ESCLUSIVA – Fabio Lupo: “La Juve Stabia può vincere i play-off. In futuro non escludo un possibile ritorno”

L’intervento dell’ex D.S. Fabio Lupo al Pungiglione Stabiese Nel corso della puntata de “Il Pungiglione...

LEGGI ANCHE

L’intervento dell’ex D.S. Fabio Lupo al Pungiglione Stabiese

Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese”, programma radiofonico a cura della nostra redazione sportiva ed in onda su ViviRadioWeb, abbiamo avuto come ospite telefonico l’ex D.S. gialloblè Fabio Lupo.Con lui abbiamo discusso di questo momento del campionato di Lega Pro e della Juve Stabia in generale.

Buonasera Direttore, abbiamo avuto modo di conoscerla, anche se per pochi mesi, ma abbiamo potuto apprezzare soprattutto le sue doti umane. Fu chiamato ad operare nel mercato di riparazione, quando poi purtroppo la squadra già era destinata alla retrocessione in Lega Pro, accettando di fare il possibile. Che ricordo ha di Castellammare, della Juve Stabia e di quell’esperienza?

Un bellissimo ricordo, nonostante non fu una stagione positiva sotto l’aspetto sportivo, provammo a fare il miracolo ma non ci riuscimmo. Arrivai quando purtroppo la situazione era già compromessa. Ricordo benissimo e con piacere la tifoseria che si comportò con una correttezza esemplare fino al termine del campionato, incitando sempre la squadra, qualche volta contestandola, anche se sempre nei limiti della civiltà. Ricordo la Curva che cantava in continuazione, in particolare, durante partita Juve Stabia Palermo laddove perdemmo per 3-0 e in tale occasione la tifoseria diede un esempio di grandissima sportività cantando per tutta la partita, facendo parlare di se a tutta l’Italia. Ho avuto un ottimo rapporto con la famiglia Manniello e con il D.G. Clemente Filippi. Un bellissimo momento, e ripeto, è stata un’esperienza positiva qui a Castellammare, posso aggiungere che sono arrivato nel posto giusto ma nel momento sbagliato. Peccato perché se fosse stato un momento diverso, sono sicuro che sarei rimasto per molto tempo, porto con me un grandissimo ricordo ma anche molti rimpianti per come è andata sportivamente.

