Castagna: “Serviva una prova di carattere. Ora sappiamo la nostra forza”

L’attaccante isolano è stato uno dei protagonisti che ha trascinato l’Ischia alla vittoria di domenica al “Mazzella” sul Napoli United

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ECCELLENZA- ISCHIA. Il giocatore dei gialloblu è contento per il gol e della prova della sua squadra

Simone Vicidomini- L’attaccante isolano è stato uno dei protagonisti che ha trascinato l’Ischia alla vittoria di domenica al “Mazzella” sul Napoli United. E’ stato proprio il suo gol a sbloccare il match (ottima combinazione con Trofa) che ha poi permesso ai gialloblu di trovare il raddoppio con un eurogol di Gianluca Saurino per poi chiudere definitivamente il match con Gigio Trani in pieno recupero.

Alla fine tre punti di platino che fanno seguito a quelli conquistati in mattinata dal Real Forio contro il Pianura. “Vittoria importante per il morale della squadra? Avevo detto in precedenza che oggi sarebbe stata una partita difficile – attacca Castagna – che sarebbe stato importante approcciarla nel modo giusto. C’era bisogno di una prova di carattere. Ora sappiamo di non essere quelli di mercoledì scorso, ce lo siamo detti tra di noi. Era giusto ripartire col piede giusto. Sapevamo che era una partita difficile perché il Napoli United è una grandissima squadra e lo ha dimostrato per tutti i novanta minuti. Dovevamo fare risultato, il Real Forio ci ha fatto un piacere e lo ringraziamo, però adesso dobbiamo solo pensare alla patita di domenica prossima in casa contro il Barano”.

Ischia inizialmente favorita dal gioco del Napoli United, con una difesa molto alta che gioco forza ha lasciato degli spazi? Vi aspettavate questo atteggiamento? “Sapevamo che loro avrebbero attaccato con molti giocatori. L’abbiamo preparata bene, nel senso che eravamo consci che lì in mezzo avrebbero lasciato qualche spazio. Non so se ve ne siete accorti – prosegue Castagna – ho giocato in una posizione appena alle spalle di Gianluca Saurino in modo da favorire la creazione di spazi, l’inserimento degli esterni così come per l’attaccante per puntare la porta. Quando si ha un po’ di spazio in più ne approfitti, con un dribbling, un altro, ti diverti un po’ di più”.

Negli spazi i gialloblù sono andati a nozze. Com’è nata l’azione del gol del vantaggio? “Quando abbiamo fatto la rifinitura, una situazione del genere è stata provata. Quando Gianluca Saurino viene incontro, io mi butto alle spalle, perché uno attacca e l’altro viene a prendere palla incontro. Fortunatamente siamo riusciti a fare la giocata. Poi la caparbietà mi ha giovato. Mi dispiace non aver dato un pallone a Gerardo Rubino nel primo tempo perché forse la gara l’avremmo chiusa lì. Devo migliorare anche su questo perché mettere il risultato al sicuro nella prima frazione sarebbe stato sicuramente meglio, oltre a mandare in gol mio ‘fratello’ Gerardo – spiega Castagna –.

L’uscita di Gianluca Saurino si è sentita molto? Nel primo tempo abbiamo corso tanto, Gerardo Rubino è entrato nel miglior modo possibile, lottando e correndo tanto, ci ha dato una grande mano, come fa sempre. Si mette a disposizione della squadra, lavora molto per i compagni per favorire giocatori con determinate caratteristiche come le mie, Pistola, D’Antonio, Trofa, giocatori più atletici. Chi è entrato dalla panchina ha fatto la differenza”.

Come mai nel secondo tempo non avete fatto bene, è sembrato che avevate perso la bussola. “Non ci siamo smarriti, abbiamo perso un poco di lucidità. Dopo settanta minuti di corsa continua, inseguendo giocatori che fanno della corsa la loro caratteristica, non è facile. Eravamo reduci da un turno infrasettimanale, nonostante tutto i minuti nelle gambe ci sono. Per come è arrivato il risultato non importa, quel che conta è la vittoria”.

Il risultato maturato in mattinata a Forio quanto vi ha caricato? “In tutta sincerità, sono contentissimo che abbiano fatto risultato, Forio è pur sempre il mio paese natio. Non ci abbiamo pensato più di tanto perché, indipendentemente dal risultato del “Calise”, eravamo costretti a vincere. Un po’ per disputare una prova di carattere dopo la sconfitta di Pianura (la prova non è stata “da Ischia”), un po’ per noi, per riscattarci. Perdere fa male, brucia ma ti aiuta a crescere. Non perdevamo una partita da diciassette mesi, forse questo aspetto ci ha caricato”.

 

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