce di morte , infatti,vive sotto scorta dal 2014 a seguito di un’aggressione e del tentativo di incendiare la sua casa a Modica. E’ collaboratore dell’Agenzia Agi, direttore del giornale online “La Spia” e presidente nazionale di Articolo21 e da qualche mese è ospite fisso una volta a settimana del programma “L’Ora Solare”, trasmesso su Tv2000, in cui parla dell’Italia che non si piega alla mafia.

Le sue inchieste hanno contribuito allo scioglimento per mafia di due comuni siciliani: Scicli e Vittoria. Il giornalista ha ripercorso le sue inchieste e le minacce ricevute nel libro “Un morto ogni tanto” (Solferino), uscito a ottobre 2018, in cui ha rivelato anche altri collegamenti tra mafia e politica in Sicilia.
Per le minacce di morte che Borrometi ha ricevuto, i Tribunali di Ragusa e Siracusa hanno condannato, in diversi processi, tre capimafia delle cosche locali. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito al giornalista il 21 dicembre del 2015, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Numerosi gli attestati di stima e solidarietà nei confronti del giornalista, che ha rotto il silenzio pubblicando una foto della lettera e invitando i lettori a proseguire nello sforzo divulgativo e nell’attivismo contro la mafia:“Alle loro minacce, contrapponiamo i nostri sogni!ha scritto Borrometi su Facebook – Solo un ringraziamento per il vostro affetto.Probabilmente il mio libro ‘Un morto ogni tanto’ ha dato fastidio qualcuno che, in maniera meschina, ha voluto ribadire quel concetto vile della minaccia. Quel ‘poco ne ha di vivere’ è un mantra che mi è stato ripetuto spesso. Ed è lo stesso concetto che era contenuto nelle intercettazioni degli inquirenti e dei Magistrati di Catania che, nell’aprile scorso, mi hanno salvato la vita, scoprendo quel progetto di attentato”.
“Tanto che sia ben chiaro, oramai è tutto scritto nel mio libro– prosegue il giornalista –I nomi, i fatti, le circostanze. Sta ai cittadini decidere, e la gente sta decidendo.Sta leggendo il libro, si sta schierando. Io continuerò a fare il mio dovere, continuerò a scrivere, a lavorare, a raccontare (In primo luogo per Tv2000). Anzi da oggi ancora di più.Non sono state le minacce di questi 5 anni a fermarmi– conclude Borrometi –non è stato l’attentato scoperto e non lo sarà neanche la letterina che mi hanno recapitato oggi. Loro sono quelli della ‘morte e della paura’, noi siamo quelli dei sogni e della libertà”.

foto tratta dalla pagina del giornalista Paolo Borrometi.

Santa Sarta

Ambystoma mexicanum: scenari da Fantascienza (Lo Piano Saint Red)

Fino a qualche decennio fa, vigeva una legge inderogabile fra tutti gli scienziati e ricercatori, secondo la quale le cellule staminali di un tessuto potevano differenziarsi solo nel proprio ambito, e non potevano avere la capacita’ di transdifferenziarsi, ossia trasformarsi in cellule diverse dal tessuto di origine.

Questa ricerca sull’ambystoma mexicanum, ha dimostrato che questa metamorfosi e’ possibile, cosi’, qualsiasi parte del nostro corpo potrebbe essere sostituita da cellule staminali differenziate. Grazie alla ricostruzione completa del DNA, sulla super salamandra messicana, potrebbero essere messi a nudo, gran parte dei segreti collegati alla rigenerazione delle cellule.

Dalla fantascienza alla realtà
Il suo genoma, dieci volte più grande di quello umano, è il più complesso ricostruito finora ed e’ stato assemblato come in un gigantesco puzzle. Cio’ potrebbe avere importanti ricadute sulla ricerca biomedica che mira a riparare i danni causati da infarti, ictus e traumi spinali. E’ sempre stato il sogno di ogni uomo, poter sostituire i propri organi logorati dagli anni? se fosse cosi’ , speriamo che il cervello di ciascuno di noi non venga manomesso, e che le nuove scoperte, non facciano di noi uomini, dei robot.

Commozione a Torre del Greco, consegnato il tesserino onorario alla vittima di Ponte Morandi Giovanni Battiloro

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Commozione a Torre del Greco, consegnato il tesserino onorario alla vittima di Ponte Morandi Giovanni Battiloro

Commozione questa mattina nell’aula consiliare del Comune di Torre del Greco, dove si è tenuta la cerimonia di consegna del tesserino onorario dell’Ordine dei Giornalisti al videoreporter Giovanni Battiloro, una delle quattro vittime della città vesuviana (gli altri sono Matteo Bertonati, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione) scomparse nella tragedia del crollo del ponte di Genova lo scorso 14 agosto.
Una cerimonia che ha visto la sentita partecipazione, tra gli altri, del presidente nazionale dell’Ordine Carlo Verna e di quello regionale Ottavio Lucarelli.
Giovani come Giovanni meritano iniziative finalizzate, che fungano da naturale momento per ricordare questi quattro ragazzi” queste le parole di Lucarelli raccolte da ilMattino.
I vertici dell’Ordine, insieme al sindaco Giovanni Palomba, hanno consegnato ai genitori di Giovanni, Roberto e Carmela, il tesserino che sancisce l’iscrizione del figlio all’albo dei giornalisti: “Iscrizione – ha puntualizzato Verna – porta la data di quel maledetto 14 agosto. A Roberto e Carmela dico che avete avuto il figlio che tutti avrebbero voluto: gentile, cordiale, appassionato del suo lavoro“.

