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Castellammare di Stabia
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Mercato della Terra di Stabia: l’edizione di domenica 27 Marzo non si terrà

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una comunicazione dal Mercato della Terra di Stabia con la quale segnalano che l’edizione di domenica 27 Marzo non si terrà.

« Carissimi utenti del Mercato della Terra di Castellammare di Stabia,

nonostante la Delibera di giunta del dicembre 2021 del Comune di Castellammare di Stabia che prevedeva il Mercato della Terra di Stabia ogni quarta domenica del mese, nonostante le numerose interlocuzioni avute con tutti gli uffici competenti del Comune, ancora ad oggi manca l’attesa autorizzazione comunale necessaria, per tale motivo la prevista edizione di domenica 27 Marzo non si terrà.

Slow Food Costiera Sorrentina e Capri si impegnerà sin da ora ad intavolare un costruttivo confronto con i nuovi Commissari Prefettizi per comunicare loro la valenza del progetto a difesa dei piccoli contadini, dei produttori e della buona alimentazione rivolta ai cittadini della Città di Castellammare di Stabia, in modo tale che il  previsto prossimo mercato del 24 Aprile 2022 si possa regolarmente tenere.

In attesa di positivi sviluppi, inviamo i più cordiali saluti slow »

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Meteo Castellammare di Stabia 26 marzo: nubi sparse oggi e prossimi giorni

Previsioni Meteo Castellammare di Stabia 26 marzo. Giornata caratterizzata da generali condizioni di cielo parzialmente nuvoloso, temperature comprese tra 5 e 23°C.

Situazione in tempo reale: Secondo le ultime previsioni meteo, le prossime ore saranno caratterizzate da cielo poco nuvoloso, con una temperatura di 18°C. Venti deboli da Est con intensità di circa 6km/h. Si registra assenza di precipitazioni.

Meteo Castellammare di Stabia 3 giorni

Sabato 26 Marzo: giornata caratterizzata da cielo parzialmente nuvoloso, minima 5°C, massima 23°C. Nel dettaglio: poche nubi al mattino e al pomeriggio, qualche nube sparsa alla sera. Durante la giornata di oggi si registrerà una temperatura massima di 23°C alle ore 14, mentre la minima alle ore 6 sarà di 5°C. I venti saranno deboli da Est al mattino con intensità di circa 6km/h, deboli da Sud-Est al pomeriggio con intensità di circa 8km/h, alla sera deboli da Est-Nord-Est con intensità tra 8km/h e 15km/h. L’intensità solare più alta sarà alle ore 12 con un valore UV di 6.8, corrispondente a 867W/mq.

Domenica 27 Marzo: giornata caratterizzata da generali condizioni di cielo parzialmente nuvoloso, temperatura minima di 11°C e massima di 22°C. Entrando nel dettaglio, avremo cielo poco nuvoloso al mattino, cielo coperto al pomeriggio, deboli rovesci di pioggia alla sera. Durante la giornata di domani si registrerà una temperatura massima di 22°C alle ore 12, mentre la minima alle ore 6 sarà di 11°C. I venti saranno moderati da Est per tutto il giorno con intensità di circa 17km/h. L’intensità solare più alta sarà alle ore 10 con un valore UV di 5.2, corrispondente a 758W/mq.

Lunedì 28 Marzo: giornata caratterizzata da qualche nube sparsa, temperature comprese tra 9 e 21°C. Nel dettaglio: nubi sparse al mattino e al pomeriggio, cielo sereno alla sera. Durante la giornata si registrerà una temperatura massima di 21°C alle ore 14, mentre la minima alle ore 6 sarà di 9°C. I venti saranno al mattino moderati provenienti da Est con intensità di circa 12km/h, deboli da Sud-Est al pomeriggio con intensità di circa 12km/h, deboli da Nord alla sera con intensità di circa 6km/h. L’intensità solare più alta sarà alle ore 12 con un valore UV di 5.6, corrispondente a 782W/mq.

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Direttore Ufficio postale trasferisce 130 mila euro e ne sottrae 71 dal libretto di un pensionato

I Carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi (PA) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della locale Procura, nei confronti di C.G., 40enne originario della provincia di Agrigento, direttore dell’ufficio postale di Palazzo Adriano un piccolo Comune del palermitano, ritenuto responsabile dei reati di sostituzione di persona, peculato e tentata estorsione ai danni di un pensionato 80enne.

LE INDAGINI

Il provvedimento è frutto di una meticolosa attività investigativa, coordinata dalla Procura di Termini Imerese e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi, che ha consentito di acquisire tempestivamente un grave quadro indiziario a carico del pubblico ufficiale, un 40enne agrigentino, alla direzione del piccolo ufficio postale da circa cinque anni.

In particolare, il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistenti, in relazione ai reati sopra indicati, gravi indizi di colpevolezza nella condotta del direttore che, avvalendosi della propria funzione, avrebbe aperto fraudolentemente a nome della vittima, ignara di tutto, un nuovo libretto postale, sostituendosi ad essa ed inducendo in errore gli operatori del Servizio Centrale di Poste Italiane S.p.A.

Successivamente, avrebbe trasferito l’importo, ammontante a circa 130.000 euro, dal libretto legittimamente intestato al pensionato a quello da lui artificiosamente creato, dal quale, avendone la totale disponibilità, avrebbe sottratto la somma di circa 71.000 euro, versandola su un conto corrente bancario ad egli riconducibile.

Inoltre, venuto a conoscenza del fatto che il pensionato, accortosi dell’ammanco, aveva presentato denuncia contro ignoti presso la locale Stazione Carabinieri, il direttore avrebbe rivolto minacce alla figlia dell’anziano cliente per costringerlo a ritirare la denuncia.

IL PROVVEDIMENTO

L’Autorità Giudiziaria ha emesso, nei confronti dell’indagato, un ordine di sequestro preventivo anche per equivalente della somma indebitamente sottratta alla vittima, che i Carabinieri hanno eseguito, contestualmente all’applicazione della misura cautelare coercitiva, sequestrando al direttore dell’ufficio postale due abitazioni.

L’OPINIONE

Nel sistema pubblico-politico soprattutto degli ultimi 50 anni e tutt’ora, sono notoriamente entrate pletore di soggetti (uomini e donne) con una dissimulata mentalità illecita. Negli ultimi decenni e oggi ancora più di prima, tutto ciò si è di tutta evidenza costituzionalizzato attraverso leggi ragionate da fior fiore di luminari assoldati o allineati e poi partorite da trasversali Governi e Parlamenti (nazionali e regionali) unicamente magniloquenti. Di conseguenza queste norme si vanno consolidando con una parallela elaborazione giurisprudenziale. Il risultato è sotto gli occhi di chi ancora può e vuole vedere, seppure rischia l’esclusione, l’isolamento se non anche la morte civile o economica. Le ormai ufficialmente rimosse parole: corruzione, razzia, spartizione, compiacenza, connivenza, commistione, compromesso, propaganda e omertà, si sono trasformate nelle reali quanto celate scritture formative della deontologia pubblico-politica, mentre il resto è divenuto retorica, anzi oratoria (l’arte del parlare) di occasioni o fine anno. Come se ne esce da questo variegato disfacimento culturale ? Non saprei dire. All’orizzonte specialmente politico continuano a vedersi predatori del passato e profittatori del presente, tutti con rispettivi innumerevoli seguiti solitamente clientelari. Fino a che dura.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Torna l’ora legale, 27 marzo 2022. A cosa serve? Quando e come spostare le lancette

C’è chi l’attende trepidante e chi ne farebbe volentieri a meno: sta per tornare l‘ora legale, che porta con sé giornate più lunghe ma anche un po’ di nervosismo in più. Il cambio orario scatterà nella notte fra sabato 26 marzo e domenica 27 marzo 2022, ovvero il weekend successivo all’equinozio di primavera che cade il 20 marzo: alle 2 di notte di domenica le lancette degli orologi dovranno essere spostate un’ora avanti (potete farlo prima di andare a letto naturalmente, se i vostri dispositivi sono meccanici. Mentre per smartphone, pc e tablet sarà tutto automatico: basterà essere connessi a internet). Questo significa che dormiremo 60 minuti in meno del previsto.

