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Denunciato imprenditore per indebita percezione di finanziamento a tasso zero

Nei giorni scorsi, i Finanzieri della Compagnia di Partinico (PA), nell’ambito dell’attività di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e, in particolare, all’indebita percezione di incentivi statali da parte delle imprese, hanno individuato e denunciato una società agricola, con domicilio fiscale a Camporeale (PA), che aveva illecitamente richiesto ed ottenuto un finanziamento a tasso zero erogato dallo Stato per sostenere le imprese in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da “COVID-19”.

Si tratta di una particolare misura assistenziale – introdotta dal cd. “decreto liquidità” al fine di sostenere le imprese agricole colpite dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, che prevede un finanziamento a tasso zero, erogato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali tramite la controllata società ISMEA s.p.a., per un importo non superiore al 50% del volume d’affari dichiarato nel 2019.

In particolare, le Fiamme Gialle hanno accertato che il rappresentante legale della società agricola ha allegato alla domanda di finanziamento la dichiarazione dei redditi relativa al 2018 invece che la dichiarazione IVA relativa al 2019, attestando così falsamente un volume d’affari superiore che gli ha consentito di percepire un finanziamento maggiore di circa 7.000 €, rispetto a quello spettante.

Pertanto, i Finanzieri hanno deferito alla locale A.G. il rappresentante legale della società beneficiaria per il reato di indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato (art.316-ter, comma 1, c.p.).

NOTA

L’attività di servizio conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza a contrasto delle condotte illecite e dei tentativi di speculazione da parte di coloro i quali, accedendo indebitamente alle misure di ristoro stanziate dallo Stato per sostenere gli imprenditori colpiti dalla crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di imprese che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Spacciatore colto in flagranza di reato; arrestato

Altro colpo delle forze dell’ordine nel contrasto allo spaccio di stupefacenti

 

La scoperta

 

Questa mattina, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno provveduto al controllo delle strade di Scampia; durante le operazioni di sorveglianza, gli agenti hanno notato un uomo consegnare qualcosa in cambio di banconote, così si sono affrettati ad intervenire.

 

L’intervento

 

Gli agenti, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a bloccare lo spacciatore e gli hanno trovato addosso 11 grammi di eroina, 8 grammi di cocaina e del denaro ritenuto provento illecito.

G.S., 46enne napoletano con precedenti di polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

 

Spacciatore colto in flagranza di reato; arrestato/Antonio Cascone/redazionecampania

Juve Stabia, finisce l’avventura di Lazzari e Lipari con le Vespe

Juve Stabia, finisce l’esperienza di Daniele Lazzari e di Mirco Lipari tra le Vespe. Il primo ha risolto consensualmente il contratto che lo legava alla squadra di mister Sottili fino al 30 giugno 2022, mentre il secondo ha cessato il suo prestito dalla Juventus.

Esperienze in chiaroscuro sia per Lazzari che per Lipari. Il primo è partito titolare anche in qualche occasione nel corso di questa stagione come nella trasferta vittoriosa di Latina (gol di Evacuo), mentre il secondo ha giocato solo qualche spezzone di partita nel corso del girone di andata di questo campionato di Lega Pro Girone C.

Di seguito il comunicato ufficiale della Juve Stabia con cui si rende nota la risoluzione consensuale del contratto di Lazzari e la risoluzione anticipata del prestito con la Juventus di Mirco Lipari.

“S.S. Juve Stabia comunica che è stato trovato l’accordo con il calciatore Daniele Lazzari per la risoluzione consensuale del contratto che legava il calciatore al club fino al 30 giugno 2022.
Inoltre si comunica la risoluzione anticipata del prestito con la Juventus del calciatore Mirco Lipari.
A Daniele e a Mirco vanno i ringraziamenti per l’impegno profuso, per l’attaccamento alla maglia ed auguriamo le migliori fortune personali e professionali.

S.S. Juve Stabia”. 

Svincolo autostradale Santa Teresa-Val d’Agrò (ME), prossimo in gara

Alle battute finali la realizzazione dello svincolo sulla A/18 nella provincia jonica messinese, tra Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo alle pendici della Vallata dell’Agrò, un comprensorio di otto comuni e circa 20 mila abitanti.

Ad annunciare che entro quest’anno l’opera andrà in gara è stato il sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice sulla propria pagina facebookAnche l’ultimo parere mancante è arrivato…proprio ieri infatti l’autorità di bacino, presieduta dall’Ing. Leonardo Santoro ha inoltrato l’autorizzazione idraulica unica per la realizzazione dello svincolo autostradale Val D’Agrò… Si conclude così la conferenza dei servizi decisoria avendo acquisito tutti i pareri sul progetto definitivo… Adesso dovremmo procedere alla verifica/validazione dello stesso…contestualmente attendere la Via/Vas nazionale per la quale abbiamo già inoltrato tutta la documentazione e concludere la variante urbanistica presso l’assessorato regionale… Tanta tanta burocrazia ma entro quest’anno anche quest’opera andrà in gara…”.

L’opera che sorgerebbe in contrada Bolina, a monte della zona Sud dell’abitato di Santa Teresa di Riva servirebbe i Comuni di Sant’Alessio Siculo, Forza d’Agrò, Limina, Roccafiorita, Antillo, Casalvecchio, Savoca e Santa Teresa di Riva.

Un esteso comprensorio, quello jonico messinese della Vallata dell’Agrò, di circa 20 mila abitanti che d’estate si raddoppiano e in pieno agosto si triplicano, i quali da sempre, nella viabilità, sono ostaggio del vecchio costipato budello costituito dall’unica strada che collega sulla litoranea i vari paesi con quelli dell’entroterra: la SS114, che a volte per percorrerla anche in brevi tratti, durante un maltempo oppure nella stagione balneare, significa impiegarci qualche ora se va bene.

Più di una volta infatti, in presenza di intense intemperie, la stretta Strada Statale 114 è rimasta bloccata anche per più giorni in entrambi i sensi di marcia e con essa tutto il comprensorio.

Lo svincolo Val d’Agrò sull’A18, tra Santa Teresa e Sant’Alessio avrebbe anche una importante finalità logistica, poiché unico punto di uscita dell’Autostrada Messina-Catania, tra Taormina e Messina, che disporrebbe di ampi spazi per il collocamento di strutture di pronto intervento e mezzi di emergenza e sicurezza, in quanto la Vallata dell’Agrò è l’unico luogo nella Riviera Jonica messinese che gode di questi slarghi (come da terza foto in copertina), tra l’altro insieme alle necessarie utenze energetiche e utilità di alloggio e vitto.

Adduso Sebastiano

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Virtus Campania, Liquidato: “Siamo stati grandi”

La Virtus Campania conquista la finale di Coppa Italia battendo ai calci di rigore allo stadio “Mazzella” l’Ischia sul risultato di 3-0. A fine gara l’entusiasmo della squadra biancorossa è alle stelle con i festeggiamenti prima avvenuti in campo e poi nello spogliatoio. In sala stampa arriva mister Stefano Liquidato assieme al suo staff. “In una finale conquistata i meriti sono tutti della squadra e dello staff-commenta il tecnico biancorosso- In queste partite contano i due tempi e lo detto alla mia squadra. Eravamo un poco depressi a fine gara mercoledì scorso.