Il Comune di Torre del Greco non dimentica.“Fa male ancora oggi dire ponte Morandi – ha sottolineato il sindaco Palomba durante il suo intervento – Giovanni, Antonio, Gerardo e Matteo vivranno sempre nei cuori dei tanti che li hanno conosciuti. Il lavoro di noi rappresentanti delle istituzioni sarà improntato, giorno dopo giorno, per trasformare il dolore in impegni concreti per il recupero della verità“. Presenti anche l’assessore regionale Chiara Marciani e la consigliere regionale Loredana Raia, che hanno annunciato, riferiscono ancora i colleghi de ilMattino, l’avvio di un premio ai talenti vesuviani intitolato alla memoria dei quattro amici di Torre del Greco.

Scavi archeologici , dopo 10 anni finanziati 8 cantieri in Sicilia

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Ripartono in Sicilia, dopo 10 anni, gli scavi archeologici e i loro restauri. La Regione ha finanziato, otto cantieri nelle province di Palermo, Catania, Agrigento, Trapani, Enna, Ragusa e Messina, per un totale di 500mila euro.

Prenderanno il via tra qualche settimana, dopo 10 anni in Sicilia, tutti i lavori di scavi archeologici , consolidamento, messa in sicurezza, restauro e creazione di percorsi di visita .Le attività riguarderanno, soprattutto, quelle zone della Sicilia che fino a ora hanno ricevuto meno attenzioni, sia in termini di finanziamento per la ricerca, sia per l’inclusione nei grandi circuiti. L’assessorato dei Beni culturali ritiene quest’azione messa in campo un’ulteriore iniziativa strategica per attuare la volontà di valorizzazione dei siti culturali a torto considerati minori.

Gli scavi previsti in Sicilia:
A Palermo, all’interno del complesso di età medievale di San Giovanni degli Eremiti, riprendono i lavori per lo studio e la comprensione dell’edificio preesistente e la realizzazione di nuove modalità di fruizione
A Ramacca, in provincia di Catania, parte la pulitura dei mosaici, il ripristino, restauro e la messa in sicurezza della Villa romana con le terme annesse di contrada Castellitto. Si tratta di un sito in aperta campagna soggetto a saccheggio e che quindi necessita di urgenti lavori di tutela. E sempre nel territorio etneo, in contrada Rocchicella-Palikè, riprendono i lavori di ripristino dopo le alluvioni delle ultime settimane con successive operazioni di scavo e rilievo.
A Sant’Angelo Muxaro – in località “Monte Mpisu” – nell’Agrigentino, si completerà lo scavo della necropoli e grazie all’utilizzo di droni verrà realizzato un documentario divulgativo. Si tratta di un sito dove negli anni ’70 ci sono state già ricerche che hanno portato alla luce il villaggio costituito da capanne circolari in uso per tutta l’età neolitica e una parte della necropoli composta da tombe a pozzetto. Ripresa dei lavori anche a “Monte Castello”, dove le strutture del castello medievale si sono impiantate su strati preistorici e greci, la cui straordinaria stratificazione archeologica è documentata dal Neolitico fino all’età rinascimentale, con una serie di preziosi materiali tra cui ori, pietre pregiate, monete, metalli, ceramiche a lustro.
A Pantelleria, in provincia di Trapani, partirà lo scavo, il rilievo e lo studio di Mursia, il villaggio preistorico costituito da capanne e con la necropoli costituita dai Sesi. E’ previsto il recupero degli inumati con eventuali corredi funerari, nonché la sistemazione dell’intera area archeologica per la fruizione da parte dei visitatori.
In contrada Gerace, nell’Ennese, all’interno della Villa romana scoperta venticinque anni fa e costituita da una dozzina di ambienti dotati di pregevoli pavimenti mosaicati, sono previsti, in questa prima fase, il restauro conservativo dei mosaici già messi in luce, la copertura provvisoria degli ambienti, la pulizia dell’intera area, nonché la realizzazione di percorsi di visita e supporti didattici. La Villa – costruita nel tardo IV secolo dopo Cristo da Philippianus, al cui nome si riferiscono i bolli rinvenuti su ben 99 laterizi – presenta mosaici policromi con tessere di colore rosso, viola, giallo, stilisticamente molto simili a quelli della Villa del Casale di Piazza Armerina. Presenti anche le terme che finiscono di essere usate dopo l’incendio del V secolo.
Nel Ragusano, a Giarratana, in una villa romana del III secolo dopo Cristo, di notevole estensione con peristilio e di cui si conoscono già sette ambienti, sono previste attività di scavo su altri quattro aree per evidenziarne gli eventuali pavimenti musivi, la sistemazione e la realizzazione di passerelle e supporti didattici. In passato sono stati ritrovati pregevoli mosaici geometrici policromi con schemi decorativi simili a quelli di Piazza Armerina, di Patti e a quelli del nord Africa.
A Milazzo, in provincia di Messina, infine, partono i nuovi scavi archeologici nella necropoli greca dell’antica Mylai (VI-IV secolo avanti Cristo). I lavori saranno finalizzati all’esplorazione completa dell’area e al recupero accurato dei corredi per la musealizzazione dei reperti nell’Antiquarium archeologico. Lavori di sbancamento effettuati nel passato nella città mamertina, finalizzati alla realizzazione di un parcheggio, hanno riportato alla luce un lembo dell’ampia necropoli greca (VI-IV secolo avanti Cristo) dell’antica Mylai. Sono state messe in luce centinaia di sepolture databili dal VI al IV secolo avanti Cristo e vari segmenti della viabilità interna. Le sepolture hanno sempre restituito oggetti di corredo di eccezionale interesse, sia di fabbricazione locale che di importazione: ceramica attica a figure nere, con manufatti anche di pregio, ceramica calcidese a bande, ceramica da fuoco e da trasporto.