Lei ha avuto anche rapporti con il settore giovanile, è stato l’artefice dell’arrivo di Carillo in prima squadra. Qual’è il suo ricordo del Direttore Alberico Turi, e a distanza di anni si sente ancora con lui, Manniello e con Clemente Filippi?
Ho avuto un rapporto ottimo con il Presidente Manniello, spesso ci sentiamo. Con Alberico il rapporto è quasi privilegiato perché ci sentiamo e ci confrontiamo spesso. Per me è un grandissimo piacere per la stima che Alberico ha nei miei riguardi e io nei suoi. Sono contento soprattutto per la passione che sono riuscito a trasmettere in quei pochi mesi nel settore giovanile. Anche questo è stato uno dei miei rimpianti. Sarebbe stato bello poter continuare a lavorare anche in quella prospettiva. Devo essere sincero, la responsabilità è stata mia perché il Presidente Manniello mi invitò a rimanere con un’ operatività molto ampia. Fu una mia scelta andare via, a distanza di anni posso dire che fu una scelta sbagliata della mia vita.
In base a quello che sta dicendo ora, possiamo affermare “mai dire mai” in merito ad un suo possibile ritorno alla Juve Stabia? Lei dopo la consulenza al Monopoli, poi ha avuto contatti con il Teramo seppur alla fine i rapporti si sono chiusi. Attualmente si mantiene ancora attivo nel calcio e nella docenza delle materie sportive,possiamo dire che Lei è un dirigenti che vive il calcio a 360°? 
Devo tenermi aggiornato. Sul mai dire mai, posso solo essere d’accordo, perché lavorare a Castellammare è stato un piacere. Ripeto, nutro ancora un rimpianto perché mi so trovato bene e ho avuto un riscontro positivo anche dalla vostre parti. Spesso ho avuto modo di scambiare idee con la gente di Castellammare e con i vostri colleghi. Ci siamo lasciati bene, soprattutto sotto l’aspetto umano, che a mio avviso è l’aspetto più importante.
Ritornando a parlare della Juve Stabia, si è fatto un’idea su cosa sia potuto succedere alla squadra che andava a mille nel girone d’andata, per poi riscontrare tante difficoltà in questa seconda parte di stagione?
Si, la crisi di risultati è sotto gli occhi di tutti, ritenevo che la Juve Stabia nel girone di ritorno avrebbe potuto marciare ad un ritmo differente, con dei calciatori in organico dal punto di vista tecnico di assoluto livello. Probabilmente è stato commesso qualche errore, resta sempre un mio giudizio e con tutto il rispetto per chi vive l’ambiente quotidianamente, per cui poi è subentrata anche un pò di sfiducia quando il primo posto si è un pò allontanato. A quel punto avendo incamerato ormai la certezza dei play-off, si è innescato nell’inconscio dei calciatori una sorta di appagamento o di mancanza di stimoli, che ha portato a quel punto un rendimento ancora più negativo che ha determinato l’esonero di Fontana. Certamente la classifica della Juve Stabia non rispecchia i valori dell’organico. Questo tipo di atteggiamento ci può stare dal momento in cui la Lega ha deciso di attuare questi play-off così allargati, una volta che non si ha più l’obiettivo del primo posto, inconsciamente tendi a mollare, e da qui che in un campionato più equilibrato com’è la Lega Pro, ci può stare qualche risultato sbagliato.
Reputa che questo passo falso commesso dai calciatori e dalla società, sia in qualche modo legato anche al mercato di riparazione fatto dalla società Juve Stabia?
Non credo, il mercato è sempre un momento cruciale che può darti tanto o toglierti anche tanto. Ovviamente è un giudizio che può fare chi si trova all’interno,che vive quotidianamente l’ambiente, per cui può dire quando il mercato abbia potuto incidere. Credo soprattutto che sia dovuto nella casualità dei risultati, come ho già detto prima, a volte, una serie negativa di risultati ti fa allontanare dall’obiettivo primo posto e inevitabilmente il livello di attenzione, di concentrazione, e di applicazione viene a mancare. È difficile mantenere sulla corda un gruppo importante quando il primo posto ormai non è più raggiungibile, e credo che sia questo il motivo che si è determinato nell’ultimo mese e mezzo.
Nel prossimo impegno la Juve Stabia sarà impegnata a Lecce. Lei che attualmente si trova a Bari, vedrà un po’ le Vespe da vicino. Che cosa si aspetta da questa partita in termini di risultato, visto che il Lecce dista 6 punti dalla capolista Foggia ed è certo del secondo posto, mentre la Juve Stabia è certa dei play-off anche se dovrà guadagnare la migliore posizione possibile?
Credo che il Lecce abbia ancora grandi motivazioni in quanto affronterà due partite in casa. Prima contro la Juve Stabia e poi domenica ospiterà il Taranto, mentre la capolista Foggia avrà due trasferte. Credo che per il Lecce i prossimi cinque giorni saranno determinanti per poter provare ad agganciare il primo posto. Quindi credo che le motivazioni del Lecce siano fortissime a differenza di quelle che magari possono essere da parte della Juve Stabia, il che non significa nulla perché nel calcio ci possono essere anche delle sorprese e il risultato non è scontato. Sicuramente sul piano motivazionale il Lecce ha degli stimoli molto più forti di quelle che può avere la Juve Stabia, anche se sono convinto che Guido Carboni saprà dare le giuste indicazioni. Il Lecce sul piano motivazionale ha qualcosa in più.
Parlando di play-off, prima con la vecchia regola in ogni singolo girone si qualificavano dalla seconda alla quinta, e statisticamente molte volte vinceva il play-off la quinta perché arrivava motivata e forse anche meno stanca rispetto alla seconda, che magari lottava fino alla fine per la promozione diretta. Adesso che questi play-off sono un altro campionato, in quanto vanno ad unire i tre gironi con 28 squadre qualificate, secondo lei potrebbe vincere la più forte, ad esempio una grande esclusa come eventualmente potrebbe essere il Lecce, o una Cremonese, o il Parma, oppure potrebbe vincere la sorpresa, ovvero la squadra più motivata che si qualifica per ultima?
Credo che trattandosi di tante partite, alla fine i valori di determinate squadre che sono state citate, inclusa la Juve Stabia, siano valori che alla lunga possano uscire fuori perché magari nella vecchia formula ci poteva essere la sorpresa in grado di sovvertire ogni pronostico con una partita giusta e arrivare in finale. Adesso invece il cammino è talmente lungo, x cui si ci può stare qualche esclusione a sorpresa, però complessivamente quando si giungerà alla finale, i valori tecnici si noteranno sicuramente.
Direttore in chiusura, un saluto alla città di Castellammare e ai tifosi della Juve Stabia:
Da parte mia un grande in bocca al lupo per questo finale di campionato e soprattutto per questi play-off, sarebbe bello che la Juve Stabia ritornasse il prima possibile in serie B, perché quell’ambiente, quella piazza e quella società lo meritano, e ha già dimostrato di essere ampiamente all’altezza della categoria. Quindi un sincero in bocca al lupo per un ritorno il più immediato possibile per una categoria che spetta a questa società e a questa tifoseria.
RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve Stabia TV


Juve Stabia, Pagliuca: dobbiamo andare a prenderci un sogno

Guido Pagliuca, allenatore della Juve Stabia, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla vigilia del match di campionato con il Messina
Pubblicita

Ti potrebbe interessare