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Italia eliminata, incubo Mondiale: va riformato il sistema

Italia eliminata, incubo mondiale: il calcio italiano ha fallito

Italia eliminata, incubo mondiale. Questa la prospettiva del calcio italiano dopo la seconda eliminazione consecutiva alle qualificazioni per il campionato mondiale. È il punto più basso. La vittoria dell’Europeo (che tanto ci ha fatto gioire) è stata una mera illusione. Una prova di coraggio incredibile che, oggi, più che mai, sembra essere stata soltanto una vittoria fortunata. Che ha messo sotto al tappeto i tanti, tantissimi problemi che il sistema calcio italiano si trascina con sé dal 2006. Da quella generazione di fenomeni al di là della quale c’è stato il vuoto.

La prossima volta che potremo vedere gli Azzurri scendere sul campo più prestigioso al mondo potrebbe essere (non ci siamo ancora qualificati!) nel 2026, ben dodici anni dopo l’ultima volta. Un’altra spedizione indecorosa, quella in Brasile, dove l’Italia di CT Prandelli venne eliminata dalla Costa Rica ai gironi. Poi Ventura e quella sciagurata serata del 13 novembre 2017. Italia eliminata. E gli italiani speravano di non rivivere più quella sensazione.

D’altronde Mancini ci ha illusi, con il record di vittorie e il trionfo dell’Europeo. Il Rinascimento italiano, avevano titolato gli Azzurri sui social. Quel Rinascimento è decaduto ben presto, nell’arco di otto mesi. Otto mesi di immobilismo, in cui non c’è stato tentativo di riforma, di ulteriore crescita.

Non è solo colpa del CT, anzi. La colpa può essere imputata in primis alla dirigenza federale, che doveva e poteva creare un serio piano di riforme, specialmente nell’ambito dei settori giovanili, dove i giovani azzurrini scarseggiano sempre di più. Inoltre, i club che danno sempre meno spazio agli italiani e agli under 21. I dati sono chiari: l’Italia è uno dei paesi con l’età media più alta. Basti pensare a Pedri e Ansu Fati in Spagna. A Foden, Elliott e Saka in Inghilterra. Giusto per fare un esempio.

I problemi maggiori partono dall’alto. Dagli stadi di proprietà, in cui ad oggi si muove davvero poco, mentre all’estero è pratica comune. Alle strutture calcistiche italiane, che non garantiscono il sostegno alle varie spese cui club devono far fronte. In mezzo, la gestione del settore Primavera, in cui i giovani talenti italiani trovano sempre meno spazio. E che, comunque, non riescono a fare il grande salto, e sono costretti a brillare in altri paesi. Un’Italia eliminata dal Mondiale è sintomo di questo, di problemi che partono proprio da qui. Vediamo quali.

Dagli stadi di proprietà al settore giovanile: i problemi del sistema calcio italiano

Fattore stadio. Nei top 5 campionati europei, lo stadio di proprietà è una pratica comune da tempo. E gli stadi in comune tra squadre concittadine sono inesistenti. L’aumento dei ricavi con uno stadio di proprietà è enorme. Ed è un fattore importantissimo perché permetterebbe ai grandi club di erogare denaro, in una sorta di struttura piramidale, a quelli minori, alimentando il sistema.

Il settore giovanile. In Italia, si vede una decrescita sempre più importante di calciatori italiani pronti a fare il grande salto. I prospetti italiani migliori sono giocatori come Chiesa, Pellegrini, Barella, Donnarumma. Giocatori che giocano in Serie A già da diversi anni. Ci sarebbe Raspadori, è in crescita, ma ancora non è pronto, Kean non è mai sbocciato, mentre Zaniolo è stato falcidiato dagli infortuni.

Il problema è che i vari Zanotti, Fagioli, Portanova, lo stesso Maldini – che abbiamo intravisto durante questa stagione – non trovano quasi mai spazio. O Esposito e Gnonto, che per trovare spazio sono emigrati in Svizzera, in attesa di essere richiamati in Italia. Le uniche eccezioni sono Roma e Sassuolo, ma è troppo poco per fornire al calcio italiano giovani di grande prospettiva.

I club, in un certo senso, ne sono responsabili. Ma allo stesso modo lo sono anche i dirigenti federali, che per troppo tempo hanno rimandato riforme necessarie per il calcio giovanile, che sguazza sempre di più nella mediocrità, a malincuore, di strutture e personale. Troppo spesso capita che giovani talenti debbano abbandonare lo sport perché i club più piccoli, a livello giovanile, non possono coprire le spese per i dormitori e per lo studio dei ragazzi.

Italia eliminata, incubo mondiale. Alla fine, restano quei pochi che alla fine accedono nei club di Primavera di Serie A, ma che non possono sostenere da sole il peso dell’intero sistema. Occorre che tutti i club riescano a produrre talento, proprio come accade all’estero, dove ogni anno escono ulteriori “crack”: un esempio è il Barcellona, che tre anni fa ha fatto debuttare Ansu Fati, due anni fa Pedri e quest’anno Gavi. Cosa che in Italia non accade ormai da anni. E i cui risultati sono ancora più chiari oggi. L’Italia eliminata dal Mondiale per la seconda volta consecutiva è il fallimento di una generazione. L’Italia eliminata è il fallimento di tutti: dai dirigenti ai tifosi, passando per calciatori e CT.

Petto di pollo al limone: un secondo veloce da fare, ottimo da mangiare

Il petto di pollo al limone è un secondo piatto di carne che si prepara facilmente e velocemente. Il gusto della carne è reso ancora più prelibato dal succo di limone e degli aromi, ma il vero segreto di questo piatto è rappresentato dalla sua cremosità, che lo rende ancora più appetitoso. Un’altra ricetta deliziosa con le scaloppine di pollo è questa.

Petto di pollo al limone: un secondo veloce da fare, ottimo da mangiare

Petto di pollo al limone
(dosi per 4 persone)

15′ di preparazione, 25′ di cottura

  • Petto di pollo 600 g
  • Farina 60 g
  • Olio extravergine d’oliva 3 cucchiai
  • Limone 1
  • Rosmarino 1 rametto
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

PREPARAZIONE

Pelate i limoni, eliminando anche la pellicina bianca, poi tagliateli a fettine sottili.

Dividete i petti di pollo a falde da 3-4 cm.

In una pirofila adagiate le fettine di limone, mettetevi sopra i filetti di pollo, salate e pepate e infornate a 200° per 25 minuti.

A crudo aggiungete l’olio extravergine di oliva a filo.

La stessa ricetta può essere realizzata in padella. Versate nella padella qualche goccia di olio extravergine di oliva, aggiungete le fettine di limone e il petto di pollo.

A metà cottura, girate la fetta di pollo.

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Precedenti: Stabia-Catanzaro sono 14 in campionato a Castellammare

I precedenti tra Stabia e Catanzaro in campionato sono quattro a Castellammare, l’unica vittoria per i calabresi fu “a tavolino”, due sono i pareggi e una sola vittoria per i gialloblù.

Questi i dettagli di tutti i precedenti:

1931 / 1932 – Campionato Nazionale di I° Divisione girone ‘ F ‘

22 maggio 1932 – 15° giornata di ritorno: STABIESE – CATANZARESE 0 – 2. (gara persa a tavolino per rinuncia).

1948 / 1949 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

22 maggio 1949 – 17° giornata di ritorno STABIA – CATANZARO 2 – 1.

1949 / 1950 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

11 dicembre 1949 – 12° giornata d’andata: STABIA – CATANZARO 1 – 1 Pallaoro (C) e Bruno GERZELLI (S).

1950 / 1951 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

8 aprile 1951 – 10° giornata di ritorno: STABIA – CATANZARO 1 – 1.