«Il mio Governo – evidenzia il presidente Nello Musumeci – ha posto tra i suoi obiettivi la ripresa delle attività di scavo e ricerca che tanto lustro hanno dato, in passato, alla Sicilia. Con questa prima attività, cui seguirà un prossimo corposo finanziamento già progettato, si apre una nuova stagione che consentirà alla nostra terra di ottenere un duplice risultato: arricchire l’offerta culturale del nostro patrimonio archeologico a turisti, studiosi e curiosi e riappropriarsi di una tradizione scientifica indispensabile per lo studio e la conservazione della nostra memoria».
«Negli ultimi anni – aggiunge l’assessore Sebastiano Tusa – le attività di ricerca e di scavo archeologico in Sicilia sono state condotte principalmente dalle Università italiane e straniere. Le professionalità e le capacità dell’assessorato dei Beni culturali sono state, a causa di una inaccettabile miopia politica, mortificate e relegate a un semplice esercizio di controllo e sorveglianza. Non è pensabile che le Soprintendenze siciliane, strutture dotate di eccellenti archeologi e tecnici, non avessero la possibilità di continuare attività che ci hanno reso famosi nel mondo».

Santa Sarta

IL PUNGIGLIONE STABIESE: Passo dopo passo verso la meta finale

Il Pungiglione Stabiese: La Juve Stabia chiude il trittico di gare in sette giorni con sette punti all’attivo.

Questa sera ritorna il  consueto appuntamento con ” Il Pungiglione Stabiese “, programma sportivo che parla di Juve Stabia a 360° gradi.

Anche per questa puntata alla conduzione ci sarà Mario Vollono che insieme agli ospiti e a voi telespettatori commenterà il campionato della Juve Stabia.

Collegatevi oggi 28 gennaio 2019 dalle ore 20:00 per avere notizie in esclusiva sul mondo gialloblè.

Per seguire questa puntata del Pungiglione Stabiese basta collegarsi su facebook, questi i link:

  • La diretta facebook sarà trasmessa sulla pagina Stabiesi al 100%  e condivisa sul profilo personale di Mario Vollono e sulle pagine ViViCentro.it e ViViRadioWEB
  • La puntata sarà poi inserita il giorno dopo nella galleria video della pagina ViViCentro.it dove potrete trovare l’archivio di tutte le puntate andate in onda questa stagione sportiva

In questa puntata del Pungiglione Stabiese  in studio ci saranno Mario Di Capua, Natale Giusti e Giovanni Donnarumma.

Commenteremo insieme il campionato della Juve Stabia con il pareggio a Potenza e la vittoria nel derby con la Paganese.

Le Vespe nell’ultimo match conquistano tre punti importantissimi in considerazione dei tanti calciatori influenzati e non al meglio.

Come sempre durante le puntata del Pungiglione Stabiese ci collegheremo con alcuni colleghi ed ex Juve Stabia:

Inizieremo con i collegamenti telefonici con l’ex bomber  della Juve Stabia, Davide Di Nicola per parlare del buonissimo campionato disputato dalle Vespe e dei prossimi impegni.

Chiuderemo la serie di telefonate con Luigi Cristiano redattore de Il Quotidiano del Sud per avere informazioni sui calabresi, che dopo un avvio di campionato eccezionale (primi in classifica per tante giornate), vivono un momento di declino importante.

Avvisiamo i telespettatori che è possibile intervenire in diretta telefonica chiamando il numero 081.010.29.29.

Gli ascoltatori possono inoltre scrivere, nel corso del programma, sulla pagina facebook Stabiesi al 100% per lasciare i loro messaggi e le loro domande.

“Il Pungiglione Stabiese” è la vostra casa. Ci raccomandiamo, intervenite in tanti sulla chat facebook!

Vi ringraziamo per l’affetto e la stima che ci avete mostrato nei precedenti campionati.

Ci adoperiamo per offrirvi una trasmissione sempre più bella e ricca di notizie.

Juve Stabia, la programmazione delle gare dalla 10^ alla 14^ giornata di ritorno

Juve Stabia, la Lega Pro rende nota la programmazione delle gare dalla 10^ alla 14^ giornata di ritorno

La Lega Pro ha reso noto la programmazione delle gare dalla 10^ alla 14^ giornata di ritorno.
Di seguito le gare che vedranno impegnate le vespe di Castellammare di Stabia:
10^ giornata CASERTANA – JUVE STABIA domenica 3 marzo ore 18.30
11^ giornata JUVE STABIA – CAVESE domenica 10 marzo ore 18.30
12^ giornata CATANIA – JUVE STABIA domenica 17 marzo ore 14.30
13^ giornata JUVE STABIA – RIETI domenica 24 marzo ore 18.30
14^ giornata BISCEGLIE – JUVE STABIA domenica 31 marzo ore 18.30 S.S. Juve Stabia

 

Castellammare, Scala bacchetta Ernesto Sica: “Fascino per il nazismo? Solo chi ha la testa bacata”

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Castellammare, Scala bacchetta Ernesto Sica: “Fascino per il nazismo? Solo chi ha la testa bacata”

Un certo fascino del nazismo? Solo in chi ha la testa bacata“. Così Tonino Scala, segretario regionale di Sinistra Italiana in Campania e consigliere comunale di Leu a Castellammare, commenta il post pubblicato in occasione della Giornata della Memoria da Ernesto Sica, il consigliere stabiese di Fratelli d’Italia che già in passato si era messo in imbarazzo con diverse dichiarazioni a limite dell’apologia del fascismo e tante altre che non vale la pena ricordare per non dargli ulteriore pubblicità.
Questa volta non me la prendo con Ernesto Sica – dichiara Scala – che nel giorno della memoria ha scritto un post farneticante. Un’espressione che fa venire i brividi, ma in linea con il suo pensiero che prova ad esternare ad ogni piè sospinto. Lui è così, c’è poco da fare, ma non bisogna accettarlo, bisogna contrastarlo con le armi della ragione che sembra essere svanita da chi ha vinto le elezioni amministrative”.

