Il 07-08-2024 Il Ministro, ha dato comunicazione, delle nuove linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica per l’anno scolastico 2024-2025.Questo testo, sostituirà le linee guida precedenti in quanto è arricchito da nuovi contenuti ed andrà a ridefinire traguardi e obiettivi dell’apprendimento nazionale.Tale documento, contenente le linee guida è stato inviato dal Ministro anche al CSPI (Consiglio superiore della Pubblica Istruzione) per un parere non vincolante.Le nuove linee guida, mantenendo la coerenza con la nostra Costituzione, promuovono l’educazione nel rispetto della persona umana e dei suoi diritti fondamentali.
Secondo il documento inviato, alle varie istituzioni scolastiche, le novità introdotte riguardano la centralità della persona umana, come soggetto fondamentale del processo storico, al cui servizio si pone lo Stato, questo è uno dei passaggi previsti dal testo contenente le linee guida.Si fa riferimento alla promozione della coscienza di una comune identità italiana come parte della civiltà europea ed occidentale; Si parla di diritti e viene sottolineata l’importanza anche dei doveri verso la collettività; La promozione della cultura d’impresa con particolare riferimento all’iniziativa economica privata; L’educazione al contrasto di ogni tipo di mafia e di tutte le forme di criminalità; Il rispetto dei beni pubblici con riferimento particolare alle scuole; La promozione della salute, educazione stradale; Si rafforza il tema e la cultura del rispetto della donna; La promozione dell’educazione finanziaria ed assicurativa; La valorizzazione della cultura del lavoro, ma i temi più significativi, che hanno riguardato anche un chiaro parere del CSPI, riguardano l’educazione all’uso etico del digitale, all’uso responsabile dei dispositivi elettronici, il divieto di utilizzo, anche ai fini didattici, dello smartphone dalla Scuola dell’infanzia fino alla Scuola Secondaria di primo grado.
Quando si parla di Educazione Civica, si fa riferimento anche all’Educazione alla Cittadinanza Digitale e delle modalità d’ uso dei dispositivi e dei servizi digitali nei vari contesti e quindi anche nell’ambito scolastico, come previsto dall’art.5 della legge 92/2019 sull’insegnamento dell’Educazione Civica.Tutto ciò porta a pareri contrastanti dell’uso di Smartphone e tablet nelle scuole di ogni ordine e grado.Infatti il CSPI aveva consigliato, di eliminare il riferimento agli indirizzi ministeriali, che fanno riferimento di evitare l’utilizzo di Smartphone e tablet nella scuola d’infanzia, dello smartphone nella scuola primaria e secondaria di I grado, mentre nelle scuole secondarie di II di grado, è possibile usare gli strumenti digitali per finalità didattiche ed inclusive.
In sintesi, i programmi di Educazione Civica devono insegnare a bambini e ragazzi ad essere responsabili nell’utilizzo dei dispositivi e device di ogni tipo.L’obiettivo è tutelare la loro Privacy, difendersi dai pericoli del web e dalle fake news.Secondo il CSPI e alle norme citate, la scuola, rispettando e tenendo conto dell’età degli alunni e degli studenti, deve insegnare ad usare le tecnologie digitali, ma individuare le forme digitali di comunicazione più consone al contesto di riferimento e cioè tenendo conto dell’ordine e grado dell’istituzione scolastica.
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