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Juve Stabia, importante iniziativa per i possessori della Carta Fedeltà

Juve Stabia, bella iniziativa per tutti coloro che hanno sottoscritto la Carta Fedeltà. Infatti mercoledì 3 novembre dalle 17:30 alle 19:30 presso lo store ufficiale presentandosi di persona ed esclusivamente muniti di Carta Fedeltà e Documento d’identità (la mancanza di una delle due cose non consentirà il ritiro) si potrà ricevere in regalo la nuova maglia ufficiale della stagione 2021/2022 che verrà consegnata dai calciatori e autografata sul posto.

Di seguito il comunicato ufficiale della società stabiese con tutti i dettagli dell’iniziativa.

“La S.S. Juve Stabia, nell’ambito delle iniziative legate ai nostri sostenitori, comunica ai possessori della Carta Fedeltà ‘Insieme RiparTiAmo!’ che mercoledì 3 novembre dalle ore 17:30 alle 19:30, presso lo store ufficiale della S.S. Juve Stabia, sito in Castellammare di Stabia al corso Garibaldi, li attende una gradita sorpresa. Alcuni tesserati hanno un regalo per voi!

Solo presentandosi di persona ed esclusivamente muniti di Carta Fedeltà e Documento d’identità (la mancanza di una delle due cose non consentirà il ritiro) l’intestatario riceverà in regalo la nuova maglia ufficiale della stagione 2021/2022 che gli verrà consegnata dai calciatori e autografata sul posto.

Per chi non potesse essere presente nella giornata di mercoledì, potrà ritirare la propria maglia, sempre muniti di Carta Fedeltà e carta d’identità nei giorni 4 e 5 novembre sempre presso lo store ufficiale.
S.S. Juve Stabia”. 

Barano, Di Meglio: “Bella reazione, avanti così!”

Il Barano ritorna alla vittoria. Quattro gol a zero nello scontro diretto con il Nuovo Napoli Nord. Gli aquilotti espugnano Pianura ma possono sorridere poco tra espulsioni e infortuni. “Nei primi dieci-quindici minuti ho avuto il timore che potesse ripetersi il cliché di altre partite- dice Isidoro Di Meglio- soprattutto quando Rubino ha colpito la traversa, poi siamo venuti fuori bene e sull1-0 la gara si è messa in discesa. Siamo stati bravi a non rischiare nulla. Sono felice per come abbiamo interpretato questo match. Speriamo che la strada tracciata sia quella giusta e che la squadra dia continuità a questo risultato».

Tante occasioni da gol, quattro i palloni messi nella porta del Napoli Nord, ma alla fine si conta anche un’espulsione che in ottica calendario non ci voleva. «Purtroppo è stata una gara in cui è prevalso il fattore agonistico, posso dire che ci hanno preso letteralmente “a pugni” – sottolinea Isidoro Di Meglio –. Ho visto atteggiamenti assurdi, sputi compresi, qualcosa di indecoroso In questo clima, c’è stato un espulso e ironia della sorte è uno dei nostri. E’ andata così, è vero che Selva ha reagito ma ha subito un pugno. E’ stato il guardalinee a richiamare l’attenzione dell’arbitro ma senza dire cosa era realmente successo. Mi auguro che arrivi solo una giornata di squalifica».

S.V. 

Real Forio, Luigi Amato: “Nemmeno un accenno di reazione”

Alquanto deluso il vice presidente del Real Forio Luigi Amato: «Non mi aspettavo una prestazione così. Dopo il primo ma anche il secondo gol dell’Ercolanese, è mancata la reazione della squadra. E pensare che abbiamo optato per il ritiro-pre partita per far stare tranquilli e concentrati i calciatori, abbiamo creato tutte le condizioni affinché giocassimo una partita al meglio e invece è venuta fuori questa prestazione deludente. Chiediamo scusa ai tifosi per quest’altra sconfitta senza attenuanti fuori casa».

Flavio Leo ha poca voglia di parlare. Michele Castagliuolo è carico a “pallettoni” e davanti a telecamere e taccuini fa un’analisi spietata della partita. «C’è grande delusione. Quando andiamo fuori casa sembra di avere un “target” visto che alla fine finisce allo stesso modo… Sapevamo di affrontare un avversario ostico, aggressivo e in palla, avevamo preparato la partita in un certo modo – attacca il collaboratore tecnico biancoverde –. Poi in campo tutto quanto preparato si è sovvertito. Non c’è stato nemmeno un cenno di reazione. Complimenti all’Ercolano la cui classifica non è veritiera. Anche in inferiorità numerica, ha lottato con tenacia, dimostrando di essere un gruppo vero.

Noi non siamo stati mai capaci di impensierirli sebbene sapevamo tutto. La delusione diventa ancora più cocente perché con l’uomo in più potevamo cercare di riaprirla, creando qualche azione pericolosa, invece l’atteggiamento è stato per lunghi tratti passivo. Significa che in settimana lavoreremo ancora di più. Questa situazione mi fa stare male, parlo anche a nome di mister Leo. Però dobbiamo ripartire, testa bassa sul rettangolo verde, cercando di sfatare questo tabù-trasferta».

Ischia, Castagna: “Viviamo per questa maglia”

Simone Vicidomini- L’Ischia impatta sul risultato di 2-2 allo stadio “Mazzella” contro il Mondragone e riesce ad evitare la prima sconfitta casalinga. Gialloblu subito in vantaggio con un grande gol del “Pocho” Castagna, poi i casertani in pochi minuti hanno ribaltato il risultato. Un’Ischia apparsa non brillante e incisiva come siamo abituati a vedere. “Nel primo tempo non abbiamo giocato bene e siamo consapevoli- attacca Castagna-. Dal punto di vista tecnico possiamo dire che il Mondragone è una grandissima squadra, ci ha messo sotto qualitativamente e soprattutto sul punto di vista fisico.

Sono stati bravi loro e meno noi, potevamo fare di più. Questa squadra penso che sia una delle migliori squadre del girone e l’anno dimostrato anche a gara in corso con i cambi dalla panchina. Noi ci aspettavamo di affrontare un avversario così, purtroppo come al solito ogni due partite ci fischiano un rigore contro e quindi dobbiamo partire sull’1-0 per gli avversari”.

Un’Ischia che tutto sommato sta lavorando bene, però i tanti indisponibili in determinate partite pesano come un macigno? “Si alla lunga pesano e si sentono. Abbiamo giocatori fuori del grosso calibro come Florio, Pistola, gli stessi Impagliazzo e Arcamone e speriamo di recuperali al più presto. E’ dura non averli in squadra, però siamo tutti sullo stesso livello chi più chi meno”.

Per come si era messa la partita, possiamo dire che è più un punto d’oro guadagnato che due punti persi? “Potremmo dire lo stesso di sabato scorso- l’esterno gialloblu aggiunge-. Io la penso diversamente e le voglio vincere tutte. Ho ancora nella testa la sconfitta contro la Mariglianese che mi pesa come un macigno. Giocare contro Mondragone, Frattese o chiunque esso sia io le voglio vincere tutte, come la squadra e tutta la società. Purtroppo quando non riesce a vincere un punto ti può far bene e per come si era messa la partita va bene così”.

Nel prossimo turno altra squadra casertana ostica da affrontare, si andrà in casa della Maddalonese. “Sicuramente è un’ottima squadra, tralasciando la sconfitta che hanno subito a Fratta. Stesso discorso la settima scorsa con la Neapolis che aveva perso 7-0 e poi contro di noi ci hanno messo in seria difficoltà. Sarà una gara da non sottovalutare e questo lo sappiamo. L’importante sarà affrontarla con la testa giusta e soprattutto far tesoro di quello che abbiamo fatto fino ad ora, compreso gli errori. Sappiamo che dobbiamo migliorare ancora perché siamo una squadra giovane”.

L’esterno gialloblu conclude con un plauso ai tifosi gialloblu che non hanno mai smesso di incitare la propria squadra. “Voglio fare un ringraziamento speciale ai tifosi che ci hanno incitato per tutti i novanti minuti e oltre. Nonostante eravamo sotto con il risultato non era facile ribaltare la partita e loro non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto.

Noi siamo contenti di questa cosa anche perché il nostro obiettivo era quello di far riavvicinare nuovamente i tifosi allo stadio e credo che lo stiamo facendo anche perché siamo tutti isolani e viviamo per questa maglia e cerchiamo di dare il massimo domenica dopo domenica. Noi ci teniamo a fare bella figura e loro ci seguono sempre ed è giusto che vengano ripagati per tutti i sacrifici che fanno- chiosa Castagna-.

