<strong>Simone Vicidomini-Una partita non facile per il Barano, lo si sapeva già alla vigilia del match. Un risultato netto al novantesimo anche se probabilmente al suo allenatore interessava vedere all’opera i nuovi acquisti? “Quello che mi interessava a me era fare punti- attacca Isidoro Di Meglio- I ragazzi li osservo durante l’allenamento cosa possono dare. Avevamo la necessità di fare punti ma con la testa e con la mentalità mostrata non andiamo da nessuna parte. E’ vero che di fronte avevamo il Savoia, una signora squadra però abbiamo regalato completamente tre gol ed abbiamo fatto di tutto per non riaprire la gara.
Abbiamo avuto delle palle gol clamorose a tu per tu con il portiere e un’altra volta anche a porta libera e non abbiamo fatto gol. E’ normale che poi sul fronte opposto c’è una squadra che ha dei giocatori che alla prima occasione o al primo errore di puniscono.
Tante palle gol create, quindi il problema è nettamente mentale? “Ora trovare il capro espiatorio della situazione serve a ben poco. Se il problema è tecnico-tattico io sono a disposizione della società. Ripeto è una questione di cattiveria, di voler le cose a tutti i costi. Se noi non ci abbiamo un po’ di disperazione dai bassi fondi della classifica non ci tireremo mai e poi mai. Siamo in notevole ritardo alla squadra che ci precede in classifica, anche perché andare a prendere un play-out ora diventa un’impresa da non poco.
Parlando di carattere, penso che Mennella potrebbe essere un esempio lampante per questo gruppo vista la prestazione offerta in campo? “Se io avessi pensato soltanto un momento che Mennella non era in condizione di darci una mano gli avrei detto di smetterla, anche perché oltre al rapporto allenatore-giocatore ci lega un’amicizia che dura da oltre trent’anni.
Siccome so cosa può darmi Mennella sia come giocatore in campo che come uomo spogliatoio. Isidoro Di Meglio conclude lanciando un chiaro messaggio al resto della squadra e soprattutto a qualcuno in particolare- Adesso si devono convincere anche gli altri a prendere d’esempio un uomo di 46 anni che ci offre ancora prestazioni del genere e cercare di capire come mai lui è ancora così gli altri no”:
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