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David Sassoli verrà salutato con solenni funerali di Stato

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Solenni funerali di Stato verranno tributati a David Sassoli, con camera ardente in Campidoglio ed esequie in Santa Maria degli Angeli

Il Governo italiano ha deliberato solenni funerali di Stato per David Sassoli, presidente del Parlamento europeo. La camera ardente sarà allestita in Campidoglio. Le esequie saranno celebrate dal cardinale Matteo Zuppi, che di Sassoli era amico sin dai tempi in cui frequentavano lo stesso liceo romano.

La morte di Sassoli ha provocato sgomento e dolore in tutto il mondo politico, nazionale ed europeo. Tutti ricordano il suo tratto umano e politico, sempre improntato a “ lealtà, coerenza, educazione, rispetto”, come scrive in un post il suo staff. Egli “credeva nella politica nella sua accezione più nobile”, come unanimemente gli viene riconosciuto anche dagli avversari politici, pur nella differenza dei propri convincimenti.

Ciononostante nello squinternato mondo no-Vax e no-Pass molte voci si sono levate nella rete, in segno di trionfante giubilo per la sua morte, attribuita dai soliti farneticanti a conseguenze o danni vaccinali immaginari.

Egli ne è stato informato, ma per non alimentare sterili polemiche e per la sua innata signorilità, ha scelto di non replicare. Nell’intento di placare gli animi e di non rinfocolare inutili diatribe, con chi si è chiuso al dialogo. E preferisce i deliri.

Il Parlamento europeo si accinge ad eleggere il suo successore. Ma tutti ci auguriamo che il prossimo presidente dell’Assemblea di Strasburgo continui l’opera di David che ha sempre creduto “in un’Europa baluardo dei diritti e delle opportunità, nell’impegno a favore delle persone più deboli e indifese, nella lotta contro ogni forma di ingiustizia e prevaricazione”.

Una Europa fatta di diritti e di accoglienza. Che non innalzi “nuovi muri contro persone che chiedono riparo dal freddo, dalla fame, dalla guerra, dalla povertà“. Questi muri rischiano di diventare il “confine, tra umanità e disumanità, tra moralità ed immoralità”, come egli afferma in uno dei suoi ultimi video natalizi.

Una Europa fatta di Stati che si confederano tra di loro, per affiancarsi e spalleggiarsi nelle difficoltà. Al di là del mero rigorismo finanziario, deve prevalere la solidarietà per combattere le inaccettabili diseguaglianze.  Per poter affrontare insieme le difficoltà (vedi recente pandemia) e guardare con fiducia al futuro. Secondo gli ideali di un altro grande italiano: Altiero Spinelli, che per una simile Europa visse e soffrì.

Caro Sassoli, grazie per l’esempio che ci hai donato.

David Sassoli verrà salutato con solenni funerali di Stato // Carmelo TOSCANO/ Redazione Lombardia

Operazione antidroga a Brescia: 10 arresti e 4 obblighi di dimora

Operazione antidroga: 10 arresti e 4 obblighi di dimora. Accuse a vario titolo per spaccio di stupefacenti e favoreggiamento personale.

Questa mattina, a L’Aquila, Chieti, Vasto (CH), Ardea (RM), Pomezia (RM), Cremona, Napoli e Brescia, i militari del comando provinciale di L’Aquila hanno dato esecuzione a 14 ordinanze di custodia cautelare – emesse dal G.I.P. presso il tribunale di L’Aquila, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Marco Maria Cellini – nei confronti di altrettante persone (6 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 4 con l’obbligo di dimora nel comune di L’Aquila), indagate, a vario titolo, per concorso nel reato di spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento personale.

All’operazione hanno partecipato anche diverse unità cinofile antidroga provenienti da Chieti, Modugno (BA) e Roma e un’unità del 16° nucleo elicotteri di Rieti.

L’indagine, condotta dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di L’Aquila e coordinata dal Procuratore della Repubblica Michele Renzo e dai Sostituti Guido Cocco e Marco Maria Cellini, si è sviluppata a partire dall’inizio del 2021. È stata svolta con l’ausilio di attività tecniche e attraverso numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento che hanno permesso di individuare un vero e proprio gruppo criminale che gestiva con profitto un traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish tra il capoluogo abruzzese e il litorale romano (in particolare Ardea e Pomezia).

Gli investigatori hanno documentato che lo stupefacente, comprato sul litorale romano, veniva trasportato a L’Aquila da corrieri che lo occultavano all’interno di vani appositamente ricavati in diversi autoveicoli. I mezzi utilizzati erano di proprietà di fiancheggiatori incensurati, così da limitare il più possibile i normali controlli alla circolazione stradale. Una volta giunto a L’Aquila, lo stupefacente veniva “tagliato” e diviso in dosi, per poi essere rivenduto sulle principali piazze di spaccio.

I soggetti che si occupavano dello spaccio al dettaglio venivano contattati di volta in volta dagli acquirenti soprattutto attraverso le piattaforme social, nel tentativo di sfuggire a eventuali intercettazioni telefoniche.

Gli appuntamenti per le cessioni di droga avvenivano in luoghi della città sempre differenti e i pusher stavano attenti a portare con loro solo le dosi necessarie alla singola vendita. Ciò all’ovvio scopo di essere segnalati come assuntori di sostanza stupefacente, ed evitare così la denuncia penale, qualora fossero incappati nei controlli delle forze dell’ordine.

Gli incontri per la vendita al dettaglio dello stupefacente inizialmente avvenivano quasi esclusivamente nella zona di Pettino, dove vivevano alcuni dei principali indagati. Successivamente, avendo notato che i residenti cominciavano ad allarmarsi del continuo via vai nell’intero arco delle 24 ore in pieno lock down, gli incontri per le cessioni si sono spostati in alcuni luoghi di ritrovo di facile individuazione, normalmente molto frequentati, proprio allo scopo di dissimulare e delocalizzare lo spaccio: nei pressi del centro commerciale L’Aquilone o del centro commerciale Cermone e nei piazzali antistanti supermercati del centro cittadino o delle zone di Bazzano, Sassa, Coppito a seconda della zona di residenza degli acquirenti, dove i pusher si recavano di volta in volta. La vicinanza ad attività commerciali che vendono generi di prima necessità favoriva tra l’altro una migliore giustificazione in caso di controllo da parte delle forze di polizia nel periodo in cui i movimenti erano limitati a seguito della normativa anticovid.

