ESCLUSIVA – Rizza: Juve Stabia, sempre un’emozione. Auguro alle Vespe di tornare dove meritano

La nostra redazione ha ascoltato in esclusiva Giuseppe Rizza, ex difensore della Juve Stabia che...

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La nostra redazione ha ascoltato in esclusiva Giuseppe Rizza, ex difensore della Juve Stabia che con noi ha commentato il campionato delle Vespe ma non solo.

Queste le parole di Rizza:

Come sta proseguendo la tua carriera? So che stai giocando al Rosolini ma non solo. Sì la mia carriera sta proseguendo; gioco al Rosolini Calcio, in Eccellenza. Siamo partiti male e stiamo cercando di recuperare ma non è semplice. Nel frattempo, da due anni, alleno i bambini di una scuola calcio di Noto, la mia città, che si chiama Rinascita Netina e mi trovo molto bene.

Segui ancora la Juve Stabia? Ti aspettavi di vedere le Vespe così in alto? Come sempre e da sempre seguo la Juve Stabia e sono felicissimo di vederla ai vertici della classifica; tra l’altro leggo spesso di questo paragone, per numeri ed imbattibilità, con la Juventus. Non mi aspettavo di trovarla così in alto però sono contento per la città, per i tifosi e per l’allenatore.

Hai vissuto la Juve Stabia anche da acquisto di gennaio (nel 2011). Una squadra così rodata a tuo avviso ba rafforzata nel mercato invernale o è preferibile “toccare” il meno possibile? Credo che dopo aver disputato un girone di andata così importante, sia fondamentale ritoccare il meno possibile per non rompere gli equilibri formatisi nella squadra. Inoltre si interviene sempre per migliorare e nel mercato invernale non è facile; sono fiducioso circa le prossime scelte della dirigenza della Juve Stabia.

Nella tua esperienza in gialloblu hai incrociato anche Mezavilla. Ti sorprende vederlo ancora così determinante dopo tanti anni? Ho avuto la fortuna di giocare con Adriano, un grandissimo calciatore e professionista nonché una splendida persona. Il suo rendimento non mi stupisce; lui dà sempre il massimo in campo e penso che il suo contributo sarà alla lunga fondamentale, come già nella prima parte di campionato.

In molti ricordano la tua esultanza, con tanto di stampelle, la sera del 19 giugno 2011. C’è un po’ di rammarico per gli infortuni che hanno in parte condizionato la tua carriera? Sì, in effetti il mio infortunio, e l’uso delle stampelle, fu la brutta pagina di una giornata storica per la Juve Stabia e per Castellammare. Non ho particolare rammarico perchè il calcio è una professione stupenda che ha questi imprevisti. In effetti ho subito tanti infortuni, soprattutto alle ginocchia, ma ho sempre dato tutto per la Juve Stabia e per le squadre in cui ho giocato e penso che i tifosi mi apprezzino soprattutto per questo. Tra i ricordi più belli, oltre la promozione in Serie B, personalmente, in gialloblu metto sicuramente le mie due reti con le Vespe: alla Sangiovannese ed al Sorrento. Quella al Sorrento, soprattutto, perchè fu una bellissima azione personale, coronata col gol, tra l’altro sotto gli occhi dei miei genitori che erano venuto a vedermi. Alla Juve Stabia sono state due belle esperienze, vissute al massimo.

Da siciliano quale pensi sia la principale antagonista delle Vespe: Catania, Trapani o anche Catanzaro? Devo dire che il Catania ed il Trapani saranno, a mio avviso, le antagoniste principali della Juve Stabia. Penso però che, proseguendo su questi ritmi, le Vespe possano tornare davvero dove meritano.

Il tuo saluto ai tifosi di Castellammare. E’ sempre un’emozione parlare della Juve Stabia. Saluto con affetto la società, il mister, la squadra ed i tifosi. Anche da lontano, sarò sempre gialloblè; porto sempre nel cuore le Vespe. Un abbraccio a tutti.

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