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Controlli Carabinieri ad Aversa; servizio di gestione della movida

Un servizio che come da consuetudine ha portato a diversi provvedimenti

 

L’inizio delle attività

 

I Carabinieri della compagnia di Aversa hanno svolto delle operazioni di controllo delle strade cittadine per gestire la movida nelle zone di maggiore affluenza; nel corso delle operazioni sono stati sottoposti a controllo 289 veicoli e circa 600 persone e sono state collezionate ben 63 contravvenzioni al codice stradale.

 

I provvedimenti

 

Grazie alla collaborazione con la SIAE, i militari hanno denunciato il titolare di una sala scommesse per mancata esposizione della tabella dei giochi proibiti; denunciato anche un 34enne di Casal di Principe per aver violato gli obblighi imposti dalla PS, la quale aveva costretto l’uomo ad una sorveglianza speciale e al soggiorno obbligatorio nel suo comune di appartenenza.

L’attenzione dei militari si è poi spostata verso un 59enne, denunciato per guida con patente revocata nonché per violazione degli obblighi imposti dalla PS; infine, i militari hanno denunciato un minorenne della provincia di Napoli in quanto perquisito e trovato in possesso di un arma da taglio, la quale è stata immediatamente posta sotto sequestro.

 

Controlli Carabinieri ad Aversa; servizio di gestione della movida/Antonio Cascone/redazionecampania

 

La Prevenzione in dono: Domenica incontro a Vico Equense

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Prevenzione multidisciplinare promossa dalla lega navale di Vico con il patrocinio del comune di Vico Equense, del centro medico e dei R.o.s.s. di Stabia.

Campagna di prevenzione multidisciplinare promossa dalla lega navale sezione di Vico Equense con il patrocinio del comune di Vico Equense, del centro medico di Castellamare di Stabia e dei R.o.s.s. Di Castellamare di Stabia.

Partecipano medici specialisti altamente qualificati in prevenzione oncologica ( le specifiche può recuperarle dalla locandina) con l’ intento di sensibilizzare la popolazione allo screening e alla diagnosi precoce.

Crediamo molto in questo tipo di iniziative considerato il tempo di convenzioni sanitarie bloccate e di emergenza Covid di nuovo molto preoccupante negli ospedali.

Non c’è bisogno di prenotazione basta essere maggiorenni e avere il green pass vaccinal.

L’appuntamento all’evento “La Prevenzione in dono “ è per Domenica 19 Dicembre 2021, dalle ore 9:30 alle 12:30 in Piazzale G. Siani – Vice Equense.

Cristina Adriana Botis / Redazione Campania

”Stabile” nelle ultime posizioni la ‘Qualità della vita’ delle città siciliane

Presentata la 32ª edizione della storica indagine sulla ‘Qualità della vita nelle province italiane’ pubblicata lunedì 13 dicembre dal Sole 24 Ore. L’indagine, come ogni anno, scatta una fotografia del Paese attraverso 90 indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero.

Tra questi, ci sono 28 parametri aggiornati al 2021 (alcuni addirittura a settembre-ottobre scorso) e una decina di “indici sintetici” (cioè che a loro volta aggregano più parametri). Questa edizione consente di focalizzare in particolare come sta andando la ripresa post pandemia – grazie a un’analisi fatta su 20 dei 90 indicatori, per i quali è stata anche considerata la variazione rispetto all’anno precedente – e quali sono i divari territoriali, di genere e generazionali che ancora persistono, analizzati attraverso gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani, che premiano le province con il miglior contesto di vita per fasce di età, e l’indice della ‘Qualità della vita delle donne’, presentato oggi per la prima volta, che misura la geografia dei divari di genere.

La città d’Italia dove la qualità della vita è migliore è Trieste. Poi Milano e Trento. Il capoluogo del Friuli Venezia Giulia, Trieste, già salito negli ultimi due anni al quinto posto della graduatoria annuale, nella classifica 2021 conquista anche il primato nell’indice tematico di ‘Cultura e tempo libero’, mentre arriva seconda in ‘Affari e lavoro’ e quarta in ‘Ambiente e servizi’. Sul podio, come detto, torna Milano e Trento resta solida al terzo posto. Il progressivo superamento della crisi pandemica rilancia altre città metropolitane. Roma sale dal 32 al 13 posto ed entra nelle top ten della ’Qualità della vita degli anziani’, uno dei tre indici generazionali che debuttano quest’anno nell’indagine e si distingue per livelli di istruzione, edifici coperti da banda larga e patrimonio museale. Firenze dal 27 all’11. Bari (71) guadagna una posizione mentre Napoli (90) ne guadagna due.

Tra le ultime dieci posizioni di classifica ci sono anche città siciliane. Si tratta di Messina (97esimo, -6), Siracusa (98, +7), Catania (102, -12), Caltanissetta, (103, +3). Chiude la classifica delle città siciliane Trapani che si trova al terzultimo posto nazionale (prima di Foggia e Crotone) occupando il 105esimo posto e perdendo 4 posti rispetto all’anno precedente.

Tra le prime dieci province, sette sono del Nord-Est: Bolzano (5), Pordenone (7), Verona (8) e Udine (9) che confermano la loro vivibilità e Treviso (10) è l’unica new entry, anche grazie al primato nella ‘Qualità della vita delle donne’, l’indice presentato per la prima volta quest’anno per mettere al centro le tematiche di genere.

In basso alla lista le immancabili province siciliane. La migliore è Agrigento, 84° posto su 107 province con 14 posizioni in più rispetto allo scorso anno, poi Ragusa (87° posto, +12 rispetto al 2020) ed Enna (92°posto, +11 rispetto al 2020). Più in fondo Palermo e Messina, rispettivamente al 95° e 97° posto, entrambe con 6 posizioni in meno rispetto allo scorso anno. Siracusa, 98°posto ma +7 rispetto all’anno passato, Catania (-12 posti) e Caltanissetta (+3 posto) rispettivamente al 102° e 103° posto, e infine Trapani al penultimo posto della classifica nazionale (-4 rispetto al 2020) che vede fanalino di coda Crotone.

LA POTENZIALE SOLUZIONE CONTRO LA DURATURA LIMITAZIONE DELLE CITTÀ SICILIANE (e in generale del Meridione): LA PARTECIPAZIONE EFFICACE DEL CITTADINO ALLA COSA PUBBLICA

Si è proposto in diverse sedi e anche con altrettanti articoli (l’ultimo 4 Dicembre 2021 Governo/Anci: più risorse economiche, più spazi per le assunzioni, più semplificazioni) la necessità urgente di dare partecipazione efficace e realmente forzosa (per legge) al cittadino, cosicché possa legittimamente incidere nella gestione della Cosa pubblica, da quella locale, a metropolitana (o provinciale) regionale, quindi nei rispettivi Enti e Partecipate, così cercando pure di arginare il diffuso clientelismo, voto di scambio sociale, spartizione, mercimonio, sperpero, spreco e “publicanesimo” (i Publicani nell’antica Roma erano gli esattori del publicum, ossia delle imposte, che formando una rendita dello Stato, erano di proprietà pubblica. In Grecia avevano l’appalto delle pubbliche entrate).

Ad avviso di chi scrive si dovrebbe quanto meno rielaborare, anche in forma più moderna, delle norme.

Una di queste è il ripristino del Co.Re.Co. (Comitato regionale di controllo, un organo della Repubblica italiana, precisamente delle Regioni, che aveva le sezioni provinciali – commissioni provinciali di controllo – al quale erano attribuite funzioni di verifica sugli atti delle province, dei comuni e degli altri enti) affinché dal consigliere di Minoranza al mero cittadino si possa disporre di un Organo intermedio amministrativo-giuridico per segnalare eventuali atti poco chiari compiuti dalle Amministrazioni comunali e provinciali. Co,Re.Co. che andrebbe integrato a rotazione oltre che con un Magistrato, pure con tre Ufficiali, rispettivamente della GdF, Polizia e CC.

La seconda indicazione è rendere funzionale la legge sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione, quindi trasformare la norma da solo propositiva ad efficace, aggiungendo sanzioni e pene che in atto non sono previste e pertanto la legge sarebbe un altro ennesimo raggiro legislativo all’italiana parlamentare.