Nei mesi in cui si sono svolte le indagini preliminari, i militari del nucleo operativo e radiomobile hanno già arrestato in flagranza di reato 4 dei soggetti indagati, sequestrando in tutto circa 100 grammi di cocaina e 50 di hashish.

I militari hanno anche segnalato alla prefettura di L’Aquila numerose persone residenti nel capoluogo individuate come assuntori, sequestrando a ognuna le singole dosi di stupefacente appena acquistate, ciascuna del peso di circa mezzo grammo. Tutti gli acquirenti sono stati inoltre ascoltati a verbale in merito alla compravendita dello stupefacente.

Il G.I.P. di L’Aquila Guendalina Buccella ha inoltre riconosciuto l’attualità delle ipotesi di reato contestate e la pericolosità dei soggetti indagati, che nei prossimi giorni saranno ascoltati dallo stesso giudice per i previsti interrogatori di garanzia.

I soggetti raggiunti dalla misura, di cui 7 italiani e 7 albanesi, sono tutti privi di occupazione e nella maggior parte dei casi con precedenti di polizia specifici.

Tra i destinatari della misura in carcere ci sono un uomo 40enne e una donna 32enne, entrambi italiani, che gestivano e coordinavano in via principale l’arrivo della droga in città e la vendita al dettaglio. La donna era già detenuta nel carcere di Chieti per altri reati, mentre l’uomo è stato raggiunto questa mattina in provincia di Chieti, dove si era da poco trasferito. In merito agli altri quattro, un cittadino italiano, 65enne, era già detenuto nel carcere di Napoli. Tre sono invece stranieri: uno, 25enne, è stato raggiunto a Brescia, mentre due, entrambi 19enni, sono residenti a L’Aquila.

Si apre ora, dinanzi alle Autorità giudicanti, la fase più propriamente processuale, nel corso della quale la significatività degli indizi raccolti nel corso delle indagini dovrà essere confermata o smentita.

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Cristina Adriana Botis / RedazioneCronaca Lombardia

Decreto di confisca di 7 milioni di euro di beni a imprenditore condannato per mafia

Nella giornata dell’11 gennaio la Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito in provincia di

Messina un decreto di confisca beni emesso dalla Corte di Appello peloritana.

Si tratta di un ingente patrimonio dal valore di circa 7 milioni di euro, riconducibile a un

Imprenditore, Nunzio Ruggeri, dell’area nebroidea della provincia operante nel settore della macellazione e commercializzazione di pellame, ritenuto – sulla base delle risultanze emerse dalle indagini condotte

dalla D.I.A. e coordinate dalla D.D.A. di Messina, – soggetto socialmente pericoloso a seguito di

vicende giudiziarie per truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abusivismo finanziario

e usura, delitto quest’ultimo per il quale è stato condannato con sentenza divenuta irrevocabile nel

2009.

LE INDAGINI

L’uomo è risultato storicamente legato alla mafia dei Nebrodi, vicino a elementi della criminalità tortoriciana, come Santo Lenzo e Cesare Bontempo Scavo, e brolese, Carmelo Armenio. Da alcune dichiarazioni del collaboratore Lenzo, risalenti al 2002, si evince che Ruggieri, nel 1999, tramite Armenio, “aveva chiesto che fossero incendiati i mattatoi di Sinagra, Barcellona e Giammoro, impegnandosi, nel contempo, a versare 50 milioni di lire all’organizzazione mafiosa” che lo avrebbe verosimilmente favorito. L’intento criminoso non giunse a compimento “per l’opposizione dei rappresentanti della criminalità organizzata barcellonese”.

Tra il 1998 e il 2000, invece, aveva negoziato tre assegni illeciti, per un valore di circa 76 milioni di lire, tramite un dipendente di banca che si era rivolto a Ruggieri per ottenere prestiti, poi risultati usura.

L’imprenditore, peraltro, emerge quale soggetto menzionato da collaboratore di giustizia come

operatore economico vicino ad ambienti mafiosi “nebroidei” e “tortoriciani”.

L’attività investigativa della D.I.A. ha permesso di accertare come il proposto nel periodo oggetto

d’indagine, pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le rilevanti

disponibilità economiche, sia riuscito ad accrescere il proprio patrimonio personale ed

imprenditoriale ricorrendo anche all’intestazione di beni a congiunti e parenti.

La misura ablativa eseguita oggi è provvedimento di secondo grado che segue quelli di sequestro e

di confisca emessi dal Tribunale di Messina-Sezione M.P. già nel corso del 2020 nei confronti

dell’imprenditore.

IL SEQUESTRO

Nel complesso sono stati oggetto del provvedimento ablativo: la quota pari al 50% di società

nonché la quota pari al 20% del Fondo Consortile di un Consorzio; 17 unità immobiliari (fabbricati

e terreni); 20 mezzi personali ed aziendali e vari rapporti finanziari.

Al Ruggeri erano già stati confiscati nel luglio 2018 circa 8 milioni e 200 mila euro tra le quote di un’impresa, decine di immobili a Naso e dintorni, le quote di un consorzio, diversi mezzi d’opera.

Nel 2020 Direzione investigativa antimafia di Messina, in sinergia con la Direzione distrettuale antimafia di Messina e il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, aveva scoperto che il Ruggeri aveva costituito un’altra società, pur essendo incapiente con le sue fonti ufficiali di reddito, al fine di eludere la normativa antimafia.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Non Ghiabba E Non Maravigghia (non bisogna mai meravigliarsi)

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Quando si registra un’impennata dei prezzi al consumo, ” non ghiabba e non maravigghia, non bisogna mai meravigliarsi; Si va contro ogni Legge fisica quando una salita è più facile della discesa

Senza fare nè nome nè cognome, il 1° Ministro Mario Draghi, proprio due giorni fa, ha parlato dell’impennata del prezzo del gas, (forse ha voluto fare solo un esempio), visto che sono tanti i generi di prima necessità a subire aumenti ingiustificabili e talvolta inspiegabili.