CAMBIO DELL’ORA E UMORE – Ed ecco la ragione del malumore. Le giornate si allungano, è vero, ma domenica 27 perderemo un’ora di sonno. Un ‘effetto collaterale’ che molti mal digeriscono. Se ci aggiungiamo poi i sintomi che il cambio stagionale induce comunemente sul nostro stato psicofisico (stanchezza, depressione, sonnolenza), allora l’ora legale potrebbe diventare sinonimo di malessere. Niente paura comunque, smaltiremo tutto in una manciata di giorni (al massimo settimane), e a quel punto potremo davvero godere delle conseguenze positive del cambio dell’ora: una su tutte, uscire dall’ufficio con il sole ancora alto.

PERCHE’ L’ORA LEGALE? – Molti si chiederanno: ma perché tutta questa fatica? A che pro introdurre una variazione che turba le nostre abitudini? Il motivo alla base del cambio dall’ora solare all’ora legale è abbastanza intuibile e di ordine pratico. La convenzione dell’orario estivo non fa che imitare il bioritmo dei nostri antenati. Che si svegliavano all’alba senza orologi, seguendo inconsciamente il progressivo anticipo del sorgere del sole in primavera e il ritardo in autunno.

Passare all’ora legale consente quindi di risintonizzare le nostre attività con l’alternanza giorno-notte, così da risparmiare energia grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. L’ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili: permette però di sfruttarle pienamente.

MA QUANTO DURA? L‘orario estivo per convenzione scatta l’ultima domenica di marzo che quest’anno cade il 26 marzo e dura fino all’ultima domenica di ottobre. Torneremo all’ora solare la notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre. Alle 3 di domenica 30 sposteremo le lancette indietro di un’ora.

Giummo: “La differenza tra Catanzaro e Bari l’hanno fatta le decisioni arbitrali errate nello scontro diretto”

Vittorio Giummo, giornalista di Catanzaro Live Streaming, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live” per parlarci del Catanzaro, prossimo avversario delle Vespe.

Le dichiarazioni di Giummo sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Il Catanzaro arriva a Castellammare con le stesse motivazioni che hanno caratterizzato il percorso fatto finora. Fare punti e consolidare la posizione in classifica. Lo scontro diretto col Bari è stato deciso da decisioni arbitrali poco condivisibili. Da allora il Catanzaro – prosegue Giummo – ha ripreso a macinare punti. Sarà un Catanzaro ben consapevole delle difficoltò che troverà a Castellammare e Vivarini lo sa bene perché sa che ci sarà da battagliare domenica al Menti e sarà una gara complicata.

Carlini è stato inserito non perché il Catanzaro avesse problemi avanti ma perché Sounas aveva problemi e doveva recuperare fisicamente. Il Catanzaro – prosegue Giummo – con i vari Biasci, Iemmello e altri ha tante alternative in attacco.

A Catanzaro c’è il rammarico che se si fosse iniziato con Vivarini e con questo organico forse il Catanzaro avrebbe potuto lottare in modo più massiccio per il primo posto. Si è trovato molto bene e a gennaio la società gli ha assicurato tanti rinforzi. Il Catanzaro – continua Giummo – ha un’ossatura importante con un allenatore che ha firmato un biennale e anche se non dovesse arrivare la promozione, ci sarebbe una base importante da cui ripartire l’anno prossimo per tentare la scalata alla B.

La differenza col Bari è stato il rigore inventato dall’arbitro che ha permesso al Bari di vincere al Ceravolo e una topica del guardalinee che non ha valutato un pallone già uscito dal campo. Il Bari non è stato la Ternana dello scorso anno. La differenza è stata questa col Catanzaro. Le topiche dell’arbitro e del guardalinee – prosegue Giummo – hanno condizionato lo scontro diretto col Bari.

Molte volte quando parliamo di playoff ci fossilizziamo solo sul nostro girone. Ma negli altri gironi ci sono squadre forti che non scherzano. Quindi non sarà semplice assolutamente. Il secondo posto – prosegue Giummo  – ti permette di entrare nelle battute finali e vediamo cosa succede. Bisogna vivere alla giornata gara dopo gara perché c’è anche il Covid che può improvvisamente rivoluzionare la rosa di una squadra e condizionarti pesantemente.

Non ci sarà Fazio squalificato ma non avrebbe giocato perchè deve smaltire un problema al ginocchio. Rientrano invece Martinelli e anche Cianci. Vivarini – conclude Giummo – sta facendo fare minutaggio a chi non ha giocato in modo da portare tutti allo stesso livello per i playoff”.

Jorginho può tornare in Serie A. Ecco la squadra interessata

Altro giorno di pausa nazionali e altra bomba di mercato con Joao Santos, agente di Jorginho, che sta proponendo il regista della Nazionale a diverse squadre Italiane spingendo per un possibile ritorno in Serie A del suo assistito.

Evidentemente, alla luce delle difficoltà del Chelsea e della grande incertezza che aleggia attorno al futuro dei Blues (ma anche di un contratto in scadenza nel 2023), il giocatore avrebbe deciso di cambiare aria dopo aver vinto tanto col Chelsea di Sarri e Tuchel.

“In passato ho parlato con il PSG, con il Barcellona e anche con Massara del Milan. Non so se lo vogliono adesso. Anche con Massara parlo. Non so però se sono ancora interessati. La realtà però è che in questo momento non si può fare niente. Il Chelsea non può vendere, comprare o rinnovare i contratti”.

Queste sono state le parole dell’agente di Jorginho a TUTTOMERCATOWEB:

Il Barcellona effettivamente potrebbe essere un’ottima strada per il centrocampista Italiano, soprattutto considerando che, in caso di offerte importanti, De Jong non sembrerebbe incedibile.

Ma la priorità per Jorginho sembra quella di tornare in Serie A. come confermato dallo stesso Joao Santos in un’intervista rilasciata a TUTTO SPORT e pubblicata nell’edizione odierna.

“Per lui giocare in Serie A è un sogno, il suo cuore è lì. Ad oggi può giocare in 4 o 5 squadre: Milan, Inter, Juventus, Roma o Napoli”.

Quale squadra riuscirebbe a permettersi un colpo come Jorginho? La Juventus lo corteggia da tempo e il restyling del centrocampo proseguirà sicuramente in estate, il che depone a favore dei Bianconeri.

