Astra Zeneca: svelato il possibile meccanismo delle trombosi

Equipe medica dell’università tedesca di Greifswald. svela il possibile meccanismo delle trombosi verificatesi col vaccino Astra Zeneca

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Equipe medica dell’università tedesca di Greifswald. svela il possibile meccanismo delle trombosi verificatesi col vaccino Astra Zeneca

Astra Zeneca: svelato il possibile meccanismo delle trombosi

L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dichiarato che esiste un “possibile legame con le trombosi gravi che si sono verificate in persone di età inferiore ai 60 anni”.

È questo un traguardo importante, perché prima si tendeva ad escluderlo, non conoscendosi il meccanismo che si scatena nel n ostro aorganismo.

A chiarirlo, parzialmente, è stata una equipe medica dell’università tedesca di Greifswald.

Il vaccino anglo svedese, tra i suoi eccipienti, contiene una sostanza che la funzione di stabilizzare e conservare inalterato il prodotto. Questa sostanza in medicina è molto conosciuta ed utilizzata in laboratorio. È un acido e si chiama EDTA.

L’acido EDTA in certi soggetti può interferire con le piastrine del sangue, e scatenare una cascata di reazioni biochimiche, che nei nostri vasi sanguigni porta alla caugulazione.

E quindi all’ostruzione della circolazione del sangue per formazione di trombi ostruttivi.

L’avere individuato la molecola responsabile di questa grave reazione avversa è importantissimo. Perchè consente agli scienziati che hanno approntato il vaccino, di trovare molecole stabilizzanti alternative, senza alterare la validità del vaccino.

L’acido EDTA, infatti, non è la sostanza fondamentale del vaccino, che resta sempre una molecola di mRNA. Quindi, studiandoci sopra, non sarà di difficile individuare qualche altra sostanza che sostituisca quella attualmente incriminata.

Che si sia sulla strada giusta per ovviare al grave handicap del vaccino Astra Zeneca, lo dimostra il fatto che anche la casa farmaceutica Jansen ha cominciato una collaborazione con l’università di Greifswald.

Allo scopo di analizzare anche lotti del vaccino Johnson&Johnson, che si avvale di una tecnologia simile a quella di Astra Zeneca

. Sono, infatti, ambedue vaccini a vettore virale e necessitano di sostanze stabilizzanti come l’EDTA.

Ma siamo sicuri, che la scienza unita alla tecnologia, sapranno individuare delle soluzioni soddisfacenti, per rendere sempre più sicuri questi nuovi vaccini. E dissolvere l’aura di diffidenza che ha offuscato l’immagine salvifica che i vaccini rappresentano per la nostra salute.

Astra Zeneca: svelato il possibile meccanismo delle trombosi//Carmelo TOSCANO/ Redazione Lombardia

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