Nella sua spontanea dissertazione, il Premier, ha toccato il “tema caldo del gas”, facendo presente che dopo il suo surriscaldamento dovuto sia alla Pandemia, che a problemi geopolitici, si sarebbe aspettato un rapido raffreddamento.

Torniamo indietro di qualche mese :

Il prezzo del gas, a partire dal 2020, ha avuto un aumento quasi sette volte maggiore del suo prezzo iniziale; abbiamo dati precisi in merito, nel 2021 veniva comprato, visto che non lo produciamo, a 20 euro per megawattora (MVVh), nel mese di Dicembre 2021 a 137.

Oggi si è “momentaneamente” assestato a 80 euro, ma il prezzo da pagare è sempre fermo a 137 megawattora;

E’ normale chiedersi “como mai”?

Questa domanda dovrebbe essere rivolta ai politici che tengono in mano le redini del “gioco”, ma… come spesso accade le “risposte” sempre che ve ne siano, non giungono nei tempi giusti.

Torniamo ai nostri giorni :

Le pensioni sono aumentate dall’1.7 al 2.4%, possono bastare a coprire un’inflazione sempre più galoppante? a sostenere gli aumenti di elettricità e di tanti generi di 1°ma necessità?

La situazione che si sta andando a creare comporterà un aggravio di spese insostenibile per milioni di famiglie, i ricchi lo saranno ancora di più, per i poveri si spalancheranno ancora una volta le porte delle Caritas.

Domanda :

I 211 miliardi che sono stati stanziati dalla UE, che fine hanno fatto?, meglio che fine faranno?, su 37 ricevuti, ne sono stati stanziati solo 3 per sostenere i costi di luce e gas, gli altri 274, sempre che i progetti vengano approvati, che fine faranno? chi vivrà, vedrà.

Torniamo al nostro tema :

Mario Draghi, solo ora si accorge di questa situazione? sono anni e anni che i prezzi sui mercati rimangono a “forno caldo”, di raffreddamento neppure se ne parla.

Basiti dal prezzo :

Vedi il prezzo della benzina, al minimo accenno di aumento, nelle notti di plenilunio, sale al pari della nebbia; i “chiari di luna” per milioni d’Italiani saranno visibili la mattina, quando ad occhi spalancati e bocca aperta… ci si attacca alle pompe per fare rifornimento.

Dopo i chiari di luna, le notti di plenilunio, dovremmo essere noi a gridare a squarciagola :

“Non ghiabba e Non Maravigghia”.

Mauro Lo Piano / Redazione Sicilia

Prosegue la stagione del CTB con il Nodo di Johnna Adams

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Prosegue la stagione del CTB con lo spettacolo con Angiolini e Scommegna per la regia di Sinigaglia debutta il 12 gennaio 2022. Siamo di fronte ad un testo molto forte che tratta il bullismo e le sue radici più profonde.

In una classe di prima media della provincia americana si scontrano in maniera estremamente attuale e spiazzante una madre e l’insegnante di suo figlio . Il ragazzo e’ stato sospeso da scuola ed è tornato a casa pieno di lividi.La madre sente l’urgenza di capire se suo figlio sia stato vittima di bullismo o se possa essere lui stesso un molestatore .
Come può scatenarsi una violenza tale da indurre un ragazzo a togliersi la vita ?Dove sbagliamo ?Di chi è la responsabilità ?Delle istituzioni o dei genitori ?
Il teatro riesce a svelare le contraddizioni più profonde dell’ essere umano .
Heather Clark e Corryn Fell non sono solo l’insegnante e la madre di Gidion.
Il loro conflitto, affine a quello che intercorre fra Medea e Giasone, è il conflitto di tutti noi in quanto singoli e in quanto parte della collettività .E ci mette di fronte alle nostre responsabilità sia nei confronti delle vittime che dei carnefici.
La madre e l’insegnante di Gidion cercano di salvare se stesse dal baratro della colpa, proprio per dare un senso ad una morte così tremenda ma paradossalmente la voce del ragazzo rimane inascoltata .
La metafora contenuta nel titolo dello spettacolo è la seguente:ci sono dei conflitti che non possono più essere sciolti ma semplicemente recisi.
Quindi non ci si dovrebbe mai trovare in circostanze così estreme da risultare irrecuperabili.
L’ educazione delle nuove generazioni è una responsabilità di alto profilo umano.
Si scontra con alcune criticità tipiche della società odierna .
Difatti siamo costantemente di fronte a genitori che difendono i propri figli a oltranza. Gli insegnanti non godono della considerazione che meritano .Gli studenti si arrogano il diritto di giudicare la validità dell’insegnamento .Si assiste ad un rovesciamento dei ruoli.Non esistono più allievi.
Sui social Media tutti possono esprimere il proprio parere su qualsiasi tematica senza averne le competenze .
Arianna Scommegna e Ambra Angiolini si cimenteranno in una grande prova attoriale il cui filo conduttore sarà il dialogo responsabile e rispettoso.
Lo spettacolo che è tratto dal repertorio della talentuosa drammaturga americana Johnna Adams sarà in scena dal 12 al 16 gennaio 2022.
Chi volesse approfondire le tematiche dello spettacolo potrà prendere parte all’incontro previsto giovedì 13 gennaio alle ore 17.45 presso il Teatro Sociale di Brescia “Tra grazia e violenza . Gli adolescenti alla ricerca di sè”.
Ambra Angiolini dialogherà con Ettore De Angeli, psicologo e psicoterapeuta , docente di Metodi e tecniche dell’ intervista e questionario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
La partecipazione all’ incontro de I pomeriggi al CTB è gratuita fino a esaurimento dei posti disponibili .