Juve Stabia e Catanzaro, nei precedenti in campionato si sono affrontate dieci volte al “Romeo Menti”:

  • Quattro vinti dalle vespe;
  • Quattro pareggiati;
  • Due vinti dalle aquile.

Questi i dettagli di tutti i precedenti:

1991 / 1992 – Campionato Nazionale Serie C2 girone ‘ C ‘

26 gennaio 1992 – 19° giornata d’andata: JUVE STABIA – CATANZARO 0 – 1 Minisi.

1992 / 1993 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ C ‘

14 marzo 1993 – 5° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 2 – 1 (arbitro Fiorenzo Treossi di Forlì) Silvio GORI (JS) (foto), Guzzetti (C) e Giorgio LUNERTI (JS).

2000 / 2001 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ C ‘

25 marzo 2001 – 10° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 2 – 1 (arbitro Daniele Lambertini di Cesena) doppietta di Cosimo NOBILE (JS) e Caggianelli (C).

2009 / 2010 – Campionato Nazionale di Seconda Divisione girone ‘ C ‘

21 febbraio 2010 – 7° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 1 – 0 (arbitro Filippo Merchiori di Ferrara) Pasquale OTTOBRE.

2014 / 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

10 gennaio 2015 – 1° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 1 – 0 (arbitro Marco Mainardi di Bergamo) Francesco NICASTRO.

2015 / 2016 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

31 gennaio 2016 – 3° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 1 – 1 (arbitro Riccardo Panarese di Lecce) Patti (C) e Abou DIOP (JS).

2016 / 2017 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

26 marzo 2017 – 12° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 2 – 2 (arbitro Andrea Capone di Palermo) Daniele PAPONI (JS), Sarao (C), Prestia (C) e Mamadou Yaye KANOUTE (JS) su calcio di rigore.

2017 / 2018 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ C ‘

21 gennaio 2018 – 12° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 1 – 1 (arbitro Marco D’ascanio di Ancona) autorete di Zanini (JS) e Letizia (C).

2018 / 2019 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ C ‘

13 febbraio 2019 – 7° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 0 – 0 (arbitro Giovanni Ayroldi di Molfetta).

2020 / 2021 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ C ‘

21 aprile 2021 – 16° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 0 – 1 (arbitro Davide Moriconi di Roma 2) Pierno.

Totale precedenti 14: vittorie vespe 5,  pari 6, vittorie aquile 3.

I precedenti a Catanzaro

Giovanni MATRONE

Caldo primaverile ovunque, Weekend con qualche pioggia

Caldo primaverile ovunque, Weekend con qualche pioggia. Venerdì con l’alta pressione! Atmosfera stabile con picchi di caldo fuori stagione fino a 23-24°C. Da segnalare forti sbalzi termici tra il giorno e la notte con differenze anche di 20°C. Weekend: un vortice Nordafricano fa peggiorare il tempo al Centro-Sud, ma con scarse piogge, sempre sole e caldo al Nord. Prossima Settimana: da Mercoledì 30 intensa perturbazione atlantica, arrivano le piogge!

3 mesi dopo il Santo Natale il quadro meteorologico italiano si avvicina a conseguire la Laurea in Siccità’ con il massimo dei voti: siamo a 107 giorni senza piogge significative al Nord, Lunedì prossimo raggiungeremo il fatidico 110!
Non sono infatti previste piogge al Nord durante questo weekend, solo qualche piovasco al Sud e su parte del Centro. Il 110, voto massimo all’Università, rischia di passare alla storia come un numero triste, a causa dell’estrema siccità in Italia.

Intanto, su gran parte dell’Europa, persiste la calma piatta con il super anticiclone di origine nordica o norrena ribattezzato, visto il momento, ‘Norreno e piove sempre meno!’
Senza la pioggia, miraggio lontano, sfocato, speranza molte volte disillusa delle ultime settimane, senza l’Oro Blu, l’acqua dal cielo, dei fiumi e dei laghi, nuovi dati drammatici vanno a completare la tesi diLaurea in Siccità’: -92% di piogge sul Bacino del Po a Marzo, minima portata dal 1972 in alcune sezioni padane, altri dati inquietanti dal Fiume Adige, dalla rete idrografica della Toscana e delle Marche; anche in Umbria si calcola una riduzione delle piogge del 70% nella stagione appena conclusa, il livello del Lago di Bracciano nel Lazio scende sempre più, come quello di tutti i laghi del Nord: problemi importanti per agricoltura, produzione di energia idroelettrica e, se continuasse così, anche per l’approvvigionamento idrico, come avvenne durante l’estrema siccità del 2017.
Ad oggi siamo ufficialmente saliti al secondo posto come periodo più secco dal 1957, se non piovesse fino al 24 aprile verrebbe battuto il record del 1999-2000.

Colpo di scena! I modelli meteorologici sembrano dare una speranza per la prossima settimana: il miraggio pioggia al Nord potrebbe trasformarsi in realtà. Iniziamo a cercare gli ombrelli, nascosti, dimenticati. Da Mercoledì 30 marzo e fino al 1° aprile potrebbero tornare utili con 2-3 giorni di pioggia consecutivi e con il ritorno della neve in montagna a 1500 metri: è necessario rimpinguare le falde idriche alla svelta, speriamo che non sia un Pesce d’Aprile e che le previsioni vengano confermate, non ce ne vogliano gli amanti di caldo e solleone!

Arriverà Zazà ed il secco se ne va? Arriverà Artù e pioverà un po’ di più?: il nuovo slogan meteo dipenderà dalla pioggia totale che cadrà. Con le previsioni attuali vincerebbe Artù in quanto le precipitazioni attese non sembrano così abbondanti da annullare totalmente il problema siccità.

Confermiamo per il weekend una situazione meteorologica molto simile agli ultimi 2 fine settimana di Marzo appena trascorsi. Potremo fare un Ctrl+C + Ctrl+V, un copia incolla, delle previsioni dei fine settimana 12-13 Marzo e 19-20 Marzo: arriveranno di nuovo piogge in Sardegna in successivo spostamento verso il Sud.
L’unica differenza, rispetto ai precedenti fine settimana, la sentiremo sulla nostra pelle: le temperature saranno decisamente più miti. Dai 25°C degli ultimi giorni caleremo leggermente, ma saremo sempre intorno ai 20°C con condizioni gradevoli e miti.

Nell’attesa di Zazà o di Artù vediamo dunque cosa succederà con la fine di Marzo, ci potrebbe essere un vero ribaltone con la riapertura della porta atlantica e l’arrivo di perturbazioni da Ovest con un carico di pioggia tanto desiderato quanto necessario.

NEL DETTAGLIO

Venerdì 25. Al Nord: soleggiato a tratti velato. Al Centro: più nubi in Sardegna e poi Toscana, soleggiato altrove. Al Sud: bel tempo salvo velature verso la Sicilia.

Sabato 26. Al Nord: soleggiato salvo velature in Liguria. Al Centro: inizialmente velato poi più nuvoloso, locali piovaschi in Sardegna. Al Sud: nubi in graduale aumento.

Domenica 27. Al Nord: parzialmente nuvoloso a sud del Po, bello altrove. Al Centro: velato a tratti nuvoloso, possibili piovaschi tra Abruzzo e Molise. Al Sud: nuvoloso con piogge sparse.

Tendenza. Da metà settimana possibile ritorno delle piogge al nord, con qualche nevicata inizialmente a quote elevate poi in calo fino ai 1500 metri.