Anche il Milan dovrà rafforzare il centrocampo e Jorginho sarebbe il giocatore ideale per sostituire Kessie. La priorità del Milan ad oggi è Renato Sanches ma nel caso la trattiva fallisse, i rossoneri farebbero di tutto per portare a Milanello un giocare come Jorginho.

L’Inter cerca un vice Brozovic da tempo, ma Jorjinho non può essere calcolato come un vice.

Anche il Napoli, che probabilmente questa estate saluterà Fabian Ruiz, potrebbe contare sull’amore incondizionato di Jorginho.

Oltre a queste si aggiunge la Roma che dovendo vendere Veretout e non volendo riscattare il prestito di Oliveira, dovrà rinforzare il suo centrocampo.

Ad oggi Juventus e Napoli sembrerebbero le squadre più indicate, Roma e Milan due soluzioni da tenere in mente (interessante che Santos abbia parlato dei contatti con Massara), mentre l’Inter sembrerebbe un’ipotesi più complicata. Ma come sempre, mai dire mai nel calciomercato: tutto può succedere

A cura di Simone Improta

Fonte foto: Football.ua, CC BY-SA 3.0 GFDL, via Wikimedia Commons

Sabatino: “La Juve Stabia non dovrà snaturarsi col Catanzaro. Confermerei il 4-3-3”

Francesco Sabatino, giornalista di Metropolis Quotidiano, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live” per parlarci del momento delle Vespe.

Le dichiarazioni di Francesco Sabatino sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Dispiace molto per Eusepi per la sospensione in via cautelare ricevuta dal Tribunale Nazionale Antidoping. Speriamo che il ragazzo possa risolvere il problema dimostrando la sua estraneità ai fatti. Dalla società non è trapelato niente. Può essere un qualcosa di diverse partite fa in cui sarebbe risultato positivo. Per lui – prosegue Sabatino – il campionato potrebbe essere finito qui. E’ una mancanza che si sentirà quella di Eusepi ma la puoi tamponare. Sarebbe stato più grave se Eusepi fosse mancato a febbraio. Speriamo che alla fine di tutta la vicenda si possa risolvere nel migliore dei modi possibile.

La Juve Stabia credo non si debba snaturare. Al di là del risultato di Bari, la Juve Stabia nelle prime tre gare di Novellino ha comunque fatto bene, poi ha sbagliato clamorosamente la gara col Monterosi. Mettersi a specchio col Catanzaro col 3-5-2 presuppone che ci siano duelli individuali in mezzo al campo e potrebbe significare che pensi che a livello personale i tuoi calciatori siano al livello di quelli del Catanzaro. Cosa che non è. Credo – aggiunge Sabatino – che si possa vedere una gara come quella con la Turris ma il Catanzaro non è una squadra che ha imposto il proprio gioco ovunque sia andata. Ora è stato rispolverato Carlini, segno che mancava qualcosa lì davanti.

La Juve Stabia avrebbe potuto fare qualcosa in più in questo campionato. Col Monterosi qualche cambio ci sarebbe potuto essere soprattutto per Troest che a 36 anni può risentire del fatto di giocare ogni tre giorni. Stesso discorso si può fare per Davì e Altobelli. In questa Juve Stabia – prosegue Sabatino – faccio fatica a trovare un giocatore che possa prendere per mano la squadra.

Sono d’accordo sul fatto di credere sui giovani. Ma non si deve fare l’errore fatto in Serie D dove devono giocare 4 under altrimenti hai la partita persa. Molti di questi – conclude Novellino – non arrivano neanche in Serie C. Corri il rischio di bruciarne molti in questo modo”.

 

Ruscio: “Juve Stabia con troppi alti e bassi. Con i cambi di allenatore si crea sempre un pò di confusione”

Giovanni Ruscio, ex centrocampista della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live”.

Le dichiarazioni di Ruscio sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“La Juve Stabia ha avuto troppi alti e bassi. Ci sono stati periodi in cui sembrava che potesse lottare tra le prime 5-6 poi altri periodi irriconoscibili. Certo è che anche quando ci sono cambiamenti di allenatori, si crea sempre confusione all’interno della squadra ed è sempre difficile riprendere il discorso con altri interpreti con a capo altri allenatori.

E’ un campionato in cui – continua Ruscio – il Catanzaro punta a vincere i playoff o per ripartire anno prossimo con delle basi solide. Le ultime due sconfitte della Juve Stabia si sono avute senza segnare nessun gol ed adesso vanno a pesare perché anche se hai un punto dai playoff hanno un peso importante e non si opera in piena tranquillità.

Quando cambi allenatore tante situazioni si possono danneggiare. Alcune dinamiche ti possono creare delle situazioni particolari. I giocatori si sono trovati in un momento in cui c’è chi va e chi viene e può darsi anche che abbiano risentito di questa situazione.

La Juve Stabia dopo le due sconfitte dovrà avere una reazione per forza e ci si mette più attenzione in tutto. Giocando in casa la Juve Stabia deve racimolare punti per i playoff. Il Catanzaro è a cinque punti dall’Avellino ma c’è comunque la motivazione per un secondo posto che è molto importante. Conosco bene la piazza di Catanzaro. Si vive in maniera molto intensa il rapporto con la squadra.

Loro – prosegue Ruscio – cercheranno di venire a Castellammare e prendere i 3 punti. Loro vogliono macinare punti e andare in B attraverso i playoff oppure migliorarsi per fare un grande campionato l’anno prossimo. Juve Stabia e Catanzaro si daranno battaglia, le Vespe per i playoff e il Catanzaro per blindare il secondo posto.

Con la mancanza di Eusepi si potrebbe anche optare verso il 3-5-2. Evacuo non è l’ultimo arrivato, ma metterlo da solo a fare reparto potrebbe non essere l’optimum. Col 3-5-2 la Juve Stabia potrebbe essere anche più coperta. A me – aggiunge Ruscio – piacerebbe giocarla a viso aperto, anche perché se ti chiudi là dietro è peggio secondo me perché prima o poi il gol lo becchi.

L’ESPERIENZA DI RUSCIO CON LA JUVE STABIA.

Nel mio anno con la Juve Stabia avevamo pressioni non indifferenti perché venivamo da una brutta retrocessione ed era scontato che dovessimo vincere il campionato ma nel calcio non c’è niente di scontato. In ogni gara – aggiunge Ruscio – c’era un atteggiamento di voler avere la meglio sugli avversari ma senza presunzione. Io cercavo di dare il mio contributo con il mio piede destro che non era male.

Il leader nei momenti difficili è fondamentale per i giovani e dare più serenità alla squadra. La Juve Stabia di quest’anno avrà anche il suo leader ma quando le stagioni sono altalenanti non può bastare solo questo.

Se un tecnico ha delle idee, cambia l’interprete ma non cambia l’idea di gioco ma Novellino è un maestro in questo e ha tutti i giorni sotto gli occhi i propri calciatori. Ci sono tante cose da valutare – continua Ruscio – ma i giocatori ci sono per il 4-3-3 ed è giusto continuare così lavorando di più sotto l’aspetto mentale.