Poi anche che gli Amministratori e fino alla terzo grado a linea di parenti nei comuni al di sotto dei 15 mila abitanti, rendano noti per obbligo normativo i redditi e, non come adesso che non sono tenuti a farlo, tanto che, guarda caso, da sempre si vedono spesso politici locali o provinciali (e rispettivi congiunti: genitori e figli, anche adottivi, coniuge, nuore, suoceri, generi, cognati, fratelli, sorelle) che, dopo poco essere eletti oppure quando finiscono il loro mandato dis olito per approdare in altri “lidi”, sfoggiano improvvisi tenori di vita e proprietà, per carità, sicuramente tutto regolare in questa trasversale imbellettata ipocrita Nazione.

E ancora altro di cui abbiamo detto nei nostri articoli, uno per tutti “15 Novembre 2021 I comuni siciliani in gravi difficoltà finanziarie ma un report denota inadatte gestioni”.

Queste mere proposte potrebbero ridurre tantissimi “assoggettanti” (risaputi quanto dissimulati) “Latifondi”, “Giardini”, “Orti” e “Orticelli” (negli anni costituzionalizzatisi), nonché ripristinare gli indispensabili “Contrappesi” socio-politici che farebbero la differenza in una vera democrazia.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Carlo Ametrano su Sky nello speciale su Ayrton Senna. Il ringraziamento a Matteo Marani

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Il libro dello scrittore stabiese Carlo Ametrano  è parso durante lo straordinario speciale di Matteo Marani “Ultimo giro”, per ricordare Ayrton Senna

 

Carlo Ametrano su Sky nello speciale su Ayrton Senna. Il ringraziamento a Matteo Marani

Articolo di

Pasquale Buondonno

 

Un’immagine che non sbiadisce. I ricordi ritornano come splendidi aironi da una terra lontana con il loro elegante volo da un orizzonte azzurro, da brividi. Il tempo si cristallizza. Nulla è mai trascorso veramente da quel triste 1° maggio imolese che è ancora negli occhi di tutti.

Ayrton, quanto ci manca. Il suo sorriso, la sua bontà, la sua generosità e quell’aspetto più nascosto della sua umanità che lo vedeva essere paladino dei bimbi poveri, quelli cresciuti nelle favelas brasiliane, dove esiste la povertà più cruda e la fame più nera, lui che era nato e cresciuto a San Paolo, in un sobborgo ricco, da famiglia agiata.

La sua vicinanza ai bimbi più sfortunati, ecco, questo è l’aspetto più “intimo”, quello che è stato colto da un gigante del giornalismo televisivo: Matteo Marani dell’emittente televisiva Sky.

«L’ultimo giro di Ayrton» è il titolo di questa appassionante puntata che l’amico giornalista Matteo ha dato per ricordare un leggendario pilota dalla classe infinita e dal cuore immenso, ricordando quel maledetto settimo giro, la micidiale curva del Tamburello, la “gibbosità” dell’asfalto, la saldatura “approssimativa” del piantone dello sterzo. Un reportage ricco con un’aneddotica completa dei fatti risalenti a quell’infausto 24 maggio di 28 anni fa.

Cosa accadde veramente quel giorno? Senna poteva essere salvato? Si poteva riscrivere un’altra storia?

Tutte domande che ancora oggi noi tutti ci poniamo, che attendono una risposta e che Matteo Marani ha saputo affrontare con la sua consueta “maestria”, da attento latore di cronaca di quel tempo mai lontano, da quel dolore mai superato, alla ricerca di nuove risposte a inquietanti interrogativi.

Sullo sfondo della puntata durante il reportage condotto brillantemente da Matteo Marani su Sky, compare anche il libro di Carlo Ametrano dal titolo  «Ayrton sempre nel cuore» opera altrettanto meritoria in cui il brillante giornalista e scrittore stabiese si è occupato della vicenda, tratteggiando alacremente l’immagine di un fuoriclasse fino ad eternarne il mito.

Carlo Ametrano di questo risultato ne è entusiasta e ne ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni. Ecco le sue dichiarazioni:

“E’ stata una grande sorpresa. Ringrazio di cuore Matteo Marani. E’ stato veramente eccezionale perché vedere la copertina del mio libro è davvero una grande emozione. Sappiamo che il libro è nel museo della McLaren e vedere questo super apprezzamento, anche quello che ha avuto la copertina, è qualcosa che mi riempie il cuore di gioia. Sono davvero emozionato. Saluto e ringrazio ancora Matteo, invitandoli al Senna Day il prossimo 30 aprile, nella speranza che possa venire e per me poter scambiare quattro chiacchiere con lui può essere solo motivo di orgoglio”.

Se vuoi ascoltare l’intervista a Carlo Ametrano clicca sul link che segue: https://chirb.it/vaEpeN

 

Napoli, Sorteggio sfortunato: pescato il Barcelona

A Nyon sono andati in scena i sorteggi dei sedicesimi di finale di Uefa Europa League e la sorte non è stata per niente benevola con il Napoli.

Napoli, Sorteggio sfortunato: pescato il Barcelona

La societá partenopea, infatti, ha pescato una delle peggiori squadre presenti nelle urne, vale a dire il nuovo Barcelona di Xavi Hernandez.

Gli azzurri, dunque, affronteranno nella gara d’andata i blaugrana al “Camp Nou” il 17 febbraio 2022, mentre il ritorno avrà luogo al “Diego Armando Maradona” il 24 febbraio.

Per il Napoli sarà di certo un doppio confronto molto complicato perchè il Barcelona, nonostante il brutto momento storico che sta vivendo, è pur sempre una squadra di caratura mondiale, con una certa esperienza europea se messa a confronto con quella degli azzurri e con tanti giocatori giovani di grande personalità come Pedri ed Ansu Fati.

Napoli-Barcelona, i precedenti

Gli unici due precedenti in partite ufficiali tra Napoli e Barcelona ci sono stati in occassione degli ottavi di finale di Uefa Champions League nella stagione 2019/2020.

Nella gara d’andata i padroni di casa non riuscirono ad andare oltre il pareggio per 1-1 con le reti di Dries Mertens e Antoine Griezmann.

Mentre la gara di ritorno fu vinta dal Barcellona per 3-1 in un Camp Nou vuoto causa pandemia da Covid-19.

Formula Uno, GP Abu Dhabi 2021: le pagelle di Carlo Ametrano

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Formula Uno, le classiche pagelle dello scrittore stabiese Carlo Ametrano intervenuto in esclusiva al termine del GP d’Abu Dhabi  vinto da Max Verstappen che si è laureato campione del mondo

 

Formula Uno, GP Abu Dhabi 2021: le pagelle di Carlo Ametrano

 

Il finale “thrilling” che non ti aspetti, con conseguente veleno sulla coda. Verstappen all’ultimo giro sopravanza l’acerrimo rivale Hamilton e stacca il traguardo da trionfatore. Ma grande anche l’inglese che ha combattuto col coltello fra i denti, con la stessa intensità e con lo stesso valore dell’olandese chiudendo un Mondiale vietato sicuramente ai cardiopatici.

 

Oggi abbiamo ascoltato per la nostra rubrica “Un voto per la Formula Uno” lo scrittore stabiese Carlo Ametrano, autore del libro “Ayrton… per sempre nel cuore” e grande appassionato di Formula Uno.

 

Pubblichiamo l’estratto dell’intervista telefonica

 

Ciao Carlo, prima di iniziare con il pagellone ti chiediamo una considerazione sulla gara.

“E’ stato incredibile. Hamilton era in totale controllo della gara ed era vicinissimo all’ottavo titolo mondiale. Poi, Latifi gli ha rovinato la festa e ha permesso la vittoria di Verstappen. Non sono d’accordo però con la scelta di Masi che, al termine dello sdoppiamento dei piloti in regime di Safety Car, non ha concesso l’ulteriore gire sotto di essa per poi chiudere il Gran Premio”.

 

Primo posto per Max Verstappen che diventa campione del mondo. Che voto gli diamo?

Per me sia lui che Hamilton vanno sullo stesso piano. Hanno fatto un mondiale incredibile. Parliamo di un mondiale che avrebbero meritato entrambi. Voto 10 e lode”.

 

Seconda piazza

Stesso discorso fatto prima con Verstappen, stagione incredibile.  Anche ieri, nonostante la sconfitta, bisogna ammetterlo: ha guidato da campione! Voto 10 e lode”.

 

Ultimo gradino del podio per la Ferrari di Sainz che chiude quinto nella classifica piloti, voto?