Elena Cecoro / Cronaca Lombardia

Meteo Weekend, Clamorose Novità per Sabato 15 e Domenica 16

Veloce Impulso Artico, poi arriva la Mega Alta Pressione. Fino a venerdì venti freddi soffieranno su tutte le regioni facendo crollare le temperature, nel frattempo, oggi, un veloce impulso artico si dirigerà dalle Adriatiche verso Umbria e Sardegna, passando per il Lazio e in serata in Sicilia. Successivamente atmosfera stabile per tutti, arriva un’imponente figura di alta pressione, poi Clamorose Novità per Sabato 15 e Domenica 16.

L’inverno è tornato a fare la voce grossa, e con l’ultimo aggiornamento ha sentenziato che la neve tra pochissimo cadrà di nuovo fino in Pianura!

Nelle ultime 48 ore un’irruzione artica è riuscita a sfondare sul nostro Paese, portando con sé anche un carico di neve che è caduta sotto forma di bufera a causa del vento forte, con fiocchi che hanno raggiunto pure le pianure e le coste, imbiancando addirittura le spiagge!

E non è finita qui, l’ultimo aggiornamento meteo lo ha appena confermato. Dopo il progressivo esaurimento delle conseguenze del vortice ciclonico che ha attraversato l’Italia a partire da domenica 9 gennaio, in queste ore un impulso artico sta condizionando il tempo quanto meno su parte dell’Italia e porterà con sé altra neve!

La “dama bianca” è infatti attesa ancora a quote bassissime o fino in pianura e le regioni maggiormente a rischio saranno nuovamente quelle centrali: possibili rovesci di neve tra la prossima notte e la prima mattinata di mercoledì 12 fino in pianura su Marche, Umbria, Abruzzo, ma anche sul Lazio, specie su Viterbese e Reatino; neve anche sui Castelli Romani, mentre a Roma è caduta fitta tra le 4 e le 5 del mattino. Fiocchi misti a pioggia sono attesi inoltre ad Ancona, Ascoli e Pescara.

Nel corso delle prossime ore avremo un rapido miglioramento, salvo per qualche fenomeno residuo su Abruzzo, basso Lazio, Molise e Gargano, nevoso dai 3/500 metri.

Sul resto d’Italia variabilità in Sardegna con qualche pioggia o nevicata dai 300 metri di quota, nonché sulle regioni meridionali con spruzzate di neve sulla bassa Calabria e in Sicilia, a partire dai 1200/1300 metri.

Il tutto in attesa che l’anticiclone delle Azzorre riesca ad invadere quasi completamente il nostro Paese, cosa che non avverrà prima di giovedì 13 gennaio quando un nuovo colpo di scena è pronto a entrare in gioco in vista del prossimo weekend di sabato 15 e domenica 16 gennaio, capovolgendo completamente una situazione, che peraltro è già attesa in mutamento nei prossimi giorni.

Ebbene, l’aggiornamento meteo appena arrivato ci mostra clamorose novità con effetti che si ripercuoteranno su tutta l’Italia.

Dando uno sguardo al quadro sinottico del Vecchio Continente emerge chiaramente come dal prossimo fine settimana un’area di alta pressione potrebbe prendere letteralmente il sopravvento su tutta l’Europa, favorendo così un periodo di stabilità atmosferica che si annuncia piuttosto rilevante.

Le due peculiarità di questa alta pressione saranno:

1) in primo luogo, la sua vastità, in quanto è destinata ad abbracciare praticamente tutta l’Europa occidentale.

2) In secondo luogo, la sua intensità, in quanto il campo barico raggiungerà i 1030 hPa (hectopascal, unità di misura della pressione), valore di tutto rispetto per il periodo.

In termine tecnico questa particolare disposizione pressoria prende il nome di blocco atmosferico: possiamo identificarlo come un’area di alta pressione “bloccata” in grado di stazionare in un ampia zona per molto tempo.

Quali saranno le conseguenze, nel concreto?

Tra sabato 15 e domenica 16 gennaio è lecito aspettarsi giornate soleggiate su buona parte delle nostre regioni, con temperature massime oltre le medie climatiche del periodo, specie al Centro-Sud. Attenzione però, come spesso capita in questa stagione, l’altro lato della medaglia delle strutture anticicloniche sono le nebbie che torneranno ad avvolgere tutte le pianure del Nord, limitando la visibilità e favorendo purtroppo l’accumulo di smog e gas inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera.

Metti “mi piace” alla nostra pagina Facebook! –  Meteo / Cristina Adriana Botis / Redazione

Giochi e scommesse per agevolare i casalesi, 33 arresti, anche ad Agrigento e Messina

La Direzione Distrettuale Antimafia e i Carabinieri di Salerno hanno arrestato 33 persone (in Italia e all’estero) e sequestrato undici siti web e due società – la Europartner e la cooperativa Iocosa Ludum, entrambe con sede legale a Mercato San Severino (Salerno) – e tre milioni di euro.

Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Salerno, Ascoli Piceno, Agrigento, Avellino, Brindisi, Caserta, Catanzaro, Latina, Lecce, L’Aquila, Messina, Napoli, Potenza, Ravenna, Roma, Varese e in diversi stati esteri, in particolare Panama, Romania e Malta.

Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, reimpiego di denaro di misfatto in attività economiche, autoriciclaggio, con l’aggravante, per eliminare di questi reati, di aver commesso il fatto al fine di agevolare il clan dei “Casalesi”.

In due anni avrebbero incassato 5 miliardi di euro grazie a un giro di scommesse illegali che, se svolto in maniera lecita, avrebbe fatto confluire nelle casse dello Stato circa mezzo miliardo di euro.

A capo dell’associazione a delinquere Luigi Giuseppe Cirillo, figlio del defunto boss calabrese di Sibari Giuseppe Cirillo. Secondo gli investigatori, avrebbe realizzato una vera e propria holding del “gaming on line” (casinò, poker Texas Holdem) associandosi alla rete “dbgpoker”, non autorizzata in Italia e avvalendosi anche della mafia dei Casalesi.