Spero che la Juve Stabia possa raggiungere i playoff ma sarebbe importante raggiungerli perché la Juve Stabia non può restarne fuori. Sarebbe un fallimento – conclude Ruscio – se le Vespe non facessero i playoff. Spero che la Juve Stabia possa vincere contro il Catanzaro per continuare la ricorsa ai playoff che potrebbe essere molto importante conseguire in questo finale di stagione”.

Tagliatello o Fusillo con carciofo violetto di Castellammare su crema di patate

Una delle ricette più tradizionali della cucina mediterranea: Tagliatello o Fusillo con carciofo violetto di Castellammare su crema di patate

Il carciofo violetto di Castellammare è un’eccellenza del territorio posto tra Pompei e la prima costa di Sorrento (in particolare nel territorio di Schito, una località di Castellammare molto vocata all’agricoltura per il suolo vulcanico e il clima mite del golfo).

Si raccoglie in pieno inverno, da gennaio inoltrato fino ad aprile e, secondo tradizione, rientra tra i piatti delle festività pasquali quando lo si porta in tavola nel giorno di Pasquetta semplicemente arrostito sulla brace.

Per cucinarlo si prende il carciofo intero, posto direttamente nella brace di un barbecue. Quando è cotto (dopo circa mezz’ora) viene ripulito delle foglie bruciacchiate, condito con sale, pepe, prezzemolo, aglietto fresco e un filo di olio e consumato in abbinamento con salame e soppressata.

INGREDIENTI (per 4 persone)

  • 360g di pasta (fusillo lungo o tagliatello)
  • 300g cuori di carciofo violetto di Castellammare
  • 2 patate
  • 1 cipolla
  • 1 limone
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • Cacioricotta grattugiato qb
  • Olio EVO
  • Prezzemolo qb
  • Pepe qb
  • Sale qb

PREPARAZIONE

1 – Pulire e tagliare i carciofi, poi metterli in acqua e limone per circa 20 minuti.

Come pulire i carciofi

Prima di tutto prepariamo una ciotola con acqua fredda e succo di limone per creare una soluzione acidula che eviterà l’annerimento per ossidazione del carciofo, una volta tagliato. Quando il carciofo è ancora intero, tagliamo le estremità delle foglie (parte più dura ed indigesta).

Togliamo quindi le foglie esterne, arrivando al cuore del carciofo.

Tagliamo l’estremità del gambo e puliamo dalla parte fibrosa esterna il gambo ancora attaccato al carciofo.

A questo punto tagliamo il carciofo a metà ed eliminiamo la barbetta (peluria) interna. Quindi tagliamo a spicchi e mettiamo subito in acqua acidulata.

2 – In seguito passare alla preparazione della crema di patate, sbucciarle e tagliarle a tocchetti.

Cuocere le patate e la cipolla a pezzetti con olio EVO e qualche mestolo di acqua.

Aggiungere un pizzico di sale e il mezzo bicchiere di vino bianco per sfumare.

Coprire e lasciare cuocere.

Quando le patate e le cipolle saranno morbide, ridurle in crema. aggiungendo un pizzico di pepe, sale e la buccia di mezzo limone grattugiata, passare in un chinois per eliminare i grumi.

3 – Intanto mettere a bollire l’acqua e cuocere la pasta prescelta, scolare rigorosamente al dente. Successivamente, unire la pasta a metà della crema di patate e ai carciofi, per amalgamare il tutto.

4 – Mentre la pasta cuoce preparare la base del piatto in una padella facendo soffriggere l’olio evo con lo scalogno e rosolare i carciofi precedentemente tagliati a fettine sottili. Infine soffriggere i carciofi e tenerli pronti.

5 – Scolare la pasta, mantecarla con qualche cucchiaio di crema di patate e con del prezzemolo tritato.

6 – Impiattare adagiando la pasta su uno strato di crema di patate, aggiungere il cacioricotta grattugiato e servire.

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Sequestrati 125 capi d’abbigliamento e 350 kg d frutta: donati in beneficenza per i rifugiati ucraini

Sequestrati nei giorni scorsi – nell’ambito del dispositivo di controllo economico del territorio disposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, i Finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo – 125 capi di abbigliamento invernali riportanti marchi contraffatti di note case di moda esposti da un venditore ambulante presso il mercato rionale di piazzale Giotto.

Pertanto, i Finanzieri hanno deferito il venditore ambulante alla Procura della Repubblica di Palermo e, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, devoluto in beneficenza tutta la merce sequestrata (dopo averne rimosso le griffe in tutela dei diritti d’autore), all’organizzazione di volontariato “Gruppo di Protezione Civile – Associazione Nazionale del Fante” per contribuire alla raccolta umanitaria a supporto della popolazione civile ucraina colpita dal conflitto.

In un secondo intervento, le Fiamme Gialle hanno sequestrato 350 kg di frutta e verdura nei confronti di due soggetti intenti alla vendita di prodotti ortofrutticoli su area pubblica sprovvisti della prevista autorizzazione amministrativa per l’esercizio ambulante (rilasciata dal Sindaco) necessaria per lo svolgimento di tale attività.

I trasgressori sono stati segnalati all’autorità cittadina ai sensi della Legge Regionale n. 18/1995 (norme riguardanti il commercio su aree pubbliche) che prevede, oltre al sequestro ai fini della confisca della merce esposta alla vendita e delle attrezzature, il pagamento, in misura ridotta, di una sanzione pecuniaria pari a 309 euro.

Anche in questo caso, i prodotti ortofrutticoli sono stati prontamente donati all’Associazione ANPAS-UGES- SOS ed all’Associazione Culturale San Giovanni Apostolo che li hanno distribuiti alle tante famiglie indigenti che versano in situazioni economiche di particolare difficoltà e ai profughi della guerra in Ucraina accolti dalla città di Palermo.

NOTA

Tali atti di solidarietà assumono particolare significato anche alla luce dell’attuale emergenza umanitaria e rientrano tra le iniziative promosse dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo a tutela delle fasce più deboli della popolazione.

Adduso Sebastiano

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Arrestato 35enne per traffico di stupefacenti. Arrestato un uomo per violenze sulla convivente

ROSOLINI (SR). I CARABINIERI ARRESTANO UN 35ENNE IN ESECUZIONE DI UN ORDINE DI CARCERAZIONE PER TRAFFICO DI STUPEFACENTI.

I Carabinieri della Stazione di Rosolini hanno dato esecuzione ad un provvedimento restrittivo emesso dalla Corte d’Appello di Catania nei confronti di un 35enne, residente da tempo in quella cittadina. Il predetto, dovrà espiare la pena di due anni e cinque mesi, per un traffico di sostanze stupefacenti commesso nel 2020. Dopo la notifica dell’Ordinanza l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa per l’espiazione della pena.

PRIOLO GARGALLO (SR). I CARABINIERI ARRESTANO UOMO VIOLENTO.

I Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo hanno arrestato, in flagranza, un siracusano di 36 anni, responsabile di maltrattamenti, lesioni e minacce nei confronti della propria convivente. La donna ha richiesto l’intervento della pattuglia nel corso dell’ennesima lite dovuta a motivi di gelosia.

I militari dell’Arma sono intervenuti mentre l’uomo minacciava la vittima con un coltello da cucina, arrestandolo. Le ulteriori indagini hanno accertato che da mesi la vittima sopportava aggressioni fisiche e verbali, sempre per la gelosia dell’uomo.