“Carlos è un ottimo pilota. Ti da tanta solidità e non sbaglia mai. Puoi sempre contare su di lui ed ha concluso la stagione stando davanti al compagno di squadra.  Voto 8”.

 

Chiude alla grande la sua stagione Tsunoda in quarta posizione.

 “L’avevamo detto soprattutto a inizio stagione.  E’ un futuro campione. Ha fatto vedere già quest’anno delle cose interessanti e può solo migliorare. Voto 8”.

 

Benissimo anche la stagione in generale del suo compagno di squadra Pierre Gasly quinto

 “Anche lui ha fatto una grande stagione. L’AlphaTauri si è dimostrato davvero un ottimo team. Per la gara fatta ieri, gli do 7”.

 

Sesta piazza per Bottas che saluta così la Mercedes.

 Non ha salutato nel migliore dei modi.  Certo, hanno comunque festeggiato perché Mercedes ha vinto il titolo nei costruttori, il che per la scuderia e per Toto Wolff conta e  non poco. Voto 6.5″.

 

Che mi dici della McLaren di Norris settima?

” Non ha fatto benissimo il suo team, quanto invece lui, anche se ha sbagliato in partenza. Voto 6″.

 

Che voto dai all’ottavo posto di Alonso?

 “Non vuole smettere! Quarantuno anni e non sentirli. Voto 7″.

 

Segue subito dietro il compagno di squadra Ocon, voto?

“Non possiamo dirgli niente. Ha fatto bene anche ieri cos come in tutta la stagione, in cui ha vinto anche un Gran Premio. Voto 7”.

carlo-ametrano-Griglia-di-Partenza.

Chiude la top ten l’altra Ferrari, quella di Leclerc.

 “Non mi stuzzicare. Non ha per niente fatto bene. Voto 4”.

 

 

 

Carlo noi ti facciamo i complimenti e ti ringraziamo. E’ stata una stagione incredibile. Prima di chiudere, ci vuoi aggiornare sui tuoi appuntamenti?

 “Voglio ringraziare di cuore la famiglia Odeon con Filippo Gherardi e Martina Renna che sono delle persone davvero speciali. Essere ospite, giovedì alle ore 23.00, in un’emittente internazionale come Odeon per me può essere solo motivo di orgoglio. Detto questo… non dimentichiamo il Senna Day che si terrà il 30 aprile all’Agriturismo Cantine Zuffa che sarà un grande spettacolo. Avremo un super ospite, che posso già annunciare, ovvero la fotomodella Lorih  Caradonna e per me poterla avere è un grandissimo onore!”

 

Se vuoi riascoltare tutta l’intervista telefonica di Carlo Ametrano, è possibile farlo semplicemente cliccando play sul lettore multimediale che segue:  https://chirb.it/mrxJGN

Cosplay, evoluzione e curiosità

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Fra i fenomeni di costume più iconici degli anni recenti, un posto d’onore spetta sicuramente al cosplay. Si tratta di una pratica che ormai non può mancare in qualsiasi appuntamento fieristico che si rispetti, con spettacoli dedicati e spesso competizioni a tema. Quello che è molto meno noto, invece, è rappresentato dalle origini del fenomeno e dalla sua evoluzione: si tende comunemente a ritenere il cosplay una pratica giapponese, ma a ben vedere non è esattamente così.

Le origini del Cosplay

Le prime testimonianze di una pratica che può essere considerata una sorta di antenato del cosplay conducono infatti agli Stati Uniti, e più precisamente alle fiere di fantascienza.

Fra le manifestazioni di questo tipo la più longeva è sicuramente la Wolrdcon, o World Science Fiction Convention, che si tiene fin dagli anni ‘30. Si tratta di un appuntamento fieristico al quale partecipano amanti e appassionati di fantascienza, e che nel corso degli anni ha avuto come ospiti anche nomi di primissimo piano come Isaac Asimov o Arthur C. Clarke, ispiratore del film 2001: Odissea nello Spazio.

Era pratica diffusa, a questa come in altre fiere, che gli appassionati si presentassero con costumi casalinghi fatti a somiglianza di personaggi connessi alle opere protagoniste della rassegna, impersonandone fattezze e comportamenti.

Il Giappone, in questo scenario, fa il suo ingresso solo nel 1984, quando un corrispondente giapponese si trovò a dover descrivere questo fenomeno al quale, in occasione proprio della Wordcon, aveva assistito. A tal fine, mancando un equivalente già in uso nella lingua, il giornalista coniò il termine cosplay, inventando una parola macedonia composta dai sostantivi costume e play, indicando quindi il fatto di giocare in costume.

Il fenomeno in Giappone prese rapidamente piede soprattutto fra i giovani e fra il pubblico di appassionati di manga e anime, i cui personaggi spesso fantasiosi rappresentavano un soggetto ideale per travestimenti di questo tipo. Si tratta in effetti del motivo per il quale oggi il concetto di cosplay è inscindibilmente legato a quello della cultura popolare nipponica, con gli artisti che rappresentano nella larga maggior parte dei casi proprio protagonisti di manga e anime.

È stato con queste caratteristiche giapponesi, quindi, che il cosplay ha iniziato a diffondersi in Europa, trovando terreno fertile soprattutto nelle fiere fumettistiche e di videogiochi, che anche grazie a questi impulsi sono cresciute in numero.

Solo in Italia basti pensare ai numerosi appuntamenti rappresentati dal Lucca Comics & Games, dal Napoli Comicon, Romics e dalle tante altre realtà nelle città italiane.

Cosplay lenti a contatto 2

Lo sviluppo del cosplay, come prevedibile, ha portato alla nascita di realtà connesse, specifiche per le esigenze del fenomeno. I cosplayer più perfezionisti, infatti, hanno dovuto presto fare i conti con gli aspetti più fantasiosi dei personaggi, e come renderli nella maniera più fedele possibile.

Un esempio classico è quello del colore degli occhi, o dei personaggi che presentano occhi particolari: si è trattato di un fattore determinante per l’utilizzo di lenti a contatto nel cosplay. A differenza delle diffusissime lenti a contatto comunemente utilizzate per la correzione della vista, infatti, è normale l’utilizzo di lenti analoghe ma non graduate, il cui unico effetto è estetico e volto a ricreare una componente spesso distintiva del personaggio rappresentato: si può saltare dagli occhi viola di Daenerys Targaryen allo sharingan dei personaggi di Naruto, e così via.

Discorso analogo per quanto riguarda le acconciature dei personaggi, spesso irriproducibili per colori o forme: intorno a questa necessità infatti si è sviluppato un importante mercato di parrucche, con negozi fisici o digitali che si dedicano espressamente alla vendita di queste ultime per riprodurre in maniera fedele questo o quel personaggio. A seconda del prodotto scelto, intuibilmente, la parrucca può costituire uno degli investimenti più importanti per un cosplayer, a dimostrazione di come la pratica sia spesso presa estremamente sul serio.

Una pratica casalinga nata per appassionati che, con l’incontro con la cultura orientale, si è trasformata in una vera e propria arte: questo è il cosplay, protagonista indiscusso delle fiere del giorno d’oggi.

Il Barano dura un tempo, il Mondragone cala il poker

Dopo un primo tempo incoraggiante, concluso in parità, nella ripresa gli aquilotti hanno ceduto sotto la pressione del Mondragone che grazie ai confronti con le isolane si rilancia in classifica. Il Barano ha contenuto bene le giocate dei casertani per circa sessanta minuti. Complice poi anche l’uscita di Monti per infortunio, la squadra ha perso un po’ di fiducia. Qualche errore negli ultimi sedici metri e un arbitraggio che ha lasciato discutere. Una volta sbloccato il risultato, il Mondragone ha avuto vita facile, raddoppiando a metà ripresa e dilagando poi con il punteggio.

Papa conferma l’undici vittorioso a Forio. Pagnano tra i pali (Esposito G. si infortuna nel riscaldamento), capitan Esposito e Fiorillo i centrali, Di Crosta e Mazzone i laterali. A centrocampo l’ex Real Forio Rinaldi con Ammaturo a destra e Di Fusco a sinistra. In attacco Sperandeo centrale, Pagliuca a sinistra e Alvino a destra.

Isidoro Di Meglio deve rinunciare a Rubino, Petrone, Rosi, Selva e Scritturale, con Mattera che va in panchina perché non al meglio. Mennella in porta, tre centrali (Trani-Monti-Mocerino), Errichiello e Tumolillo sugli esterni. A centrocampo Conte con Cerase e Ruffo, con Matarese a sostegno di De Stefano.

