Giornata mondiale contro la tratta di persone – 30 luglio 2022

Giornata mondiale contro la tratta di persone. Sono 50.000 le vittime di tratta individuate nel 2018 da 148 Paesi.  Il 50% è vittima di traffico per fini di sfruttamento sessuale, mentre il 38% per lavoro forzato.

LEGGI ANCHE

Giornata mondiale contro la tratta di persone. Sono 50.000 le vittime di tratta individuate nel 2018 da 148 Paesi.  Il 50% è vittima di traffico per fini di sfruttamento sessuale, mentre il 38% per lavoro forzato.

Giornata mondiale contro la tratta di persone – 30 luglio 2022

Giornata mondiale contro la tratta di persone – 30 luglio (Photo-UNICEF-Shehzad-Noorani)Le vittime femminili continuano a essere il bersaglio principale: le donne rappresentano il 46% e le ragazze il 19% del totale. La percentuale di bambini tra le vittime è triplicata, mentre quella dei ragazzi è aumentata di cinque volte negli ultimi 15 anni.

La tratta di persone rappresenta un grave crimine e una seria violazione dei diritti umani. Ogni Paese del mondo è colpito dal traffico di esseri umani, sia come Paese di origine, di transito o di destinazione delle vittime. I conflitti aggravano ulteriormente le vulnerabilità, con i gruppi armati che sfruttano i civili e i trafficanti che prendono di mira gli sfollati. Dal 2003 l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) ha raccolto informazioni su circa 225.000 vittime di tratta in tutto il mondo. A livello globale, i Paesi stanno individuando e denunciando un numero maggiore di vittime e stanno condannando un numero maggiore di trafficanti. Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione delle vittime del traffico e per promuovere e proteggere loro diritti, il 30 luglio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale contro la tratta di persone, che per quest’anno sarà dedicata al tema “Use and abuse of technology”.

Storia della giornata

La Giornata mondiale contro la tratta di persone è stata proclamata nel 2013 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione A/RES/68/192.  Già 7 anni pima, il governo giapponese – rispondendo alla richiesta del Consiglio economico e sociale (ECOSOC) di una maggiore cooperazione tra le agenzie per rafforzare l’assistenza fornita ai Paesi nel settore della tratta di esseri umani – ha ospitato una riunione di coordinamento delle organizzazioni internazionali che lavorano per contrastare il traffico di esseri umani. Le organizzazioni partecipanti (OIL, OIM, UNICEF, UN Women, UNHCR e UNODC) hanno fondato in tale occasione un gruppo di coordinamento, Inter-Agency Coordination Group Against Human Trafficking, nato ufficialmente nel 2007. Nel 2010 l’Assemblea Generale ha adottato il Global Plan of Action to Combat Trafficking in Persons, esortando i governi di tutto il mondo a mettere in atto misure coerenti e coordinate per sconfiggere questo grave crimine; una delle disposizioni cruciali del Piano è l’istituzione di un Fondo fiduciario volontario delle Nazioni Unite per le vittime della tratta, in particolare donne e bambini. Altri importanti sviluppi sono costituiti dall’agenda 2030 e gli obiettivi relativi al traffico di esseri umani, e dalla New York Declaration: dei diciannove impegni adottati dai Paesi nella Dichiarazione, tre sono dedicati ad azioni concrete contro i crimini della tratta di esseri umani e del traffico di migranti. L’UNODC, inoltre, in qualità di custode della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (UNTOC) assiste gli Stati nei loro sforzi per attuare il Protocol to Prevent, Suppress and Punish Trafficking in Persons .

UNICRI contro traffico, tratta e sfruttamento

Nessuno rischia questo tipo di sfruttamento se l’alternativa a casa non è peggiore. Affrontare le cause alla radice significa rendere la vita a casa abbastanza buona da evitare che le persone vulnerabili siano soggette a tali rischi“.

Antonia Marie De Meo, direttrice di UNICRI

La tratta di persone e il traffico di migranti sono reati gravi che comportano molteplici violazioni dei diritti umani. La tratta di persone è lo sfruttamento deliberato di esseri umani ed è considerata una moderna schiavitù, che assume la forma del lavoro forzato, dello sfruttamento sessuale, del matrimonio forzato, della prostituzione, dell’accattonaggio forzato, della vendita di organi, del lavoro forzato o della servitù per debiti e del reclutamento e dell’uso illegale di bambini soldato. Si tratta di un fenomeno di portata globale, perché riguarda la maggior parte dei Paesi del mondo. Le donne, i bambini e le persone vulnerabili sono particolarmente esposte ai trafficanti, che predano soprattutto i membri più deboli delle società, compresi i migranti economici e climatici e i richiedenti asilo.

Negli ultimi dieci anni, UNICRI – membro del gruppo di coordinamento ICAT – è stato fortemente coinvolto nell’attuazione di vari progetti di ricerca applicata e di assistenza tecnica nel campo della lotta alla tratta di persone e allo sfruttamento minorile. Diversi programmi sono stati realizzati nella Repubblica Ceca, in Costa Rica, Germania, Italia, Nigeria, Polonia, Thailandia, Filippine e Ucraina.

Nel 2017 e nel 2018, al fine di integrare e implementare i risultati di questa ricerca, l’UNICRI ha organizzato diversi corsi specializzati. L’attività di condivisione delle informazioni e di capacity building dell’Istituto mira a migliorare le conoscenze su questo crimine e a sensibilizzare sull’importanza di un’adeguata identificazione dei diversi bisogni di protezione dei migranti vittime di tratta, in particolare dei minori.