Il problema vero è la maggioranza che prova non solo ad ingraziarselo sulla questione dei migranti e del decreto sicurezza, ma votandolo addirittura come presidente della Commissione Statuto e regolamenti. E non bastano nemmeno le timide prese di posizione da parte del sindaco: qui la vicenda è più complessa”.
Scala si rivolge quindi “in primo luogo al Sindaco Gaetano Cimmino, poi al presidente del Consiglio comunale, poi ai consiglieri comunali e agli assessori: può un uomo con queste idee esercitare il ruolo di presidente della Commissione statuto e regolamenti? Può una maggioranza consiliare seguire queste farneticazioni addirittura andando oltre il decreto sicurezza? Qui è necessaria una presa di posizione chiara, non bastano più i post, i comunicati con i quali si prendono le distanze“.

Siracusa 1 – Trapani 2: La fotogallery di ViViCentro

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Siracusa – Trapani. Le foto dei protagonisti

Nella ventitreesima giornata di campionato, il Siracusa affronta il Trapani fra le mura amiche.

Di seguito il racconto dell’emozionante match attraverso le foto di Antonella Bucceri.

Il racconto della gara

Il Siracusa si trova a fronteggiare un altro derby con l’obiettivo di conquistare altri punti importanti.

Al minuto 6 Il Trapani con Nzola, per una distrazione della difesa azzurra, segna il primo goal della giornata portando in vantaggio il Trapani.

Al 39’ assist di Bertolo intercettato da Catania che tira in rete e arriva il goal del pareggio: Siracusa-Trapani: 1-1

Il direttore di gara segna un minuto di recupero ancora per la fine del primo tempo che si chiude con un pareggio.

Dopo un palo il Trapani con un tiro di Ferretti riporta la squadra in vantaggio al 55’: Siracusa-Trapani: 1-2

Il tabellino della gara

Siracusa: Crispino, Fricano Gio. (Russini 92′), Parisi, Turati, Ott Vale (Vazquez 60′), Palermo, Catania, Daffara, Cognigni (Talamo 60′), Bertolo, Tiscione. A disposizione: D’Alessandro, Boncaldo, Del Col, Di Sabatino, Fricano Gia., Mustacciolo, Bruno, Lombardo. All. Raciti

Trapani: Dini, Scrugli (Franco 46′), Scognamillo (Mule’ 77′), Pagliarulo, Costa Ferreira, Corapi, Taugordeau, Aloi (Girasole 70′), Ferretti, Nzola (Evacuo 77′), Dambros (Fedato 52′). A disposizione: Kucich, Ferrara, Da Silva, Evacuo, Mule’, D’Angelo, Toscano, Lomolino. All. Italiano

Arbitro: Alessandro Meleleo di Casarano; assistenti: Marco Trincheri di Milano ed Alessandro Pacifico di Taranto

Reti: Nzola 6′, Catania 40′, Ferretti 55′,

Note: Ammoniti Taugordeau, Aloi, Catania, Tiscione, Nzola, Dini. Espulso Catania.
Calci d’angolo 2-4

Spettatori: 2.116

Recuperi: 1’pt; 5′ st.

Emozioni al Menti: la Juve Stabia ricorda il “Fabbricatore di Portieri” Ernesto Ferraro scomparso da poco

Emozioni al Menti: la Juve Stabia ricorda il “Fabbricatore di Portieri” Ernesto Ferraro scomparso da poco

Grandi emozioni ieri al Romeo Menti di Castellammare. La Juve Stabia ha dedicato una targa a uno dei più grandi maestri dei portieri campani. Ernesto Ferraro, una vita dedicata al calcio, è scomparso all’età di 77 anni lo scorso 31 dicembre. Tra i grandi numeri uno formati alla Scuola Calcio Club Napoli di Castellammare da mister Ferraro, che è stato in carriera portiere dell’Ascoli, ritroviamo nomi illustri arrivati fino alla massima serie, come: Gennaro Iezzo, Antonio Mirante ed Antonio e Gianluigi Donnarumma. E ancora Petrazzuolo, Sicignano, Gallo, Casadei e De Lucia. La società gialloblè ha deciso di ricordare e ringraziare il “fabbricatore di portieri” consegnando una targa ai figli poco prima dell’inizio del match di ieri pomeriggio contro la Paganese.
“Ferraro – viene citato nella targa – viene ricordato per l’impegno e la passione che ha profuso nel calcio italiano”

Una memoria poi onorata anche dalla squadra di mister Caserta che ha avuto la meglio della sua avversaria lanciandosi ancora in vetta a +9 dalle inseguitrici, con una grandissima prestazione – nemmeno a dirlo – del portiere Branduani che nell’occasione ha tirato fuori almeno tre miracoli che hanno permesso alla squadra di casa di avere la meglio della Paganese.

RIPRODUZIONE RISERVATA
A cura di Mario Calabrese

Juve Stabia – Paganese (1-0) | La fotogallery di ViViCentro

Juve Stabia –  Paganese le foto dei calciatori in campo

Guarda le foto di Juve Stabia – Paganese realizzate dal nostro fotografo Giovanni Donnarumma che ci raccontano così la vittoria delle Vespe allenate da Caserta con i ragazzi di De Sanzo allo stadio Menti di Castellammare di Stabia.

Castellammare di Stabia – Si è giocato al Menti la 23° giornata del campionato di serie C tra la Juve Stabia e la Paganese. I padroni di casa con tanti elementi non al meglio a causa dell’influenza, hanno vinto un’importante gara. Gli azzurrostellati hanno perso la gara ma sono usciti a testa alta al cospetto della prima della classe. Partita disputata senza i tifosi ospiti.

Questo il tabellino della gara:

Juve Stabia: Branduani, Vitiello Marzorati Troest Allievi; Calò Mastalli Viola (78’ Vicente); Canotto (88’Castellano) Torromino (62’ Elia) Paponi.