Con la vecchia regola poteva essere una partita diversa per noi, invece la regola è cambiata ma purtroppo per l’Ischia, visto che i gol fuori casa non valgono più. Abbiamo fatto la partita che volevamo fare, il coraggio ce stata di giocarla in questo modo ed alla fine questa è la terza finale che vado a giocare. A salvare il risultato prima dei calci di rigore è stata una parata importante di Avino”.

Se avevo pensato mai di arrivare in finale? “Io ripeto quello che ho detto mercoledì scorso. Noi delle quattro squadre eravamo l’intrusa, ma non come blasone societario. Noi abbiamo iniziato il nostro cammino il 17 di agosto, facendo una squadra ex-nova e il plauso va dato a chi ha composto questa squadra, alla società che non ci fa mancare mai nulla. La finale è una partita completamente diversa. C’è l’andremo a giocare e alla fine vedremo quale sarà il risultato. Ora torniamo a casa godendoci questa vittoria.

Parole di elogio di Liquidato nei confronti dell’Ischia. “Volevo dire la qualità di questa squadra, menzionando anche la società dell’Ischia che ci ha accolto in un modo eccezionale, ma purtroppo in finale ci va una delle due. Noi abbiamo giocato due partite di sacrificio perché sapevamo di andare ad incontrare una squadra importante.

L’Ischia ha avuto qualche occasione in più ma mi riferisco nella partita di andata, oggi (ieri) non ho visto tutte queste azioni degne di nota. Il tecnico dei biancorossi sale ancora di più sul piedistallo aggiungendo- il sottoscritto insieme al suo staff si è messo a vedere cinque partite dell’Ischia più le nostre due ed abbiamo giocato su un qualcosa che potevamo andarci a prendere dalle due gare.

Abbiamo giocato contro una squadra che lo scorso anno è arrivata in finale contro la Mariglianese con la maggior parte dei calciatori, forse cambiava solo il tecnico. Io dei calciatori dello scorso anno in squadra quando ci siamo fermati per il Covid c’erano solo Granato e Sivero il resto sono tutti giocatori ex novo. La partita è stata preparata togliendo qualche imprevedibilità all’Ischia. I rigori alla fine sono una lotteria, e ci tengo a dire che due dei rigori li hanno tirati due ragazzi classe 2002”.

Una Virtus Campania che tatticamente ha sovrasto l’Ischia, chiudendo tutti gli spazi e con un baricentro molto basso. E’ stata anche favorito dal fatto che i gialloblu hanno spesso lanciato palle lunghe in avanti? “Si questo è normale che ci ha favorito. Preparare una partita di questo genere su un campo di questa dimensione vuol dire che anche noi abbiamo qualcosa.

Liquidato tiene a precisare una cosa- La differenza tra me è l’Ischia sapete quale è stata? Io ho avuto cinque positivi al Covid, di cui tutti e cinque erano in campo nella gara di andata perché li ho dovuti far giocare per necessità virtù. L’Ischia ha avuto lo stesso cinque positivi ma li aveva in panchina negativizzati e li ha messi in campo negli ultimi minuti, chiosa il tecnico- e credetemi non si sono mai allenati e a fine partita non ci siamo inventati nessun tipo di scusa su questo fatto”.

S.V.

Iervolino: “Sconfitta che brucia. I tifosi? Doveva essere la loro festa”

Simone Vicidomini– L’Ischia fallisce l’occasione davanti al proprio pubblico dello stadio “Mazzella” di conquistare l’accesso alla finale di Coppa Italia di Eccellenza. I gialloblu al termine dei novanta minuti regolamentari terminati sul risultato di 0-0, vengono sconfitti ai calci di rigore con un 3-0, sbagliando ben tre rigori. Un’eliminazione che lascia l’amaro in bocca, anche se rispetto alla partita di andata le occasioni sono state di meno.

“Ci aspettavamo che gli avversari venissero a giocare una partita del genere-commenta Iervolino- Usciamo dalla Coppa Italia dove nei 180 minuti totali abbiamo preso un solo tiro in porta, ovvero il gol dell’andata. E’ ovvio che poi se non fai gol diventa tutto più difficile. I rigori sono una lotteria. Non volevamo assolutamente arrivarci e questo è palese per quello che avevamo provato a fare durante la settimana. Oggi (ieri per chi legge) non so se sbaglio, però almeno cinque palle gol le abbiamo avute e forse c’era un piccolo calcio di rigore. Siamo tanto delusi però bisogna partire già da domani e pensare alla partita di domenica”.

Occasioni molto meno rispetto all’andata, però il vero problema forse è stato a centrocampo? “Occasioni di meno si, la partita dell’andata è diversa. Loro avevano un altro tipo di idea. Oggi le occasioni che abbiamo avuto potevamo sfruttarle meglio ed ora stavamo parlando di un’altra cosa”.

L’allenatore avversario, Liquidato ha dichiarato che ha fatto la partita che voleva giocare. Le chiedo l’Ischia che tipo di partita ha fatto? “Abbiamo fatto bene per quello che avevamo pensato di fare in settimana. Infatti ce stata la giusta circolazione di palla cercando di liberare gli uomini in fascia. E’ ovvio che se su cinque palle gol che ti capitano almeno una la devi mettere dentro. Non era una partita semplice, contro una squadra difficile, ed infatti si è rilevata tale”.

La delusione dei tifosi? “Siamo delusi tutti, sono deluso io per loro perché questa era la loro festa e della squadra e di nessun altro. Dopo il cocente epilogo di giugno oggi i ragazzi si giocavano un qualcosa di importante. E’ accaduto la stessa cosa come a giugno, non in una finale e questo dimostra che dobbiamo crescere e lavorare sotto questi aspetti caratteriali”. E’ una sconfitta che le fa paura? “E’ una sconfitta che non ci deve far paura, Iervolino aggiunge- ci dobbiamo arrabbiare già da domani e andare in campo domenica cercando di portare a casa i tre punti per la classifica e riscattare l’amara sconfitta di oggi”.

I rigoristi che sono entrati e sono andati a calciare forse non hanno nemmeno avuto il tempo materiale di entrare nella partita psicologicamente? “No, avevamo parlato con loro di questa eventualità. Loro hanno avuto un buon tempo di riscaldamento non è una questione fisica. Ripeto, i rigori sono una lotteria non a caso l’Inghilterra ci ha perso un Europeo. Dobbiamo tirare immediatamente su il morale, noi come squadra, società, dirigenti, tifosi e anche voi giornalisti “.

Non sarà affatto facile per l’Ischia smaltire due sconfitte cocenti nell’arco di così poco tempo, prima con la Mariglianese e poi la semifinale persa. Iervolino a giugno dichiarò che c’era più di qualche giocatore che era difficile recuperare sotto l’aspetto mentale. Per lei sarà un lavoro abbastanza difficile ora in virtù della gara di domenica ma bisogna tener conto anche della piazza che sembra esseri spaccata di nuovo in due?

“Assolutamente. Domani saremo già a lavoro e proveremo a ricucire i morali in funzione di come è stato fatto a giugno. Iervolino chiosa- Io prima della partita ho detto ai ragazzi che il 2 giugno eravamo a raccattare i cocci da terra perché è stato così. Abbiamo creato un grande gruppo dal punto di vista umano e questo è la forza che ci deve essere per smaltire questa cocente delusione”.