Operazione antidroga: 58 provvedimenti. Sequestrati: cocaina, crack, hashish e marijuana

Alle prime ore di stamattina, nella città di Palermo, i militari della Compagnia Carabinieri di Palermo San Lorenzo, con l’Operazione ”Nemesi” hanno dato esecuzione a n.58 provvedimenti cautelari (37 in carcere, 20 domiciliari e 1 dell’obbligo di presentazione alla p.g.) emessi dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo sulla base delle risultanze investigative emerse al termine dell’indagine dei militari e diretta dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, coordinata dal Procuratore Aggiunto Salvatore DE LUCA, per le ipotesi di reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’INDAGINE

L’indagine, condotta dai Carabinieri tra febbraio e luglio del 2018, ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario che è stato sostanzialmente accolto, a richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nel suindicato provvedimento cautelare. Secondo tale provvedimento, per l’appunto, sussistono gravi indizi per affermare l’esistenza di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti e operante nel quartiere Sperone di Palermo e di individuarne struttura, dinamiche e strategie criminali. Tra gli aspetti di rilievo vi è il coinvolgimento negli illeciti traffici di interi nuclei familiari, pronti ad avvalersi anche di minorenni per la cessione di stupefacenti. Si è appurato come gli spacciatori usassero, indistintamente, gli inospitali meandri degli edifici, le strette vie del quartiere, le abitazioni dei promotori e, addirittura, le camerette dei figli minori, con funzioni di stoccaggio, lavorazione e spaccio di stupefacenti.

Sempre secondo l’ordinanza cautelare, sussistono gravi indizi per affermare quanto segue:

  • l’attività di spaccio avveniva nei pressi della scuola del quartiere (aggravante riconosciuta nel provvedimento cautelare eseguito), in favore di innumerevoli acquirenti che accorrevano anche da altre province siciliane. Si è accertato come lo spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana, rappresenti, di sovente, una delle principali fonti di sostentamento per intere famiglie, i cui membri, tranne rari casi di colpevole connivenza, risultano integralmente partecipi alle attività delittuose. Sono, inoltre, stati individuati i due canali di approvvigionamento degli stupefacenti, gestiti da 3 degli odierni indagati, con precedenti penali e gravitanti nell’orbita della criminalità organizzata;
  • è stato investigativamente delineato l’organigramma dell’associazione, con un vertice che gestiva il rifornimento, le strategie di spaccio e raccoglieva i proventi dell’attività, da cui dipendevano ben tre distinte compagini criminali, ognuna con a capo una famiglia che organizzava autonomamente la propria “piazza di spaccio” e impartiva precise direttive ai propri pusher. L’autonomia gestionale riconosciuta dal vertice del sodalizio ai promotori dei tre gruppi in cui si diramava l’organizzazione conferiva maggiore fluidità rispetto a una struttura rigidamente gerarchizzata, lasciando però intatto il vincolo associativo e la consapevolezza negli indagati del perseguimento di uno scopo comune;
  • un ruolo fondamentale è stato riconosciuto alle madri, alle mogli e alle conviventi dei capi delle compagini, le quali collaboravano nella direzione delle attività criminali, nei contatti con i fornitori e nel tenere la contabilità delle ‘piazze di spaccio’, pronte anche a subentrare, all’occorrenza, per garantire continuità allo spaccio in caso di arresto di uno dei promotori;
  • il presunto sodalizio criminale aveva a disposizione magazzini e interi appartamenti, in cui i sodali si riunivano per decidere le strategie dell’organizzazione, spartirsi i proventi o rifornire i pusher impegnati nelle ‘piazze’. Tali siti venivano utilizzati per lo stoccaggio di marijuana e hashish e come laboratori per “cucinare” e “basare” la cocaina per la produzione del crack. Il vincolo associativo era talmente forte che parte dei profitti erano redistribuiti per il sostentamento delle famiglie dei detenuti e il pagamento delle relative spese legali;
  • i pusher operativi su strada per conto della delineata associazione erano organizzati su turni per garantirne la piena attività anche in orario notturno, con direttive precise sui punti dei cortili condominiali dove occultare lo stupefacente e sulle modalità di consegna agli acquirenti. Le piazze di spaccio garantivano ai tre sodalizi consistenti profitti, stimati nell’ordine di 1,5 milioni di euro su base annua.

I PROVVEDIMENTI E SEQUESTRI

Nel corso dell’attività sono già state arrestate in flagranza di reato 37 persone, segnalate alla locale Prefettura quali acquirenti 56 soggetti e sequestrati circa 3 kg di stupefacente e oltre 6.000 euro in contanti.

NOTA

L’operazione di oggi rappresenta una forte e concreta risposta delle Istituzioni al grave fenomeno dello spaccio di stupefacenti in alcune aree di Palermo, peraltro più volte oggetto di servizi televisivi di denuncia su emittenti televisive a carattere nazionale.

Adduso Sebastiano

(VIDEO IN ELABORAZIONE)

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Negli Usa un microreattore nucleare mobile. In Cina il minireattore al torio

Meteo settimana: la Tempesta Poppea alla Massima Potenza

Meteo settimana: I prossimi giorni saranno ancora caratterizzati da un contesto meteorologico decisamente dinamico, a tratti anche assai perturbato, con l’arrivo di ulteriori piogge, temporali e pure di copiose nevicate, a causa dell’afflusso di masse d’aria decisamente più fredda.

L’autunno alza la voce. L’irruzione di una poderosa depressione atlantica scatenerà oltre ad abbondanti precipitazioni anche forti venti con raffiche fino a 100-120 km/h e mareggiate lungo le coste. Insomma, dopo il Medicane cambia di nuovo tutto e questa volta sarà coinvolta quasi tutta l’Italia. Da segnalare inoltre la possibile acqua alta nella laguna di Venezia.

Facciamo il punto della situazione per capire meglio l’evoluzione prevista e le aree a maggiormente a rischio.

Le condizioni meteo stanno già peggiorando in queste ore a causa dell’ingresso di una bassa pressione di origine atlantica. In particolare tra questa notte e le prime ore di oggi, martedì 2, ci aspettiamo un deciso rinforzo dei venti che assumeranno una rotazione ciclonica attorno al minimo depressionario posizionato sul Nord Italia.

Per questo motivo avremo raffiche di Libeccio molto forti fino a 100-120 km/h tra l’alta Toscana e la Liguria di Levante con la possibilità pure di mareggiate lungo le coste più esposte. Soffierà il Maestrale invece sul medio e basso Tirreno con punte ad oltre 60 km/h specie su Lazio, Campania e Calabria.

Infine si attiveranno correnti di Scirocco sul mar Adriatico e per questo motivo aumenterà il rischio di acqua alta a Venezia: al momento tra mercoledì 3 e giovedì 4 è previsto un picco massimo fino a 125 cm.

Queste condizioni particolarmente avverse proseguiranno almeno fino alla giornata di venerdì 5 con le correnti che di disporranno in prevalenza dai quadranti meridionali su buona parte dei nostri mari.

Meteo settimana: la Tempesta Poppea alla Massima Potenza / Cristina Adriana Botis / Redazione

 

Meteo Castellammare di Stabia 2-5 Novembre: oggi poco nuvoloso

Meteo Castellammare di Stabia 2-5 Novembre: oggi condizioni di cielo poco nuvoloso, temperature tra 15 e 22°C, Mercoledì 3 e Giovedì 4 temporali.

Meteo Castellammare di Stabia, Martedì 2 Novembre: generali condizioni di cielo poco nuvoloso, temperature comprese tra 15 e 22°C. In particolare avremo nubi sparse al mattino, cielo poco nuvoloso o velato durante il resto della giornata. Durante la giornata di oggi la temperatura massima verrà registrata alle ore 13 e sarà di 22°C, la minima di 15°C alle ore 23. I venti saranno sia al mattino che al pomeriggio moderati provenienti da Ovest con intensità tra 28km/h e 33km/h, moderati da Sud-Ovest alla sera con intensità tra 14km/h e 21km/h. La visibilità più ridotta si avrà alle ore 6 e sarà di 330m. L’intensità solare più alta sarà alle ore 12 con un valore UV di 3.1, corrispondente a 582W/mq.