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Pasta al curry con zucchine: un primo piatto veloce e cremoso

La pasta al curry con zucchine è un primo piatto veloce e cremoso, che potete preparare facilmente in 15 minuti e quindi, praticamente, nel tempo in cui bollirà l’acqua per la pasta e poi la sua cottura. Il suo bel colore giallo e il gusto speziato rendono questa pasta con curry e zucchine particolarmente appetitosa e adatta a una cena diversa dal solito che, usando la panna da cucina di soya, la vostra pasta con curry e zucchine sarà più leggera e adatta anche ai vegani.

Chi volesse arricchirla ulteriormente potrà aggiungere melanzane, carote, peperoni. Magari anche gamberetti o piccoli pezzetti di pollo.

Servitela subito, ben calda, per un bel pranzo o cena anche con amici.

Pasta al curry con zucchine

Ingredienti per 4 persone:

  • 360 g di pasta a scelta (magari senza glutine)
  • 320 g di zucchine
  • 2 cucchiaini di curry (se siete celiaci controllate sul prontuario AIC le marche consentite)
  • 120 g panna da cucina di soia
  • 2 spicchi di aglio
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Un pizzico di sale

PREPARAZIONE

Mettete a bollire una capiente pentola di acqua salata per cuocere la pasta all’uovo.

Spuntate, lavate e tagliate a rondelle le zucchine.

Scaldate l’olio in una padella antiaderente e fate dorare leggermente gli spicchi di aglio sbucciati (poi toglieteli se non vi piace l’aglio)

versatevi le zucchine, e salate leggermente (il curry che aggiungerete dopo è già saporito) e fate saltare a fuoco vivace per 4-5 minuti, mescolando spesso

Quando le zucchine saranno dorate unite la panna di soia e mescolate bene

Prelevate 5-6 cucchiai di acqua di cottura della pasta e scioglietevi dentro il curry, versatelo quindi nelle zucchine, amalgamatelo al resto degli ingredienti e continuate a cuocerle per circa 5 minuti.

Scolate la pasta all’uovo al dente e saltatela per un minuto circa nella padella con le zucchine finché non noterete che il condimento si è perfettamente legato alla pasta.

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Post-partita Italia-Macedonia 0-1 le parole dei protagonisti

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Post-partita Italia-Macedonia – L’Italia è fuori dal Mondiale. Per la seconda volta consecutiva, la Nazionale italiana salterà l’appuntamento con il trofeo internazionale più prestigioso. Sarà la Macedonia ad affrontare il Portogallo per un posto a Qatar 2022.

Post-partita Italia-Macedonia 0-1

Vince la Macedonia. L’Italia non parteciperà al prossimo Mondiale – in Qatar, da novembre a dicembre 2022 – per la seconda volta di fila, dopo non aver preso parte a Russia 2018. Le parole di sconforto nel post-partita Italia-Macedonia arrivano direttamente dai protagonisti. Ecco cosa hanno detto.

Chiellini: «C’è grande delusione. Dobbiamo ripartire»

Chiellini è intervenuto nel post-partita Italia-Macedonia.

«È difficile da spiegare, c’è grande delusione. Abbiamo fatto una buona partita, ma c’è mancato segnale. Non siamo stati presuntuosi, ci è mancato qualcosa dopo l’Europeo e li abbiamo pagati. Sono orgoglioso di questa squadra, che anche oggi ha dato tutto. È chiaro che siamo distrutti. Dobbiamo partire. È difficile commentare a caldo. Rimarrà un vuoto dentro di noi. Spero che in futuro ci possa essere quell’energia. Trovo il mister una figura fondamentale. Dobbiamo ripartire. Cercheremo di vincere di nuovo e tornare al mondiale. Non posso dire se è la mia ultima partita in nazionale»

Jorginho: «Fa tanto male. È un dispiacere enorme»

Jorginho è intervenuto nel post-partita Italia-Macedonia.

È difficile spiegare cosa sia successo. Fa tanto male. È un dispiacere enorme. Sono incredulo. Credo che non sia mancata la creatività: abbiamo sempre dominato, poi purtroppo non siamo riusciti a concludere. È una realtà a cui dobbiamo guardare.

Abbiamo espresso un bel calcio, vincendo un Europeo. In queste ultime partite non siamo riusciti a concludere, poi abbiamo commesso dei piccoli errori che hanno fatto la differenza.

Sinceramente è difficile. Mi fa male quando penso al rigore fallito contro la Svizzera. Non riuscire ad aiutare la squadra e far felice il tuo Paese ti pesa tanto. Ora si alza la testa e si va avanti, ma fa male uguale.

Mancini: «è la delusione più grande. Stasera è successo l’impensabile. Futuro? Vedremo»

Mancini è intervenuto nel post-partita Italia-Macedonia.

«Questa è stata la più grande delusione. Nel calcio succedono cose impensabili e stasera è successo. Certe partite sono così, difficile parlarne. Credo che la vittoria dell’Europeo sia stata strameritata. Da lì in poi, la fortuna si è trasformata in sfortuna, perché alcune partite sono state impossibili. Quando si perde bisogna saper soffrire.»

«Ci sono state due situazioni che normalmente non accadono. Subire il gol al 90 pare fatto apposta. Questa è una squadra con giocatori buoni. Mi spiace per loro. La delusione è troppo grande per poter parlare del futuro.»

«A livello umano posso dire che voglio più bene stasera ai ragazzi rispetto a luglio. È un momento di grande difficoltà, ma il mio affetto è ancora più grande di prima. Questa squadra può avere un grande futuro.»

Verratti: «Eravamo superiori. Dovevamo essere più cinici.»

Verratti è intervenuto nel post-partita Italia-Macedonia.

«È una delusione grande. Una partita dominata, che dovevamo vincere e avevamo l’obbligo di vincerle. Eravamo superiori, non si doveva arrivare alla fine. Prendere il gol a due minuti dalla fine è stato un incubo, perché potevamo fare meglio, potevamo fare gol. Il calcio è così. È fondamentale essere cinici. Loro sono stati bravi a farlo. Dovevamo esserlo noi.»

«Lo spogliatoio era triste. Anche perché vedi la squadra che abbiamo e potevamo giocarci il Mondiale. Invece si parla di disastri. Sono fiero dei miei compagni, hanno dato tutto. Sono sicuro che tutti sanno di aver dato tutto. Questa sera non è bastato. Bisogna migliorare.»

Gravina: «è la legge del calcio. Mi auguro che Mancini rimanga»

Gravina è intervenuto nel post-partita Italia-Macedonia.

«Questa è la legge del calcio. Nello sport bisogna accettare questi verdetti. Sono molto amareggiato per i nostri tifosi. Rimane la gioia dell’estate e un enorme dolore per questa eliminazione, arrivato in modo imprevedibile in queste forme.

Dopo l’Europeo, con una preparazione non al massimo, a settembre, abbiamo pagato lo scotto come ogni volta che affrontiamo la ripresa dei nostri tornei. Lo spirito era giusto: sono ragazzi splendidi, che hanno regalato al nostro Paese un sogno incredibile. La sconfitta ci fa capire che c’è qualcosa da fare nel nostro calcio. Cominciamo a capire se tanti giovani che non possono avere la possibilità di utilizzo in Serie A è un tema. È responsabilità soprattutto di noi dirigenti.

Dispiace che i ragazzi si siano visti solamente un giorno, ma non voglio mettere in mezzo situazioni esterne. Mi auguro che Mancini rimanga, che smaltisca in tempi rapidi le scorie di questa eliminazione. Ritroveremo le energie.»

Mancini in conferenza stampa

Mancini è intervenuto nella conferenza stampa del post-partita Italia-Macedonia.

«Ringrazio Gravina. Posso dire che per come quest’estate sia stata la gioia più grande, adesso è la più grande delusione. Non sarà semplice parlarne. Mi dispiace veramente molto per i ragazzi. In tre anni hanno giocato benissimo, meritando un Europeo. Non meritavano di non andare al Mondiale. Ma così è il calcio.