Ischia, sconfitta di rigore. Il Virtus Campania vola in finale

Simone Vicidomini– L’Ischia dice addio alla finale. Sconfitta amara nella semifinale di ritorno giocata al “Mazzella”, a far festa è il Virtus Campania. Ennesima sconfitta rovente per i gialloblu e per l’intera piazza isolana che in poco tempo hanno perso prima la finale con la Mariglianese per accedere in Serie D, e poi ieri (oggi per chi legge) l’accesso alla finalissima della Coppa Italia. Ormai lo stadio di FondoBosso è diventato terra di conquista da parte di tutti e pensare che negli anni addietro le squadre avversarie dovevano sudare ben sette camicie per portare a casa almeno un punto, oggi invece trovano spesso terreno fertile.

Un Virtus Campania che dopo quasi novanti minuti completamente schierati dietro la linea della palla, con un vero bus piazzato davanti la difesa non a caso sono il modulo scelto dal tecnico avversario Liquidato è stato un 3-5-2 il che la dice lunga. I biancorossi così l’anno spuntata ai tiri di rigore dove ora si giocheranno la finale contro il San Marzano, che pure si è qualificato con un brivido, perdendo tra le mura amiche 2-0 contro la Scafatese mandando così i sarnesi ai tiri di rigore, dove poi hanno staccato il pass superando i canarini per 4-2.

Nei 180 minuti giocati, l’Ischia avrebbe meritato di andare in finale. I gialloblu però nella partita dell’andata avrebbero dovuto concretizzare al meglio le occasioni avute e chiudere il discorso qualificazione, cosa che non è riuscita ed infatti nella gara di ritorno ha avuto serie difficoltà a scardinare il muro difensivo dei biancorossi. Purtroppo in queste partite sono emersi a galla tutti i problemi di natura tecnico-tattica dell’Ischia, che ha confermato di essere una squadra che ha evidenti lacune a centrocampo (polmone della squadra) e in fase offensiva, dove manca un vero numero 9 in area di rigore capace di spostare gli equilibri, non a caso gli ospiti avevano un giocatore come Fragiello.

L’Ischia ha avuto tre nitide palle gol. Ma purtroppo come spesso capita, manca sempre quel tocco finale per chiudere l’azione di gioco con il gol. Il fatto e nelle poche occasioni create, Castagna era riuscito anche a superare Avino (grande prestazione) ma la traversa gli ha negato la gioia. Rimane davvero tanto amaro in bocca, anche perché giocarsi una finale sarebbe stato un bel riscatto dopo la grande delusione di pochi mesi fa. La società però ha deciso di proseguire con questo progetto a lungo termine, con una rosa fatta di giovani, però così facendo non si va da nessuna parte.

Ci teniamo a dire va bene il progetto “Made In Ischia” però penso che D’Abundo debba anche capire che sull’isola verde, non esiste un attaccante che ti possa far fare il salto di categoria o che ti sposta l’equilibrio in fase offensiva. Se l’Ischia ha veramente come obiettivo quello di conquistare un posto per i play-off , e anche giunta ora che l’intera società isolana vada nuovamente sul mercato e metta a disposizione un attaccante a Iervolino.

Domenica al “Mazzella” ci sarà un altro big-match Ischia-Puteolana con la speranza che questa ennesima delusione non si ripercuota nella testa dei giocatori gialloblu, anzi ci aspettiamo una prova di riscatto immediata.

LE FORMAZIONI- Iervolino recupera Florio in extremis a destra con Mazzella che ritorna tra i pali. Al centro Chiariello e Di Costanzo con Buono sulla sinistra. In mediana Arcamone con Montanino, Trofa schierato sulla destra alle spalle di Castagna a supporto di Sogliuzzo come falso nueve e con Filosa a sinistra. Il Virtus Campania risponde con un 3-5-1. Avino in porta; Puccinelli e Sivero con Polverino in mezzo. A centrocampo Orefice con Avolio e Porcaro con Granato largo a destra e Ciaravolo a sinistra; in avanti Fragiello e Dieme.

LA PARTITA – Primo squillo del match con Castagna, conclusione di sinistro ma Avino si distende e respinge. Al 26’ angolo dalla destra di Arcamone, Chiariello dal limite calcia al volo in perfetta scelta di tempo: pallone rasoterra che Avino riesce a intuire e parare. Al 29’ Arcamone perde palla: Porcaro crossa, la palla viene respinta e Di Costanzo, nel tentativo di rinviare innesca la deviazione da terra di Dieme che per poco Mazzella non viene sorpreso. Al 34’ Castagna va via sulla destra, Sogliuzzo si smarca per la battuta bassa che però viene rimpallata da un difensore. Sul finire del tempo, Sogliuzzo da oltre venti metri carica il destro, ma la soluzione è centrale e Avino para.

La ripresa inizia con lo stesso copione del primo. Al 14’ Castagna entra in area dalla sinistra, salta in dribbling due avversari ma la conclusione viene leggermente deviata da un difensore. 1’ dopo Montanino salta su azione d’angolo: pallone a lato. Liquidato richiama Orefice e inserisce Cardone. Iervolino risponde con Trani al posto di Filosa. L’Ischia recupera palla sulla trequarti (23’), Trofa ha spazio per il mancino che sibila non lontano dal palo alla destra di Avino. Al 26’ occasionissima per l’Ischia. Apertura sulla destra per Trani che mette basso in mezzo per Castagna che si coordina e lascia partire un missile che, deviato da Avino, si stampa sulla traversa.

Al 29’ l’Ischia perde palla, ripartenza di Fragiello che però viene contrato in area da Di Costanzo. Altra occasione per l’Ischia: ripartenza di Sogliuzzo che entra in area ma il suo destro in corsa si spegne di pochissimo a lato. Conte prende il posto di Arcamone. Forcing dell’Ischia, Virtus chiusa al limite della propria area. Al 41’ altra occasione per l’Ischia: angolo dalla sinistra, colpo di testa ravvicinato di Trofa e altro miracolo di Avino che respinge. Ultimi cambi degli allenatori finalizzati alla lotteria dei rigori. Escono Trofa e Di Costanzo, entrano Cibelli e Pistola.

La semifinale si decide dunque ai tiri dagli undici metri. Il primo a calciare è il biancorosso Tortora che spiazza Mazzella. Anche Cibelli dell’Ischia spiazza Avino ma il pallone termina fuori. Mazzella rimedia subito respingendo il tiro di Del Grande. Pistola ha l’occasione per impattare ma centra il palo. Zerlenga calcia forte e batte Mazzella per il 2-0. Per i gialloblù si fa dura. Conte si fa parare il suo tiro da Avino, poi Dieme è preciso e decreta la qualificazione della Virtus Campania.

ISCHIA                           0
VIRTUS CAMPANIA    3
(d.c.r.; t.r. 0-0)

ISCHIA: Mazzella, Florio, Buono, Trofa (47’ st Cibelli), Chiariello, Montanino, Arcamone (32’ st Conte), Sogliuzzo, Filosa (17’ st Trani), Castagna, Di Costanzo (48’ st Pistola). (In panchina Di Chiara, Muscariello, D’Antonio, Di Sapia, De Luise). All. Iervolino.