Tra i reati contestati a Cirillo c’è anche l’autoriciclaggio per avere investito nei paradisi fiscali, in particolare a Panama, i proventi delle sue attività criminali, acquistando una serie di immobili.

Tra gli episodi finiti sotto la lente degli investigatori c’è anche la vendita di una lussuosa Lamborghini Murcielago, intestata – in maniera fittizia – a una società della Repubblica Ceca e invece riconducibile ad alcuni degli indagati. L’auto supersportiva sarebbe stata venduta a una concessionaria a Torino anche se il denaro, invece, è stato versato su un conto corrente di Panama intestato proprio a Cirillo.

Il giro di scommesse si basava su una piattaforma informatica realizzata nel 2000 da un soggetto già noto alle Forze dell’ordine, Luigi Tancredi (romano, accusato di ricettazione e già coinvolto in altre indagini) ma potenziata grazie a un altro indagato per fare fronte alle esigenze contemporanee.

Grazie a questo sistema – secondo una stima – una community composta da milioni di giocatori sparsi in ogni angolo della Terra scommettevano anche “one to one” malgrado fossero a migliaia e migliaia di chilometri di distanza.

I giochi erano raggiungibili anche attraverso slot machine e totem perlopiù installati nelle località del sud Italia, tra cui Messina e Agrigento, dove più forte è risultata la pressione della criminalità organizzata.

I server, nonostante fossero coordinati dal Salernitano, erano stati dislocati nei cosiddetti paradisi fiscali, come Panama e l’isola di Curacao.

Adduso Sebastiano

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Sequestro di 124.161 prodotti, tra cui catene luminose, decorazioni, prodotti per il trucco e giocattoli

Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Gruppo di Termini Imerese (PA), nell’ambito dell’intensificazione del controllo economico del territorio disposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo in materia di sicurezza dei prodotti, hanno sottoposto a sequestro, presso un esercizio commerciale di Termini Imerese, n. 124.161 prodotti, tra cui catene luminose, decorazioni, prodotti per il trucco e giocattoli.

La merce posta in vendita è risultata priva delle indicazioni minime previste dalla normativa sull’etichettatura e sulla sicurezza dei prodotti, riguardanti le informazioni circa il luogo d’origine, il produttore/importatore, le istruzioni, le precauzioni e la destinazione d’uso, in violazione dell’art. 11 del D.Lgs. 206/2005 (Codice del Consumo). In aggiunta, il materiale elettrico ed i giocattoli rinvenuti nel locale non riportavano la marcatura CE che conferisce al prodotto il diritto alla commercializzazione e all’utilizzazione nel territorio comunitario, attestandone la conformità agli standard di sicurezza imposti dall’Unione Europea con la Direttiva n. 2014/35/UE.

Oltre al sequestro amministrativo della merce, sono state irrogate all’esercente le sanzioni amministrative previste dal D.Lgs. 206/2005 – codice del consumo (per un importo massimo di 25.823,00 euro), dal D.Lgs. 86/2016 – materiale elettrico (per un importo massimo di 5.000,00 euro) e dal D.Lgs. 54/2011 – giocattoli (per un importo massimo di 10.000,00 euro). Il soggetto sanzionato è stato, altresì, segnalato alla locale Camera di Commercio, Autorità competente in merito alle violazioni riscontrate.

NOTA

Continuano, incessanti, i controlli delle Fiamme Gialle in tutta la provincia palermitana al fine di contrastare ogni forma di illegalità economica, a tutela dei consumatori e degli esercizi commerciali che operano nel rispetto delle norme.

Adduso Sebastiano

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Due rapine in una notte a bordo di monopattini: arrestati tre giovani tra cui un minorenne

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo hanno tratto in arresto tre giovani, fra cui un minorenne, ritenuti responsabili di rapina aggravata e porto di oggetti atti ad offendere.

I Carabinieri sono intervenuti a piazza Don Bosco, dove un 30enne riferiva di essere stato vittima di rapina da parte di tre persone travisate e di cui uno armato di pistola, che, a bordo di due monopattini, gli intimavano di consegnare, sotto la minaccia dell’arma, il denaro contante ed il telefono cellulare. I tre, messo a segno il colpo, fuggivano facendo perdere le proprie tracce.

Immediate indagini e ricerche dei Carabinieri hanno permesso di rintracciare, nei pressi via Libertà, i presunti autori del fatto, in quanto questi venivano notati e riconosciuti dalla stessa vittima, mentre faceva rientro a casa.

Gli uomini del Nucleo Radiomobile, durante la perquisizione hanno ritrovato il telefono cellulare del malcapitato, un coltello a serramanico, 3 passamontagna, un paio di guanti neri e una pistola a salve con caricatore contenente 4 cartucce.

Immediati accertamenti hanno permesso di ipotizzare che i medesimi presunti rei, nella stessa notte, in via Marchese di Roccaforte, avevano rapinato un altro giovane asportando anche questa volta un telefono cellulare e una banconota.

Gli arrestati, in attesa dell’udienza di convalida, sono stati associati alla casa circondariale competente.

Adduso Sebastiano

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Controllati decine di esercizi commerciali, 734 persone e 415 veicoli

I Carabinieri della Compagnia di Augusta (SR) nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati, hanno controllato persone e veicoli soprattutto nei luoghi di intrattenimento ed interessati da un importante flusso di genti.

L’ attività ha interessato decine di esercizi commerciali, 734 persone e 415 veicoli con perquisizioni personali, veicolari e domiciliari e con la contestazione delle seguenti violazioni al Codice della Strada: mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (4 casi), uso del telefono cellulare durante la guida (3 casi), guida di veicolo senza revisione periodica (5 casi), guida di veicolo privo di assicurazione R.C.A. (2 casi) ed in un caso guida sotto effetto dell’alcool.