LA PARTITA – Primo tempo ben giocato dal Barano che controlla gli avanti del Mondragone con un Alvino sempre in palla. Bisogna aspettare il 10’per assistere al primo calcio d’angolo del Mondragone concluso con un nulla di fatto. Al 13’ corner per i locali ma Sperandeo impatta alto. Al 20’ bella triangolazione che porta al tiro Ammaturo: pallone alto. Il Barano si fa vedere in area avversaria finalmente con De Stefano (23’) che non riesce a tirare in porta per il provvidenziale intervento di Mazzone. A questo punto entra in scena l’arbitro che assegna diversi falli contro il Barano. Da uno di questi nasce un calcio piazzato che Alvino tira addosso ad un compagno in barriera.

Nel secondo tempo prosegue la direzione arbitrale a senso unico. Al 7’ su cross di Alvino, Di Fusco con un gran tiro impegna Mennella. All’11’ l’episodio che indirizza la gara. Pagliuca poco fuori area commette fallo su Errichiello: l’arbitro inverte la punizione, Alvino la batte subito a favore di Di Fusco che tutto solo davanti a Mennella mette il pallone in rete. I calciatori isolani restano fermi immaginando una punizione a loro favore…

Nunzio Esposito rileva l’infortunato Monti. Al 21’ arriva il 2-0 di Sperandeo che è in sospetta posizione di off-side ma i difensori baranesi non avrebbero dovuto cincischiare in attesa di un fischio che non è mai arrivato. Il signor Onorato di Nola completa la sua performance assegnando un rigore al Mondragone per una spallata tra Mocerino e Di Fusco che va giù in area. Alvino dagli 11 metri fa 3-0. Nel finale il neo entrato Peluso dal limite cala il poker. Al di là dei torti arbitrali, non si possono subire gol in questo modo, buttando quanto di buono fatto per circa 60’. Urgono rinforzi, anche in attacco.

MONDRAGONE 4

BARANO             0

MONDRAGONE: Pagnano, Mazzone (9’ st Di Stasio), Di Crosta, Rinaldi, Fiorillo, Esposito C. (38’ st Peluso), Alvino, Ammaturo (22’ st Di Maio), Sperandeo (40’ st Lepre), Di Fusco (36 st Allegretta), Pagliuca. (In panchina Esposito G., Peluso, Vastarella, Apredda, Baratto). All. Papa.

BARANO: Mennella, Tumolillo, Errichiello, Conte, Mocerino, Monti (22’ st Esposito), Trani, Ruffo (14’ st Oratore), Cerase, Matarese, De Stefano. (In panchina Castaldi, De Candia, Mattera F., Esposito, Buono, Di Iorio). All. Di Meglio.

ARBITRO: Onorato di Nola (ass. Adinolfi e Polichetti) di Salerno.

MARCATORI: 12’ Pagliuca, 21’ Sperandeo, 36’ Alvino (rig.), 43’ Peluso.

NOTE: ammoniti Di Crosta e Conte.

 

Carmen Iovine a Quisilegge con: Guarire dall’attacco di panico senza psicofarmaci

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Castellammare 12 dicembre. Nuovo appuntamento con l’autore a QUISILEGGE: Carmen Iovine “Guarire dall’attacco di panico senza psicofarmaci”.

Un nuovo imperdibile incontro con l’autore nella rassegna culturale QuisiLegge, iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale nella suggestiva location del Palazzo reale di Quisisana.

QuisiLegge Winter Edition è ormai per tutti i bibliofili stabiesi l’appuntamento domenicale da non perdere, una valida guida per orientarsi nella scelta dei testi da leggere, un faro che illumina il mare magnum delle pubblicazioni editoriali.

E veramente illuminante è stato l’incontro con l’autrice intervenuta ieri mattina a QuisiLegge, la prof.ssa Carmen Iovine, docente, psicopedagogista clinico e sessuologa, che ha presentato il suo libro “Guarire dall’attacco di panico senza psicofarmaci”.

Un testo di grande interesse, incentrato su una problematica dagli effetti spesso sottovalutati: quella dei disturbi legati all’ansia. Fonti scientifiche confermano infatti che i disturbi d’ansia (panico, ansia generalizzata, ansia sociale) sono le patologie psichiatriche più diffuse che coinvolgono nel mondo oltre 270 milioni di persone.

Ad accogliere la prof.ssa Carmen Iovine nella sala Congressi del Palazzo Reale di Quisisana in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’Assessore all’Istruzione prof.ssa Maria Romano, e l’Assessore a Eventi, Sport e Innovazioni tecnologiche dott. Gaetano De Stefano.

Presenti molti esponenti del mondo dell’associazionismo e della cultura.

Nel corso della presentazione del libro di Carmen Iovine, un momento musicale e un angolo della poesia hanno allietato il pubblico:

Il tenore di fama internazionale Francesco Malapena con la sua intensa interpretazione e la sua voce possente ha incantato i presenti cantando “O sole mio”, un omaggio al grandissimo e indimenticato Enrico Caruso nel centenario della sua morte.

La poetessa stabiese Maria Criscuolo, dopo una breve presentazione di Luigi Ferraris, ha condiviso alcune suggestive poesie tratte dalla sua raccolta “Immagini”, che hanno emozionato e fatto riflettere i presenti.

Ha moderato l’evento il giornalista Giacomo Nardone Aggiuntorio, mentre l’illustre relatore americano prof. Emilio Iodice, ha commentato il libro della prof.ssa Carmen Iovine.

I prof. Iodice, docente di leadership, consigliere di leader mondiali, diplomatico americano alla Casa Bianca, autore di bestseller ed educatore ha inoltre discusso di come alcuni grandi leader del passato, tra i quali Abraham Lincoln di cui ha raccontato significativi aneddoti, abbiano affrontato il panico e l’ansia.

C’è un filo che lega l’intervento del prof. Iodice e quello dell’autrice, un libro che uscirà a breve in inglese di cui sono entrambi coautori: “Come educare un leader”, di cui attendiamo impazienti la pubblicazione.

Nel percorso esperienziale che scorre lungo le pagine del libro “Guarire dall’attacco di panico senza psicofarmaci” Carmen Iovine riconferma l’importanza di condurre le persone affette da DAP a ristrutturarsi, a riconoscersi, a ritrovare se stesse al di fuori del disturbo.

Secondo l’autrice coloro che soffrono di questi disturbi devono uscire dall’isolamento forzato che si sono imposti, vivere ed individuare un nuovo centro che, appunto, non sia l’attacco di panico stesso, riprendendo consapevolezza della propria presenza nel mondo e della ripresa della cura sui.

“Chi soffre di DAP – ha rilevato la prof.ssa Carmen Iovine – è una persona che si cimenta nella folle impresa di tenere lontano dalla propria vita le emozioni: ne ha paura, perché percepisce la inevitabile difficoltà di controllarle, di tenerle a bada che quindi sceglie per loro la via della emarginazione.”

“L’idea fondamentale di aiuto alla persona affetta da DAP – ha commentato l’autrice – è quella di riportare continuamente la mente al momento presente senza esprimere giudizi o catene catastrofiche”.

“Si tratta di concentrarsi su ciò che si desidera. – ha concluso – La maggiore consapevolezza ci porta a non esprimere giudizi. Ciò può aiutarci a essere più compassionevoli e non critici nei confronti di noi stessi e degli altri”.

Molte le domande poste all’autrice e grande l’interesse del pubblico presente per la tematica affrontata nel libro, ben scritto e di facile lettura, che indica un metodo concreto per superare le difficoltà legate agli attacchi di panico.

Un manuale utile “Guarire dall’attacco di panico senza psicofarmaci”, dove sono suggerite precise strategie che aiutano il soggetto ad accettare le emozioni negative e a ritrovare la serenità e l’equilibrio psicofisico, senza l’uso di psicofarmaci.

Adelaide Cesarano Redazione Campania

Real Forio altro stop, la Maddalonese cala il tris

Bella ma soprattutto preziosissima vittoria della Maddalonese che fa un sol boccone del Forio e si aggiudica tre punti pesantissimi per cacciare via le streghe dalla classifica. Prestazione maiuscola dei ragazzi di mister Valerio scesi in campo con gli occhi della tigre consapevoli dell’importanza della posta in palio. Novanta minuti senza sbavature in difesa e con tantissime occasioni gol che avrebbero potuto rendere ancora più rotondo il risultato.

