La movida notturna in centro città è diventata un problema sempre più frequente nelle nostre metropoli. Una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che se i rumori dovuti alla movida sono troppo forti e invadenti, il Comune ha il dovere di pagare i danni a chi subisce i disturbi.
L’enorme afflusso notturno di giovani, spesso accompagnato da musica ad alto volume ed eccessivo consumo di alcol, crea un perenne disturbo della quiete pubblica e rappresenta un rischio per la salute e la sicurezza dei residenti nelle vicinanze.
In breve: La sentenza emessa dalla Cassazione potrebbe avere conseguenze enormi per i bilanci dei Comuni, in quanto si afferma che se i rumori dovuti alla movida sono nocivi per la salute di chi abita nelle vicinanze, il Comune ha il dovere di pagare i danni.
Movida fracassona, locali inadempienti dovranno risarcire i danni
La vicenda nasce a Brescia, dove a far causa all’amministrazione comunale sono stati due residenti del centro storico che non hanno ottenuto risposte alle loro lamentele per la movida troppo rumorosa.
La situazione è frequente in molte metropoli, dove il problema della movida notturna sta diventando sempre più pressante e rischioso per la salute dei cittadini.
L’enorme afflusso notturno di giovani in centro città , con eccessivo consumo di alcol e musiche ad alto volume, rappresenta un perenne disturbo della quiete pubblica.
A ciò si aggiunge la presenza di luci e fumi, con conseguente inquinamento atmosferico e acustico.
Si tratta di una situazione che spesso diventa insostenibile per chi vive nelle vicinanze e che richiede l’adozione di precise regole per evitare danni alla salute e alla serenità dei residenti.
La sentenza della Cassazione ha stabilito che se i rumori dovuti alla movida notturna sono troppo forti e invadenti, il Comune ha l’obbligo di risarcire i danni ai residenti.