Non si può commentare una partita dove abbiamo tirato quaranta volte contro due. Non saprei cosa dire. Abbiamo sbagliato tutte le occasioni, per subire un gol al 92’. Sono quelle partite che devono andare così. Sono io l’unico responsabile. I giocatori sono forti.

Abbiamo vinto tantissime partite. Nonostante la delusione, i giocatori sono bravissimi e avranno grandi gioie. Purtroppo, salteranno il Qatar e questo è un grande dispiacere.

Sono l’allenatore e quando le cose non vanno l’allenatore è responsabile. Sto soffrendo molto per questo.»

Gravina in conferenza stampa

Gravina è intervenuto nella conferenza stampa del post-partita Italia-Macedonia.

«Dobbiamo rimarginare le lacerazioni che abbiamo subito. Insieme abbiamo condiviso gioie straordinarie, questo dolore dobbiamo superarlo insieme. Sottolineo il risultato ingiusto, penalizzante per i nostri tifosi, ma ricarico le energie per poter rilanciare un percorso, rafforzando un progetto che Mancini sta portando avanti.

L’entusiasmo degli italiani è sentimento. E questo sentimento va custodito e non va perso per una sconfitta. Quello che rimane è questo: un sentimento fortissimo. Sarebbe gravissimo disperdere quanto fatto negli ultimi anni.

Palermo è stata eccezionale. Già da ieri l’entusiasmo era grande. Erano anni che non vedevo quello che questa sera abbiamo visto venendo allo stadio. Torneremo preso a Palermo, perché merita la nostra Nazionale e l’affetto è stato impagabile.

Credo che negli ultimi tre anni la Nazionale ha conquistato il suo spazio, regalando momenti di grande esaltazione. Manca una capacità da parte dei primi fornitori del vivaio. Abbiamo il 30% di italiani nelle Primavere. I tecnici hanno una missione impossibile nel fare selezione. Si cerca di valorizzare giovani che arrivano in Prima Squadra, ma hanno pochissimo impiego. I club non hanno responsabilità, ma c’è una carenza primaria di giovani di prospettiva.»

Italia, secondo tonfo mondiale dopo 4 anni: passa la Macedonia con un gol di Trajkovski al 92°

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Italia, altro tonfo mondiale dopo soli 4 anni e record assolutamente negativo per i colori azzurri. Mai nella storia azzurra si era verificato che l’Italia fosse fuori dal Mondiale per ben 12 anni siccome l’ultima partecipazione degli Azzurri ad un Mondiale risale al 2014 e il prossimo Mondiale si disputerà solo nel 2026.

Mancini aveva previsto l’atteggiamento tattico della Macedonia. 8-9 uomini dietro la linea della palla e un 4-4-2 della Macedonia che ben presto si è trasformato in un 4-1-4-1 con tanta densità in mezzo al campo finalizzato a chiudere tutte le linee di passaggio dell’Italia. Ciò che Mancini non aveva previsto è il diagonale di Trajkovski, secondo tiro in porta di tutta la sfida per la Macedonia, su cui Donnarumma poteva fare anche qualcosa di più e non è immune da responsabilità

Dal canto suo l’Italia ha gettato alle ortiche la qualificazione non solo stasera ma anche prima con i due rigori con cui Jorginho poteva chiudere il discorso a favore dell’Italia già in autunno. E oggi purtroppo paga dazio dopo una sfida in cui gli azzurri hanno mostrato un gioco molto confusionario e sono mancati completamente negli ultimi 20 metri.

Di seguito il tabellino del match che ha visto l’Italia soccombere contro la Macedonia per 0-1.

Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Mancini (89′ Chiellini), Bastoni, Emerson; Barella (76′ Tonali), Jorginho, Verratti; Berardi (89′ Joao Pedro), Immobile (76′ Pellegrini), Insigne (64′ Raspadori). Ct. Mancini. A disp. Sirigu, Cragno, De Sciglio, Cristante, Pessina, Acerbi, Politano

Macedonia del Nord (4-4-2): Dimitrievski; S. Ristovski, Velkovski (86′ Ristevski), Musliu, Alioski; Nikolov (59′ Ashkovski), Ademi (59′ Spirovski), Bardhi, Churlinov; M. Ristovski (71′ Miovski), Trajkovski. Ct. Milevski. A disp. Naumovski, Siskovski, Todoroski, David Babunski, Serafimov, Ethemi, Babunski, Atanasov.

LA CRONACA DEL MATCH TRA ITALIA E MACEDONIA DEL NORD.

La gara inizia al 3° minuto con un bel tiro a giro di destro di Emerson Palmieri che termina di poco fuori. Sembra il preludio ad un dominio azzurro e ad un facile disbrigo della pratica Macedonia ma è un tiro assolutamente illusorio.

L’Italia si rivede solo al 25° con un tiro alto di Verratti, che risulterà sicuramente il migliore in campo per gli azzurri di Mancini.

Al 29° l’occasione più ghiotta per l’Italia e clamorosamente fallita da Berardi. L’esterno offensivo approfitta di un errato passaggio del portiere Dimnitrievski e fa partire un tiro strozzato di destro che il portiere Macedone para senza problemi.

Un minuto dopo combinazione Verratti-Immobile (il più deludente degli azzurri) con tiro che termina alto.

Al 33° si vede anche Insigne dal limite ma para il portiere macedone.

Al 39° la Macedonia mette per la prima volta piede nella metà campo dell’Italia con Churlinov che approfitta di un errato retropassaggio di Mancini e sta per entrare in area di rigore ma vine fermato da una scivolata di Florenzi.

Il primo tempo si chiude con il primo tempo per la Macedonia ad opera di Trajkovski che tira dal limite e para Donnarumma a terra senza problemi.

La ripresa si apre con lo stesso canovaccio tattico del primo tempo. Italia che si perde negli ultimi 20 metri al momento dell’ultimo passaggio e Macedonia che bada solo a non prenderle.

Al 53° Berardi va al tiro ma para Dimitrievski. Un minuto dopo ancora Berardi con un sinistro a giro che va di poco fuori.

Al 58° da Verratti a Berardi che fa tutto bene, si gira e tira di destro con la palla che va alta sulla traversa.

Al 63° nuova occasionissima per gli azzurri: ancora Verratti per Berardi che si gira e tira di sinistro, con palla deviata in angolo.

Al 78° Raspadori da poco entrato al posto di Insigne va al tiro dal limite ancora fuori misura.

All’85° l’ultimo squillo azzurro: da Emerso intelligente filtrante per Pellegrini che fallisce una buona occasione con una via di mezzo tra un cross e un tiro che non serve a niente alla causa azzurra.

E in pieno recupero al minuto 92 la doccia fredda che sa tanto di beffa per l’Italia: Trajkovski recupera palla sulla trequarti e fa partire un tiro angolatissimo di destro su cui forse Donnarumma non è irreprensibile e la palla si insacca alla destra del portiere italiano.

Finisce così con tanta tristezza il playoff degli azzurri che sicuramente non prevedeva un’eliminazione dal Mondiale del Qatar per l’Italia, soprattutto dopo la vittoria del Campionato Europeo della scorsa estate e ancora di più dopo l’eliminazione dall’edizione del Mondiale del 2018.

Ma se l’Italia non è capace neanche di imporsi contro la Macedonia del Nord (numero 67 del renking FIFA) è più che giusto che non partecipi al prossimo Mondiale del Qatar.