Real Forio che si presenta con una formazione rivoluzionata dagli arrivi e partenze del mercato e con un attacco troppo sterile per mettere paura alla retroguardia maddalonese. Padroni di casa che partono senza Percope, Colella e Fava alle prese con noie muscolari ma che trovano De Rosa dal primo minuto. Il “guerriero” fa subito sentire il suo peso in un centrocampo che ha sfoderato il meglio di sé con le ottime prove di Della Ventura e Pingue. Prestazione attenta e sicura anche per Viscovo, mentre il piede fatato di Barletta è sempre pericoloso dai calci da fermo.

LA PARTITA- Il primo quarto d’ora della Maddalonese è semplicemente tambureggiante. Al 4’ subito pericolo con la torsione di testa di Di Costanzo che esce di poco al lato. Dopo quattro minuti, ancora l’attaccante su cross ravvicinato di Barletta si gira in area e vede il suo tiro terminare sulla base del palo. All’11’ punizione dal vertice sinistro di Barletta che chiama D’Errico alla provvidenziale deviazione. Al 16’ si sblocca la gara: angolo di capitan Barletta e stacco di testa imperiale di Della Ventura che vale l’1-0.

Al 21’ si vede il Forio con un’ottima occasione. Cross dal fondo che pesca il libero Cataldi che dal dischetto del rigore spara alto. Al 42’ ancora Di Costanzo sugli scudi che dopo essersi liberato con una finta del suo marcatore, entra in totale solitudine in area ma il portiere ospite è coraggioso quanto bravo nell’uscita a terra che tiene ancora in piedi il match.

La ripresa mette subito un macigno sulla partita quando al 52’ su respinta corta della difesa biancoverde, Giuliano Falco che partire la rasoiata dal limite dell’area che suggella il 2-0. La Maddalonese si ritrova nella condizione più gradita e controlla senza affanni. Le velleità del Forio si spengono all’80 sul rosso diretto a Sirabella con un colpo al volto dato a Zacchia.

Tra l’84 e l’87’ due nitide occasioni per Dino Fava che non impatta nel migliore dei modi con il pallone e pochi metri dalla parte. Si chiude con la terza rete di Pingue che su calcio d’angolo impatta di testa sottomisura per la ciliegina del 3-0. La Maddalonese chiude nel migliore dei modi il girone di andata ma soprattutto conquista una carica di ottimismo per iniziare la risalita a quelle posizioni di classifica che maggiormente competono alla rosa granata.

MADDALONESE    3

REAL FORIO       0

MADDALONESE: Cerreto, Falco (41’ st Ferraro), De Fenza, Viscovo, Zacchia, De Rosa (46’ st Sannazzaro), Pingue, Della Ventura (25’ st’ Verdicchio), Barletta (36’ st Percope), Guglielmo, Di Costanzo (23’ st Fava). (In panchina Domigno, Alfano, Coppola). All. Valerio.

REAL FORIO: D’Errico, Iacono, Sirabella, Di Spigna (46’ st De Luise), Mangiapia, Capone, Fiorentino (11’ st Martiniello), Jelicanin (22’ st Cantelli), Castaldi, Vaiano, Accurso. (In panchina Quiriti, Capuano, Verde, Aiello, Migliaccio, Lubrano). All. Leo.

ARBITRO: Ambrosino di Torre del Greco (ass. Pellecchia di Avellino e Angelillo di Nola).

MARCATORI: nel p.t. 16’ Della Ventura; nel s.t. 7’ Falco, 46’ Pingue

NOTE: angoli 8-2 per la Maddalonese. Ammoniti Di Costanzo, Vaiano, Accurso, Verdicchio, Della Ventura. Espulso al 35’ st Sirabella per gioco scorretto.

Arrestati 7 appartenenti al mandamento palermitano di Villagrazia-Santa Maria di Gesù e alla famiglia di Monreale

Il 13 dicembre, i Carabinieri del ROS (con il supporto in fase esecutiva del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, del Nucleo Elicotteri e del Nucleo Cinofili), con l’Operazione “Breccia” hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, nel corso delle indagini preliminari, dal GIP presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Sezione “Palermo” della locale Procura – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 7 indagati, presunti appartenenti al mandamento palermitano di Villagrazia-Santa Maria di Gesù e alla famiglia di Monreale (PA); indagati a vario titolo, per usura ed estorsioni (tentate e consumate); queste ultime aggravate dal metodo mafioso.

Il grave quadro indiziario, posto a fondamento del provvedimento cautelare, scaturisce da un’indagine, avviata dal ROS nel 2017 e diretta dalla suindicata Sezione della D.D.A., a seguito della denuncia di un imprenditore, che ha dichiarato di essere caduto sin dal 2011 nella morsa usuraria dei predetti indagati, a causa di una posizione debitoria maturata nell’esercizio d’impresa.

L’investigazione, oltre a documentare i gravi indizi di colpevolezza relativi alle citate condotte usurarie ed estorsive, ha capitalizzato e messo a sistema il materiale probatorio già raccolto dal ROS nell’ambito dell’indagine “BRASCA” condotta in direzione del mandamento di Villagrazia-Santa Maria di Gesù.

Dalla citata indagine scaturì, nel 2016, un provvedimento restrittivo a carico di 62 indagati per associazione di tipo mafioso, estorsione, illecita detenzione di armi, ricettazione, danneggiamento, incendio e fittizia intestazione di beni, aggravati dalle finalità mafiose.

Alcuni degli odierni arrestati, a seguito di tale manovra investigativa, sono stati condannati in appello per l’appartenenza all’associazione mafiosa e per la realizzazione di reati fine.

Nell’ambito dell’operazione sono state inoltre eseguite numerose perquisizioni.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Sorrento, debacle al “Pinto”: la Casertana vince 4 a 0

I falchetti archiviano la pratica rossonera in venti minuti. Il Sorrento paga il black-out iniziale, inutile il tentativo di reazione nel secondo tempo.

Il Sorrento stecca in pieno il derby e si fa travolgere dalla Casertana. I costieri, dopo la vittoria casalinga sul Bisceglie, sbattono contro la corazzata rossoblu nella sfida della sedicesima giornata. Al “Pinto” i falchetti rifilano un netto 4 a 0 ai rossoneri, riprendendo la corsa verso la vetta, attualmente occupata da FC Francavilla e Audace Cerignola.

Il team costiero si trova di fronte una squadra forte e ferita nell’orgoglio, date le tre sconfitte subite nelle ultime partite dai padroni di casa. Un mix micidiale, che permette alla squadra dell’ex Maiuri di andare sul 3 a 0 dopo soli ventuno minuti, grazie alla doppietta di Mansour e alla rete di D’Ottavi. I costieri provano a reagire all’inizio del secondo tempo ma il gol di Pambianchi chiude anzitempo i giochi.

Buchiamo sempre quando dobbiamo fare quel passo in avanti in classifica e questo dimostra che l’obiettivo stagionale non può essere un altro che quello che abbiamo sempre indicato: fare quanti più punti possibili il prima possibile” queste le parole emblematiche di mister Cioffi a fine gara. Dichiarazioni che mandano un messaggio chiaro: piedi per terra. Le sfide contro Nardò e Lavello prima delle festività natalizie saranno fondamentali per racimolare punti.

CASERTANA vs SORRENTO: la cronaca

1° TEMPO

 Partita degli ex tra Casertana e Sorrento, soprattutto da parte rossonera: tra i falchetti spiccano i nomi di Liccardi e Favetta, oltre a quello di mister Maiuri in panchina. I costieri scendono in campo con il consueto 3-5-2, Cassata affianca Iadaresta, Carrotta conferamto in mediana.

L’impatto dei giocatori casertani con il match è devastante. Al 13’ i rossoblu passano in vantaggio grazie alla giocata di Favetta che salta un paio di avversari e trova lo spazio per calciare, Volzone allontana ma la respinta corte viene ribadita in rete da Mansour.

Tra 20’ e 21’ i falchetti puniscono altre due volte il Sorrento. Il raddoppio porta la firma di D’Ottavi, che lanciato da Carannante supera Manco e batte senza difficoltà Volzone. Dopo un solo minuto il cross di Monti viene raccolto di testa da un solitario Mansour, palla perfettamente indirizzata sul secondo palo e 3 a 0 Casertana.

