Castellammare, continuano le indagini sul presunto voto di scambio

Castellammare, continuano le indagini sul presunto voto di scambio Le elezioni a Castellammare di Stabia,...

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Castellammare, continuano le indagini sul presunto voto di scambio

Le elezioni a Castellammare di Stabia, tenutesi il 10 giugno, sono al centro del mirino, con l’apertura di due inchieste ed una probabile terza, da parte della Procura di Torre Annunziata, per voto di scambio. E sono state anche le forze politiche interne alla città, a richiedere di fare chiarezza su questi avvenimenti, che sembrerebbero essere giunti anche in Parlamento: come riportato dal giornale “il Mattino”, attraverso il proprio parlamentare Leu, Nicola Fratoianni, chiede al Ministro dell’Interno di fare luce su più episodi che il candidato a sindaco della Sinistra, Tonino Scala e alcuni rappresentanti di lista avevano già segnalato alle forze dell’ordine domenica mattina, durante le operazioni di voto. Due i casi in particolare: il primo nel rione del Cicerone dove due persone sono state denunciate a piede libero per aver fotografato la scheda elettorale. L’altro riguarda un altro popoloso quartiere di periferia, il Cmi: «C’era uno strano movimento all’esterno del seggio nel rione dei Cantieri spiega Tonino Scala per questo chiamammo le forze dell’ordine per chiedere che verificassero. Inoltre in quell’area ci sono delle telecamere comunali, spero che siano utili all’indagine».

Tutto questo ha sicuramente fortemente penalizzato Massimo De Angelis, candidato sindaco di una coalizione di civiche con il Pd. Lo scarto tra lui e Di Martino è stato di appena 103 voti, e questo non gli ha permesso di arrivare al ballottaggio: «Bisogna vincere ad armi pari, qui qualcuno ha barato commenta De Angelis e come si fa nello sport io chiedo l’antidoping. Chiedo che una volta accertati gli episodi che tutti conosciamo, i responsabili vengano esclusi dalla competizione elettorale». Sono molte le sezioni per le quali il farmacista stabiese ha chiesto la verifica dei verbali e chiederà, una volta insediata l’amministrazione, il ri-conteggio delle schede. «Sono parte lesa in questa vicenda, accetto le sconfitte quando arrivano da battaglie combattute onestamente conclude De Angelis per questo come forma di protesta chiedo ai miei elettori di scrivere sulla scheda del ballottaggio un messaggio chiaro: il mio voto non si compra».

Entra nel merito invece Andrea Di Martino: «Ho denunciato la presenza di uomini dei clan davanti ai seggi o come accompagnatori di elettori intimiditi e condizionati – spiega Di Martino – la camorra va combattuta evidenziando fatti seri e circostanziati. Una presenza che durante la campagna elettorale ho avvertito anche quando mi è stato impedito di fare iniziative in alcune zone della città, sempre le stesse. Mi riferisco a Ponte Persica e al resto della periferia Nord. Episodi tutti collegabili ad un’unica coalizione su cui oggi apprendo stanno facendo chiarezza gli inquirenti».

 

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