A disposizione: Venditti Esposito Schiavi Ferrazzo El Ouazni Dumancic Sinani Germoni Lionetti.

Allenatore: Fabio Caserta.

Paganese: Santopadre; Tazza (92’ Cappiello) Stendardo Piana Acampora (26’ Perri) Capece (92’ Alberti) Gaeta (64’ Della Morte) Nacci Scarpa Parigi Cesaretti. 

A disposizione: Galli Sapone Cappiello Carotenuto Diop Alberti Schiavino Gargiulo. 

Allenatore: Fabio De Sanzo. 

Arbitro: Luigi Carella della sez. AIA di Bari. 

Assistenti: Dentico della sez. AIA di Bari e Centrone della sez. AIA di Molfetta. 

Ammoniti: Cesaretti (PG) Capece (PG) Paponi (JS)

Angoli: 7- 9

Recuperi: 0’-4’

Marcatori: Calò

LA CRONACA DEL GOL

Al minuto 28 GOL JUVE STABIA con Calò, che dai venticinque metri fa partire una sassata che sorprende Santopadre. Vespe in vantaggio.

E’ bastato un gol di Calò nel primo tempo a regalare un altro successo alle Vespe che restano imbattute, e chiudono la serie di 3 partite in 7 giorni con 7 punti all’attivo. Domenica le Vespe sono attese dal Rende.

A cura di Giovanni Donnarumma

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Sicilia, l’assessorato regionale all’istruzione ritiene che la Formazione abbia troppi esuberi

In Sicilia, nel settore della Formazione professionale si parla di migliaia di esuberi. L’obiettivo della Regione sarebbe ridurne la metà.

La Formazione professionale ha troppo personale e per l’Assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione si deve attuare un piano di prepensionamenti e ricollocamenti in altri settori che ne riduca il numero di oltre la metà.

Ci sarebbe già un piano, in fase di valutazione fra Palermo e Roma. L’argomento, sarebbe stato oggetto di discussione fra l’assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla e il ministro del Lavoro Luigi Di Maio in un incontro giovedì u.s.

Già ad agosto del 2018 era stato posto il problema degli esuberi nella Formazione. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, aveva chiesto al Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, l’istituzione di un tavolo di confronto sul futuro degli 8.000 lavoratori dell’albo unico e sui 1.800 degli ex sportelli multifunzionali.

Il governatore della Sicilia aveva ritenuto opportuno scrivere una lettera al Ministro per investirlo della questione <<Al di là di ogni possibile valutazione sulle origini e sulle cause che, in un lungo arco temporale, hanno generato, nel settore, il sovradimensionamento degli addetti – si legge nella missiva – si consolida oggi una vera e propria emergenza sociale i cui impatti umani ed economici non sono ulteriormente tollerabili. A questo punto, con l’intento di definire condivise linee di azione, ritengo utile e necessario richiedere un confronto con la S.V. e con il ministero che Ella dirige al fine di individuare sostenibili obiettivi e programmare adeguati interventi, volti ad arginare e risolvere la descritta situazione di crisi. Si chiede, dunque, che le misure correttive e le azioni di ricollocazione occupazionale e di tutela sociale, da adottarsi da parte della Regione Siciliana possano essere assunte di concerto con codesto ministero attraverso la costituzione di un “Tavolo di confronto” finalizzato a pianificare il processo di risanamento del comparto sulla base di una puntuale ricognizione degli strumenti giuridici e delle risorse finanziarie a disposizione. Confidando nell’opportunità di avviare a breve, in un contesto di leale collaborazione istituzionale, il richiesto confronto, resto in attesa di gradito riscontro>>.

Tra le opzioni che erano già allora oggetto della discussione, come aveva anche spiegato l’assessore regionale al ramo Roberto Lagalla, c’era il ricorso al prepensionamento, ma anche la possibilità di ricorrere alla riqualificazione e alla ricollocazione del personale in altri settori, come ad esempio quello strategico dell’infrastrutturazione digitale.

Adduso Sebastiano

Napoli, massacra il figlio della compagna e ferisce la sorellina, la difesa del 24enne: “E’ caduto dalle scale”

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Napoli, uccide il figlio della compagna e ferisce la sorellina, la difesa del 24enne: “E’ caduto dalle scale”

Nella giornata di ieri, l’omicidio di un bimbo di 7 anni, e il ferimento della sorellina di 6 avevano sconvolto la città di Cardito, la provincia di Napoli e tutta la Campania. L’efferatezza con cui sarebbe avvenuta l’aggressione che ha portato alla morte del piccolo ha spinto la Procura di Napoli Nord a formulare nei confronti di T.E. Badre l’accusa di omicidio volontario aggravato: interrogato dagli agenti del commissariato di Afragola della Polizia di Stato e da quelli della Squadra Mobile di Napoli, il 24enne ha continuato a negare l’omicidio.
Sebbene abbia ammesso di aver picchiato il bimbo, la sorellina di 6 anni e la madre, il ragazzo avrebbe sostenuto che il piccolo sia morto in seguito ad un incidente: sarebbe caduto per le scale.Saranno l’autopsia e le testimonianze della sorellina, che fortunatamente è fuori pericolo all’ospedale Santobono di Napoli a fare luce sull’accaduto. Secondo quanto riferisce Fanpage.it, la piccola avrebbe raccontato dettagli raccapriccianti su quanto accaduto nell’appartamento di via Marconi. Intanto, il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali del piccolo, che però non sono stati ancora fissati. Dopo l’interrogatorio e il fermo, per il 24enne si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale.