 

 

Fosse Ardeatine: memoria imperitura a 78 anni dall’eccidio

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Il 24 marzo del 1944 Roma visse una pagina tragica della Resistenza. I tedeschi, in rappresaglia ad un attentato compiuto dai partigiani contro un battaglione di soldati in via Rasella, rastrellarono 335 uomini inermi e li trucidarono barbaramente come vendetta esemplare.

Le vittime furono scelte a caso tra i detenuti delle carceri romane di Regina Coeli e di via Tasso. La maggior parte di essi erano detenuti politici, che si erano opposti alla dittatura fascista. Si trattava di antifascisti pacifici, che avevano avuto solo il torto di amare la democrazia. Erano professionisti di varie professioni: avvocati, notai, medici, professori, artisti… Anche di diversa appartenenza politica e culturale. Tra costoro anche diverse decine di appartenenti alla Libera Muratorìa, carcerati solo per la semplice appartenenza alla Massoneria. Che Mussolini prima aveva assecondato e blandito e poi saccheggiato e perfino derubato dei suoi possedimenti. Vedi l’esproprio di Palazzo Giustiniani, attuale sede del Senato della Repubblica.

Lo strazio del marzo ’44 divenne il simbolo della spietatezza dell’occupazione nazista per svariati motivi: l’efferatezza, l’alto numero delle vittime, la loro inerme estraneità ai fatti.

Questa ricorrenza suscita sempre in noi orrore e raccapriccio per la crudeltà con la quale si svolsero i fatti.

Anche il mondo politico oggi ha commemorato questa immane ferita che la guerra ci ha lasciato. Per tutti, citiamo il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che in proposito ha scritto: “è dovere di tutti rendere omaggio a queste vittime e coltivare la memoria, unico antidoto all’odio cieco e barbaro della guerra . Oggi più che mai, il ricordo di questo eccidio è un monito contro il pericolo di degenerazioni autoritarie e sanguinose ed un richiamo alla difesa dei valori della democrazia, della fratellanza, della libertà. La memoria ci unisce e ci rende più forti, più solidali, più rispettosi della vita, più ancorati alla pace. Per questo, mai dimenticare”.

Le guerre sul nostro pianeta non si sono mai fermate e chissà se mai si fermeranno. Attualmente nel globo se ne combattono diverse decine, nei vari continenti. In Europa, dopo il secondo dopoguerra, abbiamo assistito alla guerra dei Balcani negli anni ’90 ed adesso alla guerra di Ucraina.

Quindi non illudiamoci che noi europei ormai ne siamo immunizzati. La guerra è sempre vicina alle nostre porte e noi non dobbiamo mai stancarci di ribadire sempre il valore del dialogo e della pace, anche a costo di rimetterci qualcosa in termini di orgoglio e di prestigio.

Ricordiamoci sempre che il massacro delle Fosse Ardeatine rappresenta una pagina tragica della barbarie della guerra, e che il suo spettro, oggi più che mai, è ancora in agguato anche nel nostro continente europeo.

 

Fosse Ardeatine: memoria imperitura a 78 anni dall’eccidio // Carmelo TOSCANO/ Redazione Lombardia

 

Polizia di Stato, concorso pubblico per l’assunzione: di 21 atleti; 1000 allievi vice ispettori

CONCORSO PUBBLICO, PER TITOLI, PER L’ASSUNZIONE DI 21 ATLETI DA ASSEGNARE AI GRUPPI SPORTIVI “POLIZIA DI STATO – FIAMME ORO”

Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 4^ Serie speciale “Concorsi ed esami” del 18 marzo 2022 è pubblicato il concorso pubblico, per titoli, per l’assunzione di 21 atleti da assegnare ai gruppi sportivi “Polizia di Stato – Fiamme Oro”, che saranno inquadrati nel ruolo degli agenti e assistenti della Polizia di Stato.

La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata e trasmessa entro il termine perentorio di trenta giorni – che decorre dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana -utilizzando esclusivamente la procedura informatica disponibile sul portale all’indirizzo https://concorsionline.poliziadistato.it (dove si dovrà cliccare sull’icona “Concorso pubblico”).

CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, PER L’ASSUNZIONE DI 1000 ALLIEVI VICE ISPETTORI DELLA POLIZIA DI STATO

Si rende noto che con Decreto del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza del 16 marzo 2022, è stato indetto il Concorso pubblico, per esami, per l’assunzione di 1000 allievi vice ispettori della Polizia di Stato.

Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4^ Serie Speciale “Concorsi ed Esami” del 22 marzo 2022.

Tale atto è consultabile anche sul sito www.poliziadistato.it.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Controlli mirati finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti

La Questura di Messina ha disposto specifici controlli straordinari del territorio, pianificati anche con il concorso delle specialità della Polizia di Stato, al fine di prevenire e contrastare eventi criminosi, specialmente in materia di traffico di sostanze stupefacenti.

Tali mirati servizi, organizzati d’intesa con la Questura di Reggio Calabria, riguardano lo Stretto di Messina, porta della Sicilia, svolgendosi prevalentemente presso l’imbarcadero della Rada San Francesco e a bordo dei traghetti della Caronte&Tourist, e sono espletati da pattuglie delle Volanti e della Polizia di Frontiera Marittima, unitamente ad unità cinofila antidroga.

La sicurezza dall’alto, invece, è garantita da un elicottero del Reparto Volo della Polizia di Stato che, per ogni evenienza, sorvola l’intera area dello Stretto. Analoghi servizi sono garantiti, infine, dalla Polizia Stradale sulle vie di collegamento tra l’approdo della banchina e le reti stradali e autostradali. Un intero dispositivo di sicurezza, dunque, che si muove in maniera omogenea grazie al contributo di tutti gli operatori di polizia.

«Obiettivo dei serviziha detto il Questore di Messina Gennaro Capoluongoè rendere Messina un gate sicuro per tutta la Sicilia, garantendo la massima vivibilità alla cittadinanza ed impedendo che si portino avanti azioni illecite che possano proiettarsi sulla provincia di Messina».

Adduso Sebastiano

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Oscurati 12 siti web di compravendita di biglietti per eventi sportivi, concerti e spettacoli

A seguito di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza della capitale hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, con il quale è stato disposto, per il reato di truffa, l’oscuramento di 12 siti web riconducibili a una piattaforma estera attiva nel settore della compravendita di biglietti per la partecipazione a concerti, eventi sportivi e culturali.

Nel corso di attività di monitoraggio della rete e dei social network, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma hanno rilevato che sui siti web oggetto di oscuramento erano presenti inserzioni afferenti a titoli di accesso non rilasciati dalle biglietterie automatizzate individuate dagli organizzatori e, in taluni casi, non ancora immessi in vendita da questi ultimi, ovvero riferiti a spettacoli cancellati o rinviati a causa della pandemia da Covid-19. L’anomala offerta di biglietti riguardava anche la partita della Nazionale Italiana di calcio prevista questa sera a Palermo.

Agli ignari avventori bastava seguire le procedure presenti sulle predette piattaforme per ottenere, dopo alcuni semplici click e senza l’inserimento delle informazioni relative alle generalità degli avventori – obbligatorie per legge – documenti recanti simboli e grafiche simili a quelle riportate sui biglietti ufficiali rilasciati dalle società organizzatrici.

NOTA

Le indagini proseguono per individuare gli autori, non ancora compiutamente individuati, delle ipotizzate condotte di truffa per le quali si procede. Il provvedimento di sequestro è stato emesso nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie.

Adduso Sebastiano

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Mesi decisivi in serie A: Cosa aspettarsi per lo scudetto

Campionati di Serie A così appassionanti e indecifrabili erano da un po’ di tempo che non si vedevano con tante pretendenti per la conquista dello scudetto. Il monologo della Juventus è durato nove anni, poi è arrivata l’Inter a interrompere il dominio a tinte bianconere.