La situazione è critica per i rossoneri, Cioffi prova allora a cambiare le carte in tavola. Alla mezz’ora il Sorrento effettua un triplo cambio, Gargiulo, Marciano e Tedesco sostituiscono Iadaresta, Manco e Carrotta, passando al 4-2-3-1. Tedesco becca immediatamente la traversa su calcio di punizione da ottima posizione, non riesce la magia che potrebbe riaprire la partita.

I rossoblu gestiscono al meglio fino al 45’, il Sorrento si rende ancora pericoloso soltanto con una conclusione al volo di La Monica deviata da un difensore e bloccata senza problemi da Bovenzi.

Casertana vs Sorrento (ph: Giuseppe Scialla)
Casertana vs Sorrento (ph: Giuseppe Scialla)
2° TEMPO

 Nell’avvio della ripresa i rossoneri tentano invano di sbloccarsi. Gargiulo con un cross dalla destra trova una bella imbeccata per Cassata, l’attaccante non riesce però ad agganciare il pallone. Il Sorrento riesce a farsi vedere in attacco, ma nulla può quando al 53’ Pambianchi sigla il poker con un colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Monti.

Le emozioni sono poche in un secondo tempo in cui la Casertana si è ormai assicurata la vittoria. I costieri provano comunque a cercare il gol della bandiera con diversi tentativi. È soprattutto Tedesco a provare diverse conclusioni, indubbiamente il migliore in campo tra i suoi. Al 65’, il numero 17 batte rapidamente la punizione verso Rizzo, l’esterno si incunea in area e calcia, Bovenzi è bravo a respingere e a bloccare il seguente tentativo di Marciano. All’80’ il legno nega ancora la rete su punizione a Tedesco, Mezavilla calcia poi clamorosamente alto a porta sguarnita.

Dal canto loro i falchetti non vanno troppo lontani dalla cinquina, prima con un tiro a giro di poco alto di Carannante e poi quasi allo scadere con la conclusione di Vicente da fuori su cui interviene ottimamente Volzone.

Dopo tre minuti di recupero l’arbitro mette fine alla contesa. Vittoria meritata per la Casertana, Sorrento che avrà solo da imparare dalla pesante sconfitta.

TABELLINO

CASERTANA-SORRENTO 4-0 (13’ e 21’ Mansour, 20’ D’Ottavi, 53’ Pambianchi)

CASERTANA (4-3-3): Bovenzi; Chinappi, Di Somma, Pambianchi, Monti; Carannante (88’ Criscuolo), Vicente, Feola (61’ Maresca); Mansour (88’ Cusumano), Favetta (73’ Liccardi), D’Ottavi (76’ Rossi). A disposizione: Trapani, Felleca, Liccardi, Sambou, Capitano. All: Maiuri

SORRENTO (3-5-2): Volzone; Manco (29’ Marciano), Mezavilla, Mansi; Rizzo, Carrotta (29’ Tedesco), Virgilio, La Monica, Romano (74’ Cacace); Cassata (60’ Petito), Iadaresta (29’ Gargiulo). A disposizione: Del Sorbo, Ferraro, Sannino, Acampora. All: Cioffi

Arbitro: Ramondino di Palermo (Abbinante-Andreano)

Ammoniti: Carannante (C)

Note: giornata ventosa e soleggiata. Spettatori 400 circa.

Recuperi: 3’ p.t., 3’ s.t.

Napoli: presso la Questura inaugurati uffici divisione Anticrimine e “Una Casa per te”

Napoli: presso la Questura inaugurati uffici divisione Anticrimine e “Una Casa per te”

Napoli: Domani presso la Questura, verranno inaugurati nuovi ambienti di lavoro per la sezione Anticrimine e l’area denominata “Una Casa per te”.

Napoli- Domani, alle ore 11:30, presso la Questura di Napoli, verranno inaugurati i nuovi spazi del sesto piano che ospiteranno uffici della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine, sale intercettazioni, una sala multimediale rispondente ai più alti standard tecnologici, nonché un’area denominata “Una Casa per te”, destinata all’accoglienza e all’ascolto, anche in forma protetta, di donne, minori e altre vittime vulnerabili.

“Una Casa per te”

Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione  Banco Napoli, di Soroptimist International Club di Napoli e di Tecno S.R.L..

Gli spazi de “Una Casa per te”, progettati dall’architetto Valentina Pisani e funzionali a garantire il valore primario dell’accoglienza, sono stati arricchiti dalle opere del Maestro Lello Esposito che ha guidato anche la realizzazione di alcuni lavori eseguiti nei laboratori di ceramica e metalli all’interno dell’Istituto Penale per minorenni di Nisida gestiti dalla Fondazione “Il meglio di te” e dalla “Cooperativa sociale Nesis”, organizzazioni senza fini di lucro che operano per migliorare le condizioni economiche, sociali e formative dei giovani all’interno dell’Istituto Penale per i Minorenni di Nisida.

 

Inoltre, con la collaborazione delle associazioni “Officina delle idee” e “Mai più violenza infinita”, sono state dipinte due panchine: una di rosso, colore simbolo della lotta alle violenze di genere, ed una di verde, simbolo di speranza e serenità per i bambini, che sono state installate nello spazio antistante l’ingresso della Questura in via Guantai Nuovi.

 

Interverranno all’inaugurazione

Alla cerimonia d’inaugurazione interverranno il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini, il Questore di Napoli Alessandro Giuliano, la Presidente di Fondazione Banco Napoli Rossella Paliotto, la Presidente del Soroptimist International Club di Napoli Maria Giovanna Gambara e il Presidente di Tecno S.R.L. Giovanni Lombardi.

 

Redazione Campania

Albanova, Amorosetti: “Sconfitta che brucia”

Simone Vicidomini– Inizia con una sconfitta il debutto di mister Amoresetti sulla panchina dell’Albanova. La squadra casertana esce sconfitta per 2-0 sul campo dell’Ischia. “E’ una sconfitta che brucia- commenta Amorosetti a fine partita-. Dovremo andare a riflettere più sui nostri demeriti che i meriti dell’Ischia. Sicuramente sapevamo di affrontare una squadra importante. Venire a giocare su una superfice di campo completamente diversa dalle nostre abitudini e caratteristiche.

L’Albanova questa partita l’ha fatta come la doveva fare. Nel calcio l’episodio ti può cambiare radicalmente, poi se ci metti anche qualcosina di tuo. A parità numerica forse il risultato poteva restare in bilico fino alla fine. C’è il rammarico che bisogna lavorare sui nostri difetti, i pregi dell’Ischia li conoscevamo. L’Ischia è una grande squadra e una pretendente alle piazze d’onore”.

Un’Albanova che è mancata in fase offensiva. “Sicuramente non stiamo vivendo un buon periodo e i risultati si dice sempre che sono la medicina di tutte le squadre. In questo momento a noi servono i risultati e con oggi incameriamo la quarta sconfitta consecutiva. Oggi sapevamo che era importante ed abbiamo impostato un certo tipo di partita. In fase offensiva credo che non abbiamo capitalizzato al massimo, però credo che nel primo tempo poteva succedere che sia noi che loro potevamo fare gol in qualsiasi momento. Nel secondo tempo il gol iniziale ha spostato gli equilibri e ci ha dato alla rincorsa.

Il cambio ad inizio ripresa Ioio al posto di Pastore? “L’idea era quella di avere una punta più dinamica in avanti. L’allenatore ha delle idee se arrivano i risultati ben venga se non arrivano non è stata un’idea giusta. Cosa ho detto al mio giocatore dopo l’espulsione? Quello che ho detto al mio giocatore rimane all’interno dello spogliatoio (ride il tecnico) come giusto che sia. Io ho cercato sempre di impostare le mie squadre con menti pensanti e in quell’occasione non abbiamo pensato abbastanza.

Questa squadra avrà bisogno di ulteriori rinforzi in rosa? “Le squadre vanno prima valutate e poi giudicate. Questo è un buon organico, poi ogni allenatore ha le sue idee. In questo momento mi interessa più l’aspetto mentale che quello tecnico. L’Albanova in questo momento si è un po’ smarita per via dei risultati negativi”.

Iervolino: “Ottimo sacrificio da parte di tutti”

Simone VicidominiL’Ischia vince per 2-0 allo stadio “Mazzella” contro l’Albanova, grazie a due gol messi a segno nella ripresa prima da Florio e poi da Trani. Alla vigilia dell’incontro l’allenatore Iervolino aveva chiesto una squadra nel vivo sotto l’aspetto mentale.