Mercoledì 3 Novembre: giornata caratterizzata da fenomeni temporaleschi, minima 14°C, massima 20°C. In particolare avremo pioggia diffusa o rovesci al mattino e al pomeriggio, fenomeni temporaleschi alla sera. Durante la giornata di domani si registrerà una temperatura massima di 20°C alle ore 15, mentre la minima alle ore 1 sarà di 14°C, lo zero termico più basso si attesterà a 2970m alle ore 7 e la quota neve più bassa, 2390m, alle ore 19. I venti saranno al mattino moderati provenienti da Sud con intensità tra 30km/h e 41km/h, al pomeriggio forti da Sud con intensità tra 36km/h e 50km/h, alla sera moderati da Sud con intensità tra 25km/h e 37km/h. La visibilità più ridotta si avrà alle ore 8 e sarà di 1640m. L’intensità solare più alta sarà alle ore 14 con un valore UV di 0.6, corrispondente a 259W/mq.

Giovedì 4 Novembre: giornata prevalentemente piovosa con fenomeni anche temporaleschi, temperatura minima di 17°C e massima di 20°C. In particolare avremo pioggia moderata o forte al mattino, previsti rovesci o temporali durante il resto della giornata. Durante la giornata la temperatura massima verrà registrata alle ore 11 e sarà di 20°C, la minima di 17°C alle ore 23, lo quota più bassa dello zero termico si attesterà a 3070m alle ore 23 e la quota neve minima sarà 2490m alle ore 7. I venti saranno moderati da Sud-Sud-Ovest al mattino con intensità di circa 15km/h, al pomeriggio deboli provenienti da Ovest con intensità di circa 9km/h, deboli da Nord-Nord-Ovest alla sera con intensità di circa 9km/h. La visibilità più ridotta si avrà alle ore 7 e sarà di 1830m. L’intensità solare più alta sarà alle ore 9 con un valore UV di 0.3, corrispondente a 188W/mq.

Venerdì 5 Novembre: giornata caratterizzata da veloci piovaschi, minima 15°C, massima 19°C. Nel dettaglio: diffusa nuvolosità al mattino, pioggia debole al pomeriggio e alla sera. Durante la giornata la temperatura massima verrà registrata alle ore 14 e sarà di 19°C, la minima di 15°C alle ore 7, lo quota più bassa dello zero termico si attesterà a 2840m alle ore 8 e la quota neve minima sarà 2730m alle ore 7. I venti saranno al mattino moderati provenienti da Nord-Nord-Est con intensità di circa 12km/h, al pomeriggio deboli provenienti da Nord-Est con intensità di circa 9km/h, moderati da Nord-Est alla sera con intensità tra 14km/h e 21km/h. L’intensità solare più alta sarà alle ore 11 con un valore UV di 0.9, corrispondente a 317W/mq.

Meteo Castellammare di Stabia 2-5 Novembre: oggi poco nuvoloso / Cristina Adriana Botis / Redazione Campania

Deferite ben nove persone per guida in stato di ebbrezza

Particolare è l’attenzione che l’Arma dei Carabinieri ripone in materia di sicurezza stradale. In tale ambito costanti sono i controlli finalizzati ad intercettare quei comportamenti che mettono a rischio l’incolumità degli utenti. Tra questi quelli di coloro che irresponsabilmente pur non essendo nelle condizioni idonee si pongono alla guida di veicoli.

Nel corso di tali attività, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Enna hanno deferito all’Autorità Giudiziaria ben nove persone che si sono rese responsabili del reato di guida in stato di ebbrezza.

Le denunce, maturate tutte nel capoluogo ennese, in arco serale dei fine settimana, sono derivate dal risultato ottenuto mediante l’etilometro in dotazione alla Sezione, nonché in alcuni casi dagli esami tossicologici svolti dal laboratorio analisi del pronto soccorso di Enna a seguito di sinistro stradale. In entrambe le ipotesi gli operanti hanno proceduto alle denunce di cui all’art.186 del Codice della Strada, alle quali si è aggiunto anche il ritiro della patente di guida per la successiva sospensione da parte della Prefettura.

Alle nove persone – tra cui quattro neo patentati – sono stati decurtati in totale 130 punti sulle patenti. Per rimanere in tema di controlli, nello stesso periodo sono state elevate sanzioni per guida di veicoli sprovvisti di copertura assicurativa, sottoponendo il veicolo a sequestro amministrativo finalizzato alla confisca, nonché violazioni per velocità non adeguata alle caratteristiche della strada, per mancato uso della cintura di sicurezza, per uso di cellulari alla guida di veicolo, per mancata revisione del veicolo condotto e altre sanzioni per violazioni minori, decurtando dalle patenti ulteriori 50 punti.

I controlli dei militari hanno portato alla decurtazione di circa 180 punti sulle patenti dei soggetti controllati, denotando purtroppo talvolta una scarsa attenzione, se non una totale indifferenza da parte di alcuni cittadini verso le norme che disciplinano la sicurezza stradale.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Controlli amministrativi laddove sorgeva “l’Addaura Wave”

La Polizia di Stato di Palermo ha indagato due palermitani, rispettivamente amministratore unico e socio di una ditta che aveva in concessione demaniale marittima l’area dove si trova l’Addaura Wave, un locale storico del palermitano.

I due dovranno rispondere di illeciti ambientali, rovina di manufatti, discarica non autorizzata ed occupazione indebita di area demaniale marittima, oltre che di inosservanza di un provvedimento dell’Autorità Amministrativa.

L’Addaura Wave, locale della scogliera del lungomare Cristoforo Colombo, già nel giugno del 2017 – in seguito a controlli congiunti dell’Arpa e della Siae – aveva evidenziato carenze strutturali tra cui un’area abusiva adibita a deposito di alimenti e bevande; nel corso di quei controlli era emersa altresì la presenza di lavoratori “in nero”.

Ad agosto del 2018, in seguito ad alcune denunce pervenute da residenti, furono i tecnici dell’Arpa ad effettuare alcune rilevazioni ed il locale aveva subito un provvedimento di chiusura per cinque giorni per mancato rispetto di un’ordinanza sindacale che, allora, prevedeva la sospensione della musica a mezzanotte.

Altri controlli si erano succeduti fino al luglio del 2019, quando l’A.R.T.A., l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, rilevato un utilizzo dell’area demaniale difforme alle specifiche prescrizioni della concessione, avviava il relativo procedimento di decadenza della medesima concessione demaniale.

Il 23 ottobre dello scorso anno, il Dipartimento regionale dell’Ambiente, sulla base di quanto dettagliatamente riferito dalla Questura di Palermo, preso atto che i concessionari avevano “ripetutamente esercitato attività non autorizzate così sostanziando valido presupposto per la pronuncia della decadenza del titolo” e considerato che “le numerose segnalazioni ed i conseguenti interventi repressivi attestavano inequivocabilmente l’esercizio, continuato e non sporadico, e, soprattutto, non autorizzato di attività di intrattenimento musicale e serate danzanti”, dichiarava decaduta la concessione demaniale marittima rilasciata alla Società Wave s.r.l. che quindi di fatto, nel corso del 2020, malgrado i ricorsi ai giudici amministrativi, cessava di esercitare.

I fatti

L’area demaniale in passato occupata dal locale, intanto, sin dai primi mesi dell’anno corrente iniziava a registrare un graduale e costante abbandono fino al 9 settembre scorso, quando in seguito ad un sopralluogo di personale del Commissariato di P.S. “Mondello” e della locale Guardia Costiera si accertava la presenza di manufatti in stato di abbandono, detriti ed altro materiale idoneo a deturpare paesaggisticamente uno dei tratti costieri più suggestivi del litorale palermitano. Si sarebbe quindi accertato che la società gerente non avrebbe mai dato esecuzione interamente allo sgombero dell’area in concessione ed al suo ripristino dopo la decadenza della C.D.M., lasciando sulla medesima area taluni manufatti tra i quali alcuni precedentemente adibiti a spogliatoi, servizi igienici e chioschi bar, manufatti col tempo andati in rovina.

Intanto il Consiglio di Giustizia Amministrativa avrebbe respinto l’appello cautelare con il quale la società Wave s.r.l. che aveva avuto in concessione quell’area aveva impugnato il provvedimento di decadenza del titolo concessorio, così da rendere pienamente esecutivo l’obbligo dell’(ex) concessionario di sgomberare a proprie spese l’area precedente occupata in forza della concessione demaniale decaduta.

Un’area pertanto che non sarebbe soltanto stata occupata abusivamente da manufatti e detriti in rovina, ma sarebbe apparsa altresì fortemente deturpata da quella che nei vari sopralluoghi si sarebbe presentata agli occhi degli operatori come una discarica a cielo aperto.