E in questa stagione? Sono tre le principali candidate per portare a casa il tricolore, ovvero Milan, Napoli e Inter, rigorosamente in ordine di classifica.

Eppure, gli appassionati di pronostici serie A sono sempre più convinti che a queste tre compagini ne vada aggiunta un’altra. Stiamo facendo riferimento alla Juve che, zitta zitta, si sta riportando sotto tiro delle prime. Infatti, la squadra di Max Allegri ha collezionato ben quindici risultati utili di fila.

Un trend decisamente positivo che ha portato i bianconeri molto più vicini alla vetta di quanto potessero credere fino a poche settimane fa.

Il filotto della Juve preoccupa le avversarie di Serie A

Non v’è dubbio che questa serie di risultati utili consecutivi sta facendo leggermente preoccupare le prime tre in classifica, soprattutto per via del fatto che la Juve diventa decisamente pericolosa quando staziona così in alto. Certo, i punti di distanza rispetto alla capolista, il Milan, sono ben sette e il cammino verso lo scudetto per i bianconeri è assolutamente complicato.

I rossoneri, invece, si sono presi la prima posizione in classifica grazie anche al duo Maignan-Giroud, che è stato inserito dal grande ex Fulvio Collovati tra i migliori giocatori di Febbraio. In effetti, i due rossoneri hanno trascinato la compagine di Pioli in un mese tremendamente complicato, che è iniziato con la pazzesca rimonta nel derby. Ad un certo punto l’Inter sembrava ormai scappata verso il suo secondo scudetto consecutivo e, invece, la doppietta dell’ex Chelsea e Arsenal Olivier Giroud ha riaperto completamente il campionato.

Da quel momento, infatti, i nerazzurri hanno cominciato a traballare vistosamente e, complice anche l’impegno in Champions League, che è terminato con l’uscita di scena per mano del Liverpool, hanno trovato sulla loro strada in campionato un gran numero di difficoltà, da cui non ne sono sempre usciti in maniera impeccabile. La compagine di Simone Inzaghi deve fare necessariamente di più, anche per via del fatto che, al momento, nemmeno vincendo il recupero del match contro il Bologna l’Inter potrebbe tornare al primo posto in classifica.

Il Napoli spera di fare il colpaccio scudetto

Non c’è dubbio che ci sia un’altra squadra, oltre alla Juventus, che sta sognando di vincere lo scudetto. E le sue chance di mettere le mani su un tricolore tanto ambito quanto rincorso, visto che manca da tantissimi anni, sono piuttosto alte.

Stiamo facendo riferimento al Napoli di mister Luciano Spalletti, che è riuscito a rimanere in scia al Milan, nonostante abbia perso lo scontro diretto proprio contro i rossoneri al San Paolo. Insomma, la compagine azzurra ha tutte le carte in regola per poter provare una rincorsa che avrebbe dell’incredibile. In effetti, a fare la differenza fino a questo momento è il bomber di origini nigeriane Osimhen, che sta andando in rete con continuità, ma che soprattutto rappresenta una pedina fondamentale nello scacchiere tattico di Spalletti.

È inevitabile che con il bomber africano al centro dell’attacco, il Napoli gioca in modo completamente diverso rispetto a quando deve trovare delle alternative per sopperire alla sua assenza. Ed è proprio Osimhen il motivo per cui gli azzurri sono rimasti attaccati al treno dello scudetto e continuano a coltivare il sogno di riportarlo in Campania. Certo, il Napoli dovrà dimostrare, in queste nove gare che mancano da qui alla fine del campionato, di reggere dal punto di vista mentale rispetto a una pressione che si sta facendo sempre più importante.

Scommesse clandestine, riciclaggio ed evasione fiscale: sequestrati beni per 160 milioni di euro

Nell’ambito di attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania e del Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di finanza (SCICO) hanno eseguito un provvedimento di confisca, emesso dal locale Tribunale, relativo al patrimonio di due soggetti, indagati per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla raccolta di scommesse clandestine, al riciclaggio, alla truffa nei confronti dello Stato e all’evasione fiscale, con l’aggravante del reato transnazionale.

LE INDAGINI

Si tratta del primo esito processuale di una complessa attività investigativa, svolta dal Nucleo PEF della Guardia di finanza di Catania e dallo SCICO, che ha portato a un’ordinanza – eseguita nel marzo dello scorso anno nel territorio nazionale (in Sicilia, Emilia Romagna e Puglia) ed europeo (in Germania, Polonia e Malta) – con cui il Giudice per le indagini preliminari di Catania ha disposto misure cautelari nei confronti di 23 soggetti (Operazione antimafia in Italia, Germania, Polonia e Malta contro clanEvasione fiscale di 600 milioni nel settore delle scommesse) tutti indagati, a vario titolo, per esercizio abusivo di gioco e scommesse, evasione fiscale, truffa aggravata, autoriciclaggio, condotte aggravate, per taluni degli indagati, dalla finalità di favorire gli interessi dell’associazione di tipo mafioso “Santapaola-Ercolano”.

In particolare, le indagini, svolte dalle unità specializzate antiriciclaggio e dal GICO del Nucleo PEF di Catania, hanno tratto origine dall’approfondimento di una segnalazione di operazione sospetta e hanno riguardato un sistema che sarebbe stato finalizzato all’illecita raccolta e gestione delle scommesse sportive on line, oltre che delle attività volte al riciclaggio dei relativi proventi.

Nel dettaglio, è stato evidenziato – nella fase delle indagini preliminari, ove non si era realizzato pienamente il contradittorio con le parti – che i soggetti sottoposti a indagine avevano ideato su internet un’apposita piattaforma di gioco, non autorizzata a operare in Italia, attribuendone la proprietà a una società maltese. Al riguardo, le successive attività di verifica fiscale, sempre svolte dal Nucleo PEF della Guardia di finanza di Catania, hanno delineato l’esistenza di una stabile organizzazione della società maltese in Italia, che, nel periodo considerato (anni dal 2013 al 2016), ha conseguito ricavi non dichiarati per 570 milioni di euro e ha omesso la dichiarazione dell’imposta sulle scommesse per un importo di circa 30 milioni di euro.

Le investigazioni hanno poi permesso di evidenziare che sarebbe stata organizzata, sempre a cura dell’associazione criminale, l’illecita raccolta di scommesse “da banco” sull’intero territorio nazionale, attraverso una rete di agenzie, collegate alla predetta piattaforma di gioco: al riguardo, si è accertato che solo una parte minimale delle scommesse avveniva on line, mentre la maggior parte delle puntate sarebbe stata effettuata in presenza e pagata in contanti.

Gli importi delle scommesse, raccolte dalle varie agenzie sul territorio nazionale, e i proventi dell’evasione sarebbero poi affluiti nei conti della società maltese e, da lì, sarebbero stati ulteriormente riciclati nell’acquisito di terreni, fabbricati, società in Italia (Puglia ed Emilia-Romagna) e in Germania.

LA CONDANNA E LA CONFISCA

Per quanto sopra, all’esito delle investigazioni della Guardia di finanza di Catania, il Tribunale di Catania, accogliendo la prospettazione della Procura Distrettuale della Repubblica, ha definito la posizione di due indagati e ha:

– condannato i due soggetti per i reati contestati, applicando la pena su richiesta delle parti;

– disposto, nei confronti dei predetti, la confisca del profitto dei reati per cui si è proceduto, per un importo complessivo pari a 160 milioni di euro.

