APPROFONDIMENTO – Juve Stabia…vado al Max!

Maglia numero 29, testa lucida, leggera barba ed idee chiare. Una figura non nuova in...

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Maglia numero 29, testa lucida, leggera barba ed idee chiare. Una figura non nuova in casa Juve Stabia: se due stagioni fa era Francesco Ripa a ricadere nell’identikit, in questa stagione è Massimiliano Carlini a centrare la descrizione. Il nuovo centrocampista delle Vespe ha subito messo in campo tutto il suo repertorio. La vittoria di Siracusa, infatti, solo in prima pagina è firmata da Paponi, Canotto ed El Ouazni; solida base per i tre punti gialloblù è stata (anche) la prestazione del nuovo proprietario della 29.

Curriculum di spicco per il centrocampista di Terracina, con un passato importante non solo in Lega Pro, ma anche in Serie A e Serie B con la maglia del Frosinone. Sfiliatosi la casacca amaranto della Reggiana, che per due stagioni lo ha portato ad essere avversario nei playoff della Juve Stabia, Carlini ha sposato l’ambizioso progetto gialloblù, diventando il primo colpo da 90 firmato Ciccone.

Polmoni da mediano, piedi da regista, inserimenti da mezz’ala di esperienza: nel match del De Simone il Conte Max ha lasciato intravedere tutte le qualità del suo vasto repertorio. Pur orbitando sulla stessa linea di Mastalli e Calò, Carlini si è staccato più volte in fase di pressing, trasformando in non poche occasioni il 4-3-3 di Caserta in un 4-2-3-1, affiancando Canotto e Melara nell’assistenza a Paponi. Insomma, il classico centrocampista di lotta e di governo, in grado di essere efficace sia da generale che guida le truppe e sia da fante, in prima linea impegnato a fronteggiare gli avversari.

Ferme restando la natura imprescindibile di Capitan Mastalli, Viola e Vicente, l’inizio di stagione di Carlini dimostra come, forse, il numero 29 rappresenti un unicum nella batteria di centrocampo a disposizione di Caserta; un centrocampista in grado di ricoprire tutti i ruoli sulla mediana, non disdegnando anche l’avanzamento sulla linea dei fantasisti.

Accanto a lui, anche gli altri big arrivati in estate hanno mostrato già ottime cose. Troest sembra giocare con Allievi e Marzorati da una vita, mentre Di Roberto, nonostante la voglia di gol, ha spedito in rete quasi ad occhi chiusi El Ouazni. Nella solida macchina gialloblè, che si spera possa diventare quanto prima un bolide, se Troest rappresenta il freno (per gli avversari), Di Roberto il turbo da azionare al momento giusto, Carlini ha tutte le carte in regola per diventare il navigatore, cui affidarsi per non perdere mai la strada giusta.

L’inizio è quello giusto, per una Juve Stabia che vuole andare al massimo..anzi al Max!

Raffaele Izzo

Juve Stabia TV


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