Givova Scafati a fasi alterne, Udine vince la prima sfida della semifinale

Gara 1 amara per la squdra di coach Finelli. Il risultato finale di 96-91 premia i bianconeri.

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I sei uomini in doppia cifra e i nove atleti sui dieci iscritti a referto ad essere andati a punti non sono bastati alla Givova Scafati per aggiudicarsi gara uno della semifinale playoff disputata al PalaCarnera contro l’Old Wild West Udine. Il successo è andato invece ai padroni di casa, vittoriosi con il punteggio finale di 96-91.

Quasi sempre avanti sin dalla palla a due, i bianconeri hanno tirato con superiori percentuali da tre punti (47,1 % contro 30,8%) ed avuto la giusta lucidità nei momenti importanti, trovando in Mian e Johnson gli uomini chiave prima per allungare e poi per chiudere la contesa.

I gialloblù hanno avuto il merito di non mollare mai, di restare aggrappati all’avversario, senza mai disunirsi, anzi trovando la forza di lottare e tenere duro, recuperando il distacco superiore alla doppia cifra subito nella prima parte di gara e riaprendo così i giochi a pochi minuti dalla fine. E’ mancato, al di là dei numeri, l’apporto in termini di fisicità e di emotività dei due americani Thomas e Gaines, non decisivi come nelle attese, al di là degli evidenti limiti difensivi che hanno costituito il limite più grosso ed insormontabile.

LA PARTITA

Frank Gaines in tiro nella sfida contro APU Udine
(ph. Giacomo Lodolo)

Errori al tiro e percentuali basse caratterizzano i primi minuti di gioco, in cui entrambi i quintetti mostrano evidenti problemi di fluidità offensiva (2-2 al 3’). Le difese hanno ragione degli attacchi piuttosto imbrigliati: le difficoltà organizzative portano a soluzioni conclusive nei primi secondi dell’azione, con il punteggio che resta in equilibrio (6-6 al 6’; 9-9 al 7’). I ritmi salgono e con essi anche le percentuali di tiro dalla lunga e media distanza (bene Gaines da una parte, Nobile e Mian dall’altra), che favoriscono però il gioco udinese (21-16 al 9’). Mentre i due allenatori danno spazio agli uomini della panchina, arriva la prima sirena sul 23-18 in favore dei locali.

Il buon impatto di Cucci con il secondo quarto vale il 26-24 al 12’. I padroni di casa (bene Johnson), con grinta e carattere, provano ripetutamente ad allungare sull’avversario e, grazie ad un parziale di 8-2, riescono a portarsi avanti 39-27 al 15’. Il superato bonus falli non arresta Udine, che continua a tirare con ottime percentuali soprattutto da tre punti (64,3%), mentre i viaggianti si innervosiscono (44-30 al 18’). I centri di Antonutti nel finale di tempo, nonostante il buzzer beater di Marino sulla sirena, valgono il 49-37 con cui i due quintetti raggiungono gli spogliatoi.

Luigi Sergio in azione contro APU Udine
(ph. Giacomo Lodolo)

E’ mortifero l’impatto di Mian con la ripresa: i suoi canestri dalla lunga distanza segnano il 55-39 al 21’. Ci prova Palumbo a ridurre le distanze (55-43 al 22’), ma predica nel deserto. Passano i minuti e tocca allora a Gaines e Thomas alzare la voce (60-49 al 25’). I successivi canestri di Cucci e Musso permettono alla Givova di scendere sotto la doppia cifra di svantaggio (63-54 al 27’). Ma è un fuoco di paglia. La risposta friulana è nelle mani dell’ex Italiano, di Foulland e Pellegrino, che ricacciano sotto l’avversario al termine della terza frazione (74-60).

La Givova (in versione tutta italiana) si gioca la carta della difesa a zona 2-3, che unitamente ai centri di Musso, Cucci e Palumbo, gli permette di scendere di nuovo sotto la doppia cifra di svantaggio (74-66 al 32’). La gara si riapre nei successivi minuti (77-74 al 34’), in cui un pizzico di nervosismo penalizza i locali, in difficoltà contro la zona gialloblù. Rossato è in fiducia (77-76 al 5’), ma l’Old Wild West esce dall’empasse, cresce e allunga nuovamente (83-76 al 36’). I centri di Cucci e Palumbo tengono in vita gli ospiti (83-80 al 37’), che intanto ritornano a difendere a uomo. E’ il solito Johnson però a realizzare le due triple di fila (91-82 al 39’) che, nonostante il successivo ricorso al fallo sistematico, chiudono anzitempo la sfida, la cui ultima sirena arriva sul 96-91.

LE DICHIARAZIONI

Il coach Alessandro Finelli: «Innanzitutto complimenti a Udine, che ha avuto una serata
importante nelle percentuali di tiro da tre punti, tant’è che nel primo tempo ha tirato col 65% e a
fine gara globalmente col 50%, con Johnson e Mian bravi ad andare a segno anche con l’uomo
addosso. Siamo comunque dentro la serie, ce lo dice questa partita agonisticamente di grande
livello. Abbiamo avuto la forza e la lucidità di entrare in partita tra la parte finale del terzo e quella
iniziale del quarto periodo. Questo ci fa capire che con piccoli aggiustamenti e con la giusta
mentalità, martedì sarà un’altra partita».

I TABELLINI

OLD WILD WEST UDINE – GIVOVA SCAFATI 96-91

OLD WILD WEST UDINE: Johnson 15, Deangeli 3, Amato, Schina, Antonutti 10, Agbara n. e., Mian 15, Foulland 11, Giuri 14, Nobile 11, Pellegrino 6, Italiano 9. Allenatore: Boniciolli Matteo. Assistenti Allenatori: Martelossi Alberto e Finetti Carlo

GIVOVA SCAFATI: Gaines 17, Musso 11, Palumbo 12, Marino 3, Thomas 12, Cervi, Rossato 13, Sergio 5, Benvenuti 2, Cucci 16. Allenatore: Finelli Alessandro. Assistente Allenatore: Di Martino Umberto.

ARBITRI: Caforio Angelo di Brindisi, Marziali Silvia di Frosinone, Perocco Alberto di Ponzano Veneto (Tv).

NOTE: Parziali: 23-18; 25-19; 25-23; 22-31. Falli: Udine 23; Scafati 22. Usciti per cinque falli: Rossato. Tiri dal campo: Udine 33/66 (50,0%); Scafati 32/68 (47,1%). Tiri da due: Udine 17/32 (53,1%); Scafati 24/42 (57,1%). Tiri da tre: Udine 16/34 (47,1%); Scafati 8/26 (30,8%). Tiri liberi: Udine 14/21 (66,7%); Scafati 19/27 (70,4%). Rimbalzi: Udine 34 (10 off.; 24 dif.); Scafati 38 (14 off.; 24 dif.). Assist: Udine 19; Scafati 14. Palle perse: Udine 12; Scafati 8. Palle recuperate: Udine 3; Scafati 7. Stoppate: Udine 2; Scafati 0.

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