Serie B, una delle storture del calcio moderno è sicuramente rappresentato dalla sessione estiva di calciomercato che nella sua parte finale è coincisa con ben tre giornate del campionato di cadetteria mentre la quarta giornata è stata disputata a poche ore dalla chiusura del mercato con i vari allenatori impossibilitati a mettere in campo dal primo minuto i giocatori appena arrivati.
Il mercato a campionato in corso: una stortura per tutte le serie professionistiche.
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- 1. Conclusioni.
Molti sono stati gli allenatori che hanno lanciato il grido d’allarme e si sono augurati che la sessione estiva di calciomercato finisse prima possibile.Quasi tutti hanno messo in evidenza che non è possibile lavorare con giocatori che di lì a poco sarebbero andati altrove o che si sono ritrovati a non poter mandare in campo i giocatori acquistati nelle settimane finali del mercato addirittura per le prime 4 giornate.
E non è un discorso che riguarda assolutamente solo la Serie B.Anche Antonio Conte ha sottolineato il problema sabato sera al termine di Napoli-Parma: “Non è possibile chiudere le trattative a campionato in corso.
Così alleni giocatori che andranno via, mentre ne aspetti altri che non sai in che condizioni saranno.Questa è una regola assurda, va cambiata.
Lo dico per tutti, non solo per noi.In panchina non avevo centrocampisti, abbiamo pregato perché non accadesse niente.
Romelu è entrato con due allenamenti alle spalle.Si cambiano i format facilmente, anche le regole, sarebbe bene cambiare anche questa”.
Singolare anche il commento sul problema mercato a campionato in corso dell’allenatore del Frosinone, Vincenzo Vivarini, che domenica sera ha pareggiato allo Stirpe 0-0 con la Juve Stabia.
Vivarini in sede di presentazione della partita ha affrontato in questo modo il problema mercato: “Noi qui abbiamo avuto giocatori che giocavano ma magari avevano la testa altrove.Il mercato sapete che è complicato e cambia di continuo. Finora abbiamo avuto difficoltà perché il cervello non era perfettamente orientato e concentrato nella squadra.
Con la testa da altre parti, causa mercato in corso, manca l’equilibrio giusto”.
Conclusioni.
Molto meglio sarebbe che il mercato fosse limitato ad un mese e mezzo, magari dal 1 luglio al 15 agosto, per poi iniziare i campionati delle serie professionistiche dopo la chiusura del mercato.Per poi magari riservarsi una finestra cosiddetta di “riparazione” ad ottobre (evitando il mese di mercato a gennaio) nelle due settimane della seconda sosta per le nazionali quando i campionati, almeno di Serie A e di Serie B, sono fermi in modo tale da evitare che le trattative di mercato possano influire negativamente sul campionato in corso.
Evitare questa enorme stortura del mercato a campionato in corso addirittura per quattro giornate per la serie B, sarebbe quantomeno auspicabile per scongiurare pericolosi condizionamenti del campionato.