NOTA

L’attività dei Finanzieri di Catania si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte da questa Procura, dalla Guardia di Finanza di Catania e dallo SCICO, volte al contrasto, sotto il profilo economico-finanziario, delle associazioni a delinquere, anche di tipo mafioso, al fine di evitare i tentativi, sempre più pericolosi, di inquinamento del tessuto imprenditoriale, e di partecipazione al capitale di imprese sane, anche profittando delle difficoltà legate al periodo di contrazione economica.

Adduso Sebastiano

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Formula Uno, gli appuntamenti del GP dell’Arabia Saudita

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Formula Uno, gli appuntamenti del GP dell’Arabia Saudita

 

Neanche il tempo di analizzare e, forse di metabolizzare, quanto successo in Bahrain che si ritorna in pista. E’ subito doppietta, come quella Ferrari in Shakir, per gli addetti ai lavoro di Formula Uno. Domenica infatti si scende in pista per la seconda gara della stagione, a Jeddah, in Arabia Saudita.

Si (ri)corre a Jeddah

A pochi mesi di distanza dal debutto dello scorso anno, quasi tre mesi fa, si torna sul tracciato di Jeddah. La pista non sarà però la stessa che vide Hamilton trionfare a discapito di Verstappen: sono state infatti apportate alcune modifiche che dovrebbero averla resa ancora più veloce ma, allo stesso tempo, più sicura. Il tema legato infatti alla sicurezza è stato uno dei principali argomenti trattati all’esordio in Arabia Saudita, con gli organizzatori che sono dunque corsi subito ai ripari.

Novità nell’aria

Da quest’anno la novità riguarda anche l’organizzazione del weekend. La conferenza stampa piloti si svolgerà il venerdì mattina e non più il giovedì sera. Viene dunque rinviata al pomeriggio la prima sessione di prove libere, programmata per le 15.00. Un’ora di tempo, come sempre, per permettere ai team e ai piloti di capire le caratteristiche del tracciato. A seguire, alle ore 18.00,  si chiuderà la giornata del venerdì con la seconda sessione.

La nuova struttura

Stesso orario per entrare sempre più nel vivo del weekend, con qualifica del sabato che sarà anticipata dalla terza e ultima sessione di prove libere alle 15.00. Per effetto dell’ora legale, che scatterà nella notte tra sabato e domenica, la gara prenderà il via invece alle 19:00 ora italiana e non alle 18:00.

Gli appuntamenti

Venerdì 25 marzo

15.00 Prove Libere 1

18.00 Prove Libere 2

Sabato 26 marzo

15.00 Prove Libere 3

18.00 Qualifica

Domenica 27 marzo

19.00 Gran Premio dell’Arabia Saudita

Domenica la mezza maratona Stabiaequa

Domenica la mezza maratona Stabiaequa: 700 atleti da 8 regioni, start dal lido Bagno Conte di Castellammare

Tutto pronto per Stabiaequa Half Marathon, gara podistica in programma domenica 27 marzo. Un percorso affascinante e ricco di colori, profumi e scorci unici, con vista sul golfo di Napoli e sul Vesuvio, che si snoderà lungo i 21,097 chilometri tra Castellammare di Stabia e Vico Equense. La grande festa di sport inizierà sabato 26, con l’apertura del Villaggio dello Sport presso il lido balneare Bagno Conte (Via Acton 54, località Pozzano, Castellammare di Stabia) con la consegna di pettorali, chip e pacco gara agli atleti e le attività ludico-sportive organizzate dalle associazioni del territorio.

La partenza della gara, domenica mattina, avverrà sempre nei pressi del Bagno Conte alle ore 8:30. Il percorso sarà tecnico e veloce allo stesso tempo, quasi del tutto pianeggiante. La parte centrale si correrà con vista mare e l’unico dislivello è previsto nel centro cittadino di Vico Equense, prima del ritorno in discesa verso Castellammare di Stabia.

Previsti al via 700 atleti tra professionisti e appassionati provenienti da otto regioni. La mezza maratona da 21,097 chilometri è una gara su strada di livello nazionale, che al suo interno ha la Stabia Run, non competitiva, che si snoda lungo i primi 9,5 chilometri verso Vico Equense.

“Nonostante le difficoltà legate a questo periodo storico, abbiamo fortemente voluto portare a termine l’organizzazione dell’evento: c’è voglia di ritornare alla normalità dopo due anni di pandemia e possiamo promettere il massimo impegno per una gara podistica all’altezza della sua storia”, afferma Andrea Fontanella, ideatore di Stabiaequa.

“Edizione complicata – spiega Nicola D’Auria dell’organizzazione di Stabiaequa 2022 – il Covid prima ci ha costretto a posticipare lo start, poi ha spinto alcune società sportive a rinunciare alla partecipazione. Non ci agevola neanche il calendario delle mezze maratone, particolarmente affollato in questo primo scorcio di primavera. Ma la risposta è comunque soddisfacente e manifestazione resta apprezzata dai podisti perché unisce anche l’aspetto turistico a quello sportivo”.

Stabiaequa Half Marathon gode del patrocinio dei Comuni di Castellammare di Stabia, Vico Equense e della Uisp Napoli. La gara si svolgerà secondo le disposizioni sanitarie delle autorità locali vigenti in quella giornata per il contrasto al contagio da Covid-19

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Formula Uno: Vettel è ancora positivo, ma Aston spera. In allerta Hulkenberg

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Il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel non si è negativizzato ancora al Covid-19, ma resta un’ultima chance per vederlo in pista nel weekend del Gran Premio dell’Arabia Saudita: la decisione e la comunicazione finale arriverà nella giornata di domani.

 

 

Formula Uno: Vettel è ancora positivo, ma Aston spera. In allerta Hulkenberg

A cura di  Stefano Patuto

Non sembra davvero esserci pace in questo avvio di stagione per il team di Silverstone. Il team britannico, che ha faticato enormemente durante la gara d’esordio in Bahrain evidenziando una AMR22 tutt’altro che competitiva, ha dovuto inoltre rinunciare anche al suo pilota di punta nella gara di Sakhir. Il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, infatti, è risultato positivo al Covid-19 ed ha dovuto rinunciare a gareggiare nella tappa d’apertura del campionato. Purtroppo al momento, secondo quanto comunicato ufficialmente dal team di Silverstone sui propri social media, la sua positività al virus permane. Quasi certamente dunque, così come era accaduto lo scorso fine settimana, a portare in pista la seconda Aston Martin sarà il connazionale di Sebastian Vettel, Nico Hulkenberg. Quel ‘quasi’ però, almeno a livello formale, è ancora necessario.

 

Si resta in attesa

Il comunicato ufficiale diffuso dalla scuderia di Lawrence Stroll infatti non certifica ancora con sicurezza la presenza dell’ex pilota della Renault in pista a Jeddah. La squadra vuole concedere a Sebastian Vettel tutte le opportunità possibili per scendere in pista in Arabia Saudita. Dunque la decisione finale arriverà domani, nella speranza che il tedesco possa ‘negativizzarsi’ in queste ore. “Sebastian Vettel non ha ancora restituito il risultato negativo richiesto dal test Covid per poter volare al Gran Premio dell’Arabia Saudita. Nico Hulkenberg comunque sarà a Jeddah per sostituire Sebastian Vettel se necessario. “Noi prenderemo la decisione finale venerdì, per fornire a Seb tutte le opportunità per gareggiare”.

Zucchine alla griglia: un ottimo contorno o antipasto

Le zucchine alla griglia si possono servire sia come antipasto che come contorno fresco e leggero. Accompagnano bene tutte le portate, soprattutto i piatti a base di pesce, e inoltre possiamo utilizzarle anche come base per realizzare altri piatti, come degli involtini o una bella parmigiana.