VIRTUS CAMPANIA: Avino, Sivero, Polverino, Avolio, Puccinelli, Ciaravolo (42’ st Visciano), Porcaro (48’ st Tortora), Orefice (17’ st Cardone), Dieme, Granato, Fragiello (32’ st Zerlenga). (In panchina Napolitano, Napolitano L., Ventola, Del Grande, Cerrone). All. Liquidato.

ARBITRO: De Angelis di Nocera Inferiore (ass. Scala di Castellammare e Frisulli di Ercolano).

SEQUENZA RIGORI: Tortora (V) gol; Cibelli (I) fuori; Del Grande (V) parata; Pistola (I) palo; Zerlenga (V) gol; Conte (I) parato; Dieme (V) gol.

NOTE: angoli 10-1 per l’Ischia. Ammoniti Granato, Montanino, Cardone, Visciano. Durata: p.t. 45’, s.t. 50’. Spettatori 500 circa.

 

 

 

 

 

Sicilia: contributo a fondo perduto sul credito alle imprese danneggiate dalla pandemia

Le istanze potranno essere presentate dal 15 dicembre 2021 alle ore 17:00 del 28 febbraio 2022, accedendo con SPID o CNS allo sportello telematico IRFIS. Destinatari: medie, piccole e micro imprese con sede legale o operativa in Sicilia, cui è stato erogato un finanziamento a seguito di danni economici causati dall’emergenza epidemiologica Covid-19 (riduzione del fatturato 2020 su 2019 non inferiore al 30%. Caratteristiche agevolazione: contributo a fondo perduto associato ad un finanziamento concesso da banche o intermediari finanziari nella misura del 10% del finanziamento erogato e per un importo massimo di 30mila euro.

L’Irfis-FinSicilia, su affidamento della Regione Siciliana proposto dall’assessorato all’Economia, ha pubblicato l’avviso per la concessione di Contributi a fondo perduto a fronte di finanziamenti erogati da banche/intermediari finanziari in favore delle Imprese con sede in Sicilia e danneggiate dall’emergenza epidemiologica da Covid 19.

Con Deliberazione della Giunta regionale n. 240 del 10/6/2021 sono state delineate le caratteristiche dei prodotti finanziari da attivare nell’ambito della riprogrammazione delle risorse del Patto per la Sicilia (FSC 2014-2020) prevista dalla Deliberazione della Giunta regionale n. 137 del 31/3/2021, con la finalità di favorire l’accesso al credito delle imprese siciliane gravemente vulnerate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Tra i prodotti identificati nella citata deliberazione rientrano i contributi a fondo perduto a fronte di finanziamenti erogati da banche/intermediari finanziari in favore delle imprese con sede in Sicilia, di cui al presente avviso, il cui testo è stato approvato con Decreto dell’Assessore all’Economia n. 82/2021 del 9.12.2021.

L’ammontare delle risorse dedicate è pari a euro 100.000.000,00 (centomilioni/00) e comunque nei limiti delle somme disponibili, da cui dovranno dedursi i costi e le commissioni da riconoscere al soggetto gestore. Le risorse sono provenienti dalla riprogrammazione delle risorse del Patto per la Sicilia (FSC 2014-2020) prevista dalla Deliberazione della Giunta regionale n. 137 del 31/3/2021.

Destinatari della misura sono le Piccole, Medie e Micro imprese (come definite nell’allegato 1 del Regolamento UE n. 651/2014) aventi sede legale o operativa in Sicilia, cui è stato erogato un finanziamento da banche o intermediari finanziari iscritti all’albo ex articolo 106 TUB, che hanno subito danni economici dall’emergenza epidemiologica Covid-19 consistenti nella riduzione del fatturato 2020 su 2019 non inferiore al 30%. Non rientrano tra i destinatari dell’agevolazione i soggetti che svolgono esclusivamente o prevalentemente un’attività afferente ai codici ATECO 2007 compresi nelle seguenti sezioni della medesima classificazione ATECO 2007: x A – Agricoltura, silvicoltura e pesca; x O – Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria; x T – Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze; x U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali. Possono presentare l’istanza di contributo a fondo perduto: Piccole, medie e micro imprese, come definite nell’Allegato I, Articolo 2 del Regolamento UE n. 651/2014 che devono possedere alla data di presentazione dell’istanza i requisiti di ammissibilità di seguito elencati,che devono sussistere anche alla data di erogazione del contributo: 1. Sono costituite e regolarmente iscritte come attive nella pertinente sezione del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente e hanno sede legale o operativa in Sicilia; 2. Si trovano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a procedure concorsuali e non essendo in stato di scioglimento o liquidazione volontaria; 3. Hanno ottenuto un finanziamento da un intermediario creditizio (banca o intermediario finanziario iscritto all’albo di cui all’art. n. 106 del TUB), fermo restando che l’erogazione del contributo resta subordinata all’erogazione del finanziamento bancario associato, come meglio specificato ai successivi artt. 6 e 8; 4.Hanno subito danni economici dall’emergenza epidemiologica Covid-19 consistenti nella riduzione del fatturato 2020 su 2019 non inferiore al 30%; 5. Sono in regola con il pagamento degli oneri contributivi ed assistenziali, come risultante dal DURC rilasciato da INPS/INAIL, salvo che per il periodo di applicabilità delle disposizioni di cui all’art. 109, comma 13, lettera C, della L.r. 9/2021 e sue eventuali proroghe; 6. Non presentano le caratteristiche di impresa in difficoltà ai sensi dell’art. 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014 alla data del 31 dicembre 2019, salvo quanto previsto dalla Comunicazione della Commissione 7 2020 C 218/03 “Terza modifica del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”; 7. Non sono stati destinatari,nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’avviso per la concessione delle agevolazioni, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni o dell’obbligo di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Sicilia, per accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta, comunque imputabile al soggetto beneficiario, e non sanabile, oltre che per indebita percezione, accertata con provvedimento giudiziale, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro; 8.Sono in regola con la normativa antimafia e a carico delle stesse non sussistono le cause di esclusione previste dai commi 1 e 2 dell’art. 80 del D.Lgs. n. 50/2016. Le predette cause di esclusione rilevano se la sentenza o il decreto penale di condanna ovvero la misura interdittiva sono stati emessi nei confronti: del titolare o del direttore tecnico, se si tratta di impresa individuale; di un socio o del direttore tecnico, se si tratta di società in nome collettivo; dei soci accomandatari o del direttore tecnico, se si tratta di società in accomandita semplice; dei membri del consiglio di amministrazione cui sia stata conferita la legale rappresentanza ivi compresi institori e procuratori generali, dei membri degli organi con poteri di direzione o di vigilanza o dei soggetti muniti di poteri di rappresentanza, di direzione o di controllo,del direttore tecnico o del socio unico persona fisica, ovvero del socio di maggioranza in caso di società con un numero di soci pari o inferiore a quattro, se si tratta di altro tipo di società o consorzio. 9. Non hanno subito condanne in via definitiva ascrivibili a reati di mafia e non hanno omesso di denunciare alle competenti Autorità richieste estorsive, ovvero richieste di tassi usurai su prestiti, da parte di organizzazioni criminali o soggetti criminali, verificatesi nell’ultimo triennio precedente la data di presentazione dell’istanza e devono accettare espressamente gli effetti ostativi/decadenziali derivanti dall’accertamento dell’insussistenza del predetto requisito. Inoltre, ai fini dell’ammissibilità dell’istanza i richiedenti le agevolazioni devono impegnarsi a denunciare alle competenti Autorità,a pena di decadenza dai benefici concessi, ogni richiesta estorsiva ovvero di tasso usuraio su prestito da parte di organizzazioni o soggetti criminali e devono accettare espressamente, anche in questo caso, gli effetti derivanti dal riscontro del verificarsi della citata condizione decadenziale. Il possesso dei requisiti e le condizioni di cui sopra devono essere oggetto di specifica autocertificazione da parte del richiedente ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, come meglio dettagliato al successivo articolo 7. Ogni eventuale modifica o variazione dei requisiti, intervenuta dopo la presentazione dell’istanza e fino all’erogazione del contributo, deve essere tempestivamente comunicata all’IRFIS, per le eventuali verifiche e valutazioni, pena la decadenza dal diritto al finanziamento e la revoca dello stesso.ogni richiesta estorsiva ovvero di tasso usuraio su prestito da parte di organizzazioni o soggetti criminali e devono accettare espressamente, anche in questo caso, gli effetti derivanti dal riscontro del verificarsi della citata condizione decadenziale. Il possesso dei requisiti e le condizioni di cui sopra devono essere oggetto di specifica autocertificazione da parte del richiedente ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, come meglio dettagliato al successivo articolo 7. Ogni eventuale modifica o variazione dei requisiti, intervenuta dopo la presentazione dell’istanza e fino all’erogazione del contributo, deve essere tempestivamente comunicata all’IRFIS, per le eventuali verifiche e valutazioni, pena la decadenza dal diritto al finanziamento e la revoca dello stesso.ogni richiesta estorsiva ovvero di tasso usuraio su prestito da parte di organizzazioni o soggetti criminali e devono accettare espressamente, anche in questo caso, gli effetti derivanti dal riscontro del verificarsi della citata condizione decadenziale. Il possesso dei requisiti e le condizioni di cui sopra devono essere oggetto di specifica autocertificazione da parte del richiedente ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, come meglio dettagliato al successivo articolo 7. Ogni eventuale modifica o variazione dei requisiti, intervenuta dopo la presentazione dell’istanza e fino all’erogazione del contributo, deve essere tempestivamente comunicata all’IRFIS, per le eventuali verifiche e valutazioni, pena la decadenza dal diritto al finanziamento e la revoca dello stesso.