Pagina Facebook invoca le camere a gas per Napoletani: i Verdi ne chiedono la rimozione

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Pagina Facebook invoca campi di concentramento e camere a gas per Napoletani: i Verdi ne chiedono la rimozione

Neanche il Giorno della Memoria ha fermato gli spargitori di odio dei social che questa volta hanno preso di mira la città di Napoli e i napoletani invocando per loro campi di concentramento e camere a gas.
La pagina ‘Laggiù’ di Facebook deve essere immediatamente chiusa. Non è possibile che esistano luoghi dove si possa insultare un’intera popolazione con epiteti razzisti e nazisti senza che nessuno intervenga. Frasi deliranti che auspicano forni crematori e camere a gas per i napoletani non possono essere oltremodo consentite. Il web non è una zona franca dove le leggi non vigono”. Lo hanno dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il conduttore radiofonico Gianni Simioli, che hanno ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini indignati per i contenuti della pagina Facebook “Laggiù”.
Abbiamo chiesto alla Polizia postale di risalire agli amministratori della pagina – hanno proseguito Borrelli e Simioli – e di verificare tutte le violazioni delle normative civili e penali procedendo con la massima severità nei loro confronti. Riteniamo infine opportuno che i social network attivino sistemi adeguati per evitare che l’odio razziale, l’apologia del fascismo e del nazismo, l’esaltazione dell’olocausto, viaggino indisturbati nel web.”

IL PUNTO – Salvini sempre più furioso, Di Maio sempre più servente e la democrazia ne risente

IL PUNTO – Un tempo si diceva: non far sapere al contadino quanto è buono il pane con le pere!
Poi venne l’era comunista (altrove), nazista e fascista (anche qui in casa nostra) e cominciarono interdizioni, blocchi di intere aree, limitazioni agli spostamenti e tante altre amenità del genere.
Poi, quando tutto sembrava essere stato superato e che fosse diventato un brutto incubo ecco che, alla fine, è giunta l’era gialloverde a darci l’ennesima conferma che l’uomo, sebbene pomposamente si sia autodefinito “sapiens”, di Sapiens ha ben poco, e di memoria ancor meno, mostrando – con le sue azioni – di essere inferiore anche alle cosiddette “bestie” che invece, come risaputo, imparano proprio dalle esperienze passate e di esse fanno memoria senza mai perderla e facendone, addirittura, patrimonio del proprio Dna.

L’uomo NO! L’uomo, nel suo Dna, mantiene la “bestialità” e, a ricorrenza ciclica, la fa riemergere dando così conferma, una volta in più, non solo al fatto che la vera bestia è lui (e basta voler vedere che ovunque è giunto ha portato, comunque, morte e distruzione sia all’ambiente che alle altre specie, qualunque esse fossero. E poi: l’uomo è l’unico “animale” capace di uccidere così: perché gli và, per dirlo in modo destroide e meloniano), ma anche ad una legge fisica della meccanica classica, la legge della conservazione della massa, che prende origine dal cosiddetto postulato fondamentale di Lavoisier, che è il seguente: «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma».

Ecco: passano gli anni, i secoli passano l’uomo si evolve, cambia, si trasforma ma resta sempre l’animale più bestiale e temibile di questo mondo ed allora ecco anche che, ad esempio, cambiano i colori governativi ma la zuppa resta sempre quella. A metà del secolo scorso i colori prevalenti erano rossi (altrove) e NERO, anche in casa nostra ed ora? Ora, a distanza di quasi 80 anni, quando si cominciava a pensare che tutto fosse veramente passato, distrutto, ecco che la Legge di Lavoisier rivenduca la sua fondatezza mostrandoci che, pur se l’attuale colore lo si è (ri)battazzeto gialloverde, sempre nero resta. Un nero trasformato, ma non distrutto come il postulato insegna.

Ed allora, venendo alle ultime vicende, ecco che, con un’ordinanza emessa ieri, è stato disposto lo stop alla Navigazione e sosta per un raggio di mezzo miglio dalla nave a qualunque unità non espressamente autorizzata e, a questo punto, sembra lecito supporre che sia una risposta alla visita effettuata sulla Sea Watch da Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, insieme ai parlamentari Stefania Prestigiacomo di Forza Italia, e Riccardo più Europa più ancora il sindaco di Siracusa Francesco Italia, è stato disposto (probabilmente su ordine o suggerimento del solito prezzemolino che mette piedi e mani in qualsuasi dicastero e ministero)

Questo blocco, interdizione, rastrellamento, “coprifuoco” o comunque lo si voglia definire, e stato stabilito con una ordinanza firmata dal C.V. (CP) Luigi D’ANIELLO, comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa, e diffusa poco fa.

Scopo? Unico rilevabile e ben visibile è quello di dare uno schermo utile al sig Salvini e a “nascondere” le vere condizioni che ci sono sulla nave in modo che il Comandante possa tranquillamente, ed impunemente, continuare a parlare di “giovani belli e forti, in perfetta salute” che , prepotentemente, vogliono venire in Italia “perchè così gli va” nascondendo così la presenza di minori a bordo come anche che, pure gli “adukti” non è che sono “giovani, belli e forti” (per inciso: in tal caso sarebbero come i cosiddetti “ariani” di nefasta memoria ma a lui comunque ancora graditi e non sgraditi).

E questo è! E la smettano di rigirare la frittata provando a portare il discorso sull’ignobile concetto dei “naufragi programmati” et altre imbecillità del genere sul tipo anche: ma gli altri…. perché noi…. ed allora? Bestie gli altri giustifica la nostra bestialità o ci autorizza ad essere anche peggio? Bah! Di fatto,  pur volendo ammettere (cosa che anche un idiota comprende) che comunque gli imbarchi sono “programmati”, il punto su cui focalizzare lo sguardo, ed il proprio livore, NON sono quei poveri “migranti” che scappano da situazioni come minimo invivibili (comunque di possibile morte), inclusi gli stessi “lager” Libici, ma gli scafisti e tutta l’organizzazione delinquenziale che li guida e governa per cui, il VERO UOMO FORTE e CAPACE , è contro questi che dovrebbe rivolgere i propri strali e le proprie azioni e non contro quei poveri disgraziati vittime due volte, ma ….