L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari in luogo diverso dalla residenza.

Adduso Sebastiano

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Formula Uno, GP dell’Arabia Saudita: i risultati del venerdì di prove libere

Formula Uno: si chiude la prima giornata di prove libere nel weekend di Jeddah. Comanda Leclerc, ma Verstappen è lì

 

Formula Uno, GP dell’Arabia Saudita: i risultati del venerdì di prove libere

A cura di Stefano Patuto

Anche a Jeddah, sul fantastico palcoscenico del Jeddah Corniche Circuit, continua il duello fra Ferrari e Red Bull, anche se le indicazioni della pista sono poco significativi per tracciare un primo bilancio complessivo. Nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita, il pilota monegasco della Ferrari Charles Leclerc si è confermato davanti a tutti registrando la miglior prestazione in 1’30”074. Come nelle prime prove libere, il monegasco si è messo alle spalle la Red Bull dell’olandese Max Verstappen, con un distacco minimo di ( + 0.140 ) millesimi ma con una mescola di svantaggio. Il neo campione del mondo in carica, infatti, non ha completato la sua simulazione di qualifica, prima per un errore in curva 1 e poi per la VSC ( Virtual Safety Car ) causata dallo stop in pista del pilota danese Kevin Magnussen della Haas ( ancora problemi tecnici per la sua Haas ). Lo stesso pilota danese ha avuto problemi nella prima sessione, per un problema idraulico, registrando pochissimi giri. I problemi non hanno tuttavia coinvolto solo l’olandese Max Verstappen: da parte sua, Charles Leclerc ha dovuto rinunciare alla simulazione di passo gara per la rottura del braccetto anteriore sinistro dopo il contatto con la barriera in ingresso di curva 4 in un secondo attacco al tempo. Nessun danno tale da creare eccessiva preoccupazione, ma è chiaro che qui, era molto importante valutare il comportamento della vettura sulla lunga distanza. In 3ª posizione c’è l’altro scudiero della Ferrari ossia Carlos Sainz, che non è riuscito a migliorare con la mescola Soft ( C4 ) il tempo fatto segnare a inizio sessione con le medie. Il madrileno ha preceduto l’altra Red Bull del messicano Sergio Perez, anch’esso con gomma Media ( C3 ).

 

Prove di ripresa

E le Mercedes ? Sicuramente adesso è un po’ prematuro dare un primo bilancio o giudizio di questa W13 sul tracciato di Jeddah, ma rispetto a quanto visto in Bahrain c’è stato un leggero miglioramento. Una vettura con tantissimi problemi, oltre al famigerato fenomeno del “Porpoising” che però danno un piccolo segnale riguardo il passo gara. Le Frecce d’argento si confermano terza forza, tuttavia, non sembrano al momento all’altezza di impensierire le due rivali nella lotta per la vittoria con Lewis Hamilton e George Russell che concludono la seconda sessione in 5ª e 6ª posizione.

 

Leggeri miglioramenti

Risale, invece, la McLaren, grazie alla 7ª posizione di Lando Norris davanti all’Alpine del francese Esteban Ocon, mentre Valtteri Bottas e il nipponico Yuki Tsunoda completano la Top-10. Proprio il giapponese dell’Alphatauri ha però dovuto fermare la sua AT03 a pochi secondi dalla bandiera a scacchi per un problema alla power unit, che tiene ancora una volta i motorizzati Honda sulle spine dopo il guasto ( con il principio d’incendio ) riscontrato dall’altro pilota dell’Alphatauri Pierre Gasly in Bahrain.

 

Tutti in pista

Domani sarà una giornata importante per la Formula Uno, per capire bene i veri valori in campo. Se davvero Red Bull sarà molto competitiva con Ferrari ad inseguire o ci sarà lotta come una settimana fa.

Controlli a soggetti sottoposti a limitazioni: 3 denunciati. Arrestati due 17enni per scippo ad un’anziana

SIRACUSA – CONTROLLI A SOGGETTI SOTTOPOSTI A LIMITAZIONI: TRE DENUNCIATI

Nella giornata di ieri 24, agenti delle Volanti, nell’ambito di predisposti controlli finalizzati a verificare il rispetto delle limitazioni personali cui sono sottoposti in città le persone destinatarie di obblighi, hanno denunciato tre soggetti, rispettivamente di 32, 41 e 27 anni, tutti residenti a Siracusa, per non aver osservato gli obblighi cui sono sottoposti.

Il trentaduenne, infatti, sottoposto ad una misura cautelare con obbligo di dimora, non è stato trovato presente nella sua abitazione, come il quarantunenne che si doveva trovare agli arresti domiciliari.

Invece, il giovane di 27 anni, anch’egli sottoposto agli arresti domiciliari, è stato sorpreso nella propria abitazione in compagnia di altre persone estranee al nucleo familiare.

SIRACUSA – ARRESTATO UN UOMO PER FURTO IN ABITAZIONE E DUE MINORI PER AVER SCIPPATO UN’ANZIANA DONNA

Poco prima delle 11 del 23, in via Crispi, due diciassettenni avvicinavano un’anziana signora di 75 anni e, nel tentativo di scipparla della sua borsetta, la facevano cadere a terra causandole una lieve contusione ad un braccio.

Le grida della vittima attiravano l’attenzione di un passante e, subito dopo, dell’equipaggio di una Volante che riusciva a bloccare i due giovani scippatori ed a trarli in arresto.

Al termine delle incombenze di legge, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i due giovani sono stati condotti in un istituto minorile catanese.

Inoltre, agenti delle Volanti hanno arrestato, per il furto in abitazione, un siracusano di 44 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine.

L’arrestato, nel pomeriggio di ieri, si era introdotto, dopo aver danneggiato una porta-finestra, all’interno di una villa sita nei pressi di viale Ermocrate e, dopo avere asportato numerosi oggetti, fuggiva inseguito dal padrone di casa e da un equipaggio delle Volanti prontamente giunto sul posto.

L’inseguimento aveva un felice esito, in quanto il ladro veniva bloccato e tratto in arresto e la refurtiva recuperata e riconsegnata al legittimo proprietario.

Al termine delle incombenze di legge e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria il quarantaquattrenne è stato posto agli arresti domiciliari.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Arrestata un’infermiera che avrebbe finto di vaccinare contro il covid decine di ignari cittadini

Stamani, la Polizia di Stato, in particolare la DIGOS della Questura di Palermo, ha dato esecuzione, su delega della Procura della Repubblica di Palermo, ad una ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari, emessa dal GIP di Palermo nei confronti di una infermiera dell’hub vaccinale “Fiera del Mediterraneo”, che si sarebbe resa responsabile di quarantasette episodi di falso ideologico e peculato.

La donna, in servizio presso l’Ospedale Civico di Palermo, era già stata arrestata nel mese di gennaio, in esecuzione di ordinanza applicativa dei domiciliari, poiché avrebbe beneficiato di falsa vaccinazione contro il Covid-19 e praticato false inoculazioni vaccinali nei confronti di due soggetti.

Tale attività di indagine da parte della Digos aveva già condotto nello scorso mese di dicembre alla determinazione da parte della Procura della Repubblica di Palermo a disporre il fermo di 3 indagati per corruzione, peculato e falso.

