Resistenze TEATRALI: 5 progetti, 27 appuntamenti online del CTB

Resistenze TEATRALI: 5 progetti, una produzione Centro Teatrale Bresciano che partirà il 16 novembre. 5...

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Resistenze TEATRALI: 5 progetti, una produzione Centro Teatrale Bresciano che partirà il 16 novembre. 5 progetti, 27 appuntamenti per raccontare online il teatro che non si arrende con protagonisti i più grandi nomi della scena teatrale italiana. I contenuti saranno disponibili gratuitamente sul sito www.centroteatralebresciano.it

Resistenze TEATRALI: 5 progetti, 27 appuntamenti online del CTB

Ridare un volto, uno spessore e una dignità alle persone che il teatro quotidianamente lo fanno, mostrando i progetti in costruzione e ora sospesi, e il grande e articolato lavoro che c’è intorno a essi, provando a raccontare la peculiarità assoluta e meravigliosa dei linguaggi, dei luoghi e dei lavoratori del teatro.

Con questa intenzione nasce Resistenze TEATRALIla Rassegna virtuale promossa dal Centro Teatrale Bresciano che raccoglie e porta in evidenza vari segmenti del lavoro artistico e produttivo in corso di realizzazione nonostante i teatri chiusi al pubblico, e insieme propone nuovi progetti messi in campo appositamente per provare ad attraversare con una nuova consapevolezza questo stop allo spettacolo dal vivo.

In questo nuovo periodo di incertezza – dopo il grande lavoro per riorganizzarsi in sicurezza, le Stagioni allestite e mai iniziate, gli spettacoli in prova e già pronti alle tournée cancellati – il Centro Teatrale Bresciano si è interrogato su come continuare a comunicare con il proprio pubblico, per trasmettere qualcosa che fosse vero e indispensabile.

La risposta individuata non è stata presentare online un prodotto finito, come uno spettacolo in streaming o di repertorio: espedienti che, per quanto tecnicamente riusciti, non sono mai in grado di ricreare l’irripetibile alchimia che si instaura tra palcoscenico e sala nella rappresentazione dal vivo.

Resistenze TEATRALI nasce infatti come raccolta di contenuti originali, realizzati in corso d’opera in queste settimane dal Centro Teatrale Bresciano, parallelamente allo sviluppo dei progetti produttivi avviati, o dando vita a nuove progettualità ad hoc, senza attingere al materiale di repertorio.

Ne nasce un articolato palinsesto che si pone un obiettivo ambizioso – sintetizzato nel folgorante verso di Majakovskij che fa da sottotitolo alla Rassegna, strappare la gioia ai giorni futuri: trovare insieme – artisti, organizzatori e pubblico – spunti di speranza e resistenza umana e civile grazie all’arte teatrale e alle persone che la rendono ogni giorno possibile. Perché, in giorni in cui si discute su chi e che cosa sia utile o necessario a una comunità in crisi, il teatro e le persone che ci lavorano rappresentano un serbatoio vitale e irrinunciabile di creatività e pensiero a beneficio di tutti, per il presente e ancora di più per il futuro da immaginare e costruire.

Il palinsesto si articola in 5 percorsi, per un totale di 27 appuntamenti, online dal 16 novembre al 30 dicembre 2020; protagonisti alcuni dei più importanti nomi della scena teatrale nazionale.

Il progetto, a fruizione completamente gratuita, sarà visibile sul sito web www.centroteatralebresciano.it, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook del Centro Teatrale Bresciano.

I contenuti verranno caricati alle 18 di ciascun giorno di calendario, fatta eccezione per quelli calendarizzati di sabato che saranno caricati alle 15.30, e rimarranno visibili in seguito senza limitazioni di tempo.

L’ARTICOLAZIONE DEI PROGETTI

Resistenze Teatrali_calendario in grafica

Due progetti sono dedicati a seguire la sviluppo e l’allestimento degli spettacoli di produzione CTB cui si sta lavorando in queste settimane: ecco dunque Diario di bordo dalle prove de Il delirio del particolare e Diario di bordo dalle prove di Calma Musa Immortale, nel corso dei quali il pubblico potrà ascoltare le voci di attori, registi, drammaturghi, scenografi, costumisti, compositori intervallate dalle immagini delle prove, del montaggio delle scene, dal multiforme lavoro creativo che si svolge dietro le quinte.

La parola andrà dunque a Maria Paiato, Giorgio Sangati, Carlo Valli, Fausto Cabra, Anna Gualdo, Alessandro Mor, Alberto Onofrietti, Elisabetta Pozzi, Marco Archetti, Gianluca Sbicca, Michele Rabbia, Alberto Nonnato, Rossella Zucchi e molti altri impegnati nella realizzazione delle due produzioni CTB.

Gli spettacoli in produzione vengono così raccontati nel loro farsi, da vari punti di vista e da chi giorno dopo giorno li sta creando, in un percorso che vuole suscitare aspettativa e curiosità verso la messa in scena finale ma soprattutto offrire un’occasione di visibilità al lavoro e al valore culturale e sociale delle persone che fanno teatro.

Con lo stesso intento – porre in forte evidenza il fondamentale lavoro culturale dell’attore, il suo essere un tramite attivo e insostituibile dei testi – saranno presentati tre appuntamenti di Teatro (Aperto), la rassegna dedicata alla nuova drammaturgia con la direzione artistica di Elisabetta Pozzi, registrati nelle nostre sale teatrali con un taglio molto particolare.

