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ia del Mare, ore 18:00, atmosfera bollente, pubblico caldo, tifo infuocato: Lecce e Napoli si sfidano in un duello che vale tantissimo, per motivi diversi.Da una parte la salvezza, dall’altra lo scudetto. E la partita, fin da subito, si scalda.
PRIMO TEMPO – Il boato, il fumo, il VAR
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Si parte fortissimo: al 2’ il Napoli trova subito il gol con Lukaku, bravo a infilarsi alle spalle della difesa salentina. Ma la gioia dura poco: il VAR cancella tutto per un fuorigioco millimetrico.Nemmeno il tempo di riorganizzarsi che al 5’ succede l’imprevisto: fumogeni e petardi dalla curva del Lecce costringono l’arbitro a sospendere il match. Dieci minuti d’attesa, nervosismo sugli spalti, poi si riparte.
Il Napoli tiene il pallino del gioco, Lecce chiuso e attento.Lukaku prova a spaccare la porta al 30’, ma il suo colpo di testa sfila di poco.
Il primo tempo si chiude senza reti, ma con tanta tensione.
SECONDO TEMPO – La perla di Raspadori
Nel secondo tempo, il Napoli alza il ritmo.Al 60’, Raspadori viene steso al limite dell’area. Si prende la responsabilità , guarda la porta, prende la rincorsa e scarica un destro chirurgico che buca Falcone. 0-1.
Il boato azzurro rimbomba in tutta Lecce. Da lì in avanti, il Lecce ci prova con le forze residue, ma il Napoli è solido, compatto, esperto.
Considerazioni finali
Finisce con la vittoria del Napoli sul Lecce che continua ad alimentare i sogni scudetti dei tifosi azzurri. Il Napoli vola a +6 sull’Inter in attesa della gara di stasera contro il Verona e vede lo scudetto sempre più vicino.Il Lecce, invece, resta impantanato nella lotta salvezza. Ma oggi, al Via del Mare, è stata una battaglia vera.
Di nervi, di tecnica, di carattere. E l’ha vinta chi ha saputo colpire al momento giusto.
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