La Sicilia brucia, come Catania anche Messina piange

Gli incendi da due giorni devastano le colline peloritane. Continuano a bruciare ettari di campagna minacciando abitazioni e casolari.

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Ancora fiamme a Messinaun nuovo rogo anche sulle colline del Torrente Trapani.

Una notte infernale tra Bordonaro e San Giovannello, ha avuto seguito alle fiamme, alimentate dalle alte temperature e dal vento caldo, fiamme che hanno distrutto le colline sopra la frazione di Camaro, interessando anche oltre l’area di Catarratti e quella vicina al complesso Mito la zona del Villaggio Bordonaro, a Sud-Ovest della città. 

E proprio a Bordonaro le fiamme hanno rischiato di lambire una fabbrica di fuochi d’artificio oltre che le palazzine abitate.

In via precauzionale, si è resa necessaria l’evacuazione di alcuni nuclei familiari.

Colpito anche circa 200 ettari di interfaccia nei comuni di Letojanni, Gallodoro e Santa Domenica di Vittoria, in una zona appartenente all’oasi del fiume Alcantara.

Pascoli devastati anche a Mandanici, dove è stato divorato dalle fiamme il rifugio di Monte Cavallo e sono stati ritrovati corpi di bestiame bruciati. Anime innocenti, vittime anche loro ancora una volta della mano criminale dell’uomo.

Decine di squadre dei vigili del fuoco anche nel messinese allo stremo, hanno lavorato tutta la notte, in condizioni tutt’altro che semplici a causa della difficoltà a raggiungere le zone più impervie, impegnate in turni massacranti per fronteggiare l’emergenza.

Un’emergenza come le altre, un’emergenza diventata ormai ordinaria, un’emergenza non più tale perchè preannunciata, e che come ogni anno si sarebbe potuta evitare.

Mariella Musso

 

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