“I ragazzi hanno ben preso quello che ci siamo detti in questi giorni- commenta Iervolino-. Tutti quanti si sono sacrificati. Prima sentivo parlare di qualcuno che ha giocato fuori ruolo per necessità e l’ha fatto benissimo. Questo è lo spirito che ci deve contraddistinguere.

Oggi però ancora una volta, dopo il gol del vantaggio ci siamo abbassati un po’ troppo perdendo quei venti metri e questo è l’atteggiamento che dobbiamo cambiare. Dobbiamo avere più personalità in quei frangenti.  Tutto questo ci sta anche perché i ragazzi sono giovani e la devono acquisire piano piano.

Un’Ischia che è stata costretta subito al cambio forzato con lacono che ha preso il posto di Muscariello, nel quale si è dovuto ridisegnare un attimo l’assetto tattico in campo.

“Muscariello credo e spero che sia solo una botta. Di Costanzo è arruolabile ed oggi era in panchina, però è ovvio che quando è stato costretto ad uscire Muscariello era difficile farlo entrare a gara in corso quando c’era tutta la partita ancora da giocare, visto che ha svolto soltanto due allenamenti con la squadra. Stiamo ritornando piano piano tutti nei ranghi. Iacono ha fatto bene in quel ruolo. Florio a parte il gol si è adattato benissimo per la sua grande intelligenza tattica e questo è quello che ci deve contraddistinguere”.

Una prestazione dell’Ischia molto più positiva nella ripresa, però c’è stato l’episodio del gol annullato ma l’arbitro cosa vi ha detto? “Sul gol annullato non abbiamo capito nemmeno noi. Abbiamo rivisto da poco attraverso le immagini, focalizzandoci sull’arbitro che dopo il gol ha fatto segno con il braccio convalidando il gol;

però poi ha dato un calcio d’angolo che tutto sommato è una situazione brutta perché anche in questo caso rischi di aver creato e fatto gol e quella poteva essere la situazione chiave, visto che la maggior parte delle partite sono tutte equilibrate. Nel primo tempo abbiamo costruito meno occasioni lì in avanti perché loro erano ben piazzati. Oggi c’è da dare merito ad una grande famiglia”.

Il raddoppio dell’Ischia è arrivato ancora una volta con l’ingresso in campo di Gigio Trani…” Sappiamo che Trani quando entra in queste dinamiche è un giocatore che spacca le partite e sa che in quei minutaggi può diventare un valore aggiunto. E’ importante sottolineare anche il passaggio chiave di Montanino che l’ha lanciato in porta. Questo c’è da evidenziare la grande unione di tutti quanti”.

Mercoledì c’è il ritorno di Coppa Italia contro la Maddalonese, i gialloblu sono ad un passo dalla semifinale in un obiettivo che anche i tifosi ci credono. “ E’ importante gestire le forze fisiche ma anche mentali. Per la partita di Coppa ci teniamo tantissimo e sappiamo che sarà una partita difficile, perché loro verranno qui tentando il tutto per tutto, visto che non hanno niente da perdere dopo il risultato dell’andata.

Dobbiamo giocarci la partita senza pensare che già abbiamo la qualificazione in tasca. Al tour de force che stiamo facendo, per la partita di domenica si aggiungono altri due squalificati con Trofa e Montanino che erano diffidati. Dobbiamo stringere tutti quanti l’anima ed andare avanti.

Agropoli: al via il servizio di consegna di spesa e farmaci a domicilio

Agropoli: al via il servizio di consegna di spesa e farmaci a domicilio

Agropoli (Sa): l’iniziativa è promossa dall’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Coppola, con l’assessorato, la Croce Rossa e la Protezione Civile.

 

Agropoli (Sa): Parte oggi il servizio di consegna gratuita di spesa e farmaci a domicilio, un’ iniziativa che è stata promossa dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Adamo Coppola, in collaborazione con l’assessorato alle politiche sociali, la Croce Rossa Italiana e il nucleo locale di Protezione Civile.

 

«Un servizio d’ausilio a quanti sono in isolamento, grazie alla collaborazione dei nostri volontari»

Tutti i cittadini affetti da covid o in isolamento domiciliare, potranno contattare, dal lunedì al venerdì e dalle ore 9.15 alle 13, il numero telefonico 0974 827427 per chiedere assistenza.

Alle famiglie in stato di indigenza, sarà la Croce Rossa a consegnare gratuitamente pacchi alimentari e farmaci. Quanti invece sono in quarantena ed hanno bisogno di un ausilio per la spesa, potranno fornire la lista dei beni di cui necessitano alla protezione civile che procederà all’acquisto (anticipando il denaro necessario) e alla consegna.

«In questo momento in cui i contagi ad Agropoli come nel resto d’Italia sono in aumento – spiega il sindaco Adamo Coppola – abbiamo deciso di garantire un servizio d’ausilio a quanti sono in isolamento, grazie alla collaborazione dei volontari che operano in città e che hanno già rappresentato una risorsa importantissima durante le fasi più critiche della pandemia».

«Ancora una volta i nostri preziosi volontari, lavorano incessantemente per fornire assistenza alle persone in difficoltà – afferma l’assessore alle politiche sociali Maria Giovanni D’Arienzo – Il loro impegno è espressione di un valore sociale inestimabile,  soprattutto in un momento difficile come questo».

L’emergenza pandemica non può ancora dirsi estinta, è necessario dunque continuare ad attenersi alle norme comportamentali che prevedono il mantenimento di distanziamento, igienizzarsi frequentemente le mani, indossare la mascherina che protegga naso e bocca.

Infine, vaccinarsi.

 

 

Redazione Campania

Rivalutazione Pensioni: La Befana Si Vestirà Da Babbo Natale (Lo Piano – Red)

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La Befana vestita da Babbo Natale arriverà per fine Dicembre nelle case di milioni di pensionati, consegnando il “pacco” con la Rivalutazione Pensioni con i suoi nuovi aumenti pensionistici.

Le maggiorazioni riguarderanno sia le minime che quelle superiori di 4 volte. La conferma è stata data non dai “re magi”, ma dai Presidenti delle Casse previdenziali: l’addizionale non riguarderà le pensioni ne’ d’oro ne’ di platino.

Quando si deve focalizzare un argomento, in dialetto siciliano si usa l’espressione entriamo “nto zappatu” (nei dettagli)

La rivalutazione delle pensioni viene stabilita dall’Istat consentendo di adeguarne l’importo in base all’indice d’inflazione e al costo della vita.

Fatta questa premessa, l’indice di inflazione per il 2021 è stato quantificato nell’1,7%; solo per fare un esempio, chi percepisce una pensione minima di 515 euro, avrà una “lievitazione” di circa 9 euro al mese, quanto bastano per pagare il canone Rai.

Chi ne ha una fino a 4 volte superiore all’importo di quella minima, avrà un aumento di 25 euro mensili, quanto bastano per “bilanciare” l’ultimo aumento del gas

Restano scoperte altre 2 voci altrettanto importanti per l’economia delle famiglie, benzine ed elettricità; nessuna paura, a tutto vi è un rimedio.

Nel primo caso si potrebbe camminare “pedibus calcantibus”, nel secondo nulla di più romantico di una cena a lume di candela, o al chiaro di luna.

La coperta economica non e’ a 4 stagioni, se la tiri copri la testa ma restano fuori i piedi, se fai al contrario ottieni il risultato opposto. Questi sbalzi termici certamente non fanno bene alla salute.

Bisognerebbe comprarne una nuova, ma con quali soldi? in periodo di crisi economica sarebbe meglio “allungarla” con una pezza.

Da qui sarebbe nata l’espressione siciliana, “sabba a pezza pi quannu veni u puttusu”, (conserva la pezza, ti sarà utile quando si formerà il buco.

Entriamo nei dettagli :

La nostra posizione economica in ambito internazionale è controllata da 3 Agenzie di rating, fra queste la Standard & Poor’s Corporation, dopo averci declassati per anni, con la nomina di Draghi, ha collocato l’Italia in una “classe energetica” di tutto rispetto, è stato alzato l’outlook, così passando da stabili a positivi abbiamo fatto un salto di qualità.

Nei prossimi 2 anni la ripresa economica dovrebbe superare le più rosee previsioni, se così fosse saremmo a “cavaddu” (a cavallo).