Nello sviluppo dell’attività di indagine, corroborata da videoriprese le cui immagini sono state anche oggetto di perizia medico – legale, è tuttavia emerso che in altre due giornate in cui l’infermiera aveva lavorato presso l’hub “Fiera del Mediterraneo”, la stessa avrebbe praticato, per verosimili convinzioni personali e ideologiche, false vaccinazioni contro il Covid-19 nei confronti di quarantasette utenti.

Le immagini in argomento riprendono verosimilmente, infatti, l’infermiera nell’atto di sversare sulla garza il contenuto della fiala, senza iniettare alcunché.

Dagli esiti delle indagini, caratterizzate da intercettazioni telefoniche e dagli interrogatori di alcuni degli utenti, si è, in realtà, rilevato che tutti i soggetti che sarebbero stati sottoposti a finta vaccinazione da parte dell’infermiera sembrerebbero, allo stato, completamente ignari della mancata inoculazione e convinti di essere protetti dal rischio dell’infezione da Covid 19.

Sono in corso di esecuzione i decreti di sequestro preventivo delle certificazioni verdi Covid-19 connesse alle false vaccinazioni. L’attività investigativa si è avvalsa del contributo della struttura del Commissario per l’Emergenza Covid-19 per la città Metropolitana di Palermo.

NOTA

Giova precisare che l’odierna destinataria della misura restrittiva, è, allo stato, indiziata in merito al reato contestato e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

Adduso Sebastiano

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Sauté di cozze: un succulento piatto light sano, veloce e molto gustoso

Le cozze sono un ingrediente molto versatile in cucina perché si prestano a molteplici ricette. Qui impariamo prepararle secondo una ricetta tipica della cucina dell’Italia meridionale: il Sauté di cozze

Sauté di cozze: un succulento piatto light sano, veloce e molto gustoso

Per preparare alla perfezione un succulento Sauté di cozze servono poco tempo e poche cose: attenzione all’acquisto delle cozze, pazienza nel pulirle come si deve e una padella grande e antiaderente in cui far cuocere i molluschi a fiamma alta, senza condimenti.

Come già ho avuto modo di indicare, quando si utilizzano le cozze bisogna fare attenzione a poche ma importantissime cose: devono presentarsi ben chiuse all’acquisto e aprirsi dopo pochi minuti di cottura per cui sarà opportuno (nonché prudente e salutare) eliminare dalle preparazioni tutti quei mitili che non si dovessero aprire sin dalla prima fase di cottura. Non per niente vi sono norme molto rigide sulla commercializzazione di questi frutti di mare che devono essere vivi al momento dell’acquisto dato che, in caso contrario, possono portare anche a gravi malattie e pertanto, se dovesse capitarvi di trovare delle cozze che non si apriranno, e di trovarne diverse, magari per la prossima volta sarà opportuno anche cambiare fornitore e cercarne uno più serio ed affidabile che sappia ben calcolare i propri approvvigionamenti evitando così di mantenere in commercio cozze “datate”.

Su questo ho già pubblicato un’apposita nota che potrete leggere QUI per cui mi limito solo a raccomandarvi di controllare che, all’acquisto, siano ben chiuse in una retina (come legge prescrive) con tanto di bollino sanitario ed etichetta dalla quale potrete verificarne anche la “freschezza”. Nella stessa nota vi ho segnalato anche come pulirle e prepararle bene per la cottura.

E veniamo ora alla ricetta per preparare un perfetto Sauté di cozze.

Sauté di cozze: un succulento piatto light sano, veloce e molto gustoso

OCCORRENTE (per 4)

  • 1,5 kg di cozze
  • 5 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 2 spicchi d’aglio
  • 10 pomodorini ciliegino
  • un ciuffetto di prezzemolo che avrete cura di tritare
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b
  • 1 padella capiente
  • 4 fette di pane

PREPARAZIONE

La preparazione è semplice e saporita e si discosta dalla ricetta della impepata di cozze per l’utilizzo dei pomodorini e del vino bianco.

  • Sbucciate l’aglio e tritatelo finemente, lavate accuratamente il prezzemolo, privatelo dei gambi e sminuzzatelo..
  • In una padella capiente scaldate l’olio EVO e aggiungete l’aglio in camicia (l’aglio schiacciato con tutta la buccia) e poi tagliate a metà i pomodorini, versateli nella padella e mescolate il tutto.
  • Fate cuocere per il tempo di far appassire leggermente i pomodorini (2’ circa).
  • Togliete l’aglio, unite le cozze che avrete precedentemente pulite, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per 3 minuti a fiamma viva.
  • Tolto il coperchio eliminate le cozze che non si sono aperte, sfumate con il vino e lasciate insaporire per altri 2 – 3 minuti.

Nel frattempo posizionate una griglia sul fuoco e, quando sarà calda, adagiaci le fette di pane e fatele dorare da entrambi i lati.

Una volta pronte, impiattatele in una ciotola (o piatto) da portata, spolveratele con il prezzemolo tritato ed il pepe e così il vostro Sautè di cozze sarà pronto per essere gustato servito ben caldo e con una fetta di pane dorato.

 

Ritiro del Puc; previsto un incontro sul Lungomare Stabiano

Gli ex operatori del Comune vogliono cercare il dialogo con gli stabiesi senza nascondersi dietro un dito

 

La notizia

 

Castellammare sta vivendo una delle pagine più tristi e buie della sua vita, soprattutto dopo lo scioglimento della giunta comunale con l’accusa di infiltrazioni camorristiche; nell’occasione, gli ex membri della giunta saranno presenti sul lungomare di Castellammare per discutere con i cittadini faccia a faccia circa il ritiro del Piano Urbanistico Comunale.

Il Puc è uno dei principali strumenti urbanistici che si occupa della gestione dell’ambiente circostante, con particolare riferimento alle trasformazioni urbanistiche ed edilizie del territorio.

 

Salvare il salvabile

 

Una scellerata amministrazione comunale ha fatto una cattiva gestione di molte risorse in suo possesso; tra di esse figura il territorio urbanistico, laddove molti interventi di rafforzamento e di manutenzione sono stati trascurati per lasciare spazio ad altri interventi dall’urgenza discutibile.

Coloro che hanno provveduto alla cattiva gestione, però, tengono a sostenere che il Puc, allo stato attuale delle cose, debba essere ritirato; essi sono disposti ad offrire ai cittadini tutte le spiegazioni di cui avranno bisogno per cercare, in un tentativo quasi disperato, di limitare i danni e metterci la faccia anche in una situazione difficoltosa.

 

Ritiro del Puc; previsto un incontro sul Lungomare Stabiano/Antonio Cascone/redazionecampania

 

 

Sequestrati 2,4 kg di cocaina, valore al dettaglio oltre 200 mila euro: arrestato corriere

I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno sequestrato 2,4 Kg di cocaina, occultata in un’autovettura sottoposta a controllo nei pressi di via Giafar a Palermo.

In particolare, nella mattinata dello scorso 14 marzo, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio effettuati nel capoluogo, una pattuglia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo sottoponeva a controllo un’autovettura e procedeva all’identificazione del soggetto a bordo, il quale, nel corso delle operazioni, si mostrava da subito particolarmente agitato e insofferente.

