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Juve Stabia, le cosiddette seconde linee della rosa: Tra speranze, misteri e delusioni dell’ultima stagione

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a stagione calcistica è sempre un mix di emozioni, e per ogni protagonista indiscusso, c’è una schiera di calciatori che hanno avuto meno spazio, ma che hanno comunque contribuito, o sognato di farlo. Analizziamo il “borsino” di chi ha giocato di meno, tra speranze future, misteri irrisolti e qualche delusione.

I Numeri Uno Mancati e le Certezze Difensive

Partiamo dai pali, dove Demba Thiam si è rivelato un baluardo inamovibile, lasciando ben poco spazio ai suoi compagni di reparto. Kristjan Matoševič ha avuto una sola occasione, in Coppa Italia contro l’Avellino, mentre Alessandro Signorini ha assaporato il campo solo nel finale della gara contro la Cremonese nei playoff. Un minutaggio esiguo per tutti, a testimonianza della solidità di Thiam.

La difesa

In difesa, invece, chi ha saputo ritagliarsi un ruolo importante, pur non essendo un titolare fisso, è stato Danilo Quaranta. Ogni volta che è stato chiamato in causa, ha sempre risposto presente, dimostrando il suo valore e la sua affidabilità. Una certezza per la retroguardia.

Giovani Promesse e Battaglie Personali

Il futuro sembra sorridere a Matteo Baldi, che si è confermato un profilo giovane ma estremamente interessante. La sua combinazione di buona tecnica individuale e notevole intelligenza tattica lo rende un calciatore capace di leggere il gioco e agire con lucidità anche sotto pressione. Utile lo scorso campionato, non ha deluso nemmeno in questa stagione, lasciando presagire un potenziale ancora inespresso.

Anche Yuri Rocchetti ha mostrato le caratteristiche per essere un elemento su cui puntare in futuro, ma questo dipenderà dalla Cremonese (proprietaria del cartellino). L’impegno non è mai mancato, ma ciò che gli è mancato è stato quel fattore di esperienza cruciale in termini di pressione offensiva e difensiva, quella giocata o quello strappo decisivo. Nonostante sia ancora in fase di crescita, il suo percorso è costellato di segnali positivi, ma dovrà ovviamente crescere e migliorare in questa categoria per imporsi definitivamente.

La carriera di Cristian Andreoni è un esempio lampante di come il calcio sia fatto non solo di gloria ma anche di sfide personali. Dopo anni passati a combattere gli avversari in campo, questa stagione lo ha visto affrontare un nemico ben più subdolo: gli infortuni, che hanno condizionato praticamente tutto il suo percorso in gialloblu, tenendolo lontano dal campo per troppo tempo.

Le Gioie Mancate e i Misteri dell’Attacco

La scorsa stagione, Marco Meli era il classico “dodicesimo uomo”, capace di entrare dalla panchina e risolvere le partite con un gol o un assist geniale. In questo torneo, pur non essendo mancato il grande impegno, non sono arrivate le gioie in termini di finalizzazione sotto porta, un fattore che ne ha limitato l’impatto.

Un vero e proprio “fantasma” che ha aleggiato sulla stagione delle vespe senza mai materializzarsi in campo è stato Gregorio Morachioli. Una prima parte di stagione condizionata da un lungo stop per problemi fisici, ma nel girone di ritorno, Mister Pagliuca non lo ha proprio visto, né come titolare né come riserva. Forse, avrebbe meritato qualche possibilità in più per dimostrare il suo valore.

Il colpo grosso del calciomercato di gennaio, Lorenzo Sgarbi, si è rivelato meno “grosso” con il passare delle giornate. Poche prestazioni buone, un’espulsione rimediata a Brescia e una brutta prova a Cremona sono le classiche “cartoline” del suo percorso poco felice in gialloblu.

Infine, c’è il mistero Edgars Dubickas. Il giocatore lituano, nelle speranze dei tifosi e degli addetti ai lavori, doveva essere l’uomo in più, il terminale offensivo capace di far sognare. Eppure, il suo percorso si è rivelato ben diverso dalle aspettative, trasformandosi in un vero e proprio enigma calcistico. Tanto sognato, tanto corteggiato, ma non ha praticamente mai giocato, lasciando un grande punto interrogativo sulla sua avventura in maglia gialloblu.

Ogni stagione ha le sue storie non raccontate, quelle di chi ha avuto meno spazio ma ha continuato a lavorare nell’ombra, sperando in un’opportunità. Chi tra questi giocatori riuscirà a riscattarsi nella prossima stagione, e chi invece cercherà nuove avventure per mostrare il proprio valore?


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