Per ogni e qualsiasi chiarimento e quant’altro necessario rivolgersi all’Irfis-FinSicilia S.p.A. Via Giovanni Bonanno, 47, 90143 Palermo PA, Aperto ⋅ Chiude alle ore: 13:15 ⋅ Riapre alle ore 14:30 Telefono: 091 782 1111.

Adduso Sebastiano

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Il Giorno della Memoria: per non dimenticare

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La memoria

Oggi è Il Giorno della Memoria, il giorno del ricordo, dei pensieri di chi ha vissuto sulla propria pelle la follia umana e di chi l’ha solo studiato o letto, magari qualche capolavoro di Primo Levi.

Oggi è il giorno del ricordo, dei pensieri e magari anche di qualche deficiente che festeggia, perché al peggio non c’è mai fine e nemmeno all’ignoranza e alla crudeltà umana, vedi alla voce Isis.

Perché quando ci penso, non riesco ancora a capacitarmi, a darmi una risposta, una spiegazione su come si possa fare uno sterminio del genere, su quali siano i motivi che hanno portato un malato mentale come Hitler, Stalin e al-Zarqawi dopo, la lista è lunga, che più o meno velatamente li hanno seguiti per anni e li stanno seguendo!

Non riesco nemmeno ad immaginare il dolore, la sofferenza, il terrore, le barbarie, la ferocia con la quale senza alcun motivo, perché quelli addotti non erano e non saranno mai dei motivi, perché non possono esistere quelle e queste ideologie, siano stati e vengono trattati milioni di esseri umani che avevano ed hanno solo la sfortuna di non essere come piace al mostro di turno.

Credo che ciò che sia accaduto e che sta accadendo sia la peggiore dimostrazione di cosa possa fare l’uomo.

Primo Levi affermava: “…che è successo, che è capitato e che potrebbe succedere di nuovo!”, appunto, sta già accadendo, quanti fili spinati!? Questo è triste, è umiliante! La storia va insegnata e imparata. Ma non è così. La gente se ne frega. Se ne frega di tutto ciò che accade attorno a sé. Mica può succedere proprio a me? Ci sono storie che sembrano lontane ma sono molto più vicine di quanto si possa immaginare.

Oggi è un giorno di pensieri e di rispetto, per chi ci ha sofferto, per chi ci è morto e per chi sta soffrendo e sta morendo, senza nessuna colpa.
Stamattina pensavo che sarebbe stato bello se tutti per un minuto avessero pensato, dentro di sé, in silenzio, senza nessuna pubblicità televisiva, senza nessun proclamo, a coloro che hanno vissuto una delle più terrificanti repressioni dell’umanità, assieme a tutte le altre e agli altri orrori in atto oggi.

Ma so che non è stato così. Per lo più c’è indifferenza, menefreghismo, la convinzione per molti di essere più forti, di essere liberi, di voler dominare il mondo, tutti nella scia di chi ha comprato una scatola di Risiko, si è fatto spiegare le istruzioni di gioco, perché non le capisce e si è messo a giocare col mondo.

Oggi và il mio rispetto assoluto a coloro che ne hanno sofferto, hanno perso e stanno perdendo la vita per la ferocia umana e a coloro che hanno e stanno combattendo per difendere un bene assoluto, la libertà.

A coloro che ci hanno creduto e ci credono, che hanno contribuito al compimento di quello scempio e a quelli che oggi lo stanno compiendo rimarrà solo e per sempre il mio disprezzo!

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Sull’auto medica un’infermiera e un soccorritore tenevano hashish e cocaina

Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno sequestrato oltre 30 grammi di sostanza stupefacente a due soggetti appena sbarcati al porto di Palermo dalla nave di linea proveniente da Napoli.

In particolare, le Fiamme Gialle del 1° Nucleo Operativo Metropolitano, a seguito di attenta analisi delle liste di passeggeri in transito, hanno individuato un’auto medica, operante presso una nota casa di riposo della provincia di Roma, i cui passeggeri, un’infermiera ed un soccorritore, equipaggiati con le uniformi di servizio, mostravano evidenti segni di nervosismo alla vista dei militari.

I finanzieri decidevano quindi di sottoporre il mezzo ad accurata ispezione con l’ausilio di unità cinofile antidroga del Corpo, rinvenendo, occultati all’interno del kit di pronto soccorso in dotazione al mezzo, gr, 30,2 di hashish e gr. 1,5 i di cocaina.

Le sostanze stupefacenti sono state immediatamente sottoposte a sequestro penale e i responsabili segnalati a piede libero alla Procura della Repubblica di Palermo per illecita detenzione.

NOTA

L’attività di servizio si inquadra nell’ambito della costante azione di controllo assicurata dalla Guardia di Finanza a contrasto dei traffici illeciti che interessano il territorio nazionale, finalizzata, anche alla repressione del fenomeno del traffico di stupefacenti.