Pertanto, i militari operanti effettuavano una più approfondita attività di ispezione del mezzo, rinvenendo, grazie al fiuto del cane antidroga F-MIA del Gruppo Pronto Impiego di Palermo, due involucri di plastica trasparente sottovuoto, cosiddetti “panetti”, abilmente nascosti in un doppiofondo ricavato all’interno della portiera posteriore destra dell’autovettura, contenenti complessivamente 2,4 kg di cocaina.

Lo stupefacente, qualora immesso sul mercato, avrebbe fruttato al dettaglio ricavi per oltre 200.000 euro.

Il corriere, di nazionalità italiana, è stato condotto presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo, a disposizione della locale Procura della Repubblica.

NOTA

Continua senza sosta l’attività della Guardia di Finanza a contrasto dei traffici illeciti, per la tutela della sicurezza economico – finanziaria dei cittadini, mantenendo costantemente alta la guardia rispetto al fenomeno del traffico di stupefacenti, primaria fonte di finanziamento della locale criminalità organizzata.

Grazie all’intensificazione del presidio sul territorio e ai controlli presso il porto di Palermo e lo scalo aeroportuale di Punta Raisi, dal gennaio 2021 sono stati complessivamente sequestrati circa 50 kg di cocaina che erano destinati a rifornire le piazze di spaccio della città.

Adduso Sebastiano

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Le cozze: mitile gustoso che però bisogna saper acquistare e pulire

Le cozze: mitile gustoso ricco di elementi che fanno bene alla nostra salute che però bisogna saper prima acquistare e poi pulire per non avere sgradite sorprese e problemi anche gravi. Per evitare il tutto, vediamo come e cosa fare, poi vi darò anche delle ricette sul come cucinarle e gustarle.

Le cozze: mitile gustoso che però bisogna saper acquistare e pulire

Le cozze, un piccolo mollusco saporito ed un ricco “giacimento” di elementi che fanno bene alla nostra salute visto che sono ricche di sali minerali, quali calcio e fosforo e una buona quantità di ferro, un oligoelemento utile contro l’anemia. Presente anche il selenio, importantissimo per la protezione delle cellule e per combattere l’azione dei radicali liberi. Questo sale minerale aiuta a controllare la funzionalità tiroidea che influenza l’umore e il buon funzionamento del sistema nervoso centrale. Sono ricche anche di proteine e vitamina C ed hanno un ridotto contenuto di grassi e calorie, quindi perfette anche per una dieta ipocalorica.

Ma! Sì c’è un ma ed è bene sapere come sceglierle e trattarle perché, se sbagliamo, possono essere fonte di ben altro, e sono cose non certo piacevoli per cui vediamo bene come sceglierle e come trattarle.

La prima regola è sceglierle con cura cominciando dal distinguere per bene tra quelle d’allevamento e quelle selvatiche tra le quali ci sono anche quelle dette pelose (famose a Taranto). Le pelose si distinguono perché hanno forma allungata e meno regolare rispetto alle altre; ma soprattutto, nella parte posteriore esterna della conchiglia, presentano dei filamenti più o meno lunghi e fitti, (una sorta di peluria, per l’appunto).

Le cozze selvatiche, invece, hanno attaccati al guscio i cosiddetti denti di cane, una specie di “vulcanetti” bianchi e duri che indicano che le cozze sono di scoglio. Quindi è più complicato pulirle, ma sicuramente il palato ne trarrà beneficio, perché sono più saporite.

Comunque, quelle più facilmente trovabili e che usiamo, sono quelle d’allevamento vendute, per legge, in reti sigillate per cui ricordati sempre di cercare e preferire quelle vendute in reti sigillate e, qualora le si trovi sciolte, visto che la legge consente al venditore di aprire le confezioni purché tenga da parte l’etichetta e il bollo sanitario, prima di comprarle chiedi sempre al pescivendolo di mostrarti le certificazioni del caso.

 A questo punto vediamo come pulire bene le cozze acquistate.

Prendi la cozza in una mano, afferra il “bisso” (la barba che trovi nella cerniera della cozza) e strappalo via con le mani.

Con l’aiuto di una “retina” metallica di quelle usate per strofinare le pentole, o di un coltellino utilizzandone il dorso della lama, elimina le impurità e raschia con cura.

Riponi la cozza pulita nella bacinella piena d’acqua fredda e procedi in questo modo con tutte le cozze.

Sciacqua bene le cozze sotto l’acqua corrente e lasciale a mollo fino al momento di cucinarle. Se possibile cucina le cozze il giorno stesso in cui le hai acquistate e fino a loro utilizzo tienile in una bacinella con dell’acqua fresca.

Se intendi cuocerle il giorno dopo, tienile a mollo tutta la notte in acqua fredda, aggiungendo 50 g di sale per ogni chilogrammo di cozze.

Metti “mi piace” alla nostra pagina Facebook! –  Cristina Adriana Botis / Redazione

Pagelle Italia-Macedonia 0-1, qualificazioni mondiali

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PAGELLE ITALIA-MACEDONIA – Si è conclusa 1-0 per la Macedonia la sfida valida per le semifinali play-off di qualificazione al Mondiale. L’Italia non parteciperà a Qatar 2022. 

Pagelle Italia-Macedonia, 0-1 

Pagelle Italia-Macedonia. Saranno 12 gli anni in cui l’Italia non parteciperà a un Mondiale. Una sconfitta dolorosa, che sancisce il fallimento del sistema calcio italiano dal 2006 in poi. Vista oggi, quella dell’Europeo sembra più un miracolo, un’eccezione, rispetto al Rinascimento di cui avevamo tanto parlato. Diamo i voti alle due squadre: ecco le pagelle Italia-Macedonia.

Italia

Donnarumma 6: completamente inoperoso. La Macedonia fa due tiri in porta, uno lo para facilmente, l’altro è imparabile e ci manda a casa.

Florenzi 5,5: lui c’era nel 2017. Impossibile dimenticare il bacio al pallone nel corner finale.Sembra una maledizione per lui.Corre tanto, non si può dire che non ce la metta tutta, ma non basta.

Bastoni 6: il migliore della difesa. Amministra bene il gioco, ha sicurezza e buone idee. 

Mancini 5: commette il primo errore della partita, poi in realtà non gioca neanche male, ma è uno di quelli che si fermano pensando a un tocco di braccio di Trajkowski.  (dal 90’ Chiellini SV)

Emerson 5,5: spinge tantissimo sulla fascia, ma non arriva mai al cross. Quando ci arriva, non è perfetto. Ci mette l’impegnò, non glielo si può negare. Ma non basta.

Barella 5: quello di quest’anno è la brutta copia di quello dell’anno scorso. L’impegnò c’è, ma manca qualcosa. Manca quella grinta che lo aveva contraddistinto. Sembra giocare con il freno a mano tirato. (dal 77’ Tonali SV)

Jorginho 5,5: ha qualche colpa. Forse non direttamente questa sera, ma dalle qualificazioni. Quei rigori hanno un peso indecifrabile. Purtroppo la vita, è così. Deve rialzare la testa. 

Verratti 7: il migliore per distacco. Tecnicamente insegna calcio agli altri  21 in campo. Bene in difesa, in interdizione, nella gestione della palla. Manca solo l’ultimo passaggio. 

