Restyling stadio San Paolo, in arrivo i 25mln dal Credito sportivo

Venticinque milioni erogati dal Credito sportivo al Comune per ridare dignità allo stadio San Paolo,...

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Venticinque milioni erogati dal Credito sportivo al Comune per ridare dignità allo stadio San Paolo, e non finisce qui. Dopo il vertice romano di ieri in sede Coni, fra l’assessore allo Sport Ciro Borriello, i tecnici di Palazzo San Giacomo e quelli del Coni, ovvero i responsabili dei progetti, viene fuori che la linea di credito resterà ancora aperta per fare altro. A Roma vogliono che l’impianto di Fuorigrotta non ritrovi solo dignità – e il riallineamento con le norme europee in termini di sicurezza e decoro – ma che abbia anche esteticamente un nuovo abito, a iniziare dalla copertura – vecchia e brutta – che verrà rimossa. Nella sostanza, arriveranno altri finanziamenti e investimenti, un po’ perché c’è la concreta possibilità che Napoli ospiti le Universiadi, un po’ perché la città stessa, con la squadra di calcio che sta andando così forte anche in Europa, deve avere un impianto di livello. Un tema che richiama direttamente in causa la società sportiva presieduta da Aurelio De Laurentiis, il patron. Che va chiarito non è escluso dalla partita, anzi. Se De Laurentiis decidesse di integrare il progetto del Comune con il suo, quello presentato e per ora accantonato che prevede l’avvicinamento di distinti e tribune al terreno di gioco, gli skybox, i parcheggi, il museo, i ristoranti e tutto quello che aveva previsto per avere un impianto fruibile sette giorni su sette e non solo nel giorno dell’evento, in funzione del business, può farlo. Paradossalmente, in maniera anche più celere, perché affiancando il Comune nell’intervento straordinario si supererebbero molte pastoie burocratiche.Cosa è successo, dunque, nella lunghissima riunione di ieri? Credito sportivo e Comune hanno già preparato le delibere con il timbro «dell’immediata esecuzione» e a luglio partiranno i cantieri per la prima tranche di lavori che rientrano nel lotto dei 25 milioni. Riguarderanno servizi e sottoservizi, fuori dal linguaggio tecnico e burocratico, significa che si metterà mano ai sistemi come quelli elettrici, gli spogliatoi, i bagni e a nuovi accessi, che renderanno la vita dei diversamente abili meno difficile quando si recano allo stadio di Fuorigrotta. Piatto succulento, inoltre, quello della decisa riorganizzazione degli spazi a iniziare appunto dai sediolini. Per la normativa Uefa devono essere più grandi rispetto a quelli esistenti, e questo comporterà una riduzione della capienza che scenderà da 60.200 posti a circa 50mila. Capienza che sarebbe una sorta di mediazione tra quella proposta da De Laurentiis che era sceso a 41mila posti e quella desiderata dal Comune rispetto ai 60.200 attuali.Insomma, situazione in divenire ma questa volta con una unica certezza: il San Paolo effettivamente dovrebbe iniziare ad avere migliori servizi a medio breve termine e in proiezione futura, vale a dire l’anno prossimo, anche la possibilità di essere rinnovato esteticamente e anche nelle sue funzioni. «Siamo soddisfatti dell’esito dell’incontro – racconta l’assessore Borriello – dal Credito sportivo e dal Coni ci sono aperture e grandissima attenzione verso Napoli sia sui finanziamenti sia sui tempi. Ci riuniremo una volta ogni due settimane per far decollare i progetti e la loro esecuzione». Riguardo alla pista di atletica e a De Laurentiis, l’assessore è chiaro: «Al momento la pista resta, quanto al Presidente De Laurentiis è logico che ci sia un confronto e la possibilità di un suo intervento in qualsiasi momento». Ieri sera durante l’incontro di Europa League, al riguardo, c’è stato un primo contatto fra Comune e Presidente.

il mattino

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