E sempre a Elisabetta Pozzi sarà affidato Voci dal Mito, un ciclo di tre appuntamenti dedicati a tre grandi figure femminili del mito, per ripercorrere i molteplici punti di vista con cui sono state descritte nei secoli, ma anche per riflettere sul nostro presente e sulla ricerca continua che caratterizza il lavoro teatrale, attraverso il racconto e l’esperienza di una delle maggiori interpreti del teatro italiano.

Infine, con 10 poeti per resistere/10 attori che resistono, il CTB ha chiesto a 10 grandi protagonisti della scena italiana legati da uno speciale sodalizio artistico e produttivo con lo stabile bresciano di adottare un poeta e una sua poesia, di raccontare il perché di questa scelta in questo preciso momento storico e sociale, e quindi recitare il testo o i testi selezionati.

Protagonisti di questo appassionato viaggio nella poesia sono Lella Costa, Ludovica Modugno, Marco Sgrosso, Elisabetta Pozzi, Elena Bucci, Vittorio Franceschi, Federica Fracassi, Lucilla Giagnoni e Simone Cristicchi. Le loro scelte spazieranno dagli antichi ai contemporanei, dai lirici puri ai poeti comici e satirici, dalle parole d’impegno politico a quelle d’amore.

NOTA D’OBBLIGO E DI SPERANZA: Gli appuntamenti di Resistenze TEATRALI non sono video di repertorio, ma sono lavori realizzati in corso d’opera in queste settimane, parallelamente allo sviluppo dei progetti produttivi; sono dunque esposti al rapido mutare delle cose che caratterizza questo tempo attuale. Il Centro Teatrale Bresciano si impegna a realizzare quanto calendarizzato, con la possibilità di modificare il palinsesto per causa di forza maggiore.

In merito a questa iniziativa la Vice Sindaco Laura Castelletti scrive:

Ancora una volta, e come sempre poiché intrinseca alla sua natura, il mondo della cultura trova la capacità di rispondere alle difficoltà del presente e traguardare verso nuove possibilità e orizzonti.

La chiusura dei luoghi della cultura e dello spettacolo non ha impedito loro di andare avanti e Resistenze Teatrali, il palinsesto interamente digitale del Centro Teatrale Bresciano, ne è una meravigliosa dimostrazione.

Per oltre un mese, con appuntamenti quasi quotidiani e coinvolgendo personalità di altissimo profilo della scena italiana, Resistenze Teatrali ci propone storie e contenuti che mai avremmo potuto conoscere o osservare dalla nostra poltrona in sala. Perché il teatro, ben prima di essere quella infilata perfetta che scorre per un’ora o due sul palcoscenico, è un lavoro frenetico e certosino di mesi, che si fa poi adrenalinico e serratissimo negli ultimi giorni, a cui partecipano autori, attori, registi, direttori di scena, musicisti, tecnici del suono e delle luci, scenografi, truccatori e molti altri. Sono le donne e gli uomini del teatro, professionisti e artigiani che vivono di teatro. Che fanno vivere il teatro. Questo progetto del Ctb ci permette di conoscerli meglio, ci concede il privilegio di partecipare alla costruzione di storie e personaggi, prima che divengano tali agli occhi dello spettatore, seguendone il percorso e il lavoro. In un ambito che, fra molte sfaccettature e per tante ragioni, è fra quelli che più ha pagato e sta pagando il prezzo delle restrizioni imposte dalle misure per il contenimento della pandemia.

 Nello stesso tempo, oltre al racconto del lavoro dietro le quinte, sono messi in campo anche tre progetti particolari, pensati appositamente per mantenere il legame e la vicinanza con il pubblico attraverso i linguaggi della poesia e del teatro e le riflessioni degli artisti, cioè attraverso la forza della cultura e delle persone che la fanno; perché la cultura è e rimarrà sempre una necessità primaria degli esseri umani e una garanzia fondamentale della tenuta democratica di una comunità.

E così ogni singola proposta e tutto il palinsesto nel suo insieme si mostrano chiaramente come un momento e un contenuto alternativo e complementare all’esperienza del teatro fruito, perché sappiamo bene che uno spettacolo è fatto anche e soprattutto di quel che non si vede ma si percepisce: l’adrenalina sul palco e dietro le quinte, le emozioni fra il pubblico (che non sono mai silenziose: siano esse una soffocata risata, un soprassalto di stupore, un groppo ricacciato in gola, il sommesso commento al compagno di serata o anche lo scricchiolio della poltrona di uno spettatore insofferente). A quello torneremo, ancora non sappiamo quando, ma se c’è un’essenza nel teatro è quello di essere un momento sociale e condiviso. Lo era al tempo dei greci e dei romani, e resta tale anche oggi.

Difficile pensare che questa pandemia e tutto il suo corollario siano una opportunità, però è nostro dovere trarne le lezioni più importanti e costruttive. Gli operatori della cultura lo hanno fatto, lo ha fatto anche il Ctb con Resistenze Teatrali, scorgendo nella piazza digitale uno strumento per far conoscere meglio il proprio mondo e farlo arrivare, probabilmente, a nuovi spettatori. Che magari fra qualche mese sceglieranno per la prima volta di godersi uno spettacolo da una poltrona di platea.

Laura Castelletti
Vicesindaco
Assessore alla Cultura

Redazione Lombardia

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