Berardi 5: l’attacco è imbarazzante. Sbaglia di tutto, dal tiro semplice a quello difficile. A differenza degli altri due, però, almeno lui ci prova. (dal 90’ Joao Pedro SV)

Immobile 4: semplicemente inguardabile. Sono anni che elogiamo il campione campano come uno degli attaccanti migliori al mondo. Probabilmente lo è, ma ha segnato appena 15 gol in 55 presenze in Nazionale. E ieri non è pervenuto. Forse sarebbe ora di dare più spazio ai giovani. (dal 77’ Pellegrini SV)

Insigne 4: è la fine di un ciclo. Anche lui non pervenuto, come il compagno di mille avventure, Ciro Immobile. Nel 2017 non giocò e forse ci sarebbe potuto servire. Oggi ha giocato e forse avrebbe potuto giocare qualcun altro. Troppi forse. Resta una partita priva di guizzi per il giocatore del Napoli. 

(dal 64’ Raspadori 6: ci mette l’impegno, ma non basta. Viene sballottolato a destra, a sinistra, al centro. Non ha un ruolo fisso.)

All. Mancini 5: non ha tutte le colpe. Assolutamente. E’ l’uomo che ci ha riportato in alto, a vincere un trofeo. Ma qualche colpa ce l’ha anche lui, ad iniziare dalla riconferma dei Campioni d’Europa, che proprio in formissima non erano. La speranza è che resti, per far ripartire un nuovo ciclo con nuovi giovani. 

Macedonia del Nord 

Dimitrievski 6; S. Ristovski 6, Velkovski 6,5 (dall’85’ Ristevski SV), Musliu 7, Alioski 6; Nikolov 5 (dal 58’ Spirovski 6), Ademi 5 (dal 58’ Ashkovski 6,5), Bardhi 6,5, Churlinov 5,5, M. Ristovski 5 (dal 71’ Miovski 5,5), Trajkovski 8. All. Milevski 7. 

Italia eliminata, incubo Mondiale: va riformato il sistema

Italia eliminata, incubo mondiale: il calcio italiano ha fallito

Italia eliminata, incubo mondiale. Questa la prospettiva del calcio italiano dopo la seconda eliminazione consecutiva alle qualificazioni per il campionato mondiale. È il punto più basso. La vittoria dell’Europeo (che tanto ci ha fatto gioire) è stata una mera illusione. Una prova di coraggio incredibile che, oggi, più che mai, sembra essere stata soltanto una vittoria fortunata. Che ha messo sotto al tappeto i tanti, tantissimi problemi che il sistema calcio italiano si trascina con sé dal 2006. Da quella generazione di fenomeni al di là della quale c’è stato il vuoto.

La prossima volta che potremo vedere gli Azzurri scendere sul campo più prestigioso al mondo potrebbe essere (non ci siamo ancora qualificati!) nel 2026, ben dodici anni dopo l’ultima volta. Un’altra spedizione indecorosa, quella in Brasile, dove l’Italia di CT Prandelli venne eliminata dalla Costa Rica ai gironi. Poi Ventura e quella sciagurata serata del 13 novembre 2017. Italia eliminata. E gli italiani speravano di non rivivere più quella sensazione.

D’altronde Mancini ci ha illusi, con il record di vittorie e il trionfo dell’Europeo. Il Rinascimento italiano, avevano titolato gli Azzurri sui social. Quel Rinascimento è decaduto ben presto, nell’arco di otto mesi. Otto mesi di immobilismo, in cui non c’è stato tentativo di riforma, di ulteriore crescita.

Non è solo colpa del CT, anzi. La colpa può essere imputata in primis alla dirigenza federale, che doveva e poteva creare un serio piano di riforme, specialmente nell’ambito dei settori giovanili, dove i giovani azzurrini scarseggiano sempre di più. Inoltre, i club che danno sempre meno spazio agli italiani e agli under 21. I dati sono chiari: l’Italia è uno dei paesi con l’età media più alta. Basti pensare a Pedri e Ansu Fati in Spagna. A Foden, Elliott e Saka in Inghilterra. Giusto per fare un esempio.

I problemi maggiori partono dall’alto. Dagli stadi di proprietà, in cui ad oggi si muove davvero poco, mentre all’estero è pratica comune. Alle strutture calcistiche italiane, che non garantiscono il sostegno alle varie spese cui club devono far fronte. In mezzo, la gestione del settore Primavera, in cui i giovani talenti italiani trovano sempre meno spazio. E che, comunque, non riescono a fare il grande salto, e sono costretti a brillare in altri paesi. Un’Italia eliminata dal Mondiale è sintomo di questo, di problemi che partono proprio da qui. Vediamo quali.

Dagli stadi di proprietà al settore giovanile: i problemi del sistema calcio italiano

Fattore stadio. Nei top 5 campionati europei, lo stadio di proprietà è una pratica comune da tempo. E gli stadi in comune tra squadre concittadine sono inesistenti. L’aumento dei ricavi con uno stadio di proprietà è enorme. Ed è un fattore importantissimo perché permetterebbe ai grandi club di erogare denaro, in una sorta di struttura piramidale, a quelli minori, alimentando il sistema.

Il settore giovanile. In Italia, si vede una decrescita sempre più importante di calciatori italiani pronti a fare il grande salto. I prospetti italiani migliori sono giocatori come Chiesa, Pellegrini, Barella, Donnarumma. Giocatori che giocano in Serie A già da diversi anni. Ci sarebbe Raspadori, è in crescita, ma ancora non è pronto, Kean non è mai sbocciato, mentre Zaniolo è stato falcidiato dagli infortuni.

Il problema è che i vari Zanotti, Fagioli, Portanova, lo stesso Maldini – che abbiamo intravisto durante questa stagione – non trovano quasi mai spazio. O Esposito e Gnonto, che per trovare spazio sono emigrati in Svizzera, in attesa di essere richiamati in Italia. Le uniche eccezioni sono Roma e Sassuolo, ma è troppo poco per fornire al calcio italiano giovani di grande prospettiva.

I club, in un certo senso, ne sono responsabili. Ma allo stesso modo lo sono anche i dirigenti federali, che per troppo tempo hanno rimandato riforme necessarie per il calcio giovanile, che sguazza sempre di più nella mediocrità, a malincuore, di strutture e personale. Troppo spesso capita che giovani talenti debbano abbandonare lo sport perché i club più piccoli, a livello giovanile, non possono coprire le spese per i dormitori e per lo studio dei ragazzi.

Italia eliminata, incubo mondiale. Alla fine, restano quei pochi che alla fine accedono nei club di Primavera di Serie A, ma che non possono sostenere da sole il peso dell’intero sistema. Occorre che tutti i club riescano a produrre talento, proprio come accade all’estero, dove ogni anno escono ulteriori “crack”: un esempio è il Barcellona, che tre anni fa ha fatto debuttare Ansu Fati, due anni fa Pedri e quest’anno Gavi. Cosa che in Italia non accade ormai da anni. E i cui risultati sono ancora più chiari oggi. L’Italia eliminata dal Mondiale per la seconda volta consecutiva è il fallimento di una generazione. L’Italia eliminata è il fallimento di tutti: dai dirigenti ai tifosi, passando per calciatori e CT.