Condanna Mimmo Lucano; una pena che fa storcere il naso

Stupore e sorpresa attorno alla condanna di Mimmo Lucano, con il popolo che si divide tra chi la considera misera e chi la trova eccessiva

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L’ex sindaco di Riace dovrà rispondere di diversi capi d’accusa, mentre tutti i suoi “fan” si sono già elevati a paladini della giustizia

I capi d’accusa

Per molti anni, modello Riace Lucano è stato considerato una vera e propria innovazione nel processo di integrazione degli immigrati nella società italiana; il tribunale di Locri non è stato dello stesso avviso, in quanto gli elementi in suo possesso richiamano ad una ben orchestrata organizzazione macchiatasi di diversi reati contro la pubblica amministrazione.

Questo modello, ideato da Lucano in persona, prevedeva la messa in piedi di matrimoni combinati con immigrati per consentire loro di ottenere la cittadinanza italiana, aggirando di fatto la legge e tirando un pugno in faccia a tutta l’istituzione ecclesiastica e ad uno dei suoi più importanti sacramenti.

Mimmo Lucano è stato, secondo le indagini, implicato anche in numerosi delitti, truffa aggravata nei confronti dello stato e abuso d’ufficio; un palmares di tutto rispetto, che si è guadagnato di diritto una bella vacanza dopo tutto il duro lavoro che lo ha visto protagonista durante la sua attività.

La tempesta attorno la pena

Il giudizio definitivo del tribunale è stato confermato; Mimmo Lucano ha ottenuto una pena di 13 anni e 2 mesi per tutti i reati commessi.

Gli attivisti si sono subito fatti sentire urlando allo scandalo; probabilmente vorrebbero che un uomo tanto dedito al proprio impiego meritasse per lo meno di scontare la pena nella miglior struttura del paese, servito e riverito e con magari un vitalizio per i servigi resi allo stato.

Altre voci, invece, ritengono la pena un qualcosa di ridicolo; l’ex sindaco di Riace si è dato da fare in ogni modo e maniera per mettere in ridicolo tutti coloro che lo hanno votato e lo stato che gli ha concesso l’autorità.

Non è di certo il primo, e probabilmente (e sfortunatamente) non sarà nemmeno l’ultimo a ricevere un trattamento tanto riguardevole da parte del sistema giudiziario; secondo ciò che le autorità hanno scoperto con le loro indagini, colui che ha costruito una fedina tanto variegata di reati dovrebbe sapere quando entra, ma non sapere se uscirà mai.

Nel frattempo, l’ennesimo nemico dello stato e dei cittadini ha fatto marameo a tutti ed ha fatto il bello e il cattivo tempo nella sua vita, ritrovandosi adesso a potersi stendere sulla branda, incrociando le mani dietro la nuca, a godersi l’ultimo pezzo di vita che gli resta al sicuro da tutti coloro che è riuscito a mettere nel sacco (fisicamente che figurativamente).

Condanna Mimmo Lucano; una pena che fa storcere il naso/Antonio Cascone/redazione

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