MA il Comandante, il Capitano, il ciò che vi pare trova più comodo e semplice prendersela con i più deboli percorrendo anche la strada più comoda.

Combattere le vere mafie ed i veri delinquenti è cosa più dura e finanche pericolosa per cui: meglio prendersela con gli innocenti ed i deboli! È cosa più facile, tranquilla e salutare e rende ugualmente, anzi di più visto che non fa spendere nulla. Traslando è come se un “medico” se la prendesse con l’ammalato, e lo distruggesse, piuttosto che con la malattia che tale lo rende. Comodo, semplice ma anche bestiale. Ed anche questo è innegabile per cui, a questo punto ed in chiusura, mi piace ricordare il grande Virgilio che nell’Eneide, Libro I 538-543, ebbe a scrivere:

“Huc pauci vestris adnavimus oris. Quod genus hoc hominum? Quaeve hunc tam barbara morem permittit patria? Hospitio prohibemur harenae; bella cient primaque vetant consistere terra.
Si genus humanum et mortalia temnitis arma, at sperate deos memores fandi atque nefandi.”

In pochi a nuoto arrivammo qui sulle vostre spiagge. Ma che razza di uomini è questa? Quale patria permette un costume così barbaro, che ci nega perfino l’ospitalità della sabbia; che ci dichiara guerra e ci vieta di posarci sulla vicina terra.
Se non nel genere umano e nella fraternità tra le braccia mortali, credete almeno negli Dei, memori del giusto e dell’ingiusto.

Versi tragicamente attuali anche se non comprensibili per gli attuali governanti vuoi per cuore, vuoi per intelletto e cultura. Ma sono state scritte e si sono tramandate nei secoli e nei millenni per cui anche questa è realtà: tragica, bestiale, indicibile, ma realtà!

ATTUALITÀ • EDITORIALI / IL PUNTO – Salvini sempre più furioso, Di Maio sempre più servente e la democrazia ne risente

EDITORIALE – Juve Stabia: cerotti, prodezza e miracoli

Vittoria numero 16 su 22 gare di campionato per la Juve Stabia. Le Vespe superano di misura la Paganese in una gara ostica proprio perché da molti pronosticata alla vigilia come una mera passerella per i gialloblù. I tre punti conquistati dai ragazzi di Caserta rischiano di essere tra i più pesanti quando sarà tempo di fare il bilancio definitivo della stagione. Tre infatti le peculiarità del derby con la Paganese: cerotti, prodezza e miracoli.

I cerotti sono quelli che lo staff medico gialloblù ha dovuto usare su gran parte dei calciatori stabiesi. Nonostante la vigilia della gara vedesse solo Di Roberto come sicuro indisponibile, la Juve Stabia ha dovuto far fronte alla principale, quanto inaspettata, emergenza fisica della stagione. Il virus influenzale che ha colpito la squadra ha infatti avuto molteplici bersagli: Mezavilla, Melara e Carlini hanno dovuto alzare bandiera bianca; Vicente, pronosticato titolare alla vigilia del match, si è dovuto accomodare in panchina, mentre Viola, Paponi e Torromino hanno visto la propria prestazione condizionata dagli alti e bassi della febbre. Centrare la vittoria nonostante queste difficoltà non può che essere la migliore medicina per i malanni gialloblè.

Prodezza, dicevamo, come quella che ha punito la Paganese. La scena se l’è ripresa il giovane prestigiatore stabiese, Giacomo Calò, che ha tirato fuori l’ennesimo coniglio dal proprio cilindro magico. Ennesima prodezza balistica del 5 delle Vespe, tornato in veste cecchino dopo il legno di Viterbo e le leggerezze della gara di Potenza. Colpo micidiale per Calò, che ha abbandonato la precisione dei colpi da biliardo cui ci ha abituati, per affidarsi alla potenza del bowling: strike potente ed autorevole per il regista di Caserta, che sceglie il mix ideale di effetto ed energia.

Miracoli, come quelli di Paolo Branduani. Se è ancora presto per affibbiargli la santità, il Super Man delle Vespe è vicino quanto meno alla beatificazione. Invisibile, senza essere inutilmente coreografico nelle gare in cui non è necessario, uomo ovunque quando l’avversario decide di fargli sporcare i guantoni, Branduani ha sbarrato la strada ad una Paganese per nulla doma. Addirittura c’è l’imbarazzo della scelta nella nomination dell’intervento più bello/difficile del 26 stabiese, che nel post gara indica il balzo sulla conclusione di Parigi nel finale come parata della giornata.

Tre fattori, cerotti, gol e miracoli che hanno contraddistinto la vittoria della Juve Stabia, resa ancor meno semplice dai risultati delle avversarie, già vincenti prima che le Vespe scendessero in campo. Mantenere alta la concentrazione, senza farla diventare pressione che influisce sulla prestazione, è ulteriore sinonimo di maturità.

Si inizia ora a preparare la difficile trasferta di Rende, sperando di togliere i cerotti dagli elementi tipici delle gare stabiesi.

19 indagati al Cara di Mineo per presunta appartenenza alla mafia nigeriana

Ai 19 indagati a cui è stato applicato il fermo di Polizia vengono contestati i reati di spaccio di droga e il ricorso alla violenza per assoggettare.

Su delega della Procura distrettuale antimafia di Catania, la polizia ha eseguito il 23 gennaio il fermo (una cosiddetta misura precautelare prevista dal codice di procedura penale italiano che può essere disposto esclusivamente dagli organi preposti e solo in casi di necessità e urgenza) di 19 indagati gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso denominata Vikings o Supreme Vikings Confraternity o più semplicemente indicata come la mafia nigeriana.