In questi mesi bisogna accontentarsi di quello che “passa” il Governo, non potendo fare altro, attendiamo i re magi con il loro carico d’oro, incenso, e mirra, equivalenti naturali a basso costo e di largo consumo.

Mauro Lo Piano / Redazione Sicilia

L’Ischia batte 2-0 l’Albanova, in gol Florio e Trani

Simone VicidominiL’Ischia vince per 2-0 allo stadio “Mazzella” contro l’Albanova. I gialloblu dopo un primo tempo terminato a reti bianche, ad inizio ripresa è arrivato il gol del vantaggio con Florio, poi ci ha pensato il solito Gigio Trani a mettere il sigillo definitivo al match. Ancora un successo per l’Ischia che sale a 25 punti in classifica e consolida il proprio piazzamento in zona play off.

GLI SCHIERAMENTI- L’Ischia deve fare ancora una volta la conta con le assenze in diversi ruoli: Sogliuzzo squalificato, Pistola nuovamente fermo ai box dopo il recupero contro il Barano; oltre ai vari Filosa, Invernini ed i lungodegenti Di Meglio Nicola, Angelo Arcamone e Impagliazzo. Iervolino conferma il 4-2-3-1 con Mazzella tra i pali, Chiariello e Muscariello i due centrali difensivi con Florio e Buono terzini. In mediana Arcamone, Montanino e Trofa; in avanti De Luise al centro dell’attacco supportato da Castagna e Cibelli

In casa Albanova c’è l’esordio in panchina per il nuovo tecnico Amoresetti che ha preso il posto di Illiano esonerato dopo la sconfitta contro la Frattese. I casertani si schierano con Santangelo tra i pali, Lagnena e Gallo, Puzone e Severino terzini; a centrocampo De Rosa con Auriemma e Romano. In avanti Pastore con Serrano e Lepre a supporto.

LA PARTITA- Al 7’ inizio sfortunato per l’Ischia: Muscariello è costretto a lasciare il campo per un contrasto di gioco con Pastore, (problema alla testa) al suo posto entra Iacono che fa l’esordio con la maglia gialloblu. Il neo entrato si posiziona terzino destro con Florio che passa centrale al fianco di Chiariello. Al 26’ arriva il primo squillo del match: sugli sviluppi di una punizione defilata sulla destra, la retroguardia gialloblu rinvia corta, palla all’altezza del limite dell’area con Puzone che conclude, tiro ciabattato che termina sul fondo.

Al 35’ calcio di punizione dal limite di Arcamone che chiama in causa Santangelo, sulla respinta arriva Cibelli che calcia in rete ma il direttore di gara annulla il gol per posizione di fuorigioco di De Luise sulla linea della porta. Al 42’ cambio forzato anche per l’Albanova: esce Gallo per infortunio con Vitale che prende il suo posto con Severino che passa al centro della difesa.

Nella ripresa Amorosetti lascia negli spogliatoi Pastore al suo posto Ioio. Al 2’ l’Ischia si porta in vantaggio: calcio d’angolo dalla destra di Arcamone, stacco di testa di Chiariello che viene contrastato, palla deviata di testa di Florio che termina in rete. Esplode il “Mazzella”. Al 18’ azione super dei gialloblu imbastita da Castagna che strappa nella metà campo scambio uno-due con Cibelli, che gli ridà palla, l’esterno gialloblu entra in area, velo di De Luise con Trofa che cerca il piazzato ma Santangelo si distende e para. Al 23’ Iervolino si gioca la carta Trani al posto di Arcamone che ha rimediato una botta in uno scontro di gioco.

Al 28’ Montanino lancia Castagna nello spazio, l’esterno converge al centro e serve Trani, conclusione troppo debole. Al 32’ si fa vedere l’Albanova con una conclusione insidiosa di Vitale dal limite che fa la barba al palo. Al 35’i casertani rimangono in dieci: espulso Vitale per eccesso di foga che ha scagliato il pallone nella panchina gialloblu. Al 44’ l’Ischia trova il raddoppio: Montanino manda Trani davanti al portiere, che col sinistro anticipa Santangelo e segna il gol del 2-0. Al 47’ Trofa manda Castagna davanti a Santangelo, il suo destro finisce sul palo. La partita termina sul risultato di 2-0.

ISCHIA 2

ALBANOVA  0

ISCHIA:Mazzella,Florio,Arcamone(23’ st.Trani) Muscariello(7’pt Iacono) Chiariello,Montanino,Trofa,De Luise(40’st Pesce)Cibelli,Castagna. A disp.Di Chiara,Di Costanzo,Di Sapia,Formisano,D’Antonio,Arcamone.M. All.Iervolino

ALBANOVA:Santagelo,Puzone,Severino,Auriemma,Lagnena,Gallo(42’ st Vitale) Lepre,De Rosa,Pastore(1’st Ioio) Serrano,Romano.A disp.Mallardo,Iacone,Barra,Vitale,Farinaro,Iaionese,Costanzo,Migliaccio. All. Amoresetti

ARBITRO: Christian De Angelis della sez. Nocera Inferiore (Ass: Imperatore di Ercolano e Martinelli di Castellammare di Stabia)

Reti: 2’ s.t. Florio, 44’st Trani

Ammoniti:Montanino,Puzone,Romano, Iacono, Severino

Espulsi: Vitale (A) per comportamento scorretto

Calci d’angolo:4-0

Recupero: 49’ p.t, 48’ st

Perugia, Alvini: “Alla Ternana ci penserò da stasera”

Alvini, allenatore del Perugia, passa in rassegna l’1-1 al Tardini con il Parma:

all’11’ Tutino da affondo a sinistra la rimette sul versante opposto, dove Rispoli la butta dentro in un tiro cross che viene prontamente deviato sotto porto da Inglese lasciato solo soletto

Carmine D’Argenio, Autore a VIVICENTRO

Inter-Cagliari 4-0: i nerazzurri travolgono i sardi

INTER-CAGLIARI – Finisce 4-0 per l’Inter, il posticipo della 17ª giornata di Serie A contro il Cagliari. Segnano Lautaro, Sanchez e Calhanoglu. Nerazzurri primi in classifica.

Inter-Cagliari 4-0: Lautaro (29’, 67’), Sanchez (50’), Calhanoglu (65’)

Inter-Cagliari. Mentre le altre big – ad eccezione dell’Atalanta – lasciano punti per strada, l’Inter domina, vince e convince contro il Cagliari di Mazzarri. Prima Lautaro (che sbaglia anche un rigore), poi Sanchez e Calhanoglu, e infine di nuovo Lautaro. I nerazzurri volano al primo posto in classifica, superando il Milan e lasciando un vuoto nei confronti di bergamaschi e partenopei. Tanti i meriti dell’Inter, che rialzano la testa dopo la sconfitta di Madrid in Champions League e si confermano primi a due giornate dalla fine del girone d’andata. Ecco la cronaca di Inter-Cagliari.

Primo tempo

Primo squillo per l’Inter, con un tiro da fuori di Barella, che termina alta sopra la traversa. Ancora una volta è il centrocampista nerazzurro a rendersi pericoloso, ma il suo tiro, deviato, termina tra le braccia di Cragno, Al 10’, tiro di Skriniar che impensierisce il portiere sardo. Al 29’, vantaggio nerazzurro: Calhanoglu batte perfettamente l’angolo, Lautaro colpisce e infila Cragno. 1-0 Inter. Spinge ancora la squadra di Inzaghi: Sanchez arriva alla conclusione, ma Cragno è strepitoso. Al 42’, vola Dumfries con la palla in area, supera Cragno, che lo atterra. Calcio di rigore per l’Inter. Sul dischetto ci va Lautaro Martinez: Cragno para!

Secondo tempo

Pronti, via! Grande giocata di Barella che va in mezzo trovando Sanchez. Il cileno non sbaglia. 2-0 Inter. Nerazzurri in totale controllo del match. Ancora una sgroppata di Dumfries, rimasto solo, ma Cragno gli chiude la porta. Al 59’, ci prova di nuovo Sanchez, ma Cragno respinge. Passano cinque minuti, Calhanoglu supera Marin e vede la porta. Gol fantastico del turco. 3-0 Inter e partita in ghiaccio. 120 secondi e la squadra di Inzaghi firma il poker. Lautaro riceve da Barella, stoppa di petto e supera Cragno. 4-0 Inter. All’84, ennesima accelerazione dei nerazzurri: Sanchez tira e colpisce la traversa.