La Società Wave s.r.l. – secondo le diffide dall’Assessorato-Dipartimento Ambiente – sarebbe stata tenuta allo sgombero a proprie spese e alla rimessa in pristino dell’area, ma quest’ultima continuava ad essere occupata da strutture in legno (a suo tempo utilizzate verosimilmente come spogliatoio collettivo) e da servizi igienici colmi di detriti, nonché da una ulteriore struttura in ferro arrugginita e in rovina che in passato costituiva uno dei punti di ristoro (bar-chiosco).

L’amministratore unico (e socio al 50%) della Ditta Wave ed il socio (per la restante quota) sono stati chiamati a rispondere di illeciti ambientali, rovina di manufatti, discarica non autorizzata e occupazione indebita di area demaniale marittima, oltre che di inosservanza di un provvedimento dell’Autorità Amministrativa e tutto quanto è stato rinvenuto sull’area demaniale è stato sottoposto a sequestro probatorio.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Negli Usa un microreattore nucleare mobile. In Cina il minireattore al torio

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NOTA: Questo articolo non entra e non intende addentrarsi nel dibattito nucleare Si o No, bensì vuole unicamente informare in modo generico su frontiere alternative ai combustibili fossili che alcune grandi Nazioni stanno percorrendo.

STATI UNITI

Sarà l’aeronautica la prima a sperimentarlo nella propria base di Eielson situata a 42 km da Fairbanks.

Saranno così tagliati ingenti costi di trasporto e di personale regolare di tonnellate di carbone e ridotto un impatto ambientale inquinante e produttore di gas serra.

Il microreattore nucleare potrà essere modulare e sarà allocato su un rimorchio o camion o container, generando fino a 33,5 MW di potenza elettrica. Un singolo microreattore mobile da 10 Megawatt alimenterebbe circa 7000 – 8000 case e produrrebbe abbastanza acqua dolce desalinizzata per oltre 150.000 persone).

L’intelligenza artificiale incorporata e i paradigmi di monitoraggio avanzati consolidati consentono operazioni semiautonome e monitorate da remoto, sicurezza digitale intrinseca e il potenziale per modelli operativi di flotte globali altamente efficienti.

In sostanza la tecnologia micro nucleare impiegata sui moderni sottomarini è stata adattata ad un sistema mobile sulla terraferma.

Si stima che il micro reattore nucleare potrà funzionare per almeno dieci anni per poi dovere essere ricaricato.

Se l’esperimento avrà successo i microreattori nucleari saranno estesi anche ad altre basi militari, comunità remote, siti minerari nonché altri tipi di impianti energivori come attività per la desalinizzazione dell’acqua o la produzione di idrogeno.

Ci sono una mezza dozzina di grosse aziende che sviluppano i propri progetti di microreattori. Questi includono NucNet, GE Hitachi, Radiant e BMX Technologies. Westinghouse sta lavorando a un progetto che utilizza la tecnologia dei tubi di calore per il raffreddamento. La società prevede di eseguire un impianto pilota come unità dimostrativa in uno dei laboratori nazionali entro tre anni.

I microreattori sarebbero progettati con tre funzioni di sicurezza che non richiedono l’intervento dell’operatore: Arresto rapido della reazione a catena di fissione in caso di condizioni impreviste; Adeguato raffreddamento del combustibile nucleare durante lo spegnimento; Nessun rilascio incontrollato di materiali nella biosfera.

Queste tre caratteristiche dovrebbero ridurre significativamente la possibilità di incidenti come quelli verificatisi a Three Mile Island, Chernobyl e Fukushima. Quando si esauriscono, una volta raffreddati, i microreattori possono essere rispediti in sicurezza a una struttura centralizzata per il rifornimento e la ristrutturazione.

Non è necessaria la manipolazione o lo stoccaggio di rifiuti radioattivi ad alto livello presso il sito dell’utente. La combinazione di combustibile a basso arricchimento, design semplice, produzione di massa, preparazione minima del sito e funzionamento semiautonomo dovrebbe fornire un sistema economicamente competitivo che può essere installato rapidamente.

La sicurezza fisica per i microreattori deriverebbe da una combinazione di caratteristiche di progettazione come un potente involucro di contenimento e carburante e il monitoraggio remoto. Con la sicurezza informatica come una preoccupazione crescente, la vulnerabilità potrebbe essere ridotta poiché la progettazione e la costruzione sarebbero tali che anche un operatore esperto non sarebbe in grado di danneggiare il combustibile nucleare o causare un rilascio radioattivo. Inoltre, la maggior parte dei progetti NB in ​​esame rende fisicamente impossibile provocare una reazione incontrollata.

CINA

In una provincia chiamata Wuwei, nel deserto del Gobi, i cinesi sono in fase di sperimentazione di un minireattore sperimentale alto tre metri e largo due e mezzo, di appena 2 megawatt e sarebbe in grado di alimentare circa un migliaio di case.

Questo minireattore nucleare utilizzerà il torio come combustibile. Anche il torio ha bisogno di un metallo compagno con cui reagire; questo potrebbe essere plutonio o uranio esaurito.

La Cina potrebbe presto essere in grado di beneficiare di questo abbondante carburante alternativo. Il torio è un metallo radioattivo che si presenta naturalmente nelle rocce. Al momento non viene utilizzato molto.

Il torio è un sottoprodotto dell’estrazione di minerali di terre rare. L’estrazione di minerali di terre rare viene effettuata in tutto il mondo con una maggiore capacità di soddisfare l’appetito mondiale per lo stoccaggio di energia pulita. Questo rende il torio sempre più disponibile.

In teoria il reattore cinese è in grado di sfruttare la fissione nucleare per produrre energia elettrica più sicura ed economica, rilasciando molte meno scorie di una centrale tradizionale. Il progetto, portato avanti dall’Istituto di fisica applicata di Shanghai (Sinap) a Wuwei, nella regione settentrionale del Gansu, può spianare la strada per la costruzione di altre centrali avanzate in grado di aiutare Pechino a raggiungere i propri obiettivi climatici.

La tecnologia alla base è nota, fu proposta dal Nobel italiano per la Fisica (1984) Carlo Rubbia. Si tratta di impiegare il torio, un elemento metallico argenteo, leggermente radioattivo, che si trova naturalmente nelle rocce ed è molto più abbondante dell’uranio (le cui riserve scarseggeranno entro il prossimo secolo). L’isotopo torio-232 non è adatto per la fissione, ma se irradiato di neutroni diventa uranio-233, alternativa migliore del “classico” uranio-235, che invece si trova in natura. È un rischio minore per la proliferazione nucleare ed è stato ipotizzato il recupero dalle scorie nucleari stivate finora.

Rispetto al costo, all’efficienza e alla disponibilità dell’uranio, il torio presenta dei vantaggi. Secondo Rubbia, il confronto dell’energia prodotta da una tonnellata di fissione del torio equivarrebbe a circa 200 tonnellate di uranio. Poiché 7 grammi di uranio equivalgono a circa una tonnellata di carbone, una tonnellata di torio sostituirebbe circa 28 milioni di tonnellate di carbone. La capacità di ridurre l’uso di carbone che emette carbonio è solo l’inizio dei benefici previsti.

Una tonnellata di torio è una sfera di appena 22 pollici di diametro (circa 56 cm). Una piccola sfera di torio delle dimensioni di una pallina da tennis potrebbe elettrizzare i nove milioni di case e attività commerciali di Londra per una settimana. Ci si potrebbe aspettare che le riserve di torio della Terra forniscano il fabbisogno energetico del pianeta per decine di migliaia di anni.

Per quanto riguarda la contaminazione e i rifiuti, gli impianti di torio hanno il potenziale per generare una quantità molto inferiore di rifiuti radioattivi a vita più breve rispetto ai reattori attualmente in uso. Il volume dei rifiuti è stimato in 1/35 a parità di energia prodotta. A causa di una vita più breve, del torio esaurito, rispetto all’uranio esaurito, il 99,99% dei rifiuti sarebbe stabile in 300 anni, anziché decine di migliaia per l’U235.