Le sanzioni per le violazioni contestate raggiungono un importo di circa 3.300,00 euro che si accompagnano alla sottrazione di complessivi 40 punti dalle patenti di guida, al ritiro di 2 documenti di circolazione e al sequestro amministrativo di 3 veicoli. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno segnalato alla Prefettura di Siracusa un giovane megarese poiché a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di uno spinello.

Adduso Sebastiano

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Avolesi in trasferta a Noto denunciati per ricettazione

Nel pomeriggio di ieri, agenti del Commissariato di P.S. di Noto (SR), nel corso di servizi specifici di prevenzione e contrasto di reati predatori nelle aree rurali, hanno fermato, in contrada Piana-SP 51, un’autovettura Peugeot con due avolesi a bordo.

Gli occupanti, entrambi di Avola (SR), rispettivamente di 43 e 24 anni, sono stati sottoposti a perquisizione che ha consentito di rinvenire nel cofano dell’autovettura su cui viaggiavano circa 400 chilogrammi di arance.

I due non sono riusciti a fornire ai poliziotti convincenti elementi circa la provenienza degli agrumi e, pertanto, forti indizi riconducono ad una provenienza furtiva degli stessi.

I due, infine, sono stati denunciati per il reato di ricettazione e il conducente del mezzo sanzionato, altresì, per guida senza patente, mancata copertura assicurativa, per aver condotto un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo e per non essere in possesso della carta di circolazione. L’importo complessivo delle sanzioni elevate è pari a 10.000 euro.

Adduso Sebastiano

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Arrestati 16 pregiudicati per associazione di tipo mafioso, estorsione e usura

In data odierna, su delega della Procura Distrettuale – Direzione Distrettuale Antimafia etnea, la Polizia di Stato di Catania, con l’operazione “Consolazione” ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari personali custodiali, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, a carico di 16 pregiudicati, appartenetti al clan Pillera – Puntina, per associazione di tipo mafioso, estorsione e usura.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa sulla base delle indagini avviate nel 2015 e coordinate dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catania.

Conosciuti come “gruppo del Borgo”, gli indagati avevano il loro abituale ritrovo a piazza Cavour, zona che controllavano in maniera capillare e dove erano soliti effettuare estorsioni nei confronti dei commercianti e prestiti di somme di denaro con tassi usurari pari al 100%.

In particolare, è stata accertata l’estorsione ai danni dei proprietari di una nota pasticceria, costretti a versare la somma di 2.500 euro in occasione delle festività di Natale e di Pasqua, oltre a consegnare periodicamente numerose ceste contenenti i prodotti dolciari venduti; accertati, inoltre, l’attività di usura nei confronti dei soci e amministratori di alcune ditte del settore della ristrutturazione edile, dell’impiantistica e nel commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori.

L’operazione è stata denominata “Consolazione”, dal nome del quartiere in cui si trova piazza Cavour a Catania. Nel corso dell’operazione è stato arrestato in flagranza, per detenzione ai fini di spaccio, uno degli indagati in quanto trovato in possesso di 1chilo di marijuana, 10 stecche della stessa droga, un bilancino di precisione e la somma di 6mila euro in contanti ritenuta provento dell’attività illecita.

Per lo sviluppo delle indagini sono state importanti le denunce presentate dalle vittime e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.

Gli arrestati:

  • Giacomo Maurizio Ieni, inteso “Nuccio u mattuffo”, nato a Catania il 6.7.1957;
  • Fabrizio Pappalardo, nato a Catania il 2.10.1967;
  • Nicola Cristian Sebastiano Bonfiglio, nato a Catania il 26.6.1985;
  • Carmelo Faro, inteso “pallittuni” o “caramella”, nato a Catania il 20.6.1970;
  • Angelo Magni, nato a Catania il 19.9.1964;
  • Francesco Nicolosi, inteso “u tenenti”, nato a Catania il 2.10.1970;
  • Roberto Pappalardo, nato a Catania il 22.9.1971;
  • Vittorio Puglisi, nato a Catania il 30.8.1960;
  • David Massimo Puleo, nato a Catania il 27.1.1972;
  • Giovanni Recupero, inteso “Cicina”, nato a Catania il 27.10.1971;
  • Fausto Russo, inteso “fimminedda”, nato a Catania il 31.7.1989;
  • Tommaso Orazio Maria Russo, nato a Catania il 2.7.1957;
  • Giuseppe Saitta, inteso “u bimbu”, nato a Catania il 4.5.1968;
  • Giacinto Sicali, inteso “u pisciaru”, nato a Catania il 20.3.1965;
  • Giacomo Pietro Spalletta, nato a Catania l’1.7.1961;
  • Carmelo Podestà, nato a Catania il 24.3.1986.

Adduso Sebastiano

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Gori: Nuove misure per il contenimento dei contagi

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Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria Gori sta seguendo con grande attenzione gli sviluppi legati all’andamento dei contagi e alla diffusione del virus Covid-19. Al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini e del proprio personale, l’azienda comunica che a partire dal prossimo mercoledì 12 gennaio, e fino a nuova comunicazione, l’accesso agli sportelli potrà avvenire solo su prenotazione, da effettuarsi attraverso la pagina denominata “Sportelli: nuove modalità” presente sul sito www.goriacqua.com

Restano invariati gli orari di apertura dei punti di contatto Gori:

  • Nocera Inferiore, operativo dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 16:30 e il sabato dalle 9:00 alle 13:00;
  • Pomigliano d’Arco, operativo dal martedì al venerdì dalle 8:30 alle 16:30;
  • Torre del Greco, operativo dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 16:30 e il sabato dalle 9:00 alle 13:00.

È sempre attivo, inoltre, il servizio di Videochiamata per l’esecuzione di pratiche commerciali a distanza, anch’esso prenotabile attraverso la pagina denominata “Sportelli: nuove modalità” presente sul sito www.goriacqua.com

Si ricorda, infine, che registrandosi all’Area Clienti e scaricando l’APP MyGori, disponibile per iOs e Android, si possono effettuare tutte le operazioni di sportello in pochi click.