Obi Ijere, un leader di alto livello della Confraternita dei Vichinghi Supremi, un gruppo leader nel conflitto degli anni ’90 nel Delta del Niger , aveva dichiarato in un’intervista che la confraternita la Vikings Confraternity sarebbe era di fatto lo stesso gruppo della De Norsemen Kclub della Nigeria, una confraternita nigeriana , fondata all’università di Port Harcourt , nello stato di Rivers , Nigeria, da studenti con i soprannomi di “Risenangel De Chamelus” “Fons et Origo”, “Captain Trupence Njamena” e “Eric the Red”. Il gruppo era stato fondato nel 1985 e registrato presso la Commissione per gli affari aziendali della Nigeria come ente di beneficenza sociale. Sulla Rete si trovano diverse informazioni in merito e anche ci sarebbero delle pagine Facebook e Istagram.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, la banda aveva la sua base nel Cara di Mineo. A tutti gli indagati viene contestata l’aggravante dell’essere parte di organizzazione armata e l’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione, trasporto e cessione di cocaina e marijuana, con l’aggravante dell’aver commesso il fatto al fine di agevolare l’associazione mafiosa denominata “Vikings” e violenza sessuale aggravata.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania hanno permesso di ricostruire struttura e ruoli del sodalizio che imponeva la propria egemonia sul territorio, opponendosi e scontrandosi con gruppi rivali per assumere e conservare il predominio nell’ambito delle comunità straniere presenti all’interno del Cara di Mineo creando un forte assoggettamento omertoso.

Il Cara di Mineo si trova in provincia di Catania ed è costituito da quattrocento villette a schiera identificate ognuno con un numero (che avrebbero dovuto ospitare i militari della base americana di Sigonella) con tutto attorno una recinzione e un unico ingresso formato da un cancello di ferro. Si tratta di abitazioni color rosa a due piani che nel 2015 sono divenute la casa di alcune migliaia di migranti appartenenti a decine di etnie, quali pachistani, siriani, libici, africani sub-sahariani. Una sorta di babele dove si parlano molte lingue, dialetti, seppure si analoga etnia si appartiene a tribù differenti e inoltre si professano religioni differenti. Uomini, donne, famiglie, giovani, ammassati e tutti in attesa di quel pezzo di carta che riconosca loro lo status di rifugiato.

Il Ministro degli Interni Salvini ha dichiarato in un’intervista radiofonica “È mia intenzione chiudere il Cara di Mineo entro quest’anno. Più grossi sono i centri più facile è che si infiltrino i delinquenti”.

Adduso Sebastiano

Tasse: calendario scadenze fiscali dal 28 gennaio al 2 febbraio 2019

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Anche il nuovo anno ci riserva un lungo, lunghissimo, infinito, elenco di imposte e quindi di adempimenti ai quali ogni cittadino deve far fronte . Noi proveremo a tenerne nota e, di tutti, farvene promemoria settimana per settimana (in img di copertina, invece, vi segnaleremo tutte le incombenze del mese)

Andiamo quindi a vedere cosa ci tocca adempiere nelle date presenti nel calendario fiscale della settimana che va dal 28 gennaio al 2 febbraio 2019.

Lunedì 28 gennaio è il giorno dell’acconto Iva per i contribuenti mensili e trimestrali che non hanno effettuato l’adempimento relativo al 2018 entro il 27 dicembre. Potranno dunque rimettersi in regola tramite ravvedimento operoso(breve), che implica sanzioni ridotte e interessi legali (dal 2019 allo 0,8%). Il versamento dovrà essere effettuato tramite modello F24 e utilizzando i codici tributo che seguono. 1991 (Interessi sul ravvedimento Iva); 6013 (versamento acconto per Iva mensile); 6035 (versamento acconto Iva); 8904 (sanzione pecuniaria Iva). Sempre in questa data sarà possibile operare il ravvedimento operoso relativamente alla dichiarazione dei redditi 2018 tardiva. Oltre questo termine, si ricorda che la dichiarazione dei redditi 2018 verrà considerata omessa.

Scadenze fiscali: 31 gennaio 2019

Entro giovedì 31 gennaio andranno trasmessi telematicamente tramite sistema TS (Tessera Sanitaria) i dati dei contribuenti al fine della precompilazione del modello 730 2019 e del modello Redditi 2019.

Il 31 gennaio è anche il termine ultimo per presentare la domanda di esonero dal pagamento del canone Rai.

Tra le altre scadenze di giovedì 31 gennaio si ricorda la trasmissione Uniemens relativa a retribuzione e contributi; il versamento intero (o la prima rata) dell’importo del canone Rai per i soggetti che non lo hanno addebitato sulla bolletta elettrica; infine, il pagamento del bollo auto per tutti i proprietari di veicoli non esenti il cui bollo è scaduto a dicembre 2018.

Il 31 gennaio nei dettagli di tutti gli adempimenti a cui far fronte:

  • CONCESSIONI GOVERNATIVE – Versamento della tassa annuale
  • LIBRO UNICO LAVORO – Obbligo di compilazione del Libro Unico (LUL)
  • LAVORO – Invio prospetto informativo disabili
  • INPS – Invio denuncia trimestrale retribuzioni lavoratori agricoli
  • IMPRESE DI ASSICURAZIONE – Versamento mensile imposta sui premi incassati
  • AMMORTIZZATORI SOCIALI – Invio domande CIGO – Cassa integrazione eventi oggettivamente non evitabili
  • AGENTI E RAPPRESENTANTI – Presentazione del conto provvigioni

Alla prossima settimana per il promemoria di quanto ci toccherà adempiere tra il 10 febbraio e il 16 febbraio visto che per la prossima settimana: 3/9 febbraio (al momento) non ci sono adempimenti da compiere. Ci ritroveremo quidi lunedì 11 febbraio con le scadenze del giorno e della settimana.