Il processo del minireattore è diverso dalle centrali elettriche tradizionali, quindi sono necessari nuovi impianti da zero per utilizzare il torio; non sono intercambiabili. Il processo di raffreddamento può essere a base di sale e quindi evitare la necessità di trovarsi vicino a un corpo idrico. Secondo Nature.com, il reattore cinese utilizzerà sali a base di fluoro. Questi si scioglieranno in un liquido trasparente, quando riscaldati a circa 840 gradi (Fahrenheit). Questo sale funge da refrigerante e da accumulatore di energia termica per il nocciolo del reattore. Consente ai reattori di essere installati in aree isolate e asciutte. Si può infatti inondare il nocciolo radioattivo con questa “miscela” a pressione relativamente bassa, mantenendo il processo di produzione energetica stabile e funzionale al contempo. Così si aggira la combinazione classica delle centrali nucleari odierne, ossia barre solide di combustibile e acqua di raffreddamento, riducendo il rischio di esplosione.

Il minireattore pilota cinese è il primo reattore a sale fuso al torio ad operare dal 1969. A quel tempo, gli scienziati statunitensi hanno chiuso il primo reattore al torio presso l’Oak Ridge National Lab nel Tennessee dopo che il programma è stato cancellato. Lo stabilimento cinese ha copiato il design di Oak Ridge migliorandolo e attingendo a decenni di innovazione nella produzione, nei materiali e nella strumentazione.

Il nuovo impianto di torio potrebbe aprire la strada a tecnologie coesistenti per generare energia dall’uranio e da altre reazioni minerali. Se l’esperimento in corso darà i risultati voluti si prevede molteplici reattori di questo genere, da 100 MW ciascuno, capaci nel complesso di fornire energia a centinaia di migliaia di case. In caso di successo, il nuovo impianto inaugura un’era in cui, per la prima volta nella storia umana, si può contare sulla generazione di elettricità per decine di migliaia di anni.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Alvini: “In partite così ravvicinate bisogna stare attenti nella gestione delle condizioni fisiche”

Alvini bagnato e festeggiante quest’oggi a Ferrara così in Conferenza post gara Spal – Perugia 1 – 2, prima di conferire tutto il suo piacere per essere lì

Alvini: “Partita bella perché molto aperta. Quando ci sono contro allenatori come Pep (Clotet) puoi vincerla come avrebbero potuto fare loro. Oggi vincere qua è stato bello e la dedico ad un caro amico che ha perso il papà. bello per i tifosi, per chi ci ha seguito, per i calciatori. L’ingresso di De Luca, Kouan e Ferrarini ci ha ridato l’idea di far male che avevamo avuto all’inizio. Sul gol loro l’errore sta a monte nel non aver contrastato a dovere il cross. In partite così ravvicinate bisogna stare attenti nella gestione delle condizioni fisiche. Eravamo in bilico su Angella, che infatti poi si è fatto male. Così come lo siamo stati con Kouan. Giovedì abbiamo perso per episodi. Oggi il secondo tempo il Perugia ha avuto più voglia di vincere. La squadra sta mettendo dentro appartenenza. Ho chiesto anche di rischiare l’uno contro uno (Angella e Rosi su Colombo, e Curado fuori su Mancosu) pur di cercare di vincerla. Ho chiesto di alzarsi e non rimanere dietro. Il merito va ai calciatori che hanno saputo interpretare. Il successo è per loro. Il Perugia sta costruendo qualche cosa, con i primi mattoncini che sono quelli per la salvezza. Intanto godiamoci il risultato positivo di oggi”. 

Rosi: “L’abbiamo preparata maniacalmente con il nostro mister Alvini. Due anni e mezzo che sono qui e ci tengo. Nel momento di difficoltà sono stato in questa famiglia del Perugia ed ora ce l’ho tatuata dentro. Cerco di migliorare anche a 34 anni. Alvini mi dà la possibilità anche di esser aggressivo in avanti, facendo risaltare le mie doti nell’uno-due. Giocando da terzo però posso e non posso andare. Quando oggi ci hanno un pò schiacciati, io e i più esperti abbiamo cercato di tarparli”.

 

Carmine D’Argenio, Autore a VIVICENTRO

Langella: “Stop alle offese personali. Qualche giocatore non ha capito cos’è la Juve Stabia”

Giuseppe Langella, socio della S.S. Juve Stabia nonché fratello del presidente Andrea Langella, è intervenuto nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi pomeriggio al “Romeo Menti”.

Le dichiarazioni di Giuseppe Langella sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Ho convocato questa conferenza perchè era giusto che la proprietà intervenisse in un momento particolare e abbastanza delicato.  Innanzitutto è il momento per fare delle precisazioni. Nelle ultime settimane, a parte le critiche che sono accettabili – continua Langella – e che quando sono costruttive fanno capire anche dove si è eventualmente sbagliato, sono arrivate delle offese personali, soprattutto via social network. 

E’ una cosa questa che non permetto nei confronti di chi come noi sta investendo energie e soldi. Non mi riferisco alla Curva Sud che ci è sempre stata vicina. A questi leoni da tastiera che sui social fanno queste offese nei nostri confronti dico solo che le quote del mio 50% sono gratuitamente a disposizione di chi dovesse essere più bravo di noi. 

Sono anche disponibile anche a fare da sponsor perchè io la Juve Stabia ormai la amo. Sottolineo che è nostra intenzione portare avanti questo progetto. Io credo che potenzialmente possiamo giocarcela con tutti e infatti siamo stati costruiti per essere tra le prime cinque.

Noi ci mettiamo tanti sacrifici e ricordo che grazie all’eredità della precedente gestione stiamo ancora pagando i premi promozione della stagione 2018/19, quella della promozione in Serie B. Mio fratello – continua Giuseppe Langella – dice che ormai sono un ultras, e infatti anche io mi considero tale al pari di mio fratello Andrea che oggi per impegni lavorativi non è potuto essere presente alla conferenza stampa.

Sul minutaggio devo dire che non abbiamo obbligato Sottili a fare alcunché e infatti lo ha sottolineato anche lui nelle ultime conferenze. Gli under mandati in campo sono stati schierati per volontà del tecnico. Peraltro in nessuna delle due partite con lui alla guida tecnica – continua Giuseppe Langella – abbiamo fatto minutaggio. Nell’ultima gara non a caso sono mancati addirittura solo un paio di minuti per poterlo effettuare. 

Il minutaggio era stato concordato con mister Novellino e solo tre squadre non lo applicano nel nostro girone. E’ da Latina che abbiamo accantonato il minutaggio, a esclusione di un errore tecnico di Novellino che a Vibo che non ha raggiunto la soglia per un cambio sbagliato nel secondo tempo.

Confermo la piena fiducia a mister Sottili, persona seria, allenatore di categoria e i calciatori in organico rispecchiano la sua idea di calcio che lui vuole attuare in campo e i risultati gli daranno presto ragione. 

Strano per una realtà come Castellammare aver dovuto registrare solo 600 paganti con il Messina. Applichiamo la fascia di prezzi più bassa di tutta la categoria. Faccio un appello agli sportivi di Castellammare, per l’amore di questa maglia e di questi colori è giusto sostenerla in un momento molto complicato come quello attuale per risollevarci insieme. La partita con la Turris, a parte 15 minuti di blackout, è stata molto positiva da ogni punto di vista. 

Volevamo trattenere Pavone ma è prevalso il suo desiderio di avvicinarsi a casa.  Di Novellino ci hanno lasciato un po’ perplessi le sue dichiarazioni, e non abbiamo capito il perchè. 

Per quanto riguarda i calciatori qualcuno sta rendendo sicuramente sotto i propri standard. Io curo l’area tecnica con il ds Rubino e l’amministratore unico Todaro. Qualche calciatore – conclude Giuseppe Langella – forse non ha capito in che squadra sta giocando. Delle due l’una: o capiscono bene in quale squadra si trovano oppure gennaio è alle porte e si prenderanno i giusti correttivi”.

Formula Uno, Michael Masi: “Avremo un incredibile GP di Miami”

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Le parole del direttore di gara della Formula Uno Michael Masi che analizza il nuovo circuito di Miami

 

Formula Uno, Michael Masi: “Avremo un incredibile GP di Miami”

Voglia di nuovo e di divertimento.  La Formula Uno è sempre più al centro delle innovazioni, delle novità. Anche in termini di pista. Nel 2023 infatti, secondo le ultime, è previsto l’ingresso nel mondiale del Gran Premio di Miami. Una grande novità per il mondo del circuis che dunque si appresta a volare in America, per raggiungere questa volta un nuovo tracciato rispetto al classico di Austin.

 

“E’ un circuito vero”

Sull’argomento si è soffermato, in un’interista a Motorsport.com, il direttore di gara Michael Masi. Ecco le sue dichiarazioni:

“E’ un circuito vero e proprio. E’ ben distante dall’essere una gara in un parcheggio, se consideriamo la mole di lavoro che si sta facendo e il territorio su cui si farà. La struttura sta crescendo molto, molto bene e sarà qualcosa di unico”.

