Perugia, 4-3-3 gioco e gol. Primo tempo a segno la coppia Murano – Minesso

Macerata potrebbe esser per il Perugia punto di svolta dal punto di vista “modulare”. Il...

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Macerata potrebbe esser per il Perugia punto di svolta dal punto di vista “modulare”. Il primo acquisto dell’anno va in panca: lo stesso neo 32 del Grifo Michele Vano aveva laconicamente esposto la personale volontà di trovar massimo recupero e probabilmente ambientamento, per esser impiegato al meglio. Ed allora ecco che dopo tutta la parte centrale del campionato, da Caserta giocata con i due attaccanti ed i tre difensori, in questa inizio di anno la novità sta tutta nei quattro difensori e nei tra attaccanti. Ma forse la “rivoluzione” precipua alberga ad altezza centrocampo. Moscati, Burrai e Vambaleghem tutti insieme per la prima volta, in barba anche alle paventate future prossime mosse di mercato. Al 3′ il Matelica mette subito in difficoltà il neofita quartetto difensivo Elia, Angella, Sgarbi, Crialese, guadagnando nel giro di appena un minuto 3 calci d’angolo consecutivi. L’auspicata assimilazione dei nuovi movimenti da cambio interpretazione modulo, messo in atto da mister Caserta nella sosta natalizia, soffre l’adattamento d’abbrivio. Ma poi ci ha pensato Elia a spazzar via gli indugi, con una delle sue giocate funamboliche si è portato sulla destra ed allo scoccare dell’11′ minuto di gioco ha crossato per il ‘piattone’ di Murano vincente sul palo opposto. Premiata in primis la mossa di Caserta, Elia terzino, già sperimentata con successo a Castellammare con la Juve Stabia. Il 7 biancorosso quando può partire dalla lunga, fa la differenza: l’attenzione è da porre sugli scivolamenti dei compagni di reparto, per guardargli le spalle, vista la licenza al pieno sfruttamento delle sue caratteristiche a slancio offensivo. Al 22′ Angella commette un fallo che consente a Volpicelli di trovare il sette dal limite, per il pareggio dopo costante militanza del Matelica nella metà campo perugina. Il 4-3-3 rende nella prima parte una gara gradevole dal gioco piacevole, se non fosse per il campo, che al pari delle tante giornate di allenamento, è frenato in fluidità causa maltempo. Al 32′ ad esser invece premiato ancora è l’allungo di Melchiorri sulla destra: nasce da lì il cross bis vincente per la testa di Minesso, come sempre pronto all’impatto aereo al centro dell’aria.

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