In alternativa, è possibile contattare il Numero Verde Commerciale 800900161 (gratuito da rete fissa) e 0810206622 (da rete mobile). Gli operatori rispondono dal lunedì al venerdì dalle 08:30 alle 17:30 ed il sabato dalle 09:00 alle 13:00.

Probabili formazioni Supercoppa, finale, Inter-Juventus

PROBABILI FORMAZIONI SUPERCOPPA – Va di scena a San Siro la finale della Supercoppa Italiana tra Inter e Juventus. Le due formazioni si contendono il primo titolo della stagione nello stadio milanese.

Probabili formazioni Supercoppa, finale

Probabili formazioni Supercoppa. La vincitrice del Campionato contro la vincitrice della Coppa Italia. Alle 21 del 12 gennaio, Inter e Juventus si contenderanno il primo titolo stagionale. Entrambe le compagini sono reduci da vittorie importanti. La squadra di Allegri ha battuto in rimonta la Roma dopo una partita folle, recuperando da uno svantaggio di 3-1 a venti minuti dalla fine. L’Inter, invece, ha sconfitto la Lazio per 2-1, confermandosi al primo posto in Serie A. Ecco le probabili formazioni Supercoppa.

Inter

Nerazzurri al completo per la finale di Supercoppa. Torna in gruppo Calhanoglu, che, squalificato, non era tra i convocabili per il match contro la Lazio. Anche Darmian dovrebbe tornare tra i titolari dopo due mesi di stop. Infine, Dzeko, guarito dal Covid a poche ora dall’ultima sfida di campionato, dovrebbe partire dal primo minuto. Per il resto, nessun cambio rispetto alla partita di due giorni fa: Skriniar, De Vrij e Bastoni confermati in difesa. Lautaro al fianco di Dzeko.

Inter (3-5-2): Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic, L. Martinez, Dzeko. All. Simone Inzaghi

Juventus

Qualche assenza in più, invece, tra i bianconeri. In porta, come dichiarato in conferenza stampa da Allegri, ci sarà Perin. Questo perché Szczesny, non avendo ancora concluso il ciclo vaccinale, non è in possesso del Green Pass, obbligatorio per scendere in campo. Discorso a parte, invece, per Federico Chiesa, che contro la Roma ha subito la rottura del legamento crociato e salterà il resto della stagione. Spazio, dunque, a Bernardeschi. Il reparto di centrocampo è completato invece da McKennie, Arthur e Locatelli. Dybala-Morata in attacco.

Juventus (4-4-2): Perin, De Sciglio, Rugani, Bonucci, L. Pellegrini; Bernardeschi, Locatelli, Arthur, McKennie; Dybala, Morata. All. Massimiliano Allegri

 

Il Canto Delle Megattere Politiche (Mauro Lo Piano)

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Le parole di Draghi, dei Ministri Bianchi e Speranza, del Primario Locatelli sono paragonabili al canto delle megattere, con la differenza che gli “ultrasuoni politici” sono di gran lunga più intensi e duraturi nel tempo.

E’ stata una conferenza in modalità off-line, in cui domande e risposte erano state già in parte programmate, bisognava fare in modo che non potessero sfociare in argomenti, come si dice in dialetto siciliano “truboli”, scomodi in italiano.

Quando si è parlato di Scuola, nulla da eccepire, di ripresa economica con un aumento del 6% sul PIL, qualche piccola perplessità, visto che le condizioni di vita di milioni di nostri connazionali sono di gran lunga peggiorate.

Per quanto riguarda i problemi sanitari bisognerebbe guardarli da angolazioni diverse.

I dati forniti dal Ministro Speranza sul Covid, sui ricoveri, sul numero dei decessi, sulle loro cause, hanno lasciato parecchi dubbi, visto che il virus ha colpito, grazie ai no-vax che continuano a farsi “portatori volontari dello stesso”, anche una buona percentuale di persone che avevano ricevuto una o più dosi di vaccino.

Il Covid, con tutte le sue varianti, che sia un virus che provoca danni al nostro organismo questo è più che accertato, che in molti casi porta alla morte pure, che i vaccini siano almeno per il momento l’unica arma per poterlo combattere è veritiero.

Se siamo arrivati a superare i 200 morti al giorno, ed il 90% fosse rappresentato dai non vaccinati, visto che questi non rappresentano che il 5% dell’intera popolazione,  si può cominciare a pensare che, in breve tempo, il problema di questi “untori” impenitenti, si “risolverà” da solo.

I novax, nella loro improntitudine, puntano il dito sugli “altri” morti in terapia intensiva anche se vaccinati dimenticando, o tralasciando di rimarcare, che questi, se li sono, ci sono grazie (direttamente o anche indirettamente, per interposto soggetto comunque da loro infettato)  a loro scelte inconsulte ed inscusabili. Poi, non bisogna dimenticare che non si muore di solo Covid, vi sono altre patologie che possono essere la concausa di tanti decessi, ed anche questo loro tralasciano.

Lasciando questo punto consapevole che è solo tempo e fiato sprecato, torno a Draghi che, oltre a “sbottare lui stesso contro i novax affermando che non sono più sopportabili, ha affermato che ogni decisione in merito ai vari problemi che attanagliano la nostra Nazione, è stata presa all’unanimità da parte di tutti i Partiti che ne compongono la maggioranza, che i dissidi ci sono stati, ma sono stati superati senza grossi problemi.

Verrebbe da aggiungere che….se la meta è quella di poter arrivare “indenni” a fine Legislatura con tutti i benefici pensionistici che ne deriverebbero, sarebbe da stolti gettarsi la zappa fra i piedi… chi vuol capire capisca.

Infine le scuse Draghiane di non aver tenuto la conferenza stampa a ridosso dell’ultimo Consiglio dei Ministri, possono essere accettate, tanto nulla sarebbe cambiato sulle scelte fatte.