 

“I lavori per ora sono stati perfetti”

Ci sarà dunque d’attendere ancora un po’ per via dei lavori legati alla pista:

“E’ fantastico il modo in cui stanno integrando lavori e impegni della stagione di NFL, perché i lavori per la pista coinvolgono anche l’impianto dei Dolphins. Penso che sia un merito per loro. Stanno facendo grandi lavori. La settimana scorsa erano al lavoro, poi hanno dovuto mettere tutto via per la partita allo stadio nel weekend. il giorno dopo hanno ripreso. La pista sta venendo molto bene”.

Spal – Perugia live primo tempo 1 – 1

Il Perugia stavolta veramente sorprende alla lettura delle formazioni:

SPAL (4-3-1-2): Seculin; Peda, Vicari, Coccolo, Tripaldelli; Crociata, Esposito, Mora; Mancosu, Colombo, Melchiorri. A disp.: Ngagne, Pomini, Abou, Celia, Da Riva, D’Orazio, Ellertsson, Heindenreich, Nador, Piscopo, Spaltro, Zuculini. All. Josep Clotet

PEUGIA (3-5-2): Chichizola; Rosi, Angella, Curado; Falzerano, Burrai, Santoro, Segre, Lisi; Matos, Murano.. A disp.: Fulignati, Sgarbi, Zanandrea, Righetti, Ferrarini, Ghion, Vanbaleghem, Murgia, Gyabuaa, Kouan, Bianchimano, De Luca. All. Massimiliano Alvini

In difesa resta il solo Angella delle ultime prestazioni. Esterni a parte, centrocampo rivoluzionato, con Ghion sempre tra i migliori in panca. Attacco con inedita coppia iniziale. La Spal trova in Mancosu, Colombo e Melchiorri un reparto avanzato che singolarmente la sta facendo da padrona. Centrocampo di grande fosforo tra Crociata ed Esposito.

Spal avvolgente nei primi minuti con fascia destra che viaggia a mille. Angella a dover scalare a dar man forte in diagonale a sinistra. Al 3′ arriva il palo dei padroni di casa con lungo cross di Crociata che poi risulta tiro stampato sul montante. Al 10′ e all’11’ per due volte Melchiorri imbeccato sempre da destra, una volta di piede ed una di testa, non prende le misure verso la porta di Chichizola.

Dopo un tentativo di Murano ben parato da Seculin, al 17′ è Curado a buttarla dentro di testa da attaccante vero, su corner di Burrai. Eccolo il gol tanto atteso su piazzato, con il rientro di Burrai sui calci d’angolo.

Al 26′ Mancosu nel cuore dell’area svetta di testa su una palla messagli dentro alla perfezione da Peda, che ha tutto il tempo di ragionare per calibrare un “drone” all’interno dell’area dalla trequarti leggermente mancina.

Ora i pericoli cominciano a venire anche da quel lato sinistro per il Grifo, come al 33′ ed al 34′ prima con Colombo e poi con l’ex Melchiorri.

Al 37′ Rosi per l’arbitro mette giù Melchiorri in area dopo che i due si erano già tirati l’un l’altro prima di entrare dentro. Rigore che Chichizola blocca a Mancosu.

Al 41′ Falzerano fa tutto bene in velocità, compreso il rasoterra ad uscire sui piedi dell’accorrente Segre. Con il secondo palo completamente aperto, la sfera non finisce là dove dovrebbe. Ma il Perugia resta lì fino al 45′ quando Rosi pennalla cross per Segre di testa che stavolta supera la trasversale.

 

Carmine D’Argenio, Autore a VIVICENTRO

Juve Stabia dalle polveri bagnate – La Bastonatura di ViViCentro

Juve Stabia, la dodicesima giornata di campionato caratterizzata dal derby dello stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco tra la Turris e le Vespe, ha messo in evidenza ancora una volta una squadra con qualche problema di troppo dalla cintola in su.

Mister Stefano Sottili nell’immediato post-gara del match con il Messina aveva affermato di voler vedere subito progressi nello sviluppo della manovra offensiva della Juve Stabia e anche nella manovra difensiva.

Interrogato sullo stesso argomento al termine della partita con la Turris persa per 2-1 ha così risposto: “In parte ci sono stati miglioramenti nella manovra offensiva. Uno della Turris mi ha detto di essere contenti perchè avevamo creato più occasioni oggi che in tutte le altre gare. In fase di costruzione dobbiamo migliorare nella costruzione dal basso. Per come siamo arrivati negli ultimi 30 metri abbiamo fatto miglioramenti importanti. In difesa abbiamo concesso poco ma nelle due occasioni di Giannone potevamo fare meglio”. 

E Sottili ha pienamente ragione se andiamo ad analizzare il primo tempo della Juve Stabia. Le Vespe almeno arrivano negli ultimi 30 metri, cosa che non sempre accadeva con Novellino, creano occasioni ma tuttavia resta il problema principale della sterilità offensiva. Una Juve Stabia che costruisce azioni nitide, almeno 4 nel primo tempo, ma che non concretizza sotto rete.

Ed è un problema su cui si dovrà necessariamente lavorare, perchè quando si spreca tanto poi può accadere come avvenuto a Torre del Greco, che basti un quarto d’ora di blackout, per subire due reti e compromettere l’intera gara.

12 gol siglati in 12 gare, alla media di un gol a partita, è un bottino troppo magro per una squadra che vuole recitare un ruolo importante in un campionato.

Di questa Juve Stabia che spesso e volentieri non concretizza sotto porta, bisognerà tenere conto anche nella prossima finestra di mercato di gennaio. Soprattutto se il modulo tattico continuerà ad essere il 4-2-3-1 di mister Sottili, occorrerà rivedere qualcosa in particolare negli esterni offensivi che fecero la fortuna delle Vespe dello scorso anno. Anche per dotare di alternative probanti Panico e Bentivegna che non potranno giocare tutte le partite del campionato e che al momento non sembrano godere di una condizione di forma al top.

 

Gioventù al volante senza patente: scatta l’inseguimento dei Carabinieri

 

Carabinieri intervengono facendo scattare un vero e proprio inseguimento verso un 17enne al volante senza patente, arrivato fino a Casoria.

VOLLA (Na)- La cronaca riporta la notizia di un 17enne di Volla che è stato “inseguito” dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Torre del Greco, non essendosi fermato all’alt intimato dai militari.

Il giovane – senza patente– non fermandosi ha fatto partire l’inseguimento. La corsa è durata molti chilometri ed è stato necessario l’intervento di altre pattuglie. Vengono attraversati i comuni di Volla, Casalnuovo e Casoria. La fuga si è conclusa a Casoria dove a via Giacinto Gigante il minorenne – accerchiato – è stato costretto a fermarsi.

Oltre alla guida senza patente, dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale.

Fortunatamente nessun passante è rimasto coinvolto. Il 17enne è stato affidato ai propri genitori.

Viene da chiedersi come mai episodi del genere si ripresentino di generazione in generazione, fortunatamente non ci sono state vittime, eppure resta il fatto che in quel momento le Forze dell’ordine erano chiamate non solo a fermare la corsa ma anche ad evitare vittime.

Le nuove generazioni sono considerate “più avanti” di quelle nate nel XX secolo, eppure restano casi di “esemplari senza freni” che più che mostrarsi “avanti” e “moderni” , vanno “fuori strada” e “oltre il limite”… In tutti i sensi.

Ciò dimostra come di fatto non sia migliorato il sentimento di coscienza civile che educa al rispetto delle leggi per assicurare la libertà di tutti; si preferisce invece assecondare il proprio “spirito ribelle” e il proprio desiderio di affermazione anche se questo comporta trasgredire la legge, attentare alla sicurezza dei passanti, opporre resistenza all’autorità.

 

Gioventù al volante senza patente: scatta l’inseguimento dei Carabinieri – Redazione Campania – Stéphanie E. Perna

Sorrento-San Giorgio 3 a 1: i costieri ritrovano i tre punti

Dopo quattro gare senza vittoria il Sorrento torna a sorridere. Derby vinto in rimonta grazie alla doppietta di Iadaresta e alla prima rete rossonera di Rizzo. Il San Giorgio resta in dieci, lotta, ma non basta.

