Arrestati 16 pregiudicati per associazione di tipo mafioso, estorsione e usura

La Polizia di Stato di Catania ha arrestato 16 pregiudicati conosciuti come “gruppo del Borgo”, effettuavano estorsioni nei confronti dei commercianti e prestiti di somme di denaro con tassi usurari

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In data odierna, su delega della Procura Distrettuale – Direzione Distrettuale Antimafia etnea, la Polizia di Stato di Catania, con l’operazione “Consolazione” ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari personali custodiali, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, a carico di 16 pregiudicati, appartenetti al clan Pillera – Puntina, per associazione di tipo mafioso, estorsione e usura.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa sulla base delle indagini avviate nel 2015 e coordinate dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catania.

Conosciuti come “gruppo del Borgo”, gli indagati avevano il loro abituale ritrovo a piazza Cavour, zona che controllavano in maniera capillare e dove erano soliti effettuare estorsioni nei confronti dei commercianti e prestiti di somme di denaro con tassi usurari pari al 100%.

In particolare, è stata accertata l’estorsione ai danni dei proprietari di una nota pasticceria, costretti a versare la somma di 2.500 euro in occasione delle festività di Natale e di Pasqua, oltre a consegnare periodicamente numerose ceste contenenti i prodotti dolciari venduti; accertati, inoltre, l’attività di usura nei confronti dei soci e amministratori di alcune ditte del settore della ristrutturazione edile, dell’impiantistica e nel commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori.

L’operazione è stata denominata “Consolazione”, dal nome del quartiere in cui si trova piazza Cavour a Catania. Nel corso dell’operazione è stato arrestato in flagranza, per detenzione ai fini di spaccio, uno degli indagati in quanto trovato in possesso di 1chilo di marijuana, 10 stecche della stessa droga, un bilancino di precisione e la somma di 6mila euro in contanti ritenuta provento dell’attività illecita.

Per lo sviluppo delle indagini sono state importanti le denunce presentate dalle vittime e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.

Gli arrestati:

  • Giacomo Maurizio Ieni, inteso “Nuccio u mattuffo”, nato a Catania il 6.7.1957;
  • Fabrizio Pappalardo, nato a Catania il 2.10.1967;
  • Nicola Cristian Sebastiano Bonfiglio, nato a Catania il 26.6.1985;
  • Carmelo Faro, inteso “pallittuni” o “caramella”, nato a Catania il 20.6.1970;
  • Angelo Magni, nato a Catania il 19.9.1964;
  • Francesco Nicolosi, inteso “u tenenti”, nato a Catania il 2.10.1970;
  • Roberto Pappalardo, nato a Catania il 22.9.1971;
  • Vittorio Puglisi, nato a Catania il 30.8.1960;
  • David Massimo Puleo, nato a Catania il 27.1.1972;
  • Giovanni Recupero, inteso “Cicina”, nato a Catania il 27.10.1971;
  • Fausto Russo, inteso “fimminedda”, nato a Catania il 31.7.1989;
  • Tommaso Orazio Maria Russo, nato a Catania il 2.7.1957;
  • Giuseppe Saitta, inteso “u bimbu”, nato a Catania il 4.5.1968;
  • Giacinto Sicali, inteso “u pisciaru”, nato a Catania il 20.3.1965;
  • Giacomo Pietro Spalletta, nato a Catania l’1.7.1961;
  • Carmelo Podestà, nato a Catania il 24.3.1986.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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