Adduso Sebastiano

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Oltre 2.800 persone controllate dalla Polizia di Stato nelle stazioni e sui treni siciliani

2.841 persone controllate, 48 treni presenziati, 21 veicoli ispezionati e 338 pattuglie impegnate nei servizi di vigilanza in stazione, a bordo treno e lungo la linea ferroviaria: è questo il bilancio delle principali attività di controllo nella settimana dal 17 gennaio al 23 gennaio 2022 dalla Polizia ferroviaria in tutta la Sicilia.

A Messina la Polfer, durante un servizio di vigilanza all’interno della locale stazione ferroviaria, ha rintracciato un catanese ricercato dal maggio 2019 per essere sottoposto alla misura della libertà controllata.

A Palermo gli agenti della Polfer, con la collaborazione del personale ferroviario, hanno restituito un cellulare ad una ragazza che lo aveva smarrito su un treno e, ad una giovane studentessa, una borsa dimenticata a bordo di un treno regionale contenente effetti e documenti personali nonché la somma di 90 euro.

Gli agenti di Palermo, nella scorsa settimana, hanno anche tenuto due incontri presso il Liceo Classico “Meli” di Palermo, nell’ambito del progetto di educazione alla legalità “Train… to be cool”. L’iniziativa educativa, nata nel 2014 dal Servizio Polizia Ferroviaria del Dipartimento della P.S., in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università degli studi di Roma la Sapienza, è rivolta agli studenti di ogni ordine e grado che usufruiscono del mezzo ferroviario per spostarsi o che frequentino una scuola ubicata nei pressi di una stazione, passaggi a livello o linea ferroviaria.

I circa 500 ragazzi incontrati, tra i quali molti pendolari, hanno interagito con gli agenti che, attraverso filmati e giochi, hanno spiegato le regole di comportamento in ambito ferroviario per viaggiare in sicurezza. Gli incontri hanno suscitato molto entusiasmo e partecipazione sia tra gli insegnanti che tra gli studenti che non hanno lesinato domande agli agenti su diversi aspetti dell’ambiente ferroviario e non.

Adduso Sebastiano

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Doveva scontare un anno e quattro mesi: arrestato in carcere

I Carabinieri della Stazione di Pachino (SR) hanno arrestato un 37 enne del luogo, con precedenti di polizia, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Genova . L’uomo doveva scontare la pena di anni 1 e mesi 4 per reati commessi nel 2015.

L’arrestato è stato condotto presso casa di reclusione di Noto (SR) come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.

Adduso Sebastiano

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6 arresti, sequestrate: arma da guerra, marijuana, cocaina e hashish

I Carabinieri della Stazione Partanna Mondello PA), nel corso dei periodici servizi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere ‘Zen 1’, hanno proceduto agli arresti di due uomini di 27 e 63 anni e una donna 42enne, tutti palermitani, per detenzione di arma da guerra e detenzione illecita di sostanze stupefacenti,

I militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare ritrovando 1 pistola, con matricola abrasa, completa di 2 caricatori e 24 munizioni.

Inoltre, occultati nella mobilia, è stato possibile recuperare 1,2 kg di marijuana parzialmente già suddivisa dosi e 2 bilancini di precisione, oltre al materiale atto al confezionamento.

L’arma ed il munizionamento verranno inviate al RIS dei Carabinieri di Messina per le analisi balistico-dattiloscopiche e per verificare se siano state impiegate per la commissione di altri delitti.

In un’altra circostanza, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di San Filippo Neri hanno tratto in arresto un 37enne e un 22enne, entrambi palermitani, dopo averli notati cedere sostanza stupefacente a un acquirente allontanatosi nell’immediatezza, i Carabinieri a seguito di perquisizione personale e locale hanno rinvenuto quasi 100 dosi tra cocaina, hashish e marijuana. Gli arrestati sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari.

Con l’ausilio del cane antidroga “Ron”, del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia, sono stati i militari della Stazione Carabinieri Falde ad arrestare un 52enne trovato in possesso di quasi 50 grammi di hashish.

Gli arresti sono stati convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo. Tutta la droga sequestrata verrà esaminata dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo.

Adduso Sebastiano

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Sicilia, seconda rapina cruenta in due giorni. La FABI: misure di sicurezza insufficienti

Seconda rapina cruenta in due giorni in Sicilia. Ieri alla BPER di Villaggio Mosè ad Agrigento, due malviventi armati di pistola e con il volto travisato, hanno tentato un colpo alla Banca Per di Viale Leonardo Sciascia al Villaggio Mosè. Non sono riusciti a portare a termine la rapina in quanto il cassiere che doveva aprire la cassaforte è svenuto.

Oggi un rapinatore armato di coltello e con il volto coperto, ha tentato di rapinare la Banca Don Rizzo di Via De Amici a Palermo, colpendo alla testa un’impiegata che ha accennato una reazione e ferendola con il manico dell’arma da taglio.

Dura la reazione della FABI, il principale Sindacato del Bancari che per voce di Gabriele Urzì,  Segretario Provinciale di Palermo e Responsabile Salute e Sicurezza del Sindacato e Gaetano Castagna Responsabile FABI Sicilia delle Banche di Credito Cooperativo (la Don Rizzo è una B.C.C.), lancia un allarme sulla recentissima escalation di violenza a danno di sportelli bancari.

“È inammissibile la scarsa attenzione all’incolumità di dipendenti e clienti da parte delle aziende, affermano i Sindacalisti. L’abolizione delle guardianie armate, ancora più grave a tempo di pandemia dove la presenza delle guardie giurate aveva anche una funzione di presidio agli accessi nel rispetto delle norme di sicurezza e l’enfatizzazione della videosorveglianza e/o di altri apprestamenti tecnologici che sono certamente utili ma più nella fase della individuazione dei colpevoli che della prevenzione, stanno producendo simili episodi” ha dichiarato il Segretario Provinciale di Palermo e Responsabile Salute e Sicurezza del Sindacato e Gaetano Castagna Responsabile FABI Sicilia delle Banche di Credito Cooperativo.

“Ci chiediamo – ha concluso Gabriele Urzì – se debba scapparci il morto per far capire che le banche, nonostante la diminuzione registrata del numero di rapine, sono luoghi ad alto rischio. Ci attiveremo, concludono Urzì e Castagna, per mettere in atto tutte le misure necessarie per la tutela fisica e psicologica di lavoratori e clienti. I soldi spesi in sicurezza non sono spese ma investimenti!”.

Adduso Sebastiano

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Pregiudicato percettore di reddito di cittadinanza arrestato per spaccio e detenzione pistola e proiettili

I Carabinieri di Solarino (SR), con il supporto delle unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi e dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito delle perquisizioni nelle aree rurali del paese e arrestato un soggetto.

Le operazioni hanno portato all’arresto in flagranza di un noto pregiudicato del luogo 58enne, il quale è stato trovato in possesso diversi involucri contenenti diverse tipologie e quantità di stupefacenti, nello specifico 24 grammi di cocaina, 54 di hashish e 26 di marijuana, tutto astutamente occultato tra gli animali di una stalla di sua proprietà.