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Ercolano: ordinanza di custodia cautelare in carcere per 11 persone

Ercolano: eseguita ordinanza di custodia cautelare in carcere per 11 persone gravemente indiziate di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti

Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e di divieto di dimora in tutti i Comuni ricompresi nella Regione Campania, emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 11 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, tutte operanti nel Comune di Ercolano.

Il provvedimento è stato emesso in seguito ad una articolata attività d’indagine coordinata dalla DDA di Napoli e condotta dai Carabinieri della Tenenza di Ercolano, da agosto 2017 a ottobre 2018, avviata all’indomani dell’esplosione di quattro colpi d’arma da fuoco, a scopo intimidatorio, all’indirizzo dell’abitazione di Cefariello Vincenzo. Le successive indagini hanno disvelato l’esistenza e l’operatività di un’associazione finalizzata alla commercializzazione di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno interessato una strutturata organizzazione i cui componenti di spicco sono legati da vincoli familiari, che hanno operato sul territorio di Ercolano con particolare scaltrezza e determinazione nello svolgimento dell’attività illecita, nonostante alcuni di questi fossero già stati sottoposti a misure cautelari, fissando appuntamenti con i fornitori dello stupefacente e organizzando i traffici dell’intero sodalizio.

Metti “mi piace” alla nostra pagina Facebook! – Cristina Adriana Botis / Redazione Campania

Arrestato un 35enne per maltrattamenti e danneggiamenti in famiglia

I Carabinieri della Stazione di Sortino (SR), nella serata di ieri, sono intervenuti presso l’abitazione di un anziano dove il nipote, un 35enne del luogo, dopo aver inveito nei confronti dei familiari, ha iniziato a distruggere mobili e suppellettili dell’abitazione dove vive con i parenti.

La furia dell’uomo era scaturita da una precedente discussione che egli aveva avuto, poco prima, con la sua ex convivente che gli impediva di entrare nell’abitazione ove la donna vive con la figlia.

L’uomo infatti aveva cercato di introdursi in casa, danneggiando anche la porta di ingresso, ma non riusciva nell’intento grazie all’intervento di un familiare.

Lo stato d’ira proseguiva a casa dell’uomo dove questi terrorizzava i presenti distruggendo mobili e quant’altro presente nell’abitazione.

Solo grazie all’intervento dei militari della Stazione Carabinieri di Sortino, nel frattempo intervenuti, l’uomo veniva bloccato e condotto in caserma.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Cavadonna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Adduso Sebastiano

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Patrimonio di Stabia; numeri da record per i musei nel 2021

Aumento dei visitatori desiderosi di conoscere la tradizione locale

 

Un pezzo di storia

 

Le nostre terre sono da sempre ricche di storia e ricolme di una tradizione plurisecolare; molto spesso, però, tutto questo viene snobbato dagli stessi conterranei che dovrebbero esaltare i punti di forza del loro territorio e le visite fatte ai siti archeologici durante lo scorso anno solare lasciano ben sperare.

Le zone di Castellammare e Pompei sono da sempre oggetto di un viavai di turisti provenienti da tutto il mondo, turisti che vengono qui per avere prova della storia che queste terre possono raccontare loro; ad essi si aggiungono tutti gli appassionati e i curiosi verso l’argomento che vogliono trascorrere una serata diversa dal solito, immergendosi nella Stabia che ha ospitato nei propri siti termali alcuni degli uomini più importanti dell’antichità.

 

I dati

 

Sulla propria pagina Facebook, il sindaco Gaetano Cimmino ha annunciato il piazzamento del Museo e degli scavi al secondo posto tra i siti più visitati del parco archeologico, dietro soltanto alla sede di Pompei; i siti di stabia, secondo i dati, sono stati visitati da ben 17559 persone in tutto il 2021.

Il primo cittadino di Castellammare ha spiegato come questo step faccia parte di un progetto più grande ed ambizioso che mira alla valorizzazione dell’intero territorio sotto l’aspetto storico e culturale; tale progetto procede di pari passo con la creazione del Museo Civico, la messa a nuovo di viale Ippocastani.

Lo scopo di questi lavori è di riuscire a far conoscere a tutto il mondo le bellezze nostrane e di lasciare una testimonianza indelebile della nostra storia.

 

Patrimonio di Stabia; numeri da record per i musei nel 2021/Antonio Cascone/redazionecampania

Arresto in carcere per un 32enne, dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia ed evasione

I poliziotti del Commissariato di Patti (ME) hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Patti, nei confronti di un trentaduenne pattese, già agli arresti domiciliari perché ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.

Il lavoro d’indagine svolto dagli agenti della Polizia di Stato di Patti, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, avevano reso possibile la ricostruzione dei fatti e permesso di individuare la presunta responsabilità dell’uomo.

Vittima la convivente, alla quale non sarebbero state risparmiate continue vessazioni fisiche e morali, con insulti offensivi e minacce. In una circostanza, addirittura, la donna sarebbe stata cacciata di casa e costretta a dormire in spiaggia.

Le ripetute umiliazioni, ingiurie, percosse e minacce, scatenate per motivi di gelosia, hanno costretto la donna a vivere in un grave stato di ansia e di paura per la propria incolumità.

Pertanto, il GIP del Tribunale di Patti, considerata la gravità dei fatti, aveva disposto l’immediata applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari le cui prescrizioni sono state violate qualche giorno dopo quando il reo è evaso.

Rintracciato, a seguito di attività info-investigativa, dai poliziotti del Commissariato, l’uomo è stato trasferito in carcere a seguito dell’aggravamento della misura disposta dall’Autorità Giudiziaria competente.

Adduso Sebastiano

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Sequestro di 12 dosi di marijuana, 18 di crack e 14 di cocaina

Continuano senza soluzione di continuità i controlli del territorio finalizzati a frenare il fenomeno della vendita e dello spaccio di sostanze stupefacenti che ieri hanno portato al rinvenimento e al sequestro, in viale dei Comuni, nota piazza di spaccio siracusana, di 12 dosi di marijuana, 18 di crack e 14 di cocaina.

Adduso Sebastiano

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