Il Sorrento ritrova il proprio stadio, i propri tifosi e la gioia della vittoria. Per la nona giornata del campionato di Serie D, Girone H, i rossoneri hanno ospitato il San Giorgio, fermo nella parte bassa della classifica e ancora a secco di trionfi. Il risultato finale è stata una netta affermazione da parte dei padroni di casa, che battono 3 a 1 i granata in rimonta.

Nel giorno di Halloween ci hanno pensato Iadaresta, autore di una doppietta, e Rizzo ad evitare “scherzetti” da parte degli uomini di mister Romaniello, andati inizialmente in vantaggio con Mancini. Addolcire la domenica dei tifosi rossoneri era certamente il modo migliore per dimenticare le quattro precedenti partite, scarne di gol e successi. Il Sorrento conferma così il proprio stato di crescita settimana dopo settimana.

SORRENTO vs SAN GIORGIO: la cronaca

1° TEMPO

In vista del derby Cioffi deve fare i conti con diverse defezioni, tra infortuni e squalifiche. Cacace resta fermo dopo il rosso rimediato a Molfetta, Rizzo viene lanciato nuovamente nella mischia insieme a Mansi e Acampora. Diop sostituisce De Marco a centrocampo, confermata la coppia d’attacco Cassata-Gargiulo.

Il Sorrento gioca un buon primo tempo, iniziando a spingere sin dai primi minuti. Sfortunato al 4’ Gargiulo, tra i migliori in campo, che becca subito il palo interno con un bel mancino. Al 9′ prima conclusione San Giorgio, tiro alto di Mancini.

Sono i rossoneri a fare la partita, con un giro palla veloce e fluido. Gli ospiti dal canto loro non si risparmiano, recuperano diversi palloni e provano ad equilibrare le gerarchie. Al 21′ è ancora Gargiulo a minacciare Bellarosa con il sinistro, alto non di molto sulla traversa.

Al primo vero affondo il San Giorgio riesce però a beffare i costieri. Difesa sorrentina in confusione, Mansi fa buona guardia su Ruggiero ma il pallone ritorna in area sui piedi di Mancini, assistito dalla sponda di testa di Greco. Il numero 10 granata batte Volzone e manda in vantaggio i suoi al 26’.

Il Sorrento prova subito a scrollarsi dalla doccia fredda, lancio lungo per Rizzo che prova da posizione defilata e trova la respinta sicura di Bellarosa, sulla ribattuta il pallone finisce in curva. Il difensore rossonero si fa rivedere al 31′, quando di testa sulla punizione battuta dalla destra da Cassata per poco non trova lo specchio a botta sicura. Dopo diversi minuti di equilibrio, al 40′ Acampora si avventa sul pallone respinto dalla difesa granata con un tiro potente verso il primo palo, bloccato con sicurezza dal portiere.

Al 42′ c’è il primo episodio che cambia le sorti della gara. Navas, già ammonito, atterra La Monica al limite dell’area granata, l’arbitro estrae il secondo cartellino giallo e manda il centrocampista sotto la doccia. Prima del 45’ Gargiulo spreca clamorosamente il gol del pareggio, non riuscendo a trovare il tap-in vincente su calcio da fermo.

Dopo 2’ di recupero termina la prima frazione con il San Giorgio avanti per 0 a 1.

2° TEMPO

A trasformare totalmente il match è l’ingresso in campo di Iadaresta ad inizio secondo tempo. Da subentrato il bomber rossonero, che non aveva ancora segnato in campionato, rimonta il risultato con una doppietta.

Prove del gol al 53’, Gargiulo si invola sulla sinistra e crossa verso Iadaresta, bravo Bellarosa ad anticipare in volo. Dopo due minuti però l’estremo difensore granata nulla può sull’inzuccata del numero 20, servito da un assist al bacio di Rizzo.

Forti dell’uomo in più i rossoneri giocano nuovamente con tranquillità e senza pressioni. Al 67′ arriva il sorpasso sorrentino. Ancora Iadaresta, ancora di testa, lo splendido assist porta la firma di un illuminato Gargiulo.

I costieri provano allora a chiuderla. La Monica viene messo giù in area da Bonfini, penalty non assegnato ma molto dubbio. Al 76′ tentativo di Rizzo da fuori area su pallone respinto dalla difesa avversaria, il tiro è preciso ma centrale. Bellarosa si supera al 82’ su La Monica.

Il San Giorgio crolla sotto i colpi del Sorrento. Al 86’ il subentrato Procida prova il tiro-cross dal fondo, Bellarosa respinge, la palla persa dalla difesa propizia però la conclusione chirurgica rasoterra di Rizzo, che dopo l’assist segna la prima rete in rossonero siglando il 3 a 1. Sigillo definitivo su una prestazione da man of the match.

Gara che si conclude dopo 4’ di recupero, con i giocatori costieri che possono finalmente esultare sotto la curva insieme ai tifosi. Il risultato da fiducia in vista dei prossimi impegni di Coppa Italia (mercoledì 3 novembre contro il Galdiator) e campionato, con la trasferta a Nola di domenica 7 novembre.

TABELLINO

SORRENTO-SAN GIORGIO 3-1 (Mancini (SG) 26’, Iadaresta (S) 55’ e 67’, Rizzo 86’)

Sorrento (3-5-2): Volzone; Manco, Mansi, Acampora; Rizzo, La Monica, Virgilio, Diop (46’ Iadaresta), Romano (88’ Cesarano); Cassata (83’ Procida), Gargiulo. A disposizione: Del Sorbo, Ferraro, Sannino, Marciano, Selvaggio, Esposito. All: Cioffi

San Giorgio (3-5-2): Bellarosa; Cassese, Di Pietro (71’ Jammeh), Bonfini (71’ Raiola); Greco, Navas, Caprioli, Ruggiero (50’ Mercorella), Tribuno; Mancini (50’ Bertolo), Varela. A disposizione: Barbato, Mercorella, Di Franco, Strazzullo, Mazzeo. All: Romaniello

Arbitro: Emanuele Ceriello di Chiari

Assistenti: Gianmarco Spagnolo di Lecce e Giuseppe Rizzi di Barletta

Ammoniti: Navas (SG), Cassata (S)

Espulsioni: Navas (SG) al 42’ per doppia ammonizione.

Note: spettatori 500 circa, giornata autunnale.

Recuperi: 2’ p.t., 4’ s.t

Il Barano ritrova il sorriso con un super Rubino

ECCELLENZA-NUOVA NAPOLI NORD-BARANO 0-4: gli aquilotti conquistano la seconda vittoria in campionato. Doppietta dell’ariete

Simone Vicidomini– Dopo tanto tempo in fondo al tunnel è arrivata la luce. Il Barano porta a casa tre punti dallo stadio “Simpatia” in casa del fanalino di coda Pianura Napoli Nord. Per gli aquilotti si tratta della seconda vittoria stagionale e la seconda in trasferta visto che i primi tre punti sono stati conquistati al “Giraud” contro il Savoia che era ancora in fase di allestimento.

Una vittoria e tre punti meritati per la squadra di Isodoro Di Meglio, visto che i padroni di casa non hanno mai impensierito Mennella & co. L’unica nota negativa del match è l’infortunio di Gerardo Rubino autore di una doppietta, il quale è dovuto uscire dal campo per un infortunio muscolare. A prendere il posto dell’ariete in campo è stato Selva che però dopo poco ha lasciato i suoi compagni in dieci cadendo in una provocazione di un avversario.

Nel prossimo turno il Barano ospiterà al “Don Luigi Di Iorio” l’Ercolanese e quasi certamente mancherà Rubino e lo squalificato Selva. Isodoro Di Meglio se da una parte poteva sorridere dall’altra dovrà fare i conti con queste assenze che peseranno tantissimo.

LA PARTITA- L’approccio del Barano è molto deciso, gli aquilotti entrano in campo determinati e al 12’ sfiorano il gol con Rubino che colpisce la traversa di testa su cross di Petrone. La gara è a senso unico, si gioca solo nella metà campo piaurese. Al 32’ arriva il gol baranese. Bella azione di Petrone che si invola sulla sinistra dopo aver saltato due avversari, assist per Rubino che, tutto solo, insacca di destro. E’ l’apoteosi per Rubino che corre in panchina dal masseur Pierangelo Pesce che ha fatto tanto per lui negli ultimi due mesi ma soprattutto in questi ultimi giorni.

Il monologo del Barano continua, il Napoli Nord non ha alcuna possibiità di rendersi pericoso. Su azione d’angolo battuto da De Stefano, ancora Rubino si eleva per staccare imparabilmente di testa. Gioia immensa per il centravanti. Il primo tempo termina col Barano che avrebbe potuto andare al riposo anche sul tre a zero.

