Clan Vinella-Grassi: 5 arresti, 2 domiciliari e sequestri per 10 milioni

Aggiornamento inerente all’ ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 7 soggetti membri del...

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Aggiornamento inerente all’ ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 7 soggetti membri del Clan Vinella-Grassi, svolta dal Nucleo PEF-G.I.C.O. di Napoli.

Clan Vinella-Grassi: 5 arresti, 2 domiciliari e sequestri per 10 milioni

NAPOLI- Nella mattinata di oggi si è tenuto un incontro informale in video conferenza con i giornalisti organizzato dal Procuratore Capo di Napoli dott. Giovanni Melillo, al quale hanno partecipato il Comandante Provinciale, Gen. B. Gabriele Failla, il Comandante del Nucleo PEF, Col. t.ST Domenico Napolitano, e il Comandante del GICO, Col Giuseppe Furciniti in merito all’operazione riguardante il clan Vinella-Grassi.

Fin dall’Ottobre scorso, durante un’audizione fu sollevato l’allarme in merito alle infiltrazione da parte delle associazioni camorristiche nel settore imprenditoriale.
In particolare, è storia vecchia (fin dagli anni ’90) di come molto spesso, la malavita abbia “investito” nelle imprese di pulizia, vigilanza privata e parlando di attualità abbia colto diverse occasioni approfittando dell’emergenza sanitaria.
Non solo spaccio dunque. Figura chiave, è colui che si definiva ” Imperatore di Secondigliano” Antonio Mennetta, colonna portante di un sistema che è riuscito combinare accordi e alleanze con diversi clan.
Altra figura è quella di Sperindio, che dopo il matrimonio con la sorella di Mennetta è diventato “Imprenditore”.

L’AGGIORNAMENTO
Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha oggi eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti di sette persone a conclusione di indagini della Direzione Distrettuale Antimafia in relazioni ad ipotesi di reato (associazione di stampo mafioso, estorsione, illecita concorrenza, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti).
Il Gip partenopeo contesta agli indagati l’accusa di trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, tutti aggravati dal metodo mafioso.
Sequestrati undici società, diversi immobili, svariati automezzi ed un’imbarcazione per un valore complessivo di oltre dieci milioni di euro. I beni, sulla base degli elementi finora raccolti dagli investigatori, risulterebbero direttamente o indirettamente collegati ad attività delittuose.

Eseguito anche un decreto di perquisizione personale e locale nelle sedi societarie e nelle abitazioni degli indagati.
I provvedimenti scaturiscono da complesse indagini condotte su alcuni affiliati di spicco del clan camorristico denominato “VINELLA-GRASSI”, storicamente attivo nell’area nord di Napoli, dapprima satellite del gruppo criminale dei DI LAURO, quindi confluito nel cartello scissionista degli AMATO PAGANO, sino a diventare autonomo e potente clan dopo la sanguinosa faida del 2012-13 che ne ha segnato la vittoriosa contrapposizione agli ABETE-ABBINANTE.

Le indagini hanno riguardato alcuni affiliati di spicco del clan noto come gruppo della Vanella-Grassi storicamente attivo nell’area nord di Napoli prima satellite della cosca Di Lauro, quindi confluito nel cartello scissionista degli Amato-Pagano, sino a diventare autonomo e potente dopo la faida del 2012-13 che ne ha segnato la vittoriosa contrapposizione agli Abete-Notturno-Abbinante.

Antonio Mennetta, capo dell’organizzazione, già al regime detentivo del 41bis, ha mantenuto saldo il controllo dell’ organizzazione e delle sue strategie di reinvestimento dei profitti delle relative attività delinquenziali in società soprattutto (ma non solo) nel settore della vigilanza privata e in quello immobiliare.

Ma l’espansione commerciale delle imprese riferibili al clan Vinella-Grassi “risulta proiettata anche nei settori d’impresa collegati all’emergenza sanitaria da Covid-19, risultando l’acquisizione di incarichi nel campo della sanificazione dei locali”, spiegano gli inquirenti.

In base alle investigazioni MENNETTA Antonio, considerato capo dell’organizzazione camorristica “VINELLA GRASSI”, sebbene sottoposto al regime detentivo dell’art. 41bis O.P., ha mantenuto saldo il controllo dell’organizzazione e delle sue strategie di reinvestimento dei profitti delle relative attività delinquenziali in società operanti soprattutto (ma non solo) nel settore della vigilanza privata e in quello immobiliare.
L’espansione commerciale delle imprese riferibili al clan risulta proiettata anche nei settori d’impresa collegati all’emergenza sanitaria da COVID-19, risultando l’acquisizione di incarichi nel campo della sanificazione dei locali.

GENERALITÀ DEI SOGGETTI DESTINATARI DEL PROVVEDIMENTO
Custodia in carcere:
MENNETTA Antonio, nato a Napoli il 03/01/1985 (sottoposto al 41 bis);
PETRICCIONE Annunziata, nata a Napoli l’1/04/1962;
SPERINDIO Alberto, nato a Napoli il 19/01/1979;
DI BARI Salvatore, nato a Napoli il 22/07/1977;
VALLEFUOCO Giovanni, nato a Mugnano di Napoli l’1/06/1970;

Obbligo di dimora e divieto di esercizio di impresa e di uffici direttivi
di imprese:
SPERINDIO Gianluca, nato a Napoli il 30/01/1984;
AURINO Antonio, nato a Napoli l’11/11/1986.

 

 

 

Stéphanie Esposito

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