Le unità cinofile, addestrate anche nel ritrovamento di armi ed esplosivi, hanno permesso di rinvenire e sequestrare una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa con caricatore pieno e inserito e 47 proiettili.

L’arma verrà inviata al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per verificare l’eventuale utilizzo in episodi criminosi.

L’arrestato, che percepiva il reddito di cittadinanza, si è visto in ragione della sua condotta criminosa revocato il beneficio ed è stato condotto in carcere dai Carabinieri così come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.

Adduso Sebastiano

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Un quadruplo omicidio con due minorenni uccisi e un suicidio a Licata (AG)

Stamattina intorno alle ore 7,39 c’è stato un quadruplo omicidio, ucciso il fratello, la cognata e i due nipoti minorenni, poi l’uccisore si è allontanato per spararsi alla testa, è poi morto in ospedale

Stamattina 26 gennaio 2022 alle ore 07.30 circa a Licata (AG) in contrada Safarello si è verificato un quadruplice omicidio.

TARDINO Angelo classe 1974, dopo essersi recato a casa del fratello TARDINO Diego, classe 1977 e utilizzando una pistola Beretta cal. 9×21, lo uccideva insieme alla cognata BALLACCHINO Alexandra Angela classe 1982 ed ai nipoti T.A. classe 2007 e T.V. classe 2010, per poi allontanarsi in via Mauro De Mauro ove tentava il suicidio esplodendosi 2 colpi alla tempia con una pistola a tamburo marca Bernardelli.

L’uomo infatti, dopo aver ucciso i suoi parenti avrebbe chiamato la moglie per confessarle l’accaduto e poi aveva deciso di costituirsi ma, mentre era al telefono con i carabinieri ha cambiato idea e si è sparato un colpo di pistola in testa.

Ritrovato agonizzante pochi istanti dopo dai Carabinieri che erano già sulle tracce, dopo averlo prima intrattenuto al telefono, veniva immediatamente soccorso e trasportato in elisoccorso presso l’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Una volta conclusa la tac i medici aspettavano il risultato del tampone per verificare se l’uomo era affetto da Covid-19, invece, poco prima dell’arrivo dell’esito, intorno alle 12.34, Tardino è deceduto. I medici non hanno fatto in tempo a condurlo nel reparto di rianimazione.

LE INDAGINI

Sopralluogo a cura della Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento che procede unitamente alla Compagnia di Licata (AG).

Sul posto sono intervenuti il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Vittorio Stingo, il Sost. Proc. dr.ssa Paola Vetro ed il medico legale.

Salme poste sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di autopsia. Le indagini sono coordinate dal Procuratore di Agrigento Dr. Luigi Patronaggio e dal Sost. Proc. d.ssa Paola Vetro.

Sembra dai primi accertamenti che alla base di questo folle gesto vi fossero dei dissapori per dei terreni e e un pozzo tra i due fratelli che prima abitavano nello stesso palazzo ma litigavano in continuazione per la divisione di queste proprietà agricole, tanto che la moglie del fratello ucciso aveva deciso di andare a vivere in campagna, pur di non avere nulla a che fare con il cognato.

Durante la discussione di stamattina con il fratello, l’uomo avrebbe estratto le pistole uccidendo i 4 familiari: Diego Tardino il fratello, la cognata Alexandra e i due nipoti di 11 e 15 anni, Alessia e Vincenzo.

L’uccisore aveva in casa un fucile da caccia e tre pistole e le armi erano tutte a norma di legge, regolate dal porto d’armi. L’uomo aveva ottenuto la licenza.

Il paese di Licata è sgomento e l’Amministrazione comunale dichiarerà il lutto cittadino per i funerali delle vittime dell’efferato omicidio, soprattutto per i due adolescenti coinvolti nella tragedia.

Adduso Sebastiano

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Juve Stabia, il 4-2-3-1 è il modulo più congeniale? – La Bastonatura

Juve Stabia, il pareggio in agrodolce di Campobasso certifica i problemi in trasferta della squadra di mister Sottili (nelle ultime 7 gare solo 2 punti) e pone interrogativi sul fatto se il modulo tattico 4-2-3-1 sia effettivamente il modulo più congeniale a questa squadra tenuto conto delle caratteristiche dei calciatori che compongono la rosa.

IL MODULO TATTICO MIGLIORE PER LA JUVE STABIA E’ IL 4-2-3-1?

Non più tardi di una settimana fa, il socio Giuseppe Langella ebbe a dire in diretta nel corso di “Juve Stabia Live” che Luca Berardocco, ceduto alla Carrarese, era stato sacrificato sull’altare del 4-2-3-1 in quanto mister Sottili, sempre più convinto di questo atteggiamento tattico, preferisce giocare con due mediani fisici senza il classico regista.

Detto, fatto. A Campobasso è scesa in un campo con una mediana tutta fisicità con Davì e Altobelli in campo e Schiavi, l’unico dotato di piede vellutato a centrocampo, limitato a fare l’esterno offensivo a sinistra dove è un pesce fuor d’acqua. Il risultato è stato che la Juve Stabia, a differenza delle precedenti gare, non solo non ha trovato la rete ma addirittura ha creato meno occasioni da rete di quanto ne avesse create in precedenza. Prova ne è che, sia il palo di Eusepi che il tiro di Evacuo parato molto bene da Zamarion, non sono venuti da azioni manovrate ma da rimpalli o azioni sporche che hanno portato al tiro gli attaccanti gialloblè.

Ci si chiede a questo punto se il 4-2-3-1 sia ancora il modulo tattico più congeniale per questa squadra che a Campobasso ha creato davvero poco andando vicina a subire anche la beffa nel finale.

Probabilmente, a nostro modesto avviso, si potrebbe virare verso un 4-3-3 con il classico ruolo di regista che, non essendoci più Berardocco, potrebbe essere ricoperto da Squizzato (quando tornerà finalmente disponibile) o meglio ancora da Nicolas Schiavi che è l’unico in organico a poter gestire in maniera fluida la manovra di gioco e a poter inventare qualcosa dal centrocampo in su.

In questo modo ne beneficerebbe anche il terminale offensivo della Juve Stabia, Umberto Eusepi, che molto spesso nell’arco della gara (è avvenuto spesso a anche a Campobasso), a causa dell’assenza di palle giocabili, è costretto a rinculare a centrocampo e giocare spesso spalle alla porta per cercare di fare da raccordo tra centrocampo e attacco e far salire la squadra.

Ma Eusepi non è stato acquistato per questo tipo di lavoro. Eusepi deve fare la differenza negli ultimi 20 metri e mai come in questo momento serve come il pane alla Juve Stabia. Troppo poche le palle giocabili per il bomber della Juve Stabia e quasi mai un cross degno di questo nome dalle due fasce. In questo modo Eusepi è quasi sprecato ed è un grande peccato perchè è un attaccante che tutta la Lega Pro ci invidia e che dovrebbe rappresentare un valore aggiunto per questa squadra.

Nel frattempo il punto conquistato a Campobasso può essere letto in due modi diametralmente opposti: positivo se l’obiettivo è quello di una salvezza tranquilla, negativo se l’obiettivo è quello di ritornare stabilmente nei piani alti della classifica.

