Rinvio Matelica – Carpi: parla il DG Morrone

In merito alla gara di Serie C Girone B Matelica – Carpi in programma domenica...

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In merito alla gara di Serie C Girone B Matelica – Carpi in programma domenica 20 dicembre all’Helvia Recina di Macerata, rinviata a data da destinarsi a causa della presenza di un cluster di Covid-19 all’interno del “Gruppo squadra” del Carpi Fc, con un totale di 19 casi confermati, di cui 10 segnalati in data 18/12/2020 e ulteriori 9 in data 19/12/2020”; ha parlato il Direttore Generale del Carpi, Alfonso Morrone:

Matelica – Carpi che non si è giocata causa Covid, con i 19 positivi ci sta facendo vivere una situazione emergenziale, che purtroppo probabilmente si ampliera’ al prossimo giro di tamponi. La ASL di Modena non ci ha consentito di scendere in campo. E di concerto con gli uffici di genere han certificato ed isolato il cluster, impedendoci giustamente non solo di giocarla, ma di evitare così le 4 ore di viaggio per Macerata, con tutte le conseguenze del caso che il contagio si porta dietro: lo stesso Sindaco di Carpi (che è colui su tutti a garanzia dell’incolumità dei propri cittadini) ha attivato la procedura con l’autorità sanitaria per impedire che una gara di calcio mettesse a rischio la salute fisica di così tante persone.

Che poi il Matelica non accetti il rinvio visto che c’è un protocollo firmato da tutte le Società che in pratica obbliga a scendere in campo fino a disponibilità di 13 negativi in formazione; ci può stare, ma sarebbe giusto nelle condizioni in cui stiamo vivendo, far prevalere il buonsenso. Io fino alle sette di sera avevo il pullman nello spiazzale pronto a partire. Ed ho chiesto il rinvio d’ufficio in prima istanza e la possibilità d’uso dello slot solo in seconda battuta. Dopo i tamponi di giovedì scorso in attesa dei risultati, abbiamo fatto il venerdì i tamponi antigienici e sono usciti i primi positivi.

L’attuale protocollo non va bene in C, perché non abbiamo né rose così lunghe né giovanili attive che possano allungare la rosa stessa. Oltre tutto tra i negativi vengono considerati anche eventuali infortunati. Quindi si rischia di falsare l’andamento. Se poi un giorno prima di scendere in campo vieni a sapere che hai 10 positivi e non ti presenti sul rettangolo di gioco, vieni punito non solo con il tre a zero a tavolino, ma anche con il punto di penalizzazione. Al Napoli sono bastati due positivi per perdere 4 punti. E così no va bene. È un protocollo che tutti gli accadimenti, da quando si è sottoscritto ad oggi, fanno facilmente comprendere come debba esser rivisto.

Come se né esce? O la misura è colma per cambiare, piuttosto che uscirsene alla meno peggio? Perché si rischia che la toppa sia peggiore della falla

Al momento l’unica strada possibile è che il calcio si faccia in questi casi da parte, per demandare la gestione alla concomitanza di Autorità politica ed Autorità sanitaria. Se abbiamo una azienda con possibili positivi cosa fa la ASL? Interviene e fa rispettare l’aspetto di salubrità fisica. La Lega non ha colpe. Deve solo far rispettare le leggi che si dà. Non può prendere decisioni che vanno oltre il regolamento. Né può ‘intromettersi’ tra dispute di squadre di calcio su sfere che non gli competono. Se non sono le competenze sanitarie a curare gli aspetti della Salute, non può di certo farlo la Lega di C che ha tutti altri compiti e finalità”. 

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