Per leggere una bibliografia in materia redatta da UNICRI, cliccare qui.

Uso e abuso della tecnologia

Il tema di quest’anno si concentra sul ruolo della tecnologia come strumento che può favorire o ostacolare la tratta di esseri umani. Con l’espansione globale dell’uso della tecnologia – intensificata dalla pandemia da COVID-19 e dal passaggio della nostra vita quotidiana alle piattaforme online – il crimine della tratta di esseri umani ha invaso anche il cyber-spazio. Internet e le piattaforme digitali offrono ai trafficanti numerosi strumenti per reclutare, sfruttare e controllare le vittime, organizzarne il trasporto, raggiungere potenziali clienti, comunicare e nascondere i proventi del crimine, il tutto con maggiore velocità, in economia e anonimato.  Tuttavia, l’uso della tecnologia offre anche grandi opportunità. Il futuro successo nell’eradicazione della tratta di esseri umani dipenderà dal modo in cui le forze dell’ordine, i sistemi di giustizia penale e altri soggetti potranno sfruttare la tecnologia nelle loro risposte, ad esempio aiutando le indagini per far luce sul modus operandi delle reti di trafficanti, migliorando i procedimenti giudiziari grazie alle prove digitali per alleviare la situazione delle vittime nei procedimenti penali e fornendo servizi di supporto ai sopravvissuti. Le attività di prevenzione e sensibilizzazione sull’uso sicuro di Internet e dei social media potrebbero contribuire a ridurre il rischio che le persone cadano vittime della tratta online. La cooperazione con il settore privato è importante per sfruttare l’innovazione e le competenze per lo sviluppo di soluzioni sostenibili e basate sulla tecnologia a sostegno della prevenzione e della lotta alla tratta di esseri umani.

Per proteggere le persone, dobbiamo proteggere gli spazi digitali dagli abusi criminali“, afferma Ghada Waly, Direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC). “Possiamo aiutare le autorità preposte all’applicazione della legge a utilizzare, con il supporto tecnico e le opportune garanzie, l’intelligenza artificiale, il data mining e altri strumenti per individuare e indagare sulle reti di trafficanti“.

Inoltre, Internet può aiutare a fornire assistenza alle vittime a grandi distanze, mentre le attività di sensibilizzazione sull’uso sicuro dei social media potrebbero contribuire a ridurre il rischio che le persone cadano vittime della tratta online.

Materiali e iniziative per la giornata

A pochi giorni dalla Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, Save the Children lancia il rapporto «Piccoli schiavi invisibili su tratta e sfruttamento», dal quale si evince che 1 vittima su 4 in Europa è minorenne e che in Italia sono in aumento le giovani ivoriane ad alto rischio e le mamme vittime con bambini spesso utilizzati come oggetto di ricatto dagli sfruttatori.

È possibile consultare il rapporto su savethechildren.it.

I trafficanti di esseri umani sono diventati abili nell’utilizzare le piattaforme Internet, compresi i canali dei social media, i siti di mercato online e le pagine web indipendenti, per reclutare vittime e attirare clienti. Seguite questi consigli di sicurezza per proteggere voi stessi e i vostri cari dalla tratta di esseri umani.

Leggete qui le storie di alcune delle tante donne, uomini e bambini che hanno avuto una seconda possibilità di vita grazie al lavoro efficace e compassionevole delle ONG beneficiarie del Fondo fiduciario volontario delle Nazioni Unite per le vittime della tratta di esseri umani, gestito dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC).

Il Rapporto globale 2020 dell’UNODC sulla tratta di persone è arrivato alla quinta edizione, commissionato dall’Assemblea generale attraverso il Piano d’azione globale delle Nazioni Unite per la lotta alla tratta di persone del 2010. Il rapporto si basa su dati provenienti da 148 Paesi ed esplora questioni di particolare rilevanza nell’attuale crisi, tra cui l’impatto dei fattori socio-economici, le cause della tratta di minori e della tratta a scopo di lavoro forzato e l’uso di Internet da parte dei trafficanti.

Pe leggerlo, cliccare qui.

Il traffico di migranti è un crimine con radici profonde. Molti fattori aumentano la vulnerabilità a questa pratica, tra cui la povertà, i conflitti e i disastri ambientali. Pertanto, l’istruzione ha un ruolo importante da svolgere nella lotta a questa pratica, anche per sensibilizzare gli studenti sul traffico di migranti e sulle vulnerabilità e i rischi ad esso collegati.

Questa guida accompagna il video sul traffico di migranti.

La Blue Heart Campaign è un’iniziativa globale di sensibilizzazione per combattere la tratta di esseri umani e ridurre il suo impatto sulla società. Cerca di incoraggiare il coinvolgimento dei governi, della società civile, del settore aziendale e dei singoli individui, per ispirare l’azione e contribuire a prevenire questo crimine odioso. Il Cuore Blu è sempre più riconosciuto come il simbolo internazionale contro la tratta di esseri umani, in quanto rappresenta la tristezza di coloro che vengono trafficati e ci ricorda la freddezza di coloro che comprano e vendono esseri umani. La campagna permette alle persone di mostrare la loro solidarietà con le vittime della tratta di esseri umani e di aumentare la loro visibilità.

Longo, l’allenatore del Picerno avversario della Juve Stabia

Longo, scopriamo la carriera e le caratteristiche tattiche dell'allenatore del Picerno prossimo avversario della Juve Stabia
Pubblicita

Ti potrebbe interessare