Per una Juve Stabia che continua ad avere seri problemi nelle gare in esterna: nelle ultime 7 gare, 5 perse e due pareggiate a Catanzaro e a Campobasso. Con uno score di 5 gol fatti e una media realizzativa in esterna di 0,71 gol fatti a partita nelle ultime 7 fuori casa, e addirittura ben 13 gol subiti con una media di 1,86 gol subiti a partita, quasi come se l’avversario partisse stabilmente quasi due gol sopra rispetto alla Juve Stabia nelle gare fuori dalle mura amiche.

Numeri che ci dicono che c’è qualcosa da rivedere, soprattutto nelle gare in esterna ma non solo. E magari la prima revisione potrebbe partire proprio dal modulo tattico delle Vespe

 

 

 

 

Formula Uno, le date di presentazione di AlphaTauri e Alpine

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Formula Uno, il team di Faenza e il team francese svelano ufficialmente la data di presentazione delle loro vetture

 

Formula Uno, le date di presentazione di AlphaTauri e Alpine

 

Mentre la stagione della Ferrari inizia ufficialmente con i test a Fiorano, gli altri team continuano ad annunciare e svelare la data di presentazione delle loro vetture.

 

Si riempie il calendario

Si parte infatti come tutti sanno il 10 febbraio, data di presentazione dell’Aston  Martin. Nei giorni successivi toccherà a McLaren, Ferrari(il 17) e Mercedes. Da oggi aggiungiamo in calendario due date: 14 e 21 febbraio.

 

Una scelta…romantica

Il 14 febbraio, data poco piacevole sicuramente ai single, sarà svelata la nuova AlphaTauri. Parliamo dell’AT03. Il team di Faenza, nella giornata di domani, completerà i giorni di test a Imola. La scorsa stagione, per il team italiano, è stata senza dubbio una delle migliori visto soprattutto l’ottimo rendimento della vettura.  I risultati ottenuti da Tsunoda sono stati senza dubbio discreti, considerando che per il giapponese era il primo anno in Formula Uno, mentre per Gasly è stato senza dubbio l’anno della vera consacrazione. Occhio dunque anche alla stagione 2022 per l’AlphaTauri che chissà non possa essere nuova sorpresa anche per lottare per posizioni più alte di classica.

 

Il 21 tocca alla Francia

Si sta parlando invece tanto, mai come questa stagione, della nuova Alpine. Il team francese, composto da una grande coppia piloti come l’esperto Alonso e il giovane Ocon, ha annunciato infatti nella giornata di oggi che la prossima A522 sarà presentata il 21 febbraio. Due giorni prima dei fatidici test di Barcellona, che si terranno senza pubblico e coperture televisiva.

 

Gosens-Inter, ci siamo! Pronto un contratto di 3 milioni

GOSENS-INTER – Ormai ci siamo! Robin Gosens sarà un nuovo giocatore dell’Inter. Il calciatore tedesco si trasferirà a Milano, dall’Atalanta, per circa 30 milioni di euro. Ingaggio da 3 milioni di euro a stagione.

Gosens-Inter, ci siamo! Arriva dall’Atalanta per 30 milioni di euro

Gosens-Inter. Si infiamma il calciomercato. Dopo la notizia che vede Vlahovic vicino al trasferimento alla Juventus, anche l’Inter batte un colpo. Sembra, infatti, in dirittura d’arrivo la trattiva che porterebbe Robin Gosens a sposare il progetto tecnico di Simone Inzaghi. Il giocatore tedesco, classe 1994, si trasferirebbe a Milano sulla base di un prestito oneroso, di 3 milioni, con diritto di riscatto fissato a 22 milioni di euro più bonus. Per lui, pronto un contratto di 3 milioni di euro netti a stagione.

Statistiche del giocatore

Robin Gosens è un difensore o esterno di centrocampo. Spesso utilizzato da Gasperini come quinto di centrocampo, si adatterebbe perfettamente al modulo di gioco di Inzaghi. Dopo un inizio carriera tra Germania e Olanda, Gosens si trasferisce all’Atalanta nel 2017 dall’Heracles per 1 milione di euro. Nei cinque anni passati in Italia, l’esterno ha segnato 25 reti in 121 presenze. Il calciatore è al momento ai box per un infortunio alla coscia. Nonostante ciò, l’Inter sembra interessata ad accaparrarsi il giocatore nelle prossime ore.

Il mercato dell’Inter

Il calciomercato nerazzurro si è ufficialmente acceso con l’acquisto di Robin Gosens. L’Inter è in cerca di un attaccante, in modo da ottemperare all’assenza di Correa per infortunio. Si pensa dunque a Felipe Caicedo, adesso in forza al Genoa ed ex giocatore della Lazio, dov’era allenato dall’attuale tecnico interista, Simone Inzaghi. Il calciatore ecuadoregno può arrivare se il Genoa fosse disposto ad accettare un prestito fino a fine stagione, mentre Caicedo dovrebbe ridursi l’ingaggio a 800mila euro per i prossimi cinque mesi. Meno probabile, invece, l’arrivo di Gianluca Scamacca, del Sassuolo, almeno per la stagione corrente.

Juve Stabia, scomparso Gennaro Novellino, padre del capo ufficio stampa delle Vespe

Juve Stabia, giornata funestata dalla notizia della morte di Gennaro Novellino, padre di Ciro Novellino, capo ufficio stampa della società stabiese.

Entrambi, sia Ciro che Gennaro sono stati da sempre fortemente legati alla nostra famiglia di ViVicentro. Ciro Novellino, attuale capo ufficio stampa della Juve Stabia, ha conseguito il tesserino di giornalista pubblicista attraverso la collaborazione con la nostra redazione di ViViCentro.it, ed oltre ad essere stato nostro caporedattore è stato il nostro corrispondente per il settore giovanile della Juve Stabia.

Gennaro Novellino invece è stato da sempre l’operatore video di ViViCentro per il settore giovanile e poi ha continuato con il figlio quando quest’ultimo ha intrapreso l’incarico di responsabile della comunicazione della società stabiese. Uomo da sempre appassionato di calcio e in particolare di calcio giovanile. 

Per questo motivo sia il settore giovanile delle Vespe a cui era fortemente legato Gennaro Novellino, sia la società Juve Stabia hanno emesso stamattina due comunicati esprimenti il profondo cordoglio per la scomparsa di Gennaro Novellino.

Di seguito il comunicato del settore giovanile della società gialloblè.

“Il settore giovanile della SS Juve Stabia in tutte le sue componenti, si stringe al dolore del responsabile Ufficio Stampa,
Ciro Novellino, per la dipartita del caro papà Gennaro.
Resta in tutti noi, il ricordo di un grande appassionato di calcio giovanile.
Buon Viaggio Gennaro 🙏🏻💛💙”. 

Di seguito anche la nota ufficiale della società stabiese pubblicata sulla propria pagina Facebook.

“S.S. Juve Stabia, in tutte le sue componenti, si stringe al dolore del responsabile della comunicazione, Ciro Novellino, per la dipartita dell’ amato padre. Alla famiglia Novellino le più sentite condoglianze da parte della famiglia Juve Stabia”. 

A Ciro Novellino a cui siamo particolarmente legati e a tutta la sua famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte di tutta la redazione di ViViCentro, di cui sia lui che il padre sono stati parte integrante nel corso degli ultimi anni.