Nella ripresa, la squadra di Di Meglio non abbassa i ritmi. De Stefano, sempre su una bella iniziativa di Petrone e un velo di Selva, controlla e con un bolide dalla media distanza “spacca” la porta. Il Barano a questo punto rallenta un poco i rimi e fa possesso palla. Il Napoli Nord è nervoso, i giocatori di casa cercano di metterla sul piano della rissa. Il neo entrato Selva (subentrato a Rubino) si fa beccare in un fallo di reazione e lascia i compagni in dieci.

Nel frattempo il Baramo, anche con l’uomo in meno, rischia pochissimo e in maniera decisa chiude definitivamente la gara con un gol di Scritturale il quale appoggia in rete con un tocco morbido su un assist di Mattera dalla sinistra. La gara termina senza ulteriori sussulti, con i tifosi locali che contestano la squadra e la società di casa.

N.NAPOLI NORD    0

BARANO      4

N.NAPOLI NORD PIANURA: Manno, Nardelli, Vaino, Franco, Petrone, Costantino, Colonna (25’ st Aldorisio), Sinigaglia C., Catanzaro, Pagliuca (20’ st Coppola), Marchese. (In panchina Esposito, Fennan, Simonte, Rho, Birra, Sommella). All. Carannante E.

BARANO: Mennella L., Petrone (33’ st Mennella A.), Matarese, Conte, Mocerino, Monti, Antignano (36’ st. Buono), Scritturale, Rubino (10’ st Selva), Cerase (33’ st Ruffo), De Stefano (29’ st Mattera F.). (In panchina Castaldi, Abbandonato, Pica, Di Iorio). All. Di Meglio I.

ARBITRO: Tedesco di Battipaglia (ass. Adinolfi di Salerno e La Regina di Battipaglia).

MARCATORI: nel p.t. 32’ e 45’ Rubino; nel s.t. 25’ De Stefano, 39’ Scritturale.

NOTE: ammoniti Pagliuca, Costantino, Sinigaglia C., Vaino, Mocerino, Antignano, Monti. Espulso Selva al 25’ per fallo di reazione

Mondragone, De Michele: “Reazione da grande squadra”

Simone Vicidomini– Il Mondragone pareggia in casa dell’Ischia sul risultato di 2-2. La squadra casertana dopo essere andata in svantaggio, ha avuto la giusta reazione di orgoglio dove sono usciti i valori attuali della rosa ribaltando completamente il risultato. Ma la beffa è arrivata nel finale. “Togliendo gli ultimi dieci minuti abbiamo fatto una prestazione eccezionale sotto tutti i punti di vista- attacca De Michele-. Il più grande rammarico è che una partita così importante la pareggi su un errore madornale in uscita. Gli avversari avessero pareggiato per merito loro ci stava pure ma così no, perché vieni sull’isola giochi una grande partita e poi prendi gol a sei minuti dalla fine”.

L’uscita dal campo di Foti forse non vi ha penalizzato più di tanto? “Abbiamo pareggiato non perché è uscito lui dal campo. Loro prima del 2-2 tranne quella palla salvata sulla linea non avevano fatto nulla. Forse dopo il 2-2 ci hanno impensieriti di più in quella circostanza che prima. Posso fare solo i complimenti alla squadra per la prestazione. La squadra deve credere che è forte, il campionato è lungo e possiamo fare grandi cose”.

Una classifica che di certo non rispecchia il valore attuale della rosa? “Si questa è una squadra importante con giocatori importanti. Dobbiamo fare un campionato di vertice e sono convinto che alla lunga ci riuscirà. Ci dobbiamo solo sbloccare come oggi dopo tre minuti abbiamo preso gol. Oggi abbiamo avuto una reazione di grande squadra e credo che da questa prestazione dobbiamo ripartire per poter fare più punti possibili”.

Avete spesso cercato di imbastire l’azione da dietro con i due centrali Esposito e Baratto che cercavano dei lanci lunghi sulle fasce esterne. Qualcosa è cambiato con il passare dei minuti anche perché siete riusciti a scardinare gli spazi chiusi da parte dell’Ischia. “L’Ischia rispetto a noi oggi affrontava la partita che aveva un punto dalla prima in classifica, la qualificazione in coppa e quindi con un morale a mille. Da parte nostra affrontavamo una gara dopo una pesante sconfitta, con sette punti in classifica e il calcio è tutto un fatto mentale se i ragazzi capiscono la vera forza che hanno questa è una squadra forte come tutte”.

Un Mondragone che esce a testa altissima che è giunto sull’isola al “Mazzella” ad esprimere un grande calcio. Cosa manca a questa squadra per essere attribuita con squadra di alta classifica? “Manca quello che oggi ha l’Ischia, ovvero i punti. I punti ti danno serenità, ti fanno giocare diversamente e poi vince aiuta a vincere. Ci dobbiamo sbloccare mentalmente ed inanellare quattro-cinque risultati consecutivi. Questa squadra potrà fare grandi cose, ribadisce De Michele.

 

Ischia, Iervolino: “Atteggiamento sbagliato dopo il gol”

Simone Vicidomini– L’Ischia pareggia quasi sul gong finale la partita contro il Mondragone. I gialloblu hanno trovato subito il gol del vantaggio con Castagna, poi il Mondragone ha ribaltato tutto in pochi minuti nel primo tempo. In casa gialloblu oggi le cose non sono andate nel verso giusto. “Non ha funzionato solo l’atteggiamento dopo il gol iniziale- attacca Iervolino-. C’è ancora un pregresso difensivo. Appena facciamo gol ci abbassiamo troppo, cosa che è successa anche in altre occasioni e questo lo dobbiamo migliore.

Giocando il secondo tempo con un atteggiamento più propositivo in avanti la partita è andata molto diversamente, a prescindere dal risultato e dal gol fatto. C’è rammarico solo di questo, cosa che ho detto alla fine del primo tempo nello spogliatoio. O non facciamo gol all’inizio- ironicamente scherza il tecnico- e c’è lo portiamo avanti il più possibile. Quando facciamo gol nei primi tempi dobbiamo avere il coraggio di stare su e di non abbassarci.

Nella ripresa in campo D’Antonio al posto di Montanino e forse anche con l’ingresso di un giocatore veloce come lui è cambiata l’inerzia della partita? “E’ cambiata poco come atteggiamento perché già nell’intervallo abbiamo cambiato assetto mettendoci 4-2-3-1 e più semplice andare così a prendere il loro play di gioco. Le rotazioni devono avvenire in maniera più veloce. Dopo quando siamo andati a prenderla ci siamo messi a tre con Castagna vicino a Sogliuzzo e Cibelli sotto palla e questo ci ha fatto avere tante occasioni nel finale dove potevamo sfruttare meglio e forse ora stavamo parlando di un 3-2”.

Un’Ischia davvero sfortunata tra parate del portiere e salvataggi sulla linea dei difensori, ma soprattutto entra Invernini e dopo poco è costretto a lasciare il campo per uno scontro di gioco con Alvino. Le tante assenze quest’oggi hanno portato e forse evidenziato le lacune del gioco e condizionato il risultato finale? “E’ una cosa che ci stiamo trascinando da tempo che dobbiamo sottolineare. Questo non è un alibi ma per dare importanza al lavoro, al grande sacrificio che stanno facendo tutti questi ragazzi in campo.

Se andiamo a vedere gli indisponibili c’è quasi un’intera formazione che potrebbe essere schierata in campo. E’ ovvio che poi ritorniamo sempre allo stesso discorso se Trofa in una partita ti serve in avanti per andarli a prendere alti, e quindi fare schermo davanti alla difesa ti manca quella persona e ovvio che poi fai fatica. Dobbiamo guardare anche il lato positivo che associamo al risultato.

Il 2-2 in casa sicuramente ci lascia l’amaro in bocca. Il contrario e che oggi avevamo una panchina composta da tutti under dovuto alle tante defezioni. Come over avevamo solo Iacono che però viene da un infortunio alla caviglia e quindi non poteva darci sostegno in questa partita che è comunque è diventata tosta. C’è da guardare il bicchiere mezzo pieno, specialmente in queste occasioni”.

Pesce come mai era tra gli indisponibili dopo che mercoledì era stato il migliore in campo? “Pesce venerdì ha avuto una botta con D’Antonio e ieri durante la rifinitura non riusciva a poggiare nemmeno il piede a terra e gli hanno dato una settimana di riposo-chiosa Iervolino.