Zucchine alla griglia: un ottimo contorno o antipasto

Dosi per 4 persone

• 1 kg di zucchine

• 2 spicchi di aglio

• 2 cucchiai di aceto

• 50 ml di olio di oliva

• 2 spicchi di aglio

• menta

• sale q.b.

PREPARAZIONE

Spuntate e lavate le zucchine, quindi tagliatele nel senso della lunghezza in fette spesse circa mezzo cm.

Fate scaldare una bistecchiera o una piastra sul fuoco a fiamma moderata, quindi disponeteci sopra le zucchine

Intanto, in una ciotola, preparate un’emulsione con l’olio, poco sale, limone o aceto balsamico e prezzemolo o altri aromi a piacimento.

Quando la piastra sarà ben calda adagiateci le zucchine tagliate avendo cura di girarle non appena saranno abbrustolite (mediamente occorreranno circa 5 minuti per lato).

Man mano che sono pronte, disponete le zucchine su un piatto, ungendole con parte dell’emulsione.

Quando tutte le zucchine grigliate sono pronte conditele con l’emulsione rimasta, poi  fatele riposare per 1-2 ore prima di servirle perché si insaporiscano ancora di più.

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Sharon Prisco nella storia! Super risultato della pugile agli  Europei

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La pugile, vicecampionessa d’Europa, è intervenuta in esclusiva ai microfoni di  Marco Palomba e Carlo Ametrano

 

Sharon Prisco nella storia! Super risultato della pugile agli  Europei

 

Sharon Prisco è nella storia. Qualche settimana fa, la pugile era intervenuta in esclusiva ai microfoni di Marco Palomba e Carlo Ametrano in vista degli Europei che… sono andati alla grande. Sharon ha infatti concluso al secondo posto, e di ritorno dalla Croazia, ha dichiarato in esclusiva:

 

Ciao Sharon, buongiorno e grazie. Che spettacolo questi Europei: come è andata?

“E’ stata un’esperienza fantastica. Aspettavo quest’Europeo da tanto. La medaglia l’ho veramente sudata. Ho combattuto in quattro match, uno più difficile dell’altro. Sono davvero felicissima”.

 

Quale match ti ha messo maggiormente in difficoltà?

“La semifinale contro la georgiana, che era  anche la favorita.  La prima ripresa infatti l’ho persa. Durante la seconda però, mi metto all’angolo e penso a quello che devo fare e, grazie anche all’aiuto del mio maestro, vinco 5-0 e riesco a portare a casa la vittoria. Per questo ti dico: è stato il match più duro, perché ero partita male ma alla fine sono riuscita a rialzarmi”.

 

 

A livello fisico com’è stata la preparazione?

“La preparazione, svolta ad Assisi e poi in Croazia, è stata importantissima. Ci siamo allenate tra di noi: la concentrazione era altissima e non abbiamo mai staccato gli occhi dal nostro obiettivo. Tutti i giorni eravamo in palestra per prepararci al meglio alle sfide”.

 

 

Quali sono i tuoi prossimi impegni?

“Senza dubbio un po’ di riposo. Mi auguro ovviamente qualche altro torneo con la Nazionale, anche perché così dovrebbe essere. Per ora, testa solo all’Italia”.

 

Il tuo sogno nel cassetto?

“Ovviamente spero di arrivare alle Olimpiadi, sarebbe il mio grande sogno.. e da lì ovviamente vincere l’Oro!”

 

Se vuoi ascoltare l’intervista a Sharon Prisco clicca sul link che segue: https://chirb.it/kmpGnJ

Pierluigi Martini a Passione Formula Uno

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Le parole dell’ex pilota di Formula Uno Pierluigi Martini in esclusiva a Vivicentro ai microfoni di Marco Palomba e Carlo Ametrano

 

Pierluigi Martini a Passione Formula Uno

 

Pierluigi Martini, ex pilota di Formula Uno, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Marco Palomba e Carlo Ametrano per fare il punto sul mondiale di Formula Uno. Ecco le sue dichiarazioni:

 

Pierluigi, siamo reduci dalla prima gara della stagione. Ti aspettavi questo risultato?

“Mi aspettavo una Ferrari così competitiva. L’avevo seguita durante i test e mi ero reso conto che la vettura fosse la più bilanciata del gruppo e soprattutto hanno un grande piloti e una super coppia targata Leclerc-Sainz. Non mi ha stupito la vittoria della Rossa alla prima gara ma mi è piaciuta tantissimo soprattutto perché si è visto che ci può essere un campionato diverso dal solito: il combattimento è più ravvicinato e avremo sicuramente un ritorno della Mercedes, dopo un inizio un po’ in difficoltà”.

 

Vedi dunque il team tedesco pronto a tornare?

“Sicuramente. La Mercedes è un super squadra. Hanno grandi strumenti e una coppia piloti incredibile. Credo che tra un paio di Gran Premi la vedremo pronta a tornare a lottare con Ferrari e Red Bull, non li sottovaluterei”.

 

Come valuti invece i problemi di affidabilità in casa Red Bull?

“Sono cose che nelle prime gare possono succedere. Può essere sfuggito un particolare sul ritmo gara, sui consumi o tante altre cose che possono portare alla sorpresa come nel caso della Red Bull. Ora credo che la cosa importante sia aver fatto dei test profondi prima della gara, come nel caso della Ferrari, che per esempio si è dimostrata super affidabile. Dopotutto fa parte delle gare”.

 

Sei rimasto sorpreso dalle prestazioni di Tsunoda e Zhou?

“Mi ha stupito. Al debutto senza errore e ha chiuso a punti. Ovvio, se son rose fioriranno, ma è ancora da vedere. Tsunoda invece è stato molto concreto ma mi auguro che possa esserlo ancora di più quest’anno rispetto alla scorsa stagione”.

 

 

Se vuoi ascoltare l’intervista a Pierluigi Martini clicca sul link che segue:  https://chirb.it/9CHcGa

In preparazione per il Senna Day, parla Augusto Zuffa

Le parole in esclusiva del patron dell’agriturismo “Cantine Zuffa” che ci presenta l’evento di fine aprile

 

In preparazione per il Senna Day, parla Augusto Zuffa

 

Augusto Zuffa, direttore dell’agriturismo “Cantine Zuffa“, si prepara a ospitare l’evento organizzato da Carlo Ametrano targato “Ayrton Senna Day”. A tal proposito, il proprietario del grande agriturismo emiliano, è intervenuto con noi in esclusiva:

 

Augusto, pronto per il Senna Day?

“Siamo carichissimi. Stanno chiamando da tutta Italia e non solo, anche per esempio dalla Svizzera. Tutti vogliono essere presenti a l’evento per ricordare e celebrare il più grande corridore di Formula Uno”.

 

Che ricordo hai di Ayrton?

“Il ricordo riguarda la sua scomparsa a Imola, che è avvenuta a pochi passi dal nostro agriturismo. Lui era un amante della vita, della buona cucina e del buon vino.  Parliamo di una persona semplice, normale e anche molto riservata che amava l’Italia e vivere bene. La kermesse sarà un incontro tra professionisti, giornalisti, scrittori ed ex piloti che hanno avuto l’occasione anche di correre confrontandosi con Ayrton”.

 

Senza dimenticare il gioiello McLaren che sarà presente, giusto?

“Assolutamente! Come consuetudine fuori dall’agriturismo sarà posizionata il vecchio gioiellino McLaren. Avere un auto del genere è sempre un piacere e un grande onore”.

 

Evento organizzato da Carlo Ametrano, che persona è?

“Carlo è il motore, propulsore e la forza dell’evento. Senza di lui nulla sarebbe partito, per questo lo ringrazio davvero tanto”.

 

Se vuoi ascoltare l’intervista ad Augusto Zuffa clicca sul link che segue: https://chirb.it/Ab929m